Condivido appieno sia i tuoi pensieri che i metodi di metabolizzazione della situazione che proponi nel video. Anche io da bambino avevo quei medesimi dolori che mi hanno portato anche problemi scolastici in quanto mal interpretati inizialmente e poi superati grazie all'ausilio di uno psicologo. Ho subito body-shaming pesantemente al lavoro e ho trasformato il dispiacere in una forza: comprendendo che la motivazione di quelle umiliazioni derivava dall'invidia, ho messo la forza della rivalsa nell'impegno, raddoppiando i successi di lavoro e seppellendo nel divario di successi questi soggetti antagonisti senza neanche bisogno di sottolineare la mia vittoria. Non volevo infatti diventare poi io il bullo dei bulli.
ciao, il video è molto bello e traspare molto la tua bontà d'animo. Vorrei aggiungere una piccola cosa per quanto riguarda i comportamenti offensivi che alcune persone manifestano: bisogna capire che la loro vera fonte non sta in una nostra eventuale mancanza o difetto, altrimenti potrebbero benissimo formulare delle critiche costruttive, ma in una situazione di disagio emotivo da parte dell'offensore dovuta per esempio all'insicurezza. Per quanto mi riguarda non ho mai visto persone felici che si mettono a vituperare o, nei casi più estremi, bullizzare altri individui, e mi pare illogico pensare che chi è contento della propria vita ne abbia bisogno. Chi si fa soggetto di tali comportamenti espone il suo stato emotivo e perciò è molto vulnerabile, anche se a prima vista potrebbe non sembrare, si sta mettendo un cartello sulla testa con scritto "guardatemi, sono infelice". (ovviamente vanno esclusi casi patologici)
Quello che dici nel video lo condivido a pieno. Fare esercizio quotidiano di auto miglioramento personale è l’arma migliore da usare contro le bombe a sorpresa che la vita ci riserva. Ci saranno sempre persone che insulteranno o provocheranno dolore su gli altri, la cosa migliore è educare se stessi a reagire nel miglior modo possibile, perché è l’unica arma vera che abbiamo per affrontare la vita, che facile non è e forse non lo sarà mai.
Hai 273 iscritti ad oggi, ma riesci a realizzare video migliori di youtuber che hanno 400.000 abbonati. Sei bravissimo, da oggi ti seguo. Magari tra qualche anno quando avrai tanti iscritti,mi ricorderai come uno dei tuoi primi sostenitori 💪💪
Sono d'accordissimo ed ho fatto la stessa cosa. Io sono siciliano, e quando ero piccolo ci siamo trasferiti in un paesino di montagna in provincia di Belluno. Purtroppo facevo parte di una famiglia molto modesta e diciamo...paesanotta, quindi non sapevo parlare l'italiano molto bene, ricordo che all'asilo mi prendevano tutti ingiro e c'é ancora un campo di grano vicino casa mia che io rocordo come "le foreste fando" perché dicevo "fando" invece che "facendo" (perché nel mio dialetto si dice "fannu"). Stavo male all'inizio, poi ho capito che dovevo fare qualcosa io e mi son messo di testa dura ed in qualche anno, nessuno riusciva a cogliere un accenno di accento meridionale, al conoscermi nessuno direbbe che sono siciliano.
Continuando ad ascoltarti ho trovato nuove falle, ad esempio il tuo percorso ha avuto bisogno di anni, e ti ha fatto vivere un periodo non facile. L’essere umano tende a migliorare se è l’ambiente che lo circonda e se una cosa è sbagliata deve combattere per cambiarla. Se tutti avessero solo subito la storia sarebbe piatta
L’ambiente è uno dei fattori ma non il principale, il libero arbitrio lo è, ed è su quello che puoi agire per davvero, l’ambiente circostante può essere cambiato solo in parte dalle tue azioni, richiede l’azione anche di altri, altri che potrebbero non essere come te, non vederla come te, non condividere la battaglia. Invece su di te puoi agire al 100%
E si, mi ci è voluto tempo per capirlo e smettere di dare colpe all’esterno, con questo video spero di accorciare il cammino a chi è nel mio stesso percorso
Non credo di aver lasciato un commento sotto al video di Falco Nero, innanzitutto perchè sono vecchio e quel video mi ha fatto passare davanti tutta la mia vita ed in secondo luogo perchè la tua considerazione sui limiti di legalità riguardo certe azioni violente è importante e, da parte mia, il fenomeno del "bullismo" per come lo si sta dipingendo è un rischio gravissimo che potrebbe portare ad errori simili a quelli commessi di fronte alla violenza contro le donne. Ripeto, sono vecchio, lo so cos' era il "bullo del quartiere", se da una parte era il delinquentello, dall' altra era anche lo "scemo", privo di volontà, debole se confrontato col muratore, col panettiere, con l' idraulico o, addirittura, col prete. Il "bullismo" di oggi non è la stessa cosa ma un metodo che inserisce in un "disagio sociale" chi, come hai detto tu, è dotato di una certa indole, che porta ad una condizione mentale : l' indolenza, la pigrizia. Il bullo è pigro, non è disagiato, non ha problemi familiari, spesso è il "cocco de mamma". Purtroppo la foto impietosa l' ha fatta Kubrick, in Arancia Meccanica, dove c'è anche la foto di un certo tipo di "politica", più basata sull' errore dell' avversario che su reali obbiettivi da raggiungere, costantemente alla ricerca dello "scandalo" (molto anglosassone, noi italiani quasi applaudiamo i politici "scandalosi"). Il fenomeno del "bullismo" morale o materiale è "scandaloso", va bene per i paparazzi, non per le forze dell' ordine e qui mi sento male, vero dolore fisico che nasce dall' essere stato vittima di tanti, convinto che per i miei difetti, fra i quali la Musica (con la maiuscola), non avessi il diritto di denunciare, anche perchè non ero abbastanza brutto quanto Toulouse-Lautrec o folle quanto Van Gog, ne accademico quanto Beethoven o geniale e profondamente "bambino" quanto Mozart. Chi ero io di fronte alla Storia ed alle opere d' arte che la mia città, ancora oggi, lascia sotto le intemperie? Me lo meritavo di essere malmenato. Potevo solo essere un onesto commerciante di successo, come da tradizione familiare/secolare, perchè tutto questo non mi faceva sembrare "indolente", quanto il mettere in pratica, nero su bianco, la mia creatività anche passando attraverso le rigide regole tecniche dell' Accademia. Ecco il paradosso, il rovesciamento del problema che è orribile quanto "diversamente abile", "NON vedente", "NON udente" e si potrebbe arrivare ad altre caratteristiche fisiche che, in nome del "politically correct" aprirebbero delle "NON città" gestite dal "diversamente sociale". Tattiche già tristemente adottate in passato. Accade così che il "bullismo" non è una forma di violenza ma l' espressione di un disagio la cui causa scatenante deve essere portata alla luce in modo da poter ottenere l' ennesimo............scandalo. Così un povero batterista si domanda se la sua "indole" sia più o meno giusta, senza accorgersi che è disciplinato, dotato di una buona tecnica strumentale, che gli permette di rispettare lo strumento anche se, guarda caso, si tratta di "percuoterlo" usando dei "battenti" ma con concentrazione, precisione e senso della "misura".........che è anche un po' il senso della "battuta". Sempre Kubrick, in 2001 Odissea nello spazio, ha immortalato il gesto atavico del "percuotere" e/o del "battere" con uno "strumento" un altro oggetto, quando lo "strumento" percuote un altro essere vivente nasce l' assassino e decade il "rito", il "confronto fra simili". La Musica è il recupero di quel rito, serve a confrontarsi l' un l' altro, è un passo indietro così ampio da richiedere dedizione, impegno, studio e tanto, tanto "ascolto". Resta il fatto che si tratta pur sempre di un passo indietro, non di un attacco a testa bassa. Non c'è scandalo in questo ed è per questo che la Cultura fa rima con "paura" ma anche con "misura", dipende se si è batteristi o bulli.
Io credo invece che sia sbagliato non equiparare il male fisico al male psichico. Per assurdo un braccio spezzato rimargina in 30 giorni, una violenza psicologica può creare traumi che ci si porta dietro per tutta la vita. Quindi sono d’accordo sull’imperare a reagire, ma ci vorrebbero leggi che diminuiscano queste probabilità di essere offesi.
Assolutamente no, un braccio rotto è misurabile oggettivamente, la reazione psicologica no, si può solo stimare ed è soggettiva, una legge non sarà mai in grado di essere applicata con precisione e creerà inevitabilmente ingiustizie e disparità di trattamento
Bella la Sigla
Kris Mi dispiace per quello che ti è successo, nel video pensa che tu abbia spiegato perfettamente Body shaming, ti faccio i miei complimenti.
Condivido appieno sia i tuoi pensieri che i metodi di metabolizzazione della situazione che proponi nel video. Anche io da bambino avevo quei medesimi dolori che mi hanno portato anche problemi scolastici in quanto mal interpretati inizialmente e poi superati grazie all'ausilio di uno psicologo. Ho subito body-shaming pesantemente al lavoro e ho trasformato il dispiacere in una forza: comprendendo che la motivazione di quelle umiliazioni derivava dall'invidia, ho messo la forza della rivalsa nell'impegno, raddoppiando i successi di lavoro e seppellendo nel divario di successi questi soggetti antagonisti senza neanche bisogno di sottolineare la mia vittoria. Non volevo infatti diventare poi io il bullo dei bulli.
ciao, il video è molto bello e traspare molto la tua bontà d'animo. Vorrei aggiungere una piccola cosa per quanto riguarda i comportamenti offensivi che alcune persone manifestano: bisogna capire che la loro vera fonte non sta in una nostra eventuale mancanza o difetto, altrimenti potrebbero benissimo formulare delle critiche costruttive, ma in una situazione di disagio emotivo da parte dell'offensore dovuta per esempio all'insicurezza. Per quanto mi riguarda non ho mai visto persone felici che si mettono a vituperare o, nei casi più estremi, bullizzare altri individui, e mi pare illogico pensare che chi è contento della propria vita ne abbia bisogno. Chi si fa soggetto di tali comportamenti espone il suo stato emotivo e perciò è molto vulnerabile, anche se a prima vista potrebbe non sembrare, si sta mettendo un cartello sulla testa con scritto "guardatemi, sono infelice".
(ovviamente vanno esclusi casi patologici)
Quello che dici nel video lo condivido a pieno. Fare esercizio quotidiano di auto miglioramento personale è l’arma migliore da usare contro le bombe a sorpresa che la vita ci riserva. Ci saranno sempre persone che insulteranno o provocheranno dolore su gli altri, la cosa migliore è educare se stessi a reagire nel miglior modo possibile, perché è l’unica arma vera che abbiamo per affrontare la vita, che facile non è e forse non lo sarà mai.
Sei un grande, non ho altro da dire.
Hai 273 iscritti ad oggi, ma riesci a realizzare video migliori di youtuber che hanno 400.000 abbonati. Sei bravissimo, da oggi ti seguo. Magari tra qualche anno quando avrai tanti iscritti,mi ricorderai come uno dei tuoi primi sostenitori 💪💪
❤️❤️❤️❤️❤️
Grande. Farete mai un video con Falco? Auguri di pasquetta.
Eheh un giorno, mi piacerebbe moltissimo! Auguri! 👍☺️
Applausi a scena aperta Kris-
Sono d'accordissimo ed ho fatto la stessa cosa. Io sono siciliano, e quando ero piccolo ci siamo trasferiti in un paesino di montagna in provincia di Belluno. Purtroppo facevo parte di una famiglia molto modesta e diciamo...paesanotta, quindi non sapevo parlare l'italiano molto bene, ricordo che all'asilo mi prendevano tutti ingiro e c'é ancora un campo di grano vicino casa mia che io rocordo come "le foreste fando" perché dicevo "fando" invece che "facendo" (perché nel mio dialetto si dice "fannu"). Stavo male all'inizio, poi ho capito che dovevo fare qualcosa io e mi son messo di testa dura ed in qualche anno, nessuno riusciva a cogliere un accenno di accento meridionale, al conoscermi nessuno direbbe che sono siciliano.
Continuando ad ascoltarti ho trovato nuove falle, ad esempio il tuo percorso ha avuto bisogno di anni, e ti ha fatto vivere un periodo non facile. L’essere umano tende a migliorare se è l’ambiente che lo circonda e se una cosa è sbagliata deve combattere per cambiarla. Se tutti avessero solo subito la storia sarebbe piatta
L’ambiente è uno dei fattori ma non il principale, il libero arbitrio lo è, ed è su quello che puoi agire per davvero, l’ambiente circostante può essere cambiato solo in parte dalle tue azioni, richiede l’azione anche di altri, altri che potrebbero non essere come te, non vederla come te, non condividere la battaglia. Invece su di te puoi agire al 100%
E si, mi ci è voluto tempo per capirlo e smettere di dare colpe all’esterno, con questo video spero di accorciare il cammino a chi è nel mio stesso percorso
Non credo di aver lasciato un commento sotto al video di Falco Nero, innanzitutto perchè sono vecchio e quel video mi ha fatto passare davanti tutta la mia vita ed in secondo luogo perchè la tua considerazione sui limiti di legalità riguardo certe azioni violente è importante e, da parte mia, il fenomeno del "bullismo" per come lo si sta dipingendo è un rischio gravissimo che potrebbe portare ad errori simili a quelli commessi di fronte alla violenza contro le donne.
Ripeto, sono vecchio, lo so cos' era il "bullo del quartiere", se da una parte era il delinquentello, dall' altra era anche lo "scemo", privo di volontà, debole se confrontato col muratore, col panettiere, con l' idraulico o, addirittura, col prete.
Il "bullismo" di oggi non è la stessa cosa ma un metodo che inserisce in un "disagio sociale" chi, come hai detto tu, è dotato di una certa indole, che porta ad una condizione mentale :
l' indolenza, la pigrizia.
Il bullo è pigro, non è disagiato, non ha problemi familiari, spesso è il "cocco de mamma".
Purtroppo la foto impietosa l' ha fatta Kubrick, in Arancia Meccanica, dove c'è anche la foto di un certo tipo di "politica", più basata sull' errore dell' avversario che su reali obbiettivi da raggiungere, costantemente alla ricerca dello "scandalo" (molto anglosassone, noi italiani quasi applaudiamo i politici "scandalosi").
Il fenomeno del "bullismo" morale o materiale è "scandaloso", va bene per i paparazzi, non per le forze dell' ordine e qui mi sento male, vero dolore fisico che nasce dall' essere stato vittima di tanti, convinto che per i miei difetti, fra i quali la Musica (con la maiuscola), non avessi il diritto di denunciare, anche perchè non ero abbastanza brutto quanto Toulouse-Lautrec o folle quanto Van Gog, ne accademico quanto Beethoven o geniale e profondamente "bambino" quanto Mozart.
Chi ero io di fronte alla Storia ed alle opere d' arte che la mia città, ancora oggi, lascia sotto le intemperie?
Me lo meritavo di essere malmenato.
Potevo solo essere un onesto commerciante di successo, come da tradizione familiare/secolare, perchè tutto questo non mi faceva sembrare "indolente", quanto il mettere in pratica, nero su bianco, la mia creatività anche passando attraverso le rigide regole tecniche dell' Accademia.
Ecco il paradosso, il rovesciamento del problema che è orribile quanto "diversamente abile", "NON vedente", "NON udente" e si potrebbe arrivare ad altre caratteristiche fisiche che, in nome del "politically correct" aprirebbero delle "NON città" gestite dal "diversamente sociale".
Tattiche già tristemente adottate in passato.
Accade così che il "bullismo" non è una forma di violenza ma l' espressione di un disagio la cui causa scatenante deve essere portata alla luce in modo da poter ottenere l' ennesimo............scandalo.
Così un povero batterista si domanda se la sua "indole" sia più o meno giusta, senza accorgersi che è disciplinato, dotato di una buona tecnica strumentale, che gli permette di rispettare lo strumento anche se, guarda caso, si tratta di "percuoterlo" usando dei "battenti" ma con concentrazione, precisione e senso della "misura".........che è anche un po' il senso della "battuta".
Sempre Kubrick, in 2001 Odissea nello spazio, ha immortalato il gesto atavico del "percuotere" e/o del "battere" con uno "strumento" un altro oggetto, quando lo "strumento" percuote un altro essere vivente nasce l' assassino e decade il "rito", il "confronto fra simili".
La Musica è il recupero di quel rito, serve a confrontarsi l' un l' altro, è un passo indietro così ampio da richiedere dedizione, impegno, studio e tanto, tanto "ascolto".
Resta il fatto che si tratta pur sempre di un passo indietro, non di un attacco a testa bassa.
Non c'è scandalo in questo ed è per questo che la Cultura fa rima con "paura" ma anche con "misura", dipende se si è batteristi o bulli.
Io credo invece che sia sbagliato non equiparare il male fisico al male psichico. Per assurdo un braccio spezzato rimargina in 30 giorni, una violenza psicologica può creare traumi che ci si porta dietro per tutta la vita. Quindi sono d’accordo sull’imperare a reagire, ma ci vorrebbero leggi che diminuiscano queste probabilità di essere offesi.
Assolutamente no, un braccio rotto è misurabile oggettivamente, la reazione psicologica no, si può solo stimare ed è soggettiva, una legge non sarà mai in grado di essere applicata con precisione e creerà inevitabilmente ingiustizie e disparità di trattamento