“Scappati di casa” al teatro Argentina di Roma. Il regista Gandini: sul palco c’è vera inclusione

#scuola #tecnicadellascuola #teatro Quando si fa teatro non c’è differenza tra gli attori. I giovani con disabilità? Non solo sul palco non si integrano perfettamente, ma per certi versi possono risultare più bravi e utili degli altri nel raggiungere l’obiettivo. A dirlo alla Tecnica della Scuola è Roberto Gandini, regista dello spettacolo “Scappati di casa” interpretato da 20 giovani, quasi tutti studenti di cui alcuni con disabilità “figli” del teatro Piero Gabrielli, in scena in questi giorni al teatro Argentina di Roma.
“Scappati di casa”, racconta Gandini, è una specie di ingiuria di adulti con cui definiscono i ragazzi che hanno incontrato. In fondo, però, l'idea è che tutti i ragazzi devono andare via da casa, devono scappare da casa perché se rimangono nella bambagia, se stanno fra le ‘pezze’ di mamma e papà, forse la loro vita non comincia mai. Tutte problematiche che con il Covid, coi giovani sempre con i device tra le mani, si sono complicate. Ecco, il teatro ha la capacità di superare tutto questo, perché un giovane che lo pratica ne esce sempre rafforzato e con tanta autostima. Per questo le scuole, conclude il regista, è bene che investano nel teatro affidandosi se possibile a dei professionisti.
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