Sono stata abbandonata da mia madre all'età di 3/4 anni. Prima che sparisse dalla mia vita per 17 anni - in cui non sapevo se fosse viva o morta - si era messa in casa delle persone, tra cui un uomo, che faceva di me quello che voleva. Mi puniva, fisicamente e non, mi torturava psicologicamente, mi toccava anche non doveva. Quando se ne sono andati, lasciandomi con i miei nonni e con mio padre (che ha lottato come un pazzo per avermi), si sono portati tutti i miei giocattoli, i miei vestiti, i miei gioielli di battesimo. Perché lei era incinta di lui. Da quel momento sono stata circondata da amore e tutto il resto della mia famiglia (ed anche di persone che non ne facevano parte) ha fatto qualsiasi cosa per colmare quel vuoto e quel senso di schifo. Anche goffamente, perché a volte nel tentativo di farmi del bene, facevano peggio. La mia psicoterapeuta mi definisce una miracolata. Una che poteva sviluppare qualsiasi tipo di malattia psichiatrica. E invece eccomi qua. Solo che a 32 anni ancora sto cercando di imparare a vivere. Nella mia vita regnano l'auto sabotaggio e la dipendenza affettiva. Ed ho già sconfitto la tossicodipendenza. Ed ovviamente, sono un'artista. Confido ancora nella possibilità di essere felice.
Non penso ne uscirò mai. Semplicemente mi sento di non aver nessuno al mondo. E le uniche due persone, in realtà, riesco sempre a farle arrabbiare e ho la costante paura che mi scivolino via da un momento all'altro, in ogni senso possibile. Non ho alcuna sicurezza. Non so se qualcuno può ritrovarsi nelle mie parole. Vorrei solo che qualcuno mi amasse nonostante le mie imperfezioni, come faccio anch'io, e che mi sostenesse. Non avere nessuno che ti sostiene, o che ti ascolta davvero quando le hai bisogno sia per cose importanti sia perché vorresti della semplice vicinanza e un abbraccio, è terribile. Finisco puntualmente a pensare alla m0rte, ormai di nuovo quasi ogni giorno. Il percorso psicologico l'ho interrotto per questioni economiche e perché sentivo di non essere in grado di fare terapia. Mi diceva che, per quanto potessi parlare, non stavo instaurando alcun tipo di rapporto con lei. Non so come si fa. Non sono mai abbastanza per nessuno, e di conseguenza neppure per me stessa, alla fine dei conti. Lascio questo pensiero qui come fanno tanti altri, trovo che leggendo certe cose sia utile ad altri per capire o ricordarsi che non sono soli a sentirsi in un determinato modo. Auguro a tutti voi di poter trovare la serenità, davvero col cuore. Ce lo meritiamo in quanto esseri umani. Un abbraccio.
Ciao, il desidero di morte è comprensibile, quando senti che ci sono troppe situazioni da gestire.. prova a sederti con te stesso/a e scrivere. Prima verrà fuori in modo caotico, poi più lineare,con il tempo..e una guida. Abbiamo tutti bisogno di una guida, potenzialmente che fosse con noi ogni giorno. Ciò non è possibile, siamo tutti umani.. la terapia aiuta ma il lavoro dobbiamo farlo noi. E non mentire a noi stessi nel processo.
Si chiama attaccamento sicuro proprio perche',a fronte di grandi traumi avuti durante la vita adulta,il soggetto che possiede tale stile di attaccamento trovera' sempre il modo di reagire positivamente e di ricostruire dalle proprie ceneri.
Penso che la patologia relativa all' abbandono sia la dipendenza affettiva. I comportamenti descritti in questo video corrispondono a quelli di un dipendente affettivo. Lise Bourbeau nel suo "Le 5 ferite" mette in relazione abbandono e dipendenza, ed è una spiegazione che mi è stata molto utile. Ho seguito il tuo video su Hillman, e ho letto "Il codice dell' anima": dopodiché, le teorie sull'attaccamento le ho rimosse dal parco delle teorie a cui fare riferimento per spiegarmi certe cose!
Averi voluto conoscerti prima magari capivo determinate cose e non mi lasciavo, cmq grazie mille per i tuoi consigli li metterò in atto x migliorare e far funzionare la relazione successiva 😂
Strano dottore. Io non ho avuto un attaccamento sicuro durante l'infanzia anzi ho vissuto nell'abbandono e nel rifiuto sempre pensando di essere di troppo e che avevo rovinato la vita a tutti nascendo. Al punto che chiedevo ai miei genitori se mi avessero per caso adottata. Però la mia reazione è sempre stata di abbandonare la relazione prima che fossero gli altri a farlo. Appena sentivo che le cose si raffreddavano io mi distaccavo, del tipo " ti amo quanto tu mi ami e ti odio quanto tu odi me" una strategia difensiva penso.🤔
Non sparisce mai del tutto😢io ci lavoro da anni ma è sempre lì in agguato, non appena conosco e mi innamoro di qualcuno😮 Si vince con la razionalità ma è molto difficile...bisogna pensare sono solo idee che non esistono, è tutto nella mia testa. E se lui se ne va non succede nulla di grave, la mia vita continua comunque.
Ho molti di questi "sintomi" e purtroppo la sindrome dell'abbandono ha influenzato molto le mie relazioni. In particolare mi sononresa conto che il tutto si accentua nella parte finale della relazione, quando appunto percepisco che qualcosa non va e invece di parlarne e cercare di sistemare, attivo tutti questo meccanismi disfunzionali rovinando del tutto la relazione. Dopo anni di terapia ho imparato alcuni strumenti per gestire la cosa e spero tanto chr quando ce ne sarà la possibilità, di riuscire a metterli in pratica nel migliore dei modi
Ogni volta che un amico si trasferisce all'estero mi tocca guardare questo video, grazie Doc. Servirebbe anche un video: ora che lo sai, come ci lavori?
Interrompo subito dall'ascoltare questo video perché qui, si vuole colpevolizzare colui che viene abbandonato ,è ovvio che chi viene abbandonato è la parte più debole sia esso che è un bambino in quanto bisognoso di qualcuno che lo aiuti a crescere, o in una relazione in genere chi soffredi più per essere abbandonato è la persona che credeva di più in una unione o che era più onesto nella relazione quindi la forte delusione. È facile sovraccaricare la parte debole e tenere a galla il più forte ! Perché invece non spieghi come essere più forti e quali sono i diritti di un bambino abbandonato a se stesso che di sicuro non soffre per l'abbandono affettivo ma per la mancata corresponsione alimentare.Nella relazione è molto semplice risolvere la sindrome dell'abbandono in quanto chi ci rimane più male è la persona che ha vissuto con onestà la relazione e di conseguenze vuol dire che l'altro non la meritava quindi meglio interromperla subito ed è una grazia che la relazione si sia sciolta .
L'abbandono ha davvero nella percezione queste due dinamiche: da una parte perdiamo e siamo abbandonati, da una parte ci libera e ci abbandoniamo, ci lasciamo andare. Io non so cosa significa la continuità... Pensa che esistono le mie bulle delle elementari che ancora oggi mi guardano inoridite ...prima di essere bulle erano le mie migliori amiche, fu quando riportai un disagio che si sentirono il dovere di fare qualcosa... le ho inquadrate come persone altamente perbeniste, in giro ne parlano infatti come persone a modo...credo inoridiscano davanti ad ogni sintomo psicologico, non ne hanno la percezione, vivono certo sugli allori psichici, insensibili ai movimenti dell'anima.
Sinceramente: sei migliorato molto con questio approccio diretto ai video, si vede che stai migliorando a gestire un discorso in """Buona la prima"""". Dal punto di vista del fruitore senza montaggio appaiono molto spogli e quasi come se avessi seguito il percorso di crescita da content creator al contrario. I video di prima sembravano più "avanzati" di quelli che produci ora. Probabilmente arriverai ad una fase dove farai una sintesi dei due stili, cosa che personalmente auspico da tuo sostenitore.
" lo spot della pasta in cui si vedeva una bambina infilare di nascosto un rigatone (o era una penna,boh) in tasca del padre che la lasciava per lavoro: credo che alcuni ovviino alla paura dello strappo della medicazione (sai, la cura che fa male quando tolta con la forza) infilando nelle tasche dell emotività altrui dei ricordi di sè. brav, la ciocca di capelli eo la panzè eo la foto con dedica che i didoni lasciavano all altro affinchè ci fosse separazione sì ma con ombelico residuo da cordone ombelicale. che poi, com era quella cosa che chi ha subito un danno è più forte perchè ha capito che si può sopravvivere e pure meglio e pure alla grande e che il dolore incurabile da separazione è solo mancanza di introiezione di parti dell altro ,che evidentemente non ha lasciato rigatoni nè penne nelle nostre tasche , lascito che invece renderebbe la separazione forzata eo subita , da ferita purulenta che era, un tattoo❔quello. "
Io le ho tutte e questa cosa ha rovinato la mia ultima relazione quasi un anno fa. Un senso di inadeguatezza assurdo. Vorrei tanto uscirne ma non ci riesco.
Sono stata abbandonata da mia madre all'età di 3/4 anni. Prima che sparisse dalla mia vita per 17 anni - in cui non sapevo se fosse viva o morta - si era messa in casa delle persone, tra cui un uomo, che faceva di me quello che voleva. Mi puniva, fisicamente e non, mi torturava psicologicamente, mi toccava anche non doveva. Quando se ne sono andati, lasciandomi con i miei nonni e con mio padre (che ha lottato come un pazzo per avermi), si sono portati tutti i miei giocattoli, i miei vestiti, i miei gioielli di battesimo. Perché lei era incinta di lui. Da quel momento sono stata circondata da amore e tutto il resto della mia famiglia (ed anche di persone che non ne facevano parte) ha fatto qualsiasi cosa per colmare quel vuoto e quel senso di schifo. Anche goffamente, perché a volte nel tentativo di farmi del bene, facevano peggio. La mia psicoterapeuta mi definisce una miracolata. Una che poteva sviluppare qualsiasi tipo di malattia psichiatrica. E invece eccomi qua. Solo che a 32 anni ancora sto cercando di imparare a vivere. Nella mia vita regnano l'auto sabotaggio e la dipendenza affettiva. Ed ho già sconfitto la tossicodipendenza. Ed ovviamente, sono un'artista. Confido ancora nella possibilità di essere felice.
Io ho tutti e 8 quei segni...
Ti auguro di cuore di trovare tutta la felicità di questo mondo, te la meriti
Sei forte,vai avanti cara💪🏻💗
Un abbraccio ❤
cerca la felicità dentro di te, nella vita stessa, nelle cose semplici, amati perchè sei preziosa e unica! Andrà tutto bene cucciola!
Non penso ne uscirò mai. Semplicemente mi sento di non aver nessuno al mondo. E le uniche due persone, in realtà, riesco sempre a farle arrabbiare e ho la costante paura che mi scivolino via da un momento all'altro, in ogni senso possibile. Non ho alcuna sicurezza. Non so se qualcuno può ritrovarsi nelle mie parole. Vorrei solo che qualcuno mi amasse nonostante le mie imperfezioni, come faccio anch'io, e che mi sostenesse. Non avere nessuno che ti sostiene, o che ti ascolta davvero quando le hai bisogno sia per cose importanti sia perché vorresti della semplice vicinanza e un abbraccio, è terribile. Finisco puntualmente a pensare alla m0rte, ormai di nuovo quasi ogni giorno. Il percorso psicologico l'ho interrotto per questioni economiche e perché sentivo di non essere in grado di fare terapia. Mi diceva che, per quanto potessi parlare, non stavo instaurando alcun tipo di rapporto con lei. Non so come si fa. Non sono mai abbastanza per nessuno, e di conseguenza neppure per me stessa, alla fine dei conti. Lascio questo pensiero qui come fanno tanti altri, trovo che leggendo certe cose sia utile ad altri per capire o ricordarsi che non sono soli a sentirsi in un determinato modo. Auguro a tutti voi di poter trovare la serenità, davvero col cuore. Ce lo meritiamo in quanto esseri umani. Un abbraccio.
Ciao, il desidero di morte è comprensibile, quando senti che ci sono troppe situazioni da gestire.. prova a sederti con te stesso/a e scrivere. Prima verrà fuori in modo caotico, poi più lineare,con il tempo..e una guida. Abbiamo tutti bisogno di una guida, potenzialmente che fosse con noi ogni giorno. Ciò non è possibile, siamo tutti umani.. la terapia aiuta ma il lavoro dobbiamo farlo noi. E non mentire a noi stessi nel processo.
Si chiama attaccamento sicuro proprio perche',a fronte di grandi traumi avuti durante la vita adulta,il soggetto che possiede tale stile di attaccamento trovera' sempre il modo di reagire positivamente e di ricostruire dalle proprie ceneri.
Vero
Video con molte informazioni, grazie!
Grande Mezza
Io mi sento in ogni momento abbandonato.
Penso che la patologia relativa all' abbandono sia la dipendenza affettiva.
I comportamenti descritti in questo video corrispondono a quelli di un dipendente affettivo.
Lise Bourbeau nel suo "Le 5 ferite" mette in relazione abbandono e dipendenza, ed è una spiegazione che mi è stata molto utile.
Ho seguito il tuo video su Hillman, e ho letto "Il codice dell' anima": dopodiché, le teorie sull'attaccamento le ho rimosse dal parco delle teorie a cui fare riferimento per spiegarmi certe cose!
Averi voluto conoscerti prima magari capivo determinate cose e non mi lasciavo, cmq grazie mille per i tuoi consigli li metterò in atto x migliorare e far funzionare la relazione successiva 😂
😄bravo. sei molto simpatico alla fine haha
Strano dottore. Io non ho avuto un attaccamento sicuro durante l'infanzia anzi ho vissuto nell'abbandono e nel rifiuto sempre pensando di essere di troppo e che avevo rovinato la vita a tutti nascendo. Al punto che chiedevo ai miei genitori se mi avessero per caso adottata. Però la mia reazione è sempre stata di abbandonare la relazione prima che fossero gli altri a farlo. Appena sentivo che le cose si raffreddavano io mi distaccavo, del tipo " ti amo quanto tu mi ami e ti odio quanto tu odi me" una strategia difensiva penso.🤔
sei un maestro di vita 😃🤍
Grazie
Mi duole ammettere che ne" soffro", tutto vero, ma non so come migliorarmi!
Idem. Come rimediare almeno in parte al problema?
Non sparisce mai del tutto😢io ci lavoro da anni ma è sempre lì in agguato, non appena conosco e mi innamoro di qualcuno😮
Si vince con la razionalità ma è molto difficile...bisogna pensare sono solo idee che non esistono, è tutto nella mia testa. E se lui se ne va non succede nulla di grave, la mia vita continua comunque.
Buongiorno dottore, esiste nella percezione personale ed è pesante 😢
Ho molti di questi "sintomi" e purtroppo la sindrome dell'abbandono ha influenzato molto le mie relazioni. In particolare mi sononresa conto che il tutto si accentua nella parte finale della relazione, quando appunto percepisco che qualcosa non va e invece di parlarne e cercare di sistemare, attivo tutti questo meccanismi disfunzionali rovinando del tutto la relazione. Dopo anni di terapia ho imparato alcuni strumenti per gestire la cosa e spero tanto chr quando ce ne sarà la possibilità, di riuscire a metterli in pratica nel migliore dei modi
Ciao Dottor Mezzanotte, ottimo video. Avevo però una curiosità. Lei segue la formula 1?
Ogni volta che un amico si trasferisce all'estero mi tocca guardare questo video, grazie Doc. Servirebbe anche un video: ora che lo sai, come ci lavori?
Ferita del tradimento= maschera del controllore
Le 5 ferite di Lise Bourbeau
Abbandoniamoci Al tevere... No e troppo zozzo ne trovero un altro sei il migliore100%👏🤭💙💚💛❤️💜🧡
Sfiducia è la mia .. se lascio il "freno a mano" delle emozioni mi sento debole, esposta, non sono a mio agio, non ho il controllo
Meglio essere glaciali in questo mondo
Chi prova sentimenti ed è empatico è colui che soffre di più
È mia sta sindrome ce li ho tutti Doc 😂evviva
Interrompo subito dall'ascoltare questo video perché qui, si vuole colpevolizzare colui che viene abbandonato ,è ovvio che chi viene abbandonato è la parte più debole sia esso che è un bambino in quanto bisognoso di qualcuno che lo aiuti a crescere, o in una relazione in genere chi soffredi più per essere abbandonato è la persona che credeva di più in una unione o che era più onesto nella relazione quindi la forte delusione. È facile sovraccaricare la parte debole e tenere a galla il più forte ! Perché invece non spieghi come essere più forti e quali sono i diritti di un bambino abbandonato a se stesso che di sicuro non soffre per l'abbandono affettivo ma per la mancata corresponsione alimentare.Nella relazione è molto semplice risolvere la sindrome dell'abbandono in quanto chi ci rimane più male è la persona che ha vissuto con onestà la relazione e di conseguenze vuol dire che l'altro non la meritava quindi meglio interromperla subito ed è una grazia che la relazione si sia sciolta .
Ne basta uno per averli tutti
Io pensavo di sì ma invece no , menomale!
L'abbandono ha davvero nella percezione queste due dinamiche: da una parte perdiamo e siamo abbandonati, da una parte ci libera e ci abbandoniamo, ci lasciamo andare.
Io non so cosa significa la continuità...
Pensa che esistono le mie bulle delle elementari che ancora oggi mi guardano inoridite ...prima di essere bulle erano le mie migliori amiche, fu quando riportai un disagio che si sentirono il dovere di fare qualcosa... le ho inquadrate come persone altamente perbeniste, in giro ne parlano infatti come persone a modo...credo inoridiscano davanti ad ogni sintomo psicologico, non ne hanno la percezione, vivono certo sugli allori psichici, insensibili ai movimenti dell'anima.
Quale disagio se posso chiedere?
Sinceramente: sei migliorato molto con questio approccio diretto ai video, si vede che stai migliorando a gestire un discorso in """Buona la prima"""".
Dal punto di vista del fruitore senza montaggio appaiono molto spogli e quasi come se avessi seguito il percorso di crescita da content creator al contrario. I video di prima sembravano più "avanzati" di quelli che produci ora. Probabilmente arriverai ad una fase dove farai una sintesi dei due stili, cosa che personalmente auspico da tuo sostenitore.
" lo spot della pasta in cui si vedeva una bambina infilare di nascosto un rigatone (o era una penna,boh) in tasca del padre che la lasciava per lavoro:
credo che alcuni ovviino alla paura dello strappo della medicazione (sai, la cura che fa male quando tolta con la forza) infilando nelle tasche dell emotività altrui dei ricordi di sè.
brav, la ciocca di capelli eo la panzè eo la foto con dedica che i didoni lasciavano all altro affinchè ci fosse separazione sì ma con ombelico residuo da cordone ombelicale.
che poi,
com era quella cosa che chi ha subito un danno è più forte perchè ha capito che si può sopravvivere e pure meglio e pure alla grande e che il dolore incurabile da separazione è solo mancanza di introiezione di parti dell altro ,che evidentemente non ha lasciato rigatoni nè penne nelle nostre tasche , lascito che invece renderebbe la separazione forzata eo subita , da ferita purulenta che era, un tattoo❔quello. "
Hai dimenticato la gelosia 😅
Vero
^^ ahahah, non so come siamo arrivati a questo punto ^^
Io le ho tutte e questa cosa ha rovinato la mia ultima relazione quasi un anno fa. Un senso di inadeguatezza assurdo. Vorrei tanto uscirne ma non ci riesco.
A me in passato toccò darmi all’alcool, ma non ha funzionato benissimo😂
Mi è venuta voglia di gelato al cioccolato e perché no insieme al pistacchio ma mentre lo mangio mi viene sempre la tosse
5 su 8 😅
Ahahhahhh io mi vorrei abbandonare a un pasticcino con la crema chantilly mmm bbono 😂
Vogliamo soluzioni 😂ce le abbiamo tutte ...c ma fa?