DIEGO FUSARO: Giorgio Agamben. Introduzione al pensiero
HTML-код
- Опубликовано: 5 сен 2024
- ⭐ Liberi di sapere e di far sapere. L'indipendenza è la nostra forza.
❤️ Sostenete qui il nostro gruppo di lavoro: www.filosofico....
✅ Abbonatevi al nostro canale youtube: www.filosofico....
Grazie da tutto il nostro gruppo di lavoro! Diego Fusaro
PS. Qui trovate i social su cui sono presente e potete seguirmi: www.filosofico....
Un grande Uomo
Fusaro è bravo, come sempre. Agamben non è un Ben Agam (come forse Sergio Moravia pensava) ma il beneaugurante cognome inventato per un trovatello abruzzese, e ognuno di noi ha la sua biologia e la sua ideologia. Anch'io ho la mia (ma dopo decenni di esercizio sulla genetica delle popolazioni). Con Giulio Busi chiusi con questo epigramma:
I migliori ebrei entre deux guerres
arrivarono alla figura e allo Jetztzeit.
Poi, per il sopravvissuto, ci fu il cianuro.
Il buon Giulio (non quello che disquisì
su peccato e verità) li riscopre ora, ma è già ritardo,
perché i tempi si compiono
nella mistica dello shekel.
L'elaborazione filosofica di Agamben, senz'altro molto elaborata e interessante, non finisce qui però. C'è un'ultima conferenza sul web in cui sembra che egli voglia adempiere, come si raccomanda da qualche parte nella Bibbia, all'ultimo desiderio di passare, prima di morire, un'ultima notte con la donna amata in gioventù, e Agamben amò molto, al di là della comprensione delle volgari condizioni materiali e storiche, i profumi di quella intelligentsja ebraica che un duro e puro come il caro Sebastiano Timpanaro irrideva. Ora il buon Agamben cerca il significato non nel "contenuto" o nella "forma" ma nell'"odore" che da essi scaturisce, come si leggeva allora in Levy-Strauss e molti altri. Sono incerto, però, se sia uno Scent of woman o il più volgare odore dei soldi. Quindi, ai fondamenti della divinità ultima come la bellezza di Vito Mancuso o l'armonia di Cacciari, aggiungiamo pure l'odore di Agamben, con buona pace di Heidegger e la sua differenza ontologica.
Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere.
@@Cavalcamonti Saggia decisione, e anche questa proviene da uno di questi geni ebrei di matrice ashkenazita che, visti nel loro fenotipo, darei per un uomo di discendenza alpina molto presente nei popoli dell’Europa centrale di lingua ora prevalentemente slava. Mi chiedo che cosa aveva a che fare anche lui con la Bibbia, forse tanto quanto l’altro grande linguista del Novecento che si credeva geneticamente un khazaro (sbagliando) ma ebreo per educazione: Noam Chomsky.