Barbero si conferma un grande, grande capacità di semplificazione senza banalizzazione, cultura universale in grado di cogliere nessi su tutta la storia antica, medievale, moderna, contemporanea. Un intellettuale che sa parlare a tutti
Ovidio fu sradicato culturalmente,costretto ad inserirsi in una società di lingua sconosciuta,e perciò condannato all'emarginazione, perché aveva dimostrato allora che il potere politico si appoggia e nutre di sesso e di tasse ....
Grande ammirazione per professor barbero Per quanto riguarda concetti storici e capacità narrativa, quando invece si parla di contemporaneità non è in grado di affrontare argomenti scomodi, parla del suo passato comunista, sarebbe interessante una riflessione su quanto oggi portiamo come eredità di quegli anni, le scelte fatte allora, la visione rispetto all'economia di mercato e alle dinamiche che ne regolano il funzionamento! Vicende come montedison Gardini Le lotte sposate della sinistra italiana come ad esempio nucleare... di argomenti su cui parlare serenamente. Sarebbe perfettamente in grado di illuminare, preferisce non farlo! Incoerente o pavido?
@@adrianogiorcelli9388 Beh, quando si finisce per diventare tuttologi, non so se proprio malgrado, penso sia difficile avere presenti tutti gli aspetti di tutti i problemi
@@1956priscilla quando si dà la propria opinione su argomenti che sono ormai la nostra storia, penso non si è tuttologi si esercita il diritto di avere opinioni. La vera domanda rimane sempre quella...si parla di seconda guerra mondiale nazismo fascismo il rapporto fra i due e non si accenna assolutamente al comunismo? Ma veramente non vedono nessun tipo di argomenti? peccato lo stesso Churchill direi un personaggio Non di secondo piano era invece proprio concentrato su quello! Non vorrei sembrare tuttologo ma ho l'impressione che il comunismo in Italia non si possa ancora dire storia
Per quanto veneri Barbero, questa trasmissione mi fa rivoltare lo stomaco. Sento il freddo lungo la schiena quando parlano quei tre scolaretti e penso "ecco adesso si incarta perchè non ricorda la riposta". E di fronte a Barbero che mastica la storia tre volte al giorno sono patetici i loro tentativi di sembrare spontanei nella padronanza della materia. Mieli è detestabile nel suo ruolo di maestro all'esame. Il suo modo di essere paternalistico e saccente ispira disprezzo immediato nell'animo di chi lo ascolta.
L' idea di base è interessante, peró all'atto pratico qualcosa non funziona come dovrebbe. Forse è 'colpa' dei giovani. Ho visto un'altra puntata in cui c'era un ragazzo davvero bravissimo e ha tutto 'funzionato' meglio.
Commento dopo minuti 3.12 di visione: grazie di avermi dato la possibilità di godere di un programma dove al protagonista della puntata si aggiunge la presenza del prof. Barbero
Innanzitutto grazie a chi ha condiviso la puntata. L'argomento è interessante ma credo che il format sia molto modesto, secondo la mia spassionata opinione, per alcune ragioni. 1. Paolo Mieli non possiede il dono della conduzione. Battute scontate, meccanicità negli interventi, cose che non si vedono più neppure nelle tv locali. 2. I ragazzi chiamati ad intervenire. Saranno giovani ricercatori, o non so. Quello che dicono è interessante ma, come qualcuno ha già sottolineato, pare stiano rispondendo all'interrogazione del professore del liceo. Va bene valorizzare i ragazzi, ma lo si dovrebbe fare in modo da non farli sembrare dei "sotuttoio" che ripetono a memoria. Poi la cosa è ancora più evidente perché vengono intervallati da un bravo affabulatore come Barbero. 3. Barbero è molto bravo, ha una ottima preparazione, ma possibile mai che non ci sia un esperto di letteratura e/o storia classica in Italia che possa raccontare Ovidio? Barbero è uno stimato medievista e storico della guerra (con cui tracima in altri ambiti, ma in modo appropriato), possibile che lo si ricicli per qualunque tipo di argomento?!
Il punto è che qui Ovidio lo si affronta dal punto di vista storico e non letterario. Ed anche se questa non è la materia specifica di Barbero, uno storico ha già di per sé una conoscenza approfondita dell'argomento.
Ci sono tante trasmissioni TV basta non guardare quelle che non si apprezzano. A me la conduzione di Mieli piace, Barbero è perfetto per il target di telespettatori di Rai3 a quell'ora. Un altro esperto di letteratura e/o storia classica magari non funzionerebbe come lui. È una trasmissione televisiva non una lezione all'Università. Concordo sui ragazzi, ma fa parte del format, servono per il ritmo, non li apprezzo ma non è un grosso problema, nella versione prima con Bernardini non c'erano, c'era bisogno di dare un ritmo diverso al programma. Ringrazio anch'io chi ha condiviso e ringrazio te per il tuo commento.
Il Barbero è anche bravo a fare collegamenti e a cogliere dettagli sulle strutture sociali. Perciò è ottimo anche al di fuori del medioevo e delle guerre.
Hic ego qui iaceo , tenerorum lusor amorum , ingenio perii Naso poeta meo. At tibi qui transis , ne sit grave, quisquis amastis , dicere : "Nasonis molliter ossa cubent". Questo è l'epitaffio che Ovidio detto' dal confino alla moglie . È scolpito sul suo monumento , nell'odierna città di Costanza. in Romania, oggi porto più importante di quel Paese. Segue traduzione: Io,che qui giaccio, Nasone poeta, cantore di teneri amori, andai in rovina a causa del mio talento Ma a te che passi, chiunque tu abbia amato ,non ti sia di peso dire : Le spoglie di Nasone riposino in pace.
@@ivanbombana7282 hic= avv. di luogo QUI...ma declinando hic hae hoc........agg.questo .....se vuoi ridere un po', sappi che è il " singhiozzo" del Latinista!🌧️ 🦅 🏔️❄️🌬️👻👼👻👼👻👼
Bellissimo e interessante. Barbero non si smentisce mai, è un bravissimo comunicatore. Tuttavia desidero fare una precisazione. Ovidio non fu esiliato bensì relegato. L' exilium comportava la perdita di beni e diritti. Ovidio aveva una moglie ( la terza se non vado errato ) e una figlia. Sarebbero finite sul lastrico , come si suol dire. Augusto fu benigno. Condannò Ovidio alla relegatio (noi diremmo al confino ). La sua famiglia restò a roma e continuò a vivere, per quanto ne sappiamo, col medesimo tenore di vita. Naturalmente la punizione per Ovidio fu comunque terribile. Tomi, l'odierna Costanza , era un villaggio sperduto quanto mai lontano dallo splendore di Roma. Ovidio dovette imparare la lingua locale per comunicare con la gente del posto. Per un intelletto colto e raffinato come lui il colpo fu terribile. Non c'era probabilmente alcuno con cui poter dialogare d'arte e di poesia. Aggiungo che quando Augusto morì Ovidio spero' nella clemenza del successore. Ma il nuovo imperatore altri non era che Tiberio, costretto da Augusto a ripudiare la moglie , di cui era innamoratissimo , e a sposare la dissoluta Giulia , madre d'una figlia, omonima , altrettanto dissoluta , Tiberio infatti non ebbe alcuna pietà, e Ovidio morì solo e disperato nella squallida Tomi.
Interessante questa sua spiegazione che rafforza la mia idea che il provvedimento augusteo era "necessario" per la politica di sobrietà della classe dirigente: insieme a questo non dimentichiamoci anche le prime lex sumptuariae e le leggi contro la magia. Ovidio doveva essere l'esempio per Augusto che anche i cosiddetti amici (non dimentichiamoci che Ovidio ha fatto parte del Circolo di Mecenate) se infrangono la politica possono essere puniti. Detto questo l'aspetto della relegatio invece dell'exilium spiega la non volontà di Augusto di far pagare alla famiglia la punizione di Ovidio. Grazie per la precisazione
@@mattbuzz81 concordo con le sue osservazioni e la ringrazio per le gentili parole. Inoltre mi scuso per il ritardo con cui le rispondo . Ciò è dovuto alla mia scarsa dimestichezza con il mezzo telematico. Mi sono accorto solo ora della sua comunicazione.
È stato anche quello. Per cinque anni è stato assistente di De Felice presso la cattedra di Storia dei partiti politici. E gli assistenti esaminano gli studenti esattamente come i titolari della cattedra. E comunque, per quanto mi sforzi, non riesco a immaginare una domanda su un tema di storia che un professore universitario possa porre in un modo che lo faccia rivelare come tale. Ho l'impressione che l'antipatia per Mieli porti spesso a formulare delle sciocchezze.
Mi piace il modo non conformista e ispirato dai propri studi e riflessioni sulla Storia in generale e in particolare ,in questo caso d'intetpretare la personalità di Augusto in rapporto alla novità della sua concezione dell'Impero e alla personalità di uno dei maggiori Poeti della Sua epoca ,Ovidio che centrava la Sua attenzione su argomenti prettamente letterari non connessi all'elogio dell'impero e dell'imperatore come lo furono altri pur grandissimi Poeti. A Ovidio interessava di più l'amore e l'aspetto fantastico della Poesia .
Concordo con Giuseppe Pio Cascavilla : in primis Barbero è eccezionale in qualsiasi ambito, perchè oltre all'estesissima cultura ci mette entusiasmo, personalità e la sua incredibile capacità comunicativa. Al confronto Mieli risulta noiosissimo, pesante, nessun entusiasmo o interesse agli argomenti che tratta, capacità di conduzione e coinvolgimento zero. I ragazzi invece snocciolano a memoria discorsi artefatti e non spontanei da veri primi della classe, e perciò non capisco il senso dei loro interventi : sarebbe più apprezzabile e loro imparerebbero meglio, credo, se ponessero loro alcune domande al Prof. Barbero anziché ripetere in modo sterile la lezione imparata a casa. Grazie infinite a sailormark67 per aver condiviso questa puntata ♥
“STRAPPA DA TE LA VANITÀ” Pisan Cantos (Canto 81) Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie Quello che veramente ami non ti sarà strappato Quello che veramente ami è la tua vera eredità Il mondo a chi appartiene, a me, a loro o a nessuno? Prima venne il visibile, quindi il palpabile Elisio, sebbene fosse nelle dimore d’inferno, Quello che veramente ami è la tua vera eredità La formica è un centauro nel suo mondo di draghi. Strappa da te la vanità, non fu l’uomo A creare il coraggio, o l’ordine, o la grazia, Strappa da te la vanità, ti dico strappala Impara dal mondo verde quale sia il tuo luogo Nella misura dell’invenzione, o nella vera abilità dell’artefice, Strappa da te la vanità, Paquin strappala! Il casco verde ha vinto la tua eleganza. “Dominati, e gli altri ti sopporteranno” Strappa da te la vanità Sei un cane bastonato sotto la grandine, Una pica rigonfia in uno spasimo di sole, Metà nero metà bianco Né distingui un’ala da una coda Strappa da te la vanità Come son meschini i tuoi rancori Nutriti di falsità. Strappa da te la vanità, Avido di distruggere, avaro di carità, Strappa da te la vanità, Ti dico strappala. Ma avere fatto in luogo di non avere fatto questa non è vanità. Avere, con discrezione, bussato Perché un Blunt aprisse Aver raccolto dal vento una tradizione viva o da un bell’occhio antico la fiamma inviolata Questa non è vanità. Qui l’errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare. Ezra Pound
Che ci azzecca Ovidio con Ezra Pound, lo sa solo lui. Anzi, non lo sa nemmeno lui, perché non ha mai letto il primo e non ha capito il secondo; ma l'inclinazione per Pound gliela impongono la sua miserabile ideologia e la sua patetica vanità che lui, al contrario di quanto suggerisce il poeta americano, non strappa da sé. Al contrario! Ma il poveretto è così poca cosa che, scegliendo come nickname un verso di Orazio, lo riproduce pure male. Il verso recita infatti "Nihil sine magno labore vita dedit mortalibus". Scritta come l'ha scritta lui, la frase non significa proprio niente. Ma il suo latino si ferma forse a in vino veritas e carpe diem. E adesso godetevi la risposta piccata.
@@marcovaldo8786 nessuna risposta piccata, anche se non comprendo cotanto astio, peraltro rivolto in terza persona. Non ricordo la conferenza di Barbero, immagino perchè entrambi poeti scomodi. Il verso di Orazio che io sappia è come l'ho scritto io; labore va insieme a magno per significato, ablativo , con grande sforzo, ma la parola vita è frapposta per motivi metrici, musicali, evidenti.
Argomento interessantissimo. Ma nessuno si è accordo della faccia di Silvano Proietti dopo essere stato ringraziato alla fine come Silvana Proietti??? 🤣🤣🤣
@@virago7325 grazie per il link, ma comunque lo conoscevo. Il fatto è che quest'anno alcune puntate non sono inserite in questa pagina e non si possono rivedere. Ad esempio la puntata su Fidel Castro di Cardini o quella di Villari sulla Rivoluzione napoletana.
@@giasoricci3751 Secondo me sono solo disguidi tecnici, quella di Villari è inserita nella lista ma non si vede, dice video disponibile a breve, quella di Cardini mal che vada la vedi qui www.dailymotion.com/video/x6xl99c anche se immagino già saprai. Grazie per la segnalazione della puntata di Castro-Cardini, ora la guardo. Ciao.
A me che sono terra terra la trasmissione piace forse è pensata per i semplici come me. Tutti i sapientoni che criticano si astengano dal guardare il video . Nessun dottore lo prescrive ...
ahah l'ho pensato anche io, i tre pulzelli sembrano quasi impauriti di parlare davanti al professore e ripetono a pappardella quello che hanno imparato sui libri di testo...
I "giovani storici" vengono fatti con lo stampino. Sono intrappolati in un manuale di storia, nel suo lessico e nella sua sintassi. Anche durante la registrazione della puntata si trovavano ancora dentro l'università. Questa è una critica, ma non solo verso di loro. Barbero è bravo eccetera, però il suo periodo storico è il medioevo. Si sarebbe anche potuto chiamare un accademico ignoto esperto nell'età classica, un insegnante di letteratura latina ad esempio. Il conduttore sembra sia costretto a fare questo lavoro. Se è così, potrebbe dimostrare un minimo, ma veramente un minimo, di interesse verso la materia. Ha dei modi da venditore di polizze assicurative. Questo modo costruito di descrivere la realtà (ma Barbero in questo caso ne è fuori, perché a lui la materia interessa) è veramente odioso. Si ripete quello che hanno già detto altri, si portano avanti pezzi di discorso elaborati per non far crollare tutto il castello. Poveretti questi storici che non possono parlare liberamente. Si parla delle cose come disponendo la merce sul banco del mercato, si piazzano le parole giuste nel modo giusto, perché si può fare solo così, o la tradizione ti mozza la lingua. Non si parla mai veramente delle cose, si ripetono solo parole!
Tras la evolucion y el derrumbe del imperio romano en el siglo 11 se convirtio en R. Wagner quien se enfrento con Malher. Supongo que es el caso con Silvano P.
Grazie di questa puntata. Se hai quella recente su Diocleziano, sarebbe gentile se la postassi. Pagherei per sapere perché la Rai non mette su Rai replay certe puntate.
A proposito di Ovidio e del perché è andato a finire in esilio si veda e si sente le interviste di Felice Vinci su RUclips. È finito in esilio perché rivelò nei suoi scritti chi era la dea protettrice di Roma, cosa che era passabile con la morte, ma dato era un amico e un cantore di Augusto lo stesso solo esiliò. Il problema principale è che NESSUNO finora ha capito veramente dove era stato esiliato, non in Romania a Costanza bensì in Scandinavia. Ebbene sì. Grazie a Cinzia Mele e al suo ultimo libro " Bibbia anno zero. Quid est veritas? Edito da Amazon. Se qualcuno vuole fare le pulci a ciò che dico abbia il coraggio di rileggersi Ovidio e il libro della Mele
Non capisco tutto questo astio verso Mieli.. Fosse un suo monologo potrei anche capire, ma questo formato col contrasto rispettoso fra l'entusiasmo di Barbero e il cinismo di Mieli io lo trovo semplicemente perfetto...
Ho letto tanti commenti ostili verso Paolo Mieli. Ovviamente ognuno ha il diritto di pensare quello che vuole. Non si può però rimproverare a Mieli l'incompetenza, visto che si è laureato con uno storico del calibro di De Felice e che ha un curriculum giornalistico come pochi altri. Viene il sospetto che quello che non gli si perdona è il disincanto spesso ironico, espresso non nei suoi articoli (che i suoi detrattori non leggono) ma nei suoi commenti, espressi in altre trasmissioni, verso questi poveretti arrivati al potere che non hanno cognizione di niente. Leggo il rancore dell'incolto verso il colto, del manicheo (per necessità, perché un mondo in bianco e nero è più facile da capire) verso chi sa leggere le sfumature, del fanatico verso chi ha una visione del mondo ampia e mai definitiva. Si svilisce (o almeno ci si prova) chi ha conoscenza e competenza, nell'illusione si essere più grandi di lui. È una pietosa rivisitazione de La volpe e l'uva, dove quest'ultima è per forza di cose acerba e de La rana e il bue, dove manca, a chi legge il commento, l'esplosione finale; ma ben la sente dentro di sé chi disprezza nella speranza di farsi più grande.
Quello che in molti hanno criticato è come mieli tenga la trasmissione e non le sue competenze a livello di storico. Anche possedendo una conoscenza incredibile ed un grande occhio critico sulla storia, in mancanza di enfasi si distrugge l'attenzione e l'interesse del pubblico andando ad abbassare il livello della trasmissione. Poi ovviamente grazie a Barbero e alla sua passione evidente per l'argomento è impossibile non ascoltare con gusto
I giovani sono stati massacrati nei commenti: la lezione imparata a memoria, l'accento, il timore reverenziale... Lo trovo ingiusto. Dal punto di vista dell'intrattenimento, forse un monologo di Barbero sarebbe stato più efficace. Ma se lo scopo era mostrare che ci sono anche giovani che studiano storia e letteratura, e introdurlo ad uno stile di divulgazione, direi che quanto meno era lodevole. Mi è piaciuto molto il commento della mora sulla censura moralistica nei secoli... Mieli prima la stronca e poi quando Barbero le da ragione e anzi rincara la dose "si convince".... Quando la fonte conta più della tesi... Un dibattito culturale aperto non dovrebbe basarsi sull'autorevolezza di chi parla, ma sulle argomentazioni e sul rigore del metodo di chi espone.
si criticano i giovani, mi viene da ridere, certo non hanno l'esperienza di Barbero, ma proprio perchè mancano di esperienza risultano un pò noiosi, vorrei vedere se ci fossimo stati noi davanti ai due giganti
Leggendo l'"Ars Amandi" oggi scopriremmo come sarebbe impossibile non solo pubblicare, ma solo scrivere un libro del genere senza venir sommersi da una ordalia di accuse di sessismo! Ci sono cose che tutti sanno come intimamente vere, ma che non possiamo dire o ammettere (anche a noi stessi). Ci siamo liberati di molti gioghi riguardo al sesso, ma molti altri ce li siamo messi addosso! Strano...
Solo a me succede che quando parla la bionda mi cade totalmente l'attenzione? Sembra che parli come un libro stampato, sembra una scolaretta che ha imparato a bacchetta la lezione.
26:32, Mieli oltre che insopportabilmente arrogante con i suoi ospiti più giovani (sembra un docente che sta tenendo un esame) commette anche l'errore di confondere l'exilium con la relegatio. E anche nel successivo supporto video vi è lo stesso errore. I ragazzi sono preparati e in gamba, ma intimoriti da un'atmosfera - come detto innanzi - da esame universitario; su Barbero c'è poco da dire: è il più elettrificante intellettuale-divulgatore che abbiamo in Italia.
A me sembra assurdo che Ovidio descriva la Romania come il Polo Nord, è più probabile che sia stato esiliato molto più a nord, vicino ai confini del continente europeo, dove forse i romani non avevano costruito grandi città, ma dove sicuramente avevano degli avamposti. Se Ovidio parla del Ponto evidentemente doveva trattarsi di un altro mare chiamato con lo stesso nome del Mar Nero.
Ovidio aveva senso umoristico ed il suo libro simpatico lo dimostra Niente infastidisce come la leggerezza Ovidio poeta libero e Giulia, figliola di Augusto, donna liberata, morirono per la severita' di Augusto che li bandi' Augusto pero' visse la sua vita liberamente senza porsi problemi di censure.
Ma questi ragazzi, cosa c'entrano? Saranno informati, avranno studiato, ma danno l'impressione che sia tutto già preparato in anticipo, copioni imparati a memoria e basta...metterli insieme a Barbero è come se fossero sottoposti ad un interrogazione in classe...
Devo dire che onestamente Mieli fa il suo, certo Barbero sta a tre spanne sopra ma non l'ho trovato fastidioso a differenza dei tre ragazzi che si esprimono in modo pedante, arcaico con un gergo universitario che puzza troppo di specialistico. Possibile che in tutta Italia non si riescano a trovare degli storici giovani con un po' di brio? Oppure è proprio il segno del nostro tempo e della nostra cultura che esalta il mediocre per affossare chi ha in sé un minimo di spirito?
La seconda che hai detto. Se li ha selezionati Mieli, che ha la verve di un parroco della Controriforma, è ovvio abbia scelto i più pedanti e omologati. Senza offesa, saranno studiosi di valore ma qua non si vede
La forma, il concept, di questo programma è ignobile. Rappresenta una mentalità moralista, antiquata e classista da cicisbeo intellettuale. La propaganda si esprime attraverso la forma: i gradi della conoscenza equivalgono ai gradi della gerarchia sociale. Quindi la conoscenza non segue una dinamica circolare ma dall'alto verso il basso. È un'idea della società che vuole sembrare aperta alla dialettica ma non lo è affatto. I fanciulli vengono interpellati come gli scolaretti dalla maestra. È una mentalità molto italiana che mi fa proprio ribrezzo. Ipocrisia + pedanteria. "Ehi, non si allarghi troppo." La borghesia come l'ellenismo di Ovidio??? 😮 Non è più "vizi privati e pubbliche virtù"? 😮 Non se capisce più niente. Il controllo sulle arti non è avvenuto solo nello stalinismo anche negli USA del maccartismo e del codice Hays. È molto semplice: l'ars amandi depotenzia l'ordinamento del principe che è anche capo del culto romano. Fiacca lo spirito del popolo che finirà per contrstare il codice morale prescritto, il giudizio dell'autorità. Purtroppo, l'autarchia catalizza la pazzia degli uomini. Siccome sono capi allora pensiamo che sia sano, giustificabile. Augusto doveva avere qualche rotella fuori posto. Scusate, se Ovidio si appella accoratamente vuol dire che non ha commesso nulla di tanto grave dal suo punto di vista che gli sembra condivisibile anche dal principe. Ci sta che sia stato esiliato per le sue opere anche perché le difende con orgoglio. Contro chi? Mi fa specie che nessuno dei colleghi letterati (affetti da invidia? Remissività. Forse Augusto faceva davvero paura.) prenda le sue parti.
Dai ti consolo, io invece terrorizzo Barbero (storia vera) non so perché visto che mi sta simpatico. Ogni volta che mi vede fugge o ha uno sguardo torvissimo. 😂
Tutti e quattro( mieli e " giovani storici") sono la spiegazione vivente del perchè i giovani non studiano la storia, anzi la detestano come la peggiore delle materie Cristologia? E Il fastidio dell incapacità di parlare senza un accento da magliana. Terribile trasmissione. Dispiace partecipi Barbero, che invece è un gigante!
Mieli si pone col sussiego degli insegnanti di liceo sfigati. Pare che interroghi la gente e si prende troppo sul serio per essersi autoeletto storico.
Cos' e' un Video...agile come questo...fatto abbastanza bene anche se ad esso è stato rimproverato quell'"ex cathedra" che a me,personalmente, non ha dato fastidio... perché anch' esso appena appena accennato... se non una " fiammella" 🔥 che può accendere grandi fuochi?
Il Format e mieli sono tanto noiosi quanto Barbero é avvincente e solo per la sua presenza val la pena di seguirne le puntate in cui comapre; i ragazzi sono dei secchioncelli spocchiosi insopportabili destinati a far danni ovunque andranno ad insegnare. Mah!...
Basta, di gente ordinaria che dà il suo meglio non mi interessa. In una trasmissione Rai di approfondimento storico vorrei sentire uno Storico. Non mi sembra di chiedere tanto, no?
Ma se non sai manco chi cazzo sono, come ti viene in mente di appellarli nullità? Commenti di questo genere sono da sciocco italiano medio, ma questo ci meritiamo!
Silvano Proietti è inascoltabile; sembra il personaggio hippie di Verdone in "un sacco bello". E poi cazzo, la camicia mettila nei pantaloni, almeno in TV quando parli di storia.
passi la camicia (che vabbè, chissene), per il resto sono d'accordo, sembrano un po' tutti e tre delle comparse di un film in romanesco. Si vede che la Rai non poteva permettersi di pagare biglietti del treno a giovani storici che non venissero da più in là del raccordo anulare.
Pensi a questo regime,e rimpiangerà quello romano,che almeno conquistava e dettava legge all'intero mondo:e non ne era sdegnato come i politici nostri quando vanno a batter cassa all'estero.
Non condivido la sua opinione, anche se la ringrazio di averla espressa. Sono stati trattati temi molto semplici e generali. Sarebbe come dire che un cardiologo (specialista in una specifica branca della medicina) non sia in grado di dire nulla ad un paziente che abbia il mal di pancia. Certo non e' la sua specilizzazione, ma una purga magari la saprebbe somministrare. Tra l'ealtro Barbero viene invitato non tanto per la sua conoscenza specifica di alsuni argomenti, quando per la sua capacita' e partoclarita comunicativa.
Il prof. Barbero ha una cultura a 360 gradi, è un ottimo divulgatore, simpatico, profondo, con un'esposizione comprensibile a tutti. Sull'esilio di Ovidio Barbero ha dimenticato di dire che fu mandato sul mar Nero anche perchè parlando dell'età dell'oro, argomento già trattato da Esiodo, Orazio e Virgilio, afferma, a differenza degli autori citati, che con l'oro sotto Augusto tutto si può comprare, incluse cariche pubbliche prestigiose. Ottimo video, bravo Mieli e i giovani storici a volte ingiustamente vituperati.
Barbero si conferma un grande, grande capacità di semplificazione senza banalizzazione, cultura universale in grado di cogliere nessi su tutta la storia antica, medievale, moderna, contemporanea. Un intellettuale che sa parlare a tutti
Ovidio fu sradicato culturalmente,costretto ad inserirsi in una società di lingua sconosciuta,e perciò condannato all'emarginazione, perché aveva dimostrato allora che il potere politico si appoggia e nutre di sesso e di tasse ....
Grande ammirazione per professor barbero Per quanto riguarda concetti storici e capacità narrativa, quando invece si parla di contemporaneità non è in grado di affrontare argomenti scomodi, parla del suo passato comunista, sarebbe interessante una riflessione su quanto oggi portiamo come eredità di quegli anni, le scelte fatte allora, la visione rispetto all'economia di mercato e alle dinamiche che ne regolano il funzionamento!
Vicende come montedison Gardini
Le lotte sposate della sinistra italiana come ad esempio nucleare... di argomenti su cui parlare serenamente.
Sarebbe perfettamente in grado di illuminare, preferisce non farlo! Incoerente o pavido?
@@adrianogiorcelli9388 Beh, quando si finisce per diventare tuttologi, non so se proprio malgrado, penso sia difficile avere presenti tutti gli aspetti di tutti i problemi
@@1956priscilla quando si dà la propria opinione su argomenti che sono ormai la nostra storia, penso non si è tuttologi si esercita il diritto di avere opinioni.
La vera domanda rimane sempre quella...si parla di seconda guerra mondiale nazismo fascismo il rapporto fra i due e non si accenna assolutamente al comunismo?
Ma veramente non vedono nessun tipo di argomenti? peccato lo stesso Churchill direi un personaggio Non di secondo piano era invece proprio concentrato su quello! Non vorrei sembrare tuttologo ma ho l'impressione che il comunismo in Italia non si possa ancora dire storia
mi aspettavo che alla fine Barbero dicesse alla storica coi capelli Rossi "posso darle 25, mia dia pure il libretto"
Per quanto veneri Barbero, questa trasmissione mi fa rivoltare lo stomaco. Sento il freddo lungo la schiena quando parlano quei tre scolaretti e penso "ecco adesso si incarta perchè non ricorda la riposta". E di fronte a Barbero che mastica la storia tre volte al giorno sono patetici i loro tentativi di sembrare spontanei nella padronanza della materia. Mieli è detestabile nel suo ruolo di maestro all'esame. Il suo modo di essere paternalistico e saccente ispira disprezzo immediato nell'animo di chi lo ascolta.
ahaha! Sono assolutamente concorde, non potevi descriverlo meglio!
L' idea di base è interessante, peró all'atto pratico qualcosa non funziona come dovrebbe. Forse è 'colpa' dei giovani. Ho visto un'altra puntata in cui c'era un ragazzo davvero bravissimo e ha tutto 'funzionato' meglio.
Mah...
Quoto ogni singola lettera
@@consigliereparlamentare5649 quale?
Commento dopo minuti 3.12 di visione: grazie di avermi dato la possibilità di godere di un programma dove al protagonista della puntata si aggiunge la presenza del prof. Barbero
Innanzitutto grazie a chi ha condiviso la puntata. L'argomento è interessante ma credo che il format sia molto modesto, secondo la mia spassionata opinione, per alcune ragioni.
1. Paolo Mieli non possiede il dono della conduzione. Battute scontate, meccanicità negli interventi, cose che non si vedono più neppure nelle tv locali.
2. I ragazzi chiamati ad intervenire. Saranno giovani ricercatori, o non so. Quello che dicono è interessante ma, come qualcuno ha già sottolineato, pare stiano rispondendo all'interrogazione del professore del liceo. Va bene valorizzare i ragazzi, ma lo si dovrebbe fare in modo da non farli sembrare dei "sotuttoio" che ripetono a memoria. Poi la cosa è ancora più evidente perché vengono intervallati da un bravo affabulatore come Barbero.
3. Barbero è molto bravo, ha una ottima preparazione, ma possibile mai che non ci sia un esperto di letteratura e/o storia classica in Italia che possa raccontare Ovidio? Barbero è uno stimato medievista e storico della guerra (con cui tracima in altri ambiti, ma in modo appropriato), possibile che lo si ricicli per qualunque tipo di argomento?!
È vero, l'intervento dei tre storici sembra la classica interrogazione liceale.
Il punto è che qui Ovidio lo si affronta dal punto di vista storico e non letterario. Ed anche se questa non è la materia specifica di Barbero, uno storico ha già di per sé una conoscenza approfondita dell'argomento.
Ci sono tante trasmissioni TV basta non guardare quelle che non si apprezzano. A me la conduzione di Mieli piace, Barbero è perfetto per il target di telespettatori di Rai3 a quell'ora. Un altro esperto di letteratura e/o storia classica magari non funzionerebbe come lui. È una trasmissione televisiva non una lezione all'Università. Concordo sui ragazzi, ma fa parte del format, servono per il ritmo, non li apprezzo ma non è un grosso problema, nella versione prima con Bernardini non c'erano, c'era bisogno di dare un ritmo diverso al programma.
Ringrazio anch'io chi ha condiviso e ringrazio te per il tuo commento.
Il Barbero è anche bravo a fare collegamenti e a cogliere dettagli sulle strutture sociali. Perciò è ottimo anche al di fuori del medioevo e delle guerre.
Hai centrato in pieno su tutto
Hic ego qui iaceo ,
tenerorum lusor amorum ,
ingenio perii Naso poeta meo.
At tibi qui transis , ne sit grave,
quisquis amastis , dicere :
"Nasonis molliter ossa cubent". Questo è l'epitaffio che Ovidio detto' dal confino alla moglie . È scolpito sul suo monumento , nell'odierna città di Costanza. in Romania, oggi porto più importante di quel Paese. Segue traduzione:
Io,che qui giaccio, Nasone poeta,
cantore di teneri amori,
andai in rovina a causa del mio talento
Ma a te che passi, chiunque tu abbia amato ,non ti sia di peso dire :
Le spoglie di Nasone riposino in pace.
Cos' è hic in latino?
@@ivanbombana7282 In questo caso vuol dire qui
@@espinosaparide4394 xchè, quanti significati ha? In italiano sembra il singhiozzo
@@ivanbombana7282 Hic può essere pronome dimostrativo (questo) oppure voler dire qui
@@ivanbombana7282 hic= avv. di luogo QUI...ma declinando hic hae hoc........agg.questo .....se vuoi ridere un po', sappi che è il " singhiozzo" del Latinista!🌧️ 🦅 🏔️❄️🌬️👻👼👻👼👻👼
Bellissimo e interessante. Barbero non si smentisce mai, è un bravissimo comunicatore. Tuttavia desidero fare una precisazione. Ovidio non fu esiliato bensì relegato. L' exilium comportava la perdita di beni e diritti. Ovidio aveva una moglie ( la terza se non vado errato ) e una figlia. Sarebbero finite sul lastrico , come si suol dire. Augusto fu benigno. Condannò Ovidio alla relegatio (noi diremmo al confino ). La sua famiglia restò a roma e continuò a vivere, per quanto ne sappiamo, col medesimo tenore di vita. Naturalmente la punizione per Ovidio fu comunque terribile. Tomi, l'odierna Costanza , era un villaggio sperduto quanto mai lontano dallo splendore di Roma. Ovidio dovette imparare la lingua locale per comunicare con la gente del posto. Per un intelletto colto e raffinato come lui il colpo fu terribile. Non c'era probabilmente alcuno con cui poter dialogare d'arte e di poesia. Aggiungo che quando Augusto morì Ovidio spero' nella clemenza del successore. Ma il nuovo imperatore altri non era che Tiberio, costretto da Augusto a ripudiare la moglie , di cui era innamoratissimo , e a sposare la dissoluta Giulia , madre d'una figlia, omonima , altrettanto dissoluta , Tiberio infatti non ebbe alcuna pietà, e Ovidio morì solo e disperato nella squallida Tomi.
Interessante questa sua spiegazione che rafforza la mia idea che il provvedimento augusteo era "necessario" per la politica di sobrietà della classe dirigente: insieme a questo non dimentichiamoci anche le prime lex sumptuariae e le leggi contro la magia. Ovidio doveva essere l'esempio per Augusto che anche i cosiddetti amici (non dimentichiamoci che Ovidio ha fatto parte del Circolo di Mecenate) se infrangono la politica possono essere puniti. Detto questo l'aspetto della relegatio invece dell'exilium spiega la non volontà di Augusto di far pagare alla famiglia la punizione di Ovidio. Grazie per la precisazione
@@mattbuzz81 concordo con le sue osservazioni e la ringrazio per le gentili parole. Inoltre mi scuso per il ritardo con cui le rispondo . Ciò è dovuto alla mia scarsa dimestichezza con il mezzo telematico. Mi sono accorto solo ora della sua comunicazione.
Grazie..per le tue spiegazioni..💕
Come mai Augusto costrinse Tiberio a ripudiare l'amata moglie?
Tomi è Tomis Callatis, e non era affatto squallida, s'informi, era solo lontana da Roma, e per fortuna direi
Mieli fa le domande come un professore universitario che interroga gli studenti
"mi parli di ...."
È stato anche quello. Per cinque anni è stato assistente di De Felice presso la cattedra di Storia dei partiti politici. E gli assistenti esaminano gli studenti esattamente come i titolari della cattedra. E comunque, per quanto mi sforzi, non riesco a immaginare una domanda su un tema di storia che un professore universitario possa porre in un modo che lo faccia rivelare come tale. Ho l'impressione che l'antipatia per Mieli porti spesso a formulare delle sciocchezze.
Insopportabile
Mi piace il modo non conformista e ispirato dai propri studi e riflessioni sulla Storia in generale e in particolare ,in questo caso d'intetpretare la personalità di Augusto in rapporto alla novità della sua concezione dell'Impero e alla personalità di uno dei maggiori Poeti della Sua epoca ,Ovidio che centrava la Sua attenzione su argomenti prettamente letterari non connessi all'elogio dell'impero e dell'imperatore come lo furono altri pur grandissimi Poeti. A Ovidio interessava di più l'amore e l'aspetto fantastico della Poesia .
Concordo con Giuseppe Pio Cascavilla : in primis Barbero è eccezionale in qualsiasi ambito, perchè oltre all'estesissima cultura ci mette entusiasmo, personalità e la sua incredibile capacità comunicativa. Al confronto Mieli risulta noiosissimo, pesante, nessun entusiasmo o interesse agli argomenti che tratta, capacità di conduzione e coinvolgimento zero. I ragazzi invece snocciolano a memoria discorsi artefatti e non spontanei da veri primi della classe, e perciò non capisco il senso dei loro interventi : sarebbe più apprezzabile e loro imparerebbero meglio, credo, se ponessero loro alcune domande al Prof. Barbero anziché ripetere in modo sterile la lezione imparata a casa.
Grazie infinite a sailormark67 per aver condiviso questa puntata ♥
Mieli si comporta da maestro, Barbero da venditore. Tutto qui.
“STRAPPA DA TE LA VANITÀ”
Pisan Cantos (Canto 81)
Quello che veramente ami rimane,
il resto è scorie
Quello che veramente ami non ti sarà strappato
Quello che veramente ami è la tua vera eredità
Il mondo a chi appartiene, a me, a loro
o a nessuno?
Prima venne il visibile, quindi il palpabile
Elisio, sebbene fosse nelle dimore d’inferno,
Quello che veramente ami è la tua vera eredità
La formica è un centauro nel suo mondo di draghi.
Strappa da te la vanità, non fu l’uomo
A creare il coraggio, o l’ordine, o la grazia,
Strappa da te la vanità, ti dico strappala
Impara dal mondo verde quale sia il tuo luogo
Nella misura dell’invenzione, o nella vera abilità dell’artefice,
Strappa da te la vanità,
Paquin strappala!
Il casco verde ha vinto la tua eleganza.
“Dominati, e gli altri ti sopporteranno”
Strappa da te la vanità
Sei un cane bastonato sotto la grandine,
Una pica rigonfia in uno spasimo di sole,
Metà nero metà bianco
Né distingui un’ala da una coda
Strappa da te la vanità
Come son meschini i tuoi rancori
Nutriti di falsità.
Strappa da te la vanità,
Avido di distruggere, avaro di carità,
Strappa da te la vanità,
Ti dico strappala.
Ma avere fatto in luogo di non avere fatto
questa non è vanità. Avere, con discrezione, bussato
Perché un Blunt aprisse
Aver raccolto dal vento una tradizione viva
o da un bell’occhio antico la fiamma inviolata
Questa non è vanità.
Qui l’errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare.
Ezra Pound
Quanti…
Che ci azzecca Ovidio con Ezra Pound, lo sa solo lui. Anzi, non lo sa nemmeno lui, perché non ha mai letto il primo e non ha capito il secondo; ma l'inclinazione per Pound gliela impongono la sua miserabile ideologia e la sua patetica vanità che lui, al contrario di quanto suggerisce il poeta americano, non strappa da sé. Al contrario! Ma il poveretto è così poca cosa che, scegliendo come nickname un verso di Orazio, lo riproduce pure male. Il verso recita infatti "Nihil sine magno labore vita dedit mortalibus". Scritta come l'ha scritta lui, la frase non significa proprio niente. Ma il suo latino si ferma forse a in vino veritas e carpe diem.
E adesso godetevi la risposta piccata.
@@marcovaldo8786 nessuna risposta piccata, anche se non comprendo cotanto astio, peraltro rivolto in terza persona. Non ricordo la conferenza di Barbero, immagino perchè entrambi poeti scomodi. Il verso di Orazio che io sappia è come l'ho scritto io; labore va insieme a magno per significato, ablativo , con grande sforzo, ma la parola vita è frapposta per motivi metrici, musicali, evidenti.
Argomento interessantissimo. Ma nessuno si è accordo della faccia di Silvano Proietti dopo essere stato ringraziato alla fine come Silvana Proietti??? 🤣🤣🤣
Glorioso, semplicemente glorioso
Mitico!!!
Grazie per averla proposta, me l'ero persa. Chissà perché quest'anno alcune puntate di Passato e Presente non sono visibili su raiplay.
www.raiplay.it/showall.html?q=passato%20e%20presente&f=tipos%3Avideo
@@virago7325 grazie per il link, ma comunque lo conoscevo. Il fatto è che quest'anno alcune puntate non sono inserite in questa pagina e non si possono rivedere. Ad esempio la puntata su Fidel Castro di Cardini o quella di Villari sulla Rivoluzione napoletana.
@@giasoricci3751 Secondo me sono solo disguidi tecnici, quella di Villari è inserita nella lista ma non si vede, dice video disponibile a breve, quella di Cardini mal che vada la vedi qui www.dailymotion.com/video/x6xl99c anche se immagino già saprai.
Grazie per la segnalazione della puntata di Castro-Cardini, ora la guardo. Ciao.
@@virago7325 e invece non lo sapevo, grazie per il link, me la guarderò stasera.
Ma esiste una biografia su questo autore?
Grande prof Barbero❗
Bravo Barbero che va in aiuto di Lucchetti dopo il commento irritante di Mieli
Qualcuno sa il nome del quadro a 21:24?
edit: a chi interessasse | John William Waterhouse, Apollo e Dafne
che bella recita
grazie
Interessanti gli interventi di Emanuela Lucchetti!
A me che sono terra terra la trasmissione piace forse è pensata per i semplici come me. Tutti i sapientoni che criticano si astengano dal guardare il video . Nessun dottore lo prescrive ...
Bella interrogazione
ahah l'ho pensato anche io, i tre pulzelli sembrano quasi impauriti di parlare davanti al professore e ripetono a pappardella quello che hanno imparato sui libri di testo...
Credo di non aver mai temuto un intervento intellettuale più di quando la giovane storica dice: "stavo pensando..."
Grande il Prof Barbero.... lo adoro!
La Lucchetti è una gran bella storica.
I "giovani storici" vengono fatti con lo stampino. Sono intrappolati in un manuale di storia, nel suo lessico e nella sua sintassi. Anche durante la registrazione della puntata si trovavano ancora dentro l'università. Questa è una critica, ma non solo verso di loro.
Barbero è bravo eccetera, però il suo periodo storico è il medioevo. Si sarebbe anche potuto chiamare un accademico ignoto esperto nell'età classica, un insegnante di letteratura latina ad esempio.
Il conduttore sembra sia costretto a fare questo lavoro. Se è così, potrebbe dimostrare un minimo, ma veramente un minimo, di interesse verso la materia. Ha dei modi da venditore di polizze assicurative.
Questo modo costruito di descrivere la realtà (ma Barbero in questo caso ne è fuori, perché a lui la materia interessa) è veramente odioso. Si ripete quello che hanno già detto altri, si portano avanti pezzi di discorso elaborati per non far crollare tutto il castello. Poveretti questi storici che non possono parlare liberamente. Si parla delle cose come disponendo la merce sul banco del mercato, si piazzano le parole giuste nel modo giusto, perché si può fare solo così, o la tradizione ti mozza la lingua. Non si parla mai veramente delle cose, si ripetono solo parole!
Silvano Proietti per caso è de Roma?
è parente di Ruggero di "Un sacco bello"
Accenti talmente marcati da essere inascoltabili. A stento capisco cosa dice
No, ma ti pare: con quel cognome e quell'accento è senza dubbio di Brunico.
Tras la evolucion y el derrumbe del imperio romano en el siglo 11 se convirtio en R. Wagner quien se enfrento con Malher.
Supongo que es el caso con Silvano P.
forse parente dei fratelli Proietti detti i pesciaroli, mandanti dell'omicidio di Franco Giuseppucci, detto Er Negro, boss della banda della Magliana.
Grazie di questa puntata. Se hai quella recente su Diocleziano, sarebbe gentile se la postassi. Pagherei per sapere perché la Rai non mette su Rai replay certe puntate.
Bravo. Vorrei saperlo anch'io.
Sto perdendo i miei anni in questa società dove mi sento solo
Molto interessante. Peccato che ci sia Mieli.....
Ovidio è arrivato anche agli anime giapponesi con il cartone Pollon
Che in verità non è proprio fedelissimo, ma rende l idea
A proposito di Ovidio e del perché è andato a finire in esilio si veda e si sente le interviste di Felice Vinci su RUclips. È finito in esilio perché rivelò nei suoi scritti chi era la dea protettrice di Roma, cosa che era passabile con la morte, ma dato era un amico e un cantore di Augusto lo stesso solo esiliò. Il problema principale è che NESSUNO finora ha capito veramente dove era stato esiliato, non in Romania a Costanza bensì in Scandinavia. Ebbene sì. Grazie a Cinzia Mele e al suo ultimo libro " Bibbia anno zero. Quid est veritas? Edito da Amazon. Se qualcuno vuole fare le pulci a ciò che dico abbia il coraggio di rileggersi Ovidio e il libro della Mele
Non capisco tutto questo astio verso Mieli.. Fosse un suo monologo potrei anche capire, ma questo formato col contrasto rispettoso fra l'entusiasmo di Barbero e il cinismo di Mieli io lo trovo semplicemente perfetto...
Perche' Mieli interrompe sempre in modo maleducato! Quali sono le sue qualificazioni alle fin fine?
Ho letto tanti commenti ostili verso Paolo Mieli. Ovviamente ognuno ha il diritto di pensare quello che vuole. Non si può però rimproverare a Mieli l'incompetenza, visto che si è laureato con uno storico del calibro di De Felice e che ha un curriculum giornalistico come pochi altri. Viene il sospetto che quello che non gli si perdona è il disincanto spesso ironico, espresso non nei suoi articoli (che i suoi detrattori non leggono) ma nei suoi commenti, espressi in altre trasmissioni, verso questi poveretti arrivati al potere che non hanno cognizione di niente. Leggo il rancore dell'incolto verso il colto, del manicheo (per necessità, perché un mondo in bianco e nero è più facile da capire) verso chi sa leggere le sfumature, del fanatico verso chi ha una visione del mondo ampia e mai definitiva. Si svilisce (o almeno ci si prova) chi ha conoscenza e competenza, nell'illusione si essere più grandi di lui. È una pietosa rivisitazione de La volpe e l'uva, dove quest'ultima è per forza di cose acerba e de La rana e il bue, dove manca, a chi legge il commento, l'esplosione finale; ma ben la sente dentro di sé chi disprezza nella speranza di farsi più grande.
Quello che in molti hanno criticato è come mieli tenga la trasmissione e non le sue competenze a livello di storico. Anche possedendo una conoscenza incredibile ed un grande occhio critico sulla storia, in mancanza di enfasi si distrugge l'attenzione e l'interesse del pubblico andando ad abbassare il livello della trasmissione. Poi ovviamente grazie a Barbero e alla sua passione evidente per l'argomento è impossibile non ascoltare con gusto
A me, Mieli piace. Ho qui invece trovato l'altrimenti ottimo Barbero un po' civettuolo.
Mieli è il punto debole della trasmissione, è spocchioso e fazioso.
Mamma mia che barba Paolo Mieli. Barbero SUPER come al solito ma non c'è nemmeno da specificarlo oramai
No vabbe i "giovani" sembrano proprio interrogati a scuola ("egli", "essi", "bensì"..) AIUTO! Barbero scappa!!! Su Mieli manco commento.
Mieli è una sciagura!
Mieli fuori posto...rovina tutto parlando a vanvera in continuazione. Il prof. Barbero eccezionale
Verissimo, purtroppo x chi deve sorbirsi Mieli x poter ascoltare Barbero! Com'è stridente la differenza tra i due!
Paolo mieli sembra la mia professoressa quando interrogava
Binomio perfetto Paolo Mieli Alessandro BARBERO, argomento sublime.
Che trasmissionazza
Barbero grande
Grazie
Povero Barbero ,insieme a Mieli 😱
I giovani sono stati massacrati nei commenti: la lezione imparata a memoria, l'accento, il timore reverenziale... Lo trovo ingiusto. Dal punto di vista dell'intrattenimento, forse un monologo di Barbero sarebbe stato più efficace. Ma se lo scopo era mostrare che ci sono anche giovani che studiano storia e letteratura, e introdurlo ad uno stile di divulgazione, direi che quanto meno era lodevole.
Mi è piaciuto molto il commento della mora sulla censura moralistica nei secoli... Mieli prima la stronca e poi quando Barbero le da ragione e anzi rincara la dose "si convince".... Quando la fonte conta più della tesi... Un dibattito culturale aperto non dovrebbe basarsi sull'autorevolezza di chi parla, ma sulle argomentazioni e sul rigore del metodo di chi espone.
Prof.Barbero sempre ben preparato,ma sicuramente è al meglio come medievista.
Uno sedan su una poltrona e gli altritre su una panchina. A volte la TV italiana e' veramente bizzarra
si criticano i giovani, mi viene da ridere, certo non hanno l'esperienza di Barbero, ma proprio perchè mancano di esperienza risultano un pò noiosi, vorrei vedere se ci fossimo stati noi davanti ai due giganti
Interessante
Per fortuna che stava Alessandro Barbero
Mieli che parla di anticonfoismo
Leggendo l'"Ars Amandi" oggi scopriremmo come sarebbe impossibile non solo pubblicare, ma solo scrivere un libro del genere senza venir sommersi da una ordalia di accuse di sessismo! Ci sono cose che tutti sanno come intimamente vere, ma che non possiamo dire o ammettere (anche a noi stessi). Ci siamo liberati di molti gioghi riguardo al sesso, ma molti altri ce li siamo messi addosso! Strano...
Cristianesimo.. O peggio.. Cattolicesimo
@@AioHoEoEoWhololoooo lei è un signore
Mussolini su d'Annunzio:
"E' come un dente marcio:
o lo estirpi, o lo copri d'oro."
L'anziano conduttore ha il vizio di interrompere!
Solo a me succede che quando parla la bionda mi cade totalmente l'attenzione? Sembra che parli come un libro stampato, sembra una scolaretta che ha imparato a bacchetta la lezione.
Idem
Oltre a cio' dice amoroso con la esse dolce...e non credo sia nordica
Hanno imparato tutti un copione a memoria, si vede chiaramente, tutto regizzato
26:32, Mieli oltre che insopportabilmente arrogante con i suoi ospiti più giovani (sembra un docente che sta tenendo un esame) commette anche l'errore di confondere l'exilium con la relegatio. E anche nel successivo supporto video vi è lo stesso errore.
I ragazzi sono preparati e in gamba, ma intimoriti da un'atmosfera - come detto innanzi - da esame universitario; su Barbero c'è poco da dire: è il più elettrificante intellettuale-divulgatore che abbiamo in Italia.
D'accordo. Mieli e' arrogante e maleducato. Quali sono le sue qualificazioni??? Vorrei saperlo.
@@laurastortoni-hager1510 quando verrà a saperlo, mi faccia la cortesia di informare anche me 😂
A me sembra assurdo che Ovidio descriva la Romania come il Polo Nord, è più probabile che sia stato esiliato molto più a nord, vicino ai confini del continente europeo, dove forse i romani non avevano costruito grandi città, ma dove sicuramente avevano degli avamposti. Se Ovidio parla del Ponto evidentemente doveva trattarsi di un altro mare chiamato con lo stesso nome del Mar Nero.
ma come si fa ad ascoltare commenti su Ovidio con accento romano? ahaha
In effetti quell'accento e' bestiale
😉 e io toscaneggio spesso...
cherrimastone... idolo
Chi è qua solo per barbero e ulula alla luna quando parlano gli altri?
Di nuovo Mieli, ma ditelo! Uno ci rimane male cliccando su Barbero e vede sbucare lui, e poi perchè interrompe spesso?
2021.12.09 G
Ovidio aveva senso umoristico ed il suo libro simpatico lo dimostra
Niente infastidisce come la leggerezza
Ovidio poeta libero e Giulia, figliola di Augusto, donna liberata, morirono per la severita' di Augusto che li bandi'
Augusto pero' visse la sua vita liberamente senza porsi problemi di censure.
Un buon libro sulla biografia di questo poeta?
Perchè Chiara Gelli, alla domanda di Mieli, risponde parlando a Barbero? XD si sente sotto esame davanti al professore XD
Come mai non viene citato il detto di Ovidio,divenuto proverbiale, "qui il barbaro sono io"( non ricordo l'originale in lingua latina)?
ti odierò se potrò, altrimenti ti amerò mio malgrado
Ma questi ragazzi, cosa c'entrano? Saranno informati, avranno studiato, ma danno l'impressione che sia tutto già preparato in anticipo, copioni imparati a memoria e basta...metterli insieme a Barbero è come se fossero sottoposti ad un interrogazione in classe...
Devo dire che onestamente Mieli fa il suo, certo Barbero sta a tre spanne sopra ma non l'ho trovato fastidioso a differenza dei tre ragazzi che si esprimono in modo pedante, arcaico con un gergo universitario che puzza troppo di specialistico. Possibile che in tutta Italia non si riescano a trovare degli storici giovani con un po' di brio? Oppure è proprio il segno del nostro tempo e della nostra cultura che esalta il mediocre per affossare chi ha in sé un minimo di spirito?
La seconda che hai detto.
Se li ha selezionati Mieli, che ha la verve di un parroco della Controriforma, è ovvio abbia scelto i più pedanti e omologati. Senza offesa, saranno studiosi di valore ma qua non si vede
Certo Mieli e i ragazzi sono patetici, ma Barbero è troppo grande e li sopporta...
Ma la verve del presentatore? haha meno male c'era Barberi, bravissimo!
Paolo Mieli dovrebbe lavorare in fabbrica
Uno degli studenti incappa in uno svarione attribuendo il racconto di Amore e Psiche ad Ovidio ma fa parte invece delle Metamorfosi di Apuleio
Copioni imparati a memoria e recitati con discreto talento...
La forma, il concept, di questo programma è ignobile. Rappresenta una mentalità moralista, antiquata e classista da cicisbeo intellettuale. La propaganda si esprime attraverso la forma: i gradi della conoscenza equivalgono ai gradi della gerarchia sociale. Quindi la conoscenza non segue una dinamica circolare ma dall'alto verso il basso. È un'idea della società che vuole sembrare aperta alla dialettica ma non lo è affatto. I fanciulli vengono interpellati come gli scolaretti dalla maestra. È una mentalità molto italiana che mi fa proprio ribrezzo. Ipocrisia + pedanteria. "Ehi, non si allarghi troppo."
La borghesia come l'ellenismo di Ovidio??? 😮 Non è più "vizi privati e pubbliche virtù"? 😮 Non se capisce più niente.
Il controllo sulle arti non è avvenuto solo nello stalinismo anche negli USA del maccartismo e del codice Hays.
È molto semplice: l'ars amandi depotenzia l'ordinamento del principe che è anche capo del culto romano. Fiacca lo spirito del popolo che finirà per contrstare il codice morale prescritto, il giudizio dell'autorità. Purtroppo, l'autarchia catalizza la pazzia degli uomini. Siccome sono capi allora pensiamo che sia sano, giustificabile. Augusto doveva avere qualche rotella fuori posto. Scusate, se Ovidio si appella accoratamente vuol dire che non ha commesso nulla di tanto grave dal suo punto di vista che gli sembra condivisibile anche dal principe. Ci sta che sia stato esiliato per le sue opere anche perché le difende con orgoglio. Contro chi? Mi fa specie che nessuno dei colleghi letterati (affetti da invidia? Remissività. Forse Augusto faceva davvero paura.) prenda le sue parti.
La presenza di Barbero che terrorizza tutti 😂😂😂 20:52
Dai ti consolo, io invece terrorizzo Barbero (storia vera) non so perché visto che mi sta simpatico. Ogni volta che mi vede fugge o ha uno sguardo torvissimo. 😂
Nell'antichità era un filosofo greco, nel medioevo pure.
Mieli assolutamente negativo e non adatto a questo tipo di trasmissione culturale
Tutti e quattro( mieli e " giovani storici") sono la spiegazione vivente del perchè i giovani non studiano la storia, anzi la detestano come la peggiore delle materie
Cristologia?
E Il fastidio dell incapacità di parlare senza un accento da magliana. Terribile trasmissione. Dispiace partecipi Barbero, che invece è un gigante!
E Lei Roberta, nota stilnovista, con che accento parla? Quello di Viale Angelico forse?
benjo972
quello italiano di che ha
atto buoni studi
@@benjo972 forse non va in tv, che dice? Non dobbiamo andarci tutti per forza
Rivelò in un suo poema il vero nome di Roma, cioè maia.
Ovidio è quello di Amantes amentes, gli amanti mentono?
No. È Lucrezio.
@@marcovaldo8786 Lucrezio è quello di Amantes amentes?
Mieli si pone col sussiego degli insegnanti di liceo sfigati. Pare che interroghi la gente e si prende troppo sul serio per essersi autoeletto storico.
Cos' e' un Video...agile come questo...fatto abbastanza bene anche se ad esso è stato rimproverato quell'"ex cathedra" che a me,personalmente, non ha dato fastidio... perché anch' esso appena appena accennato... se non una " fiammella" 🔥 che può accendere grandi fuochi?
hahaha
Oggi invece l'edonismo è funzionale al consumismo che è un regime più strisciante...
Poco se mi giudico molto se mi confronto : Barbero esterrefatto....
se al posto di mieli ci fosse qualcuno di più appassionato ed energico sarebbe tutto molto più gradevole.
Come si chiamava il conduttore precedente?
Si. Mieli dovrebbe essere in una casa di riposo. Senza volere offendere....lui non offre niente. Anzi scoccia molto con le sue interruzioni.
Il Format e mieli sono tanto noiosi quanto Barbero é avvincente e solo per la sua presenza val la pena di seguirne le puntate in cui comapre; i ragazzi sono dei secchioncelli spocchiosi insopportabili destinati a far danni ovunque andranno ad insegnare. Mah!...
Secondo me è stata una faccenda personale, triste
Interessante. Però Augusto fece suicidare pure qualcuno perché dissentiva. Ovidio non è il solo.
Ma con Barbero lì a disposizione fai parlare quelle tre nullità che hanno preparato la lezioncina? Bah.
gelosia ? ...
Basta, di gente ordinaria che dà il suo meglio non mi interessa. In una trasmissione Rai di approfondimento storico vorrei sentire uno Storico. Non mi sembra di chiedere tanto, no?
No, solo puro fastidio, non sono uno storico.
Ma se non sai manco chi cazzo sono, come ti viene in mente di appellarli nullità?
Commenti di questo genere sono da sciocco italiano medio, ma questo ci meritiamo!
Ma chi ti s'incula, amica?
Berbero! È tale equal il regime di "ora" dite caxxate
Silvano Proietti è inascoltabile; sembra il personaggio hippie di Verdone in "un sacco bello". E poi cazzo, la camicia mettila nei pantaloni, almeno in TV quando parli di storia.
passi la camicia (che vabbè, chissene), per il resto sono d'accordo, sembrano un po' tutti e tre delle comparse di un film in romanesco. Si vede che la Rai non poteva permettersi di pagare biglietti del treno a giovani storici che non venissero da più in là del raccordo anulare.
L'ebreo Mieli non ama le società regolate.
by
“I libbri “
Terribile
Silvano Proietti cadenza che neanche il paninaro davanti all'Olimpico. Per andare su una rete nazionale servirebbe un corso di dizione
Pensi a questo regime,e rimpiangerà quello romano,che almeno conquistava e dettava legge all'intero mondo:e non ne era sdegnato come i politici nostri quando vanno a batter cassa all'estero.
Non c'e' bisogno del vecchio calvo e barboso e neanche dei pivellini....basterebbe Barbero.
Con un Piero Angela sarebbe stato tutto molto più interessante
Pure sto Alessandro Barbero è diventato un jolly, il tuttologo di storia
Non condivido la sua opinione, anche se la ringrazio di averla espressa. Sono stati trattati temi molto semplici e generali. Sarebbe come dire che un cardiologo (specialista in una specifica branca della medicina) non sia in grado di dire nulla ad un paziente che abbia il mal di pancia. Certo non e' la sua specilizzazione, ma una purga magari la saprebbe somministrare. Tra l'ealtro Barbero viene invitato non tanto per la sua conoscenza specifica di alsuni argomenti, quando per la sua capacita' e partoclarita comunicativa.
Il prof. Barbero ha una cultura a 360 gradi, è un ottimo divulgatore, simpatico, profondo, con un'esposizione comprensibile a tutti. Sull'esilio di Ovidio Barbero ha dimenticato di dire che fu mandato sul mar Nero anche perchè parlando dell'età dell'oro, argomento già trattato da Esiodo, Orazio e Virgilio, afferma, a differenza degli autori citati, che con l'oro sotto Augusto tutto si può comprare, incluse cariche pubbliche prestigiose. Ottimo video, bravo Mieli e i giovani storici a volte ingiustamente vituperati.
Meglio dei tuttologi della critica un tanto al kilo
Porta rispetto asino
@@farside590 ma che ne sai tu, caprone