Mi fanno una tristezza mista a rabbia questi video. Vedere cosa facevamo tanti anni fa... poi guardare quello che produciamo (poco) e progettiamo (quasi niente) in Italia oggi mi fa star male.
Sembra strano, forse abbiamo voluto troppo o forse più facilmente siamo stati superati da coloro che avevano e hanno più fame di noi, al netto di regimi statalisti autoritari come la Cina che quando decisero di schiacciare l'acceleratore (oltrechè le libertà) poterono farlo e lo fecero. E oggi siamo dove siamo. Certamente anche per colpa delle nostre illusorie utopie occidentali di fronte alle quali il resto del mondo ci fa pernacchie e ci passa davanti, appunto, senza guardare per il sottile a diritti vari
Ma se in Italia, hanno inventato tutto ma cosa dici?? Perché cosa avrebbe di così spettacolare questa macchina che le nuove italiane non hanno?? A me fa rabbia i tristi vecchi nostalgici come te rimasti all'età della pietra
@@lis756 Sei rimasto a 20 anni fa? Di quali nuove auto italiane vai parlando? Le nuove auto italiane, comprese le prossime Stelvio e Giulia sono tutte progettate principalmente a Parigi. Cosa è rimasto in Italia? I centri stile a Torino. Balocco con la pista di prova. Poi, che auto si progettano in Itala? Ferrari... Dallara... Pagani, ma ha motore Mercedes... Lambo ma sono molto tedesche e piene di componenti marchiati Audi... poi ? Stellantis progetta fra Parigi e Chicago, ma più a Parigi e lo sai che la prossima Stelvio di italiano ha solo il lavoro del centro stile e qualche lavoro minore su componentistica ecc... ma poi la piattaforma è stata progettata a Parigi? Grugliasco chiusa, Modena chiuso, CRF... esiste ancora? Elasis... lontano ricordo Tutto ciò che è fatto su piattaforme progettate da noi è la Panda, la 500 elettrica che vende zero, Gulia e Stelvio che stanno uscendo di scena, le Maserati che sono basate su tutto quelle che doveva essere di Alfa Romeo e comunque non vendono un tubo, la Tipo, che però è prodotta in Turchia, qualche motore diesel, qualche motore a benzina... tutta roba vecchia che verrà soppiantata da roba francese.
@F51361 si sono rimasta a 20 anni fa infatti ne ho 19 di anni kkkkkk Balle sono tutte fatte in Italia lo hanno detto loro nella pubblicità che va in onda in tv Comunque a parte le auto ma tutto il resto come vestiti cibo e ltrp Italia è il top Questa vecchietta era al top allora ma non puoi dire come molti fanno che le auto anni 70 80 e 90 erano meglio i quelle di oggi
Che meraviglia la 130 del Conte Agusta tenuta benissimo...La Tatra è uno spettacolo unico mamma mia sto signore è un intenditore numero 1.. Bel video veramente bellissimo
L' Italia è una nazione che si elevata per un attimo dal fallimento. Perché per la storia 25 anni sono un attimo! Poi ha iniziato un. Nuovo decadimento.
Negli anni 70 a rischiare era un esiguo numero di persone molto ricche o politicamente esposte, oggi tutti rischiano una coltellata per 10 euro o un telefono. Non è una differenza da poco.
Seriamente? Quanta gente innocente è finita a brandelli per via del terrorismo? Le stragi dinamitarde non hanno mai colpito civili inermi? Ma per favore dai, non c'è proprio confronto con quegli anni di terrore e instabilità politica. Non scherziamo.
Non sai di cosa parli; negli anni '70 la violenza era molto peggio a tutti i livelli; presente ad esempio la bomba a piazza Fontana (1969), le varie bombe nei teni, nelle stazioni, nelle piazze, gli assassinii politici, le rapine alla banche, la band della Magliana, Vallanzasca etc etc etc ?
Claudio! Gran brutta aria che tirava a Mestre in quegli anni, ma tutti quelli che in quegli anni erano giovani cosa ti raccontano.? Aah che bei anni vecio!!.. Ottimo lavoro Claudio , ottima l'idea di rendere centrale il contesto storico in cui si colloca la vettura, colpisce ognuno nei suoi ricordi ed è decisamente originale rispetto agli altri contenuti sulle auto storiche .. grande Claudio
Le prime vetture italiane a essere blindate nel dopoguerra furono a metà anni 70 la Alfa 2000 in pochi esemplari così come la coetanea Lancia 2000 e la Fiat 130, mentre le successive Alfetta 2.0 blindate furono realizzate a centinaia, l'Alfa 6, la Fiat 132 2.0 e la Lancia Gamma, queste fra il 78-81.
Le Alfette 2000 blindate da un azienda di caronno pertusella erano più che altro richieste a Palermo. 3/4 boss di mafia e altre per i magistrati. Le prime avevano il parabrezza talmente spesso che non vedevi niente. Le ultime, le croma erano già meglio
Bellissima recensione, si vede che dietro c'è un lavoro di impegno e qualità... Veramente piacevole poi ascoltare il sig.Pavanello, pacato ed elegante nell'esposizione, quasi d'altri tempi, merce rara oggi. Chapeau!
Pensare che ci sono SUV soprattutto in Cina che ormai pesano molto ma molto di più di questa berlina top dell'epoca e in più blindata pesante. Penso che paradossalmente siano anche più sicure di questa
Vallo a dire alle famiglie dei funzionari della Fiat gambizzati, rapiti ed uno ucciso dalle BR. E visto che ci sei vallo a dire anche ai tanti impiegati comuni che fecero la famosa "marcia dei 40.000" pur di poter lavorare. Anni d'oro un bel ciufolo, non ci fossero stati i soldi di Gheddafi la Fiat sarebbe saltata per aria.
Automobile che inevitabilmente riporta in mente la tristemente famosa "strage di via Fani". Una curiosita:anche quella dell'on.Aldo Moro aveva il cambio manuale,richiesto e ottenuto dal suo autista ( l'appuntato dei cc Domenico Ricci,motociclista e " guida veloce" in arma cc). Egli diceva che in caso di emergenza ,con il cambio automatico,l'auto sarebbe stata meno "efficace" . Altra piccola differenza i fendinebbia Carello,montati sopra la barra paraurti,e ..nemmeno il tel a bordo.( a quei tempi a Roma ,solo 3 auto le avevano: quella del ministro degli interni,quella del capo della Digos,e l'altra...top secret)
Come blindatura non si capisce mai se erano davvero efficaci, comunque della Fiat 130 l'ho detto già varie volte, era un'auto sbagliata, cioè già vecchia quando era venduta, mentre si sarebbe potuta costruire in serie la Fiat 130 coupe Opera, cioè la bellissima Fiat 130 coupe Pininfarina però a 4 porte, realizzata in 3 esemplari, prototipi insomma, quella avrebbe potuto avere un minimo di successo
Non era affatto vecchia quando uscì, ma solo meno affascinante della Coupé E tantomeno fu un'auto sbagliata, ma uscita nel momento sbagliato, questo sì A me la berlina piace molto ancora oggi.
@franzpp5012 Vecchia era vecchia, dai sono nato proprio in quell'anno e fu sottolineato da tutti, da tutte le riviste specializzate, anzi ho il numero di dicembre 1969 di Quattroruote con l'auto che era ancora un prototipo sorpreso a Torino dove il commento di Quattroruote è che era fin troppo tradizionale, in effetti riprendeva un po' troppo le forme tra l'altro molto tradizionali della 125 che poi era una 124, disegno auto e certe cose le vedo, nel 1968 uscì la ben più fascinosa Jaguar XJ6, nel 1972 la Mercedes S e se vogliamo anche la purtroppo dimenticata De Tomaso Deauville era del 1971, purtroppo non ebbe successo la Deauville ma avrebbe potuto essere l'unica vera super berlina italiana, con un design decisamente più contemporaneo e dinamico, un collaudato V8 americano Ford che tanto consumava non di più del V6 Fiat, e interni veramente di classe. Diciamo che con la linea della 130 coupe 4 porte Opera di Pininfarina uscita alla fine pochissimo dopo (la coupe) avrebbe potuto essere una macchina, ma scusate riepilogando : la 130 era uscita nel momento sbagliato (però Mercedes S e Jaguar furono successo fenomenali...) linea così così, quando bastava contattare un certo Paolo Martin Pininfarina... Consumi allucinanti tanto che qualunque immensa sedan americana col V8 da 7 litri era preferibile, qualità: va bè non era una Mercedes, però nel prezzo era più Mercedes della Mercedes che almeno aveva una tradizione, e potremo continuare, ma io vedo principalmente proprio il design un po' datato, non dico che le berline grandi avrebbero dovuto essere tutte delle NSU Ro80, però dai dava un senso di gente coi soldi, ma anziana e fin troppo conservatrice, ma allora c'erano auto tedesche, inglesi, forse anche americane che però alla fine per quel prezzo avevano anche dinamismo, contemporaneita' tecnologia, immagine etc etc. Per me, disegno auto per passione, è una di quelle auto fantastiche fin che non vedi accanto cosa offre la concorrenza...
@@giuliopedrali4794 Punti di vista. Se dici che non era originale, sono d'accordo, ma vecchia proprio no. Non mi sembra proprio che le contemporanee Mercedes e Bmw fossero la quintessenza della modernità. Jaguar è un caso a parte. Il discorso che fai tu, l'ho sentito in fotocopia anche per la Lancia Gamma, a proposito della Gamma Scala. "Ah, se la Scala fosse stata la Gamma berlina!". Sicuramente qualcuna in più l'avrebbero venduta, ma oggi dovessi acquistare un'auto d'epoca, sceglierei senza battere ciglio la vituperata Gamma berlina e non la coupé. Tornando alla 130 berlina, se la consideri vecchia già per i suoi tempi, che mi dici dell'Alfa 6, che uscì sul mercato quando la 130 era ormai solo un ricordo?
@franzpp5012 non sono punti di vista, le auto le disegno e che la 130 nascesse su un progetto iniziato nel 1963 e alla fine poco aggiornato lo si nota, la 130 coupe di solo un anno posteriore sembra di un miliardo di anni dopo e questa è la prova del 9, sulla Lancia Gamma Scala non sono d'accordo cioè si forse sarebbe stata un po' migliore della Gamma però avrebbe risolto poco, lo stesso la 130 Opera o la 130 berlina non sarebbe cambiato tanto, ma almeno avremo avuto un capolavoro di berlina Italiana in un epoca dove non c'erano grosse berline italiane, e poi il discorso è più ampio la 130 Opera avrebbe dovuto sostituire 125, 130 berlina e anche la successiva 132 con economie di scala e un semplice motore a 4 cilindri e interni semplificati, allora avrebbe avuto un senso, la 130 non era tanto vecchia nel senso del design, ma era legata ancora ad un immagine tipo le Flaminia o Fiat 1800 2300 di fine anni 50 quando una berlina si rappresentanza era solo una berlina di rappresentanza, mentre ormai nel 1970 c'erano berline dinamiche Alfa Romeo, BMW, Rover, Citroen, Ford etc, cioè la berlina doveva essere non così distante dal mondo delle GT, non che nel 1969 a parte essere tradizionale fosse proprio vecchia però diciamo che perse l'appeal in pratica subito senza neanche attendere il 1973 con la crisi petrolifera e sociale, chissà perché quando parliamo di Fiat 130 ci corrono alla mente gli anni di piombo mente con altre berline italiane o tedesche o inglesi ci vengono in mente scene bucoliche o di abbondanza.
Damals bauten die Italiener tolle Autos. Fiat war Schrittmacher bei kleinen, aber modern konzipierten Autos. Später war das nicht mehr so toll. Der Fiat 130 war für mich ein Wunschauto, stieg aber dann auf BMW Oberklasse um.Trotzdem denke ich gerne an die vielen Fiat Jahre. Ganz toll war damals 1971 meine Fiat 125 S, fast niemand war dem überlegen an Fahrleistung, Zuverlässigkeit und auch Preis/Wert. Alfa Romeo 1600 ja, der war aber anfällig und empfindlich.
Non per denigrare la bella 130 blindata ma credo che se Moro l'avesse avuta , sicuramente la "batteria" di fuoco l'avrebbe saputo con relativo adattamento balistico , il "governo" cmq ha risparmiato complicazioni varie dando a Moro una comune 130..
Rapirono la nonna di Lapo/John Elkann nonché madre di Alain, nel '75. A Torino succedeva di tutto in quegli anni. Il dimenticato Sequestro Ovazza occupò a lungo le cronache di tutta Italia
Quasi identica a quella di Aldo Moro, come cilindrata dovrebbe essere un 3200 cc , raro anche il cambio manuale, molte 130 avevano il cambio automatico. Una Fiat 130 cosi , l'avevo vista nek film di Enzo .G. Castellari Il cittadino si ribella del 1974 , con Franco Nero
@@stefano9853 L' autista di Aldo Moro, Oreste Leonardi, fece richiesta di averne una blindata, purtoppo gli fu negata . La 130 di Moro dovrebbe essere ancora esposta al museo della motorizzazione, targa ROMA L 54812 avevo visto il film e poi all'epoca dei fatti (1978) avevo 8 anni, mi ricordo ancora quei giorni drammatici
@unieurotrebaseleghe8204 Sì, ma in realtà il maresciallo Oreste Leonardi era il capo scorta; l'autista era l'appuntato Domenico Ricci. Se tre indizi fanno una prova, si potrebbe ipotizzare che Aldo Moro non fosse in via Fani, ma magari consegnato prima a membri dei servizi segreti deviati che poi l'hanno portato ai brigatisti. 1) Appunto, il capo scorta aveva chiesto il mezzo blindato, il che voleva dire che sapeva di essere ad alto rischio viaggiando con Moro a bordo. Come fa questo suo sentore a essere compatibile con le armi lunghe lasciate da uomini della scorta in punti dell'auto dove erano non a portata di mano? Se sei consapevole del rischio, come prima cosa non ingiungi ai tuoi uomini di tenere l'"M12" a portata di mano? 2) Non è semplicissimo sparare raffiche di mitra evitando di colpire chi viaggia sulla stessa auto (in quel caso Moro). 3) Perché le lettere di Moro dalla prigionia son prive di parole di cordoglio per i cinque uomini della scorta? Certo, c'era la censura, ma perché i brigatisti avrebbero dovuto censurare un episodio noto a tutti e dopo che loro stessi avevano rivendicato di esserne stati gli autori?
Sì, ma lì il maresciallo dei Carabinieri Oreste Leonardi, l'appuntato dei Carabinieri Domenico Ricci e il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro si spostavano a bordo di una Fiat "130" scevra di blindatura.
in quel periodo in ogni paese c'erano gruppi di brigatisti, piu o meno attivi, anche tra i miei parenti c'è gente che si è fatta galera per gambizzazioni e atti violenti legati alle BR, erano tutti giovanissimi, 20enni o poco più.
Immagino uno coi schei che stava comprando una Fiat 130 berlina nel 1971 e vede le prime foto su una rivista (o la vede dal vero) una nuova Fiat 130 coupe Pininfarina, secondo voi continua con l'acquisto di una costosissima Fiat che di colpo sembra del decennio precedente...
Senza dubbio la coupe’ ha fatto invecchiare la berlina, che però non e’ cosi male. Peccato non abbiano fatto l’ Opera, ovvero la berlina su design coupe’, era favolosa. Però ormai con l’acquisto di Lancia le ammiraglie sarebbero passate di là.
@claudiopavanello101 Finalmente parlare da veneziano a veneziano di auto, secondo me siamo gli unici a poter capire tutto, non trovo che Lancia abbia fatto chissà che ammiraglie alla fine, dismessa la splendida (vecchiotta) ma un po' statica Flaminia nel 1969 circa e acquisita da Fiat per Lancia bisogna attendere il 1984 con la splendida Thema per avere qualcosa che si può definire "un'automobile" cioè qualcosa che ci ha fatto sognare un po' tutti. La 130 berlina a me piace, è davvero elegante e ha quel non so che, penso che sia più interessante il pubblico alto borghese che ha acquistato Fiat 130 (però solo 9.000 esemplari berlina) rispetto a quello di Mercedes, BMW o Jaguar o che andava di americana magari in Svizzera o Svezia etc però francamente le concorrenti offrivano anche linee più dinamiche e maggiore modernità, secondo me non fu tanto il marchio (plebeo) Fiat a decretare il flop come si sente sempre dire, anche se a quel punto avrebbe comunque dovuto costare un po' meno di Mercedes o cosa, (e Fiat a inizio 1900 era il marchio più lussuoso del mondo, pochi lo sanno, bè comunque erano passati 50 anni) furono un flop anche le berline Opel Admiral Diplomat 1969 americaneggianti e poi le Austin 3 Litre, le Renault grandi e altre berline dell'epoca, secondo me non ancora perché con marchi popolari non si vendevano più come negli anni 60, ma perché mal progettate o non destinate ad un pubblico preciso, cioè le Ford Granada furono un successo invece, e anche le Citroen CX, le Opel Rekord Commodore e parecchie Vauxhall e Triumph in UK, cioè unicamente non potevi dare un prezzo da Mercedes Klasse S ad un auto che non ne possedeva tutte le caratteristiche (tecnologia, durata, prestigio etc) ma era solo imponente e spaziosa e ben equipaggiata, comunque resto convinto che con una carrozzeria più moderna (Pininfarina) avrebbe potuto entrare meglio sul mercato, secondo me il progetto nato nel 1963 per la nuova ammiraglia Fiat non fu sufficientemente aggiornato fino all'uscita nel 1969
@@giuliopedrali4794 Ciao Giulio, loro confidavano nella Gamma, ma fu un mezzo disastro. Dopo la favolosaThema (cui mi piacerebbe dedicare una monografia a breve), Kappa e Thesis hanno distrutto ogni credibilità,purtroppo. ciao e buon anno
@claudiopavanello101 Diciamo che del gruppo Fiat, l'unica auto vera nell'alto di gamma che non fosse un proposito fu la Thema (più 164 volendo), dagli anni 60 ad oggi
Benetton , mi sembra a inizio anni ‘80, fu salvato dalla sua Alfetta blindata da un rapimento. Prese di conseguenza anche la decisione di abbandonare la villa in campagna per vivere in centro a Treviso.
La Tatra, veramente pazzesca, è la prima auto vera della scuola austriaca (pur cecoslovacca, però all'inizio Impero austro ungarico) , che poi ha ispirato a dir poco il Maggiolino, quindi le Porsche e in qualche misura le Alfasud 33, per quello dico sempre che la 33 in realtà è poco Alfa Romeo ma più della scuola austriaca
Montai su una che aveva una barra di ferro x chiudersi dentro..il finestrino si abbassava 2 cm..in autostrada avevo il panico xchè era come passare sopra agli altri con un carro armato..ma era un golf di un imprenditore veneto..un saluto al proprietario Gino Bramieri 😂😂😂😂
Mai vista in vita mia ma per gli anni 70 era una bella ammiraglia. Nel 70 persino mio nonno era minorenne pensa te Ma i teppisti degli anni finpiombonpetcfisa combattevano?? Cosa era arancuacmeccanica?? Zauu
E' vero, ma non in questo esemplare che invece dello ZF con prima in basso comunemente montato dalle 130, utilizza un cambio Fiat. Probabilmente questa soluzione fu adottata per gli ultimi esemplari.
Non credo possiamo esserne sicuri; anche se la difficoltà nello sparare raffiche di mitra contro un'autovettura senza ucciderne un occupante, le armi lunghe lasciate non a portata di mano da parte degli uomini della scorta che quando viaggiavano con Moro sapevano di esser a rischio tanto che il maresciallo Leonardi aveva chiesto invano la blindata, e infine l'assenza di parole di cordoglio per i cinque uomini della scorta nelle lettere di Moro dalla prigionia, son tre elementi che ci portano in questa direzione.
@@paolomariotti1930 Ma perché ammazzare i due carabinieri della "130" e le tre guardie di Pubblica Sicurezza dell'"Alfetta"? Forse li ha condannati a morte la popolarità di una poesia? Beh... è l'unica spiegazione che mi viene in mente. La storia dovrebbe essere più o meno questa. Nonostante i brigatisti dicessero che non avessero leader dai quali prendere gli ordini, in realtà ne avevano avuti tre, solo che nel '74 due finirono al fresco, e la terza nel '75 fu uccisa in un conflitto a fuoco coi Carabinieri. Al posto di Curcio, Franceschini e la Cagol, divenne leader Mario Moretti, che però in realtà era un infiltrato. Del resto i suoi aneddoti che lo rendono incompatibile con la vera figura del leader di un'organizzazione terroristica comunista, ma anche con quella del semplice comunista, mi sembra siano fin troppi (venire alle mani coi compagni di sinistra del collegio del Montani di Fermo che mostravano il loro dolore per l'uccisione di Paolo Rossi, vivere a Milano a via delle Ande davanti casa del diretto superiore del commissario Calabresi Antonino Allegra, a Roma in un appartamento situato in una palazzina piena di appartamenti appartenenti a società dei servizi segreti e situata davanti casa del sottufficiale dei Carabinieri Arcangelo Montani, anch'egli originario di Porto San Giorgio come lui, stampare volantini con una stampante dismessa dai servizi segreti, e uccidere la scorta di Moro in presenza dell'ufficiale del SISMI Camillo Guglielmi son solo alcuni). Nel 1968 Pasolini scrisse la poesia "Il PCI ai giovani", nella quale, in merito alla Battaglia di Valle Giulia, diceva di star dalla parte dei poliziotti, perché provenivano da famiglie dalle modeste condizioni sociali. Quindi bisognava far vedere che i comunisti li uccidevano, proprio per screditare gli stessi comunisti... Ecco che con le BR morettiane abbiamo l'uccisione dei due membri della scorta del magistrato Francesco Coco uccisi a Genova nel 1976, la strage di Via Fani a Roma, quella di via Schievano a Milano con tre guardie uccise l'8 gennaio 1980 e tanti altri elementi delle forze dell'ordine uccisi.
![Seungmin "그렇게, 천천히, 우리(As we are)" | [Stray Kids : SKZ-PLAYER]](http://i.ytimg.com/vi/kAzmhLHePqU/mqdefault.jpg)
Come sempre con Pavanello un bel tuffo nella storia è garantito. Bellissimo servizio.
Mi fanno una tristezza mista a rabbia questi video. Vedere cosa facevamo tanti anni fa... poi guardare quello che produciamo (poco) e progettiamo (quasi niente) in Italia oggi mi fa star male.
Sembra strano, forse abbiamo voluto troppo o forse più facilmente siamo stati superati da coloro che avevano e hanno più fame di noi, al netto di regimi statalisti autoritari come la Cina che quando decisero di schiacciare l'acceleratore (oltrechè le libertà) poterono farlo e lo fecero.
E oggi siamo dove siamo. Certamente anche per colpa delle nostre illusorie utopie occidentali di fronte alle quali il resto del mondo ci fa pernacchie e ci passa davanti, appunto, senza guardare per il sottile a diritti vari
Ringrazia l'Unione Europea e i Bocconiani che insegnano solo a speculare sui fondi d'investimento e sull'edilizia. Monti e i traditori del 1992.
Ma se in Italia, hanno inventato tutto ma cosa dici?? Perché cosa avrebbe di così spettacolare questa macchina che le nuove italiane non hanno?? A me fa rabbia i tristi vecchi nostalgici come te rimasti all'età della pietra
@@lis756 Sei rimasto a 20 anni fa? Di quali nuove auto italiane vai parlando? Le nuove auto italiane, comprese le prossime Stelvio e Giulia sono tutte progettate principalmente a Parigi. Cosa è rimasto in Italia? I centri stile a Torino. Balocco con la pista di prova. Poi, che auto si progettano in Itala? Ferrari... Dallara... Pagani, ma ha motore Mercedes... Lambo ma sono molto tedesche e piene di componenti marchiati Audi... poi ? Stellantis progetta fra Parigi e Chicago, ma più a Parigi e lo sai che la prossima Stelvio di italiano ha solo il lavoro del centro stile e qualche lavoro minore su componentistica ecc... ma poi la piattaforma è stata progettata a Parigi? Grugliasco chiusa, Modena chiuso, CRF... esiste ancora? Elasis... lontano ricordo
Tutto ciò che è fatto su piattaforme progettate da noi è la Panda, la 500 elettrica che vende zero, Gulia e Stelvio che stanno uscendo di scena, le Maserati che sono basate su tutto quelle che doveva essere di Alfa Romeo e comunque non vendono un tubo, la Tipo, che però è prodotta in Turchia, qualche motore diesel, qualche motore a benzina... tutta roba vecchia che verrà soppiantata da roba francese.
@F51361 si sono rimasta a 20 anni fa infatti ne ho 19 di anni kkkkkk
Balle sono tutte fatte in Italia lo hanno detto loro nella pubblicità che va in onda in tv
Comunque a parte le auto ma tutto il resto come vestiti cibo e ltrp Italia è il top
Questa vecchietta era al top allora ma non puoi dire come molti fanno che le auto anni 70 80 e 90 erano meglio i quelle di oggi
grazie per averci reso partecipi. Affascinanti e bellissime.
continuate con questi report per favore
Esatto : ci sono tante vecchie glorie che meritano di essere riscoperte , dai piu' o meno giovani ;)
Che meraviglia la 130 del Conte Agusta tenuta benissimo...La Tatra è uno spettacolo unico mamma mia sto signore è un intenditore numero 1.. Bel video veramente bellissimo
Grazie di cuore Stefano
Bellissimo filmato, che mette in evidenza la sicurezza della vettura, a favore di: POLITICI, IMPRENDITORI, ED ALTRE PERSONE IMPORTANTI... A RISCHIO!!!
L' Italia è una nazione che si elevata per un attimo dal fallimento. Perché per la storia 25 anni sono un attimo! Poi ha iniziato un. Nuovo decadimento.
No, sono solo un modesto appassionato di auto d'epoca! Apprezzo molto i servizi che realizza. Grazie
Bellissimo video come sempre. Complimenti signor Pavanello e buon anno.
Il signore proprietario della fiat 130, fisicamente mi ricorda il grandissimo Bruno Lauzi
Direi che assomiglia piu' a Maurizio Vandelli dell' Equipe 84
@@HouseDelightz I capelli più o meno a entrambi, ma è la struttura fisica più su Lauzi
@@Carlo-y5g in effetti fisicamente e' piu' assomigliante a Lauzi
@@HouseDelightz per il mio lavoro, ho conosciuto di persona entrambi, Vandelli è alto e longilineo, Lauzi era più cicciotto
Il proprietario della macchina mi ha fatto addormentare
Negli anni 70 a rischiare era un esiguo numero di persone molto ricche o politicamente esposte, oggi tutti rischiano una coltellata per 10 euro o un telefono.
Non è una differenza da poco.
Ma per favore 😂.
Seriamente? Quanta gente innocente è finita a brandelli per via del terrorismo? Le stragi dinamitarde non hanno mai colpito civili inermi? Ma per favore dai, non c'è proprio confronto con quegli anni di terrore e instabilità politica. Non scherziamo.
Non sai di cosa parli; negli anni '70 la violenza era molto peggio a tutti i livelli; presente ad esempio la bomba a piazza Fontana (1969), le varie bombe nei teni, nelle stazioni, nelle piazze, gli assassinii politici, le rapine alla banche, la band della Magliana, Vallanzasca etc etc etc ?
Hai pienamente ragione, ma fino a che la maggioranza degli Italiani non lo capisce, non succederà niente
Grazie, porti sempre ottimi contenuti e hai un modo di esporre splendido
Grazie mille, Aldo
Claudio! Gran brutta aria che tirava a Mestre in quegli anni, ma tutti quelli che in quegli anni erano giovani cosa ti raccontano.? Aah che bei anni vecio!!.. Ottimo lavoro Claudio , ottima l'idea di rendere centrale il contesto storico in cui si colloca la vettura, colpisce ognuno nei suoi ricordi ed è decisamente originale rispetto agli altri contenuti sulle auto storiche .. grande Claudio
Grazie mille!!
Gran bella auto la Fiat 130❤...ma la Tatra presentata dopo è degna del film Metropolis e sarebbe stata bene anche nel video dei Queen "Radio Gaga"❤❤❤
È sempre magnifico ascoltarti Claudio!!! Sempre col cuore
Grazie mille !!!!!🙏
Le prime vetture italiane a essere blindate nel dopoguerra furono a metà anni 70 la Alfa 2000 in pochi esemplari così come la coetanea Lancia 2000 e la Fiat 130, mentre le successive Alfetta 2.0 blindate furono realizzate a centinaia, l'Alfa 6, la Fiat 132 2.0 e la Lancia Gamma, queste fra il 78-81.
Le Alfette 2000 blindate da un azienda di caronno pertusella erano più che altro richieste a Palermo. 3/4 boss di mafia e altre per i magistrati. Le prime avevano il parabrezza talmente spesso che non vedevi niente. Le ultime, le croma erano già meglio
Auto con peso potenza più che performance per quei tempi. Cil 3000 v6 x circa 165 CV . 👍
All'inizio aveva 140 cv, solo le ultime avevano 160 cv, le concorrenti ne avevano anche 200 e aveva comunque consumi da petroliera
Auto di questo tipo erano e sono per poterti portare sano a casa. Se poi consuma come una petroliera ma viaggia 🎉🎉🎉@@giuliopedrali4794
@@giuliopedrali4794 come le altre.
Grande Claudio😉👍
Bellissima recensione, si vede che dietro c'è un lavoro di impegno e qualità... Veramente piacevole poi ascoltare il sig.Pavanello, pacato ed elegante nell'esposizione, quasi d'altri tempi, merce rara oggi. Chapeau!
Grazie mille Stefano!
Abbastanza impressionante il fatto che a differenza ad esempio mi sembra della Alfetta blindata su questa 130 non si nota tanto la blindatura
Praticamente pesa come una berlina attuale ...😂
Pensare che ci sono SUV soprattutto in Cina che ormai pesano molto ma molto di più di questa berlina top dell'epoca e in più blindata pesante. Penso che paradossalmente siano anche più sicure di questa
Se ti dovessero sparare con un kalashnikov, preferiresti essere seduto sulla 130 o su un suv cinese?😮
Spettacolo ❤️
Bellissimo!
Grande Video, grazie
Un servizio eccellente 👍
Grazie mille
E' un piacere ascoltare retrospettive di questo tipo
Grazie mille
Bravissimi , interessantissimo ma "piuttosto ché" non sostituisce "oppure" , anzi non si può sentire!
Altro che anni di piombo era anni di oro per la fiat
Vallo a dire alle famiglie dei funzionari della Fiat gambizzati, rapiti ed uno ucciso dalle BR. E visto che ci sei vallo a dire anche ai tanti impiegati comuni che fecero la famosa "marcia dei 40.000" pur di poter lavorare. Anni d'oro un bel ciufolo, non ci fossero stati i soldi di Gheddafi la Fiat sarebbe saltata per aria.
Che meraviglia di video… poi la Tatra è sublime
Grazie mille Luca
Complimenti !!
Complimenti 😊🥇! Una descrizione molto interessante .
Grazie mille
@claudiopavanello101 si figuri. Ero bambino durante i drammatici anni di piombo , ma ricordo benissimo la FIAT modello 130
Che bella che era
Contenuto molto interessante, grazie
Grazie a te
grazie
bellissimo video
macchine e storia
Molto belli questi video...top
Grazie mille
Complimenti per l'ottimo articolo
Grazie mille Antonio
Meravigliosa
Automobile che inevitabilmente riporta in mente la tristemente famosa "strage di via Fani".
Una curiosita:anche quella dell'on.Aldo Moro aveva il cambio manuale,richiesto e ottenuto dal suo autista ( l'appuntato dei cc Domenico Ricci,motociclista e " guida veloce" in arma cc). Egli diceva che in caso di emergenza ,con il cambio automatico,l'auto sarebbe stata meno "efficace" .
Altra piccola differenza i fendinebbia Carello,montati sopra la barra paraurti,e ..nemmeno il tel a bordo.( a quei tempi a Roma ,solo 3 auto le avevano: quella del ministro degli interni,quella del capo della Digos,e l'altra...top secret)
Quanto mi piacerebbe provarla 🤩
Come blindatura non si capisce mai se erano davvero efficaci, comunque della Fiat 130 l'ho detto già varie volte, era un'auto sbagliata, cioè già vecchia quando era venduta, mentre si sarebbe potuta costruire in serie la Fiat 130 coupe Opera, cioè la bellissima Fiat 130 coupe Pininfarina però a 4 porte, realizzata in 3 esemplari, prototipi insomma, quella avrebbe potuto avere un minimo di successo
La 130 abarth pero era uno spettacolo😂😂
Non era affatto vecchia quando uscì, ma solo meno affascinante della Coupé E tantomeno fu un'auto sbagliata, ma uscita nel momento sbagliato, questo sì A me la berlina piace molto ancora oggi.
@franzpp5012 Vecchia era vecchia, dai sono nato proprio in quell'anno e fu sottolineato da tutti, da tutte le riviste specializzate, anzi ho il numero di dicembre 1969 di Quattroruote con l'auto che era ancora un prototipo sorpreso a Torino dove il commento di Quattroruote è che era fin troppo tradizionale, in effetti riprendeva un po' troppo le forme tra l'altro molto tradizionali della 125 che poi era una 124, disegno auto e certe cose le vedo, nel 1968 uscì la ben più fascinosa Jaguar XJ6, nel 1972 la Mercedes S e se vogliamo anche la purtroppo dimenticata De Tomaso Deauville era del 1971, purtroppo non ebbe successo la Deauville ma avrebbe potuto essere l'unica vera super berlina italiana, con un design decisamente più contemporaneo e dinamico, un collaudato V8 americano Ford che tanto consumava non di più del V6 Fiat, e interni veramente di classe. Diciamo che con la linea della 130 coupe 4 porte Opera di Pininfarina uscita alla fine pochissimo dopo (la coupe) avrebbe potuto essere una macchina, ma scusate riepilogando : la 130 era uscita nel momento sbagliato (però Mercedes S e Jaguar furono successo fenomenali...) linea così così, quando bastava contattare un certo Paolo Martin Pininfarina... Consumi allucinanti tanto che qualunque immensa sedan americana col V8 da 7 litri era preferibile, qualità: va bè non era una Mercedes, però nel prezzo era più Mercedes della Mercedes che almeno aveva una tradizione, e potremo continuare, ma io vedo principalmente proprio il design un po' datato, non dico che le berline grandi avrebbero dovuto essere tutte delle NSU Ro80, però dai dava un senso di gente coi soldi, ma anziana e fin troppo conservatrice, ma allora c'erano auto tedesche, inglesi, forse anche americane che però alla fine per quel prezzo avevano anche dinamismo, contemporaneita' tecnologia, immagine etc etc. Per me, disegno auto per passione, è una di quelle auto fantastiche fin che non vedi accanto cosa offre la concorrenza...
@@giuliopedrali4794 Punti di vista. Se dici che non era originale, sono d'accordo, ma vecchia proprio no. Non mi sembra proprio che le contemporanee Mercedes e Bmw fossero la quintessenza della modernità. Jaguar è un caso a parte. Il discorso che fai tu, l'ho sentito in fotocopia anche per la Lancia Gamma, a proposito della Gamma Scala. "Ah, se la Scala fosse stata la Gamma berlina!". Sicuramente qualcuna in più l'avrebbero venduta, ma oggi dovessi acquistare un'auto d'epoca, sceglierei senza battere ciglio la vituperata Gamma berlina e non la coupé. Tornando alla 130 berlina, se la consideri vecchia già per i suoi tempi, che mi dici dell'Alfa 6, che uscì sul mercato quando la 130 era ormai solo un ricordo?
@franzpp5012 non sono punti di vista, le auto le disegno e che la 130 nascesse su un progetto iniziato nel 1963 e alla fine poco aggiornato lo si nota, la 130 coupe di solo un anno posteriore sembra di un miliardo di anni dopo e questa è la prova del 9, sulla Lancia Gamma Scala non sono d'accordo cioè si forse sarebbe stata un po' migliore della Gamma però avrebbe risolto poco, lo stesso la 130 Opera o la 130 berlina non sarebbe cambiato tanto, ma almeno avremo avuto un capolavoro di berlina Italiana in un epoca dove non c'erano grosse berline italiane, e poi il discorso è più ampio la 130 Opera avrebbe dovuto sostituire 125, 130 berlina e anche la successiva 132 con economie di scala e un semplice motore a 4 cilindri e interni semplificati, allora avrebbe avuto un senso, la 130 non era tanto vecchia nel senso del design, ma era legata ancora ad un immagine tipo le Flaminia o Fiat 1800 2300 di fine anni 50 quando una berlina si rappresentanza era solo una berlina di rappresentanza, mentre ormai nel 1970 c'erano berline dinamiche Alfa Romeo, BMW, Rover, Citroen, Ford etc, cioè la berlina doveva essere non così distante dal mondo delle GT, non che nel 1969 a parte essere tradizionale fosse proprio vecchia però diciamo che perse l'appeal in pratica subito senza neanche attendere il 1973 con la crisi petrolifera e sociale, chissà perché quando parliamo di Fiat 130 ci corrono alla mente gli anni di piombo mente con altre berline italiane o tedesche o inglesi ci vengono in mente scene bucoliche o di abbondanza.
Veramente una chicca!
Aspetto un servizio sulla Classe S 450 6.9
Damals bauten die Italiener tolle Autos. Fiat war Schrittmacher bei kleinen, aber modern konzipierten Autos. Später war das nicht mehr so toll. Der Fiat 130 war für mich ein Wunschauto, stieg aber dann auf BMW Oberklasse um.Trotzdem denke ich gerne an die vielen Fiat Jahre. Ganz toll war damals 1971 meine Fiat 125 S, fast niemand war dem überlegen an Fahrleistung, Zuverlässigkeit und auch Preis/Wert. Alfa Romeo 1600 ja, der war aber anfällig und empfindlich.
Non per denigrare la bella 130 blindata ma credo che se Moro l'avesse avuta , sicuramente la "batteria" di fuoco l'avrebbe saputo con relativo adattamento balistico , il "governo" cmq ha risparmiato complicazioni varie dando a Moro una comune 130..
La tatra è magnifica!!
Anch'io conoscevo il figlio dell ingegner Taliercio
These can be equiped with a Rover V8 the british install those V8 from Rover SD1 made from aluminum in 130 .
Bellissima la Tatra V8. Rispetto alla 130 sembra un'astronave pur essendo di 30 anni prima
due bellissime vetture
Bei tempi, magari rapissero un Elkan o un Tavares…🤣🤣🤣🤣
Rapirono la nonna di Lapo/John Elkann nonché madre di Alain, nel '75. A Torino succedeva di tutto in quegli anni. Il dimenticato Sequestro Ovazza occupò a lungo le cronache di tutta Italia
Grave la tua affermazione. Vorrei vedere se qualcuno si augurasse che rapissero un tuo caro. Quanta ignoranza.
Quasi identica a quella di Aldo Moro, come cilindrata dovrebbe essere un 3200 cc , raro anche il cambio manuale,
molte 130 avevano il cambio automatico. Una Fiat 130 cosi , l'avevo vista nek film di Enzo .G. Castellari Il cittadino si ribella del 1974 , con Franco Nero
Con la differenza che la 130 di Moro non era blindata...😔
E' stata la prima vettura italiana con il cambio automatico di serie. Però su richiesta, e risparmiando qualcosa, si poteva avere manuale.
@@stefano9853 L' autista di Aldo Moro, Oreste Leonardi, fece richiesta di averne una blindata, purtoppo gli fu negata . La 130 di Moro dovrebbe essere ancora esposta al museo della motorizzazione, targa ROMA L 54812 avevo visto il film e poi all'epoca dei fatti (1978) avevo
8 anni, mi ricordo ancora quei giorni drammatici
@unieurotrebaseleghe8204 Sì, ma in realtà il maresciallo Oreste Leonardi era il capo scorta; l'autista era l'appuntato Domenico Ricci.
Se tre indizi fanno una prova, si potrebbe ipotizzare che Aldo Moro non fosse in via Fani, ma magari consegnato prima a membri dei servizi segreti deviati che poi l'hanno portato ai brigatisti.
1) Appunto, il capo scorta aveva chiesto il mezzo blindato, il che voleva dire che sapeva di essere ad alto rischio viaggiando con Moro a bordo. Come fa questo suo sentore a essere compatibile con le armi lunghe lasciate da uomini della scorta in punti dell'auto dove erano non a portata di mano? Se sei consapevole del rischio, come prima cosa non ingiungi ai tuoi uomini di tenere l'"M12" a portata di mano?
2) Non è semplicissimo sparare raffiche di mitra evitando di colpire chi viaggia sulla stessa auto (in quel caso Moro).
3) Perché le lettere di Moro dalla prigionia son prive di parole di cordoglio per i cinque uomini della scorta? Certo, c'era la censura, ma perché i brigatisti avrebbero dovuto censurare un episodio noto a tutti e dopo che loro stessi avevano rivendicato di esserne stati gli autori?
Quando si parla di questo tipo di auto, non c'è bisogno di fare grandi sforzi di memoria per rivedere l'attentato di Via Fani, il 16 Marzo 1978.
Sì, ma lì il maresciallo dei Carabinieri Oreste Leonardi, l'appuntato dei Carabinieri Domenico Ricci e il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro si spostavano a bordo di una Fiat "130" scevra di blindatura.
W la FIAT 130 e Panda ❤......
Peccato che la fiat 130 di Aldo moro e la sua scorta non era blindata😢
Se ben ricordo fu giustificato con il fatto che in quel periodo non aveva un ruolo di governo
Al di là della blindatura è una macchina splendida (intendo proprio questo modello di FIAT 130).
il telefono non mi pare degli anni 70?
Ciao, no e’ senza dubbio stato aggiunto in un secondo momento
Il proprietario nonché restauratore di auto d'epoca sembra un incrocio tra Maurizio Vandelli e babbo natale
in quel periodo in ogni paese c'erano gruppi di brigatisti, piu o meno attivi, anche tra i miei parenti c'è gente che si è fatta galera per gambizzazioni e atti violenti legati alle BR,
erano tutti giovanissimi, 20enni o poco più.
Io guidavo alette 2000 con vetri tripli e quintupli, e croma con vetri quintupli.
Ed Aldo Moro non ha avvuto scampo essendo privo di vetture come questa
Tutto bello ma hanno allungato i rapporti del cambio mantenendo il motore originale che si deve trainare 400 kg in più
Immagino uno coi schei che stava comprando una Fiat 130 berlina nel 1971 e vede le prime foto su una rivista (o la vede dal vero) una nuova Fiat 130 coupe Pininfarina, secondo voi continua con l'acquisto di una costosissima Fiat che di colpo sembra del decennio precedente...
Senza dubbio la coupe’ ha fatto invecchiare la berlina, che però non e’ cosi male. Peccato non abbiano fatto l’ Opera, ovvero la berlina su design coupe’, era favolosa. Però ormai con l’acquisto di Lancia le ammiraglie sarebbero passate di là.
@claudiopavanello101 Finalmente parlare da veneziano a veneziano di auto, secondo me siamo gli unici a poter capire tutto, non trovo che Lancia abbia fatto chissà che ammiraglie alla fine, dismessa la splendida (vecchiotta) ma un po' statica Flaminia nel 1969 circa e acquisita da Fiat per Lancia bisogna attendere il 1984 con la splendida Thema per avere qualcosa che si può definire "un'automobile" cioè qualcosa che ci ha fatto sognare un po' tutti. La 130 berlina a me piace, è davvero elegante e ha quel non so che, penso che sia più interessante il pubblico alto borghese che ha acquistato Fiat 130 (però solo 9.000 esemplari berlina) rispetto a quello di Mercedes, BMW o Jaguar o che andava di americana magari in Svizzera o Svezia etc però francamente le concorrenti offrivano anche linee più dinamiche e maggiore modernità, secondo me non fu tanto il marchio (plebeo) Fiat a decretare il flop come si sente sempre dire, anche se a quel punto avrebbe comunque dovuto costare un po' meno di Mercedes o cosa, (e Fiat a inizio 1900 era il marchio più lussuoso del mondo, pochi lo sanno, bè comunque erano passati 50 anni) furono un flop anche le berline Opel Admiral Diplomat 1969 americaneggianti e poi le Austin 3 Litre, le Renault grandi e altre berline dell'epoca, secondo me non ancora perché con marchi popolari non si vendevano più come negli anni 60, ma perché mal progettate o non destinate ad un pubblico preciso, cioè le Ford Granada furono un successo invece, e anche le Citroen CX, le Opel Rekord Commodore e parecchie Vauxhall e Triumph in UK, cioè unicamente non potevi dare un prezzo da Mercedes Klasse S ad un auto che non ne possedeva tutte le caratteristiche (tecnologia, durata, prestigio etc) ma era solo imponente e spaziosa e ben equipaggiata, comunque resto convinto che con una carrozzeria più moderna (Pininfarina) avrebbe potuto entrare meglio sul mercato, secondo me il progetto nato nel 1963 per la nuova ammiraglia Fiat non fu sufficientemente aggiornato fino all'uscita nel 1969
@@giuliopedrali4794 Ciao Giulio, loro confidavano nella Gamma, ma fu un mezzo disastro. Dopo la favolosaThema (cui mi piacerebbe dedicare una monografia a breve), Kappa e Thesis hanno distrutto ogni credibilità,purtroppo. ciao e buon anno
@claudiopavanello101 Diciamo che del gruppo Fiat, l'unica auto vera nell'alto di gamma che non fosse un proposito fu la Thema (più 164 volendo), dagli anni 60 ad oggi
C A P O L A V O R O !
ricordo di aver visto su subito un alfa 164 verde blindata ex benetton ...oltre a tante mercedes
Benetton , mi sembra a inizio anni ‘80, fu salvato dalla sua Alfetta blindata da un rapimento. Prese di conseguenza anche la decisione di abbandonare la villa in campagna per vivere in centro a Treviso.
il miglior sistema anti rapimento era prodotto dalla ditta MANGANO
La Tatra, veramente pazzesca, è la prima auto vera della scuola austriaca (pur cecoslovacca, però all'inizio Impero austro ungarico) , che poi ha ispirato a dir poco il Maggiolino, quindi le Porsche e in qualche misura le Alfasud 33, per quello dico sempre che la 33 in realtà è poco Alfa Romeo ma più della scuola austriaca
Montai su una che aveva una barra di ferro x chiudersi dentro..il finestrino si abbassava 2 cm..in autostrada avevo il panico xchè era come passare sopra agli altri con un carro armato..ma era un golf di un imprenditore veneto..un saluto al proprietario Gino Bramieri 😂😂😂😂
La 130 blindata...quella di Aldo Moro non lo era, purtroppo.
Se ben ricordo fu giustificato con il fatto che in quel periodo non aveva un ruolo di governo
addirittura la marozzi fece la versione blindata
della y10 denominata "certa"
Mai vista in vita mia ma per gli anni 70 era una bella ammiraglia. Nel 70 persino mio nonno era minorenne pensa te
Ma i teppisti degli anni finpiombonpetcfisa combattevano?? Cosa era arancuacmeccanica??
Zauu
la sirena? era un auto privata non della polizia!
Era una sirena d'allarme, non del tipo polizia, ciao.
La prima nel cambio manuale della 130 è in giù.....come sulle BMW
E' vero, ma non in questo esemplare che invece dello ZF con prima in basso comunemente montato dalle 130, utilizza un cambio Fiat. Probabilmente questa soluzione fu adottata per gli ultimi esemplari.
@claudiopavanello101 o forse per la blindatura...
Purtroppo non è servita molto a Moro e alla sua scorta 🥺
3 Km al litro ...😅
GLI ANNI DI PIOMBO
Tatra nel 1939... quanto è stato regressivoi il Comunismo.
FIAT 💚🤍❤️
Quella che doveva avere Aldo Moro. La sua infatti non era blindata.
avrebbero cambiato sistema.....
Una blindatura che non resiste neanche ad una pistola ad acqua
Commento di una stupidità incredibile. Guarda il grande fratello che è al tuo livello culturale.
Resisterà sicuramente al tuo commento.
@@Magirus370 ora piango
@@pakopako657 ok.
@@Magirus370 ok
Gia che aveva speso, il conte Augusta poteva far montare gli interni in pelle, optional per l epoca nel 130....
A Moro non avrebbe salvato cmq la vita visto che li a Via Fani lui non c era.
Non credo possiamo esserne sicuri; anche se la difficoltà nello sparare raffiche di mitra contro un'autovettura senza ucciderne un occupante, le armi lunghe lasciate non a portata di mano da parte degli uomini della scorta che quando viaggiavano con Moro sapevano di esser a rischio tanto che il maresciallo Leonardi aveva chiesto invano la blindata, e infine l'assenza di parole di cordoglio per i cinque uomini della scorta nelle lettere di Moro dalla prigionia, son tre elementi che ci portano in questa direzione.
@GiulioPinto ci capiamo
@@paolomariotti1930 Pure tu pensi a questi tre elementi?
@@GiulioPinto chiaro
@@paolomariotti1930 Ma perché ammazzare i due carabinieri della "130" e le tre guardie di Pubblica Sicurezza dell'"Alfetta"?
Forse li ha condannati a morte la popolarità di una poesia?
Beh... è l'unica spiegazione che mi viene in mente.
La storia dovrebbe essere più o meno questa.
Nonostante i brigatisti dicessero che non avessero leader dai quali prendere gli ordini, in realtà ne avevano avuti tre, solo che nel '74 due finirono al fresco, e la terza nel '75 fu uccisa in un conflitto a fuoco coi Carabinieri.
Al posto di Curcio, Franceschini e la Cagol, divenne leader Mario Moretti, che però in realtà era un infiltrato. Del resto i suoi aneddoti che lo rendono incompatibile con la vera figura del leader di un'organizzazione terroristica comunista, ma anche con quella del semplice comunista, mi sembra siano fin troppi (venire alle mani coi compagni di sinistra del collegio del Montani di Fermo che mostravano il loro dolore per l'uccisione di Paolo Rossi, vivere a Milano a via delle Ande davanti casa del diretto superiore del commissario Calabresi Antonino Allegra, a Roma in un appartamento situato in una palazzina piena di appartamenti appartenenti a società dei servizi segreti e situata davanti casa del sottufficiale dei Carabinieri Arcangelo Montani, anch'egli originario di Porto San Giorgio come lui, stampare volantini con una stampante dismessa dai servizi segreti, e uccidere la scorta di Moro in presenza dell'ufficiale del SISMI Camillo Guglielmi son solo alcuni).
Nel 1968 Pasolini scrisse la poesia "Il PCI ai giovani", nella quale, in merito alla Battaglia di Valle Giulia, diceva di star dalla parte dei poliziotti, perché provenivano da famiglie dalle modeste condizioni sociali.
Quindi bisognava far vedere che i comunisti li uccidevano, proprio per screditare gli stessi comunisti...
Ecco che con le BR morettiane abbiamo l'uccisione dei due membri della scorta del magistrato Francesco Coco uccisi a Genova nel 1976, la strage di Via Fani a Roma, quella di via Schievano a Milano con tre guardie uccise l'8 gennaio 1980 e tanti altri elementi delle forze dell'ordine uccisi.