Gassman legge Dante: INFERNO (Completo, Tutti i Canti I - XXXIV)

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  • Опубликовано: 7 ноя 2024

Комментарии • 126

  • @rosariarametta3873
    @rosariarametta3873 8 месяцев назад +35

    Dio benedica l'Italia,i suoi poeti
    I suoi artisti, gli attori come Gassman

    • @tomanetopotomane1953
      @tomanetopotomane1953 5 месяцев назад

      Ma smettila 😂

    • @rosariarametta3873
      @rosariarametta3873 5 месяцев назад

      A topo tomane, l' ignoranza è sorella dell'ignavia.Possederle entrambi fa di te un fenomeno, annunciato dal nome ,che ti sei scelto . Spero che Dio guardi altrove e ti ignori. Si sarebbe pentito di aver lavorato il sesto giorno .

    • @diegosauda9596
      @diegosauda9596 Месяц назад

      @@tomanetopotomane1953 perche non metti il tuo vero nome e cognome , io sono Diego non mi nascondo dietro un nick ridicolo per prenddre in giro o mandare a ffankulo qualcuno che non si puo offendere se chiamo figlio di...visto che tanti non sono nemmeno orgogliosi del proprio nome o hanno paura della propia ombra perche sono piccoletti e racchi, o pure rompikojlioni vero ?

  • @zagorcp
    @zagorcp Год назад +38

    Lo ascolto e lo riascolto molto spesso a volte quotidianamente con immenso piacere.. E diventata come una droga.. Penso che se Dante l'avesse ascoltato mentre recitava la sua opera ne sarebbe stato entusiasta. Un grande ringraziamento a chi ci ha dato la possibilità di ascoltarla.

    • @nessuno6110
      @nessuno6110 Год назад +1

      L'ignoranza è un diritto umano, ma non ne faccia una virtute. Lei ha letto De Vulgari Eloquentia? Sa cosa pensava Dante della parlata dei Romanacci melodrammatici come Gassman? Chi ama Gassman non conosce La Commedia di Dante e ne ignora la multidimensionalità cromatica, psicologica e musicale. Gassman è il tipico attore italiota: piano-forte, grido-pianto, lecca-odio. Bidimensionale, provinciale, mediocre. Esempio supremo il suo Hamlet e Otello: nessuna sottigliezza, nessuna musicalità, nessuna profondità. Basta ascoltare Laurence Olivier per sentire la differenza di livello.

    • @fiorenzointagliata3252
      @fiorenzointagliata3252 9 месяцев назад +3

      .
      Invece io penso che Dante non avrebbe disprezzato la lettura di Gasmann: ogni lettura, se decente, scava ciò che altre letture non scavano (cosa che accade anche con l'interpretazione musicale).
      Altro sarebbe se Gasmann distruggesse lo spirito di ciò che legge (cosa che mi sembra dissennato affermare).
      Incantevole l'affermazione che chi ama Gasmann non conosce la Commedia. Pur non essendo la sua recitazione a livello di quella di Olivier, e dato per scontato che non vi si mettono in rilievo aspetti fondamentali, mi pare iperbolico sentenziare che tutti o quasi tutti i commenti qui presenti siano di persone che non conoscono la Commedia. Massimo si può affermare che la conoscono meno di lei.

    • @diegosauda9596
      @diegosauda9596 Месяц назад

      ​@@fiorenzointagliata3252ma stai bravo , critico di tv sorrisi e canzoni.

    • @fiorenzointagliata3252
      @fiorenzointagliata3252 Месяц назад

      @@diegosauda9596
      .
      Stacci tu

    • @diegosauda9596
      @diegosauda9596 Месяц назад +1

      @@fiorenzointagliata3252 Gassman, e' pjacevole da ascoltare e ti porta dentro il racconto con la sua cadenza,gli altri mi fanno addormentare

  • @paolaaimonecat9609
    @paolaaimonecat9609 6 месяцев назад +23

    Mi manca tanto Gassman! Che uomo e che interprete! UNICO

  • @giovannineri6332
    @giovannineri6332 2 года назад +97

    Gassman che legge Dante: un doppio capolavoro...

  • @massimoa.grassi5751
    @massimoa.grassi5751 7 месяцев назад +5

    Gassman superbo e unico ❤ Capolavoro da ascoltare e riascoltare Grazie x questa magnifica raccolta

  • @mariangelazona8711
    @mariangelazona8711 Месяц назад +1

    Cosa rara ascoltare un poema così illustre, da una voce superba che ne esalta ogni verso. Quanto mi dispiace che molti giovani non sono attratti da queste opere. Si arricchirebbero l'animo spogliato dalla tecnologia moderna. 😔

  • @carlosfranco7987
    @carlosfranco7987 Год назад +9

    La voce che io trovaba! Tanti audiolibri e nessuno me piaceva! Vittorio! Quanta emozione! Non sai de questi recitazione per il grande Gasman! Incredibile... piacere supremo ascoltarlo...

  • @paolaaimonecat9609
    @paolaaimonecat9609 6 месяцев назад +8

    Gassman unico e meraviglioso. Chi può prendere la sua eredità ? Secondo me nessuno.

  • @giulia4901
    @giulia4901 2 года назад +36

    Grazie di cuore, questa è davvero una meraviglia nascosta dell’internet. Ho sempre avuto difficoltà con la Divina Commedia, a causa delle continue interruzioni alla lettura per poterne fare l’analisi. Questo video me la sta facendo amare, grazie del bellissimo regalo 🙏🏻Gassman immenso come sempre ♥️

    • @aida1927
      @aida1927 Год назад +1

      E`vero; grazie, perche Gassman rendeva viva ogni parola.

  • @sararicordi7203
    @sararicordi7203 2 года назад +18

    Grazie mille del regalo che ho appena scoperto. Da tanto cercavo le puntate di Gassman che legge Dante. Divino il sommo poeta e divino Gassman

  • @mariagigante9487
    @mariagigante9487 8 месяцев назад +8

    Sei assolutamente meraviglioso ci manchi Grandissimo ❤❤

  • @davidekey
    @davidekey 7 месяцев назад +5

    Immenso. Potrei scrivere in partitura come melodia, il suo decantare endecasillabo…❤

  • @massimotronti2527
    @massimotronti2527 Год назад +11

    Grazie per questo capolavoro immenso.
    Grazie a Vittorio Gassman per questa magnifica interpretazione

  • @francescocesare1675
    @francescocesare1675 11 месяцев назад +3

    ha un timbro di voce molto letterale la divina commedia e fatto proprio per il suo timbro vocale letterale che solo lui sa fare bravo Gassman un saluto da lassu'

  • @infy1427
    @infy1427 Месяц назад +1

    É talmente bravo che sembra sia Dante in persona a parlare ❤

  • @Fotinialive
    @Fotinialive Год назад +11

    Я ходила на спектакли этого актёра. Даже в античном амфитеатре в Калабрии на свежем воздухе этот актёр умел играть интересно.

  • @rosellapizzinelli4265
    @rosellapizzinelli4265 4 месяца назад +4

    Immenso Gassman, divino maestro ed attore ❤

  • @PriscoPeppino
    @PriscoPeppino 2 года назад +5

    non ci son parole se non quelle del sommo poeta (con la voce del grande Gassman poi il massimo)... da commozione... ah una parola si per voi si Arti Drammatiche: GRAZIE !!!

  • @maurizio9922
    @maurizio9922 8 месяцев назад +4

    Alla Divina commedia ci si arriva attraverso un percorso di ricerca interiore verso un Dio che forse esiste.

  • @joescarface1408
    @joescarface1408 Год назад +15

    Gassman recitò solo alcuni canti del Purgatorio e del Paradiso. È tutto materiale già edito. Mi domando come mai non sia mai stata diffusa in dvd la lettura integrale delle tre cantiche realizzata dalla Rai alcuni anni prima e affidata a tre illustri attori come Albertazzi (Inferno), Sbragia (Purgatorio), Salerno (Paradiso).

    • @mariangelazona8711
      @mariangelazona8711 Месяц назад

      Non si può recuperare da qualche parte? Vorrei ascoltarla tutta, perché la Divina Commedia è divina, ma letta da chi sa fare il proprio mestiere è ancora più bella.

    • @michelebarbieri4932
      @michelebarbieri4932 13 часов назад

      La RAI ha fatto dei suoi materiali d'archivio un non-uso insipiente, più che avaro.

  • @alessandrocolagrossi9571
    @alessandrocolagrossi9571 2 года назад +2

    Eri e sei un ALIENO.....considerarti genio o fenomeno o intellettuale è riduttivo.....MAESTRO siete anche VOI per me, come altri MAESTRI, di scuola

  • @eneacasula7212
    @eneacasula7212 2 года назад +13

    Non ci sono parole che possano dire quanto vale questo vostro lavoro.
    Grazie per quanto ci avete donato.

  • @cristianyanez3915
    @cristianyanez3915 2 года назад +11

    Qué maravilla.
    Muchas gracias.
    Lejos, la mejor lectura de las que he escuchado.

  • @lanfrancoscandella2044
    @lanfrancoscandella2044 2 года назад +5

    Grazie per il lavoro enorme che deve esserci stato dietro a un video di 6 ore

  • @giorgiomazzotti2740
    @giorgiomazzotti2740 2 года назад +9

    Gasmann: un mito intramontabile. Grazie vittorio.

  • @valentinafumagalli4453
    @valentinafumagalli4453 7 месяцев назад +3

    Quanto manchi caro Vittorio 😢 💔

  • @Lorenzo89620
    @Lorenzo89620 2 года назад +4

    Tra l'Opera in sé, e Gassmann, dire "capolavoro" è ben poca cosa.

  • @vittoriomarano8230
    @vittoriomarano8230 2 года назад +7

    Un grazie immenso per questa preziosissima raccolta!

  • @eliosanciolo2844
    @eliosanciolo2844 3 года назад +8

    Grazie . Gassman era per da vero grande!

  • @santorosariodioggi
    @santorosariodioggi 9 месяцев назад

    Gesù confido in te 🙏ti amo con tutto il cuore🙏sopra ogni cosa ❤🙏Maria madre mia🙏copri col tuo manto:la mia famiglia: e il mondo intero 🙏🕊🤲pace, pace!

  • @luce_veritatis2412
    @luce_veritatis2412 8 месяцев назад

    Alleluia❤❤❤Chúng con tín thác vào Chúa là Thiên Chúa của chúng con đến muôn thuở muôn đời❤❤Amen.❤❤❤

  • @albertobarbanera92
    @albertobarbanera92 2 года назад +6

    Grazie infinite per questo regalo splendido e grazie in anticipo se potrete fare la stessa cosa per il purgatorio ed il paradiso

  • @SaraG6270
    @SaraG6270 2 года назад +3

    Grazie per aver condiviso questo video. Era proprio quello che stavo cercando.

  • @simonebulleri1975
    @simonebulleri1975 2 года назад +10

    Grazie per aver caricato questo stupendo documento.

  • @giannibozzato48
    @giannibozzato48 10 месяцев назад +1

    GASMANN INIMITABILE. GENIO DELLA RECITAZIONE E DEL BEL L8NGUAGGIO

  • @laboratoriodipeste5072
    @laboratoriodipeste5072 Год назад +2

    Quanta bellezza. Questo video/pezzo e momento è arte

  • @olgagordiychuk1879
    @olgagordiychuk1879 2 года назад +5

    splendido, grazie mille

  • @federicadiclemente4970
    @federicadiclemente4970 Год назад +5

    Un connubio da brividi! 😍

  • @davidepirovine7284
    @davidepirovine7284 Год назад +3

    Un'esperienza onirica a dir poco! Grazie per il vostro lavoro

  • @andreamuscolo4311
    @andreamuscolo4311 2 месяца назад

    Ineguagliabile, unico,quasi..Eterno!

  • @tittacaschetto3106
    @tittacaschetto3106 2 года назад +2

    Non ci sono parole per dire grazie

  • @botasdegoma2013
    @botasdegoma2013 2 года назад +5

    30:23 - Canto 4

  • @stefanoguglielmi1984
    @stefanoguglielmi1984 2 года назад +4

    Tutto l'inferno! Magnifico!

  • @stefanoguglielmi1984
    @stefanoguglielmi1984 Год назад +2

    Peccato non avere anche il Purgatorio e il Paradiso declamati da Gassman: forse non li meritavamo....

  • @victoriaw5973
    @victoriaw5973 2 года назад +1

    Complimenti per il bellissimo regalo. Grazie 1000

  • @giovannitestore1845
    @giovannitestore1845 4 месяца назад +1

    Divinoooooooo🎉
    ❤❤❤🌹

  • @gio.s.8468
    @gio.s.8468 Год назад +3

    Bellissimo. Sono curioso di sapere il luogo del primo canto! Qualcuno sa dove si trovi quello splendido portico ellittico?

  • @CheGuevara-e1b
    @CheGuevara-e1b Год назад +1

    Inizio ad avere un astinenza meravigliosa

  • @renny8734
    @renny8734 Год назад +2

    Quando recita mi viene in mente l’imitazione di Proietti… 😂

  • @vincenzomendola2805
    @vincenzomendola2805 2 года назад +3

    Gassman unico!!!! Dante è contento...,,

  • @barbaraparlatano378
    @barbaraparlatano378 8 месяцев назад

    Appena scoperto!Grazieeeee❤

  • @piergiorgioangelomontanari
    @piergiorgioangelomontanari 10 месяцев назад +2

    Nel mezzo del cammin di nostra vita
    mi ritrovai per una selva oscura,
    ché la diritta via era smarrita.
    Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
    esta selva selvaggia e aspra e forte
    che nel pensier rinova la paura!
    Tant’è amara che poco è più morte;
    ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
    dirò de l’altre cose ch’i’ v’ ho scorte.
    Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,
    tant’era pien di sonno a quel punto
    che la verace via abbandonai.
    Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,
    là dove terminava quella valle
    che m’avea di paura il cor compunto,
    guardai in alto e vidi le sue spalle
    vestite già de’ raggi del pianeta
    che mena dritto altrui per ogne calle.
    Allor fu la paura un poco queta,
    che nel lago del cor m’era durata
    la notte ch’i’ passai con tanta pieta.
    E come quei che con lena affannata,
    uscito fuor del pelago a la riva,
    si volge a l’acqua perigliosa e guata,
    così l’animo mio, ch’ancor fuggiva,
    si volse a retro a rimirar lo passo
    che non lasciò già mai persona viva.
    Poi ch’èi posato un poco il corpo lasso,
    ripresi via per la piaggia diserta,
    sì che ’l piè fermo sempre era ’l più basso.
    Ed ecco, quasi al cominciar de l’erta,
    una lonza leggera e presta molto,
    che di pel macolato era coverta;
    e non mi si partia dinanzi al volto,
    anzi ’mpediva tanto il mio cammino,
    ch’i’ fui per ritornar più volte vòlto.
    Temp’era dal principio del mattino,
    e ’l sol montava ’n sù con quelle stelle
    ch’eran con lui quando l’amor divino
    mosse di prima quelle cose belle;
    sì ch’a bene sperar m’era cagione
    di quella fiera a la gaetta pelle
    l’ora del tempo e la dolce stagione;
    ma non sì che paura non mi desse
    la vista che m’apparve d’un leone.
    Questi parea che contra me venisse
    con la test’alta e con rabbiosa fame,
    sì che parea che l’aere ne tremesse.
    Ed una lupa, che di tutte brame
    sembiava carca ne la sua magrezza,
    e molte genti fé già viver grame,
    questa mi porse tanto di gravezza
    con la paura ch’uscia di sua vista,
    ch’io perdei la speranza de l’altezza.
    E qual è quei che volontieri acquista,
    e giugne ’l tempo che perder lo face,
    che ’n tutti suoi pensier piange e s’attrista;
    tal mi fece la bestia sanza pace,
    che, venendomi ’ncontro, a poco a poco
    mi ripigneva là dove ’l sol tace.
    Mentre ch’i’ rovinava in basso loco,
    dinanzi a li occhi mi si fu offerto
    chi per lungo silenzio parea fioco.
    Quando vidi costui nel gran diserto,
    "Miserere di me", gridai a lui,
    "qual che tu sii, od ombra od omo certo!".
    Rispuosemi: "Non omo, omo già fui,
    e li parenti miei furon lombardi,
    mantoani per patrïa ambedui.
    Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
    e vissi a Roma sotto ’l buono Augusto
    nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.
    Poeta fui, e cantai di quel giusto
    figliuol d’Anchise che venne di Troia,
    poi che ’l superbo Ilïón fu combusto.
    Ma tu perché ritorni a tanta noia?
    perché non sali il dilettoso monte
    ch’è principio e cagion di tutta gioia?".
    "Or se’ tu quel Virgilio e quella fonte
    che spandi di parlar sì largo fiume?",
    rispuos’io lui con vergognosa fronte.
    "O de li altri poeti onore e lume,
    vagliami ’l lungo studio e ’l grande amore
    che m’ ha fatto cercar lo tuo volume.
    Tu se’ lo mio maestro e ’l mio autore,
    tu se’ solo colui da cu’ io tolsi
    lo bello stilo che m’ ha fatto onore.
    Vedi la bestia per cu’ io mi volsi;
    aiutami da lei, famoso saggio,
    ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi".
    "A te convien tenere altro vïaggio",
    rispuose, poi che lagrimar mi vide,
    "se vuo’ campar d’esto loco selvaggio;
    ché questa bestia, per la qual tu gride,
    non lascia altrui passar per la sua via,
    ma tanto lo ’mpedisce che l’uccide;
    e ha natura sì malvagia e ria,
    che mai non empie la bramosa voglia,
    e dopo ’l pasto ha più fame che pria.
    Molti son li animali a cui s’ammoglia,
    e più saranno ancora, infin che ’l veltro
    verrà, che la farà morir con doglia.
    Questi non ciberà terra né peltro,
    ma sapïenza, amore e virtute,
    e sua nazion sarà tra feltro e feltro.
    Di quella umile Italia fia salute
    per cui morì la vergine Cammilla,
    Eurialo e Turno e Niso di ferute.
    Questi la caccerà per ogne villa,
    fin che l’avrà rimessa ne lo ’nferno,
    là onde ’nvidia prima dipartilla.
    Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno
    che tu mi segui, e io sarò tua guida,
    e trarrotti di qui per loco etterno;
    ove udirai le disperate strida,
    vedrai li antichi spiriti dolenti,
    ch’a la seconda morte ciascun grida;
    e vederai color che son contenti
    nel foco, perché speran di venire
    quando che sia a le beate genti.
    A le quai poi se tu vorrai salire,
    anima fia a ciò più di me degna:
    con lei ti lascerò nel mio partire;
    ché quello imperador che là sù regna,
    perch’i’ fu’ ribellante a la sua legge,
    non vuol che ’n sua città per me si vegna.
    In tutte parti impera e quivi regge;
    quivi è la sua città e l’alto seggio:
    oh felice colui cu’ ivi elegge!".
    E io a lui: "Poeta, io ti richeggio
    per quello Dio che tu non conoscesti,
    acciò ch’io fugga questo male e peggio,
    che tu mi meni là dov’or dicesti,
    sì ch’io veggia la porta di san Pietro
    e color cui tu fai cotanto mesti".
    Allor si mosse, e io li tenni dietro.

    • @piergiorgioangelomontanari
      @piergiorgioangelomontanari 10 месяцев назад

      Lo giorno se n’andava, e l’aere bruno
      toglieva li animai che sono in terra
      da le fatiche loro; e io sol uno
      m’apparecchiava a sostener la guerra
      sì del cammino e sì de la pietate,
      che ritrarrà la mente che non erra.
      O muse, o alto ingegno, or m’aiutate;
      o mente che scrivesti ciò ch’io vidi,
      qui si parrà la tua nobilitate.
      Io cominciai: "Poeta che mi guidi,
      guarda la mia virtù s’ell’è possente,
      prima ch’a l’alto passo tu mi fidi.
      Tu dici che di Silvïo il parente,
      corruttibile ancora, ad immortale
      secolo andò, e fu sensibilmente.
      Però, se l’avversario d’ogne male
      cortese i fu, pensando l’alto effetto
      ch’uscir dovea di lui, e ’l chi e ’l quale
      non pare indegno ad omo d’intelletto;
      ch’e’ fu de l’alma Roma e di suo impero
      ne l’empireo ciel per padre eletto:
      la quale e ’l quale, a voler dir lo vero,
      fu stabilita per lo loco santo
      u’ siede il successor del maggior Piero.
      Per quest’andata onde li dai tu vanto,
      intese cose che furon cagione
      di sua vittoria e del papale ammanto.
      Andovvi poi lo Vas d’elezïone,
      per recarne conforto a quella fede
      ch’è principio a la via di salvazione.
      Ma io, perché venirvi? o chi ’l concede?
      Io non Enëa, io non Paulo sono;
      me degno a ciò né io né altri ’l crede.
      Per che, se del venire io m’abbandono,
      temo che la venuta non sia folle.
      Se’ savio; intendi me’ ch’i’ non ragiono".
      E qual è quei che disvuol ciò che volle
      e per novi pensier cangia proposta,
      sì che dal cominciar tutto si tolle,
      tal mi fec’ïo ’n quella oscura costa,
      perché, pensando, consumai la ’mpresa
      che fu nel cominciar cotanto tosta.
      "S’i’ ho ben la parola tua intesa",
      rispuose del magnanimo quell’ombra,
      "l’anima tua è da viltade offesa;
      la qual molte fïate l’omo ingombra
      sì che d’onrata impresa lo rivolve,
      come falso veder bestia quand’ombra.
      Da questa tema acciò che tu ti solve,
      dirotti perch’io venni e quel ch’io ’ntesi
      nel primo punto che di te mi dolve.
      Io era tra color che son sospesi,
      e donna mi chiamò beata e bella,
      tal che di comandare io la richiesi.
      Lucevan li occhi suoi più che la stella;
      e cominciommi a dir soave e piana,
      con angelica voce, in sua favella:
      "O anima cortese mantoana,
      di cui la fama ancor nel mondo dura,
      e durerà quanto ’l mondo lontana,
      l’amico mio, e non de la ventura,
      ne la diserta piaggia è impedito
      sì nel cammin, che vòlt’è per paura;
      e temo che non sia già sì smarrito,
      ch’io mi sia tardi al soccorso levata,
      per quel ch’i’ ho di lui nel cielo udito.
      Or movi, e con la tua parola ornata
      e con ciò c’ ha mestieri al suo campare,
      l’aiuta sì ch’i’ ne sia consolata.
      I’ son Beatrice che ti faccio andare;
      vegno del loco ove tornar disio;
      amor mi mosse, che mi fa parlare.
      Quando sarò dinanzi al segnor mio,
      di te mi loderò sovente a lui".
      Tacette allora, e poi comincia’ io:
      "O donna di virtù sola per cui
      l’umana spezie eccede ogne contento
      di quel ciel c’ ha minor li cerchi sui,
      tanto m’aggrada il tuo comandamento,
      che l’ubidir, se già fosse, m’è tardi;
      più non t’è uo’ ch’aprirmi il tuo talento.
      Ma dimmi la cagion che non ti guardi
      de lo scender qua giuso in questo centro
      de l’ampio loco ove tornar tu ardi".
      "Da che tu vuo’ saver cotanto a dentro,
      dirotti brievemente", mi rispuose,
      "perch’i’ non temo di venir qua entro.
      Temer si dee di sole quelle cose
      c’ hanno potenza di fare altrui male;
      de l’altre no, ché non son paurose.
      I’ son fatta da Dio, sua mercé, tale,
      che la vostra miseria non mi tange,
      né fiamma d’esto ’ncendio non m’assale.
      Donna è gentil nel ciel che si compiange
      di questo ’mpedimento ov’io ti mando,
      sì che duro giudicio là sù frange.
      Questa chiese Lucia in suo dimando
      e disse: - Or ha bisogno il tuo fedele
      di te, e io a te lo raccomando -.
      Lucia, nimica di ciascun crudele,
      si mosse, e venne al loco dov’i’ era,
      che mi sedea con l’antica Rachele.
      Disse: - Beatrice, loda di Dio vera,
      ché non soccorri quei che t’amò tanto,
      ch’uscì per te de la volgare schiera?
      Non odi tu la pieta del suo pianto,
      non vedi tu la morte che ’l combatte
      su la fiumana ove ’l mar non ha vanto? -.
      Al mondo non fur mai persone ratte
      a far lor pro o a fuggir lor danno,
      com’io, dopo cotai parole fatte,
      venni qua giù del mio beato scanno,
      fidandomi del tuo parlare onesto,
      ch’onora te e quei ch’udito l’ hanno".
      Poscia che m’ebbe ragionato questo,
      li occhi lucenti lagrimando volse,
      per che mi fece del venir più presto.
      E venni a te così com’ella volse:
      d’inanzi a quella fiera ti levai
      che del bel monte il corto andar ti tolse.
      Dunque: che è perché, perché restai,
      perché tanta viltà nel core allette,
      perché ardire e franchezza non hai,
      poscia che tai tre donne benedette
      curan di te ne la corte del cielo,
      e ’l mio parlar tanto ben ti promette?".
      Quali fioretti dal notturno gelo
      chinati e chiusi, poi che ’l sol li ’mbianca,
      si drizzan tutti aperti in loro stelo,
      tal mi fec’io di mia virtude stanca,
      e tanto buono ardire al cor mi corse,
      ch’i’ cominciai come persona franca:
      "Oh pietosa colei che mi soccorse!
      e te cortese ch’ubidisti tosto
      a le vere parole che ti porse!
      Tu m’ hai con disiderio il cor disposto
      sì al venir con le parole tue,
      ch’i’ son tornato nel primo proposto.
      Or va, ch’un sol volere è d’ambedue:
      tu duca, tu segnore e tu maestro".
      Così li dissi; e poi che mosso fue,
      intrai per lo cammino alto e silvestro.

    • @piergiorgioangelomontanari
      @piergiorgioangelomontanari 10 месяцев назад

      Per me si va ne la città dolente,
      per me si va ne l'etterno dolore,
      per me si va tra la perduta gente.
      Giustizia mosse il mio alto fattore;
      fecemi la divina podestate,
      la somma sapïenza e ’l primo amore.
      Dinanzi a me non fuor cose create
      se non etterne, e io etterno duro.
      Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’.
      Queste parole di colore oscuro
      vid’ïo scritte al sommo d’una porta;
      per ch’io: "Maestro, il senso lor m’è duro".
      Ed elli a me, come persona accorta:
      "Qui si convien lasciare ogne sospetto;
      ogne viltà convien che qui sia morta.
      Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ ho detto
      che tu vedrai le genti dolorose
      c’ hanno perduto il ben de l’intelletto".
      E poi che la sua mano a la mia puose
      con lieto volto, ond’io mi confortai,
      mi mise dentro a le segrete cose.
      Quivi sospiri, pianti e alti guai
      risonavan per l’aere sanza stelle,
      per ch’io al cominciar ne lagrimai.
      Diverse lingue, orribili favelle,
      parole di dolore, accenti d’ira,
      voci alte e fioche, e suon di man con elle
      facevano un tumulto, il qual s’aggira
      sempre in quell’aura sanza tempo tinta,
      come la rena quando turbo spira.
      E io ch’avea d’error la testa cinta,
      dissi: "Maestro, che è quel ch’i’ odo?
      e che gent’è che par nel duol sì vinta?".
      Ed elli a me: "Questo misero modo
      tegnon l’anime triste di coloro
      che visser sanza ’nfamia e sanza lodo.
      Mischiate sono a quel cattivo coro
      de li angeli che non furon ribelli
      né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
      Caccianli i ciel per non esser men belli,
      né lo profondo inferno li riceve,
      ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli".
      E io: "Maestro, che è tanto greve
      a lor che lamentar li fa sì forte?".
      Rispuose: "Dicerolti molto breve.
      Questi non hanno speranza di morte,
      e la lor cieca vita è tanto bassa,
      che ’nvidïosi son d’ogne altra sorte.
      Fama di loro il mondo esser non lassa;
      misericordia e giustizia li sdegna:
      non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
      E io, che riguardai, vidi una ’nsegna
      che girando correva tanto ratta,
      che d’ogne posa mi parea indegna;
      e dietro le venìa sì lunga tratta
      di gente, ch’i’ non averei creduto
      che morte tanta n’avesse disfatta.
      Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
      vidi e conobbi l’ombra di colui
      che fece per viltade il gran rifiuto.
      Incontanente intesi e certo fui
      che questa era la setta d’i cattivi,
      a Dio spiacenti e a’ nemici sui.
      Questi sciaurati, che mai non fur vivi,
      erano ignudi e stimolati molto
      da mosconi e da vespe ch’eran ivi.
      Elle rigavan lor di sangue il volto,
      che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi
      da fastidiosi vermi era ricolto.
      E poi ch’a riguardar oltre mi diedi,
      vidi genti a la riva d’un gran fiume;
      per ch’io dissi: "Maestro, or mi concedi
      ch’i’ sappia quali sono, e qual costume
      le fa di trapassar parer sì pronte,
      com’i’ discerno per lo fioco lume".
      Ed elli a me: "Le cose ti fier conte
      quando noi fermerem li nostri passi
      su la trista riviera d’Acheronte".
      Allor con li occhi vergognosi e bassi,
      temendo no ’l mio dir li fosse grave,
      infino al fiume del parlar mi trassi.
      Ed ecco verso noi venir per nave
      un vecchio, bianco per antico pelo,
      gridando: "Guai a voi, anime prave!
      Non isperate mai veder lo cielo:
      i’ vegno per menarvi a l’altra riva
      ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.
      E tu che se’ costì, anima viva,
      pàrtiti da cotesti che son morti".
      Ma poi che vide ch’io non mi partiva,
      disse: "Per altra via, per altri porti
      verrai a piaggia, non qui, per passare:
      più lieve legno convien che ti porti".
      E ’l duca lui: "Caron, non ti crucciare:
      vuolsi così colà dove si puote
      ciò che si vuole, e più non dimandare".
      Quinci fuor quete le lanose gote
      al nocchier de la livida palude,
      che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
      Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,
      cangiar colore e dibattero i denti,
      ratto che ’nteser le parole crude.
      Bestemmiavano Dio e lor parenti,
      l’umana spezie e ’l loco e ’l tempo e ’l seme
      di lor semenza e di lor nascimenti.
      Poi si ritrasser tutte quante insieme,
      forte piangendo, a la riva malvagia
      ch’attende ciascun uom che Dio non teme.
      Caron dimonio, con occhi di bragia
      loro accennando, tutte le raccoglie;
      batte col remo qualunque s'adagia.
      Come d’autunno si levan le foglie
      l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo
      vede a la terra tutte le sue spoglie,
      similemente il mal seme d’Adamo
      gittansi di quel lito ad una ad una,
      per cenni come augel per suo richiamo.
      Così sen vanno su per l’onda bruna,
      e avanti che sien di là discese,
      anche di qua nuova schiera s’auna.
      "Figliuol mio", disse 'l maestro cortese,
      "quelli che muoion ne l'ira di Dio
      tutti convegnon qui d'ogne paese;
      e pronti sono a trapassar lo rio,
      ché la divina giustizia li sprona,
      sì che la tema si volve in disio.
      Quinci non passa mai anima buona;
      e però, se Caron di te si lagna,
      ben puoi sapere omai che ’l suo dir suona".
      Finito questo, la buia campagna
      tremò sì forte, che de lo spavento
      la mente di sudore ancor mi bagna.
      La terra lagrimosa diede vento,
      che balenò una luce vermiglia
      la qual mi vinse ciascun sentimento;
      e caddi come l’uom cui sonno piglia.

    • @piergiorgioangelomontanari
      @piergiorgioangelomontanari 10 месяцев назад

      Ruppemi l’alto sonno ne la testa
      un greve truono, sì ch’io mi riscossi
      come persona ch’è per forza desta;
      e l’occhio riposato intorno mossi,
      dritto levato, e fiso riguardai
      per conoscer lo loco dov’io fossi.
      Vero è che ’n su la proda mi trovai
      de la valle d’abisso dolorosa
      che ’ntrono accoglie d’infiniti guai.
      Oscura e profonda era e nebulosa
      tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
      io non vi discernea alcuna cosa.
      "Or discendiam qua giù nel cieco mondo",
      cominciò il poeta tutto smorto.
      "Io sarò primo, e tu sarai secondo".
      E io, che del color mi fui accorto,
      dissi: "Come verrò, se tu paventi
      che suoli al mio dubbiare esser conforto?".
      Ed elli a me: "L’angoscia de le genti
      che son qua giù, nel viso mi dipigne
      quella pietà che tu per tema senti.
      Andiam, ché la via lunga ne sospigne".
      Così si mise e così mi fé intrare
      nel primo cerchio che l’abisso cigne.
      Quivi, secondo che per ascoltare,
      non avea pianto mai che di sospiri
      che l’aura etterna facevan tremare;
      ciò avvenia di duol sanza martìri,
      ch’avean le turbe, ch’eran molte e grandi,
      d’infanti e di femmine e di viri.
      Lo buon maestro a me: "Tu non dimandi
      che spiriti son questi che tu vedi?
      Or vo’ che sappi, innanzi che più andi,
      ch’ei non peccaro; e s’elli hanno mercedi,
      non basta, perché non ebber battesmo,
      ch’è porta de la fede che tu credi;
      e s’e’ furon dinanzi al cristianesmo,
      non adorar debitamente a Dio:
      e di questi cotai son io medesmo.
      Per tai difetti, non per altro rio,
      semo perduti, e sol di tanto offesi
      che sanza speme vivemo in disio".
      Gran duol mi prese al cor quando lo ’ntesi,
      però che gente di molto valore
      conobbi che ’n quel limbo eran sospesi.
      "Dimmi, maestro mio, dimmi, segnore",
      comincia’ io per volere esser certo
      di quella fede che vince ogne errore:
      "uscicci mai alcuno, o per suo merto
      o per altrui, che poi fosse beato?".
      E quei che ’ntese il mio parlar coverto,
      rispuose: "Io era nuovo in questo stato,
      quando ci vidi venire un possente,
      con segno di vittoria coronato.
      Trasseci l’ombra del primo parente,
      d’Abèl suo figlio e quella di Noè,
      di Moïsè legista e ubidente;
      Abraàm patrïarca e Davìd re,
      Israèl con lo padre e co’ suoi nati
      e con Rachele, per cui tanto fé,
      e altri molti, e feceli beati.
      E vo’ che sappi che, dinanzi ad essi,
      spiriti umani non eran salvati".
      Non lasciavam l’andar perch’ei dicessi,
      ma passavam la selva tuttavia,
      la selva, dico, di spiriti spessi.
      Non era lunga ancor la nostra via
      di qua dal sonno, quand’io vidi un foco
      ch’emisperio di tenebre vincia.
      Di lungi n’eravamo ancora un poco,
      ma non sì ch’io non discernessi in parte
      ch’orrevol gente possedea quel loco.
      "O tu ch’onori scïenzïa e arte,
      questi chi son c’ hanno cotanta onranza,
      che dal modo de li altri li diparte?".
      E quelli a me: "L’onrata nominanza
      che di lor suona sù ne la tua vita,
      grazïa acquista in ciel che sì li avanza".
      Intanto voce fu per me udita:
      "Onorate l’altissimo poeta;
      l’ombra sua torna, ch’era dipartita".
      Poi che la voce fu restata e queta,
      vidi quattro grand’ombre a noi venire:
      sembianz’avevan né trista né lieta.
      Lo buon maestro cominciò a dire:
      "Mira colui con quella spada in mano,
      che vien dinanzi ai tre sì come sire:
      quelli è Omero poeta sovrano;
      l’altro è Orazio satiro che vene;
      Ovidio è ’l terzo, e l’ultimo Lucano.
      Però che ciascun meco si convene
      nel nome che sonò la voce sola,
      fannomi onore, e di ciò fanno bene".
      Così vid’i’ adunar la bella scola
      di quel segnor de l’altissimo canto
      che sovra li altri com’aquila vola.
      Da ch’ebber ragionato insieme alquanto,
      volsersi a me con salutevol cenno,
      e ’l mio maestro sorrise di tanto;
      e più d’onore ancora assai mi fenno,
      ch’e’ sì mi fecer de la loro schiera,
      sì ch’io fui sesto tra cotanto senno.
      Così andammo infino a la lumera,
      parlando cose che ’l tacere è bello,
      sì com’era ’l parlar colà dov’era.
      Venimmo al piè d’un nobile castello,
      sette volte cerchiato d’alte mura,
      difeso intorno d’un bel fiumicello.
      Questo passammo come terra dura;
      per sette porte intrai con questi savi:
      giugnemmo in prato di fresca verdura.
      Genti v’eran con occhi tardi e gravi,
      di grande autorità ne’ lor sembianti:
      parlavan rado, con voci soavi.
      Traemmoci così da l’un de’ canti,
      in loco aperto, luminoso e alto,
      sì che veder si potien tutti quanti.
      Colà diritto, sovra ’l verde smalto,
      mi fuor mostrati li spiriti magni,
      che del vedere in me stesso m’essalto.
      I’ vidi Eletra con molti compagni,
      tra ’ quai conobbi Ettòr ed Enea,
      Cesare armato con li occhi grifagni.
      Vidi Cammilla e la Pantasilea;
      da l’altra parte vidi ’l re Latino
      che con Lavina sua figlia sedea.
      Vidi quel Bruto che cacciò Tarquino,
      Lucrezia, Iulia, Marzïa e Corniglia;
      e solo, in parte, vidi ’l Saladino.
      Poi ch’innalzai un poco più le ciglia,
      vidi ’l maestro di color che sanno
      seder tra filosofica famiglia.
      Tutti lo miran, tutti onor li fanno:
      quivi vid’ïo Socrate e Platone,
      che ’nnanzi a li altri più presso li stanno;
      Democrito che ’l mondo a caso pone,
      Dïogenès, Anassagora e Tale,
      Empedoclès, Eraclito e Zenone;
      e vidi il buono accoglitor del quale,
      Dïascoride dico; e vidi Orfeo,
      Tulïo e Lino e Seneca morale;
      Euclide geomètra e Tolomeo,
      Ipocràte, Avicenna e Galïeno,
      Averoìs che ’l gran comento feo.
      Io non posso ritrar di tutti a pieno,
      però che sì mi caccia il lungo tema,
      che molte volte al fatto il dir vien meno.
      La sesta compagnia in due si scema:
      per altra via mi mena il savio duca,
      fuor de la queta, ne l’aura che trema.
      E vegno in parte ove non è che luca.

  • @mariagigante9487
    @mariagigante9487 8 месяцев назад +1

    Meraviglioso unico❤❤

  • @andrearicci4438
    @andrearicci4438 Год назад +1

    Il più grande 💯💯💯❤❤❤❤

  • @ant.pir1985
    @ant.pir1985 3 года назад +31

    è disponibile anche un video con purgatorio e paradiso?

    • @Inflamheart
      @Inflamheart  2 года назад +23

      Caro amico Antonio vediamo in futuro se riusciamo a editarli, mettere assieme tutti canti dell'Inferno in unico video di 6 ore è stata un'impresa titanica che ha richiesto molto tempo quindi vedremo più avanti, ringraziandoti per il supporto ti mandiamo un caro abbraccio, buone feste, saluti.

    • @dantedellelce9056
      @dantedellelce9056 2 года назад

      @@Inflamheart Prima di tutto grazie per il video e per il tempo dedicato. Alcun aggiornamento sulla possibilità di aver altri video per completare la Divina Commedia? Grazie mille!

    • @dantedellelce9056
      @dantedellelce9056 2 года назад

      Posso anche prestare dell'aiuto con l'editing se i file si trovano su cloud. Grazie!

    • @lucaimperatore_
      @lucaimperatore_ Год назад +1

      Mi accodo anche io a tale richiesta: necessit(iam)o delle cantiche del purgatorio e del paradiso

    • @currentlyAddictedToKebab
      @currentlyAddictedToKebab Год назад

      Gassman, se non erro, ha letto solo alcuni Canti del Purgatorio e del Paradiso

  • @NewVagabond
    @NewVagabond Год назад +1

    Indimenticabile ❤

  • @marcoalessandroriola1149
    @marcoalessandroriola1149 2 года назад +2

    Ti amo grazieeee ❤️❤️❤️❤️

  • @CheGuevara-e1b
    @CheGuevara-e1b Год назад +2

    Sublime ❤

  • @enricoterranova5389
    @enricoterranova5389 2 года назад +2

    Momenti culturali di altissimo livello!

  • @diega3867
    @diega3867 2 года назад +3

    Insuperabile Gassman

  • @beniaminogalati
    @beniaminogalati Год назад +1

    grazie di cuore

  • @salvatorepellegrino7053
    @salvatorepellegrino7053 3 года назад +5

    Che meraviglia! ♥️

  • @eliosanciolo9418
    @eliosanciolo9418 3 года назад +3

    Grande Gassman!

  • @soslan3429
    @soslan3429 Год назад +1

    Bellissimo. Ben altro che Benigni!!

  • @giovannicossu430
    @giovannicossu430 8 месяцев назад +1

    Al dirò di Dante,risponde il Voi di Petrarca!

  • @BladeCulture
    @BladeCulture Год назад +1

    meraviglioso!

  • @mattiafioravanti8475
    @mattiafioravanti8475 2 года назад +1

    Bellissimo. Peccato l'audio saturo.

  • @federicosani6981
    @federicosani6981 2 года назад +3

    Immenso Gasmann

  • @raulcesari4115
    @raulcesari4115 8 месяцев назад +1

    Mi risulta che abbia letto tutta la "Divina Commedia". Sarebbe ora di metterla a disposizione dopo che un branco di energumeni ha deciso di tagliare Purgatorio e Paradiso (tranne alcuni canti) seguendo le scempiaggini crociane.

  • @giovannitestore1845
    @giovannitestore1845 6 месяцев назад

    Sublimeeeeeeeeeeeeee 🎉
    ❤❤❤❤❤❤❤🌹

  • @paolaaimonecat9609
    @paolaaimonecat9609 6 месяцев назад +1

    La amo

  • @francescafurini7060
    @francescafurini7060 6 месяцев назад

    Grande, grande gassman

  • @marconannucci5173
    @marconannucci5173 2 года назад +2

    Sublime!!!

  • @sebasthian_serrano
    @sebasthian_serrano 6 месяцев назад

    y el Infierno y Paraiso??? No lo encuentro

  • @CrvshLifessy
    @CrvshLifessy 6 месяцев назад

    1:03:26 canto VII

  • @diegosauda9596
    @diegosauda9596 2 года назад +9

    Benigni siediti la' nell angolo buio della stanza taci ascolta e attendi la fine

    • @12madis
      @12madis Месяц назад

      Che commento stupido! Gassman lo recitava invece Benigni lo leggeva ( come Sermonti) : sono due cose diverse!

    • @diegosauda9596
      @diegosauda9596 Месяц назад

      @@12madis avulse...in che senso...??
      Lascia perdere a me gia l accento toscano stufa subito, ma vuoi mettere enfasi vittoriosa di Gassman contro la ripetitiva cadenza stufevole di benigni...non regge il paragone.

  • @andreacarrara5421
    @andreacarrara5421 2 года назад +1

    È possibile dividere il video secondo i canti?

    • @Inflamheart
      @Inflamheart  2 года назад

      Buonasera. In descrizione troverà il minutaggio del video diviso per singoli canti. Saluti.

    • @andreacarrara5421
      @andreacarrara5421 2 года назад

      Grazie, non avevo visto

  • @judenfrei6075
    @judenfrei6075 2 года назад

    Ma perche' non si trova piu' il canto XXVI originale??
    Gia' il canto e' difficile da trovare, parlo del grande Vittorio Gassman, in piu' da circa un anno / un anno e mezzo e' sparito.. trovo solo questo con un mix di anni differente.. dove trovo l' originale?? Grazie..

  • @CrvshLifessy
    @CrvshLifessy 6 месяцев назад

    5:36:00 CANTO XXIV

  • @CrvshLifessy
    @CrvshLifessy 6 месяцев назад

    5:28:38 canto XXXIV

  • @opopomozegerla
    @opopomozegerla 3 года назад

    grazie mille

  • @monicadefano6538
    @monicadefano6538 Месяц назад

  • @mariaclaraisola2095
    @mariaclaraisola2095 2 года назад +2

    Bravo

  • @giovannineri6332
    @giovannineri6332 2 года назад

    meraviglioso

  • @paolaaimonecat9609
    @paolaaimonecat9609 6 месяцев назад

    Come possibile non innamorarsi?

  • @francescocesare2909
    @francescocesare2909 Год назад

    si Gasman e il migliore voce molto recitativa ma il video e un po troppo lungo si doveva fare in 3 video di un ora e mezzo come si fa a sentire 5 ore

  • @alessandrocolagrossi9571
    @alessandrocolagrossi9571 Год назад +1

    25:25

  • @EmilioChiarelli
    @EmilioChiarelli 11 месяцев назад

    🎉

  • @alessandrocolagrossi9571
    @alessandrocolagrossi9571 2 года назад +1

    43:32

  • @SimoneMonotti
    @SimoneMonotti 11 месяцев назад

    E'. Da. Brividi.

  • @MrCarmelov
    @MrCarmelov 3 месяца назад

    Si

  • @alessandrocolagrossi9571
    @alessandrocolagrossi9571 2 года назад

    22:15

  • @duqueadriano0081
    @duqueadriano0081 Год назад

    5:26:28

  • @antonioajolfi4055
    @antonioajolfi4055 Год назад +2

    Poveraccio Begnini!!!!

  • @marcoprete774
    @marcoprete774 4 месяца назад

    Non si gioca con spie. Non si gioca con generazione, Non si gioca con neuroscienza. Non si gioca

  • @pietrocuni
    @pietrocuni Год назад

    2:11

  • @marialuisapozzi7473
    @marialuisapozzi7473 2 года назад

    P