Grazie ragazzi! Mi ritrovo in pieno con quello che avete detto! E lo posso confermare dopo 2 anni di matrimonio (in cui abbiamo sperimentato tante gioie ma anche tante fatiche e cambiamenti) e neanche 1 giorno di convivenza! Ciò che conta è il desiderio di entrambi di ascoltarsi, costruire insieme e sapersi perdonare...se non si sono sperimentati nel fidanzamento..inutile fare tante "prove"🙂
ciao! Grazie mille sempre, siete preziosi ! 2 domande: 1) cosa intendete quando dite di vivere un fidanzamento "bello, pieno, indipendente e libero" ? come si fa a essere indipendenti e, contemporaneamente, costruire già da fidanzati un PER SEMPRE? 2) Due amici dovevano sposarsi durante il lockdown ma hanno rimandato all’anno prossimo, nel frattempo vogliono andare a convivere “visto che pagano l’affitto”. A loro cosa posso consigliare?
Noi abbiamo fatto un anno di fidanzamento a distanza e lui andava al b&b quasi ogni weekend. Ora, capite che continuare così è improponibile e che ci sono casi in cui condividere, seppur per un weekend, lo stesso letto è necessario. Lui mi avanza pure la proposta della convivenza, che a me non convince perché non voglio togliere la "novità" al matrimonio
È la stessa cosa che dico io: la convivenza toglie tutta la novità del matrimonio. Oggi la convivenza viene vista come l'inizio di tutto mentre il matrimonio viene visto come la fine, come se fosse il punto di arrivo di un percorso, come se fosse un qualcosa di già "morto". Invece dovrebbe essere il punto di inizio, dovrebbe dare freschezza perché si presuppone che coppia cominci un nuovo cammino. Inoltre non è impossibile: c'è una youtuber americana cattolica, che si chiama Emily Wilson e ha condiviso un video in cui raccontava che lei e quello che ora è suo marito avevano deciso di aspettare il matrimonio, e lei è americana mentre suo marito è olandese. Appartenevano a due nazioni diverse e, soprattutto lontane, cmq per conoscersi viaggiavano insieme (camere separate), lei stava un periodo da lui in casa in affitto.... Se uno/a crede in un valore, fa di tutto per portarlo avanti. P.s. anche lui è cattolico. Sono entrambi molto ferventi e credevano nello stesso valore. (Oggi hanno due figli) Francamente, questa è una mia opinione, preferirei rimanere single piuttosto che scendere a compromessi sui miei propri valori.
Sicuramente sono consigli sensati, ma mi pare un po' rigido voler applicare una specie di manuale di regole a tutte le coppie e a tutte le situazioni. Alcune fra le coppie più belle che conosco hanno vissuto insieme anni, si sono sposate e sono un esempio radioso di bellezza e fedeltà. La chiesa fa bene a dare dei consigli ma secondo il mio modesto parere sbaglia a fare diventare i consigli una rigida gabbia di condizioni sine qua non. Il primato assoluto ce l'ha la coscienza delle persone nella loro realtà contestuale precisa.
Come abbiamo detto nel video, anche noi conosciamo coppie conviventi che funzionano, quello che contano sono i presupposti ed il lavoro che si fa nella coppia. Tuttavia il matrimonio è un sacramento, e se te ne rendi conto, vale la pena viverlo nella sua pienezza (quindi, senza convivenza). Poi ognuno ha il suo cammino, da parte nostra desideriamo offrire spunti di riflessione, non critiche, per fare scelte consapevoli e profonde.
La statistica delle coppie separate: nella maggioranza dei casi hanno convissuto. Poi che esistano delle eccezioni nessuno lo mette in dubbio. Ma se vogliamo capire i meccanismi che sottendono l'affettività e l'amore, allora non sono le eccezioni a guidare il ragionamento. Inoltre chi crede nel sacramento non ha motivo nell'andare a convivere.
Bellissima l'ultima storia e complimenti per questi video che ci aiutano a puntare in alto semplicemente aprendo RUclips. Quindi il secondo tipo è "convivenza per comodità"?
Grazie mille del video 😊 però do una domanda, se ho scelto di crescere nel amore con il mio ragazzo verso il matrimonio e quindi di andare a convivere solo dopo il sacramento ma lui invece comunque vuole provare la convivenza come posso fare ad affrontare l'argomento in un ottica di crescita e non creando "ultimatum"???
Noto che non si parla d'Amore. E' come parlare di seguire Dio e non parlare del Suo Amore, che per grazia, ci e' sato donato, che ogni individuo deve saper ricevere, e a sua volta donare al prossimo. La relazione, che sia con Dio o con una persona, diventa in comunione quando l'Amore e' reciprocamente donato senza volere niente in cambio. L'altro/a diventa cosi' l'Amato prediletto, e io l'Amante che Ama. Dopo 38 anni di matrimonio e 4 di fidanzamento, abbiamo capito, che un' unione deve avere un progetto comune, e strumenti necessari acquistati strada facendo; la domanda necessaria da chiederesi e': qual'e' il nostro progetto? Cosi' e' per la relazione con il Signore : qual'e' il progetto di vita a cui sono chiamato? Per compierlo devo stare da sola o unirmi ad un'altro/a? Mi scuso per essermi dilungata; che la grazia del Padre scenda e ci illumuini.
Grazie Antonella! Condividiamo pienamente il tuo pensiero. Sono temi che abbiamo trattato moltissimo sia nel blog (5p2p.it) che nei video precedenti. Questa serie sui NUCLEI di MORTE si focalizza sugli aspetti umani, direi quasi tecnici, strumenti che possono essere utilizzati per capire meglio le dinamiche della coppia. Questo discorso è volontariamente aperto ai credenti e ai non credenti. Un abbraccio di cuore
Grazie per il video! Lui, non credente, sceglierebbe la convivenza...lei vorrebbe il matrimonio...sono posizioni apparentemente inconciliabili. È meglio non approfondire proprio la conoscenza?
Una domanda, forse sciocca... Cosa significa esattamente "andare nella stessa direzione"? Per quanto riguarda la convivenza, capisco che è come per la castità... Se non si è d'accordo, è qui la vera prova, e non la convivenza come prova per verificare se ci si può sposare... Giusto? Grazie mille! Vi abbraccio...
Significa condividere gli stessi valori e le stesse aspettative di vita. Due, in una coppia, possono anche essere in disaccordo ma ciò su cui entrambi devono essere d'accordo sono i valori su cui si fonda la coppia. Ad esempio immagina una casa: i due possono essere in disaccordo sulla forma delle porte, delle finestre ma l'importante è che non siano in disaccordo sulle fondamenta della casa (i valori in comune) che devono essere ben solidi affinché la casa non crolli. Insomma per riprendere le parole del Vangela: bisogna che la casa sia costruita sulla pietra e non sulla sabbia.
io ho capito. sono sempre stata d'accordo con voi ma su questo proprio no. Il vostro mantra è "vivere un fidanzamento pieno e libero che ti dà la possibilità di dire no anche il giorno lrima del matrimonio". e la convivenza non te la da questa possibilità? ci diamo la possibilità di conoscerci ancora più profondamente ma abbiamo la possibilità di stoppare tutto. invece senza convinza ci si sposa senza conoscersi a fondo (su questo sono convinta al 200%). Altra cosa: parlare di situazione di instabilitàcon riferimento alla convivenza. secondo voi scegliere di condividere la quotidianità col proprio partner rende la relazione instabile? In ogni caso, non c è nulla.di male a non volere convivere ma è sbagliato definire la convivenza un nucleo di morte... come.voi stessi dite, ci sono tante coppie conviventi prossime al matrimonio ma perfettamente sane e solide
@@giuliadegennaro3811 è un nucleo di morte nel senso che spegne la novità del matrimonio. Inoltre per conoscere una persona a fondo ci vuole una vita intera, non basta qualche anno. Quando sono in vacanza vedo coppie che convivono ma non si guardano e non si cagano di striscio. Come se ne avessero abbastanza l'uno dell'altro e vanno alla ricerca di altro proprio perché la ricerca dell'altro corrisponde a una novità rispetto a quel qualcosa che si è spento nella relazione che si sta vivendo. Una mia amica ha convissuto per 10 anni con il suo ragazzo, era il ragazzo perfetto, dopo due anni divorzio. Inoltre il matrimonio è un impegno e l'impegno non si può simulare. Come fai a simulare un impegno con la porta sempre aperta!? L'impegno è quando la persona si mette in gioco al cento per cento e la porta è chiusa e i due devono per forza affrontare il problema insieme. No che quando c'è un problema grosso, uno prende e scappa perché tanto si sa che questo non è un impegno vero e proprio. Quando io mi dono completamente a una persona, mi dono anima e corpo a una persona che ha promesso di stare con me per tutta la vita, nel bene e nel male. Non che faccio la convivenza, mi dono interamente ad un uomo, poi vi lasciamo, poi mi dono completamente ad un altro. Amare in maniera totale, nel bene e nel male, come se i due scegliessero "incatenarsi" per la vita e nel caso arrivi una burrasca (un problema da affrontare), i due sanno che devono affrontarlo insieme perché hanno deciso di "incatenarsi" per la vita qualsiasi cosa accada. Ma purtroppo amare così nella nostra società è troppo, è un'asticella troppo alta di fronte alla quale si ha paura. Si preferisce un qualcosa di libero, che non impegni troppo, qualcosa di sempre fluido. Perché la verità è che si ha paura di affrontare un impegno del genere. Oggi i divorzi sono più alti che mai e oggi la stragrande maggioranza delle persone convivono. Questa non è una critica verso di te e solo la mia modesta opinione.
@@mariagraziatortora1153 no, certo lo so che non è una critica verso di me. "per conoscere una persona ci vuole una vita intera, non basta qualche anno".... figurati se non ci convivi quanto puoi conoscerla una persona ( non dico che la conosci necessariamente poco ma NON SARA' MAI E RIPETO M-A-I come convivere il quotidiano, vederla tutti i giorni, e su questo nessuno può dire il contrario perché è una cosa scientifica, certa). Dici che vedi coppie conviventi che non si cagano di striscio...le conosci queste coppie? Come fai a sapere che sono conviventi e non sposate? da come scrivi sembra che le incroci e basta, che siano sconosciuti per te. "il matrimonio è un impegno vero e non si può simulare"..siamo d'accordo ma allora quelli che convivono sono degli irresponsabili, necessariamente? Quante coppie, passando per la convivenza, arrivano al matrimonio? te lo dico io: tante, tanti miei amici hanno convissuto e si sono sposati. Tu dici che la convivenza lascia una porta aperta per scappare dalle difficoltà. Capisco quello che dici ma... tu credi davvero che una coppia MATURA E CHE SI AMA scappa alle prime difficoltà approfittando della porta aperta della convivenza oppure si prende le proprie responsabilità e cerca di resistere alle tempeste? E se, per dare "La novità al matrimonio", si passa direttamente al matrimonio, poi si scopre che uno dei due è un violento...? o cmq, una grande incompatibilità caratteriale che rende insopportabile la convivenza (nel matrimonio)? non era meglio saperlo prima? Adesso la mia esperienza (indiretta): la maggior parte delle coppie che vedo in cui uno dei due appare sempre scoglionato (scusa il termine), scontento...sono coppie che NON hanno convissuto. La maggior parte delle coppie solide, riuscite...HANNO CONVISSUTO. E secondo te nella convivenza non hanno passato delle crisi? mi ricordo di una mia amica addirittura che con il fidanzato (ora marito) si erano addirittura rivolti ad una terapia di coppia durante la convivenza... sono persone mature, adulte e che ci tengono l'una all'altro. Hanno risolto i loro problemi e qualche anno dopo si sono sposati (in chiesa!). Adesso non voglio dire che chi non convive è condannato (nella mia famiglia ci sono coppie che non hanno convissuto ma sono coppie solide e soddisfatte) ma NON MI SI PUò VENIRE A DIRE CHE LA CONVIVENZA E' INUTILE O CHE NON CAMBIA NULLA RISPETTO A UNA NON CONVIVENZA perché NON è VERO!!! come io riconosco che non per forza una convivenza pre matrimoniale sia una garanzia assoluta.
@@giuliadegennaro3811 io seguo il Signore, non seguo il mondo. Gli insegnamenti del mondo sono incompatibili con quelli del Signore. Sta a noi scegliere da che parte stare.
@@mariagraziatortora1153 mi dici per favore dove esplicitamente viene condannata la convivenza, nelle scritture? Inoltre, (e qui parlo dell'antico testamento, vengono scritte cose terribili sulle donne (tipo che le non vergini andrebbero uccise e altre cose)...segui anche quelle?
Ma alla fine scusate, la Convivenza è la soluzione migliore per tutti, perché appunto non sei vincolato e puoi decidere più liberamente ; denigrare così la convivenza piuttosto che il matrimonio (che diciamolo, è un pezzo di carta dove ci sono solo diritti e doveri, rispetto per chi si sposa, ma di sti tempi è solo tempo sprecato)... Come il vostro video sulla castità, se uno dei 2 non vuole non si fa....
È proprio questo uno dei problemi della società moderna, quello dell'eccessiva libertà che in realtà può sconfinare facilmente nella mancanza di responsabilità perché alla base c'è la paura del per sempre, dell'impegnarsi in una scelta totale e definitiva, mentre lo stesso Papa incoraggia i giovani a non avere paura di prendere decisioni definitive sulla propria vita, in questo caso il matrimonio, ovviamente dopo aver prima fatto un cammino serio di preparazione; forse il matrimonio civile può essere solo un contratto e un documento legale, ma il matrimonio cristiano secondo il Catechismo della Chiesa cattolica è un Sacramento, e una vocazione della stessa importanza della vocazione religiosa,poi chiaramente ognuno ha il suo punto di vista su questo tema, ti sto solo chiarendo la differenza tra le due cose ✌️
![Baby Kia - GLOVES & DRACS (BLACK AF1s) [Official Music Video]](http://i.ytimg.com/vi/ajm8LeB0qQk/mqdefault.jpg)
![Eminem - Like My Shit [Official Audio]](http://i.ytimg.com/vi/vx_IMvFkrfA/mqdefault.jpg)
Grazie ragazzi! Mi ritrovo in pieno con quello che avete detto! E lo posso confermare dopo 2 anni di matrimonio (in cui abbiamo sperimentato tante gioie ma anche tante fatiche e cambiamenti) e neanche 1 giorno di convivenza! Ciò che conta è il desiderio di entrambi di ascoltarsi, costruire insieme e sapersi perdonare...se non si sono sperimentati nel fidanzamento..inutile fare tante "prove"🙂
Siete fantastici! Grande chiarezza e ottimi esempi. Dio vi benedica per questo prezioso servizio che fate!
ciao! Grazie mille sempre, siete preziosi ! 2 domande:
1) cosa intendete quando dite di vivere un fidanzamento "bello, pieno, indipendente e libero" ? come si fa a essere indipendenti e, contemporaneamente, costruire già da fidanzati un PER SEMPRE?
2) Due amici dovevano sposarsi durante il lockdown ma hanno rimandato all’anno prossimo, nel frattempo vogliono andare a convivere “visto che pagano l’affitto”. A loro cosa posso consigliare?
Puntare sempre in alto !!!
Bellissimo ❤
Noi abbiamo fatto un anno di fidanzamento a distanza e lui andava al b&b quasi ogni weekend. Ora, capite che continuare così è improponibile e che ci sono casi in cui condividere, seppur per un weekend, lo stesso letto è necessario. Lui mi avanza pure la proposta della convivenza, che a me non convince perché non voglio togliere la "novità" al matrimonio
È la stessa cosa che dico io: la convivenza toglie tutta la novità del matrimonio.
Oggi la convivenza viene vista come l'inizio di tutto mentre il matrimonio viene visto come la fine, come se fosse il punto di arrivo di un percorso, come se fosse un qualcosa di già "morto".
Invece dovrebbe essere il punto di inizio, dovrebbe dare freschezza perché si presuppone che coppia cominci un nuovo cammino.
Inoltre non è impossibile: c'è una youtuber americana cattolica, che si chiama Emily Wilson e ha condiviso un video in cui raccontava che lei e quello che ora è suo marito avevano deciso di aspettare il matrimonio, e lei è americana mentre suo marito è olandese.
Appartenevano a due nazioni diverse e, soprattutto lontane, cmq per conoscersi viaggiavano insieme (camere separate), lei stava un periodo da lui in casa in affitto....
Se uno/a crede in un valore, fa di tutto per portarlo avanti.
P.s. anche lui è cattolico. Sono entrambi molto ferventi e credevano nello stesso valore. (Oggi hanno due figli)
Francamente, questa è una mia opinione, preferirei rimanere single piuttosto che scendere a compromessi sui miei propri valori.
Grazie infinite beddi picciotti!! 😂😂Che Dio vi benedica grandemente!!!✌️👏🙏
Sicuramente sono consigli sensati, ma mi pare un po' rigido voler applicare una specie di manuale di regole a tutte le coppie e a tutte le situazioni. Alcune fra le coppie più belle che conosco hanno vissuto insieme anni, si sono sposate e sono un esempio radioso di bellezza e fedeltà. La chiesa fa bene a dare dei consigli ma secondo il mio modesto parere sbaglia a fare diventare i consigli una rigida gabbia di condizioni sine qua non. Il primato assoluto ce l'ha la coscienza delle persone nella loro realtà contestuale precisa.
Come abbiamo detto nel video, anche noi conosciamo coppie conviventi che funzionano, quello che contano sono i presupposti ed il lavoro che si fa nella coppia. Tuttavia il matrimonio è un sacramento, e se te ne rendi conto, vale la pena viverlo nella sua pienezza (quindi, senza convivenza). Poi ognuno ha il suo cammino, da parte nostra desideriamo offrire spunti di riflessione, non critiche, per fare scelte consapevoli e profonde.
@@5pani2pesci e chi t dice che chi convive e poi si sposa non può viver il matrimonio nella sua pienezza?!
La statistica delle coppie separate: nella maggioranza dei casi hanno convissuto. Poi che esistano delle eccezioni nessuno lo mette in dubbio. Ma se vogliamo capire i meccanismi che sottendono l'affettività e l'amore, allora non sono le eccezioni a guidare il ragionamento. Inoltre chi crede nel sacramento non ha motivo nell'andare a convivere.
Bellissima l'ultima storia e complimenti per questi video che ci aiutano a puntare in alto semplicemente aprendo RUclips. Quindi il secondo tipo è "convivenza per comodità"?
Grazie mille del video 😊 però do una domanda, se ho scelto di crescere nel amore con il mio ragazzo verso il matrimonio e quindi di andare a convivere solo dopo il sacramento ma lui invece comunque vuole provare la convivenza come posso fare ad affrontare l'argomento in un ottica di crescita e non creando "ultimatum"???
Siete fantastici
Bravissimi! Grazie!
il mitico club "Fa fredddooo!!!!"
Bellissimo video, grazie
Domanda, forse molto banale.
Quando è il giusto momento per sposarsi? C'è un momento giusto? 🤔🤔🤔
Noto che non si parla d'Amore. E' come parlare di seguire Dio e non parlare del Suo Amore, che per grazia, ci e' sato donato, che ogni individuo deve saper ricevere, e a sua volta donare al prossimo. La relazione, che sia con Dio o con una persona, diventa in comunione quando l'Amore e' reciprocamente donato senza volere niente in cambio. L'altro/a diventa cosi' l'Amato prediletto, e io l'Amante che Ama. Dopo 38 anni di matrimonio e 4 di fidanzamento, abbiamo capito, che un' unione deve avere un progetto comune, e strumenti necessari acquistati strada facendo; la domanda necessaria da chiederesi e': qual'e' il nostro progetto? Cosi' e' per la relazione con il Signore : qual'e' il progetto di vita a cui sono chiamato? Per compierlo devo stare da sola o unirmi ad un'altro/a? Mi scuso per essermi dilungata; che la grazia del Padre scenda e ci illumuini.
Grazie Antonella! Condividiamo pienamente il tuo pensiero. Sono temi che abbiamo trattato moltissimo sia nel blog (5p2p.it) che nei video precedenti. Questa serie sui NUCLEI di MORTE si focalizza sugli aspetti umani, direi quasi tecnici, strumenti che possono essere utilizzati per capire meglio le dinamiche della coppia. Questo discorso è volontariamente aperto ai credenti e ai non credenti. Un abbraccio di cuore
Ciao ragazzi :) complimenti per il video! Come posso contattarvi? Vi avevo scritto su Facebook, ma ho visto non l avete visto 😊
Complimenti 🙏💞
Grazieeee! 😊😊😊
Grazie per il video! Lui, non credente, sceglierebbe la convivenza...lei vorrebbe il matrimonio...sono posizioni apparentemente inconciliabili. È meglio non approfondire proprio la conoscenza?
Una domanda, forse sciocca... Cosa significa esattamente "andare nella stessa direzione"? Per quanto riguarda la convivenza, capisco che è come per la castità... Se non si è d'accordo, è qui la vera prova, e non la convivenza come prova per verificare se ci si può sposare... Giusto? Grazie mille! Vi abbraccio...
Significa condividere gli stessi valori e le stesse aspettative di vita. Due, in una coppia, possono anche essere in disaccordo ma ciò su cui entrambi devono essere d'accordo sono i valori su cui si fonda la coppia. Ad esempio immagina una casa: i due possono essere in disaccordo sulla forma delle porte, delle finestre ma l'importante è che non siano in disaccordo sulle fondamenta della casa (i valori in comune) che devono essere ben solidi affinché la casa non crolli.
Insomma per riprendere le parole del Vangela: bisogna che la casa sia costruita sulla pietra e non sulla sabbia.
Bellissimo il video ma.. Hai cambiato qualche impostazione della videocamera, mi sembra tutto con meno contrasto.. Buch
Ciao Matteo, da un paio di video stiamo usando una color legggeeermente diversa 🤗
Grazie di esistere Dio benedica fra Mario
👍
Volevo chiedere
Ma le vacanze insieme
Sono buone? Non sono una specie di convivenza?
Camere separate
non ho capito nulla, mi sembra che vi siate contraddetti molte volte , ma forse è un'impressione mia
io ho capito. sono sempre stata d'accordo con voi ma su questo proprio no. Il vostro mantra è "vivere un fidanzamento pieno e libero che ti dà la possibilità di dire no anche il giorno lrima del matrimonio". e la convivenza non te la da questa possibilità? ci diamo la possibilità di conoscerci ancora più profondamente ma abbiamo la possibilità di stoppare tutto. invece senza convinza ci si sposa senza conoscersi a fondo (su questo sono convinta al 200%). Altra cosa: parlare di situazione di instabilitàcon riferimento alla convivenza. secondo voi scegliere di condividere la quotidianità col proprio partner rende la relazione instabile? In ogni caso, non c è nulla.di male a non volere convivere ma è sbagliato definire la convivenza un nucleo di morte... come.voi stessi dite, ci sono tante coppie conviventi prossime al matrimonio ma perfettamente sane e solide
@@giuliadegennaro3811 è un nucleo di morte nel senso che spegne la novità del matrimonio.
Inoltre per conoscere una persona a fondo ci vuole una vita intera, non basta qualche anno.
Quando sono in vacanza vedo coppie che convivono ma non si guardano e non si cagano di striscio.
Come se ne avessero abbastanza l'uno dell'altro e vanno alla ricerca di altro proprio perché la ricerca dell'altro corrisponde a una novità rispetto a quel qualcosa che si è spento nella relazione che si sta vivendo.
Una mia amica ha convissuto per 10 anni con il suo ragazzo, era il ragazzo perfetto, dopo due anni divorzio.
Inoltre il matrimonio è un impegno e l'impegno non si può simulare. Come fai a simulare un impegno con la porta sempre aperta!? L'impegno è quando la persona si mette in gioco al cento per cento e la porta è chiusa e i due devono per forza affrontare il problema insieme.
No che quando c'è un problema grosso, uno prende e scappa perché tanto si sa che questo non è un impegno vero e proprio.
Quando io mi dono completamente a una persona, mi dono anima e corpo a una persona che ha promesso di stare con me per tutta la vita, nel bene e nel male.
Non che faccio la convivenza, mi dono interamente ad un uomo, poi vi lasciamo, poi mi dono completamente ad un altro.
Amare in maniera totale, nel bene e nel male, come se i due scegliessero "incatenarsi" per la vita e nel caso arrivi una burrasca (un problema da affrontare), i due sanno che devono affrontarlo insieme perché hanno deciso di "incatenarsi" per la vita qualsiasi cosa accada.
Ma purtroppo amare così nella nostra società è troppo, è un'asticella troppo alta di fronte alla quale si ha paura.
Si preferisce un qualcosa di libero, che non impegni troppo, qualcosa di sempre fluido.
Perché la verità è che si ha paura di affrontare un impegno del genere.
Oggi i divorzi sono più alti che mai e oggi la stragrande maggioranza delle persone convivono.
Questa non è una critica verso di te e solo la mia modesta opinione.
@@mariagraziatortora1153 no, certo lo so che non è una critica verso di me. "per conoscere una persona ci vuole una vita intera, non basta qualche anno".... figurati se non ci convivi quanto puoi conoscerla una persona ( non dico che la conosci necessariamente poco ma NON SARA' MAI E RIPETO M-A-I come convivere il quotidiano, vederla tutti i giorni, e su questo nessuno può dire il contrario perché è una cosa scientifica, certa). Dici che vedi coppie conviventi che non si cagano di striscio...le conosci queste coppie? Come fai a sapere che sono conviventi e non sposate? da come scrivi sembra che le incroci e basta, che siano sconosciuti per te. "il matrimonio è un impegno vero e non si può simulare"..siamo d'accordo ma allora quelli che convivono sono degli irresponsabili, necessariamente? Quante coppie, passando per la convivenza, arrivano al matrimonio? te lo dico io: tante, tanti miei amici hanno convissuto e si sono sposati. Tu dici che la convivenza lascia una porta aperta per scappare dalle difficoltà. Capisco quello che dici ma... tu credi davvero che una coppia MATURA E CHE SI AMA scappa alle prime difficoltà approfittando della porta aperta della convivenza oppure si prende le proprie responsabilità e cerca di resistere alle tempeste? E se, per dare "La novità al matrimonio", si passa direttamente al matrimonio, poi si scopre che uno dei due è un violento...? o cmq, una grande incompatibilità caratteriale che rende insopportabile la convivenza (nel matrimonio)? non era meglio saperlo prima?
Adesso la mia esperienza (indiretta): la maggior parte delle coppie che vedo in cui uno dei due appare sempre scoglionato (scusa il termine), scontento...sono coppie che NON hanno convissuto. La maggior parte delle coppie solide, riuscite...HANNO CONVISSUTO. E secondo te nella convivenza non hanno passato delle crisi? mi ricordo di una mia amica addirittura che con il fidanzato (ora marito) si erano addirittura rivolti ad una terapia di coppia durante la convivenza... sono persone mature, adulte e che ci tengono l'una all'altro. Hanno risolto i loro problemi e qualche anno dopo si sono sposati (in chiesa!). Adesso non voglio dire che chi non convive è condannato (nella mia famiglia ci sono coppie che non hanno convissuto ma sono coppie solide e soddisfatte) ma NON MI SI PUò VENIRE A DIRE CHE LA CONVIVENZA E' INUTILE O CHE NON CAMBIA NULLA RISPETTO A UNA NON CONVIVENZA perché NON è VERO!!! come io riconosco che non per forza una convivenza pre matrimoniale sia una garanzia assoluta.
@@giuliadegennaro3811 io seguo il Signore, non seguo il mondo. Gli insegnamenti del mondo sono incompatibili con quelli del Signore.
Sta a noi scegliere da che parte stare.
@@mariagraziatortora1153 mi dici per favore dove esplicitamente viene condannata la convivenza, nelle scritture? Inoltre, (e qui parlo dell'antico testamento, vengono scritte cose terribili sulle donne (tipo che le non vergini andrebbero uccise e altre cose)...segui anche quelle?
Cosa ne pensate invece della "convivenza" per una vacanza? Sempre camere separate?! 😅
Ma alla fine scusate, la Convivenza è la soluzione migliore per tutti, perché appunto non sei vincolato e puoi decidere più liberamente ; denigrare così la convivenza piuttosto che il matrimonio (che diciamolo, è un pezzo di carta dove ci sono solo diritti e doveri, rispetto per chi si sposa, ma di sti tempi è solo tempo sprecato)... Come il vostro video sulla castità, se uno dei 2 non vuole non si fa....
È proprio questo uno dei problemi della società moderna, quello dell'eccessiva libertà che in realtà può sconfinare facilmente nella mancanza di responsabilità perché alla base c'è la paura del per sempre, dell'impegnarsi in una scelta totale e definitiva, mentre lo stesso Papa incoraggia i giovani a non avere paura di prendere decisioni definitive sulla propria vita, in questo caso il matrimonio, ovviamente dopo aver prima fatto un cammino serio di preparazione; forse il matrimonio civile può essere solo un contratto e un documento legale, ma il matrimonio cristiano secondo il Catechismo della Chiesa cattolica è un Sacramento, e una vocazione della stessa importanza della vocazione religiosa,poi chiaramente ognuno ha il suo punto di vista su questo tema, ti sto solo chiarendo la differenza tra le due cose ✌️