Quando vedo un video di oltre 1 ora e mezza con Giorgio Arfaras mi sento bene. Come quando esce la nuova puntata della tua serie preferita. Bravi anche Costantino e Paolo.
Ho iniziato da poco, piccolo appunto: chi usa la caduta del Pil russo del 10% per sostenere che "alla fine non va così male" è fuori di testa. -10% è tantissimo, e ci arrivo io che non sono esperto di economia. Per il resto, bellissima puntata!!!!
Differenze di reddito marcate sono presenti anche in paesi sviluppati come Usa, non solo in paesi in via di sviluppo. Sono solo forme diverse ma credo che entrambe si basino su sfruttamento del popolo.
Sì, ci sono differenze che peraltro diventano sempre più marcate. Ma non sono la stessa cosa: per un Bezos che ha creato la più grande azienda del mondo, con centinaia di migliaia di dipendenti e servizi offerti a centinaia di milioni di persone dall'altra trovi un oligarca (a scelta) che si è impadronito di una azienda di stato ed è diventato straricco senza creare nulla e grazie a rapporti col potere politico, corruzione, sottrazione di risorse alla collettività. Peraltro qui si parla di differenze fra zone del paese: le più povere negli Stati Uniti non sono così diverse dalle più ricche nel complesso come fra Mosca e le campagne. Un po' come (ma in peggio) 50/100 anni fa nelle zone povere d'Italia. Io sono friulano, penso alle foto delle mie zone di 50 e più anni fa, ai servizi presenti allora e a quelle di Trieste dello stesso periodo. O ai racconti autobiografici che ho letto. Mondi diversi a distanza di decine di chilometri 😮
La frase sui condizionatori può anche essere delle meno felici (francamente non mi scandalizza) ma paragonare Draghi a Maria Antonietta è francamente eccessivo. Dai…
Questa cecità è incredibile, io non capisco se questa sia malafede, etnocentrismo, bias di conferma... Ma come fate a negare la realtà in modo così plateale? C'è stato un tempo in cui avevo rispetto di questo canale ed era un importante punto di riferimento per la mia informazione, ma ora Giorgio Arfaras ammette candidamente i suoi pregiudizi ideologici al min. 23:21, ragazzi, ma vi ripiagliate? Io sto dalla parte dell'occidente (ci vivo), ma questo, a differenza vostra, non mi spinge a cercare di tenere in piedi per forza un paradigma che palesemente fa acqua da tutte le parti. Spero che questo mio commento almeno spinga verso una riflessione, perché qua si è ampiamente superato il limite.
Non so a quale paradigma si riferisca ma faccio notare questo: se in Italia il paradigma non funziona è perché il modello a cui si aspira è quello russo, non un altro, con spese inutili, disattenzione all'istruzione (in cui se non siamo un unicum nei paesi occidentali, siamo sicuramente tra gli ultimi), cuneo fiscale mostruoso, affossamento del mercato privato e sussidi alla qualunque senza un minimo di razionalizzazione. Bene, questo è il paradigma della Russia: sussidi, sfruttamento delle risorse, monopolizzazione della ricchezza disponibile, desiderio di un'autarchia e nessun investimento per il futuro (oltre alla solita ideologia di fondo, è colpa degli altri). Le sembra che stia descrivendo la Russia o l'Italia? Davvero il paradigma russo è migliore? Sul serio? E, anche ammesso che il paradigma italiano non vada, dovremmo guardare alla Russia per farci insegnare come vivere? Seriamente? Non esiste il paradigma perfetto, il modellino che ti farà ottenere tutto con il minimo sforzo e garantirà la giustizia divina in terra. Le cose non vanno? Non me lo faccio dire da un paese che scatena una guerra come risolvere i miei problemi.
@@auroramancinelli2102 Per paradigma in questo caso non mi riferivo al paradigma occidentale (sarebbe più adeguato parlare di paradigmi, qui mi riferisco a quello se vogliamo dominante in occidente, figlio o frutto dei suoi valori), ma al filtro fallace (forse sarei stato più chiaro chiamandolo ideologia) utilizzato dai vari esponenti di questo canale per descrivere la realtà. Sono d'accordo con quasi tutto ciò che ha detto (escludo il discorso "migliore o peggiore" perché questo giudizio andrebbe identificato secondo un criterio esplicito che inevitabilmente risente del rapporto rispetto ai valori di chi lo esprime). Io malsopporto valori che entrano in conflitto con libertà e democrazia ed è per questo che, così come aborro la grave negazione di questi principi da parte di altri paesi come la Russia (da cui un po' me l'aspetto), allo stesso modo e anzi, ancor di più mi fa schifo come questi stessi valori vengano negati nel "libero e democratico occidente". In definitiva la mia critica era rivolta alla cecità dimostrata in questo canale rispetto alla realtà, il quale risente eccessivamente di un "noi contro loro" profondamente semplicistico, etnocentrico e mancante di ogni parvenza di pensiero critico finendo per figurare come mera propaganda, manifestando un discorso che altro valore non ha se non quello di attenuare la dissonanza cognitiva di persone che (nel migliore dei casi) hanno paura di fare i conti con la realtà
Non ho capito, il discorso mi é sembrato chiaro, i numeri portano acqua al Cremlino, significa che se non interpretati bene fanno sembrare che tutto sia a gonfie vele per la Russia, cosa che non é... Cosa c'è di strano ?
@@carloditullio2768 Non vedo nulla di quello che dice in questo canale: più volte si è detto, anche contro le comuni opinioni, di essere favorevoli ad una maggiore libertà perché la sua restrizione era insensata rispetto agli obiettivi da perseguire. Inoltre, mi spiace dirglielo, ma non riconoscere le differenze culturali significative che sono presenti (se così non è, si portino prove contro) è etnocentrico, perché tale visione rifiuta di accettare e porsi di fronte ai problemi che quelle differenze comportano, che, nondimeno, è stato l'errore compiuto in occidente da parte Europea (forse anche Americana) che ha portato a questo conflitto. Alla Russia è stato permesso un avvicinamento culturale per decenni, che non si è materializzato, che anzi è sfociato in un conflitto. Tra la mentalità occidentale e russa c'è differenza e, pur simpatizzando e comprendendo la situazione di un comune cittadino russo, non si può, per la situazione corrente, innanzitutto far finta che un cittadino russo ed uno ucraino siano sullo stesso piano, per trattamento, per responsabilità morali e per il fatto che è il cittadino russo a odiare, causa propaganda, il cittadino ucraino e, secondariamente, che se due mentalità e modi di concepire il mondo sono arrivati allo scontro, gli stessi sono inevitabilmente diametricalmente opposti tra di loro. Che non esista un dialogo è un dato di fatto, così come ci sia, da parte della Russia, una volontà di cancellare la cultura ucraina, altro che empatia e ottica distorta. Letteralmente, per una "uguaglianza" e "giustizia" da parte russa si sta arrivando a negare o a voler negare un'altra cultura, che, in virtù del principio della libertà andrebbe rispettata, cosa di cui la Russia bellamente si infischia. Mi spiace dirglielo, voler vedere solo gli aspetti positivi e comuni a due nazioni o culture significa esattamente essere etnocentrici, perché è esattamente quello che stanno facendo i russi: l'Ucraina ha in comune alcuni tratti culturali con noi (lingua, per dire il cavillo più abusato), allora è russa. Non funziona così, mi spiace. E si fa bene a sottolineare le differenze, perché anche assumere che qualcuno sia identico a noi è una forma di mancanza di rispetto, oltre, aggiungo io, di desiderio inconscio di voler imporre la propria visione del mondo e la propria cultura. I signori hanno detto esplicitamente più volte di rispettare ma non condividere alcuni presupposti culturali. Il suo discorso non deve farlo qui, deve farlo ai russi che, dimentichi improvvisi causa propaganda, dei legami culturali con l'Ucraina non si stanno facendo problemi a invaderla e a distruggerla. Infine, le consiglio un video, di GioPizzi: "Perché i russi vogliono invadere posti?". Non è un video che apprezzo particolarmente, ma sul finale ci sono testimonianze di quello che la propaganda russa è arrivata a fare per differenziarsi dall'occidente. Le assicuro che fa molto ricredere su quanto si sia simili.
Comunque c'è un errore quando Giorgio dice che non c'è un interesse economico. Nell'ucrina nella zona est e crimea sono stati trovati grandi giacimenti di gas. Questo succese nel 2010, successivamente ci furono investimenti di miliardi da parti di aziende west, anche se al potere c'era ancora un filo putiniano. Successivamente le cose andarono male per la Russia con l'ucraina che puntavano sempre più a west, e non c'è da chiedersi come mai sia scoppiata la guerra. Basta vedere quello che era successo a Kyiv. Dove le forze militari avevano sparato sulla popolazione, e in alcune parti più russe c'era una forte motivazione di dividersi dall'ucraina ed entrare nella federazione russa. ( Ovviamente piena di fake news e simili ). Quindi il fattore economico per me c'è eccome.
Ma questa precisazione non toglie nulla al ragionamento sulle necessità di mantenimento del potere rispetto ad una società deformata da secoli di forme autoritarie. Anzi, non fa che confermare la logica ottocentesca della concezione del potere putiniano e dei "vecchietti delle steppe".
Più si è in alto più fa male quando si cade....rischiamo più noi che la Federazione Russa che a detta del dott. Costantino Di Blasi ha "un 'economia piccola"
[PB] Suggerisco di presentarsi e di portare argomenti. In alternativa c'è la porta - che è ampia per fare entrare le persone, ma anche per farle uscire.
@@LiberiOltreAgora Risponda a questa considerazione che cadere dall'alto fa molto male ed è la situazione in cui stanno molti italiani con la benzina a 2 euro a litro, chissà se tutti quelli che ridacchiano alle citazioni di MARX stanno riuscendo a pagare le rate INPS mentre parliamo; invitate qualcuno che vi "contraddica" ,e ce ne sono tanti, il confronto tra Boldrin e Zucco da Ivan Grieco DOCET....
@@laprimularossa4626 certo è che con le citazioni di Marx non paghi nè la benzina nè l'INPS. Se passa dalle citazioni alle prassi non avresti nè la necessità della benzina nè quella dell'INPS. Senza macchina e morivi prima. Non ci sarebbe la pensione. Infatti tu sei per il modello russo. Quello grandioso.
Quando vedo un video di oltre 1 ora e mezza con Giorgio Arfaras mi sento bene. Come quando esce la nuova puntata della tua serie preferita. Bravi anche Costantino e Paolo.
Amante della fiction?
Ma quanto spiega bene Arfaras? 😎😎👏👏👏
Eccezionale!
Giorgio Arfaras che oratore!!!! Grazie del servizio ragazzi....
Bellissima conversazione. Non conoscevo Arfaras, grande comunicatore, lo si potrebbe ascoltare per ore.
Grazie alla redazione di Liberi Oltre per questo podcast a tre !
Bellissima ‘live’…grazie di farle. 👍
Complimenti! Davvero illuminante
Gran bella puntata!
Puntata ricca e approfondita!
Posso suggerire di ricaricare anche sul primo canale? È una chiacchierata stupenda, dovrebbe avere molto più pubblico.
[PB] I video vengono trasmessi su LOLI 1 e Agora', ma per ora vengono tenuti solo su Agora'. Vedremo in futuro se modificare questo approccio.
Molto interessante grazie
bellissima e rinfrescante chiacchierata, grazie come sempre della qualità che portate su youtube
Ho iniziato da poco, piccolo appunto: chi usa la caduta del Pil russo del 10% per sostenere che "alla fine non va così male" è fuori di testa. -10% è tantissimo, e ci arrivo io che non sono esperto di economia. Per il resto, bellissima puntata!!!!
Differenze di reddito marcate sono presenti anche in paesi sviluppati come Usa, non solo in paesi in via di sviluppo. Sono solo forme diverse ma credo che entrambe si basino su sfruttamento del popolo.
Sì, ci sono differenze che peraltro diventano sempre più marcate. Ma non sono la stessa cosa: per un Bezos che ha creato la più grande azienda del mondo, con centinaia di migliaia di dipendenti e servizi offerti a centinaia di milioni di persone dall'altra trovi un oligarca (a scelta) che si è impadronito di una azienda di stato ed è diventato straricco senza creare nulla e grazie a rapporti col potere politico, corruzione, sottrazione di risorse alla collettività. Peraltro qui si parla di differenze fra zone del paese: le più povere negli Stati Uniti non sono così diverse dalle più ricche nel complesso come fra Mosca e le campagne. Un po' come (ma in peggio) 50/100 anni fa nelle zone povere d'Italia. Io sono friulano, penso alle foto delle mie zone di 50 e più anni fa, ai servizi presenti allora e a quelle di Trieste dello stesso periodo. O ai racconti autobiografici che ho letto. Mondi diversi a distanza di decine di chilometri 😮
È curioso che il Giappone abbia una produttività più bassa dell'Italia. Qualcuno può spiegarmi questa osservazione?
Cosa dire? Wow! I 20€ meglio e più felicemente spesi dell'ultimo decennio!
L' aspetto sulle badanti ucraine è veramente molto interessante, mai fatto caso ma non è una cosa da sottovalutare
Che introduzione meravigliosa di Giorgio Arfaras. Grazie!
La frase sui condizionatori può anche essere delle meno felici (francamente non mi scandalizza) ma paragonare Draghi a Maria Antonietta è francamente eccessivo. Dai…
Pietra miliare. Grazie Arfaras
Sopra il letto non ho Gesû e Maria ma Boldrin e Arfaras
🤣 🤣 🤣
Cari relatori è giusto che un' uomo possa andare inpensione a 60 anni soprattutto se ha iniziato a lavorare a 20 magari con un lavoro duro
Special Guest: Costa DB.
Ma!
@@laprimularossa4626 Rosik
Madonna che trio
😪😪😪😪😪
Questa cecità è incredibile, io non capisco se questa sia malafede, etnocentrismo, bias di conferma...
Ma come fate a negare la realtà in modo così plateale?
C'è stato un tempo in cui avevo rispetto di questo canale ed era un importante punto di riferimento per la mia informazione, ma ora Giorgio Arfaras ammette candidamente i suoi pregiudizi ideologici al min. 23:21, ragazzi, ma vi ripiagliate? Io sto dalla parte dell'occidente (ci vivo), ma questo, a differenza vostra, non mi spinge a cercare di tenere in piedi per forza un paradigma che palesemente fa acqua da tutte le parti.
Spero che questo mio commento almeno spinga verso una riflessione, perché qua si è ampiamente superato il limite.
Non so a quale paradigma si riferisca ma faccio notare questo: se in Italia il paradigma non funziona è perché il modello a cui si aspira è quello russo, non un altro, con spese inutili, disattenzione all'istruzione (in cui se non siamo un unicum nei paesi occidentali, siamo sicuramente tra gli ultimi), cuneo fiscale mostruoso, affossamento del mercato privato e sussidi alla qualunque senza un minimo di razionalizzazione. Bene, questo è il paradigma della Russia: sussidi, sfruttamento delle risorse, monopolizzazione della ricchezza disponibile, desiderio di un'autarchia e nessun investimento per il futuro (oltre alla solita ideologia di fondo, è colpa degli altri). Le sembra che stia descrivendo la Russia o l'Italia? Davvero il paradigma russo è migliore? Sul serio? E, anche ammesso che il paradigma italiano non vada, dovremmo guardare alla Russia per farci insegnare come vivere? Seriamente? Non esiste il paradigma perfetto, il modellino che ti farà ottenere tutto con il minimo sforzo e garantirà la giustizia divina in terra. Le cose non vanno? Non me lo faccio dire da un paese che scatena una guerra come risolvere i miei problemi.
@@auroramancinelli2102 Per paradigma in questo caso non mi riferivo al paradigma occidentale (sarebbe più adeguato parlare di paradigmi, qui mi riferisco a quello se vogliamo dominante in occidente, figlio o frutto dei suoi valori), ma al filtro fallace (forse sarei stato più chiaro chiamandolo ideologia) utilizzato dai vari esponenti di questo canale per descrivere la realtà.
Sono d'accordo con quasi tutto ciò che ha detto (escludo il discorso "migliore o peggiore" perché questo giudizio andrebbe identificato secondo un criterio esplicito che inevitabilmente risente del rapporto rispetto ai valori di chi lo esprime).
Io malsopporto valori che entrano in conflitto con libertà e democrazia ed è per questo che, così come aborro la grave negazione di questi principi da parte di altri paesi come la Russia (da cui un po' me l'aspetto), allo stesso modo e anzi, ancor di più mi fa schifo come questi stessi valori vengano negati nel "libero e democratico occidente".
In definitiva la mia critica era rivolta alla cecità dimostrata in questo canale rispetto alla realtà, il quale risente eccessivamente di un "noi contro loro" profondamente semplicistico, etnocentrico e mancante di ogni parvenza di pensiero critico finendo per figurare come mera propaganda, manifestando un discorso che altro valore non ha se non quello di attenuare la dissonanza cognitiva di persone che (nel migliore dei casi) hanno paura di fare i conti con la realtà
Non ho capito, il discorso mi é sembrato chiaro, i numeri portano acqua al Cremlino, significa che se non interpretati bene fanno sembrare che tutto sia a gonfie vele per la Russia, cosa che non é... Cosa c'è di strano ?
@@carloditullio2768
Non vedo nulla di quello che dice in questo canale: più volte si è detto, anche contro le comuni opinioni, di essere favorevoli ad una maggiore libertà perché la sua restrizione era insensata rispetto agli obiettivi da perseguire. Inoltre, mi spiace dirglielo, ma non riconoscere le differenze culturali significative che sono presenti (se così non è, si portino prove contro) è etnocentrico, perché tale visione rifiuta di accettare e porsi di fronte ai problemi che quelle differenze comportano, che, nondimeno, è stato l'errore compiuto in occidente da parte Europea (forse anche Americana) che ha portato a questo conflitto. Alla Russia è stato permesso un avvicinamento culturale per decenni, che non si è materializzato, che anzi è sfociato in un conflitto. Tra la mentalità occidentale e russa c'è differenza e, pur simpatizzando e comprendendo la situazione di un comune cittadino russo, non si può, per la situazione corrente, innanzitutto far finta che un cittadino russo ed uno ucraino siano sullo stesso piano, per trattamento, per responsabilità morali e per il fatto che è il cittadino russo a odiare, causa propaganda, il cittadino ucraino e, secondariamente, che se due mentalità e modi di concepire il mondo sono arrivati allo scontro, gli stessi sono inevitabilmente diametricalmente opposti tra di loro. Che non esista un dialogo è un dato di fatto, così come ci sia, da parte della Russia, una volontà di cancellare la cultura ucraina, altro che empatia e ottica distorta. Letteralmente, per una "uguaglianza" e "giustizia" da parte russa si sta arrivando a negare o a voler negare un'altra cultura, che, in virtù del principio della libertà andrebbe rispettata, cosa di cui la Russia bellamente si infischia. Mi spiace dirglielo, voler vedere solo gli aspetti positivi e comuni a due nazioni o culture significa esattamente essere etnocentrici, perché è esattamente quello che stanno facendo i russi: l'Ucraina ha in comune alcuni tratti culturali con noi (lingua, per dire il cavillo più abusato), allora è russa. Non funziona così, mi spiace. E si fa bene a sottolineare le differenze, perché anche assumere che qualcuno sia identico a noi è una forma di mancanza di rispetto, oltre, aggiungo io, di desiderio inconscio di voler imporre la propria visione del mondo e la propria cultura. I signori hanno detto esplicitamente più volte di rispettare ma non condividere alcuni presupposti culturali. Il suo discorso non deve farlo qui, deve farlo ai russi che, dimentichi improvvisi causa propaganda, dei legami culturali con l'Ucraina non si stanno facendo problemi a invaderla e a distruggerla. Infine, le consiglio un video, di GioPizzi: "Perché i russi vogliono invadere posti?". Non è un video che apprezzo particolarmente, ma sul finale ci sono testimonianze di quello che la propaganda russa è arrivata a fare per differenziarsi dall'occidente. Le assicuro che fa molto ricredere su quanto si sia simili.
I video che hai salvato sono fantastici
Comunque c'è un errore quando Giorgio dice che non c'è un interesse economico.
Nell'ucrina nella zona est e crimea sono stati trovati grandi giacimenti di gas. Questo succese nel 2010, successivamente ci furono investimenti di miliardi da parti di aziende west, anche se al potere c'era ancora un filo putiniano. Successivamente le cose andarono male per la Russia con l'ucraina che puntavano sempre più a west, e non c'è da chiedersi come mai sia scoppiata la guerra.
Basta vedere quello che era successo a Kyiv. Dove le forze militari avevano sparato sulla popolazione, e in alcune parti più russe c'era una forte motivazione di dividersi dall'ucraina ed entrare nella federazione russa. ( Ovviamente piena di fake news e simili ).
Quindi il fattore economico per me c'è eccome.
Quello che hai scritto però contrasta la narrazione per cui Putin e' un sadico dittatore che vuole solo uccidere, rubare e stuprare
Ma questa precisazione non toglie nulla al ragionamento sulle necessità di mantenimento del potere rispetto ad una società deformata da secoli di forme autoritarie. Anzi, non fa che confermare la logica ottocentesca della concezione del potere putiniano e dei "vecchietti delle steppe".
Più si è in alto più fa male quando si cade....rischiamo più noi che la Federazione Russa che a detta del dott. Costantino Di Blasi ha "un 'economia piccola"
… Ma come? Nessuna citazione oggi ?
no piccola! povera è il termine esatto
medioevale è più esatto
giochi a somma zero ti è stato spiegato.
attendiamo i tuoi dati
dati e non chiacchiere
[PB] Suggerisco di presentarsi e di portare argomenti. In alternativa c'è la porta - che è ampia per fare entrare le persone, ma anche per farle uscire.
@@LiberiOltreAgora Risponda a questa considerazione che cadere dall'alto fa molto male ed è la situazione in cui stanno molti italiani con la benzina a 2 euro a litro, chissà se tutti quelli che ridacchiano alle citazioni di MARX stanno riuscendo a pagare le rate INPS mentre parliamo; invitate qualcuno che vi "contraddica" ,e ce ne sono tanti, il confronto tra Boldrin e Zucco da Ivan Grieco DOCET....
@@laprimularossa4626 certo è che con le citazioni di Marx non paghi nè la benzina nè l'INPS.
Se passa dalle citazioni alle prassi non avresti nè la necessità della benzina nè quella dell'INPS. Senza macchina e morivi prima. Non ci sarebbe la pensione.
Infatti tu sei per il modello russo. Quello grandioso.
Bellissima puntata!