Francesco Guccini - Piazza Alimonda (Live)
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- Опубликовано: 6 дек 2015
- Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare
respiro al largo, verso l'orizzonte.
Genova, repubblicana di cuore, vento di sale,
d'anima forte.
Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi carrugi,
parole antiche e nuove sparate a colpi come da archibugi.
Genova, quella giornata di luglio, d'un caldo torrido
d'Africa nera.
Sfera di sole a piombo, rombo di gente, tesa atmosfera.
Nera o blu l'uniforme, precisi gli ordini, sudore e rabbia;
facce e scudi da Opliti, l'odio di dentro come una scabbia.
Ma poco più lontano, un pensionato ed un vecchio cane
guardavano un aeroplano che lento andava macchiando il mare;
una voce spezzava l'urlare estatico dei bambini.
Panni distesi al sole, come una beffa, dentro ai giardini.
Uscir di casa a vent'anni è quasi un obbligo, quasi un dovere,
piacere d'incontri a grappoli, ideali identici, essere e avere,
la grande folla chiama, canti e colori, grida ed avanza,
sfida il sole implacabile, quasi incredibile passo di danza.
Genova chiusa da sbarre, Genova soffre come in prigione,
Genova marcata a vista attende un soffio di liberazione.
Dentro gli uffici uomini freddi discutono la strategia
e uomini caldi esplodono un colpo secco, morte e follia.
Si rompe il tempo e l'attimo, per un istante, resta sospeso,
appeso al buio e al niente, poi l'assurdo video ritorna acceso;
marionette si muovono, cercando alibi per quelle vite
dissipate e disperse nell'aspro odore della cordite.
Genova non sa ancora niente, lenta agonizza, fuoco e rumore,
ma come quella vita giovane spenta, Genova muore.
Per quanti giorni l'odio colpirà ancora a mani piene.
Genova risponde al porto con l'urlo alto delle sirene.
Poi tutto ricomincia come ogni giorno e chi ha la ragione,
dico nobili uomini, danno implacabile giustificazione,
come ci fosse un modo, uno soltanto, per riportare
una vita troncata, tutta una vita da immaginare.
Genova non ha scordato perché è difficile dimenticare,
c'è traffico, mare e accento danzante e vicoli da camminare.
La Lanterna impassibile guarda da secoli gli scogli e l'onda.
Ritorna come sempre, quasi normale, piazza Alimonda.
La "salvia splendens" luccica, copre un'aiuola triangolare,
viaggia il traffico solito scorrendo rapido e irregolare.
Dal bar caffè e grappini, verde un'edicola vende la vita.
Resta, amara e indelebile, la traccia aperta di una ferita 
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onore a Carlo Giuliani
Sapete quando ho avuto la contezza che è stato il più grande di tutti? Quando ho ascoltato un settenario: facce e scudi da opliti. Lì ho avuto la certezza che nessuno sarebbe stato come Lui
Altra canzone da non portare a x factor ma questa è arte .pennellate autorevoli
Per non dimenticare....CARLO vive ..non si può morire così .....
eppure. ....
Francesco ti adoro
Carlo è vivo e lotta insieme a noi ❤️
Che grande.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
L'unico poeta del vecchio cantautorato italiano che ha dedicato una canzone a questo ragazzo morto durante una protesta nell'Europa del 2000.
Grazie
ONORE A CARLO
PARTIGIANO DEI GIORNI NOSTRI
carlo rip
20 LUGLIO 2018
17 ANNI DALLA MORTE DI CARLO
NOI NON DIMENTICHIAMO
CARLO VIVE
ACAB A VITA 1312
1.3.1.2 SEMPRE
A tutte le vittime della violenza..che sia d' attacco o di difesa
A Carlo ...
Mariuccia non volevi affrontare un a discussione ma hai affrontato l unica cosa. Ke conta la vita affrontando la malattia con la convinzione. Ke. Essere li un quel momento. Da sola. Vuole dire ora ke non ci sei piu di gridare al mondo. Non si puó morire xké ti kiami. ..calrlo! !!!!
Bella Canzone, o poesia, come volete.... Ma ,secondo la mia idea, certe notizie non dovrebbe darle neanche il telegiornale. Si creano solo falsi eroi e altrettanto falsi mostri, da qualsiasi parte la si guardi.
vaffanculo
per tutti quelli che hanno perso tutto quello che avevano, la loro attività, il loro negozio, la loro macchina guadagnate con il sudore della fronte e portate via dai "Carlo" di quella giornata...
Sono tutte vittime.
Quello che è successo a Genova si poteva evitare.
carlo non ci manchi...
la violenza non e' mai accettabile. carlo non e' il mio eroe, non e' il mio eroe chi tira un estintore ai carabinieri. un violento non e' il mio eroe.
era il clima di guerra voluto da quel governo che ha causato la morte di un ragazzo di 20 anni,se non ci fosse una mobiltazione di giovani donne bambini,quel ministro avrebbe fatto sparare ed uccidere tutti coloro che manifestano per una vita migliore.
+Tommaso Tau infatti, a Genova già con la preparazione dall'evento hanno fatto una campagna anti no global
Marco Marrucci taci borghese del cazzo
Commento del tutto fuori luogo, visto che in questo brano non è espressa alcuna volontà di fare di Carlo un eroe, quanto di descrivere un accadimento che ha segnato la storia contemporanea di Genova. Carlo prima di tutto, era un ragazzo, che poteva esserti amico.
Guccia scaduto purtroppo