Panallergeni responsabili del legame fra allergie ai polline e gli alimenti

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  • Опубликовано: 14 окт 2024
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    Nuove conoscenze in campo allergologico permettono oggi di comprendere meglio come mai alcuni pazienti con allergie respiratorie abbiano anche reazioni avverse ad alcuni alimenti. I responsabili sono i panallergeni, cioè allergeni presenti sia nei pollini delle piante che in alcuni alimenti, soprattutto frutta e verdura ma anche alcuni pesci come i crostacei, e che possono dare allergie crociate (dovute quindi alla sommatoria di esposizione ambientale ai pollini e assunzione di alimenti). I panallergeni sono una decina ma i più frequenti sono tre, la profilina, la PR10 e la LTP, la più aggressiva delle tre perchè è gastroresistente e termo stabile quindi non viene degradata dal calore o dalla digestione e può dare origine quindi a sintomi non solo localizzati ma anche sistemici. Chi è allergico alle LPT può avere una reazione allergica anche dopo un'attività fisica intensa se effettuata subito dopo l'assunzione di alimenti che la contengono, o per l'assunzione di alcuni farmaci, specialmente gli antinfiammatori non steroidei, sempre se assunti dopo un alimento a cui si è allergici, e questo spiega perchè talvolta una aspirina non crea nessun problema e un'altra può dare orticaria o altre reazioni avverse, semplicemente perchè magari poche ore prima si era assunto un frutto contenente LTP che non aveva però dato reazioni e non le avrebbe date se non si fosse aggiunta un'ulteriore fonte di innesco della reazione allergica. E se per i pazienti con reazioni lievi è sufficiente evitare gli alimenti contenenti il panallergene verso cui sono allergici per chi ha reazioni sistemiche severe il ricorso alla desensibilizzazione con vaccini specifici oggi è la soluzione più efficace. Ma per una diagnosi certa di allergia sono necessari alcuni test validati che sono i test cutanei, i test sul sangue e i test i provocazione che però oggi possono essere sostituiti - e sempre più lo saranno in futuro - da un nuovo test , e cioè l'attivazione del basofili nel sangue - test molto più semplice del test di provocazione e che non comporta alcun rischio per i pazienti visto che si effettua su un campione di sangue.

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