Finalmente gli è stata rivolta questa domanda!!! Se avessi la possibilità di incontrarlo è esattamente il quesito che gli farei. Sono rimasto colpito quando per la prima volta ho sentito parlare Galimberti a proposito del fatto che "bisogna avere un senso della misura, riconoscere i proprio limiti. Se non fai ciò, prepara la tua rovina". Non ha dato una risposta precisa in merito; o meglio, ha sostanzialmente detto che per essere felici non bisogna scegliere una delle due strade, ma realizzarle entrambe: - non dare voce al nostro demone significa restare incompiuti (e infelici); - andare fuori misura ci porta alla rovina. "Collocati là dove dovresti stare".
Ciao a me piacciono tantissimo i video di Galimberti.. Ma la risposta sta proprio nel mettere assieme le due cose, prima devi scoprire la tua vocazione e successivamente non farti abbagliare dal delirio o dal miraggio di avere un talento smisurato in quella cosa... Sei un giocatore di calcio di serie B,che è già una gran cosa, non credere che sei Maradona. Però prima devi scoprire qual è il tuo vero talento che potrà darti la felicità, che non sono i soldi.
@@MauryExplorer_ no maurizio, è qualcosa di più simile a seguire la propria vocazione ( demone) senza pensare però di essere il prediletto ( i sani limiti).
L´infinita saggezza del Maestro Galimberti. L´unico del quale é condivisibile ogni singola parola, in ogni ambito del suo speculare. E questo é magico. Amen.
Conoscere se stessi era un concetto possibile prima di Heidegger, ora sappiamo che siamo esseri-nel-mondo, esistiamo in quanto siamo in relazione con tutto ciò che ci sta davanti, e che dipende dal tempo (l'essere e/è tempo). Il sè che siamo (il noi stessi) è perennemente variabile e sempre irragiungibile. La morte inoltre possibilizza ogni nostra possibilità di essere questo o quello: siamo gettati nel mondo e siamo un progetto sempre aperto, la morte ci costringere a fare delle scelte di vita, le altre scelte possibili restano un rimpianto per ciò che magari avremmo potuto essere (un altro progetto tra gli innumerevoli possibilità, altre vite possibili che non sono state perché non siamo eterni).
Grandioso video. Salvato nella raccolta dei preferiti. Perché mai dovrei smettere di ascoltarlo quando voglio, quando mi sento, quando ho bisogno di un riequlibrio al kata metron!
Galimberti è un narratore straordinario. Anche se fortunatamente l’essere umano è stato molto più ambizioso e a volte non si é accontentato di realizzare la propria misura. Se ci fossimo accontentati oggi staremmo ancora tutti in cerchio seduti davanti a un fuoco a ipotizzare solo teoricamente come costruire una ruota.
Sarebbe stato meglio, visto il disastro che abbiamo combinato con il progresso!!! Adesso la gente per buona parte della settimana vive rinchiusa in uffici, supermercati, magazzini!!! E se gli fai delle domande sui nomi delle piante che gli stanno attorno non sanno rispondere!!! La vera vita é quella che facevano i greci e gli indiani d'America!!! Adesso a noi rimane solo la schiavitù e l'inquinamento!!!
don chisciotte non ti rendi neanche conto di cosa significava vivere nell’antica Grecia, dove la maggioranza delle persone viveva male e poco. Si moriva anche per una febbre. Lo sviluppo ha portato anche alcuni contro sempre dovuti alle nostre scelte.
@@MauroPepe-MentalCoach E perché oggi?... Sai che gli ammalati di tumore stanno aumentando rispetto agli anni passati! E questo secondo te a cosa é dovuto?.. Sai già la risposta! Nell'antica grecia anagraficamente si viveva meno.. Ma le persone lasciavano la terra capaci di stare in piedi con le proprie gambe!!! Oggi la vita con tutta la "ricerca scientifica" si é allungata grosso modo di 20 anni... E guarda le persone di 70 80 anni come son messe... Tirano avanti a pastiglie e spesso dagli ottanta fino ai novanta le giornate le passano al ricovero!!! È vita questa??? Secondo me questo é un tenere in vita innaturale!!! Poi se ti informi tra gli indiani d'America c'erano uomini che cavalcavano all'età di 70 anni, questo poteva accadere solamente x la qualità di vita che conducevano! Le cazzate del progresso ce le propinano i mass media!!! A mio avviso la qualità della vita é dannatamente peggiorata!!!
don chisciotte ci sono più tumori di prima perché viviamo di più. Sono d’accordo che l’accanimento terapeutico è assurdo. Non voglio convincerti, se vuoi credere alla favola che prima si stava meglio fai pure. Ma se vuoi davvero conoscere le cose come stanno leggi le statistiche. Prima si moriva di fame e anche di stupidi infezioni che oggi curiamo facilmente. Chi vuole vivere una vita stressante è piena di malattia lo fa scegliendo consapevolmente. Comunque grazie per il confronto
La ricerca della felicità é lo scopo del Buddismo liberarsi dalle paure dell’essere umano Un bel lavoro che richiede una grande introspezione intelligenza riflessione e sapersi autogestire
Il cristianesimo é penitenza sacrificio espiazione une religione di morte che Adora un figlio di Dio sacrificato in modo orrendo sulla croce = forma di spada .. chiese pieno di trafissi decapitati. Cadaveri teschi .. guardatela non con il condizionamento avuto essendoci nati dentro ma come se fossimo caduti su terra da un altro mondo ,saremmo terrificati di vedere tanta crudeltà .. ma i preti parlano di gioia di amore come gli hayatollah parlano della loro religione di pace amore tolleranza .. entrambi vestiti di nero vome la morte Poi fai tu é la tua vita ..
@@Kig505 Non ce l'ho con i buddisti, ho amici che lo sono, ma sai il cristianesimo non è penitenza, non è dolore, non è sacrificio, tutto quello che vedi del cristianesimo è Dio che si fa uomo e accetta la morte, ma quello che lascia dietro cosa è? Tanti messaggi, uno più significativo dell'altro, uno più importante dell'altro, si fa uomo e accetta la croce, Lui sa il suo futuro...il più grande sacrificio che un Dio può fare è diventare uomo e sottostare alle leggi umane, poteva salvarsi. Riguardo al peccato è la parte più bella.
La forma mentis americana ha assuefatto anche noi Italiani intorno all'idea di felicità e la cultura è migrata sempre più sull'Illimitato diventandone essa stessa "l'untrice di coscienza", inevitabilmente guardando all'economia, proprio come la politica. Dato che l'Agire circa il "guardarsi dentro" è uno sforzo - che richiede misura, ovvero raggiungimento della consapevolezza ontologica del limite (che non è affatto "il male" come si va predicando nel senso comune facendo distinzione tra pregi e difetti), conoscenza di ciò che sento per tradurre ciò che provo - assai complicato e rischioso, è più facile aderire a soddisfazioni di tipo immediato per anestetizzarsi ed avere effetti nel "qui e ora"- e non parlo solo di droghe come sostanze chimiche, si dovrebbe rivedere il concetto di Droga e parlare un po' più di "Dipendenza" per capire e comprendere come mai oggi ci si toglie dal mondo con tanta silenziosa accettazione e forse divertimento (Collodi non aveva poi così torto con il paese dei ballocchi) - e lasciare ai canoni sociali la responsabilità di rappresentare l'individuo, ottenendo così una falsa identità che comunque "sta al passo con l'oggi", grazie alla moda, pur sempre accettata. E se ciò basta, perché mai intraprendere uno sforzo di questo tipo? Se negli anni che ci precedevano esisteva anche Dio e qualcuno giustamente lo definiva "l'Oppio dei poveri", oggi si crede di essere più consapevoli poiché la gente discute di fenomeni sociali e le sue minoranze fatti concreti e non disquisizioni metafisiche (ovvero lontane), è più attenta a questioni di benessere come al cibo, è più istruita perché statisticamente sono aumentati gli studenti universitari, vi è internet e con sé molti mezzi di comunicazione da utilizzare per le proprie denunce, etc. Ma io francamente mi rendo conto che la società è sempre meno umana (e questa affermazione è il simbolo del mio discorso), è sempre meno consapevole del sé (donde la consapevolezza della società, poiché se ci si guardasse dentro forse si potrebbe capire qualcosa di più anche fuori a livello di massa) perché si ha raggiunto una certa possibilità economica - sempre mediamente e statisticamente parlando - e la massa vuole essere cieca, vuole non saper pensare perché è stanca, stanca di tutta questa opulenza e vota alla mediocrità consumistica e le nuove generazioni nascono proprio in questo scenario. E come se non bastasse, ci si guarda soggettivamente parlando solo quando bisogna esercitare il proprio diritto individuale, avere il proprio posto nella fila con il proprio biglietto e poi la propria "esclusività" (marketing aperto a tutti). Siamo sempre più soli, sempre più malleabili e di certo, senza questo futuro retroattivo, sempre meno interessati a conoscerci dentro, ed io quanto parlo di queste cose vengo considerato noioso, paranoico, fastidioso ed incoerente. Senza Pensiero e Critica, senza Interesse, senza Povertà e Desiderio, le parole, le idee restano solo un vuoto inutile. Partiamo dall'educazione, insegniamo il Desiderio elargendo la giusta condizione di "povertà" per poterlo provare e forse far si che si compia qualche atto di rivoluzione creando un vero scambio, un vero dialogo e confronto con l'Altro e con il sé, senza eccedere all'idea travisata dell'Oltreuomo, onde evitare la condizione narcisistico-ignorante e, oltretutto, pericolosa. Insegniamo a pensare e riflettere criticamente, no? Certo che no, allontaniamo la lente dal caso singolo: non conviene economicamente per i paesi, per l'economia, in fondo quello di cui non siamo per niente consapevoli, ma proprio per niente.
L´infinita saggezza del Maestro Galimberti. L´unico del quale é condivisibile ogni singola parola, in ogni ambito del suo speculare. E questo é magico. Amen.
argomento interessante che condivido io stessa con i miei dipinti ricerco la felicità cerco così di neutralizzare ogni demone grazie per questo interessante video.
Essere felici e guardare la realtà accentando anche dei limiti pero nonostante questo comunque superarli perché se ci credi fermamente si ottengono dei grossi risultati infine godere delle piccole cose un caffè caldo un abbraccio un sorriso una parola buona per tutti e poi respirare l'aria e sentire che dopo due tumori sei ancora viva
Grandi dott Galimberti e dott Mazzucchelli. Anche io apprezzo la cultura greca prima di tutto. Consiglio vivamente il libro di Hillman il codice dell anima
Grazie per queste meravigliose interviste. l'Europa ha messo la Grecia in fondo alla fila quando dovrebbe essere ricca materialmente quanto enormemente lo e culturalmente ,,forse perché se capissimo bene la Grecia capiremmo meglio bene tutti penso tutto .e forse qualcuno non vuole ....
Apprezzo molto i suoi logos . Ma,devo dire che, da cristiana a questa giusta misura, ci ero già arrivata, prima che conoscessi Galimberti. Perché? Perché, quando, tempo fa, ho riaperto il Vangelo, ho iniziato a capire molte cose che prima non capivo. Ho visto quest'uomo, Gesù, sotto un 'altro aspetto. Per cui ho cominciato a gioire per le piccole cose, apprezzare e non giudicare niente e nessuno. Ho perdonato senza riserve. E tutto questo è stata, per me, un'esplosione di vitalità che, mi ha portata a fare più cose belle e meno quelle brutte. Ho visto il mondo nella sua più crudele realtà quella della guerra e mi sono interessata a questi eventi. Quindi meno egoista, meno ipocrita, meno imbecille, meno, meno, meno. Queste cose nessuno me le aveva dette,ma le ho capite grazie a un uomo straordinario che non ha dettato solo regole regole regole, anzi ha ribaltato le regole. Lui è la perfetta incarnazione dell'Amore.
Merito ai greci per molte cose....per altre altresì importanti andiamocene nelle sapienze della notte dei tempi..... è saremo anche più felici....magari fuori misura!✨
Naturalmente per seguire il proprio Daimon occorre sforzarsi e impegnarsi, a volte "fuori misura", nonchè dare voce e spazio alla propria passione interiore. Gli appassionati veri sono di solito "fuori misura"....perchè la passione è sempre un pò folle.... Andare fuori misura nel seguire il proprio Daimon è quindi in realtà concesso, non è invece concesso "autocollocare" noi stessi fuori misura....
Ciao Luca, sono sempre stato affascinato dal modo di pensare del Professor Galimberti, tuttavia mi sorgono spontanee alcune domande: Come posso unire il senso della misura con il desiderio di migliorarmi? La consapevolezza di non essere bravo come Mastroianni, è un motivo sufficiente per non tentare uno slancio verso il miglioramento, provando ad essere bravo come lui? Le grandi scoperte, le invenzioni, gli slanci e i progetti vitali, non sono forse il frutto della ferrea volontà di provare ad essere (al netto delle innumerevoli disfunzioni) migliori di ciò che eravamo? Confido in una tua risposta. Con stima, Giuseppe.
Attualmente, credo ci sia il problema che l'autorealizzazione si scontra terribilmente con la realizzazione sociale. Ovvero, "collocarsi" o "trovare la misura" sono diventati sempre più sinonimo di mediocrità. Difficilissimo nella società attuale vivere di ciò che ci piace. Troppo spesso i giovani ci rinunciano a prescindere. Il desiderio primario è stiparsi in una qualsiasi azienda per campare e poi magari aspirare al famoso "week end" di cui parla il professore. O forse è stato così da sempre... Chi ha soldi può permettersi di fare arte, ad esempio, e quindi autorealizzarsi...
Lessi anni fa su un calendario ? « l’amore ( felicità) é un fiore bellissimo che cresce sull’orlo di un orribile precipizio « Cioé per coglierlo devi rischiare come tutto nella vita .. io ho avuto molti amori passioni nella mia vita .. poi un giorno ho detto basta .. ho dato abbastanza .. adesso guardandomi indietro mi dico .. meno male che quello che ho ardentemente voluto non si é realizzato .. il prezzo pagato sarebbe stato troppo caro .. però ho vissuto momenti bellissimi , il prezzo pagato .. bassissimo .. ed ho realizzato altre cose in fondo più costruttive di quei sogni mai realizzati « « perché NON DOVEVANO REALIZZARSI »
Grazie prof.Galimberti Dal fare viene la felicita Un intervento di cardiochirurgia riuscito prova una tale felicita da non poterla descrivere Hai cercato e trovato il demone della lotta per la vita
Daimon: demone inteso come "spirito guida". Che poi sarebbe il Sé. Se arrivi all'eudaimonia significa che conosci te stesso e quindi puoi raggiungere la felicità che è poi la propria realizzazione nella vita.
Realizzare il daimon. Nessuno spiega il passaggio precedente: ‘come’ individuarlo. Quando si è avvolti dall’anedonia è banalità dire ‘quel che ti piace’ o che ‘ti piaceva quando eri bambino’. Dal punto di vista pratico nessuno offre strumenti efficaci. E in ultimo, è un problema anagraficamente trasversale, non solo dei giovani. Questo Galimberti lo dice chiaramente..
Concordo con te Chiara. Nessuno offre strumenti concreti. Anche lo stesso Hillman fa esempi nel suo libro di grandi personaggi esistiti. Non tutti però hanno la capacità di vederlo o notarlo. Intendo sia le persone con cui veniamo in contatto, sia noi stessi nell'individuarlo. Chi ha trovato il proprio percorso di vita( sempre se sia realmente il suo), parla con sicurezza dell'argomento Daimon. Rimane sempre l'incognita per quelli che non l'hanno trovato o magari non l'hanno "voluto vedere"...
Condivido il discorso però ogni tanto si trattenga dal dire inesattezze, purtroppo non è la prima volta che succede, ad esempio, i bronzi di Riace appartengono proprio all'arte greca..
Tutto molto interessante e affascinante ma ho due critiche: Galimberti parte da Aristotele per intendere il Daimon. Chi ne ha parlato avendo ascoltato Socrate sono però Platone e Senofonte. Che lo intendono come elemento con forti caratteri di trascendenza. Anche l'insistenza sulla concezione di mortalità a proposito dell'uomo non tiene conto del concetto di anima esemplificata in Platone che non è affatto così mortale e limitata al terreno etico di cui parla Galimberti.
Mi viene sempre un curioso pensiero: se un giorno il nostro amato prof. ci rivelasse di aver avuto a a che fare con eventi extraordinari o fenomeni inspiegabili ultraterreni, ma che non ha mai rivelato tutto ciò, per non mettere a rischio la sua opera e il suo pensiero... proprio come Jung .., cosa accadrebbe al brothos, all'uomo mortale ?
interessante... purtroppo nn ho mai approfondito la filosofia e la psicologia... interessanti argomenti !! e... solo x me... il sign. galimberti... assomiglia vagamente ad Anthony hopkins ?? 🙄🤔🤔😁😍😍 anche nei modi d parlare .. 🤔🤔
mi sembra un contesto irreale quello in cui si svolgono questi "dialoghi" in considerazione del fatto che l'epoca in cui viviamo è dominata dall'ignoranza, dall'apparenza e, scusate la ripetizione, dal calcio.
Giusto. Io più approfondisco argomenti di filosofia, psicologia e poi mi domando se sto perdendo tempo visto che altri miei coetanei lavorano e guardano il calcio e sembra non facciano altro -.- a me sembra di aver scoperto un mondo e penso continuerò
@@LiviaJapan D'accorto, anche se' essere diversi non vuol dire essere meglio di altri.Si puo' essere anche diversi con le intenzioni sbagliate ed essere uguali agli altri seguendo buoni principi.Opinione personale...
Il signor Galimberti parla più per se stesso che per gli altri...lui ha avuto la fortuna di fare del suo “demone” un hobby e una professione ma forse non sà, o non vuole dire, che per la maggior parte delle persone questa combinazione è irrealizzabile...non basta dire ai giovani di fare per professione ciò che piace...lo decidono gli altri se sono disposti a corrispondere le loro opere (a pagare per essere concreti), è facile dire “armiamoci e partite”. Cmq è un piacere ascoltare un bravo letterato come il singor G. ...poi come sempre tra dire e il fare c’è di mezzo il mare. Saluti.
Invece dobbiamo dire a nostri giovani di tirare fuori il"demone"a giusta misura per poi essere felici!!Io dico ai mie figli questo.Poi il professore non ha avuto una vita aggiata si è fatto da solo studiano e vincendo delle borse di studio. A soli23 anni ha pubblicato il suo primo libro!!
È proprio per queste convinzioni cosi limitate che non siamo più felici! Il professor Galimberti non ha detto “ fai quello che ti piace”, ma “ fai quello che ti riesce bene” e non sempre coincide con ciò che ti piace! È questo l’inganno per noi giovani! A me piacerebbe essere un calciatore ma non so fare due palleggi ed ovviamente fallirei! Non è ciò che ti piace la tua strada verso te stesso, ma le tue virtù e per scoprire le proprie virtù serve un percorso introspettivo assai doloroso e per questo che molti di noi sfuggono rifugiandosi nei weekend o sostenendo che chi si è realizzato è semplicemente stato fortunato! Quello che vedi nel professore è solo la punta dell iceberg ma sotto c’è un’infinità di conoscenza verso queste tematiche! La saluto!
Franco Bandera non a caso Galimberti ripete sempre che in Italia, chi studia filosofia, può subito togliersi dalla testa di fare il professore, tanto è difficile e sono limitati i posti. Ciò non toglie però che, chi ama tale materia, non possa esprimerla in diverse dinamiche professionali. Forse il tentativo stesso è già esprimere quella qualità; sicuramente meglio che abbandonarsi al consumismo, alla depressione, a droga e alcol.
Lo ribadiva anche Pasolini e condivido .oggi il essere umano e diventato osesionato solo del aparire ,e osesionato di dimostrare che non ha tempo e di conseguenza che è molto impegnato .poi non fa nulla di costruttivo ,di concreto ,e una barca che galegia ma non va da nessuna parte .scatole vuote ben confezionate per metà morti per metà inesistenti .un mio amico dice sempre che vuole stare tranquillo, ha 50 ani vive con la mama ancora e non si vergonia che lei ha più di 70 ani li cucina e li lava gli panni. io invece ha 14 ani ero via di casa ,hai 25 divorziata e emigrata e madre di un bambino ,io si ,rompo le palle ,non mi accontento ,celebrò ogni cosa che faccio è celebrò la bellezza, non voglio essere tranquilla ,io vivo .un medico di Gaslini di Genova di ospis, dove si va ha morire ,dise queste parole sante ,non bisogna agiungere giorni alla vita ma vita hai giorni .lo stampata nella mia testa ,e lamia bandiera ogni giorno deve essere vivo ,pieno di vita .grande prof galimberti, e semplicemente unico .
A 4.35 dice "συνκεράζετο" traducendo "e' la giusta proporzione degli elementi". Pero' io conosco "συνκερασμένο" o il contrario "ασυνκέρσαστος". Come forma questo "συνκεράζετο" ?
Giusto Giuseppe, ottimo suggerimento! ;-) un bellissimo libro consigliato anche Maura Gancitano nell'intervista che le ho fatto tempo fa per l'evento House of minds :-) ruclips.net/video/4PudMk556go/видео.html
@Psicologia - Luca Mazzucchelli per caso saprebbe dirmi se i concetti qui espressi da Galimberti vengono affrontati anche in un suo libro in particolare? Grazie mille!
Ma come fai a sapere se le tue ambizioni sono velleità o fuori misura ? Cioè se una persona e arrogante penserà di essere migliore di quello che è;se ha poca stima penserà di essere peggiore . L introspezione non basta perché guardandoti dentro non sempre è così facile come potrebbe sembrare . Cioè la misura la comprendi spesso ex post: uno che vuole fare l attore cerca di trarre spunto dai giocatori più forti anche per darsi la carica poi diventa quello che diventa . Boh mi sembra un discorso più complesso di come viene esposto .
Prima di tutto complimenti per l'acutezza dell'analisi, messa nei tuoi termini non si può che essere d'accordo con te. Detto ciò, Il nodo della questione credo che sia proprio la considerazione oggettiva della misura nel mondo greco. Il messaggio di galimberti può leggersi quindi come lo sprone a sforzarsi di inserire un dato oggettivo nella lettura soggettiva del nostro essere.
A me danno l'idea di essere dei dissoslogos queste cose. Chi conosce davvero se stesso? Capacità e passione vanno di pari passo?(non credo). Come si trovano i propri limiti se non ci si spinge al massimo? Una volta trovato il limite e non cercare di superarlo vuol dire smettere di cercare di migliorarsi?
Gli incontri con Galimberti sono sempre molto lunghi. Pubblico gli spezzoni più importanti di ogni intervista che faccio per condividerli con voi. Spesso le interviste integrali le rendo accessibili nei miei gruppi es. Mindlab (www.lucamazzucchelli.com/mindlab/) o Psyway (store.psicologo-milano.it/psyway)
Purtroppo non è così, tu ami ma gli altri ti fanno sempre del male, si approfittano ti usano e quando apri gli occhi diventano ancor più cattivi perché sono stati scoperti.
Non è assolutamente ciò che ha detto Galimberti. Ha detto che la felicità è soggettiva, dunque ognuno di noi la può trovare in modi differenti scoprendo il proprio talento. Per te magari la felicità è amare ed essere amato/a, per le altre persone è tutt'altra cosa, è sbagliato estendere la propria visione personale a quella collettiva
@@mirkobirzilleri906 quale realizzazione? Sti bastardi Non fanno nulla e quando vedono qualcuno che fa più di loro in modo onesto si disperano e fanno di tutto per eliminarlo
Prof.Galimberti - ascoltando La - si capisce che la sua e' ,Cultura - di sommo grado ,,- ma il riferimento al mondo greco /ellenico e' assoluto - Le chiedo - forse da altre culture potremmo avere risposte di salda saggezza e allargare sguardo su altro - forse potrebbe illuminare altri orizzonti -, !!
Hoooo finalmente un demonio amato e non più temuto. 💗💗💗💗💡💡💡💡💡💡☀️☀️☀️❤️☀️☀️ AMATI SEMPRE è un ordineee. Ps:Io non sono d'accordo che i cristiani nn abbiamo la misura xkè credono nell'eternità come tanti nostri antenati...l'eternità è per me ad oggi un dato di fatto, non più una credenza.
Bellissimo. Non capisco però perché dice che i greci non avrebbero scolpito i bronzi di Riace, che ho sempre saputo essere opera greca o magnogreca. Qualcuno ne ha idea?
Se realizzare il suo demone vuol dire solo praticare o partecipare, perché dovrebbe combattere per superare i limiti ? Ed è meglio ricordare sempre che i limiti di oggi non sono quelli di 50 anni fa...quindi tutto è relativo. I propri limiti non dovrebbero essere confusi con i limiti imposti dai tempi
@@MauryExplorer_ Nel caso specifico sono un musicista di jazz. Suonare bene per me significa misurarmi con i migliori musicisti del passato e quelli attuali. Avrei dovuto accontentarmi del livello a cui ero quando ero anche meno esperto di adesso? Probabilmente non diventerò Charlie Parker o Coltrane, ma posso ulteriormente migliorare.
@@alessandrovaccari782 Ma infatti riuscire a continuare a migliorare è positivo, significa che stai realizzando il tuo demone. Lui stesso in realtà ti spinge a crescere e a "superare te stesso", proprio per permettere la sua realizzazione. La cosiddetta "rovina" descritta nel video si manifesta però quando non vuoi solo superare te stesso, ma gli altri. Altri che magari possedevano un daimon più "esigente" del tuo. Galimberti non ha infatti detto che sia sbagliato cercate di superare se stessi, anzi. Con l'esempio di Mastroianni mi sembrava abbastanza chiaro cosa intendesse per preparare la propria rovina. Nel momento in cui (parole tue) sei consapevole di non poter MAI diventare come un Charlie Parker o un Coltrane, ma vivi per eguagliare quel livello o superarlo non stai più nutrendo il tuo demone, stai semplicemente seguendo la tua brama (più o meno smodata) alla ricerca di un successo già appartenuto ad altre persone. Così si esce fuori dalla misura, così si costruisce la propria rovina
@@AC-uy4fl escludendo la competizione malsana, mi sembra logico che si cerchi di eguagliare i propri modelli e anche superarli. Detto questo la distinzione tra demone e brama è irrilevante, perchè alla base c'è la necessità di soddisfare le proprie esigenze artistiche. Se uno ci riesce...
No occhio vuol dire non farlo agire 800 ore filate o rischi grosso se il tuo demone è una ferrari e la lasci senza freni lo schianto è assicurato e non c entrano gli altri
Sempre un piacere ascoltare Galimberti.....
Finalmente gli è stata rivolta questa domanda!!!
Se avessi la possibilità di incontrarlo è esattamente il quesito che gli farei.
Sono rimasto colpito quando per la prima volta ho sentito parlare Galimberti a proposito del fatto che "bisogna avere un senso della misura, riconoscere i proprio limiti. Se non fai ciò, prepara la tua rovina".
Non ha dato una risposta precisa in merito; o meglio, ha sostanzialmente detto che per essere felici non bisogna scegliere una delle due strade, ma realizzarle entrambe:
- non dare voce al nostro demone significa restare incompiuti (e infelici);
- andare fuori misura ci porta alla rovina.
"Collocati là dove dovresti stare".
in pratica realizza te stesso e poi fai meditazione ?
Ciao a me piacciono tantissimo i video di Galimberti.. Ma la risposta sta proprio nel mettere assieme le due cose, prima devi scoprire la tua vocazione e successivamente non farti abbagliare dal delirio o dal miraggio di avere un talento smisurato in quella cosa... Sei un giocatore di calcio di serie B,che è già una gran cosa, non credere che sei Maradona. Però prima devi scoprire qual è il tuo vero talento che potrà darti la felicità, che non sono i soldi.
@@MauryExplorer_ no
@@antonio7plz ok allora si
@@MauryExplorer_ no maurizio, è qualcosa di più simile a seguire la propria vocazione ( demone) senza pensare però di essere il prediletto ( i sani limiti).
Che video! Grazie di cuore Luca, per il tuo fare divulgazione. Grazie di cuore al prof. Galimberti. ❤️
grazie a te per queste belle parole :-)
Non sono solo parole, indicazioni di dove e come andare. Galimberti è musica....
;-)
L´infinita saggezza del Maestro Galimberti. L´unico del quale é condivisibile ogni singola parola, in ogni ambito del suo speculare. E questo é magico. Amen.
Le lezioni del dott. Galimberti sono sempre molto stimolanti. Grazie collega!
;-)
"Collocati" è magistrale
Wow, una spiegazione perfetta, l'enucleazione del "sii", e basta, senza pretese o altro
👍
Conoscere se stessi era un concetto possibile prima di Heidegger, ora sappiamo che siamo esseri-nel-mondo, esistiamo in quanto siamo in relazione con tutto ciò che ci sta davanti, e che dipende dal tempo (l'essere e/è tempo). Il sè che siamo (il noi stessi) è perennemente variabile e sempre irragiungibile. La morte inoltre possibilizza ogni nostra possibilità di essere questo o quello: siamo gettati nel mondo e siamo un progetto sempre aperto, la morte ci costringere a fare delle scelte di vita, le altre scelte possibili restano un rimpianto per ciò che magari avremmo potuto essere (un altro progetto tra gli innumerevoli possibilità, altre vite possibili che non sono state perché non siamo eterni).
Grandioso video. Salvato nella raccolta dei preferiti. Perché mai dovrei smettere di ascoltarlo quando voglio, quando mi sento, quando ho bisogno di un riequlibrio al kata metron!
Semplicemente illuminante 😉🙏 grazie
«La felicità esiste, ne ho sentito parlare». (Bufalino ).
😂 fantastica
Bellissima!
migliore video di Galimberti.
:D
7 minuti di parole straordinarie
Commento straordinario!
Cosa mi dici mai
Galimberti è un narratore straordinario. Anche se fortunatamente l’essere umano è stato molto più ambizioso e a volte non si é accontentato di realizzare la propria misura. Se ci fossimo accontentati oggi staremmo ancora tutti in cerchio seduti davanti a un fuoco a ipotizzare solo teoricamente come costruire una ruota.
Sarebbe stato meglio, visto il disastro che abbiamo combinato con il progresso!!! Adesso la gente per buona parte della settimana vive rinchiusa in uffici, supermercati, magazzini!!! E se gli fai delle domande sui nomi delle piante che gli stanno attorno non sanno rispondere!!! La vera vita é quella che facevano i greci e gli indiani d'America!!! Adesso a noi rimane solo la schiavitù e l'inquinamento!!!
don chisciotte non ti rendi neanche conto di cosa significava vivere nell’antica Grecia, dove la maggioranza delle persone viveva male e poco. Si moriva anche per una febbre.
Lo sviluppo ha portato anche alcuni contro sempre dovuti alle nostre scelte.
@@MauroPepe-MentalCoach E perché oggi?... Sai che gli ammalati di tumore stanno aumentando rispetto agli anni passati! E questo secondo te a cosa é dovuto?.. Sai già la risposta! Nell'antica grecia anagraficamente si viveva meno.. Ma le persone lasciavano la terra capaci di stare in piedi con le proprie gambe!!! Oggi la vita con tutta la "ricerca scientifica" si é allungata grosso modo di 20 anni... E guarda le persone di 70 80 anni come son messe... Tirano avanti a pastiglie e spesso dagli ottanta fino ai novanta le giornate le passano al ricovero!!! È vita questa??? Secondo me questo é un tenere in vita innaturale!!! Poi se ti informi tra gli indiani d'America c'erano uomini che cavalcavano all'età di 70 anni, questo poteva accadere solamente x la qualità di vita che conducevano! Le cazzate del progresso ce le propinano i mass media!!! A mio avviso la qualità della vita é dannatamente peggiorata!!!
don chisciotte ci sono più tumori di prima perché viviamo di più. Sono d’accordo che l’accanimento terapeutico è assurdo.
Non voglio convincerti, se vuoi credere alla favola che prima si stava meglio fai pure. Ma se vuoi davvero conoscere le cose come stanno leggi le statistiche.
Prima si moriva di fame e anche di stupidi infezioni che oggi curiamo facilmente.
Chi vuole vivere una vita stressante è piena di malattia lo fa scegliendo consapevolmente.
Comunque grazie per il confronto
@@MauroPepe-MentalCoach sul fatto che lo sceglie consapevolmente ho i miei dubbi.....
La ricerca della felicità é lo scopo del Buddismo liberarsi dalle paure dell’essere umano
Un bel lavoro che richiede una grande introspezione intelligenza riflessione e sapersi autogestire
Theo Josh e per chi è cristiano solo infelicità?
Il cristianesimo é penitenza sacrificio espiazione une religione di morte che Adora un figlio di Dio sacrificato in modo orrendo sulla croce = forma di spada .. chiese pieno di trafissi decapitati. Cadaveri teschi .. guardatela non con il condizionamento avuto essendoci nati dentro ma come se fossimo caduti su terra da un altro mondo ,saremmo terrificati di vedere tanta crudeltà .. ma i preti parlano di gioia di amore come gli hayatollah parlano della loro religione di pace amore tolleranza .. entrambi vestiti di nero vome la morte
Poi fai tu é la tua vita ..
Ruta ho dimenticato la parola. Simbolo delle religioni
« il peccato « che ricatta ogni umano
@@Kig505 Non ce l'ho con i buddisti, ho amici che lo sono, ma sai il cristianesimo non è penitenza, non è dolore, non è sacrificio, tutto quello che vedi del cristianesimo è Dio che si fa uomo e accetta la morte, ma quello che lascia dietro cosa è? Tanti messaggi, uno più significativo dell'altro, uno più importante dell'altro, si fa uomo e accetta la croce, Lui sa il suo futuro...il più grande sacrificio che un Dio può fare è diventare uomo e sottostare alle leggi umane, poteva salvarsi. Riguardo al peccato è la parte più bella.
L’italia affonda la vendetta divina per tanto scempio anti Salvini per tanta incuria per tanto arrivismo per tanto socialismo
La forma mentis americana ha assuefatto anche noi Italiani intorno all'idea di felicità e la cultura è migrata sempre più sull'Illimitato diventandone essa stessa "l'untrice di coscienza", inevitabilmente guardando all'economia, proprio come la politica. Dato che l'Agire circa il "guardarsi dentro" è uno sforzo - che richiede misura, ovvero raggiungimento della consapevolezza ontologica del limite (che non è affatto "il male" come si va predicando nel senso comune facendo distinzione tra pregi e difetti), conoscenza di ciò che sento per tradurre ciò che provo - assai complicato e rischioso, è più facile aderire a soddisfazioni di tipo immediato per anestetizzarsi ed avere effetti nel "qui e ora"- e non parlo solo di droghe come sostanze chimiche, si dovrebbe rivedere il concetto di Droga e parlare un po' più di "Dipendenza" per capire e comprendere come mai oggi ci si toglie dal mondo con tanta silenziosa accettazione e forse divertimento (Collodi non aveva poi così torto con il paese dei ballocchi) - e lasciare ai canoni sociali la responsabilità di rappresentare l'individuo, ottenendo così una falsa identità che comunque "sta al passo con l'oggi", grazie alla moda, pur sempre accettata. E se ciò basta, perché mai intraprendere uno sforzo di questo tipo? Se negli anni che ci precedevano esisteva anche Dio e qualcuno giustamente lo definiva "l'Oppio dei poveri", oggi si crede di essere più consapevoli poiché la gente discute di fenomeni sociali e le sue minoranze fatti concreti e non disquisizioni metafisiche (ovvero lontane), è più attenta a questioni di benessere come al cibo, è più istruita perché statisticamente sono aumentati gli studenti universitari, vi è internet e con sé molti mezzi di comunicazione da utilizzare per le proprie denunce, etc. Ma io francamente mi rendo conto che la società è sempre meno umana (e questa affermazione è il simbolo del mio discorso), è sempre meno consapevole del sé (donde la consapevolezza della società, poiché se ci si guardasse dentro forse si potrebbe capire qualcosa di più anche fuori a livello di massa) perché si ha raggiunto una certa possibilità economica - sempre mediamente e statisticamente parlando - e la massa vuole essere cieca, vuole non saper pensare perché è stanca, stanca di tutta questa opulenza e vota alla mediocrità consumistica e le nuove generazioni nascono proprio in questo scenario. E come se non bastasse, ci si guarda soggettivamente parlando solo quando bisogna esercitare il proprio diritto individuale, avere il proprio posto nella fila con il proprio biglietto e poi la propria "esclusività" (marketing aperto a tutti). Siamo sempre più soli, sempre più malleabili e di certo, senza questo futuro retroattivo, sempre meno interessati a conoscerci dentro, ed io quanto parlo di queste cose vengo considerato noioso, paranoico, fastidioso ed incoerente. Senza Pensiero e Critica, senza Interesse, senza Povertà e Desiderio, le parole, le idee restano solo un vuoto inutile. Partiamo dall'educazione, insegniamo il Desiderio elargendo la giusta condizione di "povertà" per poterlo provare e forse far si che si compia qualche atto di rivoluzione creando un vero scambio, un vero dialogo e confronto con l'Altro e con il sé, senza eccedere all'idea travisata dell'Oltreuomo, onde evitare la condizione narcisistico-ignorante e, oltretutto, pericolosa. Insegniamo a pensare e riflettere criticamente, no? Certo che no, allontaniamo la lente dal caso singolo: non conviene economicamente per i paesi, per l'economia, in fondo quello di cui non siamo per niente consapevoli, ma proprio per niente.
L´infinita saggezza del Maestro Galimberti. L´unico del quale é condivisibile ogni singola parola, in ogni ambito del suo speculare. E questo é magico. Amen.
Galimberti grandissima mente... ce ne fossero di più come lui nei posti di comando del mondo..
Forse ora staremmo a guardare i vdeo di chi ora comanda.
Viva l'intelligenza. Grazie Professore
Grazie 😊, lezione bellissima🙏🏻
;-)
Bellissimo, che saggezza
ti adoro Professore!
argomento interessante che condivido io stessa con i miei dipinti ricerco la felicità cerco così di neutralizzare ogni demone
grazie per questo interessante video.
Grazie. Luce in un mondo perduto.
💪
Essere felici e guardare la realtà accentando anche dei limiti pero nonostante questo comunque superarli perché se ci credi fermamente si ottengono dei grossi risultati infine godere delle piccole cose un caffè caldo un abbraccio un sorriso una parola buona per tutti e poi respirare l'aria e sentire che dopo due tumori sei ancora viva
Spiegazioni perfette grazie molto daggio
Molto condivisibile......mi piace !
Che meraviglia!
;-)
Grandi dott Galimberti e dott Mazzucchelli. Anche io apprezzo la cultura greca prima di tutto. Consiglio vivamente il libro di Hillman il codice dell anima
Ce l'ho sul comodino. Me lo chiese mia madre anni fa come regalo. L'ho ripreso proprio in questi giorni per rileggerlo😀
Consigliato da Jordan Peterson, grande libro!
Grazie per queste meravigliose interviste. l'Europa ha messo la Grecia in fondo alla fila quando dovrebbe essere ricca materialmente quanto enormemente lo e culturalmente ,,forse perché se capissimo bene la Grecia capiremmo meglio bene tutti penso tutto .e forse qualcuno non vuole ....
grandissimo discorso, grazie mille!
🥰🙏
Parole che valgono oro! Altro che vangeli...
Apprezzo molto i suoi logos . Ma,devo dire che, da cristiana a questa giusta misura, ci ero già arrivata, prima che conoscessi Galimberti. Perché? Perché, quando, tempo fa, ho riaperto il Vangelo, ho iniziato a capire molte cose che prima non capivo. Ho visto quest'uomo, Gesù, sotto un 'altro aspetto. Per cui ho cominciato a gioire per le piccole cose, apprezzare e non giudicare niente e nessuno. Ho perdonato senza riserve. E tutto questo è stata, per me, un'esplosione di vitalità che, mi ha portata a fare più cose belle e meno quelle brutte. Ho visto il mondo nella sua più crudele realtà quella della guerra e mi sono interessata a questi eventi. Quindi meno egoista, meno ipocrita, meno imbecille, meno, meno, meno. Queste cose nessuno me le aveva dette,ma le ho capite grazie a un uomo straordinario che non ha dettato solo regole regole regole, anzi ha ribaltato le regole. Lui è la perfetta incarnazione dell'Amore.
@@rominamucciolo1912 importante è trovare la giusta fonte di saggezza!
Grazie per il tuo pensiero forte e!!!!!
Un video semplicemente stupendo
Merito ai greci per molte cose....per altre altresì importanti andiamocene nelle sapienze della notte dei tempi..... è saremo anche più felici....magari fuori misura!✨
Fantastico!
Grande, bellissima lezione
Sante parole!
I filosofi salveranno il mondo
Ciao Luca, posso darti una medaglia al valore- affrontare un uomo di spessore cole Galimberti merita questo. Dopo il Gaudiano sei messo bene
Fosse così semplice saremmo tutti felici.
Mamma mia che meraviglia! Ogni parola una pietra miliare!
Così però si rischia di non progredire. Pensare di essere senza limiti è affascinante e ha permesso il progresso
Naturalmente per seguire il proprio Daimon occorre sforzarsi e impegnarsi, a volte "fuori misura", nonchè dare voce e spazio alla propria passione interiore. Gli appassionati veri sono di solito "fuori misura"....perchè la passione è sempre un pò folle....
Andare fuori misura nel seguire il proprio Daimon è quindi in realtà concesso, non è invece concesso "autocollocare" noi stessi fuori misura....
Sei bravissimo e saggio
Grazie professore per aver tradotto il mio pensiero in parole
se non hai parole non hai pensiero
Ma che ti inventi?!?! Era per dire che la penso come lui
"quando sopraggiunge il dolore" non "il lavoro" lapsus del professore 🙏
Ciao Luca, sono sempre stato affascinato dal modo di pensare del Professor Galimberti, tuttavia mi sorgono spontanee alcune domande: Come posso unire il senso della misura con il desiderio di migliorarmi? La consapevolezza di non essere bravo come Mastroianni, è un motivo sufficiente per non tentare uno slancio verso il miglioramento, provando ad essere bravo come lui? Le grandi scoperte, le invenzioni, gli slanci e i progetti vitali, non sono forse il frutto della ferrea volontà di provare ad essere (al netto delle innumerevoli disfunzioni) migliori di ciò che eravamo? Confido in una tua risposta. Con stima, Giuseppe.
devi conoscerti a fondo e con l'autocritica, la riflessione, capire quali sono i tuoi limiti.
Grandeeeeee lo amo
Attualmente, credo ci sia il problema che l'autorealizzazione si scontra terribilmente con la realizzazione sociale. Ovvero, "collocarsi" o "trovare la misura" sono diventati sempre più sinonimo di mediocrità. Difficilissimo nella società attuale vivere di ciò che ci piace. Troppo spesso i giovani ci rinunciano a prescindere. Il desiderio primario è stiparsi in una qualsiasi azienda per campare e poi magari aspirare al famoso "week end" di cui parla il professore. O forse è stato così da sempre... Chi ha soldi può permettersi di fare arte, ad esempio, e quindi autorealizzarsi...
Grande Galimberti!
Magistrale
Lessi anni fa su un calendario ?
« l’amore ( felicità) é un fiore bellissimo che cresce sull’orlo di un orribile precipizio «
Cioé per coglierlo devi rischiare come tutto nella vita .. io ho avuto molti amori passioni nella mia vita .. poi un giorno ho detto basta .. ho dato abbastanza .. adesso guardandomi indietro mi dico .. meno male che quello che ho ardentemente voluto non si é realizzato .. il prezzo pagato sarebbe stato troppo caro .. però ho vissuto momenti bellissimi , il prezzo pagato .. bassissimo .. ed ho realizzato altre cose in fondo più costruttive di quei sogni mai realizzati « « perché NON DOVEVANO REALIZZARSI »
Grazie prof.Galimberti
Dal fare viene la felicita
Un intervento di cardiochirurgia riuscito prova una tale felicita da non poterla descrivere
Hai cercato e trovato il demone della lotta per la vita
Da portare in tutte le scuole d'Italia.
Daimon: demone inteso come "spirito guida". Che poi sarebbe il Sé.
Se arrivi all'eudaimonia significa che conosci te stesso e quindi puoi raggiungere la felicità che è poi la propria realizzazione nella vita.
Realizzare il daimon. Nessuno spiega il passaggio precedente: ‘come’ individuarlo. Quando si è avvolti dall’anedonia è banalità dire ‘quel che ti piace’ o che ‘ti piaceva quando eri bambino’. Dal punto di vista pratico nessuno offre strumenti efficaci. E in ultimo, è un problema anagraficamente trasversale, non solo dei giovani. Questo Galimberti lo dice chiaramente..
questo è uno strumento se viene usato con costanza oneminutemeditation.mykajabi.com/a/27244/J2CUCuqC
Concordo con te Chiara. Nessuno offre strumenti concreti. Anche lo stesso Hillman fa esempi nel suo libro di grandi personaggi esistiti. Non tutti però hanno la capacità di vederlo o notarlo. Intendo sia le persone con cui veniamo in contatto, sia noi stessi nell'individuarlo. Chi ha trovato il proprio percorso di vita( sempre se sia realmente il suo), parla con sicurezza dell'argomento Daimon. Rimane sempre l'incognita per quelli che non l'hanno trovato o magari non l'hanno "voluto vedere"...
Condivido il discorso però ogni tanto si trattenga dal dire inesattezze, purtroppo non è la prima volta che succede, ad esempio, i bronzi di Riace appartengono proprio all'arte greca..
Riguardo ai Bronzi di Riace galimberti parla in un altro video e te lo spiega molto bene
Si, ma di un periodo diverso ovvero l ellenismo..
@@ladyoscar9605 si vabbè ora ci aggrappiamo ai periodi...
@@andreafantini3046ovvero?
Grande!
🙏
Grazie Maestro.
Sublime.
Tutto molto interessante e affascinante ma ho due critiche: Galimberti parte da Aristotele per intendere il Daimon. Chi ne ha parlato avendo ascoltato Socrate sono però Platone e Senofonte. Che lo intendono come elemento con forti caratteri di trascendenza.
Anche l'insistenza sulla concezione di mortalità a proposito dell'uomo non tiene conto del concetto di anima esemplificata in Platone che non è affatto così mortale e limitata al terreno etico di cui parla Galimberti.
Il basilico sulla pasta asciutta. Prof Mario Lombardi
Mi viene sempre un curioso pensiero: se un giorno il nostro amato prof. ci rivelasse di aver avuto a a che fare con eventi extraordinari o fenomeni inspiegabili ultraterreni, ma che non ha mai rivelato tutto ciò, per non mettere a rischio la sua opera e il suo pensiero... proprio come Jung .., cosa accadrebbe al brothos, all'uomo mortale ?
Che legnata assurda...insegna più questo video di due minuti che la scuola in 13 anni di elementari medie e superiori...
se avessi ricevuto lezioni da quest'uomo non avrei perso le elezioni è sarei stato un presidente migliore
Meravigliosi sette minuti. Peccato che il 90% delle persone nemmeno comprende ciò che dice.
Umile 🤣
@@LanciaD50 ...forse pure ottimista.
interessante... purtroppo nn ho mai approfondito la filosofia e la psicologia... interessanti argomenti !! e... solo x me... il sign. galimberti... assomiglia vagamente ad Anthony hopkins ?? 🙄🤔🤔😁😍😍 anche nei modi d parlare .. 🤔🤔
Grande.
mi sembra un contesto irreale quello in cui si svolgono questi "dialoghi" in considerazione del fatto che l'epoca in cui viviamo è dominata dall'ignoranza, dall'apparenza e, scusate la ripetizione, dal calcio.
Giusto. Io più approfondisco argomenti di filosofia, psicologia e poi mi domando se sto perdendo tempo visto che altri miei coetanei lavorano e guardano il calcio e sembra non facciano altro -.- a me sembra di aver scoperto un mondo e penso continuerò
L’importante è essere diversi dalla massa, essere se stessi e lottare per i propri ideali. È così bello essere diversi.
@@LiviaJapan D'accorto, anche se' essere diversi non vuol dire essere meglio di altri.Si puo' essere anche diversi con le intenzioni sbagliate ed essere uguali agli altri seguendo buoni principi.Opinione personale...
@@MauryExplorer_ ruclips.net/video/9zVbVS7RHD4/видео.html
E cosa vuoi dirgli ? Ha detto solo cose giuste
Il signor Galimberti parla più per se stesso che per gli altri...lui ha avuto la fortuna di fare del suo “demone” un hobby e una professione ma forse non sà, o non vuole dire, che per la maggior parte delle persone questa combinazione è irrealizzabile...non basta dire ai giovani di fare per professione ciò che piace...lo decidono gli altri se sono disposti a corrispondere le loro opere (a pagare per essere concreti), è facile dire “armiamoci e partite”. Cmq è un piacere ascoltare un bravo letterato come il singor G. ...poi come sempre tra dire e il fare c’è di mezzo il mare. Saluti.
Invece dobbiamo dire a nostri giovani di tirare fuori il"demone"a giusta misura per poi essere felici!!Io dico ai mie figli questo.Poi il professore non ha avuto una vita aggiata si è fatto da solo studiano e vincendo delle borse di studio. A soli23 anni ha pubblicato il suo primo libro!!
Secondo me, noi non siamo la nostra professione. Tu sei ciò che fai è una idea nata con il bisogno di appartenere ad una comunità...
È proprio per queste convinzioni cosi limitate che non siamo più felici! Il professor Galimberti non ha detto “ fai quello che ti piace”, ma “ fai quello che ti riesce bene” e non sempre coincide con ciò che ti piace! È questo l’inganno per noi giovani! A me piacerebbe essere un calciatore ma non so fare due palleggi ed ovviamente fallirei! Non è ciò che ti piace la tua strada verso te stesso, ma le tue virtù e per scoprire le proprie virtù serve un percorso introspettivo assai doloroso e per questo che molti di noi sfuggono rifugiandosi nei weekend o sostenendo che chi si è realizzato è semplicemente stato fortunato! Quello che vedi nel professore è solo la punta dell iceberg ma sotto c’è un’infinità di conoscenza verso queste tematiche!
La saluto!
Franco Bandera non a caso Galimberti ripete sempre che in Italia, chi studia filosofia, può subito togliersi dalla testa di fare il professore, tanto è difficile e sono limitati i posti.
Ciò non toglie però che, chi ama tale materia, non possa esprimerla in diverse dinamiche professionali.
Forse il tentativo stesso è già esprimere quella qualità; sicuramente meglio che abbandonarsi al consumismo, alla depressione, a droga e alcol.
Lo ribadiva anche Pasolini e condivido .oggi il essere umano e diventato osesionato solo del aparire ,e osesionato di dimostrare che non ha tempo e di conseguenza che è molto impegnato .poi non fa nulla di costruttivo ,di concreto ,e una barca che galegia ma non va da nessuna parte .scatole vuote ben confezionate per metà morti per metà inesistenti .un mio amico dice sempre che vuole stare tranquillo, ha 50 ani vive con la mama ancora e non si vergonia che lei ha più di 70 ani li cucina e li lava gli panni. io invece ha 14 ani ero via di casa ,hai 25 divorziata e emigrata e madre di un bambino ,io si ,rompo le palle ,non mi accontento ,celebrò ogni cosa che faccio è celebrò la bellezza, non voglio essere tranquilla ,io vivo .un medico di Gaslini di Genova di ospis, dove si va ha morire ,dise queste parole sante ,non bisogna agiungere giorni alla vita ma vita hai giorni .lo stampata nella mia testa ,e lamia bandiera ogni giorno deve essere vivo ,pieno di vita .grande prof galimberti, e semplicemente unico .
Ottimo pensiero
Ogni vita ha un suo perché. Non ti ergere a paladina della Vita Giusta
secondo me ti piacerebbe questo corso oneminutemeditation.mykajabi.com/a/27244/J2CUCuqC
A 4.35 dice "συνκεράζετο" traducendo "e' la giusta proporzione degli elementi". Pero' io conosco "συνκερασμένο" o il contrario "ασυνκέρσαστος". Come forma questo "συνκεράζετο" ?
James Hillman ne il codice dell'anima, un libro fantastico, è basato sul daimon
Giusto Giuseppe, ottimo suggerimento! ;-) un bellissimo libro consigliato anche Maura Gancitano nell'intervista che le ho fatto tempo fa per l'evento House of minds :-) ruclips.net/video/4PudMk556go/видео.html
Grazie
@Psicologia - Luca Mazzucchelli per caso saprebbe dirmi se i concetti qui espressi da Galimberti vengono affrontati anche in un suo libro in particolare? Grazie mille!
James Hillman parla del daimon nel codice dell'anima, un libro che consiglio di leggere
@@giuseppediperri6579 grazie mille! Gentilissimo!
@@Profiler88BG non c'è di che 😀
Stanotte mi sono sognata questo concetto...del Codice dell'anima e ho scaricato l'Ebook.
Ma come fai a sapere se le tue ambizioni sono velleità o fuori misura ? Cioè se una persona e arrogante penserà di essere migliore di quello che è;se ha poca stima penserà di essere peggiore . L introspezione non basta perché guardandoti dentro non sempre è così facile come potrebbe sembrare . Cioè la misura la comprendi spesso ex post: uno che vuole fare l attore cerca di trarre spunto dai giocatori più forti anche per darsi la carica poi diventa quello che diventa . Boh mi sembra un discorso più complesso di come viene esposto .
*il calciatore
Prima di tutto complimenti per l'acutezza dell'analisi, messa nei tuoi termini non si può che essere d'accordo con te. Detto ciò, Il nodo della questione credo che sia proprio la considerazione oggettiva della misura nel mondo greco. Il messaggio di galimberti può leggersi quindi come lo sprone a sforzarsi di inserire un dato oggettivo nella lettura soggettiva del nostro essere.
Nel detto di Gesu' c'e' tutto quello che c'e' da sapere.
Immedesimati nell altro e avrai una risposta
La tua.
Hai colto in pieno la contraddizione che c'è nel discorso di Garimberti
@@barbarabianchi1719 siamo a cavallo 🏇
Il vero luogo natio e' quello dove per la prima volta si e' posato uno sguardo consapevole su sé stessi: la mia patria sono stati i libri
grande Ornella ;-)
C'è un libro dell'autore cui far riferimento per leggere questi concetti?
il senso della misura e'soggettivo non dipende anche da quello degli altri?
Libro della meditazione per bambini... genitori sereni e bimbi felici
A me danno l'idea di essere dei dissoslogos queste cose. Chi conosce davvero se stesso? Capacità e passione vanno di pari passo?(non credo). Come si trovano i propri limiti se non ci si spinge al massimo? Una volta trovato il limite e non cercare di superarlo vuol dire smettere di cercare di migliorarsi?
Però questi video non possono interrompersi in questo modo.
Che senso ha?
Gli incontri con Galimberti sono sempre molto lunghi. Pubblico gli spezzoni più importanti di ogni intervista che faccio per condividerli con voi. Spesso le interviste integrali le rendo accessibili nei miei gruppi es. Mindlab (www.lucamazzucchelli.com/mindlab/) o Psyway (store.psicologo-milano.it/psyway)
La chiave del senso?...è l'amore... ama e sarai felice!
Amare è non essere liberi
Purtroppo non è così, tu ami ma gli altri ti fanno sempre del male, si approfittano ti usano e quando apri gli occhi diventano ancor più cattivi perché sono stati scoperti.
@@ritademarco5880 non è sempre così
Non è assolutamente ciò che ha detto Galimberti. Ha detto che la felicità è soggettiva, dunque ognuno di noi la può trovare in modi differenti scoprendo il proprio talento. Per te magari la felicità è amare ed essere amato/a, per le altre persone è tutt'altra cosa, è sbagliato estendere la propria visione personale a quella collettiva
quanta preziosa saggezza. Pero’ non capisco il riferimento ai bronzi di riace, che sono in realta’ greci.
A volte una persona vuole realizzarsi nella.vita ma le.persone cattive mettono i bastoni tra le ruote.
E se i bastoni tra le ruote fossero propedeutici alla realizzazione?
@@mirkobirzilleri906 quale realizzazione? Sti bastardi Non fanno nulla e quando vedono qualcuno che fa più di loro in modo onesto si disperano e fanno di tutto per eliminarlo
Come faccio a sapere se sto oltrepassando la mia misura oppure se non l'ho ancora raggiunta?
la scelta della pubblicità su questo tema non è proprio azzeccata
A parole è tutto semplice...
Immenso
Prof.Galimberti - ascoltando La - si capisce che la sua e' ,Cultura - di sommo grado ,,- ma il riferimento al mondo greco /ellenico e' assoluto - Le chiedo - forse da altre culture potremmo avere risposte di salda saggezza e allargare sguardo su altro - forse potrebbe illuminare altri orizzonti -, !!
Professore!!!!
se togli la volontà di potenza rimane la speranza, che non funziona
Ma dove si può vedere il video integrale della conferenza.? Grazie saluti
Ciao Masaniel, al momento l'intervento integrale non sarà reso pubblico. Seguiranno ulteriori pillole sempre qui sul canale.
Hoooo finalmente un demonio amato e non più temuto. 💗💗💗💗💡💡💡💡💡💡☀️☀️☀️❤️☀️☀️ AMATI SEMPRE è un ordineee.
Ps:Io non sono d'accordo che i cristiani nn abbiamo la misura xkè credono nell'eternità come tanti nostri antenati...l'eternità è per me ad oggi un dato di fatto, non più una credenza.
Bellissimo. Non capisco però perché dice che i greci non avrebbero scolpito i bronzi di Riace, che ho sempre saputo essere opera greca o magnogreca. Qualcuno ne ha idea?
Bella raga
Secondo misura... Mi sembra però che se uno voglia migliorare in una disciplina faccia bene nel cercare di superare sé stesso.
Se realizzare il suo demone vuol dire solo praticare o partecipare, perché dovrebbe combattere per superare i limiti ? Ed è meglio ricordare sempre che i limiti di oggi non sono quelli di 50 anni fa...quindi tutto è relativo. I propri limiti non dovrebbero essere confusi con i limiti imposti dai tempi
@@MauryExplorer_ Nel caso specifico sono un musicista di jazz. Suonare bene per me significa misurarmi con i migliori musicisti del passato e quelli attuali. Avrei dovuto accontentarmi del livello a cui ero quando ero anche meno esperto di adesso? Probabilmente non diventerò Charlie Parker o Coltrane, ma posso ulteriormente migliorare.
@@alessandrovaccari782 Ma infatti riuscire a continuare a migliorare è positivo, significa che stai realizzando il tuo demone. Lui stesso in realtà ti spinge a crescere e a "superare te stesso", proprio per permettere la sua realizzazione. La cosiddetta "rovina" descritta nel video si manifesta però quando non vuoi solo superare te stesso, ma gli altri. Altri che magari possedevano un daimon più "esigente" del tuo. Galimberti non ha infatti detto che sia sbagliato cercate di superare se stessi, anzi. Con l'esempio di Mastroianni mi sembrava abbastanza chiaro cosa intendesse per preparare la propria rovina.
Nel momento in cui (parole tue) sei consapevole di non poter MAI diventare come un Charlie Parker o un Coltrane, ma vivi per eguagliare quel livello o superarlo non stai più nutrendo il tuo demone, stai semplicemente seguendo la tua brama (più o meno smodata) alla ricerca di un successo già appartenuto ad altre persone. Così si esce fuori dalla misura, così si costruisce la propria rovina
@@AC-uy4fl escludendo la competizione malsana, mi sembra logico che si cerchi di eguagliare i propri modelli e anche superarli. Detto questo la distinzione tra demone e brama è irrilevante, perchè alla base c'è la necessità di soddisfare le proprie esigenze artistiche. Se uno ci riesce...
No occhio vuol dire non farlo agire 800 ore filate o rischi grosso se il tuo demone è una ferrari e la lasci senza freni lo schianto è assicurato e non c entrano gli altri