**Nuovo corso Modale Facile** SUPER-SCONTATO da giov 19.03.2020 per pochi giorni, per info clicca qui! bit.ly/33teb7g Metti un like al video e scarica i diagrammi di ciò che ho spiegato nell'area didattica cliccando qui!;-) www.lezioni-chitarra.it/area-didattica/login/index.php
Jarno Eusebio La battuta è simpatica, ma tornando seri: "Magari bastasse l'occhio" ...! 🙄Qui ci vuole, semmai, uno studio teorico approfondito, oltre ad esercitare un buon... "comprendonio uditivo"...
Finalmente la questione "modale" spiegata in maniera egregia sottolineandone l'effettiva utilità a seconda del nostro grado di preparazione. Ottimo lavoro, Claudio!
Nonostante non possieda solide basi sui punti richiamati all’inizio (a livello pratico), ho capito la lezione ! (Sono un gran curioso di teoria). Conferma la mia tesi (sostenuta dal 2013) che non tutti i grandi musicisti sono grandi insegnanti (basta farsi un idea guardando su YT lezioni su scale modali). Claudio Cicolin ha secondo me capacità di insegnamento inferiori a nessuno. I suoi risultati positivi non mi stupiscono affatto. Voto: diesciiiiii 🔝😄
La doppia negazione di "inferiori a nessuno" è un po' alla Morgan ("di non giocare mai non smetto") e mi ha per un attimo destabilizzato, comunque grazie! 😂
Lezione interessante Claudio... anche per un musicista "di cuore" come me😉 La mia conoscenza non va oltre le pentatoniche... e, suonando nella mia dimensione, non ho mai desiderato né sentita la reale necessità andare oltre. Tuttavia, video come questi rappresentano una preziosa occasione di crescita, per tutti✨
Bravo bravo bravo bravo!! Finalmente qualcuno che dice che le note bisogna sentirle e CANTARLE! Basta con questi box , schemi , posizioni.... Un altro metodo molto utile,secondo me, è provare a ‘tirare giù’ gli assoli di strumenti che non siano la chitarra, aiutano ad ‘uscire’ dagli schemi😜
Sinceramente hai spiegato molto bene e in modo facile da ricordare cose che di solito, sono spiegate in modo complicato. Cantare inoltre aiuta molto l'orecchio.
Bravo claudio io sono un insegnante di prospettiva pittorica molti dei tuoi argomenti li comprendo poiché li confronto con le teorie della prospettiva ,l'avere alle spalle circa 50,di suonare la chitarra.tro nei tuoi argomenti un vero teorico della prospettiva,tra musica, e chitarra.i miei cari saluti ciao.
Claudio, mi hai reso felice. Grazie con il tuo sistema sono finalmente riuscito a capire.Ho finalmente trovato la chiave per improvvisare sapendo cosa sto facendo.
Grande Claudio...bellissimo esempio...la premessa mi è piaciuta molto..prima di pensare all'approccio modale bisognerebbe capire bene il discorso delle note target e le triadi di ogni accordo e sbattersi per ore a suonarle...il tuo corso cadged in merito è molto illuminante... Un abbraccio
personalmente ho associato delle canzoni per esempio cantando " Munastero e santa Chiaraaaa" si canta una scala misolidia ... e cantando "Spanish eyes" si canta una scala frigia...così mi è più facile ricordare il sound delle scale...
Arrivo in ritardo per dire quanto siano illuminanti questi 10 minuti! Ero partito con lo studio mnemonico senza capire nulla, Claudio mi ha riportato sulla retta via!
Grazie mille! Bellissima spiegazione! Personalmente avendo studiato armonia contrappunto e composizione classica posso dire che i box che dici tu all'interno di una scala maggiore possono servire quando si devono collegare frasi in un contesto diatonico. Però non so se è un metodo mio o esiste effettivamente.
Ciao, sono appassionato di chitarra e di Musica, pur non suonando sono interessato ad approfondire teoria musicale per capire meglio quello che ascolto, specie i soli di chitarra. Ti sottopongo alcune curiosità in ragione della tua notevole preparazione tecnica e di teoria musicale. In generale, puoi spiegarmi in poche battute perchè, tecnicamente, è molto più semplice improvvisare usando le scale pentatoniche della vecchia scuola chitarristica rock-blues (Clapton, Page, Hendrix, in parte Blackmore, santana, etc) rispetto alla scuola chitarristica rock dagli anni 80' in poi (Malmsteen, Randy Roadhs, Van halen, Satriani, etc) che usano prevalentemente scale modali, o minori? Poi, ho un'altra curiosità tecnica sui chitarristi. Secondo la tua opinione considereresti più tecnico un chitarrista Jazz-Fusion avanzato tipo un Pat Metheny, Al di Meola, etc oppure un chitarrista di prog-metal tipo Petrucci o Malmsteen? Grazie
Domanda, anche se so che il video è vecchio. Quando in blues maggiore si può suonare sia una pentatonica maggiore che una minore, si sta in realtà costruendo le due pentatoniche su due modi diversi? O non c'entra nulla?
Grazie !Finalmente uno che spiega in linea generale come vanno usate ste benedette scale ! Secondo me questo è il modo giusto per affrontare certi argomenti, facendo prima una panoramica generale e semplificando volutamente dei concetti complicati in modo da far capire anche ai neofiti che come me non hanno le basi , a cosa servono queste scale. Purtroppo le persone che ti criticano sotto hanno frainteso il fine del video.
Mi permetto una piccola aggiunta: una volta compreso la funzione della scala presa in considerazione, provatela su una backing track con accordi fissi (vamp) cioè: senza progressione armonica , una qualsiasi scala modale , ha bisogno di un bel pò di misure per essere "sentita " ed usata sull'accordo, evitate progressioni con cambi veloci, sarà meno "faticoso " applicarle e comprenderle, anyway, .bravo Claudio! Un saluto
Se ti interessa ho esposto un altro metodo che esula dai box, insegnato dal buon Mick Goodrick e basato su un principio simile! ruclips.net/video/NrO_ZzeOouE/видео.html
Bel video...in sostanza sintetizzando , le modali sono scale derivate da scale maggiori partendo dai vari gradi della scala di riferimento e ovviamente variano gli intervalli....giusto? Per cui le modali si posso o formare partendo da qualsiasi scala ? Di SOL magg piuttosto che fa magg piuttosto che Eccecc.?....grazie...e poi per trasformarle in scale maggiori mantenendo lo schema T T S ecc si procede ad aggiungee # e b....o sono confuso?ciao
Spiegazione stupenda! Ricapitolando, con un accordo maggiore la diteggiatura è quella tipica della scala maggiore con le dovute variazioni tonali della ionica, lidia e misolidia, mentre per l'accordo minore, la diteggiatura è tipica della scala minore naturale, anche in questo caso tenendo conto delle variazioni tonali per ottenere quel suono tipico dell'eolia, dorica e Frigia? Altra considerazione, la scala dorica è uguale alla scala minore armonica? Ciao
Una curiosità, ma quindi ogni volta che si suona su una scala bisogna ripensare a tutti gli intervalli in base alla tonica? perchè a volte quando suono su una scala minore per comodità considero gli intervalli partendo dalla scala maggiore dato che l'ho studiata meglio, ma in realtà bisognerebbe imparare a ripensarli da capo?
Salve maestro, non sono un musicista ma per curiosità sto cercando di imparare le basi della teoria musicale. Guardando questo video mi sono chiesto; cosa si ottiene se partendo dalla nota di DO, si costruisce una scala seguendo la struttura intervallare della scala frigio (S T T T S T T) e poi si armonizza la scala ottenuta; che razza di “minestrone” si ottiene? Esplicitando: scala DO frigio (DO REb MIb FA SOL LAb SIb) e poi armonizzare questa scala con quadriadi. Ovviamente lo stesso discorso si può fare con una scala DO dorico, DO lidio etc. Funzione questo ragionamento o no? Grazie
Miiiiii.... che casino!!! Se non avessi accennato all inizio del video che molti chitarristi famosi non le usano, sarei rimasto frustrato... in ogni caso anche non avendo sufficente conoscenza teorica sei riuscito a farmi capire il concetto in generale. Complimenti per la spiegazione molto chiara.
Ciao una domanda, con la tonalità maggiore individuo l'impianto diatonico d partenza e relative progressioni con cui partire (componendo), quando ho una tonalità minore valgono le stesse regole partendo dalla scala minore di quella tonalità ? Posso estendere questo concetto per armonizzare un cambio di tonalità sfruttando le scale modali (quindi non solo modo maggiore e minore) ? Grazie and Happy Music !
Secondo me l'approccio che sconsigli al min 10:05 e' il migliore, almeno in termini di diteggiatura. Anche Vinnie More spiega i modi con questo approccio e i suoi video sono tra i piu chiari che ho visto.
Ciao Claudio, ho una domanda. Se suono su un brano in cui la struttura armonica è composta da, per esempio, quattro accordi facenti parte della stessa tonalità, posso suonare lo ionico (cioè la scala maggiore) su tutta la struttura senza preoccuparmi del cambio dei gradi?...perché così ragionando diciamo che mi capita spesso di prendere delle note non sempre adatte all'accordo che suona in quel momento. Grazie!
Secondo me la cosa che crea più confusione negli allievi che si apprestano a studiare i modi è proprio il fatto che i modi vengono rappresentati come scale derivate da un’altra scala (scala maggiore) quindi ad es. il dorico deriva dal secondo grado, il frigio dal terzo etc etc. Mentre secondo me i modi andrebbero visti semplicemente come scale diverse che hanno intervalli diversi che partono da una stessa tonica.
Claudio una domanda : premetto quel poco di modo che ho provato , li ho provati invece pensando di essere in una altra tonalità cosa che tu sconsigli ma è impensabile secondo me ricordarsi le alterazioni . Tu però i modi li applichi in base alla tonalità maggiore o minore ? Esempio se sei in minore dorico e frigio va bene ma non fai mai lidio giusto ?
Bravo l'ho sempre sostenuto io suono con tutte le canzoni che mandano in radio non conoscendo nessuna scala nessuna nota ma seguendo e praticando quello che mi viene in mente spistandomi mel manico a orecchio questo è conoscenza dello strumento ciao
Ciao Claudio e complimenti sinceri per questo spunto davvero intelligente. Non riesco però ancora a legare insieme tutte le possibili varianti di modo su un determinato accordo. Cioè il Do ionico, invece del lidio ecc.. o come fare per capire il legame tra la variazione di un determinato grado della scala e il rispettivo modo. Grazie
Ciao Claudio io sono Francesco Ciccio per gli amici e da qualche anno che sono iscritto sul tuo canale trovo molto interessante le tue lezioni e grazie alle tue lezioni oggi sono un discreto chitarrista blues conosco scale minore maggiore arpeggi pentatoniche tutte le varie note della tastiera ma non riesco a capire qualè la differenza di queste benedette scale modali e vorrei tanto capirci qualcosa con poche parole e solo il necessario grazie
Buongiorno, a me piacerebbe sapere se è possibile suonare con gli accordi le armonizzazioni delle scale... ad esempio per la maggiore sarebbe + - - + + - dim e la minore - dim + - - + - giusto? grazie
Claudio perchè non ci spieghi la pentatonica ed il rappporto che ha con il blues ed il fatto che siano 4 accordi maggiori settima e la pentatonica diciamo quella basilare è minore? o cmq come sia possibile questa struttura... grazie
È possibile eseguire le dominanti secondarie su una scala modale? Esempio: io sto suonando la scala di do dorico, quindi ho due bemolle in chiave, il si e il mi. Sul sol minore posso eseguire la sua dominante secondaria? Se si, devo eseguirla nel modo ionico o per forza dorico?
Su un brano da me inventato, su scala di DO maggiore, con una melodia molto semplice, mi ritrovo ad eseguire un accordo di LA maggiore (La, Do#, Mi), pienamente in contesto con il resto del pezzo. Non riesco a dare un senso alla cosa, ne' a comprendere se all'interno vi sia l'accordo di una scala modale. Potresti illuminarmi in tal senso? Grazie!
Cantare ciò che suoni è fondamentale. io costruisco i miei assoli prima con la bocca e poi li ricreo con la chitarra e mi è talmente utile che lo faccio anche durante i concerti live. però questo è valido anche per chi suona strumenti diversi. per esempio, Nico mcbrain, batterista dei maiden canta tutti i colpi di batteria , sempre .un saluto.😉👍
Perché è formata dalle stesse note, al momento in cui cambi qualcosa non si tratta più di una minore relativa del modo ionico. La dorica è la relativa del modo lidio. Un saluto.
e se in un contesto tonale, per esempio un giro di accordi tutti diatonici uso altri modi con lo stesso accordo generato in comune sto gia suonando modale?esempio sul secondo grado di una tonalità trovo lo stesso accordo sul terzo e sul sesto,quindi per ogni secondo grado potro suonare un dorico un frigio e un eolio idem per il terzo e il sesto..?è cprretto ragionare cosi ?
Grazie per la lezione! Off topic: Claudio, che corde usi sulla 6122? Io per lungo tempo ho usato le chrome flat ma da un po sono tornato alle roundwound.
un video molto interessante; molto giusto consigliare di avventurarsi solo se si ha buona padronanza delle scale «normali» in quanto è già sufficiente al chitarrista per svago avere poche ma solide nozioni elementari di armonia; altro discorso per i professionisti che non possono dire «quasto non lo so fare; insomma studiare e ristudiare le basi, questo è il consiglio giusto
QUINDI: se ho una base ad esempio: La-/Do/Sol/Re+ in teoria sono in tonalità di Sol+. SE improvviso in LA dorico (scala minore) non ci devo buttare dentro il Fa [come da La- chiede (la eolio)] ma il Fa#. Poi guardo il box...figa è il sol maggiore. Non sto suonando allora modale...?
A me sembra sei in scala di la- non sol+, di base. E si, il sol eolio corrisponde al LA dorico come note, con il giusto "modo", un po' come il mi eolio corrisponde al sol ionio come note, ma non nel modo di suonare
Le scale base (a prescindere che le usi estese o meno), sono 7 come i modi stessi, il che significa che ogni grado da cui parti, corrisponde ad un intervallo del modo relativo. Se parti da elio (maggiore) esempio. La scala di do partendo da do, eolio, partendo da re, dorico, non sei modale,come dice giustamente cicolin, ma trovi "il box", in definitiva il do ionio corrisponde al re dorico, se sei in tonalità di rem, in mi frigio, se la tonalità è di mim, sono 7 box per 7 modi, ma i box sono sempre gli stessi 7, ma spostati in relazione alla tonalità. Come avviene con la relativa maggiore e minore.
Un modalità può essere anche di spostare i box. Il box esempio partendo dal secondo grado, spostato partendo però dalla tonica, si suona, ci si trova cosi a suonare in dorico partendo dallo ionio o locrio partendo dall'eolico, da li poi si sviluppa su tutta la tastiera. Ovviamente cambia le relazioni ed il modo di suonare in quel caso, e vale tutto ciò da te descritto. Volevo citarlo perché seppur "semplificato" fa capire che le scale principali sono sempre quelle fondamentale, sono 7 come i modi stessi, escluso diminuite armoniche ed altro, questa "semplificazione" aiuta molto per iniziare, poi l'analisi dei gradi rimane fondamentale
Credo che in realtà i modi siano qualcosa di piuttosto semplice, nel momento in cui si "sente" ciò che si suona (proprio come giustamente consigli tu), e si sa come e quando poter ricorrere al suono lidio, misolidio, dorico etc., avendo bene in mente il colore dei rispettivi modi. La semplicità deriva anche dal fatto che per lo più queste scale si suonano su un singolo accordo o al massimo su sequenza di due accordi, in modo che il "colore" del relativo modo prevalga sul contesto armonico. Molto più complesso per me è capire ed interpretare le connessione dei diversi gradi armonici suonando "tonale", quando entrano in gioco sostituzioni, cadenze secondarie etc. Insomma, non credo necessariamente all'equazione tonale= facile, modale=difficile. Poi ho anche sempre pensato che la distinzione tonale/modale sia spesso meno precisa di quanto si dica... in realtà davvero nj un IV grado di una progressione armonica c'è il suono lidio, in un V (dominante) il misolidio e così via, seppure il tutto sia unito da una tonalità di riferimento.
Avevo trovato questo approccio ai modi anche da altre fonti e ritengo che sia la maniera più completa per assimilare le sonorità che le scale generano, ma rimane ancora un mistero capire quando vanno usate, cioè quali progressioni armoniche accolgono l'utilizzo dei modi e come mai una progressione spinge ad utilizzare il modo ionico piuttosto che il misolidio.
carissimo Claudio, seguo spesso i tuoi video e .. complimenti e grazie per il tuo lavoro.. secondo me questo video ha una lacuna, ti consiglio di dare un'occhiata a "Frank Gambale technique book 1 e 2" dove, più che soffermarsi sulle scale modali si specifica meglio il senso di "modo", ovvero, per fare qualche esempio, sul modo dorico e lidio possiamo suonare 3 scale pentatoniche diverse, mentre, per esempio sul frigio non ne possiamo suonare alcuna, su ionico e aeolio solo due, idem per gli arpeggi che evidenziano estensioni che funzionano su alcuni modi e meno su altri, così, per esempio, se improvvisiamo su un cmaj7 ionico abbiamo un buon "contrasto" con sol blues maggiore il che non è la cosa che il chitarrista "base" fa normalmente e diversamente da quello che dici tu nel video, funziona anche su contesti tonali, così pure come fare suonare come lidio un accordo maj7 ionico in alcuni contesti tonali, e fare suonare un aeolio come dorico per gli stessi motivi, oppure far suonare un misolidio come lydian dominant anche in contesti tonali.. cerco sempre un video che lo spieghi su internet ma qui ti debbo esprimere le mie rimostranze.. e comunque grazie e complimenti per il tuo ottimo lavoro!!!
Ciao, io ho raccolto quello che avevo da dire sull'argomento nel mio corso Modale Facile. Il senso di questo video invece è spiegare le scale modali all'osso, a qualcuno che parte da digiuno o dalla non comprensione. Quello di cui parli tu sa più di approfondimento sulle varie modalità di utilizzo di tali scale, e non potrebbe essere spiegato, almeno non così, al target di pubblico di questo video. Grazie comunque per il tuo commento!
Grazie Claudio per la tua solerte risposta.. potresti comunque fare un video dove su una progressione Dm7 G7 Cmaj7 provi a suonare la min blues, re min blues e mi min blues sui box di base, cosa semplice per molti allievi , in cui si dimostra che prendendo ogni accordo come "mondo a sé" si possono esplorare nuove sonorità laddove il chitarrista o improvvisatore base si fermerebbe a suonare la min blues su tutti i tre accordi .. il turnaround è tonale ma l'approccio diventa modale.. te lo dico perché quando studiavo non mi risultava chiaro e mi si è accesa la lampadina quando ho approcciato i modi con questo metodo.. ovvero su ogni accordo, in base al suo contesto, anche tonale, si apre tutta una serie di scale/arpeggi che possono o non possono funzionare.. d'accordo con te che la scala dorica come scala da re a re serve a poco ma se sai che su un re dorico ci puoi suonare tre scale blues e su un mi frigio nessuna ecco che i modi acquisiscono un senso anche in giri armonici convenzionali.. grazie della tua attenzione 🤗🤗
Ciao Claudio molto interessante. Ma approfondento se il SOL misolidio ha il FA l'accordo di tonica diventa SOL7; il IV° grado DO diventa CMAJ7 ; ed i V° diventa Rem7 oppure ho capito male io??? grazie ALDO
@@ClaudioCicolin infatti Claudio,,,,tu nel video parli soprattutto di musica modale,,,nel suo senso più pratico e moderno,,,,,è un casino perchè ho visto che il 99 percento della gente (non solo in questo video) non conosce la distinzione tra modale e tonale,,,,boh
Claudio, non sarà importante, ma la diteggiatura che ad un certo punto (al minuto 3.11) hai eseguito in 2 box diversi, mi ha richiamato alla mente la parte finale della sigletta/gingle del breve siparietto musicale che introduceva la storica "TV per ragazzi" della RAI anni '70 ! Se non la conoscessi (perché probabilmente 6 più giovane di me☺️) , ed avessi una manciata tempo, x favore, vattela a sentire su RUclips (dovrebbe esserci ancora) : è quella dove, in disegni animati, si vedono (vado, con la memoria, a casaccio : non li sto mettendo in ordine) : 1 cavallo che galoppa, una bicicletta, una ballerina che piroetta graziosamente, ecc...Scusami x l' invito a quella visualizzazione che ti propongo 🙄: non è x volerti forzare, ma c'è un motivo serio :😊vorrei, se possibile, un parere tecnico su questa sigletta... Che tonalità utilizzava?
Ciao Claudio, buongiorno! Video molto interessante! Lo riguarderò! Giustamente hai dovuto condensare tutto in una decina di minuti... forse, però, potrebbe essere opportuno pensare ad uno/due corsi sulle modalità (maggiori/minori) per chi vuole approfondire l'argomento... con esercizi, basi, ear training e quant' altro... che ne pensi? Secondo me molti sarebbero interessati all'acquisto... come pure mi piacerebbe sapere se hai mai pensato ad un corso sull'improvvisazione..fammi sapere... ti auguro buona giornata... ciaoo!! ;-)
Da vecchio "musicante" praticone ho apprezzato molto il video che ha confortato tutte le mie poche certezze. Non capisco le critiche dei puristi della teoria a questo utilissimo approccio divulgativo. È ovvio che Claudio non dica che il mib nel giro di do esca all'improvviso e faccia diventare Il tutto modale: il concetto che mi sembra di capire, e che applico in modo pratico nella mia attività di musicante, è che se nella struttura armonica di un brano in do maggiore è inserito un accordo di mib il modo sarà quello che avrà al suo interno sib e mib come note della triade di mib. È anche giustissimo il concetto che suonare la scala di do maggiore sul sol (esercizio del tutto corretto da un punto di vista teorico per suonare misolidio) porti a creare fraseggi musicali che si risolvono in modo non compiuto. Diventa poi un problema di patterns e box.
Grande Claudio! Come al solito rendi accessibili a tutti argomenti complessi. Se posso permettermi, per un prossimo video potresti approfondire il punto 6 con esempi di brani famosi. Legato a questo ti lancio l'idea di video dedicati alla struttura armonica di brani famosi che non sono totalmente diatonici per spiegare come mai compare un accordo fuori scala. Ciao
@@ClaudioCicolinAvevi fatto il video delle dominanti secondarie che ho visto più volte. Sono un patito dell'armonia. Adesso per esempio sto suonando Mrs Robinson dal tuo video e non riesco a capire come posso inserire piccoli fraseggi per improvvisare. Cioa
Finalmente ho capito quali sono le scale modali sullo stesso accordo, tuttavia non ho ancora capito se su un accordo fisso di DO si possono usare tutte e sette le scale modali, o su un giro di accordi con predominanza di tonalità di Do. Oppure se la tonalità è maggiore si possono usare le tre scale modali maggiori ma se la tonalità e' minore le altre quattro o viceversa? O posso usarle tutte e sette sia se la tonalità è minore o maggiore? Insomma non ci ho capito nulla.
Tutte le risposte alle tue domande sono nel video! -Accordo fisso maggiore: puoi usare i 3 modi maggiori (6:35) - Accordo fisso minore: puoi usare i 3 modi minori (8:02) -Giro di accordi in una certa tonalità: non c'entra nulla col discorso, nel video viene detto di concentrasi su un accordo, non su dei giri. Per ragionare sui modi cerca di dimenticare il concetto di tonalità (5:54)
@@ClaudioCicolin scusa ma non è chiaro. Che vuol dire che non c'entra nulla un giro di accordi? Solitamente un brano non è monoaccordo, quindi come ci si regola con le scale modali quando gli accordi cambiano? Ora minora e ora maggiori? Per ogni accordo devo immaginare prima di suonare un modo di scala? Quale modo usare ogni qualvonta l'accordo cambia? Insomma non è chiaro. Forse mentalmente hai le idee chiare ma non si capisce al livello pratico come ci si deve comportare.
@@ivoStar nel video ho riportato due casistiche in cui usare i modi: situazioni mono-accordo e singoli accordi indipendenti dal contesto tonale, a me sembra piuttosto chiaro. In tutti gli altri casi non devi usare scale modali.
lo dico spesso nei commenti in giro per il web...ma lo ripeto: a costo di rompere i "cosidetti" ad allievi e studenti di musica,,,i Modi bisogna spiegarli partendo da un contesto storico (Antica Grecia/transizione al Medioevo) per poi passare al loro uso prima nell'Impressionismo, poi nel jazz modale ecc... e bypassare la musica tonale- che è la predominanza di due Modi e di armonie che piacevano nel (tardo) Rinascimento e che hanno fatto spostare il pensiero verso cadenze perfette , successioni di accordi e dato l'importanza alle triadi
@@SimoneLeoni Ciao. Nell'antica Grecia hanno origine queste serie di scale che vennero chiamate Modi (I nomi derivano dalle antiche culture di quel mondo) ...studiando storia della musica ci si focalizza molto su come venivano usati e considerati nel Medioevo. E' un discorso lungo, ma in breve, se ascolti, che so, i Canti Gregoriani, quasi sempre (non sempre) sentirai delle melodie senza armonie, oppure a volte (dipende dal periodo storico) queste melodie sono doppiate da intervalli di quarta o quinta (in parallelo) oppure ancora, queste melodie hanno una nota fissa "sotto" che rimane per diverso tempo (parlo di musica cantata) ... Ecco, se inizi ad ascoltare, soffermati sulle melodie
partire dall'antica Grecia nel senso teorico, dato che non abbiamo quasi nulla di testimonianze "concrete"....ma nel Medioevo poi c'è un ricco patrimonio per iniziare a capire cos'è la musica modale...
Se ti interessa ho esposto un altro metodo che esula dai box, insegnato dal buon Mick Goodrick! E ho cercato di introdurre il contesto della musica modale. ruclips.net/video/NrO_ZzeOouE/видео.html
**Nuovo corso Modale Facile** SUPER-SCONTATO da giov 19.03.2020 per pochi giorni, per info clicca qui! bit.ly/33teb7g
Metti un like al video e scarica i diagrammi di ciò che ho spiegato nell'area didattica cliccando qui!;-) www.lezioni-chitarra.it/area-didattica/login/index.php
per riconoscere dorico, ionico etc ho sempre guardato il capitello in cima
Hai fatto bene
Jarno Eusebio
La battuta è simpatica, ma tornando seri: "Magari bastasse l'occhio" ...! 🙄Qui ci vuole, semmai, uno studio teorico approfondito, oltre ad esercitare un buon... "comprendonio uditivo"...
@@mariasoldani6058 e io so sordo dio cristo haha Praticamente me devo mette il carburante alle protesi haha
anch'io!
Manca il corinzio.
Finalmente la questione "modale" spiegata in maniera egregia sottolineandone l'effettiva utilità a seconda del nostro grado di preparazione. Ottimo lavoro, Claudio!
Nonostante non possieda solide basi sui punti richiamati all’inizio (a livello pratico), ho capito la lezione ! (Sono un gran curioso di teoria). Conferma la mia tesi (sostenuta dal 2013) che non tutti i grandi musicisti sono grandi insegnanti (basta farsi un idea guardando su YT lezioni su scale modali). Claudio Cicolin ha secondo me capacità di insegnamento inferiori a nessuno. I suoi risultati positivi non mi stupiscono affatto.
Voto: diesciiiiii 🔝😄
La doppia negazione di "inferiori a nessuno" è un po' alla Morgan ("di non giocare mai non smetto") e mi ha per un attimo destabilizzato, comunque grazie! 😂
Hai ragione, Claudio è veramente un ottimo didatta.
Lezione interessante Claudio... anche per un musicista "di cuore" come me😉 La mia conoscenza non va oltre le pentatoniche... e, suonando nella mia dimensione, non ho mai desiderato né sentita la reale necessità andare oltre. Tuttavia, video come questi rappresentano una preziosa occasione di crescita, per tutti✨
Bravo bravo bravo bravo!!
Finalmente qualcuno che dice che le note bisogna sentirle e CANTARLE!
Basta con questi box , schemi , posizioni....
Un altro metodo molto utile,secondo me, è provare a ‘tirare giù’ gli assoli di strumenti che non siano la chitarra, aiutano ad ‘uscire’ dagli schemi😜
Verissimo!
Se ti interessa ho esposto un altro metodo che esula dai box, insegnato dal buon Mick Goodrick!
ruclips.net/video/NrO_ZzeOouE/видео.html
Che bella spiegazione. Bravo. Da pianista mi ci ritrovo in tutto ciò che dici, soprattutto sul cantare le scale.
Finalmente una guida chiara con gli accenni giusti per iniziare a capire il sistema modale. Grazie mille!
Complimenti! In pochi minuti hai saputo concentrare al meglio un argomento ostico per tanti chitarristi..
Sinceramente hai spiegato molto bene e in modo facile da ricordare cose che di solito, sono spiegate in modo complicato. Cantare inoltre aiuta molto l'orecchio.
Grandissimo Claudio. Chiaro e schietto . Ora sò come iniziare ad approcciarmi ai modi. Ed ho anche capito il perchè non ne ho mai avuto esigenza.
Sei un grande !! Sai spigare cose difficili in maniera semplice .... Continuerò a seguirti .Ciao
Bravo claudio io sono un insegnante di prospettiva pittorica molti dei tuoi argomenti li comprendo poiché li confronto con le teorie della prospettiva ,l'avere alle spalle circa 50,di suonare la chitarra.tro nei tuoi argomenti un vero teorico della prospettiva,tra musica, e chitarra.i miei cari saluti ciao.
Spiegazione bella e semplice, hai parlato in modo chiaro e onesto e sicuramente quando mi sentirò pronto mi avventurerò nelle scale modali🤩
Molto bella questa lezione. Sono un principiante ma la curiosità è tanta e, almeno in teoria, sto cercando di capire. Grazie!
Bravissimo! Mi hai chiarito un paio di cose. Hai una maniera di spiegare davvero chiara e semplice.
Grazie per la tua lezione illuminante sul concetto di armonia moderna.
Claudio, mi hai reso felice. Grazie con il tuo sistema sono finalmente riuscito a capire.Ho finalmente trovato la chiave per improvvisare sapendo cosa sto facendo.
GRAZIE CLAUDIO SEI IL MIO SALVATORE
Grande Claudio...bellissimo esempio...la premessa mi è piaciuta molto..prima di pensare all'approccio modale bisognerebbe capire bene il discorso delle note target e le triadi di ogni accordo e sbattersi per ore a suonarle...il tuo corso cadged in merito è molto illuminante...
Un abbraccio
Grazie Gianluca!
personalmente ho associato delle canzoni per esempio cantando " Munastero e santa Chiaraaaa" si canta una scala misolidia ... e cantando "Spanish eyes" si canta una scala frigia...così mi è più facile ricordare il sound delle scale...
Arrivo in ritardo per dire quanto siano illuminanti questi 10 minuti! Ero partito con lo studio mnemonico senza capire nulla, Claudio mi ha riportato sulla retta via!
Cantare questa roba è veramente un buono esercizio, grazie compà!!!!!!!
Grazie mille! Bellissima spiegazione! Personalmente avendo studiato armonia contrappunto e composizione classica posso dire che i box che dici tu all'interno di una scala maggiore possono servire quando si devono collegare frasi in un contesto diatonico. Però non so se è un metodo mio o esiste effettivamente.
Che chiarezza espositiva: semplicità e rigore vanno di pari passo. Congratulazioni!
Ciao, sono appassionato di chitarra e di Musica, pur non suonando sono interessato ad approfondire teoria musicale per capire meglio quello che ascolto, specie i soli di chitarra. Ti sottopongo alcune curiosità in ragione della tua notevole preparazione tecnica e di teoria musicale. In generale, puoi spiegarmi in poche battute perchè, tecnicamente, è molto più semplice improvvisare usando le scale pentatoniche della vecchia scuola chitarristica rock-blues (Clapton, Page, Hendrix, in parte Blackmore, santana, etc) rispetto alla scuola chitarristica rock dagli anni 80' in poi (Malmsteen, Randy Roadhs, Van halen, Satriani, etc) che usano prevalentemente scale modali, o minori? Poi, ho un'altra curiosità tecnica sui chitarristi. Secondo la tua opinione considereresti più tecnico un chitarrista Jazz-Fusion avanzato tipo un Pat Metheny, Al di Meola, etc oppure un chitarrista di prog-metal tipo Petrucci o Malmsteen? Grazie
Domanda, anche se so che il video è vecchio. Quando in blues maggiore si può suonare sia una pentatonica maggiore che una minore, si sta in realtà costruendo le due pentatoniche su due modi diversi? O non c'entra nulla?
Grazie !Finalmente uno che spiega in linea generale come vanno usate ste benedette scale ! Secondo me questo è il modo giusto per affrontare certi argomenti, facendo prima una panoramica generale e semplificando volutamente dei concetti complicati in modo da far capire anche ai neofiti che come me non hanno le basi , a cosa servono queste scale. Purtroppo le persone che ti criticano sotto hanno frainteso il fine del video.
Mi permetto una piccola aggiunta: una volta compreso la funzione della scala presa in considerazione, provatela su una backing track con accordi fissi (vamp) cioè: senza progressione armonica , una qualsiasi scala modale , ha bisogno di un bel pò di misure per essere "sentita " ed usata sull'accordo, evitate progressioni con cambi veloci, sarà meno "faticoso " applicarle e comprenderle, anyway, .bravo Claudio! Un saluto
Se ti interessa ho esposto un altro metodo che esula dai box, insegnato dal buon Mick Goodrick e basato su un principio simile!
ruclips.net/video/NrO_ZzeOouE/видео.html
Bravissimo, l'approccio cantato e memorizzato è fondamentale
Ma che me frega a me delle scale modali . Io ho il video de Benson e me si imparato il carillon infernale.
Bel video...in sostanza sintetizzando , le modali sono scale derivate da scale maggiori partendo dai vari gradi della scala di riferimento e ovviamente variano gli intervalli....giusto? Per cui le modali si posso o formare partendo da qualsiasi scala ? Di SOL magg piuttosto che fa magg piuttosto che
Eccecc.?....grazie...e poi per trasformarle in scale maggiori mantenendo lo schema T T S ecc si procede ad aggiungee # e b....o sono confuso?ciao
Finalmente!!! Chiaro anzi chiarissimo:GRAZIE 1000; erano una mia personale ossessione: GRAZIE!!!!
Spiegazione stupenda!
Ricapitolando, con un accordo maggiore la diteggiatura è quella tipica della scala maggiore con le dovute variazioni tonali della ionica, lidia e misolidia, mentre per l'accordo minore, la diteggiatura è tipica della scala minore naturale, anche in questo caso tenendo conto delle variazioni tonali per ottenere quel suono tipico dell'eolia, dorica e Frigia?
Altra considerazione, la scala dorica è uguale alla scala minore armonica?
Ciao
Bravo, adesso mi è chiaro !
Una curiosità, ma quindi ogni volta che si suona su una scala bisogna ripensare a tutti gli intervalli in base alla tonica? perchè a volte quando suono su una scala minore per comodità considero gli intervalli partendo dalla scala maggiore dato che l'ho studiata meglio, ma in realtà bisognerebbe imparare a ripensarli da capo?
Mi trovo in linea con questo approccio anche se non ci avevo mai pensato prima e quindi ho evitato di suonare in questo modo. Grazie mi eserciterò.
Sei stato di parola: È la migliore spiegazione delle scale modali che mi sia capitata sul web! Grazie 😉
30 giri di parole che peò devo ammettere che sono spiegate bene!!!!! bravo
Salve maestro, non sono un musicista ma per curiosità sto cercando di imparare le basi della teoria musicale. Guardando questo video mi sono chiesto; cosa si ottiene se partendo dalla nota di DO, si costruisce una scala seguendo la struttura intervallare della scala frigio (S T T T S T T) e poi si armonizza la scala ottenuta; che razza di “minestrone” si ottiene? Esplicitando: scala DO frigio (DO REb MIb FA SOL LAb SIb) e poi armonizzare questa scala con quadriadi. Ovviamente lo stesso discorso si può fare con una scala DO dorico, DO lidio etc. Funzione questo ragionamento o no? Grazie
Bravo. Ben spiegato. Ciao
Miiiiii.... che casino!!! Se non avessi accennato all inizio del video che molti chitarristi famosi non le usano, sarei rimasto frustrato... in ogni caso anche non avendo sufficente conoscenza teorica sei riuscito a farmi capire il concetto in generale. Complimenti per la spiegazione molto chiara.
Complimenti Claudio, sei stato molto chiaro!
Ciao una domanda, con la tonalità maggiore individuo l'impianto diatonico d partenza e relative progressioni con cui partire (componendo), quando ho una tonalità minore valgono le stesse regole partendo dalla scala minore di quella tonalità ? Posso estendere questo concetto per armonizzare un cambio di tonalità sfruttando le scale modali (quindi non solo modo maggiore e minore) ? Grazie and Happy Music !
Secondo me l'approccio che sconsigli al min 10:05 e' il migliore, almeno in termini di diteggiatura. Anche Vinnie More spiega i modi con questo approccio e i suoi video sono tra i piu chiari che ho visto.
Ciao Claudio, ho una domanda. Se suono su un brano in cui la struttura armonica è composta da, per esempio, quattro accordi facenti parte della stessa tonalità, posso suonare lo ionico (cioè la scala maggiore) su tutta la struttura senza preoccuparmi del cambio dei gradi?...perché così ragionando diciamo che mi capita spesso di prendere delle note non sempre adatte all'accordo che suona in quel momento. Grazie!
ottimo video....sarebbe possibile avere una chiarimento delle note che caratterizzano una scala modale da un'altra ? Grazie
Secondo me la cosa che crea più confusione negli allievi che si apprestano a studiare i modi è proprio il fatto che i modi vengono rappresentati come scale derivate da un’altra scala (scala maggiore) quindi ad es. il dorico deriva dal secondo grado, il frigio dal terzo etc etc. Mentre secondo me i modi andrebbero visti semplicemente come scale diverse che hanno intervalli diversi che partono da una stessa tonica.
Seconda domanda : che accordi devo suonare sulle diverse scale modali ? Esempio scale di re dorico che scordi posso suonare ?
Bravissimo!👏🏻👏🏻👏🏻
Claudio una domanda : premetto quel poco di modo che ho provato , li ho provati invece pensando di essere in una altra tonalità cosa che tu sconsigli ma è impensabile secondo me ricordarsi le alterazioni . Tu però i modi li applichi in base alla tonalità maggiore o minore ? Esempio se sei in minore dorico e frigio va bene ma non fai mai lidio giusto ?
Bellissima lezione. Grazie a te mi sto approcciando alle pentatoniche e devo dire che trovo i tuoi consigli davvero mirati =)
Bravo l'ho sempre sostenuto io suono con tutte le canzoni che mandano in radio non conoscendo nessuna scala nessuna nota ma seguendo e praticando quello che mi viene in mente spistandomi mel manico a orecchio questo è conoscenza dello strumento ciao
Ciao Claudio e complimenti sinceri per questo spunto davvero intelligente. Non riesco però ancora a legare insieme tutte le possibili varianti di modo su un determinato accordo. Cioè il Do ionico, invece del lidio ecc.. o come fare per capire il legame tra la variazione di un determinato grado della scala e il rispettivo modo. Grazie
Ciao Claudio io sono Francesco Ciccio per gli amici e da qualche anno che sono iscritto sul tuo canale trovo molto interessante le tue lezioni e grazie alle tue lezioni oggi sono un discreto chitarrista blues conosco scale minore maggiore arpeggi pentatoniche tutte le varie note della tastiera ma non riesco a capire qualè la differenza di queste benedette scale modali e vorrei tanto capirci qualcosa con poche parole e solo il necessario grazie
Ciao per produrre musica elettronica (house,edm) va bene la musica tonale o c’è un altro armonia?
Buongiorno, a me piacerebbe sapere se è possibile suonare con gli accordi le armonizzazioni delle scale... ad esempio per la maggiore sarebbe + - - + + - dim e la minore - dim + - - + - giusto? grazie
Claudio perchè non ci spieghi la pentatonica ed il rappporto che ha con il blues ed il fatto che siano 4 accordi maggiori settima e la pentatonica diciamo quella basilare è minore? o cmq come sia possibile questa struttura... grazie
scusa 3 accordi
È possibile eseguire le dominanti secondarie su una scala modale? Esempio: io sto suonando la scala di do dorico, quindi ho due bemolle in chiave, il si e il mi. Sul sol minore posso eseguire la sua dominante secondaria? Se si, devo eseguirla nel modo ionico o per forza dorico?
🤔
Su un brano da me inventato, su scala di DO maggiore, con una melodia molto semplice, mi ritrovo ad eseguire un accordo di LA maggiore (La, Do#, Mi), pienamente in contesto con il resto del pezzo.
Non riesco a dare un senso alla cosa, ne' a comprendere se all'interno vi sia l'accordo di una scala modale.
Potresti illuminarmi in tal senso? Grazie!
Ciao, guarda il video sulle dominanti secondarie.
@@ClaudioCicolin Hai perfettamente ragione, grazie, mi si è aperto un mondo!
Claudio sei davvero un grande, mi haii chiarito ogni dubbio THANKS
Dove si trovano queste nozioni di teoria?
Cantare ciò che suoni è fondamentale. io costruisco i miei assoli prima con la bocca e poi li ricreo con la chitarra e mi è talmente utile che lo faccio anche durante i concerti live. però questo è valido anche per chi suona strumenti diversi. per esempio, Nico mcbrain, batterista dei maiden canta tutti i colpi di batteria , sempre .un saluto.😉👍
Grande Claudio finalmente una chiara spiegazione dei modi complimenti io ho manuali di vario tipo ma nessuno spiega con questa chiarezza, ciao
Buongiorno Claudio, avrei una domanda.
Per quale ragione è stata scelta la Eolia come "relativa minore" piuttosto che la Dorica o la Frigia?
Perché è formata dalle stesse note, al momento in cui cambi qualcosa non si tratta più di una minore relativa del modo ionico. La dorica è la relativa del modo lidio. Un saluto.
Bravissimo!!! Tutto molto chiaro!!!
e se in un contesto tonale, per esempio un giro di accordi tutti diatonici uso altri modi con lo stesso accordo generato in comune sto gia suonando modale?esempio sul secondo grado di una tonalità trovo lo stesso accordo sul terzo e sul sesto,quindi per ogni secondo grado potro suonare un dorico un frigio e un eolio idem per il terzo e il sesto..?è cprretto ragionare cosi ?
Grazie!! Sei grande!!! Anche se devo continuare a guardarmi questo video ..Nvolte la spiegazione c'è
bravo Claudio ottimo insegnamento
Grazie per la lezione! Off topic: Claudio, che corde usi sulla 6122? Io per lungo tempo ho usato le chrome flat ma da un po sono tornato alle roundwound.
Bravo Claudio,dopo tanta confusione almeno un metodo chiaro!
Ma per avere lezioni di armonia da te?
Di dove sei?
un video molto interessante; molto giusto consigliare di avventurarsi solo se si ha buona padronanza delle scale «normali» in quanto è già sufficiente al chitarrista per svago avere poche ma solide nozioni elementari di armonia; altro discorso per i professionisti che non possono dire «quasto non lo so fare; insomma studiare e ristudiare le basi, questo è il consiglio giusto
QUINDI: se ho una base ad esempio:
La-/Do/Sol/Re+
in teoria sono in tonalità di Sol+.
SE improvviso in LA dorico (scala minore) non ci devo buttare dentro il Fa [come da La- chiede (la eolio)] ma il Fa#.
Poi guardo il box...figa è il sol maggiore.
Non sto suonando allora modale...?
A me sembra sei in scala di la- non sol+, di base. E si, il sol eolio corrisponde al LA dorico come note, con il giusto "modo", un po' come il mi eolio corrisponde al sol ionio come note, ma non nel modo di suonare
Le scale base (a prescindere che le usi estese o meno), sono 7 come i modi stessi, il che significa che ogni grado da cui parti, corrisponde ad un intervallo del modo relativo. Se parti da elio (maggiore) esempio. La scala di do partendo da do, eolio, partendo da re, dorico, non sei modale,come dice giustamente cicolin, ma trovi "il box", in definitiva il do ionio corrisponde al re dorico, se sei in tonalità di rem, in mi frigio, se la tonalità è di mim, sono 7 box per 7 modi, ma i box sono sempre gli stessi 7, ma spostati in relazione alla tonalità. Come avviene con la relativa maggiore e minore.
Bella Claudio, molto chiaro ed essenziale, come sempre.
Bel video e spiegati molto bene i concetti fondamentali!
Ciao Claudio, ma i canti gregoriani sono modali giusto? Eppure non c'è armonia, è "spttointesa"?
Un modalità può essere anche di spostare i box. Il box esempio partendo dal secondo grado, spostato partendo però dalla tonica, si suona, ci si trova cosi a suonare in dorico partendo dallo ionio o locrio partendo dall'eolico, da li poi si sviluppa su tutta la tastiera. Ovviamente cambia le relazioni ed il modo di suonare in quel caso, e vale tutto ciò da te descritto. Volevo citarlo perché seppur "semplificato" fa capire che le scale principali sono sempre quelle fondamentale, sono 7 come i modi stessi, escluso diminuite armoniche ed altro, questa "semplificazione" aiuta molto per iniziare, poi l'analisi dei gradi rimane fondamentale
Credo che in realtà i modi siano qualcosa di piuttosto semplice, nel momento in cui si "sente" ciò che si suona (proprio come giustamente consigli tu), e si sa come e quando poter ricorrere al suono lidio, misolidio, dorico etc., avendo bene in mente il colore dei rispettivi modi. La semplicità deriva anche dal fatto che per lo più queste scale si suonano su un singolo accordo o al massimo su sequenza di due accordi, in modo che il "colore" del relativo modo prevalga sul contesto armonico. Molto più complesso per me è capire ed interpretare le connessione dei diversi gradi armonici suonando "tonale", quando entrano in gioco sostituzioni, cadenze secondarie etc. Insomma, non credo necessariamente all'equazione tonale= facile, modale=difficile. Poi ho anche sempre pensato che la distinzione tonale/modale sia spesso meno precisa di quanto si dica... in realtà davvero nj un IV grado di una progressione armonica c'è il suono lidio, in un V (dominante) il misolidio e così via, seppure il tutto sia unito da una tonalità di riferimento.
Avevo trovato questo approccio ai modi anche da altre fonti e ritengo che sia la maniera più completa per assimilare le sonorità che le scale generano, ma rimane ancora un mistero capire quando vanno usate, cioè quali progressioni armoniche accolgono l'utilizzo dei modi e come mai una progressione spinge ad utilizzare il modo ionico piuttosto che il misolidio.
Grazie Claudio!! Ottima lezione!
ottima lezione, grazie!
carissimo Claudio, seguo spesso i tuoi video e .. complimenti e grazie per il tuo lavoro.. secondo me questo video ha una lacuna, ti consiglio di dare un'occhiata a "Frank Gambale technique book 1 e 2" dove, più che soffermarsi sulle scale modali si specifica meglio il senso di "modo", ovvero, per fare qualche esempio, sul modo dorico e lidio possiamo suonare 3 scale pentatoniche diverse, mentre, per esempio sul frigio non ne possiamo suonare alcuna, su ionico e aeolio solo due, idem per gli arpeggi che evidenziano estensioni che funzionano su alcuni modi e meno su altri, così, per esempio, se improvvisiamo su un cmaj7 ionico abbiamo un buon "contrasto" con sol blues maggiore il che non è la cosa che il chitarrista "base" fa normalmente e diversamente da quello che dici tu nel video, funziona anche su contesti tonali, così pure come fare suonare come lidio un accordo maj7 ionico in alcuni contesti tonali, e fare suonare un aeolio come dorico per gli stessi motivi, oppure far suonare un misolidio come lydian dominant anche in contesti tonali.. cerco sempre un video che lo spieghi su internet ma qui ti debbo esprimere le mie rimostranze.. e comunque grazie e complimenti per il tuo ottimo lavoro!!!
Ciao, io ho raccolto quello che avevo da dire sull'argomento nel mio corso Modale Facile. Il senso di questo video invece è spiegare le scale modali all'osso, a qualcuno che parte da digiuno o dalla non comprensione. Quello di cui parli tu sa più di approfondimento sulle varie modalità di utilizzo di tali scale, e non potrebbe essere spiegato, almeno non così, al target di pubblico di questo video. Grazie comunque per il tuo commento!
Grazie Claudio per la tua solerte risposta.. potresti comunque fare un video dove su una progressione Dm7 G7 Cmaj7 provi a suonare la min blues, re min blues e mi min blues sui box di base, cosa semplice per molti allievi , in cui si dimostra che prendendo ogni accordo come "mondo a sé" si possono esplorare nuove sonorità laddove il chitarrista o improvvisatore base si fermerebbe a suonare la min blues su tutti i tre accordi .. il turnaround è tonale ma l'approccio diventa modale.. te lo dico perché quando studiavo non mi risultava chiaro e mi si è accesa la lampadina quando ho approcciato i modi con questo metodo.. ovvero su ogni accordo, in base al suo contesto, anche tonale, si apre tutta una serie di scale/arpeggi che possono o non possono funzionare.. d'accordo con te che la scala dorica come scala da re a re serve a poco ma se sai che su un re dorico ci puoi suonare tre scale blues e su un mi frigio nessuna ecco che i modi acquisiscono un senso anche in giri armonici convenzionali.. grazie della tua attenzione 🤗🤗
Ciao Claudio molto interessante. Ma approfondento se il SOL misolidio ha il FA l'accordo di tonica diventa SOL7; il IV° grado DO diventa CMAJ7 ; ed i V° diventa Rem7
oppure ho capito male io???
grazie ALDO
Ciao, si hai capito male. Non hai visto nel video quando dico di ragionare su un solo accordo ed "eliminare" tutti gli altri?
@@ClaudioCicolin infatti Claudio,,,,tu nel video parli soprattutto di musica modale,,,nel suo senso più pratico e moderno,,,,,è un casino perchè ho visto che il 99 percento della gente (non solo in questo video) non conosce la distinzione tra modale e tonale,,,,boh
Bravissimo insegnante! Voto 10
Claudio, non sarà importante, ma la diteggiatura che ad un certo punto (al minuto 3.11) hai eseguito in 2 box diversi, mi ha richiamato alla mente la parte finale della sigletta/gingle del breve siparietto musicale che introduceva la storica "TV per ragazzi" della RAI anni '70 ! Se non la conoscessi (perché probabilmente 6 più giovane di me☺️) , ed avessi una manciata tempo, x favore, vattela a sentire su RUclips (dovrebbe esserci ancora) : è quella dove, in disegni animati, si vedono (vado, con la memoria, a casaccio : non li sto mettendo in ordine) :
1 cavallo che galoppa, una bicicletta, una ballerina che piroetta graziosamente, ecc...Scusami x l' invito a quella visualizzazione che ti propongo 🙄: non è x volerti forzare, ma c'è un motivo serio :😊vorrei, se possibile, un parere tecnico su questa sigletta... Che tonalità utilizzava?
Video veramente interessante!!! Chiaro, sintetico, perfetto!!! Grazie Claudio per questo genere di tutorial...un po' di "sana" teoria!!!
Grazie a te Pietro, ciao!
Ciao Claudio, buongiorno! Video molto interessante! Lo riguarderò! Giustamente hai dovuto condensare tutto in una decina di minuti... forse, però, potrebbe essere opportuno pensare ad uno/due corsi sulle modalità (maggiori/minori) per chi vuole approfondire l'argomento... con esercizi, basi, ear training e quant' altro... che ne pensi? Secondo me molti sarebbero interessati all'acquisto... come pure mi piacerebbe sapere se hai mai pensato ad un corso sull'improvvisazione..fammi sapere... ti auguro buona giornata... ciaoo!! ;-)
Sono in programma entrambe le cose!
grazie maestro
Grazie Maestro.
Bravo Claudio grazie
Da vecchio "musicante" praticone ho apprezzato molto il video che ha confortato tutte le mie poche certezze. Non capisco le critiche dei puristi della teoria a questo utilissimo approccio divulgativo.
È ovvio che Claudio non dica che il mib nel giro di do esca all'improvviso e faccia diventare Il tutto modale: il concetto che mi sembra di capire, e che applico in modo pratico nella mia attività di musicante, è che se nella struttura armonica di un brano in do maggiore è inserito un accordo di mib il modo sarà quello che avrà al suo interno sib e mib come note della triade di mib. È anche giustissimo il concetto che suonare la scala di do maggiore sul sol (esercizio del tutto corretto da un punto di vista teorico per suonare misolidio) porti a creare fraseggi musicali che si risolvono in modo non compiuto. Diventa poi un problema di patterns e box.
Grande Claudio! Come al solito rendi accessibili a tutti argomenti complessi. Se posso permettermi, per un prossimo video potresti approfondire il punto 6 con esempi di brani famosi. Legato a questo ti lancio l'idea di video dedicati alla struttura armonica di brani famosi che non sono totalmente diatonici per spiegare come mai compare un accordo fuori scala. Ciao
Ciao, qualcosa avevo già fatto, magari ne farò altri!
@@ClaudioCicolinAvevi fatto il video delle dominanti secondarie che ho visto più volte. Sono un patito dell'armonia. Adesso per esempio sto suonando Mrs Robinson dal tuo video e non riesco a capire come posso inserire piccoli fraseggi per improvvisare. Cioa
scusa, ma alzata e abbassata di un semitono no di un tono ?
Finalmente ho capito quali sono le scale modali sullo stesso accordo, tuttavia non ho ancora capito se su un accordo fisso di DO si possono usare tutte e sette le scale modali, o su un giro di accordi con predominanza di tonalità di Do. Oppure se la tonalità è maggiore si possono usare le tre scale modali maggiori ma se la tonalità e' minore le altre quattro o viceversa? O posso usarle tutte e sette sia se la tonalità è minore o maggiore? Insomma non ci ho capito nulla.
Tutte le risposte alle tue domande sono nel video!
-Accordo fisso maggiore: puoi usare i 3 modi maggiori (6:35)
- Accordo fisso minore: puoi usare i 3 modi minori (8:02)
-Giro di accordi in una certa tonalità: non c'entra nulla col discorso, nel video viene detto di concentrasi su un accordo, non su dei giri. Per ragionare sui modi cerca di dimenticare il concetto di tonalità (5:54)
@@ClaudioCicolin scusa ma non è chiaro. Che vuol dire che non c'entra nulla un giro di accordi? Solitamente un brano non è monoaccordo, quindi come ci si regola con le scale modali quando gli accordi cambiano? Ora minora e ora maggiori? Per ogni accordo devo immaginare prima di suonare un modo di scala? Quale modo usare ogni qualvonta l'accordo cambia? Insomma non è chiaro. Forse mentalmente hai le idee chiare ma non si capisce al livello pratico come ci si deve comportare.
@@ivoStar nel video ho riportato due casistiche in cui usare i modi: situazioni mono-accordo e singoli accordi indipendenti dal contesto tonale, a me sembra piuttosto chiaro. In tutti gli altri casi non devi usare scale modali.
grazie per questo video!....mi è stato devvero molto utile!!
É una bella lezione, dovresti farne una serie sulle scale modali
lo dico spesso nei commenti in giro per il web...ma lo ripeto: a costo di rompere i "cosidetti" ad allievi e studenti di musica,,,i Modi bisogna spiegarli partendo da un contesto storico (Antica Grecia/transizione al Medioevo) per poi passare al loro uso prima nell'Impressionismo, poi nel jazz modale ecc... e bypassare la musica tonale- che è la predominanza di due Modi e di armonie che piacevano nel (tardo) Rinascimento e che hanno fatto spostare il pensiero verso cadenze perfette , successioni di accordi e dato l'importanza alle triadi
Parlo da assoluto ignorante, premetto questo... in che modo aiuterebbe partire dall'antica grecia per capire i modi?
@@SimoneLeoni Ciao. Nell'antica Grecia hanno origine queste serie di scale che vennero chiamate Modi (I nomi derivano dalle antiche culture di quel mondo) ...studiando storia della musica ci si focalizza molto su come venivano usati e considerati nel Medioevo. E' un discorso lungo, ma in breve, se ascolti, che so, i Canti Gregoriani, quasi sempre (non sempre) sentirai delle melodie senza armonie, oppure a volte (dipende dal periodo storico) queste melodie sono doppiate da intervalli di quarta o quinta (in parallelo) oppure ancora, queste melodie hanno una nota fissa "sotto" che rimane per diverso tempo (parlo di musica cantata) ... Ecco, se inizi ad ascoltare, soffermati sulle melodie
partire dall'antica Grecia nel senso teorico, dato che non abbiamo quasi nulla di testimonianze "concrete"....ma nel Medioevo poi c'è un ricco patrimonio per iniziare a capire cos'è la musica modale...
Se ti interessa ho esposto un altro metodo che esula dai box, insegnato dal buon Mick Goodrick!
E ho cercato di introdurre il contesto della musica modale.
ruclips.net/video/NrO_ZzeOouE/видео.html
Complimenti per la lezione.
Grazie Giacomo!
Bravo, grazie
Bravissimo e grazie!!!🙂