Ecco uno degli uomini che ti rendono orgoglioso di essere italiano. Rarissimi da trovare, ma quando ne incontri uno, e senti raccontare la sua esperienza o, come ha già giustamente detto lui stesso, la sua "avventura", ne esci irrimediabilmente arricchito. Grazie a Marco Lincetto per aver saputo carpire da un uomo discreto e schivo, le risposte alle curiosità di molti appassionati di musica.
Che personaggio.....la cosa bella è vedere la raffinatezza di quest uomo che ha dedicato la sua vita al bello...molto onesto nell’ affermare anche che una certa solidità economica della famiglia gli ha permesso investimenti di rilievo...che dire....sembra proprio un uomo , nato con talenti, che ha sviluppato altri talenti
E' impressionante che un uomo, in così poco tempo, sia riuscito a competere con i grandi mostri sacri dell'800, imponendosi soltanto grazie alla qualità eccelsa dello strumento. Splendida intervista.
...il primo grande successo è avvenuto fuori dall'Italia...ed anche con pianisti stranieri...Questo la dice lunga sull'innata propensione di noi italiani per i prodotti stranieri. Complimenti a Fazioli ed a tutti coloro che come lui realizzano i propri sogni facendoli diventare anche i nostri.
Grande Paolo Fazioli. Io lavoro alla Steinway (in Germania) come tecnico e accordatore quindi posso confermare l'eccellenza e la qualità dei suoi bellissimi pianoforti perché ho avuto modo di provarne alcuni. Ho avuto anche la fortuna di conoscere brevemente Paolo alla fiera a Francoforte 5 anni fà. Mitico!
Possiedo ancora intatti i mobili MIM che Paolo Fazioli mi vendette nel 1982, prima di passare ai pianoforti. Sono ancora di un ottimo legno ! (Lorenzetti).👍👍👍
Bellissima intervista Marco, molto interessante. Mi fa piacere che sia stato nominato anche il caro amico Daniele Lombardi. Quel concerto per 21 pianoforti è stato eseguito anche a Firenze
Interessantissima intervista al Genio dell'Ing. Fazioli, con aneddoti e notizie veramente godibili, prendo spunto dall'ultima domanda fatta, in relazione alla qualità di registrazione confrontata con la realtà dal vivo, chiedendo a Marco Lincetto in quanto addetto ai lavori, se i numeri della risoluzione sonora (192kh/24 bit ecc.ecc.) hanno un senso nel mercato discografico attuale, in quanto ho potuto appurare che sta succedendo la stessa cosa che avvenne alla nascita del CD audio, cioè pessima qualità rispetto al vinile che fortunatamente si risolse successivamente, nello specifico a parità di risoluzione ci sono differenze abissali tra i brani in commercio, ( Mettendo da parte le vecchie registrazioni degli anni 60 che è intuibile il risultato) ma il fenomeno avviene tranquillamente tra opere quasi contemporanee, mi chiedo quindi cosa c'è che non va nelle sale di incisione , scarsa qualità dei microfoni ? oppure nelle apparecchiature di acquisizione, oppure in fase di post produzione ? E preponderante il fattore umano o quello tecnico secondo te ?
Got the book! Happy kid! Next would be the piano itself! A 183! Take care of yourself mr. Fazioli, I would love to meet you in person and shake your hands.
It would be very nice to install English subtitles for all those who are not familiar with the Italien language. That is the majority of mankind. Could you please be so kind? Thank you so much! Of course: if we talk about "Fazioli", "Steinway" or "Bösendorfer", we almost talkt about money and only the minority can afford such high class grand pianos. But it would be really interesting to learn more about the Vice President of Fazioli...
Intervista davvero illuminante! Grazie! Ma la domanda che mi pongo è questa: quale è il vero e autentico rapporto del musicista con il suo strumento, in questo caso il pianoforte? Quanto è conoscitore, intenditore ecc.ecc. dell'oggetto sonoro che suona e che gli permette di esprimere il proprio talento? Nel concerto esiste una entità visibile: il concertista e 2 entità invisibili: il compositore e il costruttore (le altre sono organizzative e non solo...ma non meno importanti...accordatore, assistenza tecnica, tecnico audio...di sala e marketing ecc. ecc.) Certo è l'esecutore che rende "vivi" e "presenti" gli altri due (a lui il plauso, il merito...se se lo merita), ma senza gli "altri" due, l'esecutore non ha alcuna possibilità di esprimersi: non esisterebbe proprio! Dunque a Fazioli l'onore e l'onere di rappresentare degnamente il costruttore in senso lato (italiano per giunta, grazie a Dio!) che tuttavia è ancora considerato un "subordinato" alla grande Arte, infatti il suo lavoro si chiama "Artigianato"! Il costruttore è il figlio povero della famiglia musicale? Sembrerebbe di sì poiché deve fare a gomitate, e spesso non bastano, nel trovare il proprio onorevole spazio sul palco, che poi si traduce nelle vendite! Fazioli è una "anomalia" nel sistema italiano, una eccellenza e una rarità mal valorizzata, almeno qui; il "sistema" (Rai in primis) predilige ben altra industria dell'intrattenimento alla Musica Classica, vedasi Festival di Sanremo. (Congetture di un ex liutaio)
Io abito a circa 20Km da Sacile, dove c'e' la Fazioli, e' a 10 minuti dal centro per andare verso Caneva, ogni tanto ci passo davanti. Mi piacerebbe vederla com'e' dentro. Ciao dalla provincia di Pn.
bella intervista, peccato non sia stato fatto accenno ai pianoforti campionati. sarei curioso di sapere se sono fatti in accordo con la ditta o semplicemente campionando pianoforti privati, cosa ne pensi Paolo Fazioli che in qualche modo i suoi pianoforti sono alla portata di tutti. Sicuramente molte volte sono campionati autonomamente senza pagare diritti, quando si legge nel campione "pianoforte italiano" che chiaramente riporta ad un'unica possibilità. Dove si riporta anche il nome di sicuro c'è un accordo, come per esempio qui: www.wavesfactory.com/kontakt-libraries/mercury-piano/
Bravissimo....questi sono gli uomini che fanno grande l'Italia e gli italiani .Questo ci rende orgogliosi .
Ecco uno degli uomini che ti rendono orgoglioso di essere italiano.
Rarissimi da trovare, ma quando ne incontri uno, e senti raccontare la sua esperienza o, come ha già giustamente detto lui stesso, la sua "avventura", ne esci irrimediabilmente arricchito.
Grazie a Marco Lincetto per aver saputo carpire da un uomo discreto e schivo, le risposte alle curiosità di molti appassionati di musica.
Che personaggio.....la cosa bella è vedere la raffinatezza di quest uomo che ha dedicato la sua vita al bello...molto onesto nell’ affermare anche che una certa solidità economica della famiglia gli ha permesso investimenti di rilievo...che dire....sembra proprio un uomo , nato con talenti, che ha sviluppato altri talenti
Sono queste le persone che ci fanno sentire onorati di essere italiani... ❤️
E' impressionante che un uomo, in così poco tempo, sia riuscito a competere con i grandi mostri sacri dell'800, imponendosi soltanto grazie alla qualità eccelsa dello strumento. Splendida intervista.
Ottima intervista!! W Fazioli e i suoi splendidi strumenti!
...il primo grande successo è avvenuto fuori dall'Italia...ed anche con pianisti stranieri...Questo la dice lunga sull'innata propensione di noi italiani per i prodotti stranieri. Complimenti a Fazioli ed a tutti coloro che come lui realizzano i propri sogni facendoli diventare anche i nostri.
Grande Paolo Fazioli. Io lavoro alla Steinway (in Germania) come tecnico e accordatore quindi posso confermare l'eccellenza e la qualità dei suoi bellissimi pianoforti perché ho avuto modo di provarne alcuni. Ho avuto anche la fortuna di conoscere brevemente Paolo alla fiera a Francoforte 5 anni fà. Mitico!
I tedeschi cosa pensano dei Fazioli?
Grazie Marco per la godibilissima intervista. L'Ing. Fazioli è una delle eccellenze italiane a cui bisognerebbe dare maggiore spazio.
Grande talento immenso degli ultimi geni italiani!
Che magnifica intervista! Che personalità accativante e simpatica, complimenti!
grazie di vero cuore......meraviglioso
Complimenti Ing. Fazioli. Rende onore a questo strano Paese.
Che belle persone! È stato veramente un piacere. Grazie.
Possiedo ancora intatti i mobili MIM che Paolo Fazioli mi vendette nel 1982, prima di passare ai pianoforti. Sono ancora di un ottimo legno ! (Lorenzetti).👍👍👍
Bellissima intervista complimenti. Mi hanno colpito molto le parole del Sig. Fazioli dove paragona un pianista ad un pittore. Stupendo
Fantastico contributo! grazie!
Bellissima intervista Marco, molto interessante. Mi fa piacere che sia stato nominato anche il caro amico Daniele Lombardi. Quel concerto per 21 pianoforti è stato eseguito anche a Firenze
Bella intervista. Fantastica la metafora sulle sfumature. grazie a tutti e due!
Santo subito
Il suono dei Fazioli è quello che mi aspetto quando busserò a San Pietro......
.... e se trovi chiuso ? 😃😃😃😃
Chi è l'odiatore seriale che ha messo 'non mi piace' a una simile magnificenza?
Complimenti... grande uomo!
L'artigianato italiano è il massimo. Grande Fazioli!
Grazie.
Grandissimo!
Intervista interessantissima. Grazie :)
Ingegner Fazioli lei è un Mito !!!
Grazie Marco,Grazie Ing.Fazioli
Grazie per questa magnifica intervista! 👏🏻👏🏻👏🏻🎹❤️
Intervista fantastica.
Grazie grazie grazie
Come sempre molto interessante, grazie
Beato te, amico; ti invidio tantissimo.
Interessantissima intervista al Genio dell'Ing. Fazioli, con aneddoti e notizie veramente godibili, prendo spunto dall'ultima domanda fatta, in relazione alla qualità di registrazione confrontata con la realtà dal vivo, chiedendo a Marco Lincetto in quanto addetto ai lavori, se i numeri della risoluzione sonora (192kh/24 bit ecc.ecc.) hanno un senso nel mercato discografico attuale, in quanto ho potuto appurare che sta succedendo la stessa cosa che avvenne alla nascita del CD audio, cioè pessima qualità rispetto al vinile che fortunatamente si risolse successivamente, nello specifico a parità di risoluzione ci sono differenze abissali tra i brani in commercio, ( Mettendo da parte le vecchie registrazioni degli anni 60 che è intuibile il risultato) ma il fenomeno avviene tranquillamente tra opere quasi contemporanee, mi chiedo quindi cosa c'è che non va nelle sale di incisione , scarsa qualità dei microfoni ? oppure nelle apparecchiature di acquisizione, oppure in fase di post produzione ? E preponderante il fattore umano o quello tecnico secondo te ?
come dice il grande K.Jarrett non tutti gli Steinway sono grandi pianoforti i FAZIOLI si lo sono Bravo Paolo
Got the book! Happy kid! Next would be the piano itself! A 183! Take care of yourself mr. Fazioli, I would love to meet you in person and shake your hands.
It would be very nice to install English subtitles for all those who are not familiar with the Italien language. That is the majority of mankind. Could you please be so kind? Thank you so much! Of course: if we talk about "Fazioli", "Steinway" or "Bösendorfer", we almost talkt about money and only the minority can afford such high class grand pianos. But it would be really interesting to learn more about the Vice President of Fazioli...
Intervista davvero illuminante! Grazie! Ma la domanda che mi pongo è questa: quale è il vero e autentico rapporto del musicista con il suo strumento, in questo caso il pianoforte? Quanto è conoscitore, intenditore ecc.ecc. dell'oggetto sonoro che suona e che gli permette di esprimere il proprio talento? Nel concerto esiste una entità visibile: il concertista e 2 entità invisibili: il compositore e il costruttore (le altre sono organizzative e non solo...ma non meno importanti...accordatore, assistenza tecnica, tecnico audio...di sala e marketing ecc. ecc.) Certo è l'esecutore che rende "vivi" e "presenti" gli altri due (a lui il plauso, il merito...se se lo merita), ma senza gli "altri" due, l'esecutore non ha alcuna possibilità di esprimersi: non esisterebbe proprio! Dunque a Fazioli l'onore e l'onere di rappresentare degnamente il costruttore in senso lato (italiano per giunta, grazie a Dio!) che tuttavia è ancora considerato un "subordinato" alla grande Arte, infatti il suo lavoro si chiama "Artigianato"! Il costruttore è il figlio povero della famiglia musicale? Sembrerebbe di sì poiché deve fare a gomitate, e spesso non bastano, nel trovare il proprio onorevole spazio sul palco, che poi si traduce nelle vendite! Fazioli è una "anomalia" nel sistema italiano, una eccellenza e una rarità mal valorizzata, almeno qui; il "sistema" (Rai in primis) predilige ben altra industria dell'intrattenimento alla Musica Classica, vedasi Festival di Sanremo. (Congetture di un ex liutaio)
Io abito a circa 20Km da Sacile, dove c'e' la Fazioli, e' a 10 minuti dal centro per andare verso Caneva, ogni tanto ci passo davanti. Mi piacerebbe vederla com'e' dentro. Ciao dalla provincia di Pn.
Excelente, podrían poner por favor subtítulos en español. Muchas Gracias.
Próximamente. Estoy estudiando español, porque a finales de año, me mudaré a vivir a España, a Valencia.
Buongiorno. Eccomi!
Peccato che Fazioli non fa Pianoforti verticali. Salve
ne ho suonati molti, ma l'equilibrio del Fazioli non l'ho più trovato.
Fazioli has defeated steinway definitively
bella intervista, peccato non sia stato fatto accenno ai pianoforti campionati. sarei curioso di sapere se sono fatti in accordo con la ditta o semplicemente campionando pianoforti privati, cosa ne pensi Paolo Fazioli che in qualche modo i suoi pianoforti sono alla portata di tutti. Sicuramente molte volte sono campionati autonomamente senza pagare diritti, quando si legge nel campione "pianoforte italiano" che chiaramente riporta ad un'unica possibilità. Dove si riporta anche il nome di sicuro c'è un accordo, come per esempio qui: www.wavesfactory.com/kontakt-libraries/mercury-piano/
Diploma in pianoforte e laurea in ingegneria😅 Mi sono bastati i primi 2 minuti del video per inquadrare la grandezza del personaggio
La ferrari del pianoforte , molto meglio , lo stradivarius o guarneri del piano f ! Pazzeco !
Spettacolo!