Ciao Moreno, io ho letto 3 libri suoi finora (non questo). Quello che mi è piaciuto di più è stato Memoria di Ragazza non tanto per il contenuto (sempre autobiografico) ma per la forma, infatti nel suo memoriale di adolescente parla di se in terza persona.. rendendo quasi chirurgico il racconto, distante, senza dare al lettore lo spazio per empatizzare. Ho trovato comunque la formula molto intrigante.
@@goccedilibri ciao Daniela, grazie per il titolo proposto. Se riprenderò la Ernaux lo farò con Memoria di ragazza. Mi intriga la forma che descrivi. In effetti rende il racconto meno "coinvolgente" rispetto a una narrazione esplicita di sé (ma se sei una grande scrittrice puoi raggiungere lo stesso risultato con mezzi diversi)
@@MorenoEmme Infatti, a me è piaciuto proprio perchè parlando di se in terza persona ha reso alcune situazioni prive di vittimismo verso se stessa... e quando leggerai il libro capirai perchè 😉
Eh... Che dire .. questo libro ti è proprio piaciuto tanto, che piacere ascoltare la tua narrazione...peccato ti seguano ancora in pochi. Non ho mai letto questa autrice ed ero convinta che non l'avrei mai letta...ma ora, invece....alla prossima e grazie infinite. 😊
Ti scrivo perché ieri sera ho visto il film tratto da questo libro. Devo dire che è stata una sorta di esperienza...il film è angosciante perché per tutta la durata senti, quasi fisicamente, la sofferenza di questa ragazza che da quando scopre di essere incinta non riesce più a fare nient'altro se non cercare di trovare qualcuno che l'aiuti ad abortire. Nel 1963 la parola aborto non si poteva nemmeno pronunciare, Anne è completamente sola nel suo tormento. È un film da vedere, nella sua realtà e crudezza .
Leggeremo il libro ... soprattutto dopo aver riascoltato la tua preziosa recensione.
@@LuciaCardin-k4w grazie per la fiducia 🤗
Ciao Moreno, io ho letto 3 libri suoi finora (non questo). Quello che mi è piaciuto di più è stato Memoria di Ragazza non tanto per il contenuto (sempre autobiografico) ma per la forma, infatti nel suo memoriale di adolescente parla di se in terza persona.. rendendo quasi chirurgico il racconto, distante, senza dare al lettore lo spazio per empatizzare. Ho trovato comunque la formula molto intrigante.
@@goccedilibri ciao Daniela, grazie per il titolo proposto. Se riprenderò la Ernaux lo farò con Memoria di ragazza.
Mi intriga la forma che descrivi.
In effetti rende il racconto meno "coinvolgente" rispetto a una narrazione esplicita di sé (ma se sei una grande scrittrice puoi raggiungere lo stesso risultato con mezzi diversi)
@@MorenoEmme Infatti, a me è piaciuto proprio perchè parlando di se in terza persona ha reso alcune situazioni prive di vittimismo verso se stessa... e quando leggerai il libro capirai perchè 😉
Eh... Che dire .. questo libro ti è proprio piaciuto tanto, che piacere ascoltare la tua narrazione...peccato ti seguano ancora in pochi. Non ho mai letto questa autrice ed ero convinta che non l'avrei mai letta...ma ora, invece....alla prossima e grazie infinite. 😊
Se per caso leggerai qualcosa della Ernaux fammi sapere 😉
Sul canale spero possa crescere. Ti ringrazio per il sostegno e l'apprezzamento.
Ti scrivo perché ieri sera ho visto il film tratto da questo libro. Devo dire che è stata una sorta di esperienza...il film è angosciante perché per tutta la durata senti, quasi fisicamente, la sofferenza di questa ragazza che da quando scopre di essere incinta non riesce più a fare nient'altro se non cercare di trovare qualcuno che l'aiuti ad abortire. Nel 1963 la parola aborto non si poteva nemmeno pronunciare, Anne è completamente sola nel suo tormento. È un film da vedere, nella sua realtà e crudezza .