Da figlio di contadini cresciuto nella terra, da iscritto al canale di Danilo Rigon che osservo con attentamente per via cambiamento socio-culturale che sto osservando affermo che questo è la testimonianza PIU REALISTA che ho visto fin'ora su tutto il web
Bellissima intervista! Davvero grazie per condividerla! Fiorenzo è proprio un "vecchio" ligure e il realismo non gli manca, ma nel suo raccontare di quanto era dura una volta la vita in campagna e di come da soli non ce la si può fare è di uno spontaneo incredibile. E te sei bravissimo a non interferire con il suo modo di essere. Ho guardato anche le altre interviste e l'idea di girare l'Italia in cerca di persone che vogliono riabitare la montagna è davvero bella. Ti seguo con passione: continua così e grazie per il servizio che fai!
Infatti ormai siamo abituati ad avere tutto pronto, non sappiamo più costruirci le cose. Coltivare i campi non è facile e come per tutti i mestieri ci vuole qualcuno che te lo insegna. Ormai terra da coltivare non c’è n’è più e comprarla costa come pure gli attrezzi, gli animali e i pesticidi da buttare sugli ortaggi perché senza non cresce niente. Se uno ha una paga da 700€ al limite può farsi un orto ma se pensa di avere anche galline non so, una volta ci avevamo pensato ma abbiamo lasciato perdere perché se tieni in conto le spese per comprare i polli, il pollaio e il mangime (non trovano molto da mangiare) magari anche la recinzione attorno al pollaio. Conviene comprare i polli del supermercato, se pensi di avere un frutteto devi sapere che forse ce l’avrai tra 30 anni perché gli alberi da frutto soni lenti a crescere. Inoltre i giovani di oggi con il cocktail in mano e L’ i-phone nell’altra tutti vestiti firmati li vedete coltivare la terra? Io no
Signor Danilo lei è uno dei pochi a trattare un argomento utile... grazie! e lo ha fatto mostrandoci il parere del signor Fiorenzo Zanardi che è molto saggio e realista... non ci piove... le favole non sono di questo mondo... ma noi possiamo, se veramente lo vogliamo o perchè siamo costretti, avvicinarci ad una vita simile a quella di Pietro l'eremita...
I miei nonni abitavano in cima ad un colle degli appennini, nelle Marche....... c’erano tre famiglie e si aiutavano tra loro. Mio nonno si era costruito le sedie da solo, era in grado di trovare il legno e le piante per impagliare. Il vicino era un falegname e gli aveva insegnato a costruire la madia e il mobile ( l’unico che c’era) che veniva chiamato il metti tutto........, non c’era il bagno. E l’acqua andavano a prenderla con l’otre alla sorgente. Ovviamente avevano candele o lumi a petrolio. La casa era piccola sotto c’era la stalla con le pecore, sopra la cucina con il tavolo, il lavabo di pietra, il camino, la stufa economica, la madia per fare il pane, la pasta. Sopra c’era la camera da letto con le tegole che si vedeva attraverso. Niente riscaldamento, dormivano col cappello e prima di entrare nel letto lo scaldavano col prete. Un contenitore di rame in cui mettevano la brace e lo passavano sulle lenzuola per scaldarsi. La nonna sapeva tessere, cardare e filare la lana, sapeva lavorare a maglia, all’uncinetto, cucire e ricamare. Ovviamente faceva il pane e si faceva anche il lievito madre. Faceva il formaggio e aveva allevato 7 figli. Mentre mio nonno era in guerra...... lei era lassù da sola coi figli e senza nessun reddito. Le mie zie e mia mamma ( io sono del 67) dicevano che c’era la miseria nera. La mamma andava a comprarsi un quaderno per la scuola con un uovo di gallina ( baratto) ma avevano praticamente niente.... mia nonna per rammendare stramava le camicie di mio nonno sul fondo per recuperare il filo...... era durissima. Penso che se dovesse crollare l’economia ( cosa non così improbabile) sarebbero in tantissimi a morire perché oggi nessuno è in grado di farsi nulla, sono pochi quelli che ancora sanno fare qualcosa. Il nonno faceva i cesti e usavano quelli come contenitori per tante cose...... ora chi lo sa ancora fare? Chi è in grado di riconoscere un legno giusto da scaldare e piegare sul fuoco per fare le gambe di una sedia? Ci hanno portato ad abituarci ad un certo modo di vivere consumistico, che se dovesse accadere un patatrac economico, sarebbe un vero macello sociale........
ciao Alis, spero proprio non si torni così indietro perchè veramente molti morirebbero, resterebbero solo i sani e i forti che però sappiano usare le mani, ora non ci sono quasi più le mani grosse che tutti avevamo, pure le donne avevano mani forti, ed erano forti quasi come gli uomini, anche più resistenti. Grazie per il tuo bellissimo racconto.
Per quanto quest uomo ti trasmetta entusiasmo quanto un sasso che non rotola; penso che sia molto bello questo video perchè ti da veramente l' idea della fatica a cui vai incontro. Specialmente se si vuole essere completamente indipendenti. E' importante non sottovalutare tutte le possibili prospettive di un' onorevole scelta del genere.
si è pur vero che da questa intervista non ne esce un qudro semplice di vita, però se uno parte da queste considerazioni può programmarsi e riuscirci molto bene
Consiglio di leggere Fukuoka. Che di galline e conigli non ne aveva. Coltivava riso, mais e tutto quello che la terra giapponese potesse dargli. Era un povero ricchissimo.
Fukuoka aveva galline e oche che lasciava libere a razzolare nei campi...Evviva la rivoluzione del filo di paglia che prima di tutto è una rivoluzione del cuore e della natura vera!
Grazie danilo di questo lavoro di ricerca e condivisione. Lo ritengo importantissimo per la nostra generazione che desidera un ritorno alla terra e ai valori basilari.
Grazie Tomas per il commento, si vedo che queste interviste hanno trovato riscontro, anzi molti ragazzi hanno cominciato esperienze proprie anche prendendo spunto da questi video.
Che bella intervista e che belle riflessioni... sono daccordo che è durissima una scelta del genere, la cosa necessaria è essere in gruppo... complimenti 🤗
Il signore è ligure come me, come fai a chiedergli di chiudere con una frase positiva..! 😂 Scherzi a parte, le sue parole ti smontano ma sono vere... Io ho parlato con Francesco, un signore che vive con le sue capre a canate di Marsiglia, paese abbandonato alle spalle di genova, il quale ha detto che un altro modo di vivere è possibile ma passa attraverso un cambiamento mooolto graduale. Un tassello per volta... In ogni caso bisogna creare piccole reti di scambi e donazioni fra vicini, come una volta. Da mia zia in basso Piemonte funziona cosí. Ci sono 5 case, una mano lava l'altra. Persino il nonno di Heidi ogni tanto scendeva a valle anche se gli stavano tutti sui coglioni eheh... 😉 Ciao
@@mauriziocirella7282 ahah è vero, 50% calabrese ma nato a Genova, quindi come mentalità purtroppo o per fortuna sono ligure... Il pessimismo cosmico è insito negli abitanti di questa striscia di terra un po' aspra
Realismo che ho sempre incontrato nei racconti di tutti i vecchi che ho incrociato nella mia vita. Un realismo che fa bene e che insegna a rimboccarsi le maniche. A questo racconto della realtà bisogna però affiancare sempre l'aspetto spirituale della vita che è dominante, perché se non si ha fede non si ha nemmeno la forza per affrontare la dura realtà, perdendo poi di vista la bellezza del creato e dell'unicità dell'Umano. Le genti del passato erano più vicine di noi alla realtà divina, perché più vicine alla realtà della natura. Il consumismo ci ha in un certo senso eroso una parte fondamentale, che è appunto la parte spirituale, il credere fortemente, direi anche follemente, che "nulla è impossibile a Dio ", così come annunciò l'angelo a Maria. Oggi l'umanità si caratterizza per una cosa fondamentale: il credere che l'impossibile non sia possibile. Tutta la cultura dominante vuole farci credere questo. Ma non è vero!
@@danilorigon se domani notte iniziano a chiudere i benzinai, di conseguenza i rifornimenti ai supermercati-farmacie vengono tagliati ...scoppia il caos e la situazione descritta dal signore del video
Egregio Signor Danilo, la seguo da un pò e trovo lungimirante chiedersi se si possono ripopolare questi splendidi paesini per ritornare ad una vita sana e meno "condizionata" da un sistema che tra un pò ci abbandonerà completamente a noi stessi. Sarò un' ottimista per natura, ma trovo che con un certo criterio , buona volontà e le persone giuste... la soluzione ci sarebbe, ovviamente parlarne così è difficile mi piacerebbe parlarne con gente che riesce a vedere un pò più in la del suo naso (prevenire è meglio che curare). Capisco che il Signor Fiorenzo sia assolutamente pratico ma un pò troppo pessimista. Comunque grazie per i suoi " filmati" . Io sono convinta che bisogna cominciare a parlarne in maniera seria ,perchè siamo arrivati al capolinea a mio modesto parere, è finito il tempo del "ce la faccio da solo" bisogna ritornare alla cooperazione, magari a piccoli ( e selezionati) gruppi al massimo di 20/30 persone io ci sto pensando da un pò... Un caro saluto
verso la fine dell'intervista c'era un messaggio positivo anche se tirato fuori con la pinza, io sono stra convinto che ce la si può fare tranquillamente, specialmente con l'aiuto di tecnologie moderne, anche se queste costano, i soldi non mancano, sono però tenuti nascosti ai più, pur essendo stampati in abbondanza, o meglio immessi, i canali di immissione non sono aperti a coloro che potrebbero usarli, ma tenuti ben chiusi ma è un altro tema. Però io capisco benissimo il punto di vista di Fiorenzo, sono nato in campagna e ho fatto i lavori con la forza delle braccia e delle gambe, conosco l'argomento, ma so pure che con le attuali conoscenze si farebbe molta meno fatica. Ad esempio, perchè tenere le mucche che sono molto voraci e ingombranti, mica ci serve tutto sto latte! Un caro saluto e grazie per il suo commento ben articolato
@@danilorigon La penso come Lei e mi piacerebbe poter scambiare punti di vista ed idee perchè torno a ripetermi ...tra non molto sarà l'unica via d'uscita per sopravvivere al "nuovo programma" che il sistema politico istituzionale ci sta preparando...La ringrazio per la risposta e ricambio i saluti.
@@gazaniafiori274come noto con i se non si fa nulla. La realtà è che la civiltà indiana è stata sopraffatta, annullata... anche per propri difetti e non è bene prendere consigli da loro...
Avevano ragione... Quando ti manca l'acqua da bere la terra l'aria l'acqua sono inquinate il pianeta va a puttane i soldi fan poco anzi siamo nella merda proprio perché abbiamo dato troppa importanza al guadagno e basta
Buongiorno! Nel 2009 realizzai un piccolo documentario dal titolo "Noi ci siamo già" su una famiglia che vive in montagna, isolata, sull'Appenino Tosco Emiliano. E' un nucleo di 4 persone che vive di agricoltura e vende manufatti di artigianato. Hanno i pannelli fotovoltaici ed addirittura una lavatrice a pedali. Zero emissioni e piena autonomia. VIVA!
Lorenza zanardi ...ha spiegato molto chiaro ...come erano organizzati i contadini...di una volta..e purtroppo era così...e quindi dovremmo ...IMITARE quella civiltà di grande cultura ...e conoscenze tramandati ...umilmente da generazioni in generazioni con intelligenza ...otre i dialetti , tradizioni , canti ...costumi ...e modi di fare ...sconosciuti a noi....grazie Danilo ti seguo sei una grande persona
Ok tutto ,però guardiamola un po alla Pietro :se sei da solo con un kg di pasta del costo di 90 cent.di quella buona ci campi una settimana,io x esempio mangio una volta al giorno e sto benissimo ho una casa in montagna e Ho fatto un calcolo che con 500€al mese ci vai alla grande mettendoci dentro anche assicurazione e bollo (Panda 4x4old 1100cc.)la corrente è essenziale si può ovviare però con un sistema fotovoltaico.
@@danilorigon Ciao Danilo rispondo ora xche' lavorando di notte,il giorno dormo;sono di Roma ,la casa che menziono l'ho comprata invece in ciociaria(Frosinone)ti seguo da un paio di anni,ovvero dalle prime interviste a Pietro che reputo una buona persona anche se è un eremita un po sui generis, (x il fatto che gira con un quod, non so se l'ho scritto correttamente)cmq mi trovo sulla sua stessa lunghezza d'onda e sto lavorando anche io ad un progetto simile x il futuro poiché non intendo lavorare a vita.
Troppo pessimista questo signore...io personalmente nei miei 51 anni ho fatto molti lavori manuali(sono artigiano),ed ora vivo in camper da 2 anni... Oggi non è ieri!E con un budget di 2000€ max,puoi affrontare la montagna,con pochi problemi,mischiando tecnologia e sapere,con tecniche all'avanguardia.(vedi la rivoluzione del filo di paglia), X la solitudine,è comodamente superabile da parte mia,mi basta un cane.....ripeto,questo genere di vita,è soltanto x chi ha manualità ed è abituato ad adattarsi.
@Nico cosa intendi per budget, una rendita mensile o più propriamente una cifra da investire? Che tipo ci camper hai? Io ho 60 anni e alterno la mia vita tra due regioni italiane in cui ho delle proprietà ma in una sola di queste ho una casa dove abitare per cui vivo in camper quando sono lontano dalla mia unica casa. Ho un camper puro di 5,60m e per viverci ci vuole tutta la mia capacità di adattamento unita alla mia ridotta massa corporea...
@@rotcacellulare9751 Ciao , so che non è impossibile infatti io che ho la sindrome della "nomade" ho sempre desiderato farlo, ma la vita mi ha messo sempre su "binari" diversi , un giorno ( quando trovo la persona giusta)spero di farlo, Mi sapresti dire con quali difficoltà (se ci sono state) ti sei dovuto confrontare? Sei stabile in un posto o vagabondeggi per il mondo? Ci vivi solo o sei in coppia? Grazie un saluto
cibo in abbondanza forse in alcuni casi, su da noi i contadini molte volte davano i loro viveri pure ai partigiani e pertanto non rimaneva granchè, ma in città era molto peggio come dici tu
Bella intervista,veritiera al massimo,grande saggezza. Vorrei aggiungere che i vegani si sa che x le carenze alimentari devo passare x farmacia o erboristeria e x questo ci vorrebbero i soldi/reddito!
È vero , Pietro con un filo d"acqua è felice , con il suo orticello e tutto e questo signore è di un negativo allucinante però è vero ci vogliono tuttedue
Attenzione, anche Pietro viene aiutato, lo ha ammesso lui nei video del signor Rigon, attenzione! e tu credi di poter fare la vita di Pietro l'eremita e rimanere dolce...
Piedi per terra...forte la diversità tra questo signore e Pietro. Ma dato che Pietro è un caso particolare, Mi sa che questo signore ha al 100% ragione. Dovremmo fare tutti i corsi di sopravvivenza😁😁😁
CIAO DANILO, È POSSIBILE CONOSCERE LA LOCAZIONE DI PIETRO PER POTERLO ANDARE A TROVARE? E FARCI PURE UNA BELLA SPESA, POTRESTI MANDARE LA SUA POSIZIONE? GRAZIE MILLE
ciao Androidus, dire il vero per il momento meglio di no perchè sono in troppi che vorrebbero andare a trovarlo, per questo preferisco che stia un po' in pace, magari tra qulche mese, riscrivimi. ciao. Danilo
Il signor Giacomo è troppo simpatico, è importante ascoltare anche queste testimonianze, per evitare di prendere delle decisioni sotto l'impulso del romanticismo, nello stesso tempo con la sua semplicità e verità ci da l'opportunità di comprendere che alla base della difficoltà di un cambio di vita non ci sono cose, persone, la vera difficoltà penso che sia il nostro ego la nostra visione egocentrica....
massima ammirazione e rispetto per il signore dell 'intervista , forse qualcuno non ha capito il concetto che voleva trasmettere ed e' stato considerato troppo pessimista ... lui dice che se si vule tornare a vivere di vera sussistenza come si viveva 70 anni fa' e quindi senzai compromessi con tecnologie e agevolazioni al lavoro NON SI PUÒ ,FINE ed ha ragione un uomo solo non puo' farcela se non vivendo di stenti e fatiche , per questo si sono create realta' come eco villaggi e comunita chiuse dove si collabora tra tutti per poter creare una vita di sussistenza cercando di ricreare un tipico paese di 70 anni fa , un esempio di comunita ' chiusa come quella degli amish che sono rimasti legati allo stile di vita dell'ottocento . Io credo che molti di quelli che considerano il signore pessimista vogliano solo sentirsi dire quello che loro stessi desiderano ovvero che si puo mollare tutto e vivere felici senza soldi , con un orto ,come heidi in montagna con 4 capre , in video sembra tutto bello e facile ma solo in video . Se invece si vule vivere di finta sussistenza IN QUESTO CASO si potrebbe anche riuscire a fare (con il telefono ,la corrente elettrica, l'acqua in casa, il negozio di alimentari ,i soldi di genitori o fratelli che finanziano la nostra sussistenza ecc...ecc...) ho conosciuto molti anziani che vivevano in giventu di sola campagna ma a quei tempi con pochi ettari di terreno riuscivi a ricavare quel poco denaro che ti facevi bastare per vivere , oggi non e' piu' cosi ' conta la quantita per avere un minimo guadagno .
diciamo che era così, ma oggi giorno ci sono dei contributi, delle tecnologie che ci possono aiutare, ma Renzo si riferiva se tornassimo veramente indietro, beh in quel caso sarebbe così, come ha detto lui
Credo che questo signore abbia dipinto un quadro reale di quello che vorrebbe dire per un cittadino reinventarsi agricoltore in montagna con l'obiettivo di autosostentarsi. Lo ha fatto però con uno sguardo rivolto al passato. A mio parere oggi le nuove tecnologie, l'utilizzo di tecniche agricole e di allevamento innovative, posso permettere insediamenti in montagna che presumibilmente possono permettere la dignitosa sopravvivenza. Concordo con lui in modo assoluto sul valore della comunità, assolutamente indispensabile per poter sopravvivere. In uno mondo sempre più popolato non credo che potremo permetterci ancora a lungo di abbandonare ai rovi milioni di ettari ci collina e montagna... So che molte università stanno da anni studiando prodotti e tecniche agricole per coltivare su terreni di montagna e collina. Di certo non ci si può improvvisare.
si con le conoscienze attuali e la tecnologia a nostra disposizione, possiamo vivere in montagna in modo più comodo, però un po' di soldi per partire ci vogliono
@@danilorigon Assolutamente, un investimento iniziale è indispensabile. Esistono finanziamenti anche importanti per start up agricole in zone montane. Conosco un paio di persone dalle mie parti che hanno preso fondi importanti per riattivare le aziende agricole della montagna.
Danilo...perché non fai qualche ricerca e video sulla Permacultura? Secondo i principi dell'Agricoltura Naturale derivata da Masanobu Fukuoka, ad esempio, si eliminano un sacco di errori derivati da modi di coltivare "contro Natura", risparmiando un sacco di tempo ed energia (mi pare si parli del 70-80% IN MENO), a parità di produzione (biologica, tra l'altro)...
Di tutte le spese che devo sostenere, la pigione è la più grossa. È una palla di piombo. E per molti la pigione costituisce un terzo, se non di più, delle spese mensili. Senza di essa si sprigionerebbero delle energie per altre cose. Progetti, hobby, incontri. Insomma, cose te ti permettono di crescere e di evolverti seppur alimentate/realizzate con soldi che resterebbero, se l‘appartamento (o la casa) fosse tuo. - In montagna, in pianura o al mare.
Fatto salvo che i consigli di questo signore sono oro colato, bisogna però che qualcuno gli racconti cosa vuol dire vivere in città con 800 euro di stipendio e un monolocale che costa 650,00 solo di affitto. Qui non si tratta di vederla in modo pessimistico ma di rendersi conto che oggi i giovani non hanno altre altrnative se non tornare alla campagna. Non siamo in guerra e un mercato c’è sempre per vendere degli ortaggi biologici o dei formaggi di capra. Non siamo al baratto dio mio dai. Voglio ricordare che una produzione orticola manuale a letti rialzati può produrre molto molto di più rispetto agli orti dei nostri nonni e senza l’uso di pesticidi, rame e zolfo. Bio 100%. è La strada! è produrre veramente biologico e infine vendere direttamente al consumatore finale imparate da Giancarlo cappello o dall’orto bioattivo o da tanti che stanno producendo con successo
Ormai non glielo puoi più raccontare ci ha lasciato un mese fa e nonostante il pessimismo era una persona dolcissima e consapevole delle attuali condizioni
@@caterinabalestra3796 Renzo è stato un uomo che sebbene avessi potuto conoscere per poco, era uno di quelli tutto di un pezzo, di quelli che oramai ce ne sono troppo pochi. La sua anima sarà nella pace
Questo signore per me non è affidabile. Sta parlando come si viveva ai tempi del dopo guerra... Basta vedere Pietro come vive, e tante cose le puoi fare anche senza molte complicazioni di cui parla questo pessimista. Si può vivere bene anche con pochi mezzi e senza tante pretese come vuol far capire questo signore....
Infatti e quello che dico io !!! Allora uno secondo questo signore fa prima a suicidarsi invece no la vita e bella e con un cane 2 galline una capanna di legno in mezzo la natura con un po di provviste un fornellino da campeggio non e che poi serve chissà cosa non e che devi mangiare carne tutti i giorni
@@danilorigon grazie conosco la zona a grandi linee. Molto selvatica, e difficile. Io vivo a Calice Ligure e sono vicino ad un paesino Rialto molto simile, a quelli visti nei tuoi video. La Liguria non è solo mare ed Ha delle storie particolari. Contorte, un po' come la geografia del suo territorio. Grazie del tuo lavoro.
Salve. Questo signore non è pessimista. Ha perfettamente ragione. Sa quello che dice. Vivo in campagna, le soddisfazioni sono molte, sono tutto, ma le ristrettezze e la quantità di lavoro che si deve fare è talmente variegata che da soli si può fare molto ma non sarà mai sufficiente. Abbasso i vegani
Categorico ma bisogna accettare, vero.....una volta le famiglie erano molto numerose e si aiutavano, ma Pietro ed Emanuele che vivono soli? E sono felici?
graziella vendramin Pietro lo è senz’altro, Emanuele deve ancora essere organizzato al punto giusto, lui non vuole essere un eremita, lui vuole solo una vita non soggetta a tutte quelle pesanti imposizioni che ci mettono in schiavitu
ciao Giuseppe, in effetti le proteine una volta se le procuravano con la caccia, diciamo che nei tempi passati non c'erano forse così tanti cinghiali e daini, per chi mangia carne forse la vita era più semplice, anzi da quello che mi ricordo, nessuno era vegano. Grazie per il complimento, mi piace trovare persone che abbiano delle storie da raccontare.
@@danilorigon ti stimo perché quello che fai non è usualee dopotutto è bello sapere che ci sono persone libere perché oggi non esiste più neanche la libertà di parola. Altro che dittatura!
Nn ha capito niente questo signore. Sta confrontando la vita rurale del passato con la vita sociale attuale. Ovviamente nn essendoci più i paesi rurali di un tempo questo è inattuabile. Ben diverso è andare a vivere da soli in montagna. Nn deve creare fattorie o strade e simili ma adattarsi come fa Pietro mio compaesano. Per una persona nn servono branchi di animali o ettari di terreno ma un piccolo orto , qualche animale. Peraltro nn è necessario coltivare grano poichè una volta ci si adeguava e si usavano le ghiande dove il grano nn cresceva. Cosa da valutare perchè in montagna grano , uva etc sono merce rara e anche venissero ci sono orde di animali selvatici che ci scorrazzano sopra. Chi vuole andare in montagna a vivere nn deve seguire questo signore ma partire dal principio che si deve adeguare all'ambiente. Se trova le noci e crescono noci deve adeguarsi a mangiare noci e nn piantare altro che magari nemmeno viene. Se trova una fonte , che è il punto focale per scegliere dove vivere , deve attrezzarsi per recuperala. Pulire le strade? tempo perso....tempo qualche mese deve rincominciare a pulire. E le energie è meglio se le usa per adeguarsi. Meglio Pietro che senza tutte ste cazzate ce l'ha fatta e dedica tantissimo tempo a pregare.
Non condivido con il percorso proposto dal Sig. Fiorenzo, pur condividendone la destinazione. Non si deve partire con l'idea di poter autoprodurre tutto dal giorno "zero": é impossibile e porta alla disfatta! Pur condividendo la necessità di uscire da logiche di mercato/consumo, ritengo che un approccio troppo "talebano" sia controproduttivo: sarebbe bello saper fare tutto e non dover ricorrere agli altri se non per quei compiti che sono troppo grandi per il singolo .... ogni viaggio inizia con un semplice passo: la casa, l'orto, il bosco, gli animali da cortile etc. sono tutti passi che ci possono portare alla destinazione e non é possibile fare tutti questi passi in un colpo solo, vanno fatti "uno dopo l'altro". Quanto all'idea "romantica" di fare questo percorso "a costo zero" ho anche dei dubbi. Ci sono costi iniziali e costi di gestione: quanto questi costi incidano è nella scelta del modello che si vuole raggiungere, delle "esigenze" e delle possibilità del viaggiatore. La nostra fortuna é l'accesso alle informazioni: la tecnologia, tanto demonizzata come strumento di controllo da parte del mercato e del sistema é in realtà il nostro più grande alleato in un processo di ritorno ad uno stile di vita più semplice e più autentico. Iniziare non é difficile, ma tornare alla terra é un viaggio che richiede dedizione, tempo e studio specie per chi ha vissuto tutta una vita da "cittadino".
Secondo me, se uno ha tre cento euro al mese un/a compagno/a di vita, una casa piccola, un pozzo d'acqua e qualche attrezzo, può vivere senza la corrente, senza macchina, senza telefonino. Ma prima deve studiare: permacultura, sistemi meccanici di irrigazione, sistemi di riscaldamento complementari (pareti versi l'est ricoperte di lastre di pietra nera che d'estate vengono spostate o coperte con delle stuoie di rami, 'peley' autofabbricato con il legname, sterco di ruminanti e le foglie secche, recipienti scuri ripieni d'acqua ricoperti dal vetro, ecc. ... ci sono tantissime informazioni su internet, mi vengono in mente anche i video con 'tecnologia primitiva' - è un lusso ☺). È difficile ma è sempre più dignitoso di farsi fregare da tutti a tutti i livelli.
se nel futuro ci dovremmo arrangiare in qualche modo, se questo mondo conosciuto, spero, cambierà ci sarà bisogno di condivisione, per i pigri sarà dura. Tu dove sei?
Simpatico come una bocciatura A SCUOLA se uno a voglia di vivere nell` AGRICOLTURA non demoralizzarlo subito così lascia che ognuno si faccia le sue esperienze queste dichiarazioni sono come METTERE SALE nel caffè e zucchero nella pizza
Bravissimo, da solo non ce la fai. E' cosi. Io ho comprato dieci acri di terra nel nord del Queensland e sto cercando di vivere autonomamente. Invece delle mucche, si posson tenere le capre. La corrente elettrica io la genero coi pannelli solari, ma uso quasi esclusivamente la 12V. Non uso l'asciugacapelli, cucino col gas, ecc. ecc. Il risultato? Se non trovo qualcuno/a disposto/a a far la vita che faccio io, mi tocca vender tutto, perche' da sola tante cose non riesco a farle. Buona giornata
ciao Federica, proprio per far capire alle persone cosa veramente vuol dire vivere nella natura e della natura faccio questi video, l'uomo è costretto a vivere in comunità, piccole o grandi ma comunità e la base della comunità è una famiglia, magari di qualsiasi tipo ma una famiglia. Grazie per il tuo commento. Danilo
Bellissimo video. Consiglio di leggere il libro " storie de l' arbio"di don Alberto Benedetti. Un prete nato e vissuto in lessinia.Da sempre i montanari sono stati autosufficienti in piccoli nuclei contradali. È vero, si arrangiavano a far tutto. Grazie Rigon per i tuoi video.
Saluto da Porto Velho Rondônia Brasile I miei bisnonni erano italiani. Questo sinhore intervistato parla da um tempo Che i emigrante italiani hanno passato nel final e de otocento.
i contadini di notte non han mai lavorato.... in qualche momento magari per un'emergenza ma non di regola. Poi in primavera, estate sì che c'è lavoro però in inverno non esageriamo....
Fiorenzo ha parlato chiaro sulla vita in COMUNE,nel senso che da soli è durissima se non impossibile. Per quel che riguarda la fatica abbiamo il cervello evoluto e la tecnologia "pulita" a sufficenza. Più siamo e meno fatica si fa, anche perché sarei per la diversificazione di alcuni lavori specifici,per esempio:il casaro,falegname, fabbro, muratore apicultore ecc.. Adesso sto viaggiando con la fantasia,..che tanto fantasia non è,perché abbiamo sempre vissuto così fin dalla notte dei tempi. Da (appena) cento anni a questa parte tutto è cambiato,in meglio..per quel che riguarda la tecnologia. La storia è sempre quella: non è tanto la tecnologia/evoluzione,è il modo sempre come le gestiamo. Le città le fabbriche le automobili...sono dei progressi fatti della nostra mente, e con quest'ultima, se non ci distruggeremo a vicenda, riusciremo a renderle vivibili e meno inquinate fino a impatto zero. Adesso sto uscendo un po' dal discorso e dal seminato ma è un modo per far capire che tutto dipende da noi...con l'aiuto di Dio e del prossimo.
Vorrei proprio vedere un dialogo tra Pietro l'eremita e questo l'intervistato di questo video....idee molto differenti...alla fine però è vero devo dargli ragione è impossibile vivere da soli in montagna se non si ha una "pensione ".... Pietro l'eremita e solo fortunato che li portano il cibo...poi tutto rispetto per lui...ma l'uomo in questo video è realista.
La gente porta da mangiare a Pietro perché lui prega per loro e per chi ha fede e crede che lui sia un sant’uomo questa è una grazia.Un po come gli eremiti dei primi secoli del cristianesimo.
Sarebbe interessante risentire il signore adesso, dopo la crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo e che vivremo, per una risulta di quelle parole che all'epoca sembravano solo brontolii di un anziano nostalgico, e che invece ora si fanno realtà. Io spero che tante persone giovani abbiano messo da parte l'arte di arrangiarsi, di saper coltivare il proprio pezzo di terra e adattarsi alle stagioni sotto ogni punto di vista, altrimenti sarà una carneficina.
ora le cose si stanno acclarndo e purtroppo, la vita di quel tempo mi sa che arriverà, ma forse sarà peggiò, almeno loro nella povertà avevano la libertà
@@danilorigon sin da piccolo, io sono stato tra i pochi fortunati a poter trascorrere molte giornate in campagna coi nonni e apprendere le tecniche di base per l'orto, la cura della terra e degli alberi. Purtroppo tanti miei coetanei, nati tra gli anni 80 e 90, questa possibilità non l'hanno avuta, oppure semplicemente è stata sottovalutata l'importanza di un ritorno futuro a certi stili di vita. Mio nonno diceva sempre che chi ha un pezzo di terra non morirà mai di fame, e probabilmente questo motto tornerà utile ora che tanti di noi, laureati e con carriere già avviate alle spalle, dovremo rinunciare ai nostri lavori e vedere il da farsi. Ti faccio i miei complimenti comunque per i contenuti che porti a disposizione dei tuoi fruitori, tutti i tuoi reportage sono qualcosa di raro da trovare altrove.
Possedere un badge per partire è un altro problema che un giovane deve affrontare. Una vita in montagna, in tranquillità pace e solitudine, dove si può ancora respirare aria sana non è impossibile, si può mischiare lavoro in paese e casa in mezzo al verde, ci sono ruderi in affitto, bisogna conoscere la gente giusta, ma spesso chi fa queste scelte non a agganci e può sembrare difficile partire.. Per quanto riguarda il lavoro in paese può permetterti anche di avere un frigo e quindi pagare la luce, sempre se c'è l allacciamento..
Geazie a te Danilo per queste belle interviste. La società di cui anche io faccio parte ci da tutto ma ci abitua ad isolarci. Penso che cm spiegato in questo video, una vita alternativa impone la condivisione. Dopotutto l'uomo è o era un animale sociale per necessità. Un saluto.
In medio stat Virtus... Non è indispensabile diventare tutti contadini che si autoproducono il cibo e il resto... Dobbiamo ricreare un mercato essenziale fatto di scambi di vicinato e fare piccole rinunce... Ovviamente un piccolo paese si presta meglio di una città per questo genere di cose...ma una cosa è vera bisogna fare comunità e essere leali prima di tutto con se stessi... Anche perché fa solo te la sfanghi pure... Ma se hai figli devi dargli tante cose tra cui prima di tutto un' istruzione...
la penso anche io.. non tutti avevano i campi o le vacche, si faceva un baratto o qualche scambio di lavoro, poi la società cresce e la fiducia aumenta nel prossimo (nasce il denaro) Ora dobbiamo ritornare alle origini, "saper coltivare le giuste amicizie" saper mietere le capre... e mettere in un recinto le pecore ❤️
Lol ce stanno anche altre entrate oggi giorno mica solo l orto ahahahaah. Io per esempio farò grafiche online e scappo da roma per stare meglio senza dover pagare l'affitto . Curerò il giardino e eventualmente la campagna ma solo per godermela non per fare l'agricoltore 😂😂😂
Buongiorno ragazzi vi ricordo che nell,arco di 10 anni1986 1989 1976si è stravoltlo il nostro vivere che è già a pagamento e che naturalmente il sistema e ad essere forte con i deboli la montagna è la prima che sta pagando il prezzo
Mi dispiace che abbia disintegrato completamente la poesia. Dice cose corrette, è certamente dura, ma non credo sia impossibile. Volere è potere, e conta soprattutto cosa una persona vuole/cerca. Ricchezza: NO. Sobrietà: forse SI. La vita può essere incredibilmente semplice, c’è chi riesce a vivere con praticamente NIENTE. Grazie Danilo
Dura.... Vero, ma per come Stanno andando le cose, ben venga chi ha un pezzo di terra, perché i soldi non si potranno mangiare quando cibo non ce ne sarà più, e questa è una triste realtà che nessuno si rende conto che la nostra madre terra produce già da un pezzo il trenta per cento in meno ma da decenni ormai... Solamente i concimi stanno facendo il miracolo.. Noi veniamo dal brutto e siamo pronti ai sacrifici e cambiamenti... Ma i giovani....Prima si viveva con niente Oggi non ce la si fa nemmeno lavorando Perché aumenta tutto ma nn il salario... Be chiudo qui altrimenti diverrebbe un libro...Forza e coraggio per tutti.. Semplicemente grazie Danilo...
Grazie Francesca per il commento, la penso più o meno come te, per questo consiglio agli amici per il futuro di fare tant ginnastica, la campagno necessita corpo sano e forte, grazie a nome anche di Lorenzo
Ci sono altre cose che possono sostituire il petrolio Lei ha possibilità di offrire un'abitazione a persone formando un villaggio che ci mettono un po' di soldi a fare serre e allevare animali ecc?
Sig. Danilo che spesso la seguo sappia che un tempo la montagna era un luogo dove andavano a nascondersi i delinquenti ecc.. Poi hanno fatto figli e piano piano si é riempita per poi svuotarsi. La montagna era un luogo di penitenza... E in realtà ancora...
@@danilorigon Si in fondo lo é, conosco la vita hanno fatto i miei nonni dell 800 inoltre il freddo il gelo la neve..In parte la ho provata anche io da sola.. A pochi km in Toscana ci vivono pure famiglie ma solo in piccola parte credo si autoalimentano. Sembra che nel tempo con i disagi e la povertà l'amore finisca e cercano di scendere. Vedi su google e se vuoi farci un giro ti aspetto a valle. Ciao
Magari tornare ai tempi di campagna, i miei genitori e loro antenati erano della valle di Marzano (CE) e io sfortunatamente vivo in città (tra smog, rifiuti e caos urbano) per motivi di lavoro. Ma se tutti decidessero andare nei paesi di campagna trasformerebbero nel caos urbano come le città in quanto la nostra popolazione è cresciuta. Quindi meglio vivere in campagna ma poche persone (e niente auto) e più animali a contatto con la natura.
ciao Diego, si hai ragione ma non completamente, io che giro l'Italia in lungo e in largo posso dirti che è molto vuota, ci sono migliaia di borghi disabitati, certo se tutti tornassimo alla campagna, i primi anni, per alcuni sarebbe una tragedia, non più le solite comodità, magari niente aperitivo in centro, ma bensì un bicchiere di rosso con gli amici al bar del paese, che comunque è bello, o bellissimo, poi un bicchiere di rosso in paese lo paghi massimo 2 euro, ma a farla grande
Da figlio di contadini cresciuto nella terra, da iscritto al canale di Danilo Rigon che osservo con attentamente per via cambiamento socio-culturale che sto osservando affermo che questo è la testimonianza PIU REALISTA che ho visto fin'ora su tutto il web
Bellissima intervista! Davvero grazie per condividerla! Fiorenzo è proprio un "vecchio" ligure e il realismo non gli manca, ma nel suo raccontare di quanto era dura una volta la vita in campagna e di come da soli non ce la si può fare è di uno spontaneo incredibile. E te sei bravissimo a non interferire con il suo modo di essere.
Ho guardato anche le altre interviste e l'idea di girare l'Italia in cerca di persone che vogliono riabitare la montagna è davvero bella. Ti seguo con passione: continua così e grazie per il servizio che fai!
Grazie Alessandro, le interviste che faccio servono proprio per far capire alle persone che altri modi di vivere ci sono
Che gran persona. Il video è alquanto profetico visto quanto accade ai giorni nostri.
ciao Rino, si in effetti i video che ho fatto, riguardandoli dopo anni mi sono accorto che ora stanno diventando attuali. ciao
Il fatto è che non è pessimismo il suo, ma realismo.
Si. E pure tenue. Perché la realtà di un ritorno al passato sarebbe dura che neanche la possiamo immaginare.
Infatti ormai siamo abituati ad avere tutto pronto, non sappiamo più costruirci le cose. Coltivare i campi non è facile e come per tutti i mestieri ci vuole qualcuno che te lo insegna. Ormai terra da coltivare non c’è n’è più e comprarla costa come pure gli attrezzi, gli animali e i pesticidi da buttare sugli ortaggi perché senza non cresce niente. Se uno ha una paga da 700€ al limite può farsi un orto ma se pensa di avere anche galline non so, una volta ci avevamo pensato ma abbiamo lasciato perdere perché se tieni in conto le spese per comprare i polli, il pollaio e il mangime (non trovano molto da mangiare) magari anche la recinzione attorno al pollaio. Conviene comprare i polli del supermercato, se pensi di avere un frutteto devi sapere che forse ce l’avrai tra 30 anni perché gli alberi da frutto soni lenti a crescere. Inoltre i giovani di oggi con il cocktail in mano e L’ i-phone nell’altra tutti vestiti firmati li vedete coltivare la terra? Io no
Kuma Aristogatto ma questo signore si riferisce ad una totale assenza di mercato e quindi ad un economia primitiva. Non siamo a quel punto
Che Dio ti benedica, Amen 🙏
Siamo entrati nel nwo del AntiCristo ,Luca 21 Matteo 24 Apocalisse 13 Amen 🙏♥️🔥
esatto.
Signor Danilo lei è uno dei pochi a trattare un argomento utile... grazie! e lo ha fatto mostrandoci il parere del signor Fiorenzo Zanardi che è molto saggio e realista... non ci piove... le favole non sono di questo mondo... ma noi possiamo, se veramente lo vogliamo o perchè siamo costretti, avvicinarci ad una vita simile a quella di Pietro l'eremita...
I miei nonni abitavano in cima ad un colle degli appennini, nelle Marche....... c’erano tre famiglie e si aiutavano tra loro. Mio nonno si era costruito le sedie da solo, era in grado di trovare il legno e le piante per impagliare. Il vicino era un falegname e gli aveva insegnato a costruire la madia e il mobile ( l’unico che c’era) che veniva chiamato il metti tutto........, non c’era il bagno. E l’acqua andavano a prenderla con l’otre alla sorgente. Ovviamente avevano candele o lumi a petrolio. La casa era piccola sotto c’era la stalla con le pecore, sopra la cucina con il tavolo, il lavabo di pietra, il camino, la stufa economica, la madia per fare il pane, la pasta. Sopra c’era la camera da letto con le tegole che si vedeva attraverso. Niente riscaldamento, dormivano col cappello e prima di entrare nel letto lo scaldavano col prete. Un contenitore di rame in cui mettevano la brace e lo passavano sulle lenzuola per scaldarsi. La nonna sapeva tessere, cardare e filare la lana, sapeva lavorare a maglia, all’uncinetto, cucire e ricamare. Ovviamente faceva il pane e si faceva anche il lievito madre. Faceva il formaggio e aveva allevato 7 figli. Mentre mio nonno era in guerra...... lei era lassù da sola coi figli e senza nessun reddito. Le mie zie e mia mamma ( io sono del 67) dicevano che c’era la miseria nera. La mamma andava a comprarsi un quaderno per la scuola con un uovo di gallina ( baratto) ma avevano praticamente niente.... mia nonna per rammendare stramava le camicie di mio nonno sul fondo per recuperare il filo...... era durissima. Penso che se dovesse crollare l’economia ( cosa non così improbabile) sarebbero in tantissimi a morire perché oggi nessuno è in grado di farsi nulla, sono pochi quelli che ancora sanno fare qualcosa. Il nonno faceva i cesti e usavano quelli come contenitori per tante cose...... ora chi lo sa ancora fare? Chi è in grado di riconoscere un legno giusto da scaldare e piegare sul fuoco per fare le gambe di una sedia? Ci hanno portato ad abituarci ad un certo modo di vivere consumistico, che se dovesse accadere un patatrac economico, sarebbe un vero macello sociale........
ciao Alis, spero proprio non si torni così indietro perchè veramente molti morirebbero, resterebbero solo i sani e i forti che però sappiano usare le mani, ora non ci sono quasi più le mani grosse che tutti avevamo, pure le donne avevano mani forti, ed erano forti quasi come gli uomini, anche più resistenti. Grazie per il tuo bellissimo racconto.
@@danilorigon è vero...... speriamo davvero non accada mai.....
Grazie danilo per i tuoi video! Sono preziosissimi!
Finalmente qualcuno che è realista e dice le cose come stanno!!
Per quanto quest uomo ti trasmetta entusiasmo quanto un sasso che non rotola;
penso che sia molto bello questo video perchè ti da veramente l' idea della fatica a cui vai incontro. Specialmente se si vuole essere completamente indipendenti. E' importante non sottovalutare tutte le possibili prospettive di un' onorevole scelta del genere.
si è pur vero che da questa intervista non ne esce un qudro semplice di vita, però se uno parte da queste considerazioni può programmarsi e riuscirci molto bene
stupendi questi video di Danilo Rigon rinnovo i miei complimenti
Bellissima intervista !! Grazie Danilo per questi contenuti, un saluto dalla Germania.
Consiglio di leggere Fukuoka. Che di galline e conigli non ne aveva. Coltivava riso, mais e tutto quello che la terra giapponese potesse dargli. Era un povero ricchissimo.
Fukuoka aveva galline e oche che lasciava libere a razzolare nei campi...Evviva la rivoluzione del filo di paglia che prima di tutto è una rivoluzione del cuore e della natura vera!
Grazie danilo di questo lavoro di ricerca e condivisione. Lo ritengo importantissimo per la nostra generazione che desidera un ritorno alla terra e ai valori basilari.
Grazie Tomas per il commento, si vedo che queste interviste hanno trovato riscontro, anzi molti ragazzi hanno cominciato esperienze proprie anche prendendo spunto da questi video.
Che bella intervista e che belle riflessioni... sono daccordo che è durissima una scelta del genere, la cosa necessaria è essere in gruppo... complimenti 🤗
Allora rimani in città
Infatti esistono le famose comunità montane, credo si chiamino così proprio perché ognuno fa qualcosa per la comunità.........
Il signore è ligure come me, come fai a chiedergli di chiudere con una frase positiva..! 😂 Scherzi a parte, le sue parole ti smontano ma sono vere... Io ho parlato con Francesco, un signore che vive con le sue capre a canate di Marsiglia, paese abbandonato alle spalle di genova, il quale ha detto che un altro modo di vivere è possibile ma passa attraverso un cambiamento mooolto graduale. Un tassello per volta... In ogni caso bisogna creare piccole reti di scambi e donazioni fra vicini, come una volta. Da mia zia in basso Piemonte funziona cosí. Ci sono 5 case, una mano lava l'altra. Persino il nonno di Heidi ogni tanto scendeva a valle anche se gli stavano tutti sui coglioni eheh... 😉 Ciao
Molto realista il tuo comemnto, è così
Evitare le città Sodoma Gomorra Babilonie del Tempo della Fine Matteo 24 Apocalisse 13 Amen 🙏💖💗💗
Non sei ligure I zappia regnano in Calabria
@@mauriziocirella7282 ahah è vero, 50% calabrese ma nato a Genova, quindi come mentalità purtroppo o per fortuna sono ligure... Il pessimismo cosmico è insito negli abitanti di questa striscia di terra un po' aspra
Persona molto saggia, non un agricoltore velleitario. Bravo.
Realismo che ho sempre incontrato nei racconti di tutti i vecchi che ho incrociato nella mia vita. Un realismo che fa bene e che insegna a rimboccarsi le maniche. A questo racconto della realtà bisogna però affiancare sempre l'aspetto spirituale della vita che è dominante, perché se non si ha fede non si ha nemmeno la forza per affrontare la dura realtà, perdendo poi di vista la bellezza del creato e dell'unicità dell'Umano. Le genti del passato erano più vicine di noi alla realtà divina, perché più vicine alla realtà della natura. Il consumismo ci ha in un certo senso eroso una parte fondamentale, che è appunto la parte spirituale, il credere fortemente, direi anche follemente, che "nulla è impossibile a Dio ", così come annunciò l'angelo a Maria. Oggi l'umanità si caratterizza per una cosa fondamentale: il credere che l'impossibile non sia possibile. Tutta la cultura dominante vuole farci credere questo. Ma non è vero!
Il Sig. Fiorenzo ha ragione totale. Non è pessimismo, significa essere concreti. Vederci il pessimismo significa essere un po' fuori tempo.
sono d'accordo
@@danilorigon se domani notte iniziano a chiudere i benzinai, di conseguenza i rifornimenti ai supermercati-farmacie vengono tagliati ...scoppia il caos e la situazione descritta dal signore del video
@@Filippo120427 inftti, io questo anno ho preparato un mega orto e ho fatto pure un pollaio, già produttivo
Egregio Signor Danilo, la seguo da un pò e trovo lungimirante chiedersi se si possono ripopolare questi splendidi paesini per ritornare ad una vita sana e meno "condizionata" da un sistema che tra un pò ci abbandonerà completamente a noi stessi. Sarò un' ottimista per natura, ma trovo che con un certo criterio , buona volontà e le persone giuste... la soluzione ci sarebbe, ovviamente parlarne così è difficile mi piacerebbe parlarne con gente che riesce a vedere un pò più in la del suo naso (prevenire è meglio che curare). Capisco che il Signor Fiorenzo sia assolutamente pratico ma un pò troppo pessimista. Comunque grazie per i suoi " filmati" . Io sono convinta che bisogna cominciare a parlarne in maniera seria ,perchè siamo arrivati al capolinea a mio modesto parere, è finito il tempo del "ce la faccio da solo" bisogna ritornare alla cooperazione, magari a piccoli ( e selezionati) gruppi al massimo di 20/30 persone io ci sto pensando da un pò... Un caro saluto
verso la fine dell'intervista c'era un messaggio positivo anche se tirato fuori con la pinza, io sono stra convinto che ce la si può fare tranquillamente, specialmente con l'aiuto di tecnologie moderne, anche se queste costano, i soldi non mancano, sono però tenuti nascosti ai più, pur essendo stampati in abbondanza, o meglio immessi, i canali di immissione non sono aperti a coloro che potrebbero usarli, ma tenuti ben chiusi ma è un altro tema.
Però io capisco benissimo il punto di vista di Fiorenzo, sono nato in campagna e ho fatto i lavori con la forza delle braccia e delle gambe, conosco l'argomento, ma so pure che con le attuali conoscenze si farebbe molta meno fatica. Ad esempio, perchè tenere le mucche che sono molto voraci e ingombranti, mica ci serve tutto sto latte! Un caro saluto e grazie per il suo commento ben articolato
@@danilorigon La penso come Lei e mi piacerebbe poter scambiare punti di vista ed idee perchè torno a ripetermi ...tra non molto sarà l'unica via d'uscita per sopravvivere al "nuovo programma" che il sistema politico istituzionale ci sta preparando...La ringrazio per la risposta e ricambio i saluti.
Le volevo chiedere come si chiama il paesino che ha filmato nel video? Grazie
@@mariapialauria6947 li eravamo a Garbarino in provincia di Genova, Val Trebbia a pochi km da Bobbio
@@danilorigon Grazie
Lo dicevano gli indiani d'america: quando avrete inquinato l'ultimo fiume capirete che il denaro non si può mangiare
esattamente
gli indiani d'america non hanno fatto una buona fine...
@@clauzpaz5045 E questo che c'entra? Se li avessero lasciati in pace non avrebbero fatto nessuna fine.
@@gazaniafiori274come noto con i se non si fa nulla. La realtà è che la civiltà indiana è stata sopraffatta, annullata... anche per propri difetti e non è bene prendere consigli da loro...
Avevano ragione... Quando ti manca l'acqua da bere la terra l'aria l'acqua sono inquinate il pianeta va a puttane i soldi fan poco anzi siamo nella merda proprio perché abbiamo dato troppa importanza al guadagno e basta
Buongiorno! Nel 2009 realizzai un piccolo documentario dal titolo "Noi ci siamo già" su una famiglia che vive in montagna, isolata, sull'Appenino Tosco Emiliano. E' un nucleo di 4 persone che vive di agricoltura e vende manufatti di artigianato. Hanno i pannelli fotovoltaici ed addirittura una lavatrice a pedali. Zero emissioni e piena autonomia. VIVA!
credo di averlo già visto, bello
Bellissima intervista, grazie
Lorenza zanardi ...ha spiegato molto chiaro ...come erano organizzati i contadini...di una volta..e purtroppo era così...e quindi dovremmo ...IMITARE quella civiltà di grande cultura ...e conoscenze tramandati ...umilmente da generazioni in generazioni con intelligenza ...otre i dialetti , tradizioni , canti ...costumi ...e modi di fare ...sconosciuti a noi....grazie Danilo ti seguo sei una grande persona
Testimonianza che fa riflettere tanto...in rapporto alle abitudini del mondo d'oggi!!
Quanto è cambiato il mondo sociale.... ma non lo abbiamo scelto questo cambiamento... Grande testimonianza cruda ma autentica...
Ok tutto ,però guardiamola un po alla Pietro :se sei da solo con un kg di pasta del costo di 90 cent.di quella buona ci campi una settimana,io x esempio mangio una volta al giorno e sto benissimo ho una casa in montagna e Ho fatto un calcolo che con 500€al mese ci vai alla grande mettendoci dentro anche assicurazione e bollo (Panda 4x4old 1100cc.)la corrente è essenziale si può ovviare però con un sistema fotovoltaico.
sono d'accordo con te Cristiano. Di dove sei?
@@danilorigon Ciao Danilo rispondo ora xche' lavorando di notte,il giorno dormo;sono di Roma ,la casa che menziono l'ho comprata invece in ciociaria(Frosinone)ti seguo da un paio di anni,ovvero dalle prime interviste a Pietro che reputo una buona persona anche se è un eremita un po sui generis, (x il fatto che gira con un quod, non so se l'ho scritto correttamente)cmq mi trovo sulla sua stessa lunghezza d'onda e sto lavorando anche io ad un progetto simile x il futuro poiché non intendo lavorare a vita.
Benissimo Cristiano, sono contento per te!
Per pura curiosità, in quale zona del territorio italiano ti trovi a vivere?
Che DIO ti benedica grandemente Fiorenzo Zanardi ,nel PREZIOSISSIMO NOME di GESÙ CRISTO AMEN 🙏🔥❤️
Troppo pessimista questo signore...io personalmente nei miei 51 anni ho fatto molti lavori manuali(sono artigiano),ed ora vivo in camper da 2 anni...
Oggi non è ieri!E con un budget di 2000€ max,puoi affrontare la montagna,con pochi problemi,mischiando tecnologia e sapere,con tecniche all'avanguardia.(vedi la rivoluzione del filo di paglia),
X la solitudine,è comodamente superabile da parte mia,mi basta un cane.....ripeto,questo genere di vita,è soltanto x chi ha manualità ed è abituato ad adattarsi.
Vivere in un camper...il mio sogno nel cassetto.
@Nico cosa intendi per budget, una rendita mensile o più propriamente una cifra da investire?
Che tipo ci camper hai? Io ho 60 anni e alterno la mia vita tra due regioni italiane in cui ho delle proprietà ma in una sola di queste ho una casa dove abitare per cui vivo in camper quando sono lontano dalla mia unica casa. Ho un camper puro di 5,60m e per viverci ci vuole tutta la mia capacità di adattamento unita alla mia ridotta massa corporea...
Piacere io vivo in camper da 1anno e 7 mesi😀👍
@@mariapialauria6947 non è impossibile. Io ci vivo
@@rotcacellulare9751 Ciao , so che non è impossibile infatti io che ho la sindrome della "nomade" ho sempre desiderato farlo, ma la vita mi ha messo sempre su "binari" diversi , un giorno ( quando trovo la persona giusta)spero di farlo, Mi sapresti dire con quali difficoltà (se ci sono state) ti sei dovuto confrontare? Sei stabile in un posto o vagabondeggi per il mondo? Ci vivi solo o sei in coppia? Grazie un saluto
In tempo di guerra chi viveva in montagna avevano cibo in abbondanza .chi viveva in città sono dovuti sfollare perché non c'era da mangiare
È vero: chi vive in campagna ha sempre da mangiare se è minimamente intelligente.
cibo in abbondanza forse in alcuni casi, su da noi i contadini molte volte davano i loro viveri pure ai partigiani e pertanto non rimaneva granchè, ma in città era molto peggio come dici tu
Se dovesse esserci il deragliamento di questo treno lanciato ormai a folle velocità la vedo dura vivere o anche solo sopravvivere in città...
Il mio bisnonno si è giocato a carte l'ultima cacca di famiglia, mi sembra fosse negli anni 30. Dalle parti del pasubio...
@@feko1306 , cosa significa " l'ultima cacca di famiglia"?
Uauuuuu!GLORIA A DIO uscire dal sistema del Nuovo Ordine Mondiale Apocalisse 13 :15 , Matteo 24 Luca 21 Amen 🙏💖💜
Se comprendessimo quanto manca sarebbe una bella cosa, se la fine è tra pochi anni tipo 3/4 anni stiamo in tremendamente in ritardo....
@@gianlucadellomo2730 si in colpevole ritardo ,che Dio ti benedica grandemente nel GLORIOSO NOME di GESÙ CRISTO AMEN 🙏🔥♥️
Bella intervista,veritiera al massimo,grande saggezza. Vorrei aggiungere che i vegani si sa che x le carenze alimentari devo passare x farmacia o erboristeria e x questo ci vorrebbero i soldi/reddito!
Mah! Siamo passati dalla dolcezza di Pietro a ( ....) Giacomo Leopardi ed il suo pessimismo
Ci vogliono tutti e due
È vero , Pietro con un filo d"acqua è felice , con il suo orticello e tutto e questo signore è di un negativo allucinante però è vero ci vogliono tuttedue
È vero ma Pietro è solo senza animali
meglio vederla da diversi punti di vista... un solo punto di vista non è completo.
Attenzione, anche Pietro viene aiutato, lo ha ammesso lui nei video del signor Rigon, attenzione! e tu credi di poter fare la vita di Pietro l'eremita e rimanere dolce...
Piedi per terra...forte la diversità tra questo signore e Pietro. Ma dato che Pietro è un caso particolare, Mi sa che questo signore ha al 100% ragione. Dovremmo fare tutti i corsi di sopravvivenza😁😁😁
ziz zac mi sa che in futuro ne avremo di bisogno e forse non sarà nemmeno peggio
Sta in pensione ora però noi neanche quella avremo
e quindi ti toccherà fare la vita di Pietro l'eremita...
Grazie. Bel filmato (reportage)
CIAO DANILO, È POSSIBILE CONOSCERE LA LOCAZIONE DI PIETRO PER POTERLO ANDARE A TROVARE? E FARCI PURE UNA BELLA SPESA, POTRESTI MANDARE LA SUA POSIZIONE? GRAZIE MILLE
ciao Androidus, dire il vero per il momento meglio di no perchè sono in troppi che vorrebbero andare a trovarlo, per questo preferisco che stia un po' in pace, magari tra qulche mese, riscrivimi. ciao. Danilo
Uomo saggio guidato da Dio ,che Dio lo Benedica grandemente nel GLORIOSO NOME di GESÙ CRISTO AMEN 🙏🔥♥️
Il signor Giacomo è troppo simpatico, è importante ascoltare anche queste testimonianze, per evitare di prendere delle decisioni sotto l'impulso del romanticismo, nello stesso tempo con la sua semplicità e verità ci da l'opportunità di comprendere che alla base della difficoltà di un cambio di vita non ci sono cose, persone, la vera difficoltà penso che sia il nostro ego la nostra visione egocentrica....
Cristina, hai colto in pieno, l'unica cosa in cui ti sei sbaglaita è il suo nome, si chiama Fiorenzo
@@danilorigon ti ho inviato una mail....:))))
@@cristinaneri5776 non ho ricevuto la tua mail su rigondanilo@msn.com ho guardato pure sull spam
@@danilorigon ora l'ho rinviata avevo sbagliato indirizzo
massima ammirazione e rispetto per il signore dell 'intervista , forse qualcuno non ha capito il concetto che voleva trasmettere ed e' stato considerato troppo pessimista ... lui dice che se si vule tornare a vivere di vera sussistenza come si viveva 70 anni fa' e quindi senzai compromessi con tecnologie e agevolazioni al lavoro NON SI PUÒ ,FINE ed ha ragione un uomo solo non puo' farcela se non vivendo di stenti e fatiche , per questo si sono create realta' come eco villaggi e comunita chiuse dove si collabora tra tutti per poter creare una vita di sussistenza cercando di ricreare un tipico paese di 70 anni fa , un esempio di comunita ' chiusa come quella degli amish che sono rimasti legati allo stile di vita dell'ottocento . Io credo che molti di quelli che considerano il signore pessimista vogliano solo sentirsi dire quello che loro stessi desiderano ovvero che si puo mollare tutto e vivere felici senza soldi , con un orto ,come heidi in montagna con 4 capre , in video sembra tutto bello e facile ma solo in video . Se invece si vule vivere di finta sussistenza IN QUESTO CASO si potrebbe anche riuscire a fare (con il telefono ,la corrente elettrica, l'acqua in casa, il negozio di alimentari ,i soldi di genitori o fratelli che finanziano la nostra sussistenza ecc...ecc...) ho conosciuto molti anziani che vivevano in giventu di sola campagna ma a quei tempi con pochi ettari di terreno riuscivi a ricavare quel poco denaro che ti facevi bastare per vivere , oggi non e' piu' cosi ' conta la quantita per avere un minimo guadagno .
grazie per il tuo commento, è proprio così
Che bella cocina zeneize nan, Dio benedica la Liguria
Ciao Danilo, Renzo ha ragione, anch'io sostengo che questo, non è una vita per tutti. Ma io e i miei compagni ci proviamo! 👍🙏💚
e ce la fate e ce la farete sempre meglio, c'è troppa bellezza in questo tipo di vita e se si è una comunità tutto diventa più leggero
@@danilorigon Si, ne sono convinto! La terra, la nostra salvezza!
Il discorso di Fiorenzo mi ha smontato
diciamo che era così, ma oggi giorno ci sono dei contributi, delle tecnologie che ci possono aiutare, ma Renzo si riferiva se tornassimo veramente indietro, beh in quel caso sarebbe così, come ha detto lui
è vero , senza comunità si ci può giusto arrangiare alla bella meglio per quanto si può !
Complimenti! Bellissime interviste!
Guardandolo oggi...
Sono d'accordo.. Niente plastica.. Fantastico
Il Sig. Fiorenzo parla di quando c’erano gli esseri umani.
qualcuno per fortuna ne è rimasto
Grazie Danilo Rigon 🙏
Credo che questo signore abbia dipinto un quadro reale di quello che vorrebbe dire per un cittadino reinventarsi agricoltore in montagna con l'obiettivo di autosostentarsi. Lo ha fatto però con uno sguardo rivolto al passato. A mio parere oggi le nuove tecnologie, l'utilizzo di tecniche agricole e di allevamento innovative, posso permettere insediamenti in montagna che presumibilmente possono permettere la dignitosa sopravvivenza. Concordo con lui in modo assoluto sul valore della comunità, assolutamente indispensabile per poter sopravvivere. In uno mondo sempre più popolato non credo che potremo permetterci ancora a lungo di abbandonare ai rovi milioni di ettari ci collina e montagna... So che molte università stanno da anni studiando prodotti e tecniche agricole per coltivare su terreni di montagna e collina. Di certo non ci si può improvvisare.
si con le conoscienze attuali e la tecnologia a nostra disposizione, possiamo vivere in montagna in modo più comodo, però un po' di soldi per partire ci vogliono
@@danilorigon Assolutamente, un investimento iniziale è indispensabile. Esistono finanziamenti anche importanti per start up agricole in zone montane. Conosco un paio di persone dalle mie parti che hanno preso fondi importanti per riattivare le aziende agricole della montagna.
@@Ataualpa77 questo è il progresso
Grazie.. anche al Signor Fiorenzo Zanardi
Facciamo comandamento della nostra esistenza: riflettere con tranquillità,conversare con serenità, eseguire con bontà.
Danilo, chiedi come si fa a tornare a quel tempo? Sei un grande
se andiamo avanti di questo tempo, torneranno a quei tempi solo i fortunati
Danilo...perché non fai qualche ricerca e video sulla Permacultura? Secondo i principi dell'Agricoltura Naturale derivata da Masanobu Fukuoka, ad esempio, si eliminano un sacco di errori derivati da modi di coltivare "contro Natura", risparmiando un sacco di tempo ed energia (mi pare si parli del 70-80% IN MENO), a parità di produzione (biologica, tra l'altro)...
ciao Fabio, ne sarei felice, bisognerebbe trovassi qualcuno che ci è riuscito e che possa farmi vedere un esempio concreto. Grazie per l'idea. Danilo
@@danilorigon ti ho scritto via mail 😊
Bel video!!!!
grazie
Di tutte le spese che devo sostenere, la pigione è la più grossa. È una palla di piombo. E per molti la pigione costituisce un terzo, se non di più, delle spese mensili. Senza di essa si sprigionerebbero delle energie per altre cose. Progetti, hobby, incontri. Insomma, cose te ti permettono di crescere e di evolverti seppur alimentate/realizzate con soldi che resterebbero, se l‘appartamento (o la casa) fosse tuo. - In montagna, in pianura o al mare.
Bellissimo, vorrei rivedere le piccole fontane lungo la strada...
Fatto salvo che i consigli di questo signore sono oro colato, bisogna però che qualcuno gli racconti cosa vuol dire vivere in città con 800 euro di stipendio e un monolocale che costa 650,00 solo di affitto. Qui non si tratta di vederla in modo pessimistico ma di rendersi conto che oggi i giovani non hanno altre altrnative se non tornare alla campagna. Non siamo in guerra e un mercato c’è sempre per vendere degli ortaggi biologici o dei formaggi di capra. Non siamo al baratto dio mio dai.
Voglio ricordare che una produzione orticola manuale a letti rialzati può produrre molto molto di più rispetto agli orti dei nostri nonni e senza l’uso di pesticidi, rame e zolfo. Bio 100%. è La strada! è produrre veramente biologico e infine vendere direttamente al consumatore finale imparate da Giancarlo cappello o dall’orto bioattivo o da tanti che stanno producendo con successo
la via della produzione biologica oltre che ad essere meno dispendiosa è pure più salutare e alla fine risparmi pure in medicinali
Ormai non glielo puoi più raccontare ci ha lasciato un mese fa e nonostante il pessimismo era una persona dolcissima e consapevole delle attuali condizioni
@@caterinabalestra3796 Renzo è stato un uomo che sebbene avessi potuto conoscere per poco, era uno di quelli tutto di un pezzo, di quelli che oramai ce ne sono troppo pochi. La sua anima sarà nella pace
Tanti critici .A OGGI MI PARE PROFETICO GRANDE!!!!
Questo signore per me non è affidabile. Sta parlando come si viveva ai tempi del dopo guerra... Basta vedere Pietro come vive, e tante cose le puoi fare anche senza molte complicazioni di cui parla questo pessimista. Si può vivere bene anche con pochi mezzi e senza tante pretese come vuol far capire questo signore....
Infatti e quello che dico io !!! Allora uno secondo questo signore fa prima a suicidarsi invece no la vita e bella e con un cane 2 galline una capanna di legno in mezzo la natura con un po di provviste un fornellino da campeggio non e che poi serve chissà cosa non e che devi mangiare carne tutti i giorni
Per andare avanti,bisogna tornare indietro
Grande Renzu!!
Con una piccola pensione andare a vivere alla pari in montagna dove vado a trovare un posto?
con una piccola pensione è molto più facile, ma dove sia il posto, non saprei, devi cercarlo
Dove si trova il paesino???
in Vl Trebbia tra le province di Piacenza e Genova
@@danilorigon grazie conosco la zona a grandi linee. Molto selvatica, e difficile. Io vivo a Calice Ligure e sono vicino ad un paesino Rialto molto simile, a quelli visti nei tuoi video. La Liguria non è solo mare ed
Ha delle storie particolari. Contorte, un po' come la geografia del suo territorio. Grazie del tuo lavoro.
Salve. Questo signore non è pessimista. Ha perfettamente ragione. Sa quello che dice. Vivo in campagna, le soddisfazioni sono molte, sono tutto, ma le ristrettezze e la quantità di lavoro che si deve fare è talmente variegata che da soli si può fare molto ma non sarà mai sufficiente. Abbasso i vegani
ciao Andres, mi hai fatto ridere con abbasso i vegani, uno può essere pure vegano, se ce la fa, comunque si Renzo ha perfettamente ragione
Categorico ma bisogna accettare, vero.....una volta le famiglie erano molto numerose e si aiutavano, ma Pietro ed Emanuele che vivono soli? E sono felici?
graziella vendramin Pietro lo è senz’altro, Emanuele deve ancora essere organizzato al punto giusto, lui non vuole essere un eremita, lui vuole solo una vita non soggetta a tutte quelle pesanti imposizioni che ci mettono in schiavitu
In mezzo alle montagne c'è selvaggina di ogni genere più lun orticello e avoglia di sopravvivere! Cia Danilo sei un grande
ciao Giuseppe, in effetti le proteine una volta se le procuravano con la caccia, diciamo che nei tempi passati non c'erano forse così tanti cinghiali e daini, per chi mangia carne forse la vita era più semplice, anzi da quello che mi ricordo, nessuno era vegano. Grazie per il complimento, mi piace trovare persone che abbiano delle storie da raccontare.
@@danilorigon ti stimo perché quello che fai non è usualee dopotutto è bello sapere che ci sono persone libere perché oggi non esiste più neanche la libertà di parola. Altro che dittatura!
Nn ha capito niente questo signore. Sta confrontando la vita rurale del passato con la vita sociale attuale. Ovviamente nn essendoci più i paesi rurali di un tempo questo è inattuabile. Ben diverso è andare a vivere da soli in montagna. Nn deve creare fattorie o strade e simili ma adattarsi come fa Pietro mio compaesano. Per una persona nn servono branchi di animali o ettari di terreno ma un piccolo orto , qualche animale. Peraltro nn è necessario coltivare grano poichè una volta ci si adeguava e si usavano le ghiande dove il grano nn cresceva. Cosa da valutare perchè in montagna grano , uva etc sono merce rara e anche venissero ci sono orde di animali selvatici che ci scorrazzano sopra. Chi vuole andare in montagna a vivere nn deve seguire questo signore ma partire dal principio che si deve adeguare all'ambiente. Se trova le noci e crescono noci deve adeguarsi a mangiare noci e nn piantare altro che magari nemmeno viene. Se trova una fonte , che è il punto focale per scegliere dove vivere , deve attrezzarsi per recuperala. Pulire le strade? tempo perso....tempo qualche mese deve rincominciare a pulire. E le energie è meglio se le usa per adeguarsi. Meglio Pietro che senza tutte ste cazzate ce l'ha fatta e dedica tantissimo tempo a pregare.
Non condivido con il percorso proposto dal Sig. Fiorenzo, pur condividendone la destinazione. Non si deve partire con l'idea di poter autoprodurre tutto dal giorno "zero": é impossibile e porta alla disfatta! Pur condividendo la necessità di uscire da logiche di mercato/consumo, ritengo che un approccio troppo "talebano" sia controproduttivo: sarebbe bello saper fare tutto e non dover ricorrere agli altri se non per quei compiti che sono troppo grandi per il singolo .... ogni viaggio inizia con un semplice passo: la casa, l'orto, il bosco, gli animali da cortile etc. sono tutti passi che ci possono portare alla destinazione e non é possibile fare tutti questi passi in un colpo solo, vanno fatti "uno dopo l'altro".
Quanto all'idea "romantica" di fare questo percorso "a costo zero" ho anche dei dubbi. Ci sono costi iniziali e costi di gestione: quanto questi costi incidano è nella scelta del modello che si vuole raggiungere, delle "esigenze" e delle possibilità del viaggiatore.
La nostra fortuna é l'accesso alle informazioni: la tecnologia, tanto demonizzata come strumento di controllo da parte del mercato e del sistema é in realtà il nostro più grande alleato in un processo di ritorno ad uno stile di vita più semplice e più autentico.
Iniziare non é difficile, ma tornare alla terra é un viaggio che richiede dedizione, tempo e studio specie per chi ha vissuto tutta una vita da "cittadino".
Diego HA si il percorso è lungo ma si può fare con un po’ di pazienza e comunità
Secondo me, se uno ha tre cento euro al mese un/a compagno/a di vita, una casa piccola, un pozzo d'acqua e qualche attrezzo, può vivere senza la corrente, senza macchina, senza telefonino. Ma prima deve studiare: permacultura, sistemi meccanici di irrigazione, sistemi di riscaldamento complementari (pareti versi l'est ricoperte di lastre di pietra nera che d'estate vengono spostate o coperte con delle stuoie di rami, 'peley' autofabbricato con il legname, sterco di ruminanti e le foglie secche, recipienti scuri ripieni d'acqua ricoperti dal vetro, ecc. ... ci sono tantissime informazioni su internet, mi vengono in mente anche i video con 'tecnologia primitiva' - è un lusso ☺). È difficile ma è sempre più dignitoso di farsi fregare da tutti a tutti i livelli.
si diciamo che liberarsi da un po' di lacci è possibile
Brava
Grazie Danilo. Io mi sto rendendo conto di quanto sia difficile.. sto cercando condivisione appunto x sostenerci cn sani ideali gli uni gli altri.
se nel futuro ci dovremmo arrangiare in qualche modo, se questo mondo conosciuto, spero, cambierà ci sarà bisogno di condivisione, per i pigri sarà dura. Tu dove sei?
Simpatico come una bocciatura A SCUOLA se uno a voglia di vivere nell` AGRICOLTURA non demoralizzarlo subito così lascia che ognuno si faccia le sue esperienze queste dichiarazioni sono come METTERE SALE nel caffè e zucchero nella pizza
Bravissimo, da solo non ce la fai. E' cosi. Io ho comprato dieci acri di terra nel nord del Queensland e sto cercando di vivere autonomamente. Invece delle mucche, si posson tenere le capre. La corrente elettrica io la genero coi pannelli solari, ma uso quasi esclusivamente la 12V. Non uso l'asciugacapelli, cucino col gas, ecc. ecc. Il risultato? Se non trovo qualcuno/a disposto/a a far la vita che faccio io, mi tocca vender tutto, perche' da sola tante cose non riesco a farle. Buona giornata
ciao Federica, proprio per far capire alle persone cosa veramente vuol dire vivere nella natura e della natura faccio questi video, l'uomo è costretto a vivere in comunità, piccole o grandi ma comunità e la base della comunità è una famiglia, magari di qualsiasi tipo ma una famiglia. Grazie per il tuo commento. Danilo
Bellissimo video. Consiglio di leggere il libro " storie de l' arbio"di don Alberto Benedetti. Un prete nato e vissuto in lessinia.Da sempre i montanari sono stati autosufficienti in piccoli nuclei contradali. È vero, si arrangiavano a far tutto. Grazie Rigon per i tuoi video.
BRAVISSIMI!!!
Riposa in pace Renzo💚
era un grande
Saluto da Porto Velho Rondônia Brasile
I miei bisnonni erano italiani. Questo sinhore intervistato parla da um tempo Che i emigrante italiani hanno passato nel final e de otocento.
ciao Tarcia, fino a 60 anni fa in alcuni posti era ancora così, speriamo di non tornare indietro. Un abbraccio dall'Italia verso il bellissimo Brasile
Siamo pedine e api del mondo
i contadini di notte non han mai lavorato.... in qualche momento magari per un'emergenza ma non di regola. Poi in primavera, estate sì che c'è lavoro però in inverno non esageriamo....
Fiorenzo ha parlato chiaro sulla vita in COMUNE,nel senso che da soli è durissima se non impossibile.
Per quel che riguarda la fatica abbiamo il cervello evoluto e la tecnologia "pulita" a sufficenza.
Più siamo e meno fatica si fa, anche perché sarei per la diversificazione di alcuni lavori specifici,per esempio:il casaro,falegname, fabbro, muratore apicultore ecc..
Adesso sto viaggiando con la fantasia,..che tanto fantasia non è,perché abbiamo sempre vissuto così fin dalla notte dei tempi.
Da (appena) cento anni a questa parte tutto è cambiato,in meglio..per quel che riguarda la tecnologia.
La storia è sempre quella: non è tanto la tecnologia/evoluzione,è il modo sempre come le gestiamo.
Le città le fabbriche le automobili...sono dei progressi fatti della nostra mente, e con quest'ultima, se non ci distruggeremo a vicenda, riusciremo a renderle vivibili e meno inquinate fino a impatto zero.
Adesso sto uscendo un po' dal discorso e dal seminato ma è un modo per far capire che tutto dipende da noi...con l'aiuto di Dio e del prossimo.
sono sempre d'accordo con te
...mi sono accorto adesso che avevo già scritto un commento simile tempo fa😅.
... Beh dai però l'idea è sempre quella👍👋
Vorrei proprio vedere un dialogo tra Pietro l'eremita e questo l'intervistato di questo video....idee molto differenti...alla fine però è vero devo dargli ragione è impossibile vivere da soli in montagna se non si ha una "pensione ".... Pietro l'eremita e solo fortunato che li portano il cibo...poi tutto rispetto per lui...ma l'uomo in questo video è realista.
anche Pietro ha una piccola pensione pagata dal governo olandese per il lavoro svolto lassù, a lui gli è più che sufficente
Ah OK grazie ho capito
La gente porta da mangiare a Pietro perché lui prega per loro e per chi ha fede e crede che lui sia un sant’uomo questa è una grazia.Un po come gli eremiti dei primi secoli del cristianesimo.
Pietro è uno che si accontenta.. e poi è un altro secolo il nostro..
Senza contare che la sua vita precedente al monte non la conoscete
Pietro l'ha fatto 30 anni fa x scelta di vita.. Non ora.. A valle lo conoscono tutti...pioniere
Fiorenzo ha ragione, essere autonomi con una societa´individualista..non e´roba da poco! Direi quasi impossibile senza una minima fonte di reddito!
Da soli la vedo dura anch'io, in una piccola comunità invece è possibile.
Ciao, io ed altri infatti siamo in contatto x formare un nuovo gruppo
Sarebbe interessante risentire il signore adesso, dopo la crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo e che vivremo, per una risulta di quelle parole che all'epoca sembravano solo brontolii di un anziano nostalgico, e che invece ora si fanno realtà. Io spero che tante persone giovani abbiano messo da parte l'arte di arrangiarsi, di saper coltivare il proprio pezzo di terra e adattarsi alle stagioni sotto ogni punto di vista, altrimenti sarà una carneficina.
ora le cose si stanno acclarndo e purtroppo, la vita di quel tempo mi sa che arriverà, ma forse sarà peggiò, almeno loro nella povertà avevano la libertà
@@danilorigon sin da piccolo, io sono stato tra i pochi fortunati a poter trascorrere molte giornate in campagna coi nonni e apprendere le tecniche di base per l'orto, la cura della terra e degli alberi. Purtroppo tanti miei coetanei, nati tra gli anni 80 e 90, questa possibilità non l'hanno avuta, oppure semplicemente è stata sottovalutata l'importanza di un ritorno futuro a certi stili di vita. Mio nonno diceva sempre che chi ha un pezzo di terra non morirà mai di fame, e probabilmente questo motto tornerà utile ora che tanti di noi, laureati e con carriere già avviate alle spalle, dovremo rinunciare ai nostri lavori e vedere il da farsi. Ti faccio i miei complimenti comunque per i contenuti che porti a disposizione dei tuoi fruitori, tutti i tuoi reportage sono qualcosa di raro da trovare altrove.
Possedere un badge per partire è un altro problema che un giovane deve affrontare. Una vita in montagna, in tranquillità pace e solitudine, dove si può ancora respirare aria sana non è impossibile, si può mischiare lavoro in paese e casa in mezzo al verde, ci sono ruderi in affitto, bisogna conoscere la gente giusta, ma spesso chi fa queste scelte non a agganci e può sembrare difficile partire.. Per quanto riguarda il lavoro in paese può permetterti anche di avere un frigo e quindi pagare la luce, sempre se c'è l allacciamento..
sono totalmente d'accordo con te, le soluzioni anche intermedie sono molte, basta cercare
Parla di quello che ha vissuto lui, poi non è detto al 100% che sia così
Grazie per il video caro
ti assicuro che è proprio come dice lui, fidati. Da uno che da bambino ha vissuto così !
P.S. leggi qualche libro di Corona sono molto istruttivi
Guardate questo video,oggi con il coronavirus.
poi se verranno i covid 20, 21 ecc. beh ti viene proprio volgia di trasferirti
A parlar chiari si va sempre in pari
Non è pessimismo ma mancanza di attenzione da parte di chi commenta. Non ha detto che è non si può fare, ma che non si può fare DA SOLO.
meno male uno che lo ha capito, grazie
Geazie a te Danilo per queste belle interviste. La società di cui anche io faccio parte ci da tutto ma ci abitua ad isolarci. Penso che cm spiegato in questo video, una vita alternativa impone la condivisione. Dopotutto l'uomo è o era un animale sociale per necessità. Un saluto.
@@alexcape1835 si bisogna praticare la condivisione. Ciao Alex e buona vita
In medio stat Virtus... Non è indispensabile diventare tutti contadini che si autoproducono il cibo e il resto... Dobbiamo ricreare un mercato essenziale fatto di scambi di vicinato e fare piccole rinunce... Ovviamente un piccolo paese si presta meglio di una città per questo genere di cose...ma una cosa è vera bisogna fare comunità e essere leali prima di tutto con se stessi...
Anche perché fa solo te la sfanghi pure... Ma se hai figli devi dargli tante cose tra cui prima di tutto un' istruzione...
D'accordissimo con il signore
Da solo è impossibile, forse con delle micro comunità si riuscirebbe a fare qualcosa
Non sono d'accordo, infatti se hai una baita , acqua e un po' di cibo sei a posto. Il fatto è che basta poco per sostenerci,
la penso anche io.. non tutti avevano i campi o le vacche, si faceva un baratto o qualche scambio di lavoro, poi la società cresce e la fiducia aumenta nel prossimo (nasce il denaro)
Ora dobbiamo ritornare alle origini, "saper coltivare le giuste amicizie" saper mietere le capre... e mettere in un recinto le pecore ❤️
mi hai detto poco... quel poco come lo ottieni, lo rubi?
Analisi realistica di questo signore.
Lol ce stanno anche altre entrate oggi giorno mica solo l orto ahahahaah. Io per esempio farò grafiche online e scappo da roma per stare meglio senza dover pagare l'affitto . Curerò il giardino e eventualmente la campagna ma solo per godermela non per fare l'agricoltore 😂😂😂
sei sulla strada giusta
Buongiorno ragazzi vi ricordo che nell,arco di 10 anni1986 1989 1976si è stravoltlo il nostro vivere che è già a pagamento e che naturalmente il sistema e ad essere forte con i deboli la montagna è la prima che sta pagando il prezzo
però, si può sempre fare qualcosa, anche nei momenti peggiori, basta essere comunità ed aiutarsi
Ammazza che ottimista
Beh se uno vive autonomamente è giusto metterlo di fronte ad alcuni problemi. Anzi penso che per l'uomo moderno sia anche troppo edulcorato
Guardate il canale di Shawn James e poi vedete cosa si può fare da soli
Mi dispiace che abbia disintegrato completamente la poesia. Dice cose corrette, è certamente dura, ma non credo sia impossibile. Volere è potere, e conta soprattutto cosa una persona vuole/cerca. Ricchezza: NO. Sobrietà: forse SI. La vita può essere incredibilmente semplice, c’è chi riesce a vivere con praticamente NIENTE. Grazie Danilo
ciao Enrico, beh diciamo che l'ha messa giu dura, ma a quei tempi era così, comunque erano felici
Danilo Rigon grande Verità. Grazie mille per il lavoro che fai, credo che tu sia molto bravo, complimenti.
Dura.... Vero, ma per come Stanno andando le cose, ben venga chi ha un pezzo di terra, perché i soldi non si potranno mangiare quando cibo non ce ne sarà più, e questa è una triste realtà che nessuno si rende conto che la nostra madre terra produce già da un pezzo il trenta per cento in meno ma da decenni ormai... Solamente i concimi stanno facendo il miracolo.. Noi veniamo dal brutto e siamo pronti ai sacrifici e cambiamenti... Ma i giovani....Prima si viveva con niente Oggi non ce la si fa nemmeno lavorando Perché aumenta tutto ma nn il salario... Be chiudo qui altrimenti diverrebbe un libro...Forza e coraggio per tutti.. Semplicemente grazie Danilo...
Grazie Francesca per il commento, la penso più o meno come te, per questo consiglio agli amici per il futuro di fare tant ginnastica, la campagno necessita corpo sano e forte, grazie a nome anche di Lorenzo
Ci sono altre cose che possono sostituire il petrolio
Lei ha possibilità di offrire un'abitazione a persone formando un villaggio che ci mettono un po' di soldi a fare serre e allevare animali ecc?
Sig. Danilo che spesso la seguo sappia che un tempo la montagna
era un luogo dove andavano a nascondersi i delinquenti ecc.. Poi hanno fatto figli e piano piano si é riempita per poi svuotarsi. La montagna era un luogo di penitenza... E in realtà ancora...
non so se sia un luogo di penitenza, se lo fosse, si tratta di una gran bella penitenza se c'è amore e amicizia
@@danilorigon Si in fondo lo é, conosco la vita hanno fatto i miei nonni dell 800 inoltre il freddo il gelo la neve..In parte la ho provata anche io da sola.. A pochi km in Toscana ci vivono pure famiglie ma solo in piccola parte credo si autoalimentano. Sembra che nel tempo con i disagi e la povertà l'amore finisca e cercano di scendere. Vedi su google e se vuoi farci un giro ti aspetto a valle. Ciao
Magari tornare ai tempi di campagna, i miei genitori e loro antenati erano della valle di Marzano (CE) e io sfortunatamente vivo in città (tra smog, rifiuti e caos urbano) per motivi di lavoro.
Ma se tutti decidessero andare nei paesi di campagna trasformerebbero nel caos urbano come le città in quanto la nostra popolazione è cresciuta.
Quindi meglio vivere in campagna ma poche persone (e niente auto) e più animali a contatto con la natura.
ciao Diego, si hai ragione ma non completamente, io che giro l'Italia in lungo e in largo posso dirti che è molto vuota, ci sono migliaia di borghi disabitati, certo se tutti tornassimo alla campagna, i primi anni, per alcuni sarebbe una tragedia, non più le solite comodità, magari niente aperitivo in centro, ma bensì un bicchiere di rosso con gli amici al bar del paese, che comunque è bello, o bellissimo, poi un bicchiere di rosso in paese lo paghi massimo 2 euro, ma a farla grande