Ottima lezione dal punto di vista teorico, sarebbe anche utile una dimostrazione pratica magari tramite degli esercizi che aiuterebbero a memorizzarle e familiarizzare con le varie sonorità :-)
Quando prendi padronanza con tutte queste scale è come se ti si aprissero nuovi mondi, hai perfettamente riassunto in 18minuti quelli che per me sono stati i miei ultimi studi, e credo che la cosa più bella sia imparare col tempo ad impersonarle al meglio per quello che possono trasmettere in ogni contesto musicale.
Grazie Luca, perfettamente d'accordo con te! Bisogna con il tempo far maturare e personalizzare l'utilizzo delle scale fino a farle scomparire tanto le abbiamo stravolte. 😀
Il concetto di modi, di scale, di accordi passa sempre dalla musica. La scala pentatonica la puoi ricavare e suonare all'interno dei modi ma potrebbe non funzionare se sbagli la scelta delle note. In sintesi si c'è ma la correlazione ma va studiata.
Bel lavoro ed hai detto la cosa fondamentale (che in quasi tutti i video dedicati ai modi viene tralasciata) ciò che distingue i modi sono gli inervalli,però secondo me hai dimenticato una cosa molto importante,quando parli di "Do lidio" dovevi specificare che lo userai in una progressione basata sulla scala maggiore di Sol (Do è il IV grado appunto) altrimenti chi non è "addentro" può erroneamente pensare che suonando un solo basato sul Do Lidio in una progressione in Do maggiore sia una buona cosa,suonerà malissimo.
Ciao e grazie per il tuo contributo. Si certo bisogna sempre contestualizzare, spero comunque che sia servito a spiegare il meglio possibile cosa c'è dietro.
Su una data tonalità di Sol maggiore ad esempio, con quali modi posso suonare e come faccio a trovarmeli? E poi vorrei anche capire se su una data tonalità come sol maggiore sempre, posso partire per esempio lidio e finire misolidio? Posso cambiare il modo di partenza?
Il concetto di tonalità sta alla base, nello stesso modo con il quale troviamo gli accordi nelle varie tonalità così vale per i modi. Come usarli e quando usarli dipende sempre dagli accordi che stanno suonando in quel momento, non bisogna confondere mai la geometria della scala con l'applicazione.
Grazie Dan per la tua lezione, ed in effetti le scale modali se non chiarite generano tanta confusione. Quindi, domanda...se mi dicono di suonare una Scala Dorica di RE, l'accordo di riferimento è il MIm? E le note sono MI FA# SOL #LA SI DO# RE MI cioè, la tonica diventa la seconda e proseguo con questo intervallo TSTTTST ? non devo suonare invece partendo dal RE con la sequenza TSTTTST quindi RE MI FA SOL LA SI DOI RE , ho capito bene ? Vedi anche commento sotto di Gautama. Grazie 1000 ancora, ti seguo.
@@Sagapo1953 ciao è passato un po' di tempo, quindi magari hai risolto, comunque se vuoi suonare in re dorico, devi prendere come riferimento la scala maggiore (ionica) di do, il cui secondo grado è appunto re. Per cui la scala è questa : RE MI FA SOL LA SI DO RE. senza alterazioni appunto perché la scala madre è quella di do maggiore, che ha come fulcro però il re. Per converso se vuoi suonare in DO dorico, allora come riferimento avrai la maggiore di sì bemolle, il cui secondo grado è do. Spero di essere stato chiaro, e di non avere detto castronerie, perché non sono un professionista, ma ho qualche infarinatura
@@Sagapo1953 e infine, per rispondere alla tua domanda, se come dici tu, prendi la ionica di re, e parti da mi, non stai suonando in re dorico, ma in MI dorico. Il modo appunto prende il nome della tonica.
Non proprio, sono tutti modi maggiori perché appartenenti alla scala maggiore relativa, poi possiamo invece isolarli w identificarli con sonorità maggiori e minori
Classica spiegazione di chi parla e non vuole farti capire....a livello teorico tutto giusto....a livello pratico.... avrei dubbi.. Bastava partire dalla Penta e aggiungere i gradi che creano tensione....
Molto bravo
Ottima lezione, la più precisa e chiara fino ad oggi ascoltata
Grazie mille Flavio!
Bravo Dan!...hai saputo trattare un argomento ostico in modo chiaro semplice ed esaustivo....
Grazie mille Achille!
Complimeti sei molto bravo.
Grazie mille Raffaele!
Facile da comprendere grazie
Grazie per il tuo commento Luca!
Ottimo. Grazie
Meriteresti molti più iscritti
Grazie, arriveranno in giorno 😂
Grande bravissimo
Grazie mille Luca!
Ottima lezione dal punto di vista teorico, sarebbe anche utile una dimostrazione pratica magari tramite degli esercizi che aiuterebbero a memorizzarle e familiarizzare con le varie sonorità :-)
Quando prendi padronanza con tutte queste scale è come se ti si aprissero nuovi mondi, hai perfettamente riassunto in 18minuti quelli che per me sono stati i miei ultimi studi, e credo che la cosa più bella sia imparare col tempo ad impersonarle al meglio per quello che possono trasmettere in ogni contesto musicale.
Grazie Luca, perfettamente d'accordo con te! Bisogna con il tempo far maturare e personalizzare l'utilizzo delle scale fino a farle scomparire tanto le abbiamo stravolte. 😀
@@DanLogoluso Giusto! 😁
Ma questi modi sono legati in qualche modo alla pentatonica? Se si, come posso unirli?
Il concetto di modi, di scale, di accordi passa sempre dalla musica. La scala pentatonica la puoi ricavare e suonare all'interno dei modi ma potrebbe non funzionare se sbagli la scelta delle note. In sintesi si c'è ma la correlazione ma va studiata.
Questo video capita a fagiolo proprio adesso che mi hai detto di studiare i modi
Bel lavoro ed hai detto la cosa fondamentale (che in quasi tutti i video dedicati ai modi viene tralasciata) ciò che distingue i modi sono gli inervalli,però secondo me hai dimenticato una cosa molto importante,quando parli di "Do lidio" dovevi specificare che lo userai in una progressione basata sulla scala maggiore di Sol (Do è il IV grado appunto) altrimenti chi non è "addentro" può erroneamente pensare che suonando un solo basato sul Do Lidio in una progressione in Do maggiore sia una buona cosa,suonerà malissimo.
Ciao e grazie per il tuo contributo. Si certo bisogna sempre contestualizzare, spero comunque che sia servito a spiegare il meglio possibile cosa c'è dietro.
Su una data tonalità di Sol maggiore ad esempio, con quali modi posso suonare e come faccio a trovarmeli? E poi vorrei anche capire se su una data tonalità come sol maggiore sempre, posso partire per esempio lidio e finire misolidio? Posso cambiare il modo di partenza?
Il concetto di tonalità sta alla base, nello stesso modo con il quale troviamo gli accordi nelle varie tonalità così vale per i modi.
Come usarli e quando usarli dipende sempre dagli accordi che stanno suonando in quel momento, non bisogna confondere mai la geometria della scala con l'applicazione.
Grazie Dan per la tua lezione, ed in effetti le scale modali se non chiarite generano tanta confusione. Quindi, domanda...se mi dicono di suonare una Scala Dorica di RE, l'accordo di riferimento è il MIm? E le note sono MI FA# SOL #LA SI DO# RE MI cioè, la tonica diventa la seconda e proseguo con questo intervallo TSTTTST ? non devo suonare invece partendo dal RE con la sequenza TSTTTST quindi RE MI FA SOL LA SI DOI RE , ho capito bene ? Vedi anche commento sotto di Gautama. Grazie 1000 ancora, ti seguo.
Attenzione Bruno, quando dici RE Dorico vuol dire che il Re è la tonica della scala dorica, di conseguenza sarà Re, mi, fa, sol, la, si, do, re.
@@DanLogoluso ok ma se si prende la scala maggiore del Re quindi Re ionico, la scala modale dorica parte dal Mi o non ho capito niente ?😀😀
@@Sagapo1953 ciao è passato un po' di tempo, quindi magari hai risolto, comunque se vuoi suonare in re dorico, devi prendere come riferimento la scala maggiore (ionica) di do, il cui secondo grado è appunto re. Per cui la scala è questa : RE MI FA SOL LA SI DO RE. senza alterazioni appunto perché la scala madre è quella di do maggiore, che ha come fulcro però il re. Per converso se vuoi suonare in DO dorico, allora come riferimento avrai la maggiore di sì bemolle, il cui secondo grado è do. Spero di essere stato chiaro, e di non avere detto castronerie, perché non sono un professionista, ma ho qualche infarinatura
@@Sagapo1953 e infine, per rispondere alla tua domanda, se come dici tu, prendi la ionica di re, e parti da mi, non stai suonando in re dorico, ma in MI dorico. Il modo appunto prende il nome della tonica.
Bella lezione Prof :D
Grazie Luigi!
Quindi dorico,locrio,frigio e eolio sono modi minori mentre ionico,lidio,misolidio sono modi maggiori?
Non proprio, sono tutti modi maggiori perché appartenenti alla scala maggiore relativa, poi possiamo invece isolarli w identificarli con sonorità maggiori e minori
bello, ma la musica sotto c'entra poco 😃
scusami tanto...sei bravo ok...ma se non spieghi con una lavagnetta per far rimanere impresse le nozioni...cosi' al volo si fa piu' fatica! ciao
Classica spiegazione di chi parla e non vuole farti capire....a livello teorico tutto giusto....a livello pratico.... avrei dubbi..
Bastava partire dalla Penta e aggiungere i gradi che creano tensione....