Ci sono stati degli anni in cui anch'io avevo quest'odio per il mio corpo. Poi sai, non so nemmeno io come ho superato questa cosa. Sono del tutto cambiata all'opposto. Potere dell'amore? Boh. Tu però hai fatto bene a vivere fuori ciò che ti sentivi di essere dentro. Mai reprimersi e mai rinnegare se stessi. Sei molto forte :)
Ciao Federico, ti lascio alcuni pensieri che mi sono venuti in mente guardando il tuo video. Penso che più che “odio”, quello che si prova è di essere in un corpo che non sentiamo nostro, e il relazionarsi con le persone può essere a volte difficoltoso. Quando hai detto che le persone che si piangono addosso, sono sincera, mi ha un po’ infastidito, perché molte volte nonostante ci rendiamo conto di quale sia quella cosa che ci fa soffrire, può essere difficoltoso riuscire a darsi da fare, mi viene in mente il contesto in cui si cresce e si vive, però è anche vero che il non “muoversi” e aspettare che le cose si risolvano da sole non serve a nulla. Molte volte è difficile riuscire a usciree dall’autocommiserazione, perché si entra proprio in un “circolo vizioso”, diciamo che diventa un po’ (passami il termine) come una droga. Riguardo agli stupidi stereotipi che circolano sulle persone transessuali, da una parte c’è il fatto che si pensa che una transessuale possa “solo” prostituirsi, dall’altra, c’è sempre la vergogna di vedere un figlio cambiare sesso, proprio perché per molti non è considerato normale, perché si ha paura che poi la gente ti sparli dietro. Grazie per i tuoi video. Hai un modo di fare molto calmo, ed è bello vedere come riesci a parlare di certe cose. Grazie per condividere questo tuo percorso.
Ti ringrazio per aver cndiviso i tuoi pensieri :) Come ho detto, il piangersi addosso è una situazione che comprendo essendoci passato anche io anni fa. Ci saranno sempre situazioni di disagio, ma quello che spesso dimentichiamo (alle volte anche io) è che chi ci osserva e ci giudica...sono per lo più persone che non ne sanno nulla di queste cose. Sono per lo più persone che non si vivono e passano la vita a criticare le scelte altrui perchè non sanno veramente come vivere. Mentre molti ragazzi FtM che conosco (ma anche MtF) sono delle vere e proprie forze della natura che nonostante i disagi e le frustrazioni ti dimostrano anche con piccoli gesti che la vita dopo tutto è vita e bisogna andare avanti. Gioca tantissimo sicuramente il carattere, il vissuto e il contesto in cui uno vive e su questo non si può "uniformare" delle categorie...ma credo che tutti gli esseri umani si possano fare forza a vicenza. Io spesso mi guardo com'ero anni fa (timido, introverso, certe volte burbero e manesco) e posso solo ringraziare il fatto di aver incontrato per la mia strada persone (e non ragazzi/e transessuali) che mi hanno dimostrato come spesso ci si può fare forza e si possa trasformare una "diversità" in una "unicità" :) Sulla questione "genitori paurosi di quello che pensano gli altri" purtroppo ti devo dare ragione, ma anche questo nasce tutto dall'ignoranza che si ha in un argomento così umano. Sono tutte paure di situazioni che non si conoscono (e spesso non si vogliono conoscere)
POTENTE!!!!!!!!!!!!!
GRANDE!!!!!!!!!!!!
GRAZIE!!!!!
:-)
Sei un vero guerriero.
e ce ne sono pochi.
Grazie, ma credo di avere solo diverse ferite rimarginate.
Ci sono stati degli anni in cui anch'io avevo quest'odio per il mio corpo. Poi sai, non so nemmeno io come ho superato questa cosa. Sono del tutto cambiata all'opposto. Potere dell'amore? Boh. Tu però hai fatto bene a vivere fuori ciò che ti sentivi di essere dentro. Mai reprimersi e mai rinnegare se stessi. Sei molto forte :)
Ciao Federico,
ti lascio alcuni pensieri che mi sono venuti in mente guardando il tuo video.
Penso che più che “odio”, quello che si prova è di essere in un corpo che non sentiamo nostro, e il relazionarsi con le persone può essere a volte difficoltoso.
Quando hai detto che le persone che si piangono addosso, sono sincera, mi ha un po’ infastidito, perché molte volte nonostante ci rendiamo conto di quale sia quella cosa che ci fa soffrire, può essere difficoltoso riuscire a darsi da fare, mi viene in mente il contesto in cui si cresce e si vive, però è anche vero che il non “muoversi” e aspettare che le cose si risolvano da sole non serve a nulla. Molte volte è difficile riuscire a usciree dall’autocommiserazione, perché si entra proprio in un “circolo vizioso”, diciamo che diventa un po’ (passami il termine) come una droga.
Riguardo agli stupidi stereotipi che circolano sulle persone transessuali, da una parte c’è il fatto che si pensa che una transessuale possa “solo” prostituirsi, dall’altra, c’è sempre la vergogna di vedere un figlio cambiare sesso, proprio perché per molti non è considerato normale, perché si ha paura che poi la gente ti sparli dietro.
Grazie per i tuoi video. Hai un modo di fare molto calmo, ed è bello vedere come riesci a parlare di certe cose. Grazie per condividere questo tuo percorso.
Ti ringrazio per aver cndiviso i tuoi pensieri :)
Come ho detto, il piangersi addosso è una situazione che comprendo essendoci passato anche io anni fa. Ci saranno sempre situazioni di disagio, ma quello che spesso dimentichiamo (alle volte anche io) è che chi ci osserva e ci giudica...sono per lo più persone che non ne sanno nulla di queste cose. Sono per lo più persone che non si vivono e passano la vita a criticare le scelte altrui perchè non sanno veramente come vivere.
Mentre molti ragazzi FtM che conosco (ma anche MtF) sono delle vere e proprie forze della natura che nonostante i disagi e le frustrazioni ti dimostrano anche con piccoli gesti che la vita dopo tutto è vita e bisogna andare avanti.
Gioca tantissimo sicuramente il carattere, il vissuto e il contesto in cui uno vive e su questo non si può "uniformare" delle categorie...ma credo che tutti gli esseri umani si possano fare forza a vicenza.
Io spesso mi guardo com'ero anni fa (timido, introverso, certe volte burbero e manesco) e posso solo ringraziare il fatto di aver incontrato per la mia strada persone (e non ragazzi/e transessuali) che mi hanno dimostrato come spesso ci si può fare forza e si possa trasformare una "diversità" in una "unicità" :)
Sulla questione "genitori paurosi di quello che pensano gli altri" purtroppo ti devo dare ragione, ma anche questo nasce tutto dall'ignoranza che si ha in un argomento così umano. Sono tutte paure di situazioni che non si conoscono (e spesso non si vogliono conoscere)
Anche io ho lo stesso problema, però vado in crisi...