Chiara Ferragni è femminista?
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- Опубликовано: 16 дек 2024
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Stephen Hawking: "Dovremmo aver paura del capitalismo, non dei robot: l'avidità degli uomini porterà all'apocalisse economica"
Assolutamente vero
difatti da quando siamo entrati in epoca capitalistica la gente è stata sempre peggio no? quanto vorrei tornare a morire per un raffreddore e spostarmi sugli asini…
@@jonathanmorbelli4605 ti farebbe bene leggere un po Seneca almeno spareresti meno cazzate......è l'uso che se ne fa del capitalismo che genera danni, non il capitalismo in sé stesso, un po come dire bere due bicchieri di vino non fa male diversamente è se bevi una bottiglia.
@@12345stella Seneca é una delle letture più piacevoli che mi concedo nel tempo libero, mi spiega come è correlato a ciò che ho detto.? E cosa significa “usare” il capitalismo?
@@jonathanmorbelli4605 ovviamente Seneca non parla di capitalismo, ma del denaro, ma quale è il fine del libero mercato? È che tutti possiamo generare ricchezza e di un capitalismo portato all'estremo? Generare ricchezza a tutti i costi senza preoccuparsi delle conseguenze, quindi per come la vedo io è l'uso che se ne fa che fa la differenza, in un capitalismo senza limiti (sottolineo senza limiti) come viviamo noi oggi, non porta benefici alla collettività ma al singolo individuo, la morale che passa è: nella vita l'unica cosa che conta è il denaro e per arrivare a questo devi essere disposto a tutto, non mi fraintendere tutti viviamo per i soldi, anche me medesimo, ma molto spesso è l'avidità di denaro che influisce negativamente sulla società è un po come pisciare nell'acqua che poi dovrai bere, questo per me è il capitalismo portato all'estremo, non ho mai detto che bisogna tornare al baratto ma semplicemente che l'uso indiscriminato di esso porterà sicuramente a risvolti negativi.
Le sue analisi sono sempre intelligenti e lucide Prof. La ringrazio perché ci apre ogni volta a nuove prospettive!!
Per Chiara Ferragni il femminismo è la libertà di andare in giro con i seni all'aria. Non va oltre questa mentalità, confondendo femminismo con l'esibizionismo. A parer mio, non c'è nulla di male, ma non vedo perché imporsi come paladina di battaglie inutili. Non ha lo spessore intellettivo per poter andare oltre ai selfie nella sua cabina armadio. Infatti con quel monologo banale e superficiale che ha portato a Sanremo (scrivevo temi più articolati alle elementari) ha dimostrato di essere una persona che non ha assolutamente nulla da dire. Ovviamente recitato rigorosamente con i seni all'aria (disegnati, è lo stesso).
Hai pienamente ragione!!! Complimenti per il ragionamento che hai espresso
Se avessi fatto io questo ragionamento, da uomo, sarei potuto essere tacciato di maschilismo ecc. ecc., avendolo fatto tu, ti ringrazio per aver espresso il tuo punto di vista, da donna, che io condivido, ma questo vale il giusto.
@@alesavioli9407 grazie a te🙂 non preoccuparti, ormai maschilismo è una parola usata a sproposito. Tutti hanno diritto ad esprimere la propria opinione, compresi gli uomini (nel rispetto del prossimo ovviamente)
Io credo che avesse qualcosa da dire. Ovvero "guardatemi come sono bella, brava e vicina alle persone in difficoltà! Ora andate a comprare la mia merce!"
@@Fenix-1899-nb esatto 🤣
Mi ricordo una cosa che diceva Giulia Pastorella, di essersi "accorta" di essere una donna quando è entrata in politica perché tutti le chiedevano come risolvere le disuguaglianze di genere, quando lei era esperta di tutt'altro.
Io credo che qualsiasi donna con un minimo di notorietà non possa farsi gli affari suoi, ma debba per forza esporsi in quanto umano di sesso femminile.
Alcune persone parlano perché costrette dalla situazione, altre decidono di cavalcare l'onda per facili consensi.
Credo che Chiara Ferragni sia il prodotto di tutto questo.
P.s. se questa cosa fosse vera anche per gli uomini, sarebbe estremamente ridicolo parlare a un cantante o un personaggio pubblico e fargli domande sulle questioni maschili, sembrerebbe fuori luogo
Buongiorno prof, io ho 16 anni e come la mia famiglia la seguiamo da sempre.
Condivido pienamente con lei; inoltre penso che il mondo stia cominciando (per fortuna) da poco ad aprirsi e credo che inizi dalla superficie, prendendo i temi del razzismo, omofobia, parità di genere alla larga (affrontandoli poco alla volta con calma) per poi con gli anni arrivare alla loro radice (economica per la maggior parte dei casi) per cercare di sconfiggerli definitivamente.
Penso dunque che sia inevitabile un primo confronto superficiale con questi temi, sperando che poi con gli anni si riesca ad affrontarli direttamente senza fingere di non conoscerne le cause.
Credo che Barbasophia, almeno rispetto alla critica del costume e della politica, sia la cosa migliore capitata alla cultura italiana dai tempi di Pasolini.
Ahhahahaha addirittura
Professore lei è sempre super chiaro nell'offrire una visione critica e reale dei fatti facendo ragionare su cio che è e su
ciò che potrebbe essere aprendo la visione al mondo che viviamo e al contesto che ci circonda. Grazie. Da divulgare nelle. Scuole. Tra i followers...
Un abbraccio cara Silvia
@@MatteoSaudino è da qualche giorno che sono vittima dello shadowbanning. In pratica i commenti che faccio, rimangono visibili solo sul mio smartphone. Negli altri smartphone non sono visibile. È una forma occulta di censura. Ti lasciano credere di essere libero di poterti esprimere, ma così non è. Una vera e propria presa in giro. Premetto che tranne rare eccezioni, mi sono espresso sopra le righe, senza essere mai violento ne volgare. Evidentemente i censori non condividono le mie opinioni. Credo che sia una modalità operativa della piattaforma abbastanza diffusa
Complimenti professore! Condivido tutto...il femminismo della Ferragni è il femminismo in pasto al consumismo! Finalmente un discorso lucido.
La Ferragni è femminista per convenienza, infatti, come hai ben detto, non si interessa di sotto tematiche del femminismo, così da riuscire a vendere meglio il suo brand, perché rimanendo sul generico le donne si sentiranno parte di un gruppo rappresentato dal suo brand. La Ferragni è solo strategia di mercato e ciò che dice non si rispecchia in ciò che fa. Non è femminista, altrimenti non avrebbe sposato un "cantante" le cui canzoni erano intrise di misoginia. Lei tutto ciò che dice è spinto dalla voglia di vendere, così come i consigli per le mamme che ha dato a San Remo. Lei che da consigli alle mamme quando suo figlio è sempre tenuto da una tata.... Come diceva Totò "ma mi faccia il piacere!".
Lei non potrà mai parlare ad una classe sociale economicamente debole, altrimenti dovrebbe giustificare il suo aperitivo in cima alla montagna utilizzando l'elicottero.
No, lei non è femminista, è solo lo squallido risultato di un capitalismo sfrenato.
Ottima analisi. La ferragni È un puro progetto di business
Ma la Ferragni non è nemmeno capitalismo, è solo puro pettegolezzo ed egocentrismo sfrenato. Della serie: "Che parlino bene o male di me, purchè ne parlino."
la Ferragni e marito: l'anticultura.
Penso che chi scrive questa analisi abbia una visione disillusa della realtà, però non ha assolutamente compreso la persona di Chiara Ferragni. In questa vostra visione (giustamente) critica le attribuite capacità più strategiche di quelle che non abbia. Se seguiste il mondo degli influencer, cosa che non fate perché siete intellettualmente elevate e non vi pare che un mondo così futile e consumista vi riguardi, sapreste che gli influencer vendono anche senza portare avanti alcun valore, alcun messaggio positivo. Inoltre se seguiste Chiara nello specifico, ne comprendeste l’emotività, cosa che vi sfugge appunto perché le attribuite questa strategicità che in realtà non le appartiene più di tanto. Naturalmente ha la furbizia dell’imprenditrice, ma i messaggi che manda sono il semplice frutto del suo pensiero che valorizza la libertà e difende le minoranze. Sicuramente è borghese e individualista, come viene definita infatti nel video, e non potrà mai davvero comprendere la battaglia di una donna under-dog. Tuttavia vi assicuro che il femminismo di Chiara non è funzionale alla vendita, venderebbe comunque tantissimo perché non ha bisogno di parlare di alcun tema per dare una identità al brand, la sua scelta di marketing è semplicemente essere se stessa. L’identità del brand è quella di Chiara e il femminismo che la contraddistingue, in qualsiasi categoria vogliate incasellarlo, non è “a convenienza”, non è affatto strategico, è spontaneo e genuino come i pensieri che rappresenta, proprio perché lei si sente LIBERA. Questa libertà consiste anche nell’esprimere in maniera anche un po’ superficiale qualsiasi suo pensiero, tra cui emerge anche questa forma di femminismo. Infine per quanto riguarda la misoginia di Fedez da giovane, ritengo che non sia un tema che riguardi Chiara: quando conosci una persona e te ne innamori la guardi per come ti appare in quel momento, non la giudichi per altri momenti della sua vita, che egli stesso ad oggi comunque depreca.
@@ilariagalloni Chiara Ferragni è il simbolo del consumismo, dell'alta borghesia, del mondo patinato e dorato a cui non appartiene la stragrande maggioranza degli italiani. Della presunta innocenza e mancanza di malizia del suo pensiero non me ne faccio nulla se poi vedo orde di casalinghe accapigliarsi per comprare una bottiglietta d'acqua (a circa 8€), solo perché c'è l'occhio della Chiara. Me ne sbatto della sua libertà se poi festeggia il compleanno del marito in un supermercato, facendo spreco e scempio di generi alimentari.
Il mondo delle influencer non lo seguo semplicemente perché è basato sull'effimero, sul nulla, sulla fuffa, sulla merda mediatica e sul narcisismo e voyeurismo.
Lei rappresentata la morte del buon senso.
Sul Dio morto di Nietzsche banchetta allegramente grazie a chi la foraggia e la giustifica.
Totalmente daccordo, l'opinione sul presunto femminismo della ferragni cambia in base al proprio orientamento politico; ma sorge ora una questione più cogente: se è leggittimo rivendicare il proprio diritto a vendersi, è altrettanto legittimo vendere la privacy dei propri figli? È questo secondo me il vero elefante nella stanza della questione ferragnez, lo schifoso (almeno secondo me) uso fatto dell'intimità di soggetti terzi, senza che questi abbiano alcuna voce in capitolo.
Condivido prof. Ottima lettura.
Mi sento di aggiungere che l'emancipazione è utilizzata come strumento di marketing e di mistificazione.
Mistificazione, poichè può indurre un senso di colpa che smussa le nostre critiche facendoci sentire invidiosi perchè non ce l'abbiamo fatta come Ferragni. D'altronde il messaggio dell'emancipazione, in un mercato squisitamente liberista, è indubbiamente insufficiente per un miglioramento dell'essere se vengono meno altri diritti come l'istruzione, il lavoro, il corretto sostentamento economico, ecc. Ma qui vorrebbe dire tornare a concetti quali la lotta di classe che purtroppo è considerato demodè o meglio è stato "derubricato".
La apprezzo tantissimo e la seguo perché è fonte di ispirazione anche per le mie lezioni, prof 🥰 Tra l'altro il fatto che queste dinamiche televisive, e commerciali, funzionino benissimo sul pubblico di giovani, purtroppo, è testimoniato dal fatto che molte mie alunne, il giorno dopo il suddetto monologo autocelebrativo, hanno espresso spontaneamente vicinanza al messaggio di parafemminismo della Ferragni, non comprendendo sul momento le dinamiche ad esso sottese. Si costruisce così un modello svuotato di vero senso che serve solo a chi lo produce, e lo mette in scena.
Prof la seguo sempre e apprezzo molto le sue analisi, non so se possa essere attinente, ma dal momento che ha parlato di mercificazione mi chiedevo cosa ne pensasse del sex-work anche definito in un'ottica di lotta di classe, se le interessa potrebbe fare un video in cui ne parla? È un argomento molto attuale e ci sono diverse controversie interne che faccio fatica a sciogliere
Tema veramente complesso
Pensati libera. Da cosa? Dalla consapevolezza di conoscere
la differenza tra essere o avere.
L'altra sera, commentando col mio gruppo l'episodio Chiara Ferragni, ho usato praticamente le sue stesse parole. La cosa mi spaventa: stiamo, forse, diventando la stessa persona. Non posso che farle umilmente i complimenti per questa critica!
...potrebbe andare molto peggio. E cioè se due persone così tanto seguite e stimate avessero fatto a Sanremo discorsi di segno opposto a quelli che hanno fatto. Non voglio neanche immaginarlo.
Complimenti, come sempre analisi lucidissima
Sempre interessantissimo. Grazie.
Dipende da cosa intendiamo oggi per femminismo, purtroppo per tante persone "femminismo" significa solo uguaglianza fra uomini e donne, senza alcuna pretesa di cambiare le relazioni di potere fra le classi sociali ed ancora meno di cambiare "la societá maschile" che diventa anzi il modello di riferimento da estendere a tutte. C'é sempre una trappola dietro l'angolo quando si parla di uguaglianza salariale, perche la si puo ottenere abbassando i salari alti piuttosto che alzare quelli troppo bassi.. e cosi avviene anche in altri aspetti... invece di smetterla di mostrare le donne come oggetti sessuali in TV ci aggiungiamo anche dei maschi che incarnino la "nuova mascolinitá".. una mascolinitá che ostenta il corpo e lo mercifica con orgoglio perche sono libero di fare cio che voglio del mio corpo anche di venderlo.. Purtroppo é molto difficile criticare questo genere di femminismo senza incappare in malintesi. Marco Crepaldi fece un video in cui criticava FREEDA un sito della famiglia Berluconi che porta avanti questo genere di pseudo-femminismo del consumismo (ovviamente questo video gli ha portato molti problemi, anche legali.. ) ruclips.net/video/QEp89oxPnbw/видео.html
Concordo
Al secondo "mi sono fatto tutto da me", mi è venuto spontaneo pensare all'Odore di Gaber. Sentirglielo citare subito dopo, è stata per me una vera gioia.
Grazie dell'analisi, che apprezzo e condivido.
Analisi lucidissima.
Peró quando parliamo di ragazza che “si è fatta da sè” non è proprio corretto perchè bisogna vedere anche da che contesto famigliare proviene: una famiglia particolarmente benestante, che sicuramente ha favorito questo gran successo che ha avuto.
Per il resto analisi accattivante ed interessante
Beh lo ha praticamente detto nel video, 'si è fatta da se' il modo in cui è avvenuto cioè vendendo la sua vita ai media può non essere condivisibile come scelta ma di certo in una società capitalista lei adesso ha un impero che prima non aveva anche se esso è basato interamente sul suo personaggio.
Che dire! Analisi convincente e lucida senza schierarsi pro o contro ma ponendo in evidenza la differenza tra femminismo sociale e quello capital liberista basati su costrutti spesso discordanti.
E come sempre, il cuore del pensiero mio e tuo, si racchiude nella frase finale 😁👍
Ecco l'enorme differenza quando un'analisi è svolta da una persona con competenza! E anche la differenza tra un "sapiente" snob e presuntuoso e una persona davvero intelligente e umile che non trascura la cultura popolare e la realtà di oggi. Insomma, grazie!
Sarebbe bello sentire la tua opinione anche sul discorso della Francini (il mio dare del tu non è una mancanza di rispetto, al contrario è un segno di ammirazione).
Oltre alla questione della mercificazione poi c'è la questione dell'"immagine" che è diventata essenza (e comunque funzionale alla vendita).
Lei bellissima con un compagno altrettanto ben fatto, sono uno stereotipo a cui ci siamo rassegnati...
modelli che comunicano che l'apparenza è sostanza...
detto da lei "pensati libera" mi suona vuoto come i messaggi di una pubblicità... "Perché tu vali!" e cose del genere...
Spero che i giovani possano avere modelli più veri a cui ispirarsi...
Avevo scritto un commento. Per quale motivo non c'è?
Vero che ognuno può definirsi come vuole, ma il femminismo, come tutte le lotte sociali e politiche, può avere sfumature, ma non prescinde da alcune basi che anche lei ha sottolineato; quindi la Ferragni non è femminista e il suo non è "un tipo" di femminismo, è completamente altro.
Perché continuò a seguirla professore? Perché trovo che sia sempre molto lucido, equilibrato e mai mai banale
Che poi forse è la critica che si fa alla sinistra..si lotte giustissime ma si perde quel focus vero, cioè il fatto che tutto alla fine viene visto in ottica capitalistica
Grazie infinite per questa lettura del femminismo 🙏
Interessante osservazione!
Ferragni innanzitutto è una privilegiata. Ha saputo sfruttare molto bene il suo privilegio, questo di certo, ma non si può dire si sia fatta da sola. In questa ottica forse sostenere il tema del genere è per lei più coerente, non sarebbe credibile sentirla parlare al "popolo".
Sono d'accordo sulla critica di fondo e sulla distinzione fra i diversi femminismi ma secondo me bisogna considerare che gli influencer in generale, ed i Ferragnez nello specifico, non vendono davvero "la loro vita". Quello sarebbe una forma di schiavismo. Loro vendono un prodotto, un'idea. Non crederete ad esempio che li riprendano nella vita reale quotidiana o che le foto siano amatoriali? È ovvio che hanno un set fotografico e cinematografico in cui mettono in scena una presunta quotidianità da dare in pasto ai boccaloni. Quindi... non vendono la loro vita ma un'idea della stessa, e trovo questo modo di guadagnare, sicuramente scevro di velleità eversive, ma comunque molto intelligente e furbo, in un sistema come il nostro in cui si tenta di mercificare la qualunque.
Da persona di sinistra mi piacerebbe che "vendessero" femminismi e socialismi più vicini al mio sentire, ma tutto sommato potrebbero proporre idee ben peggiori di quelle che supportano come influenzer.
Ovvio che hanno la squadra ed i filtri. Non spererei che vendessero esempi di femminismo e socialismo più rossi, perchè non hanno squarciato il velo di maja o non gli conviene.
Assolutamente d 'accordo.
Mi riconosco nel femminismo di Angela Davis che aveva senso allora e ne avrebbe altrettanto in questi anni di disuguaglianze abissali
Proprio perché Chiara Ferragni rivolge un femminismo individualista si rivolge o a chi è arrivato o a chi sta partendo. Per questo l’influenza sui giovani è preponderante. Con una scuola insufficiente sono spaventato dal modo in cui vengono elaborate influenze esterne di successo individuale.
Riflessione ineccepibile dal punto di vista filosofico. Però mi pare che ci sia qualche altra cosa da mettere in risalto: i mezzi e i modi con cui si portano avanti certi messaggi. Se porto avanti la mia idea di femminismo, qualunque essa sia dal punto di vista ideologico o sociale, attraverso la banalità impregnata di ignoranza e pigrizia mentale tipica del monologo di Sanremo (giusto per fare l'esempio più eclatante e attuale), posso continuare a definirlo femminismo senza rischiare di degradare il concetto o il movimento di cui mi faccio paladina? La seconda parte del discorso del Prof lo prende più in considerazione: se ammonticchiamo discorsi su discorsi sempre più banali su ogni argomento il tutto risulta ipocrita, inautentico. Diventa una patina di buonismo finalizzata solo ad avere attenzione da parte di un pubblico buonista e sentimentalmente (oltre che intellettualmente) pigro. In fin dei conti, per me il femminismo di Chiara Ferragni è semplicemente inutile quando non disutile.
Si e' fatta da se con la mercificazione materiale e come ideale e ideologico ..
" più lei è visibile più fattura..." E noi purtroppo anche qui ne parliamo.
Io sto avendo la sensazione che tra la Ferragni e la rowling l'unica differenza sia l'assenza di odio esplicito per una parte della comunità queer. Oltre alla capacità della pronuncia in inglese.
Collega , Ferragni non si è fatta da se . Apparteneva già a una famiglia benestante .
Prof che musica ascolta lei?
Ma davvero? si è fatta da sola? Mi dia i genitori della Ferragni e veda come mi faccio da solo anche io😂❤
Paola Egonu: migliore sportiva di sempre sul palco dell'Ariston invece. Aspetto il suo video per vedere cosa ne pensa
@@calebneko4107 Sulle scenette di Morandi sono d'accordo, decisamente squallide, ma sul resto ti sei anche "smentito" tu stesso: Paola Egonu non è una presentatrice, perciò non bisogna aspettarsi una gran bravura sul palco né un gran discorso, ma se ne può apprezzare certamente il messaggio; né una modella, e qui aggiungo che anche se oggettivamente non è esteticamente perfetta, per nessun motivo si deve pretendere che lo sia, e questo non preclude il fatto che possa essere considerata e chiamata bella - se fosse stata oggettivamente brutta allora devo ammettere che degli eventuali finti complimenti mi avrebbero infastidita, ma io non li ho visti come finti: io stessa, quando l'ho vista arrivare, ho subito pensato "che bella" - ; è un'atleta, è quello il suo campo. Stesso motivo per cui non comprendo le critiche che ho sentito sul "lessico povero" del discorso della Ferragni.
Cosa ne pensa del punto di vista di Crepet per ciò che riguarda il mondo social?
Al contrario di quanto si pensi, non si è nemmeno "creata da sola" come si dice..anzi, aveva le spalle ben coperte fin dalla nascita da una famiglia molto benestante..
Magari sarà anche una brava persona, non lo metto in dubbio,
ma portare a Sanremo un monologo autoreferenziale di 10 minuti con la pretesa di parlare di "femminismo" è ridicolo..
Proprio lei, che rappresenta un esempio raro di donna capitalista sfondata di soldi e che non ha mai dovuto faticare per ottenere qualcosa mi viene a parlare di "difficoltà"..bah
Persino io (che sono un ragazzo),
sarei riuscito ad esporre un discorso migliore sull argomento rispetto alle banalità che ha detto..
Per non parlare del vestito,
che di per sé è anche bello,
ma che non ha niente a che fare con il contesto..
Mi spiegate il nesso che c'è tra femminismo e nudità?
In altre occasioni prof. Sarebbe subito arrivato a ben altre conclusioni….un giro macchinoso di parole legate alla giustifica di una vita vissuta nell’ipocrisia dei valori….a me sembra che questa rsgazza dia un valore economico a tutto!
E dovrebbe parlarmi di emancipazione del ruolo della donna ?
Grazie Matteo!
Professore come non rimanere rapiti dal suo punto. Lucido e sempre sul pezzo. Sulla Ferragni io decisamente prenderei più sul serio qualunque cosa dica se non stesse sempre vendendo qualcosa. Ammirevole per carità quando vende ottime iniziative umanitarie ma insomma…ha anche scelto lei di vivere così sono d’accordo. Figlia del suo tempo, e che tempo.
Professore cosa pensa della canzone di Gianluca Grignani?
No. Il video potrebbe anche finire qui, si tratta di una verità oggettiva e non discutibile come 2 + 2 = 4.
Matteo Saudino io sono d'accordo è l'ho ascoltata, ma mi viene da chiedere non mercifica anche lei il suo pensiero e il suo lavoro pubblicando le lezioni qui su RUclips? Ognuno fa quello che può per sbarcare il lunario
A mio giudizio si sta perdendo di vista l’intervento fatto da Chiara Ferragni a San Remo. Il suo intervento era rivolto alla parità di genere, è verissimo che tanti (maschi e FEMMINE) considerano la donna in maniera sottomessa, il male peggiore che tante donne sono lì a criticare, non dimostrano alcuna solidarietà, cos che si riscontra tra i maschi. La ferragni è un brand? SI. Ma il suo monologo è altro.
Ogni volta che il prof dice mondo di merci, sistema di merci il mio cervello automaticamente trasforma "merci" in "mer#a"
Ottima analisi
Grande Prof. Saudino!
Ho finito House of Cards, magistrale capolavoro.
Tutto giusto, ma un eccesso di precauzione l'ha portata a ribadire che chiara Ferragni si è fatta da sola. Cosa che non è vera. Ed ecco spiegato perché femminismo liberista e lotta di classe non possono conciliarsi.
Nessuno si fa da solo, in senso strettamente economico. Se poi parliamone di autopoiesi psico-sociologica e costruzione del proprio ruolo all'interno della classe... allora si. Ma lei Professore sa meglio di me che "farsi da soli" attiene a quella terrificante ideologia del merito che è parte dell'egemonia culturale borghese, per la quale uno bravo insistendo si può strutturare economicamente.
Al di là della componente classista a cui ovviamente per collocazione sociale, la Ferragni è estranea, direi che invece c'è un'ambiguità di fondo proprio sulle tematiche puramente femministe data dalla dimensione "modaiola". Il filone femminista delle sedute di autocoscienza, a suo tempo definito borghese perché scevro di contenuti classisti, era in realtà un tassello necessario a donne oppresse da secoli di dominio patriarcale. Nella "politica" di Chiara Ferragni tutto ciò non solo è assente ma va proprio a cozzare con quello che è il suo mestiere e che prevede ancora una volta la riproposizione di modelli di femminilità. Tanto per sintetizzare, le femministe che lanciavano in aria il reggiseno liberando il proprio corpo sono distanti anni luce dalle ragazzine che spendono fortune per aggiudicarsi belletti e accessori alla moda. Di questa ambiguità purtroppo, la Ferragni non se ne libera nemmeno durante il monologo del Festival presentandosi con un finto nude look sberluccicoso con cui si faticava a prendere sul serio l'assunto di fondo, seppur lodevole, tra l'altro nel quadro di un festival che ha sempre "omaggiato" la "bellezza femminile" travestendo le malcapitate da bomboniere impacciate. la reazione sui social è stata più che mai squallida e inopportuna e dimostra senz'altro che di odio, violenza, vergogna, dignità e liberazione del corpo femminile è necessario parlare ma forse, in una società tanto confusa, sarebbe meglio cercare di evitare la stratificazione dei fraintendimenti..
Salve professore, lei ha detto che Sanremo non è il luogo per discussioni serie di quel tipo. E allora quali possono essere secondo lei luoghi più appropriati?
"Chiara Ferragni è femminista?"
Caro professore, la risposta temo sia molto più immediata: no.
Proprio come ha detto Lei nel video, la Ferragni, per come si propone e per quello che propone, non mette la donna in quanto tale al centro del discorso, ma la soppianta con la figura della donna come strumento, funzionale alla mercificazione, alla vendita, al consumo.
Il suo non è un invito a emanciparsi, neanche nella visione più individualista, ma una proposta a diventare consumatrici-consumate.
Definirla operazione di feminism-washing forse sarebbe più calzante, perché non basta parlare di donne per essere femminista; bisogna capire (come Lei ha spiegato nel Suo video) come se ne parla all'interno del discorso.
una cosa che apprezzo infinitamente dei suoi discorsi è la ferrea neutralità degli stessi, complimenti
Prof, però la storiella che si sia fatta da sé è molto riduttiva per diversi motivi.
Si è fatta "da sé" come si sono fatti da sé Donald Trump o Paris Hilton.
Né più né meno.
Comunque è incredibile quanto siano numerose le somiglianze tra il microcosmo di Truman show creato da Christoff (anche lì era TUTTO in vendita) e Chiara Ferragni.
Meriterebbe un video apposito la cosa.
La principale discrepanza fra Chiara Ferragni e Christoff è che, a differenza di Christoff, la prima è demiurgo ed anche merce.
Ma i suoi figli seguono un destino simile a quello di Truman: non hanno scelto la loro condizione e fino a quando non saranno maturi non la conosceranno.
Torniamo a Chiara Ferragni e Kant😁 «L'Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo.»
Ok. Fin qui pacifico. Ma "se
La gran parte degli uomini si accontenta molto volentieri di rimanere "minorenne" per tutta la vita. Questa condizione è dovuta o a pigrizia (non assumersi le proprie responsabilità, è una scelta comoda), o a viltà (non si ha il coraggio di cercare la verità). In ogni caso il risultato di questa non-scelta è la facilità per i più scaltri (o i più potenti) di erigersi ad interessati tutori di costoro....." Questi sono gli influecer 😁
"Se io ho un libro che pensa per me, se ho un direttore spirituale che pensa per me… , (se ho un influecer che pensa per me), io non ho più bisogno di darmi pensiero di me. Non ho bisogno pensare, purché possa solo pagare…".dice Kant. Io penso che noi abbiamo bisogno oggi più che mai di una grande scuola che funzioni bene per aiutare sti ragazzi disorientati. Non di Chiara Ferragni che dice il suo corpo è il corpo di tutte le donne. Ma quando mai. Messaggi sintetici condizionanti superficiali per chi non ha i suoi soldi o il suo corpo. Pensati libero e lo sarai? Il pensiero basta per chi ha i suoi soldi. Per chi non ha lavoro o lavora sottopagato, in nero, senza protezione, per chi vive una condizione di isolamento culturale e sociale non basta il pensiero. È come dire "pensati magro" e lo diventi. Fosse così facile. La libertà è un percorso lungo di liberazione e realizzazione delle proprie potenzialità ed è soprattutto partecipazione come diceva Gaber. Ci vuole una grande politica e una grande scuola che oggi purtroppo non c è ancora.
Professore, la ringrazio per l'analisi, mi trova d'accordo completamente. Lo pongo peró un dubbio che ho: viviamo in un epoca in cui a volte emblemi di capitalismo prendono posizione in alcune battaglie politiche, in particolare per alcuni diritti civili: i Ferragnez, ma anche grandi multinazionali come Facebook, Twitch, Disney... sembrano orgogliosi di esprimere opinioni progressiste e lo fanno o attraverso la moderazione di contenuti (contenuti d'odio, ad esempio transfobici, omofobici...) o, come nel caso della Disney, nella proposta "rivoluzionaria" (che rivoluzionaria non è) di personaggi che esulano dalla "famiglia tradizionale". Cosa ne pensa? Crede che rispecchino in qualche modo l'avanzamento da quel punto di vista della società oppure che siano un mero risultato di strategie aziendali?
Penso decisamente la seconda, non sono idee che abbracciano internamente ma che seguendo i trend di Twitter promuovono per interessare nuovi acquirenti (Specialmente i giovani che tendono ad essere più sensibilizzati a queste dinamiche)
Perché poi spesso a conti fatti lo fanno solo di facciata (Basta vedere tutte le ipocrisie che Disney, o ogni piattaforma, ha a riguardo), non sono fautori di cambiamento e non ne sono interessati (Anche perché la mercificazione di un'ideologia/tematica è spesso anche la sua atrofizzazione)
@@Mattroid99 Purtroppo, propendo anch'io per questa opzione.
Accennavi all'atrofizzazione di un'ideologia/tematica in seguito alla sua mercificazione: secondo te perché avviene?
@@Giangiaofficial Perché secondo me, essendo un'idea ben sviluppata o comunque argomentata in maniera completa non mercificabile, la si mercifica come slogan.
E questi purtroppo essendo pensati per essere facili da capire ma profondi quanto una scarpa trasmettono un messaggio semplice (E spesso fuorviante) che non invita a riflettere, lo stesso tipo che spesso si vede avere successo su Twitter
Le due cose sono collegate, dal punto di vista marketing certe cose sono diventate rilevanti perché lo possono essere a livello mediatico, di per se certi valori non sono estinti ma "sembra male" non contestarli, quindi si adeguano per mantenere salda la loro egemonia di produzione culturale, altrimenti rischierebbero di perdere terreno nei confronti delle produzioni indipendenti, cosa assolutamente dannosa per il sistema di propaganda collaudato per 50 anni.
Per quanto riguarda la questione della semplificazione per me ci sono 2 fattori naturali coinvolti:
-Un'idea complessa è molto più difficile da assorbire direttamente od indirettamente
-Non essere abituati ad elaborare informazioni favorisce le mistificazioni che risuonano coi nostri preconcetti o con altri messaggi che riceviamo, quindi mentire è più facile quando semplifichi
Quando Saudino dice che la Ferragni è un "prodotto" da vendere tocca al cuore del problema della societa' contemporanea. Se sei un prodotto in vendita ogni tua azione ogni tua idea ogni tua parola non e' sincera e libera ma e" appunto finalizzata alla vendita. E' il simbolo della decadenza dell'uomo e del rovesciamento dei valori, dalla persona al consumatore, e' la vittoria finale del mercato e dell'immagine.
Ma il dubbio rimane, e' vera vittoria e" vera realizzazione della persona, e" vera felicita' ?
Premessa: x me (nn è possibile in q sede sviluppare il "x me") la Ferragni nn sceglie (scelta=atto concapevole e volontario e fuori da schemi di compiacimento dell'altro) proprio niente. Idem x il resto della famiglia. Ergo parlare di scelta è troppo riduttivo.
Passando alla sua osservazione, pensavo di trovare argomentazioni nuove. Se nn è così Evidentemente è (x me) anche xché il trend della mercificazione ha origine nella notte dei tempi.
Attenzione che il trend della mercificazione (mascherato da parole quali libertà e autodeterminazione) lo troviamo anche qui con la nuova( si fa x dire)professione yuotuber dove L'INDIVIDUALISMO alcune volte/troppe volte è mascherato anche quí da parole come RIFLESSIONE, CRITICA, LIBERTÀ DI MANIFESTARE IL PROPRIO PENSIERO ETC...
🤦♀️🤔❤️
Secondo me la Ferragni è come la banana di Cattelan, attira molta attenzione, è soggetta a decadimento e non si capisce cosa o chi vuole rappresentare
BEL VIDEO!
Prof. Sei più giovane di quel che pensavo, ma la storia dal 68 in poi in Italia la conosci al 1000 per cento. No non è una femminista, certe rivendicazioni femminili ormai sono bipartisan.....se non altro si è fatta i soldi in maniera che si è scoperto non proprio corretta, ma non l'ha data via e basta come certe furie che ci sono in giro....
automercificazione? è questa l'identità che vogliamo darci?
Caro professore, che dire, mi auguro almeno che le donne con un briciolo di cultura e di istruzione, abbiano la dignità di prendere le distanze da questo pseudo femminismo taroccato che trasuda dai deliri mercificanti della sciura milanese.... 😏
Bellissimo discorso. Impeccabile
Esatto, femminismo individualista di matrice borghese. E secondo me è un femminismo sentito solo perché figlia di questa epoca. Se fossimo nel 50 non mi aspetterei un discorso del genere.
Comunque lo sciallo presentava una frase plagiata da un’artista bolognese
Non e' femminismo, semplicemente perche e' una rivendicazione di inclusione in un sistema di potere. In questo senso va semplicemente nella direzione maggioritaria, per cui dentro un determinato ceto sociale, le donne devono poter comportarsi come uomini e potersi adeguare a dictat tremendamente patriarcali riproducendo il sistema di potere stesso. Come ben dici, il classismo deve continuare a esistere perche il suo discorso sia valido, ma cio neutralizza l'idea di femminismo stessa.
Credo che Lonzi e Accardi non si 'pensassero libere' ma costrette..
È troppo buono professore
Analisi credo ineccepibile, quello che mi preoccupa è la poca conoscenza della Ferragni, a mio avviso, dell'argomento.
Non ho un problema particolare con il femminismo borghese, o meglio probabilmente ho lo stesso problema che ha Lei professore, ma ne comprendo le possibilità. Ma la Ferragni inciampa anche su banalità come quella di non accorgersi che le ospiti che lei stessa ha portato con sé sono state presentate utilizzando solo il nome e non il cognome. La sua presenza "femminista" legittima questa presentazione e molto altro e, inoltre, dovendo Sanremo coprire questa quota femminile, e in questo caso femminista, se la scelta ricade su di lei, si toglie la possibilità al pubblico di vederla ricoprire da qualcun'altro che saprebbe comunque, anche se in un contesto così perbenista, fare di meglio.
Perchè una Ferragni deve esibirsi a Sanremo e un Matteo Saudino non può rivolgersi ad un pubblico più vasto? Il neoumanesimo sta distruggendo la filosofia. Grazie Matteo
Più che femminismo è individualismo.
Individualismo mascherato da femminismo.
Dalle mie parti come si dice fin che il ghiaccio dura,dureranno i Fedez?😝
"pensati libera" è nella sua semplicità e nel suo invito a sognare, degna di don draper di mad men
Think different di Steve Jobs
A me non piace
Il femminismo liberale: libertà di fatturare. E poco altro
Matrice borghese?
"un mondo di mer...ci" 😂😂😂
Questa è cultura. Queste è musica per le nostre orecchie altro che Sanremo.
Non mi è piaciuta, anche un po volgare con queli abiti ambigui, non ho capito quello che voleva far passare
Domanda genuina e forse sciocca: perché lei, prof, vende gadget del suo brand BarbaSophia e vende il suo libro su Amazon?
Non credo che un vero paragone sia possibile. La mia domanda voleva essere sinceramente sul perché anche lui, per quanto vedo, utilizzasse alcuni mezzi/metodi che denuncia: perché per lui sono un male necessario per diffondere meglio delle idee? Oppure in realtà i suoi proventi sono poi devoluti a associazioni e i suoi gadget magari sono prodotti seguendo un'etica specifica? O semplicemente perché il suo stipendio da insegnante non lo soddisfa e sente di dover inevitabilmente scendere a compromessi per cercare di guadagnare di più? Era una domanda per aprire un discorso generale ma indirettamente anche molto personale quindi può essere comprensibile che abbia preferito non rispondere. Mi resta comunque un po' di confusione
Grande prof
Professore, mi spiace, ma questa volta non ha colto il punto. La Ferragni con il suo “sentiti libera” non si riferiva meramente al “libera di mostrare il tuo corpo ed i tuoi acquisti”, ma al “sentiti libera di fare le tue scelte” in generale. Nel suo (apprezzabilissimo) monologo, cercava di far capire alle donne che non bisogna mai accettare di essere sminuite dentro relazioni tossiche e dentro una società patriarcale. Non tutte leggeranno Angela Davis, ma mi creda, praticamente tutte hanno capito cosa voleva dire la Ferragni con “uomini piccoli cercheranno di non farti sentire abbastanza”. La battaglia della
Ferragni è contro la violenza di genere fisica e psicologica. Tutte, nessuna esclusa, possono esserne vittime. Non c’entra l’età, il conto in banca, la classe sociale o i titoli di studio. Perciò si rivolge ad un pubblico generale, ed utilizza mezzi massa. Tra l’altro io, per esempio, seguo lei, non me ne frega assolutamente nulla di quello che porta la Ferragni, ma la difendo, perché crede che a suo modo porti messaggi, comunque importanti (basta vedere i dati suoi femminicidi), dove non sarebbero molto probabilmente arrivati.
Scusami, ma il punto dal professore è stato colto benissimo. La sintesi è che i temi sociali esposti e le battaglie che compie la Ferragni sono anche condivisibili, presi di per se, ma quello che sostiene Matteo, e che non possono essere slegati dalla Struttura economica dominante, che di fatto li ha generati e che grazie ai sui meccanismi ne rallenta la soluzione. Senza una critica del Sistema economico che si basa sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, non c'è una vera libertà, ma solo per alcuni, i vincenti.
Mah. Come ho già detto seguo molto più il professore che la Ferragni, quindi ho ben capito il suo discorso, non c era bisogno che lo ripromessi. Tra l’altro lo seguo perché condivido molte delle cose che pubblica. Nonostante ciò, per onestà intellettuale, devo dire che quest ultimo è il classico discorso del maschio bianco cisgender, che non è stato mai umiliato ad un colloquio di lavoro, giudicato per come si vestiva (sia da uomini che da donne, visto che il patriarcato è una questione culturale, ancor prima che di genere), rinchiuso in relazione dove il lui deve essere sempre più di lei, e se non lo è la deve sminuire per sentirsi lui un po’ meno piccolo. Ovviamente condivido il fatto che questa società vada cambiata, una società che per certi aspetti la Ferragni retroalimenta, ma la questione è che questo non preclude il fatto che al giorno d’oggi tantissime ragazze siano vittime di violenza fisica e psicologica, come lo è stata Chiara e come lo sono stata anch’io (tra l’altro da chi in teoria sapeva bene anche chi era Angela Davis), e non si può aspettare che la società cambi come vogliamo noi, per far passare il messaggio che mai nessuno può non farti sentire abbastanza, mai, perché se ci riesce è finita. Per chi ha successo e chi no.
@@refresh5393 Impeccabile 👏👏
Condivido tutto.
Femminismo individualista di stampo borghese con un’anima neocolonialista? 😂
Diciamo che è un post-femminismo, che non ha nulla a che vedere con le radici del termine in questione. Mi chiedo una ragazza d'oggi quale modello di donna potrebbe vedere in un personaggio come la Ferragni.. .
Il problema è che nessuna ragazza o meglio ancora.. nessuna persona, dovrebbe cercare dei modelli a prescindere da Chiara Ferragni ma esprimersi nella propria verità.. altrimenti così aggiungiamo finzione alla finzione.. essendo plasmati dall' esterno, si crea una catena finta di apparenza e non vivi chi realmente sei davvero. Non ti crei tu ma crei copie emulando gli altri
@@anastasia99767 infatti ero ironico perché nessuna ragazza può vedere un modello in lei, ma sicuramente è indubbio che oggi siamo così pervasi dai social che un adolescente non sa più distinguere la vita reale da quella fittizia generata dal mercato
Bravissimo
Non riesco ad associare la libertà di essere merce, quindi di essere un oggetto, alla libertà di essere , cioè di essere un soggetto. Il femminismo borghese o non borghese ha sempre lottato contro il modello della donna oggetto. Quindi secondo il mio parere dire che Chiara Ferragni è femminista , è un insopportabile ossimoro
Perché perdere tempo a parlare di questa persona? Per l'audience?
Ottimo
Tutti ci vendiamo.
beata lei che è figlia del suo tempo. nel tempo giusto sul pianeta giusto azz