È stato un dolore tremendo. Io che lo vedevo passare in bici, in allenamento, lo chiamavo e lui salutava. L'ho amato tantissimo. E lo amo ancora. Mio figlio si chiama Marco come lui. Ancora oggi non riesco a farmi passare il dolore e la rabbia per come è stato trattato. Ciao Marco. ❤
Figlia di un ciclista, amante del ciclismo dall'infanzia. Quel 14 febbraio 2004 è stato un colpo al cuore. Ed è stato uno schifo quanto detto e fatto prima e dopo. Ci teneva incollati alla tv e, in volata, ci alzavamo in piedi, a 2 passi dalla tv, a esultare con dei "DAIIII DAIIIII" a voce altissima! Ogni anno, io e mio padre, lo ricordiamo guardando le tappe, rivivendo quei momenti ma con una grande morsa al cuore. Nel 2004 io avevo 17 anni; ma ero cresciuta con lui. Manca davvero molto. Grande Pirata immortale, e grazie Andrea per averlo ricordato🙏❤️
Quando Marco morì mio figlio aveva 10 anni, e pianse la sua perdita come quella di un parente stretto, è stato straziante, non posso perdonare tutti quei odiatori seriali, per me innocente sempre😢😢
Non ci meritiamo proprio niente. Manca l' educazione alla bellezza. Si vive di odio,di paura,di egoismo. . . Tutti sentimenti distruttivi. Dove vogliamo andare?
Ero un bambino quando Pantani divenne un mito sportivo. Io non amo il ciclismo, specialmente televisivo, ma le imprese di Pantani mi colpirono così tanto che andai con la mia famiglia a Cesenatico quando ci fu il festeggiamento della doppietta. Continuo a pensare che Pantani venne incastrato e distrutto in maniera indegna. Poveretto.
Ti stimo per tutte le parole dette ma soprattutto per il gesto di andare a Cesenatico e lasciare una lettere nella cassetta della posta❤️PANTA nel cuore🩷💛
❤️❤️ grazie per aver condiviso questo ricordo Andrea! ❤ Ho qualche anno meno di te.. all’epoca di Madonna di Campiglio ero un ragazzino di 16 anni che si era innamorato delle gesta del Pirata 🏴☠️. E che non capiva bene, sul momento, cosa fosse realmente accaduto. Ma poi l’ho capito.. eccome se l’ho capito.. e la penso esattamente come te. Al pari tuo ho pianto tantissimo in quei giorni.. e mi piange tuttora il cuore a pensare alla sua storia 😌 Un plauso va anche alla tenacia di mamma Tonina, che ha dato praticamente la sua vita per la ricerca della verità. Contro tutto e contro tutti. Riposa in pace caro Marco ☺️❤️
Io sono romagnolo e per me Marco sarà sempre un grande,gli vogliamo bene. Riuniva veramente le famiglie davanti alla tv. Da quando è andato via non seguo più il ciclismo, era il mio sport preferito. Quello che gli hanno fatto è vergognoso.
Quando ho visto il film e la ricostruzione con immagini originali, ho pianto. All'epoca non seguivo Pantani e le cronache ne dissero di ogni. Oggi sono consapevole che è stato una vittima di giochi più grandi di lui, si parla soprattutto delle scommesse fatte da ambienti malavitosi su una sua sconfitta.
Marco era forte.. non indistruttibile..e lo hanno spezzato.. dimenticando il più grande dei suoi meriti, ovvero rendere il ciclismo divertente, far amare questo sport anche a chi non lo aveva mai considerato. Era un bravo ragazzo.. era un grande.. sarà sempre il Nostro campione.campione
Capisco perfettamente come ti sei sentito e come ti senti. Succede la stessa cosa a me e mio padre, ogni anno o ogni volta che ne sentiamo parlare (mio padre non piange mai, quel giorno io piangevo come una bambina di 5 anni e lui aveva il viso incredulo, spento, solcato dalle lacrime...).
Grazie per questo ricordo davvero sentito, sincero. Questa vicenda mi ha sempre annichilito. Parliamo di fragilità, ma quando un intero sistema nazionale, dalle persone comuni fino alle procure, passando per il mondo mediatico, ti si rivolta contro, vorrei vedere quanti ne uscirebbero indenni. Gente comune, opinione pubblica, procure, un tiro al piccione indegno. Personaggi che non hanno nemmeno avuto il buon gusto e la dignità di stare zitti nel 2004, quando si sono ritrovati nell’ elogio del morto, dopo averlo distrutto prima. Parafrasando churchill, 50 milioni di adoratori e 50 mln di odiatori il giorno dopo. Ma non risulta che in Italia abitano 100 milioni di persone. Quanta meschinità. Marco, ovunque tu sia, che ti arrivi il mio abbraccio forte, stretto.
Andrea ,come hai ragione!!! Io con Pantani mi sono avvicinata al ciclismo insieme a mio papà e a mio nonno...quanto era simpatico e clamoroso! E' stato vergognoso e ricordo perfettamente gli infami che descrivi.
Io ho vissuto tutta la vicenda sportiva di Pantani da adolescente, ricordo tutto, dalle vittorie ai momenti più tristi. Gli ho dedicato delle poesie e vorrei andare a trovarlo lì dove riposa prima o poi. Capisco il tuo sentimento Andrea, mi permetto giusto di correggerti su una cosa, il tuo ricordo accorato ti ha fatto dire che l'intervista fatta a Pantani dopo Madonna di Campiglio la fece Gianni Mura, invece la fece Gianni Minà, un altro grande di questo paese che ci manca tanto. Ad ogni modo chiunque l'avesse fatta quell'immagine di uomo solo, distrutto, con lo sguardo vuoto fu davvero straziante. Grazie per il tuo ricordo.
Grazie delle belle parole, penso di Marco Pantani , le stesse cose che pensi tu, anch'io l'ho seguito per anni con la mia famiglia, ho ricordi bellissimi di quando lo guardavamo in televisione, è stato un Grande del ciclismo, vittima della cattiveria umana, il mondo è crudele e per un ragazzo sensibile come Marco, spesso è difficile farsi una corazza, mi ha addolorato la sua sorte , resterà nei nostri ❤
Il 6 giugno del 1999 andai a Milano all'arrivo del Giro D'Italia con l'intento di festeggiare la vittoria di Marco Pantani, mito che seppe farmi appassionare al ciclismo con le sue imprese. Purtroppo l'evento del 5 giugno segnò quel Giro, la sua carriera ed il mio interesse per quello sport!
Ricordo mio nonno, grande appassionato di ciclismo,che disse: non ho mai visto uno scalatore così, e non lo vedrò mai più. Riposa in pace Pirata. Riposa in pace nonno.
Grazie per averlo ricordato, da giovane ho praticato ciclismo, ed ho avuto la fortuna vedere Pantani sfrecciare davanti a me affrontando una rampa! Waaa, pareva di osservare a rallentatore, il suo profilo, gli occhi stretti, il nervo teso, le gambe,la spinta.. Ricordo ogni Nano Courí, ogni frammento di immagine, ero sposata, era il mio sport, era il mio idolo. Lo è tutt'oggi, fortunata ad ascoltare e vivere la sua energia! Amore vero, cavolo, eh sì aveva pure la fisicità che mi piaceva. Era il giro d'Italia, Selvino. Era casa. ❤
Credo di essere stato uno dei pochi, all'epoca, a non aver creduto ad una sola parola delle accuse rivolte a Marco Pantani, ma proprio dalla primissima ora. Sarà per l'affetto che avevo per lui e quindi negavo qualsiasi imputazione a prescindere ma, con il passare del tempo, sono sempre più convinto, viste le evidenze successive, che il mio istinto avesse ampiamente ragione. A Marco Pantani vorremo sempre bene.
Sono del ‘99, e tra i pochissimi ricordi sbiaditi della mia tenera età ricordo perfettamente il servizio sulla morte di Pantani e le immagini della sua camera d’albergo. Quando hai detto che era in grado di riunire la famiglia mi è sceso un brivido lungo la schiena, ricordando le migliaia e migliaia di volte che ho ascoltato “L’ultima salita” insieme a mio padre e mia madre. Solo le leggende sono in grado di farsi amare anche non apprezzando per nulla lo sport in cui giganteggiano. “Corri più veloce del vento, il vento non ti prenderà mai”!
Grazie per questo ricordo, seppur doloroso. Ricordo anch'io i pomeriggi in cui c'erano i tapponi di montagna, trascorsi sul divano assieme ai miei genitori in trepidante attesa dello scatto del Pirata. E quando quel momento arrivava, era davvero una emozione sportiva enorme ❤
Un grande incompreso, abbandonato e sfruttato, Marco restera nel nostro cuore x sempre, lui e Coppi i più grandi di ogni tempo, e la bicicletta è il mio sport come x te il tennis, grazie x il video
Marco Pantani mi ha fatto emozionare... Ricordo che quel giorno del 2004, presi la mia bici e iniziai a girare nelle mie zone del bresciano... Inconsciamente lo feci per onorare nel mio piccolo un grande campione! Una piccola caduta non cancellerà mai ciò che Marco ha rappresentato per noi italiani... Brividi per questo campione! Un campione umanamente fragile ma immensamente umano! Ps: non sono un amante del ciclismo ma ho amato Marco
Non condivido nulla politicamente di Andrea Scanzi ma lo "amo" per questa sua passione sportiva per i nostri campioni che io condivido pienamente ❤️ Su Marco inutile aggiungere null'altro rispetto alle parole azzeccatissime di Andrea. Una sporca storia tutta italiana. Il rammarico eterno di aver perso un campionissimo che ci avrebbe regalato chissà quanti altri trionfi epocali 😢
Bellissimo video, complimenti. Dopo quello che è successo a Pantani non ho più seguito il ciclismo, è come se non avesse più senso. Se togliessero questo sport io non me ne accorgerei nemmeno.
È caduto tante volte ma si è sempre rialzato!!! Purtroppo dall'ultima caduta, quella più dura, meschina e vergognosa, quella dei voltagabbana, degli invidiosi, dei falsi amici, da quella purtroppo non è riuscito a trovare la forza di rimontare in sella e di scattare come tante volte ci aveva abituato. Grazie signor Scanzi per aver ricordato un immenso campione che tanto ha regalato all'Italia e a noi italiani e che invece di proteggerlo lo abbiamo lasciato morire da solo.
È stato un gigante dello sport italiano, capace di portare gioia ed entusiasmo come pochi altri. Non allineato, libero e perciò stesso inviso a molti del suo settore e prima di tutto a chi finanziava e promuoveva il ciclismo in Italia, capace di passare agevolmente dall’ipocrita adulazione all’immediata diffamazione. Lo avranno crocifisso per turpi fini (scommesse sportive/soldi) e per fargli pagare la sua libertà, la sua personalità autonoma e irriverente. Non dimenticheremo mai la sua guasconeria ciclistica frutto di un’evidente superiorità, fatta di un fisico leggero, agile e al tempo stesso potente nelle gambe, simili a implacabili pistoni. Una meraviglia. Il ciclista. Tutti ci commuoviamo a ripensare a Lui, perché lo ha meritato.
Per quel poco che possa conoscere Travaglio e te, non mi meraviglio del giudizio opposto su Pantani che avete entrambi. Ovviamente sono 💯 mila volte dalla parte tua e del Pirata. 👏👏🥹🥹
È stato un dolore tremendo.... Il 6 giugno 1999 lo aspettavo (ahimè invano) sul mortirolo,il 27 luglio del 1998 vederlo passare a les deux alpes sotto un acqua torrenziale dal vivo (perché io c'ero lassù) è stata la gioia più bella della mia vita, dopo la nascita di mio figlio,.... purtroppo ci ha lasciato troppo presto....riposa in pace pirata immenso campione 🙏🙏🙏
Grazie Andrea per questo Tuo Omaggio davvero sentito come tutti quelli che lo hanno rispettato sempre e hanno provato le migliori sensazioni sportive. Era una gioia vederlo in tv e ho avuto la fortuna di vederlo alla cronometro di Treviso di quel tragico '99..Sembra davvero crudele e strano ed ingiusto, ma questi personaggi iconici hanno sempre vissuto con episodi che davvero mettono alla prova la parte più intima dell'anima e spesso assitiamo a tragedie oltre che sportive anche umane. l'anno scorso sono andato da casa a trovarlo in bicicletta e un chilometro prima dell'arrivo a Cesenatico mi ha preso il "magone" e ho pianto mentre pedalavo. Sono riaffiorati i ricordi di quando ero un ragazzino che andava in bici per passione e lo guardava in tv ispirandoci a pedalare. Ricordo un'intervista dopo una tappa del giro, nella quale rispose a una domanda del tipo "qual'era il suo segreto o simile sulle salite" e lui rispose che bisogna concentrarsi sempre sul pensare di farcela,..focalizzarsi sul risultato...che detto così sembra una frase semplice, ma l'aveva detta in un modo coinvolgente anche nella semplicità delle sue parole...Grande Marco er sempre..grazie ancora Andrea
Di anni ne ho 66, mi ricordo perfettamente l'accaduto. Non ho mai avuto dubbi. Marco è sempre stato innocente. Lo hanno distrutto prima fisicamente, annientandolo come sportivo, poi psicologicamente annullandolo come campione. Esami artefatti a parte, ritengo assurdo ipotizzare che un atleta si faccia le auto trasfusioni, solo perché ha un valore di ematocrito di 52. Io, da scarso sportivo praticante, avevo 52, e non potevo certo permettermi tecnologie dopanti. Con Pantani in circolazione, chi avrebbe mai scommesso sulla sua sconfitta? Nessuno. Ecco, facciamoci delle domande e cerchiamo di darci risposte...
1998 27 luglio…Varazze,vacanza: le spiagge si svuotano : Pantani sul Col de Galibier. Non sono un appassionato costante del ciclismo,ma in quel momento l’Italia tutta era a spingere metaforicamente,animosamente il Pirata.La gioia nell’assaporare quei momenti di compartecipazione collettiva ti coinvolgeva interamente. caro Andrea,quello che hai voluto dire con enorme affetto oggi ,lo condivido nella sua intierezza e le tue lacrime,sono le mie. In questo Paese che non ha speranza ( come spesso affermi) ci si è permessi di affondare un ragazzo fragile ,un campione,.un sorriso, idolatrando ad libitum “el pibe de oro “,pur coinvolto in nefandezze ben più gravi,fisco compreso.Meno male che c’è ancora gente come te e Fossati …e tanti altri
Grazie Andrea per aver ricordato Marco Pantani e come a te anche a me girano le pa..e per come è stato trattato da certe persone che gli hanno fatto vendere tante copie di giornali
Quante verità in questo video signor Scanzi e quanti bellissimi ricordi personali e collettivi!! Avevo 18/19 anni ero una ragazzina, ma Pantani resta nel mio cuore. Io sono convinta che fosse innocente, che abbia pagato i suoi NO ai circuiti delle scommesse truccate!
In tutti coloro che hanno amato Marco la data vera del lutto non è il 14 febbraio 2004 ma il 5 giugno 1999, quel "mi sono rialzato tante volte, ma stavolta non mi rialzo più" in cui c'era già scritto il finale. Pantani era una persona vera, un uomo fragile ma che non ha mai avuto paura di prendere posizione, sullo stesso doping per esempio. Era il nemico perfetto del Sistema, di cui lui rappresentava l'antitesi e che perciò andava tolto di mezzo. Non per nulla dal Tour 1999 "improvvisamente" uscì Armstrong, il che spiega probabilmente la parte mancante della storia dato tutto ciò che abbiamo saputo anni dopo (il film The Program in questo senso è un documento strepitoso). Marco per me è e resterà sempre un campione pulito, o non meno sporco di tanti altri, con la bellezza e la fatica interiore tipica di chi viaggia in direzione ostinata e contraria.
Io ho 32 anni, ma ricordo benissimo quando guardavo le sue imprese con mio nonno. È verissimo quello che hai detto: univa le famiglie, appassionati e non. ❤
Il ricordo più bello di Marco che ho è stato quando io e mia madre, sedute sul divano si casa, facevamo il tifo per lui mentre saliva sullo Zoncolan. Ed era dopo Madonna di Campiglio. Perché non ci importava nulla di quello che era successo, facevamo solo il tifo per lui... ❤
Cazzarola Andrea, pur io piango ogni qualvolta lo vedo anche solo in foto e pure questo tuo video non ha fatto eccezione, nel 98 ero alle superiori e ricordo che al sabato uscivo di corsa per arrivare a casa il prima possibile per non perdere le tappe di montagna, non potevo perdermelo! E visto che ai tempi abitavo di fronte a una gelateria parecchio frequentata mi accorgevo che la stessa e la strada dirimpettaia erano più che deserte, non c'era nessuno in giro nemmeno a piedi! Grazie mille per questo video, ti abbraccio!
Sig. Scanzi, detto che qualche volta con concordo con lei(poche) devo commentare questo video, e spero mi consenta di chiamarla per nome visto l'argomento trattato che ci unisce come due vecchi amici. Andrea, ogni parola che hai detto mi ha colpito al cuore come un coltello che tiene aperta una ferita che non rimarginera' mai. Ho ancora lacrime da spendere per il Grande Marco. Quel giorno a campiglio per quanto mi riguarda il ciclismo morì. Avevo un bar in quel periodo, misi un cartello funebre sulla TV. Sentivo che c'era qualcosa che non andava, ho sempre creduto nella buona fede del nostro Marco. Grazie Andrea per il sentimento che hai verso questo grande Campione. Ciao
L'Italia è un Paese che non concede la seconda possibilità e distrugge tutto ciò che di buono ha. Siamo da quel di senza speranza alcuna. Ciao ed ancora grazie di tutto Pirata!
Che bel ricordo Andrea...mi chiamo come Lui...sono cresciuto con le sue imprese...il giorno della morte lo ricordo come fosse ieri...e mai e poi mai tollerero quello che certa stampa e quello che in generale buona parte di questo paese e del mondo del ciclismo e dello sport hanno fatto a Marco...Grazie Andrea
Marco andava salvato il 5 giugno 1999. Come uomo. E trattato in modo equo e corretto dalla giustizia ordinaria (quella sportiva è una contraddizione in termini), che nonostante i proclami non è affatto uguale per tutti. Marco vivrà per sempre nel ricordo di chi ha apprezzato e capito la sua storia❤
Gli italiani non hanno saputo proteggere questo grande campione. Fu fermato per un valore di Ht di poco superiore al limite consentito per sua sicurezza. È certo che non fu protetto come lo fu Armstrong per 7 anni.
Concordo su tutto che ha detto...... e mi sento un po' colpevole pure io.... avevo 32 anni.... preso dalle troppe piccole cose della vita, ricordo come appesi la notizia quasi con leggerezza..... ho poi studiato la storia di Pantani,vado in bdc e dedico a Lui le mie salite..... a volte le stesse da Lui vinte..... grazie Pirata..... Immortale Campione.....
Una precisazione. In quel tour del 2000, Pantani vinse poi anche la tappa successiva stavolta staccando Armstrong. E in una successiva lunga tappa con diverse salite lui disse che aveva intenzione di fare saltare il banco e andò via da solo a 70 km dal traguardo gettando quasi nel panico la squadra di Armstrong.
Analisi lucida e sincera….non lo condivido spesso come opinionista politico, ma quando Scanzi parla di sport e musica non c’è né davvero per nessuno 👏👏👏👏👏
Ma sono ingenuo a pensare che abbia subito un’ingiustizia totale, che fosse pulito e non facesse nulla di irregolare? Oltre al dolore provo ancora tanta tanta rabbia…per quello che è successo a Madonna di Campiglio e soprattutto dopo, l’abbandono, il fatto che per molto tempo nessuno abbia cercato di far chiarezza sull’accaduto e sulla sua morte, a parte la famiglia e pochi altri.
Grazie per questo tributo commovente. Ogni volta che vedo una foto di Pantani, anche a me viene un groppo in gola. Sara'per quegli occhi infinitamente buoni e innocenti, che pero'nascondevano una forza che personalmente trovo essere di grande ispirazione. E poi sara' perche'le ingiustizie che ha sofferto lui non permettono di dare una chiusura, e'stata una vicenda troppo assurda e straziante.
Voglio solo ricordare l’ultima partecipazione al Giro d’Italia. Era il 2003. L’orgoglio di Pantani sul monte Zoncolan e nella tappa con arrivo a Cascate del Toce credo, anzi sono certo, sono due dei momenti più commoventi ai quali, anche se attraverso la tv, ho assistito in vita mia. Avevo solo 12 anni e mi venne da piangere di gioia. Oggi rivedendoli a distanza di 21 anni piango ancora, ma ciò che provo è distante anni luce dalla gioia. Porto con me la fierezza di non averlo mai abbandonato come tifoso e di avere aspettato, fino a quel maledetto 14 febbraio, per sempre quella rinascita che meritava e non ha avuto.
Grazie d averlo ricordato Andrea,dalla sua scomparsa,ho smesso di guardare ogni tipo di manifestazione ciclistica, benché sia e sono ancora un cicloamatore....grazie ancora..🐺🐺
Io ne ho quasi 22 di anni, e ho un padre molto appassionato di ciclismo anche dopo il trauma del delitto (e dell'ultima storia) di Pantani. Ho un fratello più grande che da bambino indossava l'iconica bandana. Ogni volta che in alcuni discorsi ritorna Pantani scende sempre una lacrima. Proprio come hai detto tu era una calamita per moltissime famiglie, mi dispiace solo aver vissuto troppo tardi, rispetto a mio fratello, per perdermi la sua grandezza
Video meraviglioso che ricorda un campione vero come era Pantani al quale è stato fatto uno schifo assoluto. Amo profondamente Travaglio ma su Pantani sono, anch'io come te, in disaccordo con lui.
Grazie Scanzi per la fotografia fatta sul modo come in Italia specialmente vengono distrutte persone, sportivi con il sistema così arrogante. ..Marco Pantani resta comunque un grande ciclista.
Ciao Andrea, condivido gli stessi tuoi ricordi. Uno sportivo può regalare sogni e speranze, con le sue imprese e, quelle del caro Marco, erano semplicemente catartiche. Ero al suo funerale e ricordo la dignità del papà che distribuiva le sue foto ricordo. Invito chiunque a fare una sosta nella sua cripta: tutti gli dobbiamo una parte della nostra gioventù. P.S. fu Gianni Minà e non Mura ad intervistarlo a casa: una pagina bellissima di giornalismo, seppur molto malinconica.
E dopo tutto il dolore, la rabbia, i dubbi, la tristezza per la sua perdita rimangono solo le sue grandi imprese. Galibier, Alpe d'Huez, Oropa, Plan di Montecampione, le Dolomiti... Personalmente ricordo quando passò davanti casa nella tappa precedente la sua prima maglia rosa. Mi passò Cipollini a 1 metro, ma avevo occhi solo per lui e la sua bandana. Grazie di tutto Marco
Seguivo Marco fin da quando era dilettante, gli volevo bene prima di tutto perche' da ex sportivo professionista conosco la fatica enorme che si fa in certi sport, e per la tenacia che aveva, ma non si puo' essere sempre tenaci nella vita, soprattutto quando tutti ti scaricano. Il talento di Marco ha risollevato il ciclismo, e' stato usato e gettato. negli anni della macchinetta per l'ematocrito Marco ha pagato per tutti, era diventato un portavoce del gruppo, era diventato scomodo, ma non ai suoi colleghi professionisti. Il giorno di San Valentino penso sempre all'amore della mia vita e al caro Marco, un ragazzo che tutto quello che ha ottenuto lo ha raggiunto atttraverso sacrifici e avversita' immense.
Il merito storico di Pantani è aver avvicinato o riavvicinato al ciclismo moltissime persone, in un periodo storico in cui questo sport non era più centrale come nei decenni prima.
Dolore che non passerà mai per chi ha vissuto gli anni e l'epopea di Marco, in lui ci siamo sempre rispecchiati, nel Marco campione e nel Marco uomo ....fize, debilezze, difficoltà e vittorie .... Purtroppo qualcuno ne ha voluto scalfire l'esistenza per sempre....per uno sport, non si può....
Il Ciclismo per tanto tempo è stato lo sport n.1 in Italia ma è una disciplina che va seguita con la mente sveglia per essere apprezzata. Non è come il calcio dove i telecronisti ti spiegano tutto secondo per secondo, tutti imboccati come se fossimo degli idioti. Il Ciclismo non è uno sport per i pantofolari calciofili, con la mente annebbiata ma inspiegabilmente pronta scattare e diventare spesso violenta per un fallo o sgarbo subito. Slealtà e antisportività sconosciuta tra gli amanti del ciclismo. Ma il telespettatore medio italiano si è impigrito sempre più e un pò alla volta il calcio ha avuto il sopravvento. Pantani (essendo un fan pacato di Rebellin, non ero un suo tifoso, ma era impossibile non ammirare le gesta del Pirata) negli anni 90 stava per compiere il miracolo e stava di nuovo avvicinando il Ciclismo alla popolarità del calcio e questo a tanti non andava bene. Lo sport del pallone viene usato per tenere buona la massa, il popolo votante, come succedeva tra gli antichi romani con gli spettacoli cruenti nel Colosseo usati per distrarre e tenere buona la plebe. Con il popolo sveglio dei Ciclofili questo non è possibile. Ecco perchè il problema del doping è sempre stato esasperato ed evidenziato tra i Ciclisti mentre veniva e viene sempre insabbiato tra i calciatori che ne facevano un uso ben maggiore.
Mai visto uno scalatore di un livello del genere, ma a sorpresa fece anche una grandissima crono nelle ultime giornate del Tour che vinse. Sempre come se fosse accaduto oggi ricordo questo suo successo. irripetibile.
Ricordo di aver letto che nemmeno durante gli allenamenti guardava il cardio frequenzimetro , ascoltava il proprio corpo. Poi sul doping lo usavano e lo usano TUTTI anche ora . Grande Marco , il suo ricordo mi fa tornare giovane.
Condivido tutto quello che hai detto. Io non amante del ciclismo ma lo seguivo solo perché c'era Pantani. Ho seguito molto della vicenda .povero ragazzo un abbraccio ovunque sia
Grazie Andrea, avevo bisogno di questo ricordo di Marco Pantani. Condivido ogni considerazione che hai fatto. La mia passione del ciclismo è finita con il suo dramma. È come se tutto quello che hanno rovesciato sullo sportivo Pantani in parte l'avessero rovesciato su chi lo ha amato.
Contento, nell'enorme disgrazia accaduta a questo immenso campione, che questo video gli renda almeno giustizia perchè, in un paese così, dobbiamo accontentarci almeno di dire le cose come stanno. Il ciclismo, per quanto ne so, è un mondo spietato dove tutti assumono sostanze più o meno dubbie, probabilmente anche un antidolorifico viene classificato come doping. Marco lasciato da solo dal sistema che lo ha voluto affossare. Quando sei una persona sensibile come sono certo che lui fosse, non c'è la fai a superare il pregiudizio. Marco non era di certo un furbo, uno che sperasse di farla franca, i furbi si rialzano sempre, gli onesti non si aspettano tanta ingiustizia e purtroppo non si rialzano più. Persa una persona eccezionale e un grande campione. Anche se non seguivo all'epoca il ciclismo, anche io sono sconvolto e molto toccato da questa vicenda e dal suo epilogo. Grazie per questo video, Marco se lo merita.
È stato un dolore tremendo. Io che lo vedevo passare in bici, in allenamento, lo chiamavo e lui salutava. L'ho amato tantissimo. E lo amo ancora. Mio figlio si chiama Marco come lui. Ancora oggi non riesco a farmi passare il dolore e la rabbia per come è stato trattato. Ciao Marco. ❤
Figlia di un ciclista, amante del ciclismo dall'infanzia. Quel 14 febbraio 2004 è stato un colpo al cuore. Ed è stato uno schifo quanto detto e fatto prima e dopo. Ci teneva incollati alla tv e, in volata, ci alzavamo in piedi, a 2 passi dalla tv, a esultare con dei "DAIIII DAIIIII" a voce altissima! Ogni anno, io e mio padre, lo ricordiamo guardando le tappe, rivivendo quei momenti ma con una grande morsa al cuore. Nel 2004 io avevo 17 anni; ma ero cresciuta con lui.
Manca davvero molto.
Grande Pirata immortale, e grazie Andrea per averlo ricordato🙏❤️
Grandissimo il Pirata❤ Emozioni indescrivibili con le sue scalate💪
Vero aveva fatto innamorare tutti del ciclismo 😞😭
Quando Marco morì mio figlio aveva 10 anni, e pianse la sua perdita come quella di un parente stretto, è stato straziante, non posso perdonare tutti quei odiatori seriali, per me innocente sempre😢😢
Grazie Andrea per aver ricordato Marco Pantani. Un grande.
La vicenda di Marco Pantani spezza il cuore..grazie per averlo ricordato ❤
Non ci meritiamo proprio niente.
Manca l' educazione alla bellezza.
Si vive di odio,di paura,di egoismo. . . Tutti sentimenti distruttivi.
Dove vogliamo andare?
Ero un bambino quando Pantani divenne un mito sportivo.
Io non amo il ciclismo, specialmente televisivo, ma le imprese di Pantani mi colpirono così tanto che andai con la mia famiglia a Cesenatico quando ci fu il festeggiamento della doppietta.
Continuo a pensare che Pantani venne incastrato e distrutto in maniera indegna. Poveretto.
Ti stimo per tutte le parole dette ma soprattutto per il gesto di andare a Cesenatico e lasciare una lettere nella cassetta della posta❤️PANTA nel cuore🩷💛
❤️❤️ grazie per aver condiviso questo ricordo Andrea! ❤
Ho qualche anno meno di te.. all’epoca di Madonna di Campiglio ero un ragazzino di 16 anni che si era innamorato delle gesta del Pirata 🏴☠️. E che non capiva bene, sul momento, cosa fosse realmente accaduto.
Ma poi l’ho capito.. eccome se l’ho capito.. e la penso esattamente come te.
Al pari tuo ho pianto tantissimo in quei giorni.. e mi piange tuttora il cuore a pensare alla sua storia 😌
Un plauso va anche alla tenacia di mamma Tonina, che ha dato praticamente la sua vita per la ricerca della verità. Contro tutto e contro tutti.
Riposa in pace caro Marco
☺️❤️
Io sono romagnolo e per me Marco sarà sempre un grande,gli vogliamo bene. Riuniva veramente le famiglie davanti alla tv. Da quando è andato via non seguo più il ciclismo, era il mio sport preferito. Quello che gli hanno fatto è vergognoso.
Quando ho visto il film e la ricostruzione con immagini originali, ho pianto. All'epoca non seguivo Pantani e le cronache ne dissero di ogni. Oggi sono consapevole che è stato una vittima di giochi più grandi di lui, si parla soprattutto delle scommesse fatte da ambienti malavitosi su una sua sconfitta.
Mi hai fatto commuovere 😢,che bei ricordi!!! E dopo tanta amarezza ❤
Sei sempre sensibile e attento Andrea, giustissimo ricordare Marco Pantani
Marco era forte.. non indistruttibile..e lo hanno spezzato.. dimenticando il più grande dei suoi meriti, ovvero rendere il ciclismo divertente, far amare questo sport anche a chi non lo aveva mai considerato. Era un bravo ragazzo.. era un grande.. sarà sempre il Nostro campione.campione
Capisco perfettamente come ti sei sentito e come ti senti. Succede la stessa cosa a me e mio padre, ogni anno o ogni volta che ne sentiamo parlare (mio padre non piange mai, quel giorno io piangevo come una bambina di 5 anni e lui aveva il viso incredulo, spento, solcato dalle lacrime...).
Grazie Andrea… parole belle, mi sono venuti i brividi a ricordare il pirata!!!
Grazie per questo ricordo davvero sentito, sincero. Questa vicenda mi ha sempre annichilito. Parliamo di fragilità, ma quando un intero sistema nazionale, dalle persone comuni fino alle procure, passando per il mondo mediatico, ti si rivolta contro, vorrei vedere quanti ne uscirebbero indenni. Gente comune, opinione pubblica, procure, un tiro al piccione indegno. Personaggi che non hanno nemmeno avuto il buon gusto e la dignità di stare zitti nel 2004, quando si sono ritrovati nell’ elogio del morto, dopo averlo distrutto prima. Parafrasando churchill, 50 milioni di adoratori e 50 mln di odiatori il giorno dopo. Ma non risulta che in Italia abitano 100 milioni di persone. Quanta meschinità. Marco, ovunque tu sia, che ti arrivi il mio abbraccio forte, stretto.
Andrea ,come hai ragione!!! Io con Pantani mi sono avvicinata al ciclismo insieme a mio papà e a mio nonno...quanto era simpatico e clamoroso! E' stato vergognoso e ricordo perfettamente gli infami che descrivi.
Grazie di ❤Andrea di avere ricordato il GRANDE PIRATA PANTANI
Io ho vissuto tutta la vicenda sportiva di Pantani da adolescente, ricordo tutto, dalle vittorie ai momenti più tristi. Gli ho dedicato delle poesie e vorrei andare a trovarlo lì dove riposa prima o poi. Capisco il tuo sentimento Andrea, mi permetto giusto di correggerti su una cosa, il tuo ricordo accorato ti ha fatto dire che l'intervista fatta a Pantani dopo Madonna di Campiglio la fece Gianni Mura, invece la fece Gianni Minà, un altro grande di questo paese che ci manca tanto. Ad ogni modo chiunque l'avesse fatta quell'immagine di uomo solo, distrutto, con lo sguardo vuoto fu davvero straziante. Grazie per il tuo ricordo.
Quando rivedo le immagini di lui che si alza sui pedali sul Gavia, Mortirolo, Stelvio, Galibier.....occhi lucidi e brividi. Ciao Marco😢
Un campione indimenticabile 😢😢 che sofferenza anche oggi dopo 20 anni
Da quando hanno rubato la vittoria a Marco e quando si è ritirato ho giurato di non seguire più il ciclismo , e ho mantenuto ! Sempre e solo Marco😢😢😢😢
Grazie delle belle parole, penso di Marco Pantani , le stesse cose che pensi tu, anch'io l'ho seguito per anni con la mia famiglia, ho ricordi bellissimi di quando lo guardavamo in televisione, è stato un Grande del ciclismo, vittima della cattiveria umana, il mondo è crudele e per un ragazzo sensibile come Marco, spesso è difficile farsi una corazza, mi ha addolorato la sua sorte , resterà nei nostri ❤
Il 6 giugno del 1999 andai a Milano all'arrivo del Giro D'Italia con l'intento di festeggiare la vittoria di Marco Pantani, mito che seppe farmi appassionare al ciclismo con le sue imprese. Purtroppo l'evento del 5 giugno segnò quel Giro, la sua carriera ed il mio interesse per quello sport!
Andrea, già ti stimavo parecchio, dopo questo video di Pantani, che mi ha commosso, diventi veramente unico
Grazie ANDREA , per averlo ricordato ,chi lo ha amato lo ha amato sempre ,soprattutto nella sua sofferenza...❤
Dopo la Morte del Pirata Io non ho piu' seguito il Ciclismo...Grazie Marco sempre nel Mio❤️
Condivido pienamente tutto. Marco Pantani è stato incastrato e lasciato solo.
Ricordo mio nonno, grande appassionato di ciclismo,che disse: non ho mai visto uno scalatore così, e non lo vedrò mai più. Riposa in pace Pirata. Riposa in pace nonno.
Grazie Scanzi, cantore della realtà e innamorato delle anime Belle. Come quella di Pantani.
Grande " il pirata "sempre nel mio cuore.
Quando correva e scalava lui si fermava l Italia intera....😢 regalava emozioni come nessuno sapeva fare
Grazie per averlo ricordato, da giovane ho praticato ciclismo, ed ho avuto la fortuna vedere Pantani sfrecciare davanti a me affrontando una rampa! Waaa, pareva di osservare a rallentatore, il suo profilo, gli occhi stretti, il nervo teso, le gambe,la spinta.. Ricordo ogni Nano Courí, ogni frammento di immagine, ero sposata, era il mio sport, era il mio idolo. Lo è tutt'oggi, fortunata ad ascoltare e vivere la sua energia! Amore vero, cavolo, eh sì aveva pure la fisicità che mi piaceva. Era il giro d'Italia, Selvino. Era casa. ❤
Credo di essere stato uno dei pochi, all'epoca, a non aver creduto ad una sola parola delle accuse rivolte a Marco Pantani, ma proprio dalla primissima ora. Sarà per l'affetto che avevo per lui e quindi negavo qualsiasi imputazione a prescindere ma, con il passare del tempo, sono sempre più convinto, viste le evidenze successive, che il mio istinto avesse ampiamente ragione. A Marco Pantani vorremo sempre bene.
Quante lacrime di gioia per le sue esaltanti vittorie...Grazie in eterno per quei trepidanti momenti...❤
Sono del ‘99, e tra i pochissimi ricordi sbiaditi della mia tenera età ricordo perfettamente il servizio sulla morte di Pantani e le immagini della sua camera d’albergo. Quando hai detto che era in grado di riunire la famiglia mi è sceso un brivido lungo la schiena, ricordando le migliaia e migliaia di volte che ho ascoltato “L’ultima salita” insieme a mio padre e mia madre. Solo le leggende sono in grado di farsi amare anche non apprezzando per nulla lo sport in cui giganteggiano. “Corri più veloce del vento, il vento non ti prenderà mai”!
Grazie per questo ricordo, seppur doloroso.
Ricordo anch'io i pomeriggi in cui c'erano i tapponi di montagna, trascorsi sul divano assieme ai miei genitori in trepidante attesa dello scatto del Pirata. E quando quel momento arrivava, era davvero una emozione sportiva enorme ❤
Grazie per averlo ricordato ❤
Un grande incompreso, abbandonato e sfruttato, Marco restera nel nostro cuore x sempre, lui e Coppi i più grandi di ogni tempo, e la bicicletta è il mio sport come x te il tennis, grazie x il video
Grazie per il tuo ricordo Andrea.
Marco Pantani mi ha fatto emozionare...
Ricordo che quel giorno del 2004, presi la mia bici e iniziai a girare nelle mie zone del bresciano...
Inconsciamente lo feci per onorare nel mio piccolo un grande campione!
Una piccola caduta non cancellerà mai ciò che Marco ha rappresentato per noi italiani... Brividi per questo campione!
Un campione umanamente fragile ma immensamente umano!
Ps: non sono un amante del ciclismo ma ho amato Marco
Non condivido nulla politicamente di Andrea Scanzi ma lo "amo" per questa sua passione sportiva per i nostri campioni che io condivido pienamente ❤️ Su Marco inutile aggiungere null'altro rispetto alle parole azzeccatissime di Andrea. Una sporca storia tutta italiana. Il rammarico eterno di aver perso un campionissimo che ci avrebbe regalato chissà quanti altri trionfi epocali 😢
Bellissimo video, complimenti. Dopo quello che è successo a Pantani non ho più seguito il ciclismo, è come se non avesse più senso. Se togliessero questo sport io non me ne accorgerei nemmeno.
Grazie di cuore Andrea di aver condiviso il tuo omaggio. … RIP Marco, rimani per sempre nei nostri cuori 🙏 ❤
È caduto tante volte ma si è sempre rialzato!!! Purtroppo dall'ultima caduta, quella più dura, meschina e vergognosa, quella dei voltagabbana, degli invidiosi, dei falsi amici, da quella purtroppo non è riuscito a trovare la forza di rimontare in sella e di scattare come tante volte ci aveva abituato. Grazie signor Scanzi per aver ricordato un immenso campione che tanto ha regalato all'Italia e a noi italiani e che invece di proteggerlo lo abbiamo lasciato morire da solo.
Che video stupendo. In particolare il racconto di quando guardavi le tappe con tuo nonno. Grazie mille.
È stato un gigante dello sport italiano, capace di portare gioia ed entusiasmo come pochi altri. Non allineato, libero e perciò stesso inviso a molti del suo settore e prima di tutto a chi finanziava e promuoveva il ciclismo in Italia, capace di passare agevolmente dall’ipocrita adulazione all’immediata diffamazione. Lo avranno crocifisso per turpi fini (scommesse sportive/soldi) e per fargli pagare la sua libertà, la sua personalità autonoma e irriverente. Non dimenticheremo mai la sua guasconeria ciclistica frutto di un’evidente superiorità, fatta di un fisico leggero, agile e al tempo stesso potente nelle gambe, simili a implacabili pistoni. Una meraviglia. Il ciclista. Tutti ci commuoviamo a ripensare a Lui, perché lo ha meritato.
Per quel poco che possa conoscere Travaglio e te, non mi meraviglio del giudizio opposto su Pantani che avete entrambi. Ovviamente sono 💯 mila volte dalla parte tua e del Pirata. 👏👏🥹🥹
È stato un dolore tremendo.... Il 6 giugno 1999 lo aspettavo (ahimè invano) sul mortirolo,il 27 luglio del 1998 vederlo passare a les deux alpes sotto un acqua torrenziale dal vivo (perché io c'ero lassù) è stata la gioia più bella della mia vita, dopo la nascita di mio figlio,.... purtroppo ci ha lasciato troppo presto....riposa in pace pirata immenso campione 🙏🙏🙏
Grazie Andrea per questo Tuo Omaggio davvero sentito come tutti quelli che lo hanno rispettato sempre e hanno provato le migliori sensazioni sportive. Era una gioia vederlo in tv e ho avuto la fortuna di vederlo alla cronometro di Treviso di quel tragico '99..Sembra davvero crudele e strano ed ingiusto, ma questi personaggi iconici hanno sempre vissuto con episodi che davvero mettono alla prova la parte più intima dell'anima e spesso assitiamo a tragedie oltre che sportive anche umane. l'anno scorso sono andato da casa a trovarlo in bicicletta e un chilometro prima dell'arrivo a Cesenatico mi ha preso il "magone" e ho pianto mentre pedalavo. Sono riaffiorati i ricordi di quando ero un ragazzino che andava in bici per passione e lo guardava in tv ispirandoci a pedalare. Ricordo un'intervista dopo una tappa del giro, nella quale rispose a una domanda del tipo "qual'era il suo segreto o simile sulle salite" e lui rispose che bisogna concentrarsi sempre sul pensare di farcela,..focalizzarsi sul risultato...che detto così sembra una frase semplice, ma l'aveva detta in un modo coinvolgente anche nella semplicità delle sue parole...Grande Marco er sempre..grazie ancora Andrea
Di anni ne ho 66, mi ricordo perfettamente l'accaduto. Non ho mai avuto dubbi. Marco è sempre stato innocente. Lo hanno distrutto prima fisicamente, annientandolo come sportivo, poi psicologicamente annullandolo come campione. Esami artefatti a parte, ritengo assurdo ipotizzare che un atleta si faccia le auto trasfusioni, solo perché ha un valore di ematocrito di 52. Io, da scarso sportivo praticante, avevo 52, e non potevo certo permettermi tecnologie dopanti. Con Pantani in circolazione, chi avrebbe mai scommesso sulla sua sconfitta? Nessuno. Ecco, facciamoci delle domande e cerchiamo di darci risposte...
1998 27 luglio…Varazze,vacanza: le spiagge si svuotano : Pantani sul Col de Galibier. Non sono un appassionato costante del ciclismo,ma in quel momento l’Italia tutta era a spingere metaforicamente,animosamente il Pirata.La gioia nell’assaporare quei momenti di compartecipazione collettiva ti coinvolgeva interamente. caro Andrea,quello che hai voluto dire con enorme affetto oggi ,lo condivido nella sua intierezza e le tue lacrime,sono le mie. In questo Paese che non ha speranza ( come spesso affermi) ci si è permessi di affondare un ragazzo fragile ,un campione,.un sorriso, idolatrando ad libitum “el pibe de oro “,pur coinvolto in nefandezze ben più gravi,fisco compreso.Meno male che c’è ancora gente come te e Fossati …e tanti altri
Grazie Andrea per aver ricordato Marco Pantani e come a te anche a me girano le pa..e per come è stato trattato da certe persone che gli hanno fatto vendere tante copie di giornali
Quante verità in questo video signor Scanzi e quanti bellissimi ricordi personali e collettivi!! Avevo 18/19 anni ero una ragazzina, ma Pantani resta nel mio cuore. Io sono convinta che fosse innocente, che abbia pagato i suoi NO ai circuiti delle scommesse truccate!
In tutti coloro che hanno amato Marco la data vera del lutto non è il 14 febbraio 2004 ma il 5 giugno 1999, quel "mi sono rialzato tante volte, ma stavolta non mi rialzo più" in cui c'era già scritto il finale. Pantani era una persona vera, un uomo fragile ma che non ha mai avuto paura di prendere posizione, sullo stesso doping per esempio. Era il nemico perfetto del Sistema, di cui lui rappresentava l'antitesi e che perciò andava tolto di mezzo. Non per nulla dal Tour 1999 "improvvisamente" uscì Armstrong, il che spiega probabilmente la parte mancante della storia dato tutto ciò che abbiamo saputo anni dopo (il film The Program in questo senso è un documento strepitoso). Marco per me è e resterà sempre un campione pulito, o non meno sporco di tanti altri, con la bellezza e la fatica interiore tipica di chi viaggia in direzione ostinata e contraria.
Io ho 32 anni, ma ricordo benissimo quando guardavo le sue imprese con mio nonno. È verissimo quello che hai detto: univa le famiglie, appassionati e non. ❤
Il ricordo più bello di Marco che ho è stato quando io e mia madre, sedute sul divano si casa, facevamo il tifo per lui mentre saliva sullo Zoncolan. Ed era dopo Madonna di Campiglio. Perché non ci importava nulla di quello che era successo, facevamo solo il tifo per lui... ❤
Cazzarola Andrea, pur io piango ogni qualvolta lo vedo anche solo in foto e pure questo tuo video non ha fatto eccezione, nel 98 ero alle superiori e ricordo che al sabato uscivo di corsa per arrivare a casa il prima possibile per non perdere le tappe di montagna, non potevo perdermelo!
E visto che ai tempi abitavo di fronte a una gelateria parecchio frequentata mi accorgevo che la stessa e la strada dirimpettaia erano più che deserte, non c'era nessuno in giro nemmeno a piedi!
Grazie mille per questo video, ti abbraccio!
Sig. Scanzi, detto che qualche volta con concordo con lei(poche) devo commentare questo video, e spero mi consenta di chiamarla per nome visto l'argomento trattato che ci unisce come due vecchi amici. Andrea, ogni parola che hai detto mi ha colpito al cuore come un coltello che tiene aperta una ferita che non rimarginera' mai. Ho ancora lacrime da spendere per il Grande Marco. Quel giorno a campiglio per quanto mi riguarda il ciclismo morì. Avevo un bar in quel periodo, misi un cartello funebre sulla TV. Sentivo che c'era qualcosa che non andava, ho sempre creduto nella buona fede del nostro Marco. Grazie Andrea per il sentimento che hai verso questo grande Campione. Ciao
L'Italia è un Paese che non concede la seconda possibilità e distrugge tutto ciò che di buono ha. Siamo da quel di senza speranza alcuna. Ciao ed ancora grazie di tutto Pirata!
Che bel ricordo Andrea...mi chiamo come Lui...sono cresciuto con le sue imprese...il giorno della morte lo ricordo come fosse ieri...e mai e poi mai tollerero quello che certa stampa e quello che in generale buona parte di questo paese e del mondo del ciclismo e dello sport hanno fatto a Marco...Grazie Andrea
Siamo almenonin due a piangere ogni volta che vediamo qualcosa su Pantani.
Marco andava salvato il 5 giugno 1999. Come uomo. E trattato in modo equo e corretto dalla giustizia ordinaria (quella sportiva è una contraddizione in termini), che nonostante i proclami non è affatto uguale per tutti.
Marco vivrà per sempre nel ricordo di chi ha apprezzato e capito la sua storia❤
Gii scatti di Pantani sono la cosa più bella che abbia visto in una competizione sportiva in assoluto !
Marco Pantani sei stato unico e irripetibile...anch'io in questi giorni che ricordano i 20 anni dalla tua morte sono triste.
Ti voglio bene.
Gli italiani non hanno saputo proteggere questo grande campione. Fu fermato per un valore di Ht di poco superiore al limite consentito per sua sicurezza. È certo che non fu protetto come lo fu Armstrong per 7 anni.
Concordo su tutto che ha detto...... e mi sento un po' colpevole pure io.... avevo 32 anni.... preso dalle troppe piccole cose della vita, ricordo come appesi la notizia quasi con leggerezza..... ho poi studiato la storia di Pantani,vado in bdc e dedico a Lui le mie salite..... a volte le stesse da Lui vinte..... grazie Pirata..... Immortale Campione.....
Grazie Scanzi lei riesce ad esprimere tutto quello che penso anch'io su questa triste vicenda ....lo ricordo bene...allora ho pianto
Andrea mi hai fatto piangere.Condivido tutto ciò che hai detto,ogni sillaba
Una precisazione. In quel tour del 2000, Pantani vinse poi anche la tappa successiva stavolta staccando Armstrong. E in una successiva lunga tappa con diverse salite lui disse che aveva intenzione di fare saltare il banco e andò via da solo a 70 km dal traguardo gettando quasi nel panico la squadra di Armstrong.
Analisi lucida e sincera….non lo condivido spesso come opinionista politico, ma quando Scanzi parla di sport e musica non c’è né davvero per nessuno 👏👏👏👏👏
Ma sono ingenuo a pensare che abbia subito un’ingiustizia totale, che fosse pulito e non facesse nulla di irregolare? Oltre al dolore provo ancora tanta tanta rabbia…per quello che è successo a Madonna di Campiglio e soprattutto dopo, l’abbandono, il fatto che per molto tempo nessuno abbia cercato di far chiarezza sull’accaduto e sulla sua morte, a parte la famiglia e pochi altri.
@@Moskin967 indipendentemente se fosse stato completamente “pulito” o meno ha subito un linciaggio mediatico allucinante….
Bravo Andrea. Io anche ho amato Pantani e per fortuna ho incontrato solo persone che lo hanno a loro volta amato.
Grazie per questo tributo commovente.
Ogni volta che vedo una foto di Pantani, anche a me viene un groppo in gola. Sara'per quegli occhi infinitamente buoni e innocenti, che pero'nascondevano una forza che personalmente trovo essere di grande ispirazione. E poi sara' perche'le ingiustizie che ha sofferto lui non permettono di dare una chiusura, e'stata una vicenda troppo assurda e straziante.
Voglio solo ricordare l’ultima partecipazione al Giro d’Italia. Era il 2003. L’orgoglio di Pantani sul monte Zoncolan e nella tappa con arrivo a Cascate del Toce credo, anzi sono certo, sono due dei momenti più commoventi ai quali, anche se attraverso la tv, ho assistito in vita mia. Avevo solo 12 anni e mi venne da piangere di gioia. Oggi rivedendoli a distanza di 21 anni piango ancora, ma ciò che provo è distante anni luce dalla gioia. Porto con me la fierezza di non averlo mai abbandonato come tifoso e di avere aspettato, fino a quel maledetto 14 febbraio, per sempre quella rinascita che meritava e non ha avuto.
Grazie d averlo ricordato Andrea,dalla sua scomparsa,ho smesso di guardare ogni tipo di manifestazione ciclistica, benché sia e sono ancora un cicloamatore....grazie ancora..🐺🐺
Io ne ho quasi 22 di anni, e ho un padre molto appassionato di ciclismo anche dopo il trauma del delitto (e dell'ultima storia) di Pantani. Ho un fratello più grande che da bambino indossava l'iconica bandana. Ogni volta che in alcuni discorsi ritorna Pantani scende sempre una lacrima. Proprio come hai detto tu era una calamita per moltissime famiglie, mi dispiace solo aver vissuto troppo tardi, rispetto a mio fratello, per perdermi la sua grandezza
Concordo in pieno : hanno infierito sulle fragilità dimenticando i successi del grande Pantani .
Video meraviglioso che ricorda un campione vero come era Pantani al quale è stato fatto uno schifo assoluto. Amo profondamente Travaglio ma su Pantani sono, anch'io come te, in disaccordo con lui.
Grazie, Andrea.
Sono due le persone che mi strappano le lacrime quando vedo le loro immagini: Marco Pantani e Diego Maradona❤
Grazie Scanzi per la fotografia fatta sul modo come in Italia specialmente vengono distrutte persone, sportivi con il sistema così arrogante.
..Marco Pantani resta comunque un grande ciclista.
Ciao Andrea, condivido gli stessi tuoi ricordi. Uno sportivo può regalare sogni e speranze, con le sue imprese e, quelle del caro Marco, erano semplicemente catartiche.
Ero al suo funerale e ricordo la dignità del papà che distribuiva le sue foto ricordo.
Invito chiunque a fare una sosta nella sua cripta: tutti gli dobbiamo una parte della nostra gioventù.
P.S. fu Gianni Minà e non Mura ad intervistarlo a casa: una pagina bellissima di giornalismo, seppur molto malinconica.
E dopo tutto il dolore, la rabbia, i dubbi, la tristezza per la sua perdita rimangono solo le sue grandi imprese.
Galibier, Alpe d'Huez, Oropa, Plan di Montecampione, le Dolomiti...
Personalmente ricordo quando passò davanti casa nella tappa precedente la sua prima maglia rosa.
Mi passò Cipollini a 1 metro, ma avevo occhi solo per lui e la sua bandana.
Grazie di tutto Marco
Buonasera, una ferita per quanto mi riguarda ancora aperta. Grazie per tenere in vita il suo ricordo.
Seguivo Marco fin da quando era dilettante, gli volevo bene prima di tutto perche' da ex sportivo professionista conosco la fatica enorme che si fa in certi sport, e per la tenacia che aveva, ma non si puo' essere sempre tenaci nella vita, soprattutto quando tutti ti scaricano. Il talento di Marco ha risollevato il ciclismo, e' stato usato e gettato. negli anni della macchinetta per l'ematocrito Marco ha pagato per tutti, era diventato un portavoce del gruppo, era diventato scomodo, ma non ai suoi colleghi professionisti. Il giorno di San Valentino penso sempre all'amore della mia vita e al caro Marco, un ragazzo che tutto quello che ha ottenuto lo ha raggiunto atttraverso sacrifici e avversita' immense.
Grazie per questo bel ricordo di questo grande campione ❤
W Tonina Pantani che si batte ancora oggi per la verità su suo figlio. W Marco Pantani sempre, grande campione, ce lo hanno ammazzato.
Grazie Andrea di averlo ricordato è stato un grande campione e lo sarà sempre tanto ❤️ a Marco Pantani buona sera a tutti 😊
Adoro la sua mamma nella sua piadineria che a testa alta sopporta questo dolore. La perdita di un figlio dev'essere atroce.
Il merito storico di Pantani è aver avvicinato o riavvicinato al ciclismo moltissime persone, in un periodo storico in cui questo sport non era più centrale come nei decenni prima.
Grazie Andrea, pienamente d'accordo. Mi ricordo proprio la mia famiglia che guardava Pantani ❤
Grazie per questo video. Grande Andrea,ancora grazie.
Dolore che non passerà mai per chi ha vissuto gli anni e l'epopea di Marco, in lui ci siamo sempre rispecchiati, nel Marco campione e nel Marco uomo ....fize, debilezze, difficoltà e vittorie ....
Purtroppo qualcuno ne ha voluto scalfire l'esistenza per sempre....per uno sport, non si può....
Il Ciclismo per tanto tempo è stato lo sport n.1 in Italia ma è una disciplina che va seguita con la mente sveglia per essere apprezzata. Non è come il calcio dove i telecronisti ti spiegano tutto secondo per secondo, tutti imboccati come se fossimo degli idioti. Il Ciclismo non è uno sport per i pantofolari calciofili, con la mente annebbiata ma inspiegabilmente pronta scattare e diventare spesso violenta per un fallo o sgarbo subito. Slealtà e antisportività sconosciuta tra gli amanti del ciclismo. Ma il telespettatore medio italiano si è impigrito sempre più e un pò alla volta il calcio ha avuto il sopravvento. Pantani (essendo un fan pacato di Rebellin, non ero un suo tifoso, ma era impossibile non ammirare le gesta del Pirata) negli anni 90 stava per compiere il miracolo e stava di nuovo avvicinando il Ciclismo alla popolarità del calcio e questo a tanti non andava bene. Lo sport del pallone viene usato per tenere buona la massa, il popolo votante, come succedeva tra gli antichi romani con gli spettacoli cruenti nel Colosseo usati per distrarre e tenere buona la plebe. Con il popolo sveglio dei Ciclofili questo non è possibile. Ecco perchè il problema del doping è sempre stato esasperato ed evidenziato tra i Ciclisti mentre veniva e viene sempre insabbiato tra i calciatori che ne facevano un uso ben maggiore.
Quell'intervista la vedi una volta e mai più. Troppo dolorosa.
Mai visto uno scalatore di un livello del genere, ma a sorpresa fece anche una grandissima crono nelle ultime giornate del Tour che vinse. Sempre come se fosse accaduto oggi ricordo questo suo successo. irripetibile.
Ricordo di aver letto che nemmeno durante gli allenamenti guardava il cardio frequenzimetro , ascoltava il proprio corpo. Poi sul doping lo usavano e lo usano TUTTI anche ora . Grande Marco , il suo ricordo mi fa tornare giovane.
Condivido tutto quello che hai detto.
Io non amante del ciclismo ma lo seguivo solo perché c'era Pantani.
Ho seguito molto della vicenda .povero ragazzo un abbraccio ovunque sia
Grazie Andrea, avevo bisogno di questo ricordo di Marco Pantani. Condivido ogni considerazione che hai fatto. La mia passione del ciclismo è finita con il suo dramma. È come se tutto quello che hanno rovesciato sullo sportivo Pantani in parte l'avessero rovesciato su chi lo ha amato.
Contento, nell'enorme disgrazia accaduta a questo immenso campione, che questo video gli renda almeno giustizia perchè, in un paese così, dobbiamo accontentarci almeno di dire le cose come stanno. Il ciclismo, per quanto ne so, è un mondo spietato dove tutti assumono sostanze più o meno dubbie, probabilmente anche un antidolorifico viene classificato come doping. Marco lasciato da solo dal sistema che lo ha voluto affossare. Quando sei una persona sensibile come sono certo che lui fosse, non c'è la fai a superare il pregiudizio. Marco non era di certo un furbo, uno che sperasse di farla franca, i furbi si rialzano sempre, gli onesti non si aspettano tanta ingiustizia e purtroppo non si rialzano più. Persa una persona eccezionale e un grande campione. Anche se non seguivo all'epoca il ciclismo, anche io sono sconvolto e molto toccato da questa vicenda e dal suo epilogo. Grazie per questo video, Marco se lo merita.