Adagio napoletano Cantata d'ammore
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- Опубликовано: 25 дек 2024
- Trianon Viviani presenta
Lello Giulivo, Susy Sebastiano, Francesco Malapenae la partecipazione straordinaria di Gigio Morra in
Adagio Napoletano
Cantata d’ammore
musical di canzoni classiche napoletane di Bruno Garofalo
collaborazione ai testi Karima Campanelli e Raffaele Esposito
con Laura Lazzari, Matteo Mauriello, Salvatore Meola, Gennaro Monti, Nadia Pepe, Fernanda Pinto
costumi Mariagrazia Nicotra
arrangiamenti Tonino Esposito
movimenti coreografici Enzo Castaldo
direzione e rielaborazioni musicali Pino Perris
maestro collaboratore Ciro Cascino
regista assistente Gennaro Monti
disegno luci Gianluca Sacco
immagini videoscenografiche Claudio Garofalo
realizzazione del suono Daniele Chessa
scene e regia Bruno Garofalo
orchestra (in o.a.) Gaetano Campagnoli clarinetto e sax soprano, Ciro Cascino tastiere, Gennaro Desiderio violino, Luigi Fiscale batteria, Gaetano Carmine Marigliano flauto e ottavino, Stefano Minale tromba e flicorno, Luigi Sigillo contrabbasso, Pino Perris pianoforte, Claudio Romano chitarra e mandolino, Alessandro Tedesco trombone
con la collaborazione della scuola Essenza Danza diretta da Emanuela Ritondale e Raffaele Speranza
balletto (in o.a.) Gianluigi Cacciapuoti, Alex Di Francesco, Olimpia Graziosi, Martina Del Piano, Ivana Rotondo, Carmine Rullo, Luca Squadritti
direttore di scena Costantino Petrone | macchinista Andrea Imparato | sarta Sara Massari | microfonista Stefano Cammarota | direzione di produzione Daniela Riccio | assistente ai costumi Rosa Perillo | trucco e acconciature Ciro Florio | realizzazione dei costumi Ctn75 di Vincenzo Canzanella | realizzazione delle scene e attrezzeria Scenografie Imparato & Figli | grafica arkè | servizi web Lenus Media agency | ufficio stampa e comunicazione Paolo Animato
Un ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti per il musical prodotto dal Trianon Viviani, che costituirà il principale titolo di repertorio del teatro della Canzone napoletana.
Adagio Napoletano è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della Città.
«In questo spettacolo - racconta l’autore e regista Bruno Garofalo - non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie, alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentino sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero
filologico allo spettacolo puro».