Bisogna ringraziare i capitalisti mafiosi ebreamericani Rotchild,Rockfeller,Shiff,Soros,Geates e company che hanno voluto distruggere CON IL PRETESTO DDI LIBERTÀ i principi biblici per renderci SCHIAVI loro e fargli fare palate di miliardi
Che cultura, che eloquio, che precisione assoluta. Prima di giudicare qualcuno come Pasolini bisognerebbe aver studiato tanto quanto lui, se non di più. In un mondo di Grande Fratello e veline, possiamo quindi solo tacere e ascoltare.
Non occorre aver studiato quanto lui, ammesso l'abbia fatto nel modo classico, come diceva anche lui stesso e non solo io, e una cosa che odiava e odio è l'uomo che tace.
Rendiamoci conto di chi erano i personaggi pubblici della cultura di 50 anni fa e confrontiamoli con la desolazione di oggi... E' spaventosa la regressione che è avvenuta in questi anni.
Claudio r mi permetta metterei tanti pollici su per la bella e dolce espressione che a sottolineato nella figura di questo uomo poeta morto così orribilmente un vero peccato ne nasce uno ogni morte di papa come si dice a Roma buona serata a lei e famiglia
Totò era innanzitutto un principe nell' animo, nel senso che aveva una reale nobiltà d'animo e non solo una sfilza di titoli. Come artista fu una autentica maschera vivente della Commedia dell' Arte, unico, irripetibile ! La descrizione che ne fa Pasolini, pur corretta e particolareggiata non rendono la grandezza e la profondità di un autentico genio quale fu Totò.
4 месяца назад
sono d'accordo, anche il modo in cui ne parla (i gesti) mi sembra un po riduttivo.
Sono d'accordissimo. In più, con una certa prospettiva storica, Pasolini sembra cadere in una sorta di snobbismo, preda di tutta una serie di concetti politici di moda in quei tempi che non fanno che descrivere Totó in modo poco preciso e forse pure ingiusto. Io forse pecco pure perché il cinema di Pasolini mi sembra veramente orrendo (non così i suoi scritti che reputo meravigliosi).
Condivido in pieno e aggiungendo la mia direi che lo trovo poco sensibile e anche un po' arrogantello nei confronti di un animo nobile come il principe ANTONIO DE CURTIS al contrario non ho mai sentito il principe ANTONIO DE CURTIS attenzione non TOTÒ IL PRINCIPE esprimersi con poca sensibilità o indelicatezza nei confronti di nessuno anche quando avrebbe potuto o dovuto quindi non rimane che aggiungere SIGNORI SI NASCE
@@donni1276 Pasolini lo sapeva e lo sappiamo anche noi: la massa non può rispondere, non ha le idee...ha solo bisogno o di padroni o di miti, e allora lasciamoli lì, io non credo possano migliorarsi, né io né Pasolini lo credeva...la massa sarà sempre una moltitudini di uomini che delegheranno agli altri la responsabilità della propria esistenza. Dante ci parlava degli IGNAVI. Non hanno la grazia di accogliere l'Altro e confrontarsi perché prima dovrebbero accogliere e confrontarsi con sé stessi e non lo hanno mai fatto né mai lo faranno
@@fabiobisoglio5667: Qualifiche trite e ritrite della sinistra a tutt'oggi (!) fulminata da Marx e seguaci , persino ancora dopo oltre un secolo e mezzo. Aggiornarsi!
Contrariamente a quanto leggo in alcuni commenti, non si tratta di una critica a Totó. Pasolini asserisce che la bonarietá e l'ingenuità di Totó personaggio non possano essere correttamente inquadrate e concepite se non in relazione ad una particolare realtà sottoprloetaria napoletana, e che sia dunque impensabile astrarre la sua comicità da questa dimensione socioeconomica.
Più che nulla direi nulla di nuovo, non è un intervento che propone un nuovo spunto, più che altro ribadisce come i fenomeni strutturali influenzino vari ambiti della nostra vita tra cui l'arte e l'intrattenimento, che è una cosa assodata.
@@lorenzomagazzeni5425 la questione delle mance é una metafora. Intendeva dire che si abbassa al livello del popolo a differenza di molti principi che si elevano rispetto ad esso
La maggior parte legge il commento di Pasolini su Totò in negativo perché non ha la più pallida idea di cosa significhino per Pasolini parole quali "sottoproletariato" (al quale dedico praticamente tutto ciò che ha fatto), realismo (si veda "in morte del realismo")... poi probabilmente è sfuggito un aspetto: Totò è stato attore in Uccellacci e Uccellini di Pasolini, perché avrebbe dovuto farlo se "invidioso"?! l'odio e il disprezzo perenne per quest'uomo, ancora oggi, forse danno ragione a questo artista, e alle molteplici critiche fatte alla società italiana di allora, non molto dissimile da quella di oggi...
Io credo che la grande maggioranza di noi capisca perfettamente cosa intendesse Pasolini per sottoproletariato. In fondo cosa intendesse ce l'ha mostrato direttamente e in modo molto esplicito. Ma lei lo sa quanti ex bambini "sottoproletari" potrebbero spiegale che ci faceva lui col sottoproletariato? Vada, vada nei dintorni di Roma... Sa quanti ne trova?
Probabilmente non era un santo. Anzi è risaputo che andava a letto con ragazzini a pagamento, lo si può vedere anche nelle sue opere che hanno tracce autobiografiche (Petrolio per citarne uno). Ma noi giudichiamolo come pensatore, come intellettuale, e non gli si può dire nulla. Era 50 anni avanti veramente. Una persona umile, con una testa da genio.
Soprattutto grande onestà intellettuale di Pasolini. Così leale ed essenziale nello scindere Totò uomo, piccolo borghese con media cultura, ma per dato di fatto, non per giudizio personale, da Totò come attore.
Pasolini un gigante del pensiero, uomo di immenso spessore artistico, politico, filosofico. Sarebbe così necessario averlo fra noi oggi per indicarci la via.
Senz ` altro , un uso della lingua italiana ammirevole , serena , dotta ed aulica. A leggere gli aberranti geroglifici\sms attuali , i berci assortiti e le sonore gare di rutti e flautolenze che imperversano su ogni piattaforma , torna al mio pensiero una nostalgia immane per il tempo che fu. Inutile dire che adesso funziona tutto meglio di prima e che bisogna guardare sempre avanti. A sommesso parere solo e soltanto mio , c ` e` necessita` di apprendere dal passato. E tanto , pure.
@@cavoff Ma questa è una considerazione piuttosto vuota, e velatamente (nemmeno troppo) classista. L'avesse detta chiunque non fosse Pasolini lo si sarebbe preso (giustamente) a pernacchie.
@@AntonioTurturiello Solo per becero campanilismo partenopeo, noto e stucchevole. Non è né vuota né classista come considerazione, bensì acuta e molto dotta.
Sicuramente ma puftroppo anche una figura molto scomoda x la destra e ancor piu x la sinistra. Questa é la vera causa della sua morte. Era troppo logico e obiettivo un puro nell animo e la verita' fa' sempre male
In pratica ha detto che Totò è stato una maschera, eccellente nel suo, sebbene limitato, campo d'azione. Che analisi candida wow, peccato essere nato così lontano dai suoi tempi.
Grande spessore, lucidità, eloquenza ed acuta creatività. Queste grandi persone ci mancano perché siamo sempre piú sommersi da mediocrità e superificialità.
Che televisione ragazzi! Quando trasmetteva interviste come questa, salvava migliaia di persone dalla mancanza di sensibilità! Adesso gli intellettuali sono Volo, Mughini, Saviano e Murgia. Capite perché ci stiamo estinguendo!?!
Tutti a elogiare Pasolini , io vado contro corrente ; sicuramente un uomo di uno spessore culturale non indifferente, non ha parlato male di Totò per carità ,semplicemente non aveva idea di chi fosse realmente, ha fatto un’analisi completamente sbagliata sia sull’attore che sull’uomo , chiaramente non ha capito chi aveva davanti e non mi meraviglia la cosa , non è stato l’unico . Totò era semplicemente un genio incompreso all’epoca ma pur sempre un genio , un artista completo che avrebbe potuto recitare qualsiasi ruolo là dove gli si fosse data la possibilità di metterci del suo , cosa che non fece Pasolini quando chiamo Totò a recitare , doveva attenersi esclusivamente al copione ( lo disse Totò in un’intervista ) ... difatti i film che fece con lui non hanno avuto seguito
Manca da morire questo uomo che mi ha insegnato tantissimo. Dalla Campania mi è capitato di trovare l'amore e quindi trasferirmi proprio a 15 km da dove lui adesso riposa. Queste non sono casualità.
Sono passati decenni, ma la statura culturale di quel periodo e dei suoi artefici sembra lontana, andata, inarrivabile nel 2021. Dopo il drive in e le Gialappa’s band di Berlusconi è stata una continua spirale di involuzione.
Questa smania di classificare in modo così serrato gli artisti, soprattutto se parliamo di personalità del genere, non riesco a capirla: Totò era tante cose, era troppe cose, come uomo e come artista. Cercare di definirlo equivale a sminuirlo. Neanche Totò capì completamente sé stesso e la sua arte, tanto era fuori del suo tempo e fuori da ogni schema.
Tante cose invece non è sminuirlo? "Tante cose" mi sa di "tutto e niente". Un uomo che è capace di definire una persona è un uomo sano, piuttosto che criticarlo per pura invidia.
Giulia … "borghese di media cultura" non è proprio un complimento, soprattutto considerato che negli anni 60/70 il termine borghese veniva sempre (o quasi) usato in modo dispregiativo
@@Alex-gn9px Pasolini ha riferito queste parole a Totò come persona, mentre dice che con le sue opere ha rappresentato la realtà del sotto-proletariato. Ma visto che non si considera la bravura di un artista secondo la sua vita ma secondo le opere, non è un particolare rilevante.
@@federicoclaps5099 certo Paolini stimava Totò come artista altrimenti non lo avrebbe certo scelto come protagonista di un suo film. E scegliere un attore comico per un ruolo drammatico fu un azzardo. Resta il fatto che il termine "piccolo borghese" viene usato in maniera dispregiativa. Pasolini era un genio, ma come tutti gli uomini non era perfetto e talvolta sbagliava. Per esempio nel giudicare le persone in base alla classe sociale. Buona serata
Pier Paolo poteva permettersi di dire tutto ciò pensasse, perchè il suo garbo e la profonda intelligenza ispiravano istintivamente rispetto e ascolto. I suoi nemici, incapaci di rispondergli lo hanno fatto fuori.
Veramente lo ha fatto fuori un ragazzino con cui lui si appartava, pagando - da buon borghese - per soddisfare i suoi istinti sessuali. Tecnicamente si definisce pedofilia. Uomo di grande cultura, ma morto in conseguenza di certi comportamenti.
Assassinio politico bello e buono ha pestato le scarpe a tutti addirittura alla sua fascia socialre il proletariato lo hanno contestato selvaggiamente quando asseri! Che i celerini sono esseri umani come loro con figli a casa da imboccare praticamente AKAB il film ma previsto molti decenni prima vittima dei tempi che furono oggi la sua omosessualita' andrebbe di moda ieri pretesto in piu x farlo fuori
Personalmente vedo un Totò, non solo al di fuori di Napoli, posizione di partenza e di pressoché continuo riferimento, certo, non lo nega nessuno; arrivando a includere tutta la questione meridionale che è in parte anche quella italiana in generale, ma anche nella condizione esistenzialista di un uomo del suo tempo: rinascita economica ma con, ancora storicamente presenti dall'immediato passato della nazione di allora, difficoltà sociali per un benessere che comunque non era ancora inflazionato e negativamente sublimato come invece è il malessere di oggi, che da esso deriva. E quindi, credo, si possa superare, almeno in parte, il concetto di classe.
Per carità, Pasolini uno straordinario dicitore, padrone come pochi della lingua italiana, incantatore che irretiva chiunque. Ma di Totò non ci aveva capito niente
Pasolini ammetto di non conoscerlo come ho visto tanti che scrivono però traspare un eleganza nell esporre le proprie idee e l intelligenza si capisce nella chiarezza delle sue affermazioni una persona intelligente rende capibili a tutti il proprio pensiero
Infatti non lo critica! Quando Pasolini usa il termine "sottoproletario" non lo fa di certo in senso disperegiativo, anzi! Il problema è che molti italiani ormai vedono in Pasolini lo stereotipo dell'intellettualoide di sinistra che "disprezza il popolo", e non si prendono neanche la briga di capire cosa sta dicendo.
Assolutamente, è solo intellettualmente leale e non si lascia certo andare ad adulazioni perché si parla di Totò. Semplicmente, è come sEmpre dovrebbe essere, scinde la sua visione di Totò uomo, piccolo borghese con media cultura per dato di fatto, dal giudizio che esprime su Totò come artista. Ripeto, è lealtà; la maggior parte delle persone quando parlano di artisti famosi tndono spesso a tessere lodi su tutto, Pasolini no... troppo leale.
Infatti non lo critica; è la gente che deve per forza criticare tutto. I social hanno avuto e hanno questo enorme difetto, dare parola ai repressi che sentono il bisogno di dare contro a tutto senza pensare.
Non so se si tratta di critica ma di parla di qualcuno solo per spiegare la propria teoresi . Interpreta, non Ascolta il personaggio Totò e l' Uomo. Per fortuna Totò...è stato ed è Personaggio talmente vasto e "disarticolato" sì alle interpretazioni da rimane saldamente godibile. Immortale. Da Lui sì c' è sempre, da imparare, felicemente : con arguzia mai sprezzante. Irriverente, mai sprezzante. Questo fa una SONORA differenza.
Francesco Laurana concordo una volta in tv c’erano persone formate e ben preparate... oggi chiunque puó aprire bocca e ragliare , non parliamo poi dei social...
La tragi-commedia di Totò, e infatti Pasolini lo dice nel video che Totò sposava le sue storie ma Totò nel dramma dava spazio fino alla chiusura al giocoso, meno drammatico...la situazione era drammatica, non lui.
@@jo.pavone esempio nel finale guardie e ladri, dove Totò si arrende alla guardia Fabrizi che lo conduce in carcere lasciando una famiglia povera, credo che sia ultracommovente, almeno è l'effetto che fa a me. ruclips.net/video/v5mfjqIRqPw/видео.html&ab_channel=FrancescoCirac%C3%AC
@@TERRADEICECI assolutamente, la tragedia ma finisce con la battuta del Totò calcio o forse totip o come si chiamano, non ricordo bene ma comunque c'era una battuta che alleggerisce la commedia
Totò fu sempre grato a Pasolini per averlo scelto per il suo miglior film che interpretò Uccellacci Uccellini furono parole sue questo dichiarò in una intervista quando ormai erano gli ultimi giorni della sua intensa vita
Una mente come quella di Pasolini meritava l'eternita'. Oggi nessuno e' piu' in grado di commentare e 'spiegarci' il contemporaneo con altrettanta lucida - e spesso spietata - esattezza. Qui tra le righe c'e' la stima e l'affetto che ha per Toto' (che ha voluto in 3 film), ma l'effetto puo' sembrare opposto. Il suo 'guaio' e' stato di essere stato sempre troppo serio ed attento nello spiegarsi. Va puntualmente riascoltato. In anni insospettabili ha avuto il coraggio di staccarsi da certa sinistra, che allora comandava molto piu' di oggi. La critica ai fatti di Villa Giulia e' di una crudezza impressionante...
Persona Pasolini in ricerca come ognuno di noi.non condivido sempre il suo pensiero ma mi ha dato lo spunto x pensare.in fondo se ci pensiamo l'arroganza di chi vuole avere ragione ci disturba invece il coraggio di chi si propone ci fa riflettere.la vita gli ha risposto in un modo amaro.amo alla follia chi non ha paura di mettersi in gioco rischiando....penso che l'uomo nella sua finitezza abbia dentro un senso di eterno.
La forza di un intellettuale e' di essere comprensibile ai piu'..Pasolini era sicuramente dotato di grande cultura, ma non aveva il dono della chiarezza nei concetti espressi.Cosa che piace tanto agli pseudo acculturati,che meno capiscono e piu' apprezzano. Un po come accade nei film di fellini, giusto per fare un esempio.
Cioè, a prescindere da Pasolini o altri, immaginatevi oggi un intervistatore che fa delle domande del genere e un intervistato che risponde così. Verrebbero presi per pazzi dopo 2 minuti. Madonna quanto siamo regrediti in 50 anni.
Intervistatori così ce ne sono ancora, ma non pongono queste domande in tv, perché il pubblico non capirebbe niente. Si limitano a chiedere se un comico "arriva" al pubblico o no, se parla "alla pancia", se è seguito sui social o su youtube. Non è che nel 1971 il pubblico televisivo capisse le domande del giornalista e le risposte di Pasolini, ma la tv e la radio avevano ancora la speranza di "educare" il pubblico ascoltatore alla cultura e alla complessità. Non ci sono mai riusciti. E poi negli anni 80 sono arrivate le tv private e Berlusconi e la comicità del Drive In e i film dei Vanzina. .
Antonio de Curtis in arte Totò è un uomo che è emerso dalle"ceneri"e secondo la mia opinione attori come lui non nasceranno più..... grazie principe!!!
@Giuseppe Quaranta non mi dire! Quindi mettere soldi in mano solo ai colti, giammai agli ignoranti? Mi chiedo quanti soldi tu meriti, profeta, per questa perla di saggezza che ci hai propinato. E mi chiedo soprattutto:saresti capace di rileggere, riga per riga e con estrema attenzione e senso critico quello che hai scritto? Cosa ne ricavi? Detto in altre parole: che cazzo vuoi affermare sostenendo che : " se metti i soldi in mano a degli ignoranti va a finire che si crea una societá dei consumi..etc, etc" ? Perché io sono tanto ignorante da non capire ASSOLUTAMENTE ció che tu, genio sociologo e psicologo vuoi dire? Viva la libertá di espressione! Ma espressatevi!
@Giuseppe Quaranta Io ammiro Pasolini ma anche lui non era da meno in quanto a consumismo (basta guardare le auto che aveva). Bisognava nascere all'epoca, quando una certa classe sociale non aveva nulla di nulla e si limitava ad invidiare chi aveva più di lei. Secondo me il consumismo, al netto di tutte le sue aberrazioni attuali, ha saputo avvicinare un pochino le classi sociali. Un povero aveva anch'esso un'auto, che prima era solo un oggetto per ricchi. Il povero poteva sentirsi in qualche modo simile ad'un ricco solo per il fatto che possedeva le sue stesse cose. Certo, un ricco poteva permettersi macchine ed oggetti migliori ovviamente
Pasolini era un genio perché aveva previsto la potenza dei mass media soprattutto della televisione e allora c'erano solo 2 canali RAI in bianco e nero e aveva previsto che la società dei consumi ci avrebbe trasformati tutti in "bravi consumatori" Infatti adesso dipendiamo da centri commerciali, che ci vendono solo i prodotti delle multinazionali che compriamo cl bancomat che fa guadagnare le banche. Poi, non essendo perfetto, come tutti gli uomini ha anche sbagliato. Adesso, di fronte ai disastri economici e sociali provocati dal potere dei mass media, delle multinazionali, dell'alta finanza delle banche, Pasolinisi scuserebbe con i "piccolo borghesi" cioè i piccoli negozianti, gli alimentari, le piccole ditte che ha tanto disprezzato
@@Alex-gn9px discorsi da marxisti che erano falliti 60 anni fa quanto ora, l'Italia ha i suoi problemi perché sta diventando un deserto di imprese, mancano le grandi soprattutto che oggi producono i beni più all'avanguardia che tutti usiamo, non certo perché ne siamo pieni, al punto che migliaia di migranti italiani italiani fuggono da sempre in Svizzera, Germania, Inghilterra.. Paesi ultra liberisti dove grandi imprese creano le condizioni per redditi e ricchezza, non le fandonie di questo svitato. Fare impresa qui è impossibile per trilioni di motivi che per conoscere bisogna stare sul campo o aver studiato. Nonostante ciò sto paese cialtrone lo campano quelle imprese che fanno export record e bilancio commerciale in attivo per 500 mld, che andrebbero ringraziate, ed esprimono più creatività, capacità e ingegno di tanti finti intellettuali da sofà. Lagnarsi delle multinazionali da you tube, su uno smartphone è ridicolo. È grazie a concorrenza e pubblicità che i social(Google, fb, you tube..) sono gratis e che le tariffe telefoniche sono 20 volte più economiche di vent'anni fa e passa, o che possiamo avere beni tecnologici a basso prezzo. Pasolini è la retorica in persona. Il consumismo si condanna sempre quando a consumare sono gli altri, come fosse una colpa comprare una moto, chi lo decide che immorale o segno di scarsa intelligenza? Facendo una legge che dice cosa comprare? Rendendoci tutti uguali? Che meraviglia! Mi sembra il trionfo di pregiudizi isterici e totalitari. Non valgono però se è il critico a farsi i cazzi suoi coi soldi meritatamente guadagnati. Un pensiero perdente e anti umano.
Quando i giornalisti intervistavano Pasolini, Totò, Fellini, comencini....Desica,Risi....Montanelliora Sgarbi,Feltri,Mastella,martelli....c è qualcosa che nn va?!🤔🤔
Tra la seconda serie di nomi Vittorio Sgarbi e' il peggior esempio della nuova tv spazzatura. E' diventato famoso grazie al quel paraculo di Maurizio Costanzo, insultando le persone! Costanzo si dovrebbe vergognare, ma forse faceva audience! La dignita' di una televisione seria e' andata a farsi fottere!
Totò si è capito dopo....lui dice la verità assolutamente però chi critica dovrebbe avere una pulizia dentro assoluta. Totò era allora considerato in maniera diversa. Ecco perché qualcuno si agita. Lui l'ha descritto perfettamente per come era visto allora. Poi si sono a chiedere milel sfaccettature di Totò e oggi sarebbe considerato in maniera diversa.
Circoscrive la comicità al/dal sottoproletariato ma il successo alla fine ha colpito tutte le classi sociali... proprio perché alla fine il linguaggio di Totò sostanzialmente è più " universale" che circoscritto. Persona di una contemporaneaità impressionante. Sembra essere concentrato su ogni singola parola.
nciò capito 'ncazzo... scherzo, secondo me sono complimenti nei confronti di totò... specie la prima parte sulla non rassomiglianza ad un principe avaro
ed una gamba indietro, nel di-dietro, pardon.....- Vero. analisi condivisibile...infatti pierpaolo lo ammette , toto` un uomo "realistico" neppure "neorealistico" e quindi capace di quell` espressione totale e veritiera invidiata da pasolini .....toto` poi dava mancie a tutti (vedasi sofia loren/ e le famose 100 mila lire), era un vero signore in tutto e pertutto , prediligendo i cani agli uomini... disse del cane manfredi un giorno incontrando l`attore nino manfredi, il cane che mi hai dato est morto ma tu che non sei un cane sei ancora vivo......fantastiko ! altro ke kultura mediocre borghese. ce ne fossero oggi di toto` , un gigante della commedia dell`arte che ha le sure origini in goldoni...mentre oggi perdonate sono solo coglioni ! un vero intellettuale si sarebbe astenuto da un giudizio che esprimento limita pasolini e non il principe che lo surclassa in tutto e pertutto, thaz it ! period. il principe infatti non espresse che elogi su pasolini, piu di quanti egli stesso meritasse e questa signori miei h un solo nome : grace ! and grace is very very rare nowadays ! quasi estinta !
Non sai un cazzo e parli. Pasolini andava con ragazzi che si prostituivano, non ha mai costretto nessuno. Tutte le persone vicino a lui lo hanno descritto come l'uomo più buono al mondo. Semmai erano altri che hanno fatto violenza a lui, la gente come te che poi l'ha pure ammazzato
mmm il genere di Totò una volta era considerato la sottocultura del proletariato e dei proletari,qualcosa di bassa qualità artistica per un popolo di bassa cultura e di scala sociale inferiore,oggi la commedia popolare è stata rivalutata dai critici e Totò era un principe perché si comportava in modo regale e parlava con un tono principesco dimostrando una cultura acquisita nel corso degli anni,il suo recitare film comici era un modo per fare capire proprio questo,Pasolini era affascinato dal mondo proletario ma veniva da una classe differente,privilegiata e per lui vi erano differenze sostanziali tra le classi sociali,Totò come qualsiasi altra persona libera che veniva da una classe sociale non privilegiata (acquisì titoli nobiliari dopo i 30 anni di età) sapeva bene che non esisteva nessuna sottocultura ma solo gente ignorante e colta a prescindere dal suo stato di nascita.Pasolini interpreta la commedia di Totò come uno stereotipo di vita del Totò comico che conosciamo ma si basa sulla sua idea (di Pasolini) di classe sociale,oggi l'idea di status sociale e cambiata,abbiamo combattuto per un idea democratica e sebbene sappiamo che si sono e ci saranno sempre i privilegiati possiamo fare distinzione tra raccomandati e artisti valutando le opere,la bravura di un artista non è da amputare alla sua classe sociale ma dalla sua crescita professionale e il contesto sociale dove è vissuto Totò è servito proprio a dare quell'impronta culturale e quel suo modo di fare principesco cresciuto negli anni della sua carriera,Pasolini dice che i principi sono molto taccagni ma in realtà le persone agiate e che vivono nel lusso non hanno proprio idea di cosa voglia dire soffrire la fame,non sono taccagni,non capiscono un mondo fatto di persone che lavorano faticosamente per sopravvivere e probabilmente nemmeno Pasolini può capirlo fino in fondo perché nato in un contesto differente rispetto a Totò che ha vissuto la sua giovinezza in quel contesto che racconta nelle sue commedie,il vero nobile di cuore è proprio Totò che conosce bene il valore di una mancia e cosa significa guadagnarsi il pane quotidiano con il sudore della fronte.
@@marilynkandiski6791 difatti ho scritto che non sono taccagni ma non capiscono un certo contesto di vita,un problema attualissimo e se ascolti i discorsi di Pasolini ti rendi conto che interpreta a modo suo secondo i suoi canoni di vita,la figura del giullare per esempio raccontata da Dario Fo su un racconto del 1800: un uomo a cui vengono tolti tutti i suoi beni e costretto a vedere la moglie violentata davanti ai figli mentre dice al marito di non reagire,un uomo che non reagisce per non perdere davanti al suo padrone i suoi averi ma che poi capisce di perdere qualcosa di piu importante e diventa un giullare,pensa ai clown con la faccia triste,Totò è il comico che conosce cosa significa la povertà e cosa significa diventare nobili.
secondo me pasolini aveva ragione, voleva semplicemente dire che totò quando recitava si muoveva in margini molto ristretti, non potendo appunto derogare molto dal clichè della marionetta che tanto successo gli aveva dato, diventando a tratti la caricatura di sè stesso, anche quando faceva ruoli non prettamente comici. Non è una critica ma un dato di fatto, d'altronde tutti i comici di grande successo faticano ad uscire dal loro clichè-ruolo
Concordo..vedasi caso Chaplin-Charlot.A conferma di quanto fatto presente da te vi è una intervista di Peppino De Filippo in cui si evince lo stesso concetto.
Mia nonna conobbe Totò fuori dal set quando era giovane e mi disse sempre che non era certa della sua appartenenza all’aristocrazia , ma che “principe” lo era “de facto”, per modi, garbo, gentilezza ed eleganza . Poi ognuno ha le proprie idee ... media cultura dice Pasolini. Beh, non tutti i nobili sono intellettuali, anzi... ;)
Totò principe lo era veramente; adottato dal Marchese Gagliardi Focas ereditò da questo numerosi titoli nobiliari e se ne fece riconoscere altri (ufficialmente, si intende) in virtù della convenzione di appartenere ad un ramo decaduto della famiglia De Curtis, della quale prese poi ufficialmente il cognome insieme ad un'altra sequela di cognomi e titoli nobiliari, tant'è che il suo nome completo sarebbe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardis De Curtis di Bisanzio ed i suoi titoli nobiliari riconosciuti sono circa una decina.
Amo Totò, oltre per quello che ha fatto anche perché di media cultura come me, magari per via del mestiere certamente più di me ma comunque sempre di media cultura
Che educazione e che delicatezza nel parlare ...che bei tempi mi mancano tanto
Mi vengono i brividi se penso a come ci esprimiamo ora. Siamo scimmie a confronto
Mi viene da scoreggiare
@@Arbalino SIMPATICO. LANCIATI NEL FIUME.
@@Arbalino prrrrrrr
Parla per te
Bisogna ringraziare i capitalisti mafiosi ebreamericani Rotchild,Rockfeller,Shiff,Soros,Geates e company che hanno voluto distruggere CON IL PRETESTO DDI LIBERTÀ i principi biblici per renderci SCHIAVI loro e fargli fare palate di miliardi
Che cultura, che eloquio, che precisione assoluta. Prima di giudicare qualcuno come Pasolini bisognerebbe aver studiato tanto quanto lui, se non di più. In un mondo di Grande Fratello e veline, possiamo quindi solo tacere e ascoltare.
Non occorre aver studiato quanto lui, ammesso l'abbia fatto nel modo classico, come diceva anche lui stesso e non solo io, e una cosa che odiava e odio è l'uomo che tace.
Credo che non basterebbe.
e i giovani non sanno neanche chi sia
Esagerato Esagerato Esagerato. Sempre così con Pasolini, sopravvalutazioni a tutto spiano
@@paolodanese9888 Neanche gli adulti spesso lo conoscono.
Rendiamoci conto di chi erano i personaggi pubblici della cultura di 50 anni fa e confrontiamoli con la desolazione di oggi... E' spaventosa la regressione che è avvenuta in questi anni.
Non c'è ne siamo neanche accorti 😢😢😢😢
1968: l'anno in cui anche i somari conseguivano il diploma o la laurea. Da lì in poi il lassismo della scuola ha fatto il resto.
Un uomo come Pasolini manca molto oggi
Ma quanto è bello sentire parlare Pasolini, traspare un enorme carico di cultura coniugata con un genio raffinato e brillante
Claudio r mi permetta metterei tanti pollici su per la bella e dolce espressione che a sottolineato nella figura di questo uomo poeta morto così orribilmente un vero peccato ne nasce uno ogni morte di papa come si dice a Roma buona serata a lei e famiglia
Che bella espressione pulita e naturale. Soffro di malinconia vedendo l'ignoranza e aggressione verbale di oggi.
Totò era innanzitutto un principe nell' animo, nel senso che aveva una reale nobiltà d'animo e non solo una sfilza di titoli. Come artista fu una autentica maschera vivente della Commedia dell' Arte, unico, irripetibile ! La descrizione che ne fa Pasolini, pur corretta e particolareggiata non rendono la grandezza e la profondità di un autentico genio quale fu Totò.
sono d'accordo, anche il modo in cui ne parla (i gesti) mi sembra un po riduttivo.
Sono d'accordissimo. In più, con una certa prospettiva storica, Pasolini sembra cadere in una sorta di snobbismo, preda di tutta una serie di concetti politici di moda in quei tempi che non fanno che descrivere Totó in modo poco preciso e forse pure ingiusto. Io forse pecco pure perché il cinema di Pasolini mi sembra veramente orrendo (non così i suoi scritti che reputo meravigliosi).
Condivido in pieno e aggiungendo la mia direi che lo trovo poco sensibile e anche un po' arrogantello nei confronti di un animo nobile come il principe ANTONIO DE CURTIS al contrario non ho mai sentito il principe ANTONIO DE CURTIS attenzione non TOTÒ IL PRINCIPE esprimersi con poca sensibilità o indelicatezza nei confronti di nessuno anche quando avrebbe potuto o dovuto quindi non rimane che aggiungere SIGNORI SI NASCE
Il piu' grande intellettuale italiano.
Osservando lo stato attuale della nostra società sei stato profetico.
@@CantoNotturno sicuramente uno dei più grandi e da 50 anni a questa parte probabilmente é il più grande
@@mariolauri1921 vero e l'unico poeta anche
Ogni volta che ascolto Pasolini mi sento un ignorante
Klaus Kinski si succede esattamente questo. E così bella sarebbe stata la sua ispirazione oggi.
Ma ha detto anche molte imbecillità.. lo scambiare per Fascista qualsiasi cosa non fosse di sinistra...
@@YenaPrinskin già, peccato che non abbia mai detto una cosa del genere...
Pure quando scrivi Immagino 🙄
@@lacasadipavlov Ah si? Sugli Scritti Corsari allora ho avuto una visione..
Un genio che analizza socialmente e culturalmente un altro genio...
@@paologalliani4172 si vede che non capisci assolutamente nulla
@@paologalliani4172 dai paolo taci
ahah
@@paologalliani4172 onestamente sono due geni ai poli opposti... Due geni a modo loro! Due grandi!
Un genio Totò?? 🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣
Un genio Pasolini? 😂
Ormai sono tutti geni oggi 🤦
@@CantoNotturno ecco l'altro scemo
ao di musica te ne intendi ma di cinema stay a zero zi
ahaha
Pasolini un cervello con un cuore all'interno ❤️
Per fortuna RUclips ci permette di migliorarci con la condivisione di tanta cultura
come sempre di una lucidità impressionante. Si può solo imparare
@@donni1276 inutile chiederlo su youtube, leggiti i suoi libri, guarda i suoi film e giudica tu...
Pasolini fu un mostro sacro per la sinistra italiana caviar/champagne e radical-chic intellettualoide
@@donni1276 Pasolini lo sapeva e lo sappiamo anche noi: la massa non può rispondere, non ha le idee...ha solo bisogno o di padroni o di miti, e allora lasciamoli lì, io non credo possano migliorarsi, né io né Pasolini lo credeva...la massa sarà sempre una moltitudini di uomini che delegheranno agli altri la responsabilità della propria esistenza. Dante ci parlava degli IGNAVI. Non hanno la grazia di accogliere l'Altro e confrontarsi perché prima dovrebbero accogliere e confrontarsi con sé stessi e non lo hanno mai fatto né mai lo faranno
@@marcob4630 Classiche frasi fatte nazionalpopuliste sovraniste.
@@fabiobisoglio5667: Qualifiche trite e ritrite della sinistra a tutt'oggi (!) fulminata da Marx e seguaci , persino ancora dopo oltre un secolo e mezzo. Aggiornarsi!
Buone, dolce , napoletano, bonario, crepuscolare un poco.
Poche parole, quelle giuste.
Grande Totò e grande Pasolini.
Pasolini...uno dei pochi che all'epoca aveva capito e valorizzato Totò.....
E c'è gente nei commenti che insulta Pasolini riguardo a Totò 😂
L'unico che non aveva relegato Totò alla solita macchietta.
Ah ma perche' scusa intendi forse nel senso che magari era stato bullizzato dal jetset? Dico Toto'...
Contrariamente a quanto leggo in alcuni commenti, non si tratta di una critica a Totó. Pasolini asserisce che la bonarietá e l'ingenuità di Totó personaggio non possano essere correttamente inquadrate e concepite se non in relazione ad una particolare realtà sottoprloetaria napoletana, e che sia dunque impensabile astrarre la sua comicità da questa dimensione socioeconomica.
Che un principe non lasci mance generose e' una sua personalissima opinione. Infatti esiste addirittura la definizione "mancia pincipesca"...
Ma significa nulla in concreto, eh. Belle parole per dire completamente nulla
Più che nulla direi nulla di nuovo, non è un intervento che propone un nuovo spunto, più che altro ribadisce come i fenomeni strutturali influenzino vari ambiti della nostra vita tra cui l'arte e l'intrattenimento, che è una cosa assodata.
@@lorenzomagazzeni5425 la questione delle mance é una metafora. Intendeva dire che si abbassa al livello del popolo a differenza di molti principi che si elevano rispetto ad esso
È chiaro ed ha senso il ragionamento di Pasolini...non è inteso come "sprezzante giudizio" ma analista della realtà...lucidamente
ascolterei queste interviste tutto il giorno
Aveva una dialettica ed una complessità/lucidità di pensiero incredibili.
Due personaggi di grande spessore da studiare e metabolizzare , entrambi di imperitura Memoria Storica
Vero
senza parole ... solo una lezione da ascoltare e di cui meditare ogni passaggio , ogni parola
Che occhi acuti , scintillanti e che bella voce.
Grande Pasolini immenso! perdona chi non ti ha amato e rispettato, sei andato via troppo presto
Persona profonda ed estremamente intelligente.
La maggior parte legge il commento di Pasolini su Totò in negativo perché non ha la più pallida idea di cosa significhino per Pasolini parole quali "sottoproletariato" (al quale dedico praticamente tutto ciò che ha fatto), realismo (si veda "in morte del realismo")... poi probabilmente è sfuggito un aspetto: Totò è stato attore in Uccellacci e Uccellini di Pasolini, perché avrebbe dovuto farlo se "invidioso"?! l'odio e il disprezzo perenne per quest'uomo, ancora oggi, forse danno ragione a questo artista, e alle molteplici critiche fatte alla società italiana di allora, non molto dissimile da quella di oggi...
Io credo che la grande maggioranza di noi capisca perfettamente cosa intendesse Pasolini per sottoproletariato. In fondo cosa intendesse ce l'ha mostrato direttamente e in modo molto esplicito. Ma lei lo sa quanti ex bambini "sottoproletari" potrebbero spiegale che ci faceva lui col sottoproletariato? Vada, vada nei dintorni di Roma... Sa quanti ne trova?
Hai ragione su tutto, ma è una battaglia persa.
Probabilmente non era un santo. Anzi è risaputo che andava a letto con ragazzini a pagamento, lo si può vedere anche nelle sue opere che hanno tracce autobiografiche (Petrolio per citarne uno). Ma noi giudichiamolo come pensatore, come intellettuale, e non gli si può dire nulla. Era 50 anni avanti veramente. Una persona umile, con una testa da genio.
Soprattutto grande onestà intellettuale di Pasolini. Così leale ed essenziale nello scindere Totò uomo, piccolo borghese con media cultura, ma per dato di fatto, non per giudizio personale, da Totò come attore.
@@bluemax0137 ci voleva LEI
Questa intervista non mi stanco mai di rivederla.
Pasolini un gigante del pensiero, uomo di immenso spessore artistico, politico, filosofico. Sarebbe così necessario averlo fra noi oggi per indicarci la via.
Unico semplice fantastico... difficile trovare oggi tanta bellezza
Pasolini ....avrei difficoltà a parlare con lui solo per la sua grande cultura che si ergeva al di sopra di tutti.!!!!!!! Un Genio!!!!!
Di certo non avrebbe gradito un uso così scriteriato e inutilmente enfatico della punteggiatura.
Senz ` altro , un uso della lingua italiana ammirevole , serena , dotta ed aulica. A leggere gli aberranti geroglifici\sms attuali , i berci assortiti e le sonore gare di rutti e flautolenze che imperversano su ogni piattaforma , torna al mio pensiero una nostalgia immane per il tempo che fu. Inutile dire che adesso funziona tutto meglio di prima e che bisogna guardare sempre avanti. A sommesso parere solo e soltanto mio , c ` e` necessita` di apprendere dal passato. E tanto , pure.
Pasolini lucidissimo e sincero, mi manca questa trasparenza oggigiorno
La descrizione che Pasolini fa di Totò, va circoscritta a quella precisa epoca storica. Oggi Totò è considerato patrimonio universale.
Non è circoscritto a nulla, è validissimo ora e in eterno. Ciò non toglie che Totò sia patrimonio universale.
@@cavoff È un'idea figlia di quel tempo e quella società
@@AntonioTurturiello Come ogni idea della storia. E' un'ovvietà. Ma le grandi idee travalicano il contesto storico di origine.
@@cavoff Ma questa è una considerazione piuttosto vuota, e velatamente (nemmeno troppo) classista. L'avesse detta chiunque non fosse Pasolini lo si sarebbe preso (giustamente) a pernacchie.
@@AntonioTurturiello Solo per becero campanilismo partenopeo, noto e stucchevole. Non è né vuota né classista come considerazione, bensì acuta e molto dotta.
UN genio che parla di UN ALTRO genio
Pasolini è stata una delle menti più brillanti, poliedriche, geniali e profetiche degli ultimi secoli in Italia.
Sicuramente ma puftroppo anche una figura molto scomoda x la destra e ancor piu x la sinistra. Questa é la vera causa della sua morte. Era troppo logico e obiettivo un puro nell animo e la verita' fa' sempre male
Un genio a tutti gli effetti. E il genio viene ammazzati quando non si fa comprare..
In pratica ha detto che Totò è stato una maschera, eccellente nel suo, sebbene limitato, campo d'azione.
Che analisi candida wow, peccato essere nato così lontano dai suoi tempi.
Pasolini un gigante per cultura,e più ancora per intelletto
Grande spessore, lucidità, eloquenza ed acuta creatività. Queste grandi persone ci mancano perché siamo sempre piú sommersi da mediocrità e superificialità.
Che televisione ragazzi! Quando trasmetteva interviste come questa, salvava migliaia di persone dalla mancanza di sensibilità! Adesso gli intellettuali sono Volo, Mughini, Saviano e Murgia. Capite perché ci stiamo estinguendo!?!
Ti sei dimenticato di quella capra di sgarbi
Non penso che Saviano o la Murgia si autodefinirebbero intellettuali
@@buiattiantonio evidentemente tu tu oltre ad essere una capra come il tuo amico Sgarbi sei anche infinite te più stronzo di lui ,(pezzu i babbu )
Volo anche no ma chi è volo ?? Di una antipatia mostruosa .....
Alé Al anche Saviano!
Tutti a elogiare Pasolini , io vado contro corrente ; sicuramente un uomo di uno spessore culturale non indifferente, non ha parlato male di Totò per carità ,semplicemente non aveva idea di chi fosse realmente, ha fatto un’analisi completamente sbagliata sia sull’attore che sull’uomo , chiaramente non ha capito chi aveva davanti e non mi meraviglia la cosa , non è stato l’unico . Totò era semplicemente un genio incompreso all’epoca ma pur sempre un genio , un artista completo che avrebbe potuto recitare qualsiasi ruolo là dove gli si fosse data la possibilità di metterci del suo , cosa che non fece Pasolini quando chiamo Totò a recitare , doveva attenersi esclusivamente al copione ( lo disse Totò in un’intervista ) ... difatti i film che fece con lui non hanno avuto seguito
Pasolini un grande di una semplicita' e intellettualita' cristallina
Manca da morire questo uomo che mi ha insegnato tantissimo. Dalla Campania mi è capitato di trovare l'amore e quindi trasferirmi proprio a 15 km da dove lui adesso riposa. Queste non sono casualità.
Che piacere sentirlo.
👍👍👍
Sono passati decenni, ma la statura culturale di quel periodo e dei suoi artefici sembra lontana, andata, inarrivabile nel 2021. Dopo il drive in e le Gialappa’s band di Berlusconi è stata una continua spirale di involuzione.
Mettici pure " Che tempo che fa" del tuo caro Fabio Fazio prima di dire stronzate
Questa smania di classificare in modo così serrato gli artisti, soprattutto se parliamo di personalità del genere, non riesco a capirla: Totò era tante cose, era troppe cose, come uomo e come artista. Cercare di definirlo equivale a sminuirlo. Neanche Totò capì completamente sé stesso e la sua arte, tanto era fuori del suo tempo e fuori da ogni schema.
Chapeau
@nu wave
Tempo sprecato.....difficile per persone prive di elasticità ed intelligenza capire le parole di Pasolini.
nu wave La sua opinione... sbagliata
Tante cose invece non è sminuirlo? "Tante cose" mi sa di "tutto e niente". Un uomo che è capace di definire una persona è un uomo sano, piuttosto che criticarlo per pura invidia.
Non ha fatto una critica ma ha detto quello che era giusto su Totò, da uomo sincero . Anche se Totò resta un grande della comicità.
La coscienza di questo paese🌈👍👏👏👏
Ma non è un commento negativo su Totò, anzi!!!!
È difficile spiegarlo a chi scrive a caso senza pensare
Giulia … "borghese di media cultura" non è proprio un complimento, soprattutto considerato che negli anni 60/70 il termine borghese veniva sempre (o quasi) usato in modo dispregiativo
@@Alex-gn9px riascoltati il video che è meglio, non c'è nessun concetto offensivo né dispregiativo né di sottovalutazione su Totò
@@Alex-gn9px Pasolini ha riferito queste parole a Totò come persona, mentre dice che con le sue opere ha rappresentato la realtà del sotto-proletariato. Ma visto che non si considera la bravura di un artista secondo la sua vita ma secondo le opere, non è un particolare rilevante.
@@federicoclaps5099 certo Paolini stimava Totò come artista altrimenti non lo avrebbe certo scelto come protagonista di un suo film. E scegliere un attore comico per un ruolo drammatico fu un azzardo. Resta il fatto che il termine "piccolo borghese" viene usato in maniera dispregiativa. Pasolini era un genio, ma come tutti gli uomini non era perfetto e talvolta sbagliava. Per esempio nel giudicare le persone in base alla classe sociale. Buona serata
Colpisce, in Pasolini, il candore, l'onestà nel giudizio.
Che analisi lucida e geneticamente perpiscua
Pier Paolo poteva permettersi di dire tutto ciò pensasse, perchè il suo garbo e la profonda intelligenza ispiravano istintivamente rispetto e ascolto. I suoi nemici, incapaci di rispondergli lo hanno fatto fuori.
Veramente lo ha fatto fuori un ragazzino con cui lui si appartava, pagando - da buon borghese - per soddisfare i suoi istinti sessuali. Tecnicamente si definisce pedofilia. Uomo di grande cultura, ma morto in conseguenza di certi comportamenti.
@@xxviiiottobre Pasolini era omosessuale! Il Pelosi non era un ragazzino povero e non era SOLO! al momento del massacro. ( risultanze giudiziarie )
@@xxviiiottobre che Pelosi abbia ucciso Pasolini ci credete solo voi e Toto' avrebbe detto: LA FAVOLA DI PULCINELLA!!!
ma quale delitto del ragazzino con cui si appartava... ma per favore...
Assassinio politico bello e buono ha pestato le scarpe a tutti addirittura alla sua fascia socialre il proletariato lo hanno contestato selvaggiamente quando asseri! Che i celerini sono esseri umani come loro con figli a casa da imboccare praticamente AKAB il film ma previsto molti decenni prima vittima dei tempi che furono oggi la sua omosessualita' andrebbe di moda ieri pretesto in piu x farlo fuori
Personalmente vedo un Totò, non solo al di fuori di Napoli, posizione di partenza e di pressoché continuo riferimento, certo, non lo nega nessuno; arrivando a includere tutta la questione meridionale che è in parte anche quella italiana in generale, ma anche nella condizione esistenzialista di un uomo del suo tempo: rinascita economica ma con, ancora storicamente presenti dall'immediato passato della nazione di allora, difficoltà sociali per un benessere che comunque non era ancora inflazionato e negativamente sublimato come invece è il malessere di oggi, che da esso deriva. E quindi, credo, si possa superare, almeno in parte, il concetto di classe.
Persone come Pasolini avanti di due secoli.
Inimitabile 😍😍
Per carità, Pasolini uno straordinario dicitore, padrone come pochi della lingua italiana, incantatore che irretiva chiunque. Ma di Totò non ci aveva capito niente
Cosa non ha capito?
Che bello poterlo ascoltare oggi
Che cultura!!!!! Modo di esprimersi!!!!!
Pasolini ammetto di non conoscerlo come ho visto tanti che scrivono però traspare un eleganza nell esporre le proprie idee e l intelligenza si capisce nella chiarezza delle sue affermazioni una persona intelligente rende capibili a tutti il proprio pensiero
A me non sembra critichi totò come ho letto in molti commenti
Infatti non lo critica!
Quando Pasolini usa il termine "sottoproletario" non lo fa di certo in senso disperegiativo, anzi!
Il problema è che molti italiani ormai vedono in Pasolini lo stereotipo dell'intellettualoide di sinistra che "disprezza il popolo", e non si prendono neanche la briga di capire cosa sta dicendo.
Infatti ....fa solo un analisi condivisibile o non
Assolutamente, è solo intellettualmente leale e non si lascia certo andare ad adulazioni perché si parla di Totò. Semplicmente, è come sEmpre dovrebbe essere, scinde la sua visione di Totò uomo, piccolo borghese con media cultura per dato di fatto, dal giudizio che esprime su Totò come artista. Ripeto, è lealtà; la maggior parte delle persone quando parlano di artisti famosi tndono spesso a tessere lodi su tutto, Pasolini no... troppo leale.
Infatti non lo critica; è la gente che deve per forza criticare tutto. I social hanno avuto e hanno questo enorme difetto, dare parola ai repressi che sentono il bisogno di dare contro a tutto senza pensare.
Non so se si tratta di critica ma di parla di qualcuno solo per spiegare la propria teoresi . Interpreta, non Ascolta il personaggio Totò e l' Uomo. Per fortuna Totò...è stato ed è Personaggio talmente vasto e "disarticolato" sì alle interpretazioni da rimane saldamente godibile. Immortale. Da Lui sì c' è sempre, da imparare, felicemente : con arguzia mai sprezzante. Irriverente, mai sprezzante. Questo fa una SONORA differenza.
Un genio assoluto ke ha pagato con la vita alcune sue debolezze comportamentali ed esistenziali.
Sentire la tua voce nel giorno di oggi, mi ha dato un grande senso di famiglia e di sicurezza, chissà cosa dirai da lassù
Grande Pasolini e grande Totò !👏💖
Questo italiano e questa dizione, anche dell'intervistatore, sono andati completamente perduti
Francesco Laurana concordo una volta in tv c’erano persone formate e ben preparate... oggi chiunque puó aprire bocca e ragliare , non parliamo poi dei social...
Senza esagerare è stato certo un grande intellettuale. Totò un grande artista... Ognuno ha le sue preferenze 🙂
Totò a parte la sua maschera unica al mondo e i racconti di vita che solo lui sapeva fare, era anche un Grande attore drammatico
La tragi-commedia di Totò, e infatti Pasolini lo dice nel video che Totò sposava le sue storie ma Totò nel dramma dava spazio fino alla chiusura al giocoso, meno drammatico...la situazione era drammatica, non lui.
@@jo.pavone esempio nel finale guardie e ladri, dove Totò si arrende alla guardia Fabrizi che lo conduce in carcere lasciando una famiglia povera, credo che sia ultracommovente, almeno è l'effetto che fa a me.
ruclips.net/video/v5mfjqIRqPw/видео.html&ab_channel=FrancescoCirac%C3%AC
@@TERRADEICECI assolutamente, la tragedia ma finisce con la battuta del Totò calcio o forse totip o come si chiamano, non ricordo bene ma comunque c'era una battuta che alleggerisce la commedia
Mi sono confusa con i tartassati...li invece finiva con le cartoline da scrivere alla famiglia come se lui fosse a lavorare all'estero
Era davvero un altro modo di far televisione...
Quando parla Pasolini c'è solo da imparare
Grande profondità di pensiero e di analisi.
Chissa' cosa direbbe oggi in relazione a quello che siamo diventati. Sarebbe bello saperlo.
Ringraziamo Pasolini che scelse Toto' per il suo film più importante Uccellacci e uccellini
Totò fu sempre grato a Pasolini per averlo scelto per il suo miglior film che interpretò Uccellacci Uccellini furono parole sue questo dichiarò in una intervista quando ormai erano gli ultimi giorni della sua intensa vita
Una persona estremamente intelligente e onesta
Una mente come quella di Pasolini meritava l'eternita'. Oggi nessuno e' piu' in grado di commentare e 'spiegarci' il contemporaneo con altrettanta lucida - e spesso spietata - esattezza. Qui tra le righe c'e' la stima e l'affetto che ha per Toto' (che ha voluto in 3 film), ma l'effetto puo' sembrare opposto. Il suo 'guaio' e' stato di essere stato sempre troppo serio ed attento nello spiegarsi. Va puntualmente riascoltato. In anni insospettabili ha avuto il coraggio di staccarsi da certa sinistra, che allora comandava molto piu' di oggi. La critica ai fatti di Villa Giulia e' di una crudezza impressionante...
mooolto piu di oggi???? ahhaha
Persona Pasolini in ricerca come ognuno di noi.non condivido sempre il suo pensiero ma mi ha dato lo spunto x pensare.in fondo se ci pensiamo l'arroganza di chi vuole avere ragione ci disturba invece il coraggio di chi si propone ci fa riflettere.la vita gli ha risposto in un modo amaro.amo alla follia chi non ha paura di mettersi in gioco rischiando....penso che l'uomo nella sua finitezza abbia dentro un senso di eterno.
La forza di un intellettuale e' di essere comprensibile ai piu'..Pasolini era sicuramente dotato di grande cultura, ma non aveva il dono della chiarezza nei concetti espressi.Cosa che piace tanto agli pseudo acculturati,che meno capiscono e piu' apprezzano.
Un po come accade nei film di fellini, giusto per fare un esempio.
Sempre interessante ascoltarlo
Quello che dice sull'uscire dal proprio cliché vale oggi per Checco Zalone quando prova ad allontanarsi da quel ruolo per cui lo amano di più
Cioè, a prescindere da Pasolini o altri, immaginatevi oggi un intervistatore che fa delle domande del genere e un intervistato che risponde così. Verrebbero presi per pazzi dopo 2 minuti. Madonna quanto siamo regrediti in 50 anni.
Intervistatori così ce ne sono ancora, ma non pongono queste domande in tv, perché il pubblico non capirebbe niente. Si limitano a chiedere se un comico "arriva" al pubblico o no, se parla "alla pancia", se è seguito sui social o su youtube. Non è che nel 1971 il pubblico televisivo capisse le domande del giornalista e le risposte di Pasolini, ma la tv e la radio avevano ancora la speranza di "educare" il pubblico ascoltatore alla cultura e alla complessità. Non ci sono mai riusciti. E poi negli anni 80 sono arrivate le tv private e Berlusconi e la comicità del Drive In e i film dei Vanzina. .
5000 anni...
Tanta roba
Antonio de Curtis in arte Totò è un uomo che è emerso dalle"ceneri"e secondo la mia opinione attori come lui non nasceranno più..... grazie principe!!!
Per Pasolini i problemi sono iniziati quando i giovani sottoproletari si son comprati la moto, come disse Moravia.
@Giuseppe Quaranta non mi dire! Quindi mettere soldi in mano solo ai colti, giammai agli ignoranti? Mi chiedo quanti soldi tu meriti, profeta, per questa perla di saggezza che ci hai propinato. E mi chiedo soprattutto:saresti capace di rileggere, riga per riga e con estrema attenzione e senso critico quello che hai scritto? Cosa ne ricavi? Detto in altre parole: che cazzo vuoi affermare sostenendo che : " se metti i soldi in mano a degli ignoranti va a finire che si crea una societá dei consumi..etc, etc" ? Perché io sono tanto ignorante da non capire ASSOLUTAMENTE ció che tu, genio sociologo e psicologo vuoi dire?
Viva la libertá di espressione! Ma espressatevi!
@Giuseppe Quaranta Io ammiro Pasolini ma anche lui non era da meno in quanto a consumismo (basta guardare le auto che aveva). Bisognava nascere all'epoca, quando una certa classe sociale non aveva nulla di nulla e si limitava ad invidiare chi aveva più di lei. Secondo me il consumismo, al netto di tutte le sue aberrazioni attuali, ha saputo avvicinare un pochino le classi sociali. Un povero aveva anch'esso un'auto, che prima era solo un oggetto per ricchi. Il povero poteva sentirsi in qualche modo simile ad'un ricco solo per il fatto che possedeva le sue stesse cose. Certo, un ricco poteva permettersi macchine ed oggetti migliori ovviamente
Quella volevano comprarsi.
Pasolini era un genio perché aveva previsto la potenza dei mass media soprattutto della televisione e allora c'erano solo 2 canali RAI in bianco e nero e aveva previsto che la società dei consumi ci avrebbe trasformati tutti in "bravi consumatori" Infatti adesso dipendiamo da centri commerciali, che ci vendono solo i prodotti delle multinazionali che compriamo cl bancomat che fa guadagnare le banche. Poi, non essendo perfetto, come tutti gli uomini ha anche sbagliato. Adesso, di fronte ai disastri economici e sociali provocati dal potere dei mass media, delle multinazionali, dell'alta finanza delle banche, Pasolinisi scuserebbe con i "piccolo borghesi" cioè i piccoli negozianti, gli alimentari, le piccole ditte che ha tanto disprezzato
@@Alex-gn9px discorsi da marxisti che erano falliti 60 anni fa quanto ora, l'Italia ha i suoi problemi perché sta diventando un deserto di imprese, mancano le grandi soprattutto che oggi producono i beni più all'avanguardia che tutti usiamo, non certo perché ne siamo pieni, al punto che migliaia di migranti italiani italiani fuggono da sempre in Svizzera, Germania, Inghilterra.. Paesi ultra liberisti dove grandi imprese creano le condizioni per redditi e ricchezza, non le fandonie di questo svitato. Fare impresa qui è impossibile per trilioni di motivi che per conoscere bisogna stare sul campo o aver studiato. Nonostante ciò sto paese cialtrone lo campano quelle imprese che fanno export record e bilancio commerciale in attivo per 500 mld, che andrebbero ringraziate, ed esprimono più creatività, capacità e ingegno di tanti finti intellettuali da sofà. Lagnarsi delle multinazionali da you tube, su uno smartphone è ridicolo. È grazie a concorrenza e pubblicità che i social(Google, fb, you tube..) sono gratis e che le tariffe telefoniche sono 20 volte più economiche di vent'anni fa e passa, o che possiamo avere beni tecnologici a basso prezzo. Pasolini è la retorica in persona. Il consumismo si condanna sempre quando a consumare sono gli altri, come fosse una colpa comprare una moto, chi lo decide che immorale o segno di scarsa intelligenza? Facendo una legge che dice cosa comprare? Rendendoci tutti uguali? Che meraviglia! Mi sembra il trionfo di pregiudizi isterici e totalitari. Non valgono però se è il critico a farsi i cazzi suoi coi soldi meritatamente guadagnati. Un pensiero perdente e anti umano.
La dialettica attuale è da bar. Non esiste la precisione basta dare l'immagine. Inesistenza di contenuto con un' apparenza piacevole!🙏🙏
Un pozzo di conoscenza. Un Poeta, oltre!
Formidabile Pier Paolo Pasolini
Un genio che non ha mai trovato la sua pelle.
È una metafora per cui può avere diversi significati, quale significato dai tu a pelle?
Ascolterei Pasolini per ore….
Quando i giornalisti intervistavano Pasolini, Totò, Fellini, comencini....Desica,Risi....Montanelliora Sgarbi,Feltri,Mastella,martelli....c è qualcosa che nn va?!🤔🤔
Tra la seconda serie di nomi Vittorio Sgarbi e' il peggior esempio della nuova tv spazzatura. E' diventato famoso grazie al quel paraculo di Maurizio Costanzo, insultando le persone! Costanzo si dovrebbe vergognare, ma forse faceva audience! La dignita' di una televisione seria e' andata a farsi fottere!
Grande ❤️❤️❤️❤️Pier Paolo Pasolini ❤️❤️❤️
Totò si è capito dopo....lui dice la verità assolutamente però chi critica dovrebbe avere una pulizia dentro assoluta. Totò era allora considerato in maniera diversa. Ecco perché qualcuno si agita. Lui l'ha descritto perfettamente per come era visto allora. Poi si sono a chiedere milel sfaccettature di Totò e oggi sarebbe considerato in maniera diversa.
Circoscrive la comicità al/dal sottoproletariato ma il successo alla fine ha colpito tutte le classi sociali... proprio perché alla fine il linguaggio di Totò sostanzialmente è più " universale" che circoscritto. Persona di una contemporaneaità impressionante. Sembra essere concentrato su ogni singola parola.
nciò capito 'ncazzo... scherzo, secondo me sono complimenti nei confronti di totò... specie la prima parte sulla non rassomiglianza ad un principe avaro
Non è secondo te ma è così...certo la massa capisce ognuno a proprio modo ma ti assicuro che è come pensi
Che bello ascoltare Pasolini
Pasolini era 50 anni avanti
ed una gamba indietro, nel di-dietro, pardon.....- Vero. analisi condivisibile...infatti pierpaolo lo ammette , toto` un uomo "realistico" neppure "neorealistico" e quindi capace di quell` espressione totale e veritiera invidiata da pasolini .....toto` poi dava mancie a tutti (vedasi sofia loren/ e le famose 100 mila lire), era un vero signore in tutto e pertutto , prediligendo i cani agli uomini... disse del cane manfredi un giorno incontrando l`attore nino manfredi, il cane che mi hai dato est morto ma tu che non sei un cane sei ancora vivo......fantastiko ! altro ke kultura mediocre borghese. ce ne fossero oggi di toto` , un gigante della commedia dell`arte che ha le sure origini in goldoni...mentre oggi perdonate sono solo coglioni ! un vero intellettuale si sarebbe astenuto da un giudizio che esprimento limita pasolini e non il principe che lo surclassa in tutto e pertutto, thaz it ! period. il principe infatti non espresse che elogi su pasolini, piu di quanti egli stesso meritasse e questa signori miei h un solo nome : grace ! and grace is very very rare nowadays ! quasi estinta !
infatti, stiamo pieni di analfabeti funzionali
Pasolini amava inculare bambini, riprenditi tu e i 50 anni del cazzo avanti
Awesome Sauce Ignorante, studia e abbi la dignità di tacere.
Non sai un cazzo e parli. Pasolini andava con ragazzi che si prostituivano, non ha mai costretto nessuno. Tutte le persone vicino a lui lo hanno descritto come l'uomo più buono al mondo. Semmai erano altri che hanno fatto violenza a lui, la gente come te che poi l'ha pure ammazzato
I veri uomini di una volta
TOTO'
mmm il genere di Totò una volta era considerato la sottocultura del proletariato e dei proletari,qualcosa di bassa qualità artistica per un popolo di bassa cultura e di scala sociale inferiore,oggi la commedia popolare è stata rivalutata dai critici e Totò era un principe perché si comportava in modo regale e parlava con un tono principesco dimostrando una cultura acquisita nel corso degli anni,il suo recitare film comici era un modo per fare capire proprio questo,Pasolini era affascinato dal mondo proletario ma veniva da una classe differente,privilegiata e per lui vi erano differenze sostanziali tra le classi sociali,Totò come qualsiasi altra persona libera che veniva da una classe sociale non privilegiata (acquisì titoli nobiliari dopo i 30 anni di età) sapeva bene che non esisteva nessuna sottocultura ma solo gente ignorante e colta a prescindere dal suo stato di nascita.Pasolini interpreta la commedia di Totò come uno stereotipo di vita del Totò comico che conosciamo ma si basa sulla sua idea (di Pasolini) di classe sociale,oggi l'idea di status sociale e cambiata,abbiamo combattuto per un idea democratica e sebbene sappiamo che si sono e ci saranno sempre i privilegiati possiamo fare distinzione tra raccomandati e artisti valutando le opere,la bravura di un artista non è da amputare alla sua classe sociale ma dalla sua crescita professionale e il contesto sociale dove è vissuto Totò è servito proprio a dare quell'impronta culturale e quel suo modo di fare principesco cresciuto negli anni della sua carriera,Pasolini dice che i principi sono molto taccagni ma in realtà le persone agiate e che vivono nel lusso non hanno proprio idea di cosa voglia dire soffrire la fame,non sono taccagni,non capiscono un mondo fatto di persone che lavorano faticosamente per sopravvivere e probabilmente nemmeno Pasolini può capirlo fino in fondo perché nato in un contesto differente rispetto a Totò che ha vissuto la sua giovinezza in quel contesto che racconta nelle sue commedie,il vero nobile di cuore è proprio Totò che conosce bene il valore di una mancia e cosa significa guadagnarsi il pane quotidiano con il sudore della fronte.
Ci vedo un pó di pregiuduzi nel classificare taccagna la nobiltà
@@marilynkandiski6791 difatti ho scritto che non sono taccagni ma non capiscono un certo contesto di vita,un problema attualissimo e se ascolti i discorsi di Pasolini ti rendi conto che interpreta a modo suo secondo i suoi canoni di vita,la figura del giullare per esempio raccontata da Dario Fo su un racconto del 1800: un uomo a cui vengono tolti tutti i suoi beni e costretto a vedere la moglie violentata davanti ai figli mentre dice al marito di non reagire,un uomo che non reagisce per non perdere davanti al suo padrone i suoi averi ma che poi capisce di perdere qualcosa di piu importante e diventa un giullare,pensa ai clown con la faccia triste,Totò è il comico che conosce cosa significa la povertà e cosa significa diventare nobili.
Beh...è sempre un piacere ascoltarlo
Penso che Pasolini sia così colto che se lo incontrassii sarei in serie difficoltà ad avere un dialogo
Oggi come oggi pochi riuscirebbero ad averci un dialogo, temo.. Non è sicuramente un problema solo tuo o mio
non era colto, era intelligente e profondo
Appartiene ad un epoca in cui il livello era molto più alto e non parlo di conoscenze o tecnologia ma parlo di spessore culturale e umano
@@MegaRobertino giusto
Anche io.
Grande Massimo Ranieri ti seguo da quando avevi accento napoletano
secondo me pasolini aveva ragione, voleva semplicemente dire che totò quando recitava si muoveva in margini molto ristretti, non potendo appunto derogare molto dal clichè della marionetta che tanto successo gli aveva dato, diventando a tratti la caricatura di sè stesso, anche quando faceva ruoli non prettamente comici. Non è una critica ma un dato di fatto, d'altronde tutti i comici di grande successo faticano ad uscire dal loro clichè-ruolo
Concordo..vedasi caso Chaplin-Charlot.A conferma di quanto fatto presente da te vi è una intervista di Peppino De Filippo in cui si evince lo stesso concetto.
Totò un Gigante, Pasolini un Grande intellettuale
Mia nonna conobbe Totò fuori dal set quando era giovane e mi disse sempre che non era certa della sua appartenenza all’aristocrazia , ma che “principe” lo era “de facto”, per modi, garbo, gentilezza ed eleganza . Poi ognuno ha le proprie idee ... media cultura dice Pasolini. Beh, non tutti i nobili sono intellettuali, anzi... ;)
Totò principe lo era veramente; adottato dal Marchese Gagliardi Focas ereditò da questo numerosi titoli nobiliari e se ne fece riconoscere altri (ufficialmente, si intende) in virtù della convenzione di appartenere ad un ramo decaduto della famiglia De Curtis, della quale prese poi ufficialmente il cognome insieme ad un'altra sequela di cognomi e titoli nobiliari, tant'è che il suo nome completo sarebbe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardis De Curtis di Bisanzio ed i suoi titoli nobiliari riconosciuti sono circa una decina.
E infatti Pasolini mica sta negando quello che dici😅
Un uomo di media coltura.
Totò era una marionetta????
Italiano perfetto.
Complimenti.
Amo Totò, oltre per quello che ha fatto anche perché di media cultura come me, magari per via del mestiere certamente più di me ma comunque sempre di media cultura