Buonasera sig. Nesler, come dice lei il foglio di nylon accentua la formazione di umidità soprattutto nella zona centrale, e data la scarsa coibentazione dei tetti che normalmente vengono utilizzati in caso di gocciolamento sopra il glomere può creare non pochi problemi, difatti un'ape bagnata è un'ape morta soprattutto d'inverno... In aggiunta (o anche in mancanza), si potrebbe e dovrebbe ritagliare un bel pezzo di xps da 6 cm (dal costo irrisorio) da inserire all'interno del coprifavo per coibentare bene il tetto (in inverno come in estate) in modo da permettere la formazione della condensa solo sulle pareti laterali, il che non crea alcun problema alle api anzi, permette loro di utilizzare quell'acqua senza la necessità di doversela procacciare con temperature esterne basse.
Salve! Sono in centro Italia e nel coprifavo d'inverno metto i fogli di giornale, trattengono l'umidità e il freddo,tipo come facevano i ciclisti una volta che si mettevano il giornale sotto la maglia!
Buongiorno, qui da me in pianura padana come si farebbe a nutrire con candito? Perché senza telo ci sarebbe tanta camera d'aria. E se si lascia coprifavo in posizione normale non sempre le api riescono a raggiungere il cibo dal buco. Io vedo che con alcune coperte appoggiate sopra al telo evito ponte termico e quindi condensa e lascio aperto il fondo. Cosi vedo poche goccioline di condensa.
La scarsa capacità decisionale e di valutazione genera piccoli cloni,così se qualcuno mette il telo allora tutti lo mettono a seguire,senza ancora una volta capire che gli areali sono diversi ed ogni zona ha le proprio caratteristiche
Chi si è inventato questa protica secondo me ha istinti autoòesionistici. Se tutti dicono che le api sono benissimo in grado di sopportare temperature basse non capisco a cosa può essere utile?
Buonasera sig. Nesler, come dice lei il foglio di nylon accentua la formazione di umidità soprattutto nella zona centrale, e data la scarsa coibentazione dei tetti che normalmente vengono utilizzati in caso di gocciolamento sopra il glomere può creare non pochi problemi, difatti un'ape bagnata è un'ape morta soprattutto d'inverno... In aggiunta (o anche in mancanza), si potrebbe e dovrebbe ritagliare un bel pezzo di xps da 6 cm (dal costo irrisorio) da inserire all'interno del coprifavo per coibentare bene il tetto (in inverno come in estate) in modo da permettere la formazione della condensa solo sulle pareti laterali, il che non crea alcun problema alle api anzi, permette loro di utilizzare quell'acqua senza la necessità di doversela procacciare con temperature esterne basse.
Salve! Sono in centro Italia e nel coprifavo d'inverno metto i fogli di giornale, trattengono l'umidità e il freddo,tipo come facevano i ciclisti una volta che si mettevano il giornale sotto la maglia!
Buonasera maestro.
Io utilizzo fogli di lana , quella delle coperte elettriche, con coprifavo girato
Il celofan non mi piace come ecologia .
Buongiorno, qui da me in pianura padana come si farebbe a nutrire con candito? Perché senza telo ci sarebbe tanta camera d'aria. E se si lascia coprifavo in posizione normale non sempre le api riescono a raggiungere il cibo dal buco. Io vedo che con alcune coperte appoggiate sopra al telo evito ponte termico e quindi condensa e lascio aperto il fondo. Cosi vedo poche goccioline di condensa.
La scarsa capacità decisionale e di valutazione genera piccoli cloni,così se qualcuno mette il telo allora tutti lo mettono a seguire,senza ancora una volta capire che gli areali sono diversi ed ogni zona ha le proprio caratteristiche
Chi si è inventato questa protica secondo me ha istinti autoòesionistici. Se tutti dicono che le api sono benissimo in grado di sopportare temperature basse non capisco a cosa può essere utile?