@@MauryExplorer_ il problema non è così "filosofico", ma sta più nel come uno vuole vivere la vita. Te hai ragione, infatti io ogni singolo minuto della mia vita scelgo cosa fare (o non fare), ma se intendo la passività come non riuscire ad essere produttivi, come non fare qualcosa di utile, allora quello (per me) è un problema
Il mito dell'identità da ricercare è un tema che anche a mio avviso è cardine nel modo in cui gestiamo noi stessi, sicuramente dovrò farci un video! Bravo Rick, ottimo lavoro
Questi sono strumenti concreti per la crescita personale, non tutti quei Tony Robbins che promuovono fantasie edulcorate che ti danno l'illusione di cambiare la tua vita in un giorno. Il cambiamento si affronta giorno per giorno, realizzando prima di tutto come stanno le cose realmente, anche se fa male
Quello che dici è giusto e bello... Ma non tutto ciò che è giusto e bello è sempre vero. I Calvinisti - per riprendere un tuo esempio - che vedono nel successo la benedizione del Signore, dimenticano che il successo si può ottenere in vari modi, usando il compromesso, la disonestà o gli imbrogli...a volte anche usando del proprio merito! Inoltre molti uomini o donne che hanno avuto successo ed sono - almeno per chi li vede dall'esterno - delle persone riuscite e capaci di esprimere il meglio di sé, sono in realtà persone prigioniere di un mondo che le usa e le fa entrare dentro un moule dal quale non sanno più come uscirne... Credo che effettivamente l'uomo è sempre più e sempre meno di quello che crede o riesce a mostrare. È semplicemente il dramma inesauribile dell'uomo.
Rick, questo tuo intervento va nella mia personale “top 3 di rickdufer”. Hai praticamente “scritto raccontandolo improvvisando” un libro/corso di crescita personale pazzesco. Grazie 🙏🏼
ho trovato el suo canale youtube perche eto imparando litaliana, ma me diventato un tifoso dell contenuti molto interesante del qualle te parla. saluti dal Venezuela, me scuso per il mio italiano, ma questo tipo di canalli me aiuta davvero.
Visto che stai imparando penso che correggerti ti possa aiutare. "Ho trovato il tuo canale RUclips cercando di imparare l'italiano, ora sono un appassionato dei contenuti perché li trovo molto interessanti. Saluti dal Venezuela, mi scuso per il mio italiano, questo tipo di canali mi stanno davvero aiutando." :)
Mi ricorda quando lessi "La Nube Purpurea". Il protagonista si trovava solo sulla terra ,dopo che l'umanità era sparita per questa misteriosa "nube" , e si chiedeva cosa fare ora che non aveva più l'attenzione di qualcuno. La domanda che poneva era : " faresti quello che fai comunque, perchè a te sembra giusto, anche se non avessi la possibilità che qualcuno lo sappia" ? "Fino a che punto credi in quello che fai?"
La domanda in sè è interessante, ma secondo me è molto importante ricordare che siamo animali sociali, e la nostra vita è determinata dalla condivisione della vita stessa con altre persone. Quello che voglio dire è: anche se crediamo fino in fondo a ciò che facciamo, spesso lo facciamo proprio perchè questo ha un impatto sugli altri o può essere condivisibile. Per esempio, la maggior parte degli impieghi, e quindi dei corsi di studio che offrono una formazione per quegli impieghi, perderebbero di senso se fossimo soli. Il volontariato non esisterebbe. La militanza politica e l'attivismo neppure. Non avrebbe senso fare la raccolta differenziata o fare delle scelte etiche nei consumi. Non avrebbe senso produrre nulla perchè nessuno ne gioverebbe. Si potrebbero passare le giornate a leggere, a fare sport, meditazione, musica o arte in generale, ma non ci sarebbe nessuno con cui condividere le nostre esperienze, scoperte, dubbi, creazioni. È piuttosto evidente che se fossimo soli al mondo il nostro comportamento e i nostri interessi cambierebbero per forza di cose. (Supponendo poi che sia psicologicamente sostenibile)
"È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente". Mi hai fatto venire in mente questa frase di Italo Svevo che è altrettanto uno schiaffo prezioso come quest'episodio. Credo che in quarantena questa tendenza si sia esacerbata e che ci siamo accomodati in essa, dovendoci adattare alla situazione particolare. Ci riflettevo da tempo dato che mi accorgo di caderci continuamente. Grazie per aver dato voce a questo pensiero.
6:45 comprendo la frecciatina rivolta alle persone religiose, ma non mi pare esatto dire che per essi il significato sta altrove rispetto alle loro azioni, ma proprio no. Il pensiero cristiano, così come quello buddista, induista e via dicendo prevede che tu sia tutta una serie di azioni che devi fare o almeno cerchi di fare il più possibile. Non vi è alienazione, vi è solo il voler dare un significato alle proprie azioni.
Rick parleresti di hikikomori? Sarebbe interessante sentire il tuo punto di vista al riguardo oltre al fatto che si ricollegherebbe bene, a mio parere, a questo argomento
Ultimamente sto affrontando questo argomento con il mio psicoterapeuta, è un tema fondamentale, grazie per averlo affrontato. Tra l'altro mi torna in mente Italo Svevo: "è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente."
@@AndriyTraceLine perché secondo me coglie esattamente uno dei punti chiave :) E mi rimase impressa quando lessi La coscienza di Zeno parecchi anni fa, ci ripenso spesso.
Per citare una canzone di Bassi Maestro: "La vita spezza il corso stesso degli eventi Più ti eviti più tutto ciò che sei È ciò che poi diventi" Una cogitata con Bassi? ;)
È proprio il video che stavo cercando e di cui avevo bisogno, specialmente in questi giorni. Mi sto accorgendo ultimamente di essere costantemente e continuamente di fronte ad un bivio: da una parte c'è il fare e sbagliare per poi pentirmi e sentirmi stupido e soprattutto in colpa, dall'altra parte c'è invece il non-fare per tutelarmi ed evitare di fare cose stupide ma vivendo così nella noia e nella sensazione che stia sprecando il mio tempo. Premetto che non ho ancora finito di vedere tutto il video perché sono davvero molto stanco in questo momento che non riesco, ora, a rimanere pienamente concentrato per ulteriore tempo, ma vorrei azzardare comunque a sollevare l'ipotesi per il quale FORSE la nostra sofferenza mentale può derivare proprio da questo tema trattato nel video: ovvero probabilmente stiamo male perché in fondo crediamo che noi siamo altro, cioè siamo esseri più "elevati", rispetto ai semplici e quotidiani gesti ed azioni che compiamo durante le nostre giornate, cioè è questa forse quella cosa che crea quella particolare sensazione di attrito interiore tra quello che facciamo/diciamo e quello che vorremmo o avremmo voluto raggiungere/ottenere/diventare attraverso quelle azioni che compiamo. E ancora una volta (in base a quanto personalmente detto) mi viene nuovamente in mente quell'approccio buddhista alla vita secondo il quale ci si deve concentrare sul momento presente e in quello che si fa e dove si è in questo preciso istante, invece di pensare a dove potremmo arrivare e cosa potremmo ottenere da determinate azioni; forse è proprio questa la chiave di volta: il pensare di fare qualcosa per raggiungere qualcos'altro, ci fa inevitabilmente fare cose stupide perché guidati da una mente distorta; mentre se noi fossimo più semplici, concreti e concentrati sul momento presente, allora le azioni che compiamo saranno molto più in linea con ciò che veramente, ma soprattutto semplicemente, noi siamo... ovvero quelle precise azioni concrete senza i sé e senza i pensieri dei possibili scenari alternativi dei vari "se fosse andata così", "e se invece avessi fatto" + le loro annesse emozioni e sensazioni di rigetto e distacco da ciò che abbiamo detto e fatto.
Il problema è che spesso le persone non sono come sembrano, ciò che pensano è molto distante dai loro gesti e le loro azioni, che non sono altro che un mezzo per manipolare gli altri e portare acqua al proprio mulino. Qual è quindi la loro vera identità?
infatti Rick qui ha chiaramente toppato, del resto, non è mica infallibile per quanto si districhi nella filosofia è un essere umano con le sue valutazioni ed è perfettamente possibile per lui affidarsi a conclusioni che stanno in piedi solo per metà
Ho ascoltato il podcast su Spotify e son venuto qui solo per dire quanto mi sia piaciuta questa puntata di Daily Cogito. Davvero illuminante, grazie Rick!
Guardare i cagnolini, ma almeno con la consapevolezza di ciò che si sta facendo. D'altra parte la richiesta di perfezione è indotta dall'esterno, come tutto il resto. Grande saggezza contiene l'accettazione del limite e odiosa falsità ritenere di non averne alcuno, soprattutto argomentando a proprio favore!
L'anima (fingendo che se ne abbia una definizione univoca e definita) comunque è direttamente collegabile a come impegnamo le nostre risorse, anche temporali. E questo è valido, credo, universalmente e anche nel pensiero Cristiano.
Sono d'accordissimo con te. Quanto e' diffcile domare l'indolenza e la pigrizia. Marco Aurelio e Seneca danno dei buoni consigli al riguardo, secondo il mio modestissimo parere. A presto.
Ora penso a quanto tempo dell'ultimo anno ho passato a sentire gli youtuber chiedermi di sostenerli con il patreon e credo che abbandonare youtube dopotutto non sia una così brutta scelta
Ho trovato il video davvero molto interessante e ricco di spunti di riflessione, come al solito. Ma forse diversamente dal solito ho colto nella tua descrizione di identità qualcosa che non avevo mai davvero considerato, ovvero il fatto che essa dipendesse così tanto dagli altri, da quello che gli altri pensano e vedono di ciò che siamo. Ecco questo mi ha davvero messo in moto un turbinio di pensieri riguardo a ciò che sono e a quanto davvero poco io possa controllarlo, soprattutto perchè la questione degli altri mi tocca nel profondo, dal momento che mi sento davvero tanto influenzata da essi e spesso fatico a elevarmi da ciò che penso che pensino di me o dall'idea che credo abbiano di me, ma ho sempre pensato che questo non riguardasse me e che la chiave per uscirne fosse piuttosto trovare un modo per distanziarmici piuttosto che considerarla una parte incontrollabile della mia identità. Mi hanno incuriosito in tal merito le "percentuali" ipotetiche che hai assegnato ad ogni punto. Sarei curiosa di approfondire l'argomento magari con qualche lettura e capire come sei arrivato a ipotizzare queste stime percentuali. Grazie mille davvero per quello che fai come al solito ormai sei diventato fondamentale
I primo minuto, è tutto Sartre. (Essere e il nulla) C'è un po' di Heidegger (essere e tempo). 😉 ....ma soprattutto di Rick Dufer, e questo è ciò che più piace.
comunque concordo in linea di massima, però io sono uno di poco meno di 8 miliardi quindi non conto, quindi ciò che sono comunque non conta , e di conseguenza ciò che faccio non conta(non è un pensiero comodo perché mi toglie soddisfazione quando faccio qualcosa di giusto )
Sulla visione religiosa cristiana le cose non stanno proprio così, un esempio è il discernimento degli spiriti di Sant’Ignazio di Loyola, il fondatore dei gesuiti.
Grazie Rick mi hai aperto gli occhi. Passando troppo tempo a casa da solo, purtroppo, ho separato sempre più la mia sfera privata da quella sociale, perciò quando venivo giudicato dalle persone a me vicine credevo che la loro descrizione non mi rispecchiasse, che io fossi meglio di così. Mi sento costantemente addosso una maschera rappresentante solo il peggio di me, ma in realtà quello sono io. Devo cambiare ciò che faccio (e abbonarmi al tuo canale Twich).
Questa é merda seria. Ho visto il tuo video sulla felicità, "possiamo davvero essere felici?". Ultimamente sto ragionando su questi temi e ieri ho iniziato a leggere il De tranquillitate animi, pazzesco. Sono colpevole di pensare a quello che é il modo giusto di fare le cose in maniera dissonante da come le finisco a fare nell'effettivo. La chiamo la grande 'e', ovvero la capacità di pensare al modo ideale _e_ mettere in pratica veramente, dopo. Modestamente, ti dico, conosco un sacco di cose dei più svariati ambiti, ma la mia indisponenza a starmene buono e calmo, a leggere il manuale del corso di università dall'inizio alla fine mi rende un jack of all trades but master of none. La retorica del "prima il dovere e poi il piacere" non mi è mai entrata in testa... Penso che viviamo in un epoca che prefigura il rinascimento della psicologia e delle scienze cognitive. Questo non solo perchè (e mi piace pensare che sarà il mio mestiere) stiamo esplorando le intelligenze artificiali, ma anche perchè la velocità dei tempi moderni dettata da Internet ci schiaccia. L'unica soluzione è staccare il wifi, insomma, usare bene il tempo, ridurre le distrazioni. E questo modo di fare stoico lo sto mettendo in pratica solo ultimamente. A volte è difficile e si deve ricominciare da capo, però è parte del gioco :) Qualcuno qualche volta disse: "Il libero arbitrio è il sentimento di sintonia con l'universo" e forse non ho mai sentito cosa piú vera
Edit di fine video: questa storia di segnarsi le cose che si fanno durante la giornata su un agenda, invece che (ma non escludendo di) segnarsi quello che si desidera fare nel futuro, forse é la svolta la inizio a fare oggi
@@xirtaW Fai bene bro è una cosa utile. Utile in senso utilitaristico, la hustle culture in qualche modo è una delle tante risposte allo stordente relativismo che si presenta a te, ad una mente pensante, quando si immerge nelle cose della vita. Siamo degli esseri gödelianamente limitati nel nostro sistema. Le religioni, anche salto di fede che c'è nella scienza ci fanno parlare di cose un po' più elevate di quanto è nel nostro domino. Wittgenstein diceva che su ciò di cui non si può parlare si deve tacere, ma a me non piace tacere, quindi parlo e il risultato lo vedrò solamente dopo
Più che dire che la tua anima è anche ciò che fai, direi che, anima a parte, la tua parte incarnata o comunque il te umano di adesso è certamente determinato dalle tue azioni, a prescindere dalla qualità della tua anima, quindi a prescindere dalla tua realtà ontologica; al punto che ogni discorso su un'eventuale destino già scritto, essendoci comunque inaccessibile se non a livello speculativo, può tranquillamente esser messo da parte, per agire in questa vita con la convinzione di costruircela con le nostre azioni, almeno per quanto riguarda ciò che è in nostro potere fare. Per dirla in modo estremamente semplice: che cosa c'è venuta a fare l'anima sulla Terra (o che cosa ci è stata mandata a fare, per chi preferisce), se non per vivere da essere umano? E l'essere umano come si "guadagna" la propria vita, se non agendo, facendo e pensando, non lasciando cioè che la vita lo conduca, ma cercando esso stesso di condurre la propria vita? Affermo ciò che affermo da spiritualista convinto del trascendente, nel senso che io sono uno di quelli che è convinto che esista qualcosa che qualcuno chiama "anima". Mille grazie.
Caro Rick, vorrei portare alla tua attenzione il seguente fatto: la continuità dell'"anima" è contrapposta alla discontinuità della stessa. Non facciamo mai esperienza diretta della continuità se non tramite il mero ricordo (che non mi sebra il metodo migliore per la conoscenza). Invece, della discontinuità, facciamo sempre esperienza: siamo impegnati in qualcosa? Osservo la discontinuità dell'"anima". Quindi la nostra "anima", qualunque cosa sia, non è definita da ciò che abbiamo fatto nel passato a patto che si stia facendo qualcosa nel presente. Il tuo ragionamento cade per chi ha una concezione "discontinua" dell'anima: non è ciò che hai fatto che determina la tua anima, bensì quello che stai facendo. (ricordo che la discontinuità avviene unicamente mediante l'azione che impedisce il ricordo)
Rick, c'è solo un piccolo problema. Che non sembra che la nostra autocoscienza abbia libertà di scelta, ma sia predeterminata. Se il tuo cervello ha già deciso cosa fare prima che tu ne sia consapevole, dove stanno "le cose che sono in tuo potere" Praticamente i punti 2 e 3 cadono...no? Sui desideri non saprei, perché non so cosa siano i desideri a livello neurdcientifico. Qualcuno che ne sa di piu?
Hai ragione ad affermare che spesso la religione è un modo comodo per de-responsabilizzarsi, per mettere al sicuro il proprio Io suddividendo ciò che siamo da ciò che mostriamo di essere. Ma la religione è in questo caso solo un mezzo dietro il quale nascondersi, perché dietro vi sta la paura, quella della consapevolezza, dell'ammissione anche solo a noi stessi di essere solo ciò che siamo, granelli di polvere.
Personalmente penso che in fondo siamo solo degli esseri egoisti che cercano solo il soddisfacimento del proprio piacere e che agiscono per interesse nonostante stiamo a raccontarcela. Anche le relazioni amorose e amicali fondalmentalmente servono a confermare l'idea che abbiamo di noi stessi e del mondo. Si e' vero esiste il confronto che in parte puo' farci cambiare idea ma solo se lo riteniamo per noi di interesse. Anche in un dialogo con uno sconosciuto se questo ci fa parlare di noi stessi e dei nostri interessi e magari ci da ragione lo riteniamo simpatico. Se invece ci contraddice alla lunga lo riteniamo stupido e non vogliamo farlo diventare nostro amico. Ci associamo come i branchi degli animali solo per interesse reciproco e ci spartiamo la preda cacciata. Lo stesso sistema capitalistico che poi e' il sistema economico che si e' affermato nel mondo, e' l'emblema dell'egoismo umano, del soddisfacimento del proprio interesse personale a scapito degli altri (o meglio agli altri toccano le briciole). Come dice anche il famoso film fight club veniamo cresciuti con l'idea che dobbiamo diventare chissa' chi e conquistare il mondo ma inevitabilmente veniamo frustrati dovendoci scontrarr con gli interessi delle altre persone. Allora non riusciamo a conquistare quella ragazza che ci piace o non riusciamo a diventare popolari in quel gruppo di persone che ci interessa e vengono fuori tutte le pare mentali. Semplicemente dobbiamo renderci conto che niente ci e' dovuto nel mondo e che non siamo speciali. Gia' se riusciamo a ottenere delle piccole soddisfazioni per soddisfare il nostro ego e' tanto e dobbiamo accontentarci. In fondo la vita e' semplice. Siamo ancora animali nelle nostre dinamiche sociali
0:10 No! noi siamo anche ciò che siamo e non solo ciò che facciamo perchè ciò che facciamo è soltanto il risultato di ciò che pensiamo e vogliamo e ciò che pensiamo e vogliamo è il risultato di ciò che siamo. Ciò che facciamo può modificare sicuramente ciò che saremo in futuro ma non può essere considerato ciò che siamo nella sua interezza,anzi.
A proposito del calvinismo e del luteranesimo Rick , questa e' la versione che abbiamo creduto a lungo in Italia , lo so sulla base di Max Weber "Lo spirito protestante e l etica del capitalismo" , ma poi ho scoperto tra l altro vivendo proprio in Germania , che in realta' e' l esatto contrario ! Infatti Martin Lutero e ci faccio rientrare anche il Calvinismo come religione protestante , afferma che la salvezza avviene "per sola fede" con il risultato per me sconcertante , che la salvezza avviene per effetto della predestinazione , quindi e' del tutto indifferente l operato dell uomo su questa terra , quindi il successo economico. Da cio' deriva , in conclusione , che valuta positivamente l azione terrena molto piu' il Cattolicesimo .
Io cerco di essere il piu coerente possibile. la mia azione può migliorare me stesso e il mondo in cui vivo ma sono consapevole che non posso risolvere problemi piu grandi come il cambiamento climatico. Posso indossare la mascherina e fare il vaccino ma non posso risolvere la pandemia. Posso dare il meglio sul luogo di lavoro ma non posso impedire che la mia azienda chiuda, non posso evitare il fallimento di un qualcosa su cui non ho controllo. Quindi posso agire su me stesso. Per me è un atto liberatorio parlare apertamente se la mia idea non corrisponde a ciò che faccio. vabbè io penso che la coerenza debba essere un valore
Rick,ma se io sono le mie amicizie, quando scelgo di romperne una,allora sto anche amputando una parte di me, facendo ciò, potrò rimpiazzare quella parte con un altra amicizia?( perciò una nuova parte di me) o è una di quelle cose finite?
Quindi Ric se io sono ciò che faccio ma non riesco a fare niente io non sono? Questo fatto che me stessa dipenda solo da me e dal mio agire pratico e non da qualche me “a priori” è davvero una responsabilità troppo grande che non mi riesco a prendere
A riprova di ciò, le identità virtuali: una scheda basata su tante piccole informazioni (i cookie) riesce a definire abbastanza accuratamente i nostri interessi
...ed ascoltare Daily Cogito è una delle cose che, inserita nell’equazione dell’energia vitale, torna sempre almeno un pareggio del bilancio. Grazie Riccardo per l’ispirazione, arriva in un momento importante!
Continuo a riguardarmi l'introduzione e per qualche motivo mi ricorda la bombtrack dei rage against the machine per la forza dirompente che ti lascia .Grande Rick
Video stupendo, mi hai come svegliato da un periodo di passività totale causa covid e tutta la situazione derivante 9:40 Ps. Ma quindi mi stai dicendo che ora sono “10 ore di sei stato rubinato”
![[Limbus Company - Teaser] Season5 - Oblivion](http://i.ytimg.com/vi/8anKuEeZLeI/mqdefault.jpg)
Credo che questo video sia arrivato al momento giustoper tirarmi fuori dalla passività completa
Lol davvero... Sarà un mese che non riesco ad alzarmi dal letto diocan
Esattamente, ti mangia veramente... Usciamone fuori!
@@marcoottina654 Dirlo all'una di notte lo rende mistico hahaha
si è davvero completamente passivi ?
@@MauryExplorer_ il problema non è così "filosofico", ma sta più nel come uno vuole vivere la vita. Te hai ragione, infatti io ogni singolo minuto della mia vita scelgo cosa fare (o non fare), ma se intendo la passività come non riuscire ad essere produttivi, come non fare qualcosa di utile, allora quello (per me) è un problema
Il mito dell'identità da ricercare è un tema che anche a mio avviso è cardine nel modo in cui gestiamo noi stessi, sicuramente dovrò farci un video! Bravo Rick, ottimo lavoro
Questi sono strumenti concreti per la crescita personale, non tutti quei Tony Robbins che promuovono fantasie edulcorate che ti danno l'illusione di cambiare la tua vita in un giorno.
Il cambiamento si affronta giorno per giorno, realizzando prima di tutto come stanno le cose realmente, anche se fa male
Magnifico: uno dei pochi video che non è necessario mettere a velocità 1,25x, anzi.
Poi ci sono io che li ascolto sempre a 1,5 ahahah
Severo ma giusto. Grazie 💪💪❤️
LMAO adesso vado a guardarmi 12 ore di un ciccione che mangia crostacei
Il ritratto di Dorian Gray in a nutshell.
Comunque c'avevo da farmi la doccia post corsa 30 minuti fa, accidenti a te.
Mi iscrivo con indignazione.
Grazie Rick, bellissimo video
Ok domani smetto di prendere a sassate i pipistrelli, ma domani.
Bel video Rick hai dato parecchi spunti, e diradato un po di brain fog.
Quindi, ho dignità per quello che faccio e non x quello che sono... O la dignità umana è legata a qualcos'altro?
Quello che dici è giusto e bello...
Ma non tutto ciò che è giusto e bello è sempre vero. I Calvinisti - per riprendere un tuo esempio - che vedono nel successo la benedizione del Signore, dimenticano che il successo si può ottenere in vari modi, usando il compromesso, la disonestà o gli imbrogli...a volte anche usando del proprio merito! Inoltre molti uomini o donne che hanno avuto successo ed sono - almeno per chi li vede dall'esterno - delle persone riuscite e capaci di esprimere il meglio di sé, sono in realtà persone prigioniere di un mondo che le usa e le fa entrare dentro un moule dal quale non sanno più come uscirne...
Credo che effettivamente l'uomo è sempre più e sempre meno di quello che crede o riesce a mostrare. È semplicemente il dramma inesauribile dell'uomo.
Bravo!
Questo video ha fatto male, grazie Rick
Rick, questo tuo intervento va nella mia personale “top 3 di rickdufer”.
Hai praticamente “scritto raccontandolo improvvisando” un libro/corso di crescita personale pazzesco.
Grazie 🙏🏼
ho trovato el suo canale youtube perche eto imparando litaliana, ma me diventato un tifoso dell contenuti molto interesante del qualle te parla. saluti dal Venezuela, me scuso per il mio italiano, ma questo tipo di canalli me aiuta davvero.
Visto che stai imparando penso che correggerti ti possa aiutare.
"Ho trovato il tuo canale RUclips cercando di imparare l'italiano, ora sono un appassionato dei contenuti perché li trovo molto interessanti. Saluti dal Venezuela, mi scuso per il mio italiano, questo tipo di canali mi stanno davvero aiutando."
:)
@@oplalapo2204 grazie mille
@@marioguillen187 prego :)
Mi ricorda quando lessi "La Nube Purpurea". Il protagonista si trovava solo sulla terra ,dopo che l'umanità era sparita per questa misteriosa "nube" , e si chiedeva cosa fare ora che non aveva più l'attenzione di qualcuno. La domanda che poneva era : " faresti quello che fai comunque, perchè a te sembra giusto, anche se non avessi la possibilità che qualcuno lo sappia" ? "Fino a che punto credi in quello che fai?"
La domanda in sè è interessante, ma secondo me è molto importante ricordare che siamo animali sociali, e la nostra vita è determinata dalla condivisione della vita stessa con altre persone. Quello che voglio dire è: anche se crediamo fino in fondo a ciò che facciamo, spesso lo facciamo proprio perchè questo ha un impatto sugli altri o può essere condivisibile.
Per esempio, la maggior parte degli impieghi, e quindi dei corsi di studio che offrono una formazione per quegli impieghi, perderebbero di senso se fossimo soli. Il volontariato non esisterebbe. La militanza politica e l'attivismo neppure. Non avrebbe senso fare la raccolta differenziata o fare delle scelte etiche nei consumi. Non avrebbe senso produrre nulla perchè nessuno ne gioverebbe. Si potrebbero passare le giornate a leggere, a fare sport, meditazione, musica o arte in generale, ma non ci sarebbe nessuno con cui condividere le nostre esperienze, scoperte, dubbi, creazioni. È piuttosto evidente che se fossimo soli al mondo il nostro comportamento e i nostri interessi cambierebbero per forza di cose. (Supponendo poi che sia psicologicamente sostenibile)
Libro stupendo
Vorrei leggerlo da tempo. È un libro che consiglieresti? :)
"È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente". Mi hai fatto venire in mente questa frase di Italo Svevo che è altrettanto uno schiaffo prezioso come quest'episodio. Credo che in quarantena questa tendenza si sia esacerbata e che ci siamo accomodati in essa, dovendoci adattare alla situazione particolare. Ci riflettevo da tempo dato che mi accorgo di caderci continuamente. Grazie per aver dato voce a questo pensiero.
6:45
comprendo la frecciatina rivolta alle persone religiose, ma non mi pare esatto dire che per essi il significato sta altrove rispetto alle loro azioni, ma proprio no. Il pensiero cristiano, così come quello buddista, induista e via dicendo prevede che tu sia tutta una serie di azioni che devi fare o almeno cerchi di fare il più possibile. Non vi è alienazione, vi è solo il voler dare un significato alle proprie azioni.
Che mazzate che danno certi podcast...
Rick parleresti di hikikomori? Sarebbe interessante sentire il tuo punto di vista al riguardo oltre al fatto che si ricollegherebbe bene, a mio parere, a questo argomento
Ultimamente sto affrontando questo argomento con il mio psicoterapeuta, è un tema fondamentale, grazie per averlo affrontato.
Tra l'altro mi torna in mente Italo Svevo: "è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente."
Davvero ci è venuta in mente la stessa frase? L'altro ieri ho lasciato un commento citando proprio questa frase di Svevo. Incredibile ahaha
@@AndriyTraceLine perché secondo me coglie esattamente uno dei punti chiave :)
E mi rimase impressa quando lessi La coscienza di Zeno parecchi anni fa, ci ripenso spesso.
Per citare una canzone di Bassi Maestro:
"La vita spezza il corso stesso degli eventi
Più ti eviti più tutto ciò che sei
È ciò che poi diventi"
Una cogitata con Bassi? ;)
Che significa? domanda senza malizia
Per rimanere in tema rap, anche l'outro di Denti di Marracash in Persona è una citazione azzeccatissima
Ciao, leggi il commento che ho scritto sopra. Quella citazione ti potrebbe far capire. Altrimenti dimmelo che a quel punto te lo spiego
Ma come ho fatto ad essere così cieco!?!? I pensieri che condividi in questo video mi hanno aperto un mondo. complimenti, davvero un bel video...
The title hits hard
È proprio il video che stavo cercando e di cui avevo bisogno, specialmente in questi giorni.
Mi sto accorgendo ultimamente di essere costantemente e continuamente di fronte ad un bivio: da una parte c'è il fare e sbagliare per poi pentirmi e sentirmi stupido e soprattutto in colpa, dall'altra parte c'è invece il non-fare per tutelarmi ed evitare di fare cose stupide ma vivendo così nella noia e nella sensazione che stia sprecando il mio tempo.
Premetto che non ho ancora finito di vedere tutto il video perché sono davvero molto stanco in questo momento che non riesco, ora, a rimanere pienamente concentrato per ulteriore tempo, ma vorrei azzardare comunque a sollevare l'ipotesi per il quale FORSE la nostra sofferenza mentale può derivare proprio da questo tema trattato nel video: ovvero probabilmente stiamo male perché in fondo crediamo che noi siamo altro, cioè siamo esseri più "elevati", rispetto ai semplici e quotidiani gesti ed azioni che compiamo durante le nostre giornate, cioè è questa forse quella cosa che crea quella particolare sensazione di attrito interiore tra quello che facciamo/diciamo e quello che vorremmo o avremmo voluto raggiungere/ottenere/diventare attraverso quelle azioni che compiamo. E ancora una volta (in base a quanto personalmente detto) mi viene nuovamente in mente quell'approccio buddhista alla vita secondo il quale ci si deve concentrare sul momento presente e in quello che si fa e dove si è in questo preciso istante, invece di pensare a dove potremmo arrivare e cosa potremmo ottenere da determinate azioni; forse è proprio questa la chiave di volta: il pensare di fare qualcosa per raggiungere qualcos'altro, ci fa inevitabilmente fare cose stupide perché guidati da una mente distorta; mentre se noi fossimo più semplici, concreti e concentrati sul momento presente, allora le azioni che compiamo saranno molto più in linea con ciò che veramente, ma soprattutto semplicemente, noi siamo... ovvero quelle precise azioni concrete senza i sé e senza i pensieri dei possibili scenari alternativi dei vari "se fosse andata così", "e se invece avessi fatto" + le loro annesse emozioni e sensazioni di rigetto e distacco da ciò che abbiamo detto e fatto.
Una vita eterna di Cicciogamer, penso che se andassi all'inferno questo sarebbe il contrappasso
Il problema è che spesso le persone non sono come sembrano, ciò che pensano è molto distante dai loro gesti e le loro azioni, che non sono altro che un mezzo per manipolare gli altri e portare acqua al proprio mulino. Qual è quindi la loro vera identità?
infatti Rick qui ha chiaramente toppato, del resto, non è mica infallibile per quanto si districhi nella filosofia è un essere umano con le sue valutazioni ed è perfettamente possibile per lui affidarsi a conclusioni che stanno in piedi solo per metà
Ho ascoltato il podcast su Spotify e son venuto qui solo per dire quanto mi sia piaciuta questa puntata di Daily Cogito. Davvero illuminante, grazie Rick!
Mi ha fatto paura sentir parlare di vita eterna. Se credessi di averla cercherei di uccidermi anche da morta...
Seneca joined the chat
Guardare i cagnolini, ma almeno con la consapevolezza di ciò che si sta facendo. D'altra parte la richiesta di perfezione è indotta dall'esterno, come tutto il resto. Grande saggezza contiene l'accettazione del limite e odiosa falsità ritenere di non averne alcuno, soprattutto argomentando a proprio favore!
L'anima (fingendo che se ne abbia una definizione univoca e definita) comunque è direttamente collegabile a come impegnamo le nostre risorse, anche temporali. E questo è valido, credo, universalmente e anche nel pensiero Cristiano.
Sono d'accordissimo con te. Quanto e' diffcile domare l'indolenza e la pigrizia. Marco Aurelio e Seneca danno dei buoni consigli al riguardo, secondo il mio modestissimo parere. A presto.
Ora penso a quanto tempo dell'ultimo anno ho passato a sentire gli youtuber chiedermi di sostenerli con il patreon e credo che abbandonare youtube dopotutto non sia una così brutta scelta
Ho trovato il video davvero molto interessante e ricco di spunti di riflessione, come al solito. Ma forse diversamente dal solito ho colto nella tua descrizione di identità qualcosa che non avevo mai davvero considerato, ovvero il fatto che essa dipendesse così tanto dagli altri, da quello che gli altri pensano e vedono di ciò che siamo. Ecco questo mi ha davvero messo in moto un turbinio di pensieri riguardo a ciò che sono e a quanto davvero poco io possa controllarlo, soprattutto perchè la questione degli altri mi tocca nel profondo, dal momento che mi sento davvero tanto influenzata da essi e spesso fatico a elevarmi da ciò che penso che pensino di me o dall'idea che credo abbiano di me, ma ho sempre pensato che questo non riguardasse me e che la chiave per uscirne fosse piuttosto trovare un modo per distanziarmici piuttosto che considerarla una parte incontrollabile della mia identità. Mi hanno incuriosito in tal merito le "percentuali" ipotetiche che hai assegnato ad ogni punto. Sarei curiosa di approfondire l'argomento magari con qualche lettura e capire come sei arrivato a ipotizzare queste stime percentuali. Grazie mille davvero per quello che fai come al solito ormai sei diventato fondamentale
"se mi circondo di stronzi che non mi conoscono, Divento uno stronzo che non mi conosco" ho visto la luce!
Rick ma se l'intero mondo combatte per la nostra attenzione, nemmeno di te ci si po' fidare.
I primo minuto, è tutto Sartre. (Essere e il nulla)
C'è un po' di Heidegger (essere e tempo). 😉
....ma soprattutto di Rick Dufer,
e questo è ciò che più piace.
Il tempo trascorso ascoltando te, è proprio così che volevo trascorrerlo?
Questo episodio é la medicina amara che non si vuole bere anche se sai di averne bisogno
Mh, io più mi vedo ad esempio in un video in cui parlo e più penso che non sono quello che dico dato che mi prenderei a schiaffi 9 volte su 10
comunque concordo in linea di massima, però io sono uno di poco meno di 8 miliardi quindi non conto, quindi ciò che sono comunque non conta
, e di conseguenza ciò che faccio non conta(non è un pensiero comodo perché mi toglie soddisfazione quando faccio qualcosa di giusto )
Rick faresti un video sul libro "Odio gli uomini" di Harmange?
Sulla visione religiosa cristiana le cose non stanno proprio così, un esempio è il discernimento degli spiriti di Sant’Ignazio di Loyola, il fondatore dei gesuiti.
Lo sto riguardando ripetutamente in maniera compulsiva... Atomico
Grazie
Grazie per aver ferito la mia anima non immortale ):)
Ciao Rick!! Volevo solo farti sapere che questo video mi é apparso tra i CORRELATI....
Grazie Rick mi hai aperto gli occhi. Passando troppo tempo a casa da solo, purtroppo, ho separato sempre più la mia sfera privata da quella sociale, perciò quando venivo giudicato dalle persone a me vicine credevo che la loro descrizione non mi rispecchiasse, che io fossi meglio di così.
Mi sento costantemente addosso una maschera rappresentante solo il peggio di me, ma in realtà quello sono io.
Devo cambiare ciò che faccio (e abbonarmi al tuo canale Twich).
Io stesso al posto di studiare sto guardando questo video, che ironia.
forse uno dei video più belli che ho visto, ti trovo illuminante
usalo per risparmiare sulla bolletta dell'enel
Sei in gamba amico! Ma poi quanto è figa questa musichetta.
Bellissimo questo video , mi è servito tanto ❤
Ottimo contenuto, di queste cose si dovrebbe parlare in modo sistematico nelle scuole.
trovo molto interessanti queste considerazioni
E questo video va in cima alla mia playlist youtube.
Discorso vicino all'etica aristotelica giusto?
Sto passando un periodo difficile e questo video è stato un grande aiuto.
Te ne sono veramente grato Rick :)
Molto bello e molto brutto
Dimmi che spendi il tempo con Boldrin e ti dirò chi sei
Che bel video! Grazie Rick.
Questa é merda seria. Ho visto il tuo video sulla felicità, "possiamo davvero essere felici?". Ultimamente sto ragionando su questi temi e ieri ho iniziato a leggere il De tranquillitate animi, pazzesco. Sono colpevole di pensare a quello che é il modo giusto di fare le cose in maniera dissonante da come le finisco a fare nell'effettivo. La chiamo la grande 'e', ovvero la capacità di pensare al modo ideale _e_ mettere in pratica veramente, dopo. Modestamente, ti dico, conosco un sacco di cose dei più svariati ambiti, ma la mia indisponenza a starmene buono e calmo, a leggere il manuale del corso di università dall'inizio alla fine mi rende un jack of all trades but master of none. La retorica del "prima il dovere e poi il piacere" non mi è mai entrata in testa... Penso che viviamo in un epoca che prefigura il rinascimento della psicologia e delle scienze cognitive. Questo non solo perchè (e mi piace pensare che sarà il mio mestiere) stiamo esplorando le intelligenze artificiali, ma anche perchè la velocità dei tempi moderni dettata da Internet ci schiaccia.
L'unica soluzione è staccare il wifi, insomma, usare bene il tempo, ridurre le distrazioni. E questo modo di fare stoico lo sto mettendo in pratica solo ultimamente. A volte è difficile e si deve ricominciare da capo, però è parte del gioco :)
Qualcuno qualche volta disse: "Il libero arbitrio è il sentimento di sintonia con l'universo" e forse non ho mai sentito cosa piú vera
Edit di fine video: questa storia di segnarsi le cose che si fanno durante la giornata su un agenda, invece che (ma non escludendo di) segnarsi quello che si desidera fare nel futuro, forse é la svolta la inizio a fare oggi
@@xirtaW Fai bene bro è una cosa utile. Utile in senso utilitaristico, la hustle culture in qualche modo è una delle tante risposte allo stordente relativismo che si presenta a te, ad una mente pensante, quando si immerge nelle cose della vita. Siamo degli esseri gödelianamente limitati nel nostro sistema. Le religioni, anche salto di fede che c'è nella scienza ci fanno parlare di cose un po' più elevate di quanto è nel nostro domino. Wittgenstein diceva che su ciò di cui non si può parlare si deve tacere, ma a me non piace tacere, quindi parlo e il risultato lo vedrò solamente dopo
Stupendo argomento, fondamentale analizzare sempre se stessi in questo senso, grazie Rick
Hai fatto questo video con un tempismo perfetto per il periodo che sto vivendo, mi è piaciuto molto!
senza offesa, ma hai parlato più di "the lighthouse" in questo video che in quello che gli dedicasti...
vabbé. questo lo metto nella mia lista "all-time favourites"
Cazzo sei Mitico! Mi hai aperto il cervello.. Grazie👊
UTILISSIMO...Bravo...bravo..davvero, la penso cosi e ho deluso tanta gente.Non ho deluso me stessa, cosi come sono d'accordo con Te .Grazie🤩
fa male sto video, complimenti
Grazie rick per la compagnia
convinto tu rick...
grazie
Più che dire che la tua anima è anche ciò che fai, direi che, anima a parte, la tua parte incarnata o comunque il te umano di adesso è certamente determinato dalle tue azioni, a prescindere dalla qualità della tua anima, quindi a prescindere dalla tua realtà ontologica; al punto che ogni discorso su un'eventuale destino già scritto, essendoci comunque inaccessibile se non a livello speculativo, può tranquillamente esser messo da parte, per agire in questa vita con la convinzione di costruircela con le nostre azioni, almeno per quanto riguarda ciò che è in nostro potere fare. Per dirla in modo estremamente semplice: che cosa c'è venuta a fare l'anima sulla Terra (o che cosa ci è stata mandata a fare, per chi preferisce), se non per vivere da essere umano? E l'essere umano come si "guadagna" la propria vita, se non agendo, facendo e pensando, non lasciando cioè che la vita lo conduca, ma cercando esso stesso di condurre la propria vita? Affermo ciò che affermo da spiritualista convinto del trascendente, nel senso che io sono uno di quelli che è convinto che esista qualcosa che qualcuno chiama "anima". Mille grazie.
Caro Rick, vorrei portare alla tua attenzione il seguente fatto:
la continuità dell'"anima" è contrapposta alla discontinuità della stessa.
Non facciamo mai esperienza diretta della continuità se non tramite
il mero ricordo (che non mi sebra il metodo migliore per la conoscenza).
Invece, della discontinuità, facciamo sempre esperienza: siamo impegnati
in qualcosa? Osservo la discontinuità dell'"anima".
Quindi la nostra "anima", qualunque cosa sia, non è definita da ciò che abbiamo
fatto nel passato a patto che si stia facendo qualcosa nel presente.
Il tuo ragionamento cade per chi ha una concezione "discontinua" dell'anima:
non è ciò che hai fatto che determina la tua anima, bensì quello che stai facendo.
(ricordo che la discontinuità avviene unicamente mediante l'azione che impedisce
il ricordo)
Rick, c'è solo un piccolo problema. Che non sembra che la nostra autocoscienza abbia libertà di scelta, ma sia predeterminata.
Se il tuo cervello ha già deciso cosa fare prima che tu ne sia consapevole, dove stanno "le cose che sono in tuo potere"
Praticamente i punti 2 e 3 cadono...no? Sui desideri non saprei, perché non so cosa siano i desideri a livello neurdcientifico.
Qualcuno che ne sa di piu?
Brillante e utilissimo
Hai ragione ad affermare che spesso la religione è un modo comodo per de-responsabilizzarsi, per mettere al sicuro il proprio Io suddividendo ciò che siamo da ciò che mostriamo di essere. Ma la religione è in questo caso solo un mezzo dietro il quale nascondersi, perché dietro vi sta la paura, quella della consapevolezza, dell'ammissione anche solo a noi stessi di essere solo ciò che siamo, granelli di polvere.
Personalmente penso che in fondo siamo solo degli esseri egoisti che cercano solo il soddisfacimento del proprio piacere e che agiscono per interesse nonostante stiamo a raccontarcela. Anche le relazioni amorose e amicali fondalmentalmente servono a confermare l'idea che abbiamo di noi stessi e del mondo. Si e' vero esiste il confronto che in parte puo' farci cambiare idea ma solo se lo riteniamo per noi di interesse. Anche in un dialogo con uno sconosciuto se questo ci fa parlare di noi stessi e dei nostri interessi e magari ci da ragione lo riteniamo simpatico. Se invece ci contraddice alla lunga lo riteniamo stupido e non vogliamo farlo diventare nostro amico. Ci associamo come i branchi degli animali solo per interesse reciproco e ci spartiamo la preda cacciata. Lo stesso sistema capitalistico che poi e' il sistema economico che si e' affermato nel mondo, e' l'emblema dell'egoismo umano, del soddisfacimento del proprio interesse personale a scapito degli altri (o meglio agli altri toccano le briciole). Come dice anche il famoso film fight club veniamo cresciuti con l'idea che dobbiamo diventare chissa' chi e conquistare il mondo ma inevitabilmente veniamo frustrati dovendoci scontrarr con gli interessi delle altre persone. Allora non riusciamo a conquistare quella ragazza che ci piace o non riusciamo a diventare popolari in quel gruppo di persone che ci interessa e vengono fuori tutte le pare mentali. Semplicemente dobbiamo renderci conto che niente ci e' dovuto nel mondo e che non siamo speciali. Gia' se riusciamo a ottenere delle piccole soddisfazioni per soddisfare il nostro ego e' tanto e dobbiamo accontentarci. In fondo la vita e' semplice. Siamo ancora animali nelle nostre dinamiche sociali
0:10 No! noi siamo anche ciò che siamo e non solo ciò che facciamo perchè ciò che facciamo è soltanto il risultato di ciò che pensiamo e vogliamo e ciò che pensiamo e vogliamo è il risultato di ciò che siamo. Ciò che facciamo può modificare sicuramente ciò che saremo in futuro ma non può essere considerato ciò che siamo nella sua interezza,anzi.
Con futuro intendo anche prossimo ovviamente.
A proposito del calvinismo e del luteranesimo Rick , questa e' la versione
che abbiamo creduto a lungo in Italia , lo so sulla base di Max Weber "Lo spirito protestante e l etica del capitalismo" , ma poi ho scoperto tra l altro vivendo proprio in Germania ,
che in realta' e' l esatto contrario ! Infatti Martin Lutero e ci faccio rientrare anche il Calvinismo
come religione protestante , afferma che la salvezza avviene "per sola fede" con il risultato
per me sconcertante , che la salvezza avviene per effetto della predestinazione ,
quindi e' del tutto indifferente l operato dell uomo su questa terra , quindi il successo economico.
Da cio' deriva , in conclusione , che valuta positivamente l azione terrena molto piu'
il Cattolicesimo .
Io non spendo il tempo, lo spengo, e vada come vada.
Quindi che fare, una volta consapevoli di ciò? Accettare o combattere? Come fare se il progetto di vita è fumoso?
Madonna! Che video fantastico
SEI UN GRANDE!
GRAZIE
Applausi👏👏👏
mi è piaciuto il video, grande Rick
Il video dura 30 minuti,lo sai vero?
@@Piadina_007 ci sono le live (ieri lo abbiamo già visto su Twitch)
Molto interessante
Io cerco di essere il piu coerente possibile. la mia azione può migliorare me stesso e il mondo in cui vivo ma sono consapevole che non posso risolvere problemi piu grandi come il cambiamento climatico. Posso indossare la mascherina e fare il vaccino ma non posso risolvere la pandemia. Posso dare il meglio sul luogo di lavoro ma non posso impedire che la mia azienda chiuda, non posso evitare il fallimento di un qualcosa su cui non ho controllo. Quindi posso agire su me stesso. Per me è un atto liberatorio parlare apertamente se la mia idea non corrisponde a ciò che faccio. vabbè io penso che la coerenza debba essere un valore
E tutto li....🤣🤣🤣
Stavo pensando che il canale di Rick probabilmente produce un 10-15% del contenuto di RUclips Italia.
Rick,ma se io sono le mie amicizie, quando scelgo di romperne una,allora sto anche amputando una parte di me, facendo ciò, potrò rimpiazzare quella parte con un altra amicizia?( perciò una nuova parte di me) o è una di quelle cose finite?
Mi è venuta la pelle d’oca
Quindi Ric se io sono ciò che faccio ma non riesco a fare niente io non sono? Questo fatto che me stessa dipenda solo da me e dal mio agire pratico e non da qualche me “a priori” è davvero una responsabilità troppo grande che non mi riesco a prendere
A riprova di ciò, le identità virtuali: una scheda basata su tante piccole informazioni (i cookie) riesce a definire abbastanza accuratamente i nostri interessi
...ed ascoltare Daily Cogito è una delle cose che, inserita nell’equazione dell’energia vitale, torna sempre almeno un pareggio del bilancio.
Grazie Riccardo per l’ispirazione, arriva in un momento importante!
Continuo a riguardarmi l'introduzione e per qualche motivo mi ricorda la bombtrack dei rage against the machine per la forza dirompente che ti lascia .Grande Rick
Che bel video😍
13:52
♥️
Video stupendo, mi hai come svegliato da un periodo di passività totale causa covid e tutta la situazione derivante
9:40 Ps. Ma quindi mi stai dicendo che ora sono “10 ore di sei stato rubinato”
mi hai illuminato
Video estremamente chiaro schematico e utile per tutti, dovrebbero farle vedere a scuola certe cose!
Mamma mia, proprio una bella riflessione piena di argomenti molto profondi. Grazie