Io amo molto la definizione di Calvino: “ Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Penso che renda alla perfezione uno dei principali motivi per leggere i classici, e spieghi benissimo perché ne vale la pena.
A proposito di libri relegati alla categoria “per ragazzi”, un classico che non sento mai consigliare è “Il giro del mondo in 80 giorni” di Verne. È una bellissima fotografia di quello che fu l’impero inglese ottocentesco, divertente, avventuroso, perfetto per gli appassionati di storia e non e, secondo me, giusto come primo approccio ai classici. L’ho amato da adulta e non penso sarei riuscita ad apprezzarlo fino in fondo se me lo avessero fatto leggere alle medie.
Io Verne lo sto scoprendo da adulto, e mi sta colpendo molto. In particolare, "Ventimila leghe sotto i mari" è davvero affascinante, ma credo che lo avessi letto da ragazzino non sarei riuscito a coglierne il fascino.
Io quest'anno mi sono fissata l'obbiettivo di recuperare i classici e ho iniziato proprio dalla letteratura russa. Che al momento sto amando, ho iniziato con dostoevskij e sto proseguendo con gogol, bulgakov e Tolstoj che è un pochino pesantuccio, ma mi piace la sfida. Ho letto qualcosa anche di classici americani e inglesi ma al momento quelli russi hanno un fascino totalmente ipnotico per me.
A proposito del Conte di Montecristo mia sorella lo stava ascoltando in audiolibro, mia mamma, che non è una lettrice forte, si è incuriosita e le ha chiesto chei libro stesse leggendo, mia sorella le ha detto il titolo e la trama in breve. Subito è andata a cercare l'audiolibro del Conte e niente era stra presa dalla storia l'ascoltava quasi dappertutto 😊
Video molto utile, la mia avversione per i classici deriva dal trauma dell’imposizione scolastica durante le estati; negli ultimi anni sto cercando di riavvicinarmi partendo da Jane Austen che è comunque molto godibile e su Audible i suoi libri principali sono letti dalla Coltellesi che ha fatto un lavoro straordinario. Una cosa che molti non prendono in considerazione è di scegliere una bella edizione, io adoro quelli editi della Newton Compton
Una Famiglia Decaduta è un ottimo consiglio. Un libro veramente originale che non molla mai nel ritmo, devo ringraziare te per questo recupero (sono Fillo😊)
A chi dice "perché impormi di leggere un classico?" è vero che a livello di "piacere nella lettura" leggere un bel thrillerone americano moderno può essere uguale a leggere Jane Eyre, ma io quando ho letto Jane Eyre alla fine ho pensato "boh, mah, mi è piaciuto?". Ecco ora sono passati tipo 7-8 anni e mi ricordo ancora tutti i personaggi, alcuni passaggi alle volte mi tornano in mente a caso, quando sento parlare una persona sia dal vivo che magari una intervista mi torna in mente qualche personaggio - passaggio, sento parlare di un determinato argomento sociologico o culturale e mi torna in mente un personaggio o passaggio di Jane Eyre. Quel thrillerone americano moderno piacevolissimo da leggere è andato via dalla mia mente, non ricordo un solo personaggio, non ricordo esattamente di cosa trattava etc.. Ovviamente questo vale anche nella letteratura moderna tra i libri importanti e significativi che ancora escono e la letteratura più d'evasione e leggera, il punto dei grandi classici è che c'è un motivo se dopo 200 anni leggiamo ancora Jane Eyre, e bisogna entrare nell'ottica che se tra centinaia e centinaia di migliaia di romanzi che sono stati pubblicati nella storia, alla fine poche centinaia sono quelli continuamente ristampati e che tornano continuamente è perché appunto hanno quella cosa che resta sotto pelle, una grandezza che è indubbia (anche se lo specifico romanzo non ti è piaciuto) o verrebbe dimenticato.Io non credo alla cosa che il classico resta famoso perché le scuole, le accademie, gli studiosi impongono di leggerlo. Il giovane Holden io direi che non mi è piaciuto, ma la realtà è quella che ho detto, pure questo mi è rimasto sottopelle e mi capita di ripensarci, mentre altra roba andata via come niente. Quindi leggete i classici perché piacere della lettura o meno secondo me vi resta qualcosa. Dopo secoli come una mitologia ci tramandiamo tra esseri umani cose che il nostro inconscio anche incosapevolmente ha selezionato, il gene della nostra specie si è reso conto che tra le loro righe esiste una informazione emotiva che non va perduta. Come ci tramandiamo altri informazioni a livello genetico su colore degli occhi, riflessi e gusto. Secondo me è così anche con l'arte, selezioniamo come specie l'utile e lasciamo andare via il superfluo. Non è che negli anni 2000 grandi romanzi non ne escano però questo processo di selezione deve ancora avvenire, coi classici c'è stato, è difficile che ci siano letture che non ti lasciano niente, ma arricchiscono sempre.
Grazie per questo video 🙏🏻 e grazie per aver consigliato L'uomo che ride ❤ non è praticamente mai ricordato e non capisco il motivo. Ammetto di aver avuto un po' di difficoltà a metà della lettura, ma una volta arrivata alla fine lascia un vuoto difficile da colmare perché pensi che non troverai nient'altro di paragonabile, come mi è capitato con I miserabili. Hugo riesce a rendermi partecipe della storia e mi emoziona come pochi 😍
Ciao! Ho apprezzato l'idea del video, ma potresti farne un altro proprio per le persone che non hanno mai letto nessun classico ma vorrebbero avvicinarvisi? Ho fatto una scuola professionale e purtroppo non mi è mai stato richiesto di leggere classici quindi parto proprio dalle basi bassissime😂 Ti ringrazio se lo farai♥️
Grazie di questi meravigliosi spunti, io frequento classici, ma mi sono segnata qualche titolo che ancora non ho recuperato! P.s. Che bello sentire consigliare L'uomo che ride, uno dei libri che più mi sono rimasti più a cuore, ma piuttosto sconosciuto rispetto ad altri dell'amarlto Hugo ❤
Io consiglio banalmente di *iniziare a leggere il primo capitolo*, per molti classici è stata la spinta giusta. L'uomo che ride, Delitto e castigo, il Conte di Montecristo, ... Hanno degli inizi che bastano per andare avanti mille pagine, come quelle storie d'amore che si basano su un primo incontro travolgente.
Allora, io sto recuperando i vari classici della letteratura horror e soprattutto gotica. Sento sempre l'esigenza di spingere "I misteri di Udolpho" di Ann Radcliffe. Lo so che i romanzi gotici spesso vengono un po' considerati delle soap opera (molti lo erano anche), però questo libro è molto di più. Contiene tutti i tropes del genere, ma è anche un bel romanzo di formazione e, nonostante sia bello lungo, scorre senza annoiare perché capita una cosa dietro l'altra. Consiglio tantissimo anche "Il gioiello dalle sette stelle" di Stoker, tanto Dracula lo conoscete tutti 🖤
Aggiungo "Il grande Dio Pan" di Arthur Machen, che, oltre ad avere una bellissima trama, non si risparmia anche qualche critica nei confronti della sensibilità vittoriana scandalizzata dal tema del sesso. Infine, per rimanere su autori che si sono serviti di creature orrorifiche per parlare di sessualità, leggete "Carmilla" di Le Fanu. Leggetelo.
Oggi, un lettore principiante con tanti scrittori di nuova generazione (tanti) rischia di imbattersi facilmente in libri spazzatura e ritenerli dei buoni libri. L'unico rimedio per evitare questo pericolo è avere dei punti di riferimento: leggere più classici possibili, come giustamente ci invita e ci consiglia la bravissima Ilenia.
Grazie mille per questo video. A me mancano molti classici. Spesso rimango anche "intrappolata" nei miei generi comfort e mi è molto utile avere idee per spaziare. Alcuni li ho letti (ad esemio l'Isola del tesoro l'ho adorato) altri sicuramente li metterò in lista. Grazie :)
Mi meraviglia l'assenza di delitto e castigo, è a tutti gli effetti un thrillerone da spiaggia se lo si legge nel modo piu banale possibile. Secondo me è un ottimo punto da cui iniziare, dopo 50 pagine prende un ritmo sorprendente
Hai davvero ragione. l'ho potuto leggere, la prima volta, che ero un ragazzino, non ho capito tante sfumature e anche ora lo rileggerò dopo 50 anni dalla prima lettura, ma è tutt'altro che pesante! Ma vale per tutto Dostoevskij, uno pieno di suspense è "L'adolescente", un'altro molto " cinematico" è "il Villaggio di Stepànčikovo e i suoi abitanti"
Ciao, mi sono appena iscritto dato che anch'io sono un lettore di classici (più che altro in gioventù) e mi sono detto "Perché no? Perché non vedere cosa consiglia questa ragazza? Con tutto quello che è stato pubblicato, ho sicuramente mancato qualcosa". Ed eccomi qui. 😊 Ho letto quasi tutto ciò che hai consigliato nel video, non l'autore amico di Dickens che scrive simile a lui dato che a me Dickens non piace. Nulla da ridire sulla sua grandezza come scrittore, ma come dicono gli inglesi "not my cup of tea". Che, essendo Dickens inglese, mi sembra oltremodo appropriato. ... Umorismo boomer, non farci caso... Stevenson lo amo. Punto. Anche Swift, con i suoi Viaggi di Gulliver che consiglierei perché, a parte la città di Lilliput, il romanzo si snoda attraverso molti altri luoghi, se possibile anche molto più strani. Salgari pure, con i suoi 3 Corsari, un colore per ogni libro (Nero, Verde e Rosso, non dell'800 ma godibili, come praticamente tutta la letteratura dello scrittore). Ho letto Le Anime Morte di Gogol e l'ho trovato, a modo suo, esilarante, ma cone dici giustamente tu, la letteratura russa va un po' presa con le molle. Mi sono sciroppato pure Proust. Non lo consiglio a un neofita ma il suo "All'ombra delle fanciulle in fiore" andrebbe letto per uno spaccato della vita di quell'epoca. Scusa la prolissità ma parlare con chi ama leggere mi "da il la" per diventare logorroico e potrei consigliare almeno un'altra ventina di libri. Mi taccio. Bel canale il tuo 😊
Se posso consigliartene uno, prova a leggere I Malavoglia di Giovanni Verga. E' stato il precursore di uno dei primi movimenti nazionali che hanno lanciato il romanzo in Italia, dopo secoli di teatro e poesia. Probabilmente ti avranno accennato qualcosa della filosofia dell'autore a scuola, e magari hai pure pensato "che noia!", eppure si tratta di un romanzo scorrevole, breve ma intenso, intriso di cultura regionale, storia, politica. In poche pagine (circa 400), Verga ti accompagna in una storia famigliare siciliana segnata dal fato avverso, dalla povertà e dall'esclusione, dove i componenti cercano la salvezza compiendo anche atti estremi e lottando contro le condizioni socio-politiche instabili dei primi anni del Regno d'Italia. Il linguaggio è semplice e diretto, a volte ironico e arricchito da immagini e dialettismi che coloriscono i dialoghi: vedrai che spesso ti ritroverai a ridere da sola, nonostante il dramma di fondo😉!
@@silvia8002 Ti capisco, le lezioni di letteratura sembravano fatte apposta per dormire!! 😂Però penso che alcuni dei romanzi presentati a scuola meriterebbero una seconda chance tramite una lettura integrale e spontanea individuale, senza vivisezioni e analisi troppo tecniche dei testi. Una bella lettura a freddo, seguita da un podcast come quelli di Ilenia, darebbe una nuova dignità a tanti poveri autori maltrattati😄
Secondo me gli italiani (classici) sono sconsigliabili in quanto presentano una difficoltà in più: LA LINGUA! ora spiego: un classico straniero, per quanto arcaico, viene tradotto e, ad ogni traduzione, più o meno volontariamente, "rimodernato"; "ristrutturato" nel linguaggio, come avviene nei vecchi edifici. Chi mai si azzarderebbe a fare una simile operazione con, mettiamo, "I promessi sposi"! Risultato, se leggendoli dici "una boiata pazzesca!" Come Fantozzi, avrai 20 minuti di applausi (La corrazzata P., comunque, è veramente un caso di film invecchiato male): meglio iniziare da classici stranieri, che, fra l'altro sono meno ipocriti, in media, sulla complessità degli esseri umani in generale, e quindi più appassionanti
Ciao Ilenia 🤗 Grazie mille x questo video... ho aggiunto alla mia wish list "L'uomo che ride" Ammetto che non ne avevo mai sentito parlare, ma mi incuriosisce molto! 🤩 Grazie ancora x i tuoi consigli 💜💜💜
23:30 mi dispiace che nessuno parli mai di Anthony Trollope che è stato un grande romanziere dell’ Ottocento e nulla ha da invidiare a Dickens e a Thackeray
Fino a qualche anno fa non riuscivo a leggere altri generi oltre all'horror,crescendo ho spaziato su diversi generi e i classici occupano buona parte della mia libreria, sono felice di questo cambiamento altrimenti perché mi sarei persa mostri sacri come Dostoevskij ,Austen e tanti altri.
Anche io sono sempre stata molto legata al genere horror, poi mi sono spostata in po' sulla fantascienza, soprattutto distopica. Ora leggo saggi, leggo biografie, leggo di storia, ma i classici proprio ho paura di affrontarlo. L'anno scorso ho cominciato a leggere la Austen (non mi ricordo nemmeno quale titolo) e l'ho lasciata dopo 5 pagine.
@@cecilia8585tieni presente che nel grande calderone delle opere ritenute ormai classiche ci sono libri molto eterogenei tra di loro. Per capirci, magari non ti piace Austen, ma potrebbe piacerti Poe (anche considerando le tue preferenze).
Ottimo video come sempre Ile! 😊 A me mancano ancora tantissimi classici da leggere, sto recuperando piano piano, ma provo a mettere qua qualche titolo che mi piacerebbe recuperare, tra gli altri, che qualcuno potrebbe trovare interessante: i due romanzi della terza sorella Brontë, Anne, "Agnes Grey" e "La signora di Wildfell Hall"; "La freccia nera" di Stevenson, ce lo fecero leggere alle medie, ma lo ricordo vagamente e in questo caso c'è stato l'effetto opposto di cui si parlava, con le letture scolastiche, perché mi attira molto; "Il circolo Pickwick"' di Dickens, un tomone forse di quasi mille pagine, non ricordo, ma è il primo romanzo di Dickens se non sbaglio e dovrebbe essere un romanzo umoristico, mi incuriosisce molto; "Ivanhoe" di Walter Scott, che credo sia considerato il primo romanzo storico; sia "La freccia nera" che "Ivanhoe" me li immagino un po' come Robin Hood per ambientazione e periodo, in mezzo ai boschi
Il circolo Pickwick consigliato; sono le avventure, quali viaggi per andare a feste in campagna da amici, di un gruppo di eccentrici e un po' ingenui gentlemen inglesi, e non mancano i risvolti di commento sociale cari a Dickens (c'è un excursus sulla vita in prigione perché a un certo punto il gruppo entra in contatto con un truffatore)
Ciao Ilenia, ti seguo spesso, complimenti per il canale 🙂 Siccome a me piacciono tantissimo i "mattoni", quindi libri molto lunghi, che siano classici o autori contemporanei... Sarebbe bello se facessi un video dedicato a loro con tanti suggerimenti di lettura, solo libri dalle 400 pagine in su! Meglio ancora se autoconclusivi, non inseriti in saghe infinite! Grazie e un saluto a tutti i lettori!
Vederete come sta succedendo a me che molti classici vi piaceranno anche di più della narrativa contemporanea, vi stupirete di come riescano a raccontare le vicende umane, di come vi faranno conoscere i personaggi e di come vi trascineranno nelle ambientazioni, io non pensavo che sarebbero stati loro i miei libri preferiti, al momento Frankenstein, Dracula (per chi inizia va benissimo) Cime tempestose. E mi sa che entrerà anche la Donna in bianco che sto leggendo ora.
Spaventata dal numero di pagine di Anna Karenina che mi era stato più volte consigliato da mia madre decisi di provare a leggere La felicità domestica. Ero ingenua e romantica come la protagonista!
Uno splendido, dimenticato, classico francese è Dominique di Eugene Fromentin. Ora è atrocemente fuori catalogo, portatelo via con voi se lo trovate all'usato perché è una perla!
21:03 giro di vite dopo averlo letto , piu ' che psicologia , mi sembra parapsicologia :-) 19:59 per quanto riguarda frankenstein , e ' stato giustissimo sottolineare la differenza fra il libro ed i film ; l ' aveva detto anni fa anche stephen king : una frase del genere " la maggior parte della gente si approccia al romanzo frankenstein od il moderno prometeo pensando e aspettandosi scene granguignolesche e splatter e poi rimane delusissimo " . Anche dracula ( bisognerebbe sempre avvisare sul fatto che e ' un romanzo epistolare )
2 classici dell' Ottocento che consiglio, escludendo i romanzi russi che possono risultare più impegnativi, sono: Madame Bovary di Flaubert e Middlemarch di George Eliot!
Se posso consigliare un classico italiano più moderno vi direi "Lessico familiare" della Natalia Ginzburg. So che ci è stato propinato più e più volte a scuola e che in tutti i modi l'abbiamo evitato, ma vi prego dategli una possibilità perché è uno di quei libri che vi restano nel cuore. Per andare invece in America provate "L'incubo di Hill House", ancora ho i brividi a distanza di mesi.
Me ne mancano tantissimi di quelli citati 😅 ho fatto molta fatica a concludere La Pietra di luna, sono rimasta molto delusa perché avevo alte aspettative! Aggiungerei anche Thomas Hardy Via dalla pazza folla e Sotto gli alberi, molto divertenti e non lunghi
Secondo me Wilkie Collins invece è proprio da non consigliare a chi trova pesante un classico. A me sono piaciuti sia La donna in bianco che Pietra di luna ma per quanto l'umorismo british sia brillante i romanzi sono troppo lunghi e per un lettore moderno che nel thriller cerca lo sconvolgimento o plot twist che dir si voglia (Bradbury direbbe purtroppo perché scriveva di un "terribile futuro in cui tutta la narrativa si baserà sul plot twist finale") risultano un po' troppo prevedibili già a metà romanzo. Quindi leggersi 500 pagine di giallo per un plot che sa di visto e rivisto per un lettore-spettatore moderno non è il massimo per far cambiare idea secondo me. Consiglierei Jane Austen, il suo successo nell'era moderna è prevedibile e dovuto al suo stile che richiama molto quello della scrittura moderna. Periodi brevi, molti dialoghi, poche descrizioni (ormai esiste il cinema e la televisione, se per un lettore inglese dell'800 dovevi spendere pagine e pagine a spiegargli come è una strada spagnola, un abito spagnolo etc.. al lettore moderno se dici "siamo a roma negli anni 60, famiglia ricco borghese...già sa tutto di come sono vestiti, come è arredata la casa ...inutile che stai a spiegare...dimmi qualcosa che non so"). Tutti hanno in mente il "mondo di Jane Austen" (Tomasi di Lampedusa scrisse che la Austen era geniale perché si invento un universo narrativo proprio, come quello di un fantasy, ma legato alla realtà, quindi una cosa un milione di volte più difficile) senza che poi in fondo Jane Austen sia lì a menartala nel dettaglio nel creare questo universo. Una cosa quasi paradossale e per questo interessante. Se lo avesse fatto oggi probabilmente risulterebba meno fresca e anche lei "pesante" e ti farebbe dire "dimmi qualcosa che non so!". Classici che mi sento di raccomandare Oliver Twist di Dickens...storia appassionante, capitoli brevi, trama appassionante con fondo di mistero e giallo il conte di montecristo, lungo ma semplice e la vendetta e il sentimento di rivalsa appassionano a qualsiasi latitudine e secolo.. cent'anni di solitudine, lo copiano da 60 anni a destra e manca soprattutto gli americani a cui piace quindi il suo "elemento fantasy" è molto di appeal per il lettore moderno... il buio oltre la siepe, praticamente il libro più copiato della narrativa moderna e base del book club moderno.... via dalla pazza folla, tralasciando qualche parte più difficile in cui ad Hardy parte il "delirio naturalista" triangolone modernissimo con un personaggio femminile fantastico.... cime tempestose perché visto che in treno vedo solo gente che legge Una vita come tante, evidentemente la tortura e l'autodistruzione tirano in questo periodo di post pandemia, riscaldamento globale, tanto non campiamo ancora a lungo. Concordo con La fiera delle vanità. Molto in linea con il tipo di umorismo moderno e soprattutto con l'atteggiamento di reverenza e fascinazione che continuiamo ad avere per le elitè, anche se le prendiamo in giro. Questa dicotomia e questo atteggiamento è attualmente molto moderno. Qualche titolo italiano mettiamolo pure...credo un Calvino- Il barone rampante possa piacere e fa un po' Miyazaki ora che piace a tutti.
Ciao Ilenia! Interessantissima carrellata di classici! Anche dopo 3 anni di full immersion nella letteratura classica, molti di questi non li ho ancora approcciati, grazie per le idee! Come te, ho adorato Hugo alla follia: ho divorato in poco tempo sia Notre Dame de Paris che I Miserabili. Hugo non solo narra, ma a tratti approfondisce aspetti paesaggistici, culturali, politici e filosofici peculiari dell'epoca in cui si svolge la vicenda; quindi oltre ad affrontare un romanzo storico, sei invitata ad assistere a reportage documentaristici accuratissimi e ricchi di immagini vivide che ti riportano indietro nel tempo. Nonostante la mole, i suoi romanzi sono scorrevolissimi e non annoiano mai. Invece cosa consiglieresti in merito alla letteratura classica tedesca e spagnola? Grazie mille!! 🥰
Dickens imprescindibile magari con Oliver Twist che si legge benissimo. Poi metterei Dracula senza dubbio e aggiungo Tess dei D'Urberville di Thomas Hardy.
Avevo bisogno di un video di questo tipo, ma al tempo stesso mi chiedo sempre perché dovrei sforzami di leggere qualcosa che non mi ispira per nulla, alla pari del fantasy.
Perché ti sorprenderà scoprire quanto siano moderni e appassionanti, oltretutto ti daranno gli strumenti di apprezzare ancora di più libri contemporanei
@@allienine Sicuramente proverò a riprenderne uno in mano e a leggerlo, ma ammetto che il tipo di prosa mi frena anche se, essendo appassionata di horror, ho letto Poe e Lovecraft, quindi il mio discorso è un po' un controsenso. Sarà anche che penso che i romanzi classici siano pieni di sentimentalismo e sicuramente sbaglierò. Allora potrei cominciare dagli ultimi suggerimenti di Ilenia.
Ma sai, classico è un termine che comprende tanti libri diversi alla fine. È difficile che non ce ne sia neppure un tipo (o un autore/rice) che ti piace.
Non so se hai mai letto l'Horla di Maupassant, ma è un racconto spettrale e puoi familiarizzare con la prosa e se ti piace passare ai suoi romanzi piú classici
Mi manca una famiglia decaduta..DEVO recuperare. Adooooooro i classici. Non posso non amare i classici. Sarà per questo che non posso perdere i nostri viaggi tra i mattoni di ogni dove e sono caduta nelle spire della ile nazionale e non ho nessuna voglia di sfuggirle?? Chissà.
Uno di Dostev.... (ma che è un cognome o un catalogo di lettere?!) che pochi se lo filano per via del titolo scialbo: " Il villaggio di Stepànčikovo e i suoi abitanti" che è appassionante e "cinematico"
Gentile Ilenia, la migliore definizione di classico (a parte T. S. Eliot) l'ha data Italo Calvino nel libro "Perché leggere i classici", al quale rimando senz'altro. I classici, per definizione, non appartengono a nessun "genere" perché li trascendono tutti. Del resto la cosiddetta letteratura di genere in senso stretto (gialli, horror, romance, saghe familiari, romanzi storici ecc.) non appartiene alla grande letteratura. Io, in ogni caso, non partirei dall'Ottocento, perché il grande romanzo inglese (e borghese) incomincia nel Settecento: un titolo di un capolavoro assoluto per tutti: "Tristram Shandy" di Laurence. Sterne. D'accordo con Lei su Stevenson e Dumas, che riescono a coniugare intrattenimento e grande letteratura. Se dovessi scegliere un classico della letteratura vittoriana inglese dell'Ottocento andrei a cercarlo tra i romanzi di Charles Dickens (il mio preferito è "Il nostro comune amico"). La letteratura russa dell'Ottocento, ovviamente, comprende le pagine più alte che siano mai state scritte in assoluto. Anche a ne piacciono i fantasmi e le storie gotiche: concordo in pieno su "Il giro di vite" di Henry James, capolavoro assoluto di un autore non facile. Il più "inglese" degli scrittori americani, così come James Ivory è il più inglese dei registi americani. Un saluto cordiale
Ho letto come i classici questi libri della Jane Austen " Orgoglio e pregiudizio", Emma" e " persuasione" ; - libro di Jules Verne "Il viaggio al centro della terra"; - Il libro di Exupery "Il piccolo principe "; Libro di Brunetti " il giardino segreto "; - Il libro di London "il richiamo della foresta"; - il libro di Harper Lee "il buoi oltre la siepe". Ho degli altri libri classici a casa che non ho ancora letto come le sorelle Bronte, ecc la fiera della vanità visto il film e letto il libro fantastico. Conosco bene i romanzi russi .
Io invece consiglio un classico che pur rientrando nel canone non viene mai consigliato: il Piacere di d’ Annunzio. Molti non si avvicinano per pregiudizio nei confronti dell’autore, ma sbagliano, perché si stanno perdendo il più grande scrittore italiano della sua epoca. Ps: se pensate che i romanzi di D’Annunzio abbiano a che fare con il fascismo vi sbagliate di grosso.
Io ho letto Il Piacere mia sponte (visto che ce n'era una copia nella libreria di casa) poco prima della maturità, e devo dire che lo ricordo come una versione annacquata e ormai anacronistica di un romanzo romantico, come se il protagonista stesso fosse rimasto intrappolato in quell'epoca e la mantenesse fittiziamente ancora in vita
Io amo molto la definizione di Calvino: “ Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Penso che renda alla perfezione uno dei principali motivi per leggere i classici, e spieghi benissimo perché ne vale la pena.
A proposito di libri relegati alla categoria “per ragazzi”, un classico che non sento mai consigliare è “Il giro del mondo in 80 giorni” di Verne. È una bellissima fotografia di quello che fu l’impero inglese ottocentesco, divertente, avventuroso, perfetto per gli appassionati di storia e non e, secondo me, giusto come primo approccio ai classici. L’ho amato da adulta e non penso sarei riuscita ad apprezzarlo fino in fondo se me lo avessero fatto leggere alle medie.
Bellissimo, come tutto Verne. Il mio grande amore è però Viaggio al Centro della Terra
Io Verne lo sto scoprendo da adulto, e mi sta colpendo molto.
In particolare, "Ventimila leghe sotto i mari" è davvero affascinante, ma credo che lo avessi letto da ragazzino non sarei riuscito a coglierne il fascino.
Concordo
Io suggerirei Jack London, soprattutto "Martin Eden"❤❤
Dipende da quanto " ino".
Io quest'anno mi sono fissata l'obbiettivo di recuperare i classici e ho iniziato proprio dalla letteratura russa. Che al momento sto amando, ho iniziato con dostoevskij e sto proseguendo con gogol, bulgakov e Tolstoj che è un pochino pesantuccio, ma mi piace la sfida. Ho letto qualcosa anche di classici americani e inglesi ma al momento quelli russi hanno un fascino totalmente ipnotico per me.
A proposito del Conte di Montecristo mia sorella lo stava ascoltando in audiolibro, mia mamma, che non è una lettrice forte, si è incuriosita e le ha chiesto chei libro stesse leggendo, mia sorella le ha detto il titolo e la trama in breve. Subito è andata a cercare l'audiolibro del Conte e niente era stra presa dalla storia l'ascoltava quasi dappertutto 😊
Video molto utile, la mia avversione per i classici deriva dal trauma dell’imposizione scolastica durante le estati; negli ultimi anni sto cercando di riavvicinarmi partendo da Jane Austen che è comunque molto godibile e su Audible i suoi libri principali sono letti dalla Coltellesi che ha fatto un lavoro straordinario. Una cosa che molti non prendono in considerazione è di scegliere una bella edizione, io adoro quelli editi della Newton Compton
Una Famiglia Decaduta è un ottimo consiglio. Un libro veramente originale che non molla mai nel ritmo, devo ringraziare te per questo recupero (sono Fillo😊)
A chi dice "perché impormi di leggere un classico?"
è vero che a livello di "piacere nella lettura" leggere un bel thrillerone americano moderno può essere uguale a leggere Jane Eyre, ma io quando ho letto Jane Eyre alla fine ho pensato "boh, mah, mi è piaciuto?". Ecco ora sono passati tipo 7-8 anni e mi ricordo ancora tutti i personaggi, alcuni passaggi alle volte mi tornano in mente a caso, quando sento parlare una persona sia dal vivo che magari una intervista mi torna in mente qualche personaggio - passaggio, sento parlare di un determinato argomento sociologico o culturale e mi torna in mente un personaggio o passaggio di Jane Eyre. Quel thrillerone americano moderno piacevolissimo da leggere è andato via dalla mia mente, non ricordo un solo personaggio, non ricordo esattamente di cosa trattava etc.. Ovviamente questo vale anche nella letteratura moderna tra i libri importanti e significativi che ancora escono e la letteratura più d'evasione e leggera, il punto dei grandi classici è che c'è un motivo se dopo 200 anni leggiamo ancora Jane Eyre, e bisogna entrare nell'ottica che se tra centinaia e centinaia di migliaia di romanzi che sono stati pubblicati nella storia, alla fine poche centinaia sono quelli continuamente ristampati e che tornano continuamente è perché appunto hanno quella cosa che resta sotto pelle, una grandezza che è indubbia (anche se lo specifico romanzo non ti è piaciuto) o verrebbe dimenticato.Io non credo alla cosa che il classico resta famoso perché le scuole, le accademie, gli studiosi impongono di leggerlo. Il giovane Holden io direi che non mi è piaciuto, ma la realtà è quella che ho detto, pure questo mi è rimasto sottopelle e mi capita di ripensarci, mentre altra roba andata via come niente.
Quindi leggete i classici perché piacere della lettura o meno secondo me vi resta qualcosa. Dopo secoli come una mitologia ci tramandiamo tra esseri umani cose che il nostro inconscio anche incosapevolmente ha selezionato, il gene della nostra specie si è reso conto che tra le loro righe esiste una informazione emotiva che non va perduta. Come ci tramandiamo altri informazioni a livello genetico su colore degli occhi, riflessi e gusto. Secondo me è così anche con l'arte, selezioniamo come specie l'utile e lasciamo andare via il superfluo. Non è che negli anni 2000 grandi romanzi non ne escano però questo processo di selezione deve ancora avvenire, coi classici c'è stato, è difficile che ci siano letture che non ti lasciano niente, ma arricchiscono sempre.
Grazie per questo video 🙏🏻 e grazie per aver consigliato L'uomo che ride ❤ non è praticamente mai ricordato e non capisco il motivo. Ammetto di aver avuto un po' di difficoltà a metà della lettura, ma una volta arrivata alla fine lascia un vuoto difficile da colmare perché pensi che non troverai nient'altro di paragonabile, come mi è capitato con I miserabili. Hugo riesce a rendermi partecipe della storia e mi emoziona come pochi 😍
Anch’io dopo I miserabili non riuscivo più a leggere altro. Tutti gli altri erano diventati niente.
Ciao! Ho apprezzato l'idea del video, ma potresti farne un altro proprio per le persone che non hanno mai letto nessun classico ma vorrebbero avvicinarvisi? Ho fatto una scuola professionale e purtroppo non mi è mai stato richiesto di leggere classici quindi parto proprio dalle basi bassissime😂
Ti ringrazio se lo farai♥️
Secondo me anche con questa lista però puoi orientarti :) arriva comunque anche il video per i classici da 0!
Grazie di questi meravigliosi spunti, io frequento classici, ma mi sono segnata qualche titolo che ancora non ho recuperato!
P.s. Che bello sentire consigliare L'uomo che ride, uno dei libri che più mi sono rimasti più a cuore, ma piuttosto sconosciuto rispetto ad altri dell'amarlto Hugo ❤
Like sulla fiducia..sempre ben riposta
Io consiglio banalmente di *iniziare a leggere il primo capitolo*, per molti classici è stata la spinta giusta. L'uomo che ride, Delitto e castigo, il Conte di Montecristo, ... Hanno degli inizi che bastano per andare avanti mille pagine, come quelle storie d'amore che si basano su un primo incontro travolgente.
Che bel video...adoro i gialli ma mi hai altamente ispirata per i tre moschettieri, inizierò da quello ❣️
Allora, io sto recuperando i vari classici della letteratura horror e soprattutto gotica. Sento sempre l'esigenza di spingere "I misteri di Udolpho" di Ann Radcliffe. Lo so che i romanzi gotici spesso vengono un po' considerati delle soap opera (molti lo erano anche), però questo libro è molto di più. Contiene tutti i tropes del genere, ma è anche un bel romanzo di formazione e, nonostante sia bello lungo, scorre senza annoiare perché capita una cosa dietro l'altra. Consiglio tantissimo anche "Il gioiello dalle sette stelle" di Stoker, tanto Dracula lo conoscete tutti 🖤
Aggiungo "Il grande Dio Pan" di Arthur Machen, che, oltre ad avere una bellissima trama, non si risparmia anche qualche critica nei confronti della sensibilità vittoriana scandalizzata dal tema del sesso. Infine, per rimanere su autori che si sono serviti di creature orrorifiche per parlare di sessualità, leggete "Carmilla" di Le Fanu. Leggetelo.
Oggi, un lettore principiante con tanti scrittori di nuova generazione (tanti) rischia di imbattersi facilmente in libri spazzatura e ritenerli dei buoni libri. L'unico rimedio per evitare questo pericolo è avere dei punti di riferimento: leggere più classici possibili, come giustamente ci invita e ci consiglia la bravissima Ilenia.
Grazie mille per questo video. A me mancano molti classici. Spesso rimango anche "intrappolata" nei miei generi comfort e mi è molto utile avere idee per spaziare. Alcuni li ho letti (ad esemio l'Isola del tesoro l'ho adorato) altri sicuramente li metterò in lista. Grazie :)
Mi meraviglia l'assenza di delitto e castigo, è a tutti gli effetti un thrillerone da spiaggia se lo si legge nel modo piu banale possibile. Secondo me è un ottimo punto da cui iniziare, dopo 50 pagine prende un ritmo sorprendente
Hai davvero ragione. l'ho potuto leggere, la prima volta, che ero un ragazzino, non ho capito tante sfumature e anche ora lo rileggerò dopo 50 anni dalla prima lettura, ma è tutt'altro che pesante! Ma vale per tutto Dostoevskij, uno pieno di suspense è "L'adolescente", un'altro molto " cinematico" è "il Villaggio di Stepànčikovo e i suoi abitanti"
Ciao, mi sono appena iscritto dato che anch'io sono un lettore di classici (più che altro in gioventù) e mi sono detto "Perché no? Perché non vedere cosa consiglia questa ragazza? Con tutto quello che è stato pubblicato, ho sicuramente mancato qualcosa".
Ed eccomi qui. 😊
Ho letto quasi tutto ciò che hai consigliato nel video, non l'autore amico di Dickens che scrive simile a lui dato che a me Dickens non piace. Nulla da ridire sulla sua grandezza come scrittore, ma come dicono gli inglesi "not my cup of tea". Che, essendo Dickens inglese, mi sembra oltremodo appropriato.
...
Umorismo boomer, non farci caso...
Stevenson lo amo. Punto.
Anche Swift, con i suoi Viaggi di Gulliver che consiglierei perché, a parte la città di Lilliput, il romanzo si snoda attraverso molti altri luoghi, se possibile anche molto più strani.
Salgari pure, con i suoi 3 Corsari, un colore per ogni libro (Nero, Verde e Rosso, non dell'800 ma godibili, come praticamente tutta la letteratura dello scrittore).
Ho letto Le Anime Morte di Gogol e l'ho trovato, a modo suo, esilarante, ma cone dici giustamente tu, la letteratura russa va un po' presa con le molle.
Mi sono sciroppato pure Proust. Non lo consiglio a un neofita ma il suo "All'ombra delle fanciulle in fiore" andrebbe letto per uno spaccato della vita di quell'epoca.
Scusa la prolissità ma parlare con chi ama leggere mi "da il la" per diventare logorroico e potrei consigliare almeno un'altra ventina di libri.
Mi taccio.
Bel canale il tuo 😊
Bellissimo video Ile complimenti 😍adoro i classici grazie a te ❤️😘❤️
Sarebbe carino fare lo stesso video consigliando dei classici italiani da cui partire. È un piacere seguire questo canale❤
Se posso consigliartene uno, prova a leggere I Malavoglia di Giovanni Verga. E' stato il precursore di uno dei primi movimenti nazionali che hanno lanciato il romanzo in Italia, dopo secoli di teatro e poesia. Probabilmente ti avranno accennato qualcosa della filosofia dell'autore a scuola, e magari hai pure pensato "che noia!", eppure si tratta di un romanzo scorrevole, breve ma intenso, intriso di cultura regionale, storia, politica. In poche pagine (circa 400), Verga ti accompagna in una storia famigliare siciliana segnata dal fato avverso, dalla povertà e dall'esclusione, dove i componenti cercano la salvezza compiendo anche atti estremi e lottando contro le condizioni socio-politiche instabili dei primi anni del Regno d'Italia. Il linguaggio è semplice e diretto, a volte ironico e arricchito da immagini e dialettismi che coloriscono i dialoghi: vedrai che spesso ti ritroverai a ridere da sola, nonostante il dramma di fondo😉!
@@Klamidosaura aiuto, se ci penso mi viene la nausea, mi ricorda il periodo del liceo 😂
@@silvia8002 Ti capisco, le lezioni di letteratura sembravano fatte apposta per dormire!! 😂Però penso che alcuni dei romanzi presentati a scuola meriterebbero una seconda chance tramite una lettura integrale e spontanea individuale, senza vivisezioni e analisi troppo tecniche dei testi. Una bella lettura a freddo, seguita da un podcast come quelli di Ilenia, darebbe una nuova dignità a tanti poveri autori maltrattati😄
Secondo me gli italiani (classici) sono sconsigliabili in quanto presentano una difficoltà in più: LA LINGUA! ora spiego: un classico straniero, per quanto arcaico, viene tradotto e, ad ogni traduzione, più o meno volontariamente, "rimodernato"; "ristrutturato" nel linguaggio, come avviene nei vecchi edifici. Chi mai si azzarderebbe a fare una simile operazione con, mettiamo, "I promessi sposi"! Risultato, se leggendoli dici "una boiata pazzesca!" Come Fantozzi, avrai 20 minuti di applausi (La corrazzata P., comunque, è veramente un caso di film invecchiato male): meglio iniziare da classici stranieri, che, fra l'altro sono meno ipocriti, in media, sulla complessità degli esseri umani in generale, e quindi più appassionanti
Ciao Ilenia 🤗
Grazie mille x questo video... ho aggiunto alla mia wish list "L'uomo che ride"
Ammetto che non ne avevo mai sentito parlare, ma mi incuriosisce molto! 🤩
Grazie ancora x i tuoi consigli 💜💜💜
23:30 mi dispiace che nessuno parli mai di Anthony Trollope che è stato un grande romanziere dell’ Ottocento e nulla ha da invidiare a Dickens e a Thackeray
Ti scopro adesso, sei bravissima!
Grazie grazie grazie, video super apprezzato 😊
Fino a qualche anno fa non riuscivo a leggere altri generi oltre all'horror,crescendo ho spaziato su diversi generi e i classici occupano buona parte della mia libreria, sono felice di questo cambiamento altrimenti perché mi sarei persa mostri sacri come Dostoevskij ,Austen e tanti altri.
Anche io sono sempre stata molto legata al genere horror, poi mi sono spostata in po' sulla fantascienza, soprattutto distopica. Ora leggo saggi, leggo biografie, leggo di storia, ma i classici proprio ho paura di affrontarlo. L'anno scorso ho cominciato a leggere la Austen (non mi ricordo nemmeno quale titolo) e l'ho lasciata dopo 5 pagine.
@@cecilia8585tieni presente che nel grande calderone delle opere ritenute ormai classiche ci sono libri molto eterogenei tra di loro. Per capirci, magari non ti piace Austen, ma potrebbe piacerti Poe (anche considerando le tue preferenze).
@@lalla248 Infatti Poe l'ho letto
@@cecilia8585 Austen non piace a molti, punterei su qualcun altro, così puoi trovare il classico che fa per te😄
La fiera della vanità: amore ❤
Ottimo video come sempre Ile! 😊 A me mancano ancora tantissimi classici da leggere, sto recuperando piano piano, ma provo a mettere qua qualche titolo che mi piacerebbe recuperare, tra gli altri, che qualcuno potrebbe trovare interessante:
i due romanzi della terza sorella Brontë, Anne, "Agnes Grey" e "La signora di Wildfell Hall";
"La freccia nera" di Stevenson, ce lo fecero leggere alle medie, ma lo ricordo vagamente e in questo caso c'è stato l'effetto opposto di cui si parlava, con le letture scolastiche, perché mi attira molto;
"Il circolo Pickwick"' di Dickens, un tomone forse di quasi mille pagine, non ricordo, ma è il primo romanzo di Dickens se non sbaglio e dovrebbe essere un romanzo umoristico, mi incuriosisce molto;
"Ivanhoe" di Walter Scott, che credo sia considerato il primo romanzo storico; sia "La freccia nera" che "Ivanhoe" me li immagino un po' come Robin Hood per ambientazione e periodo, in mezzo ai boschi
Il circolo Pickwick consigliato; sono le avventure, quali viaggi per andare a feste in campagna da amici, di un gruppo di eccentrici e un po' ingenui gentlemen inglesi, e non mancano i risvolti di commento sociale cari a Dickens (c'è un excursus sulla vita in prigione perché a un certo punto il gruppo entra in contatto con un truffatore)
@@federicapiottoli6922 ti ringrazio del commento! Lo leggerò sicuramente 😊
off topic totale ma questo trucco è MERAVIGLIOSO
Ciao Ilenia, ti seguo spesso, complimenti per il canale 🙂
Siccome a me piacciono tantissimo i "mattoni", quindi libri molto lunghi, che siano classici o autori contemporanei... Sarebbe bello se facessi un video dedicato a loro con tanti suggerimenti di lettura, solo libri dalle 400 pagine in su!
Meglio ancora se autoconclusivi, non inseriti in saghe infinite!
Grazie e un saluto a tutti i lettori!
Video perfetto, dato che ho appena ordinato le notti bianche su vinted lmao
Vederete come sta succedendo a me che molti classici vi piaceranno anche di più della narrativa contemporanea, vi stupirete di come riescano a raccontare le vicende umane, di come vi faranno conoscere i personaggi e di come vi trascineranno nelle ambientazioni, io non pensavo che sarebbero stati loro i miei libri preferiti, al momento Frankenstein, Dracula (per chi inizia va benissimo) Cime tempestose.
E mi sa che entrerà anche la Donna in bianco che sto leggendo ora.
I classici, inclusi i classici moderni, in assoluto sono la categoria di libri più "ciliegia" che ci sia: davvero uno tira l'altro
Spaventata dal numero di pagine di Anna Karenina che mi era stato più volte consigliato da mia madre decisi di provare a leggere La felicità domestica. Ero ingenua e romantica come la protagonista!
Ciao, è uscito ieri Charlotte Sometimes di Penelope Farmer, romanzo che ha ispirato la canzone dei Cure...
Uno splendido, dimenticato, classico francese è Dominique di Eugene Fromentin. Ora è atrocemente fuori catalogo, portatelo via con voi se lo trovate all'usato perché è una perla!
21:03 giro di vite
dopo averlo letto , piu ' che psicologia , mi sembra parapsicologia
:-)
19:59 per quanto riguarda frankenstein , e ' stato giustissimo sottolineare la differenza fra il libro ed i film ; l ' aveva detto anni fa anche stephen king : una frase del genere " la maggior parte della gente si approccia al romanzo frankenstein od il moderno prometeo pensando e aspettandosi scene granguignolesche e splatter e poi rimane delusissimo " .
Anche dracula ( bisognerebbe sempre avvisare sul fatto che e ' un romanzo epistolare )
Vabbè ragazzi ma è ovvio, le scienze psicologiche quando scriveva Henry James erano considerate ancora magia praticamente
@@IleniaZodiaco, grazie per il tuo commento, ilenia, e ' vero
Ciao
:)
2 classici dell' Ottocento che consiglio, escludendo i romanzi russi che possono risultare più impegnativi, sono: Madame Bovary di Flaubert e Middlemarch di George Eliot!
Se posso consigliare un classico italiano più moderno vi direi "Lessico familiare" della Natalia Ginzburg. So che ci è stato propinato più e più volte a scuola e che in tutti i modi l'abbiamo evitato, ma vi prego dategli una possibilità perché è uno di quei libri che vi restano nel cuore. Per andare invece in America provate "L'incubo di Hill House", ancora ho i brividi a distanza di mesi.
Con tutta la buona volontà, Sherlock Holmes non lo riesco proprio a leggere.
Me ne mancano tantissimi di quelli citati 😅 ho fatto molta fatica a concludere La Pietra di luna, sono rimasta molto delusa perché avevo alte aspettative! Aggiungerei anche Thomas Hardy Via dalla pazza folla e Sotto gli alberi, molto divertenti e non lunghi
Secondo me Wilkie Collins invece è proprio da non consigliare a chi trova pesante un classico. A me sono piaciuti sia La donna in bianco che Pietra di luna ma per quanto l'umorismo british sia brillante i romanzi sono troppo lunghi e per un lettore moderno che nel thriller cerca lo sconvolgimento o plot twist che dir si voglia (Bradbury direbbe purtroppo perché scriveva di un "terribile futuro in cui tutta la narrativa si baserà sul plot twist finale") risultano un po' troppo prevedibili già a metà romanzo. Quindi leggersi 500 pagine di giallo per un plot che sa di visto e rivisto per un lettore-spettatore moderno non è il massimo per far cambiare idea secondo me.
Consiglierei Jane Austen, il suo successo nell'era moderna è prevedibile e dovuto al suo stile che richiama molto quello della scrittura moderna. Periodi brevi, molti dialoghi, poche descrizioni (ormai esiste il cinema e la televisione, se per un lettore inglese dell'800 dovevi spendere pagine e pagine a spiegargli come è una strada spagnola, un abito spagnolo etc.. al lettore moderno se dici "siamo a roma negli anni 60, famiglia ricco borghese...già sa tutto di come sono vestiti, come è arredata la casa ...inutile che stai a spiegare...dimmi qualcosa che non so"). Tutti hanno in mente il "mondo di Jane Austen" (Tomasi di Lampedusa scrisse che la Austen era geniale perché si invento un universo narrativo proprio, come quello di un fantasy, ma legato alla realtà, quindi una cosa un milione di volte più difficile) senza che poi in fondo Jane Austen sia lì a menartala nel dettaglio nel creare questo universo. Una cosa quasi paradossale e per questo interessante. Se lo avesse fatto oggi probabilmente risulterebba meno fresca e anche lei "pesante" e ti farebbe dire "dimmi qualcosa che non so!".
Classici che mi sento di raccomandare Oliver Twist di Dickens...storia appassionante, capitoli brevi, trama appassionante con fondo di mistero e giallo
il conte di montecristo, lungo ma semplice e la vendetta e il sentimento di rivalsa appassionano a qualsiasi latitudine e secolo..
cent'anni di solitudine, lo copiano da 60 anni a destra e manca soprattutto gli americani a cui piace quindi il suo "elemento fantasy" è molto di appeal per il lettore moderno...
il buio oltre la siepe, praticamente il libro più copiato della narrativa moderna e base del book club moderno....
via dalla pazza folla, tralasciando qualche parte più difficile in cui ad Hardy parte il "delirio naturalista" triangolone modernissimo con un personaggio femminile fantastico....
cime tempestose perché visto che in treno vedo solo gente che legge Una vita come tante, evidentemente la tortura e l'autodistruzione tirano in questo periodo di post pandemia, riscaldamento globale, tanto non campiamo ancora a lungo.
Concordo con La fiera delle vanità. Molto in linea con il tipo di umorismo moderno e soprattutto con l'atteggiamento di reverenza e fascinazione che continuiamo ad avere per le elitè, anche se le prendiamo in giro. Questa dicotomia e questo atteggiamento è attualmente molto moderno.
Qualche titolo italiano mettiamolo pure...credo un Calvino- Il barone rampante possa piacere e fa un po' Miyazaki ora che piace a tutti.
Ciao Ilenia! Interessantissima carrellata di classici! Anche dopo 3 anni di full immersion nella letteratura classica, molti di questi non li ho ancora approcciati, grazie per le idee! Come te, ho adorato Hugo alla follia: ho divorato in poco tempo sia Notre Dame de Paris che I Miserabili. Hugo non solo narra, ma a tratti approfondisce aspetti paesaggistici, culturali, politici e filosofici peculiari dell'epoca in cui si svolge la vicenda; quindi oltre ad affrontare un romanzo storico, sei invitata ad assistere a reportage documentaristici accuratissimi e ricchi di immagini vivide che ti riportano indietro nel tempo. Nonostante la mole, i suoi romanzi sono scorrevolissimi e non annoiano mai. Invece cosa consiglieresti in merito alla letteratura classica tedesca e spagnola? Grazie mille!! 🥰
Per una coincidenza ho iniziato a leggere due giorni fa più o meno " I tre moschettieri " e ho da poco finito " Il conte di Montecristo "
L'uomo che ride, in una parola devastante
Dickens imprescindibile magari con Oliver Twist che si legge benissimo. Poi metterei Dracula senza dubbio e aggiungo Tess dei D'Urberville di Thomas Hardy.
Avevo bisogno di un video di questo tipo, ma al tempo stesso mi chiedo sempre perché dovrei sforzami di leggere qualcosa che non mi ispira per nulla, alla pari del fantasy.
Perché ti sorprenderà scoprire quanto siano moderni e appassionanti, oltretutto ti daranno gli strumenti di apprezzare ancora di più libri contemporanei
@@allienine Sicuramente proverò a riprenderne uno in mano e a leggerlo, ma ammetto che il tipo di prosa mi frena anche se, essendo appassionata di horror, ho letto Poe e Lovecraft, quindi il mio discorso è un po' un controsenso. Sarà anche che penso che i romanzi classici siano pieni di sentimentalismo e sicuramente sbaglierò. Allora potrei cominciare dagli ultimi suggerimenti di Ilenia.
Ma sai, classico è un termine che comprende tanti libri diversi alla fine. È difficile che non ce ne sia neppure un tipo (o un autore/rice) che ti piace.
Non so se hai mai letto l'Horla di Maupassant, ma è un racconto spettrale e puoi familiarizzare con la prosa e se ti piace passare ai suoi romanzi piú classici
@@ebonyricci5697 No, non l'ho mai letto e ti ringrazio per il suggerimento 😉
Mi manca una famiglia decaduta..DEVO recuperare. Adooooooro i classici. Non posso non amare i classici. Sarà per questo che non posso perdere i nostri viaggi tra i mattoni di ogni dove e sono caduta nelle spire della ile nazionale e non ho nessuna voglia di sfuggirle?? Chissà.
“Tirare in ballo chi? Amore?”
“Io🥰”
“I RUSSI🔪😈”
Ciao Ilenia!
Non faresti un video simile ma solo per quelli italiani?
Anche io amo molto la letteratura russa
Sentir parlare di Long John Silver mi fa pensare ad Andrea Belfiori 🤍
Uno di Dostev.... (ma che è un cognome o un catalogo di lettere?!) che pochi se lo filano per via del titolo scialbo: " Il villaggio di Stepànčikovo e i suoi abitanti" che è appassionante e "cinematico"
Gentile Ilenia, la migliore definizione di classico (a parte T. S. Eliot) l'ha data Italo Calvino nel libro "Perché leggere i classici", al quale rimando senz'altro. I classici, per definizione, non appartengono a nessun "genere" perché li trascendono tutti. Del resto la cosiddetta letteratura di genere in senso stretto (gialli, horror, romance, saghe familiari, romanzi storici ecc.) non appartiene alla grande letteratura. Io, in ogni caso, non partirei dall'Ottocento, perché il grande romanzo inglese (e borghese) incomincia nel Settecento: un titolo di un capolavoro assoluto per tutti: "Tristram Shandy" di Laurence. Sterne. D'accordo con Lei su Stevenson e Dumas, che riescono a coniugare intrattenimento e grande letteratura. Se dovessi scegliere un classico della letteratura vittoriana inglese dell'Ottocento andrei a cercarlo tra i romanzi di Charles Dickens (il mio preferito è "Il nostro comune amico"). La letteratura russa dell'Ottocento, ovviamente, comprende le pagine più alte che siano mai state scritte in assoluto. Anche a ne piacciono i fantasmi e le storie gotiche: concordo in pieno su "Il giro di vite" di Henry James, capolavoro assoluto di un autore non facile. Il più "inglese" degli scrittori americani, così come James Ivory è il più inglese dei registi americani. Un saluto cordiale
Il bello di Tristram Shandy è che è già un anti-romanzo
"Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi e "Dracula" Bram Stoker.
a chi si vuole avvicinare al mondo della lettura in generale?
Ho letto come i classici questi libri della Jane Austen " Orgoglio e pregiudizio", Emma" e " persuasione" ;
- libro di Jules Verne "Il viaggio al centro della terra";
- Il libro di Exupery "Il piccolo principe ";
Libro di Brunetti " il giardino segreto ";
- Il libro di London "il richiamo della foresta";
- il libro di Harper Lee "il buoi oltre la siepe".
Ho degli altri libri classici a casa che non ho ancora letto come le sorelle Bronte, ecc la fiera della vanità visto il film e letto il libro fantastico. Conosco bene i romanzi russi .
Buongiorno nessun classico italiano?
Io invece consiglio un classico che pur rientrando nel canone non viene mai consigliato: il Piacere di d’ Annunzio. Molti non si avvicinano per pregiudizio nei confronti dell’autore, ma sbagliano, perché si stanno perdendo il più grande scrittore italiano della sua epoca.
Ps: se pensate che i romanzi di D’Annunzio abbiano a che fare con il fascismo vi sbagliate di grosso.
Io ho letto Il Piacere mia sponte (visto che ce n'era una copia nella libreria di casa) poco prima della maturità, e devo dire che lo ricordo come una versione annacquata e ormai anacronistica di un romanzo romantico, come se il protagonista stesso fosse rimasto intrappolato in quell'epoca e la mantenesse fittiziamente ancora in vita
@@federicapiottoli6922 é esattamente quello lo scopo del romanzo. Non solo di quello di d’ Annunzio, ma del romanzo decadente europeo in generale.
@@giuliano7377 sì, ma io sto dicendo che non raggiunge efficacemente l'intento come, per dirne uno, À rebours; suona davvero artificioso e forzato
Italiani come se piovesse😅
Lei fa parte del ministero del made in italy?
😂
"Giro di vite" e "Cento anni di solitudine": titoli azzeccati che hanno permesso di vendere delle .....cate pazzesche!
A parte la pubblicità dello sponsor (🙄era davvero necessaria?) e l’incursione del fidanzato, il video è davvero Interessante e utile!