«In tutte le città, da Capodistria a Parenzo, da Rovigno a Pirano, da Buie a Pola, da Albona a Pisino e in ogni centro, l'entusiasmo montava negli animi sino a divenire febbre e fiamma di passione italica. Di questa passione sono indimenticabili alcuni protagonisti: Domenico Rossetti e Pietro Kandler di Trieste, Tomaso Luciani di Albona, Carlo Combi e Gian Rinaldo Carli di Capodistria, Marco Tamaro di Pirano, Andrea Amoroso di Montona, Paolo De Peris di Rovigno, Pasquale Besenghi degli Ughi di Isola, Giuseppe Picciola di Parenzo, Michele Facchinetti di Visinada, Renato Rinaldi di Portole, Piero Stancovich di Barbana e Giovanni Moise di Cherso. E non possiamo dimenticare il mitico Nazario Sauro di Capodistria, lo storico compagno di Oberdan Donato Ragosa di Buie e Fabio Filzi, di Pisino, la cui vita fu spezzata dall'ennesima condanna austriaca, durante la prima guerra mondiale, questa volta per Trento italiana. Una nutrita falange di Istriani partecipò volontariamente ai moti, alle lotte, negli scontri e militando nelle quattro guerre d'Indipendenza... Luigi Tomaz»
Che tragedia...e che efferatezza... davvero la stragrande maggioranza degli italiani penso non abbia la più pallida idea dei tormenti che hanno coivolto quelle terre....soprusi delitti ed esodi ..che tragedia...
«In tutte le città, da Capodistria a Parenzo, da Rovigno a Pirano, da Buie a Pola, da Albona a Pisino e in ogni centro, l'entusiasmo montava negli animi sino a divenire febbre e fiamma di passione italica. Di questa passione sono indimenticabili alcuni protagonisti: Domenico Rossetti e Pietro Kandler di Trieste, Tomaso Luciani di Albona, Carlo Combi e Gian Rinaldo Carli di Capodistria, Marco Tamaro di Pirano, Andrea Amoroso di Montona, Paolo De Peris di Rovigno, Pasquale Besenghi degli Ughi di Isola, Giuseppe Picciola di Parenzo, Michele Facchinetti di Visinada, Renato Rinaldi di Portole, Piero Stancovich di Barbana e Giovanni Moise di Cherso. E non possiamo dimenticare il mitico Nazario Sauro di Capodistria, lo storico compagno di Oberdan Donato Ragosa di Buie e Fabio Filzi, di Pisino, la cui vita fu spezzata dall'ennesima condanna austriaca, durante la prima guerra mondiale, questa volta per Trento italiana. Una nutrita falange di Istriani partecipò volontariamente ai moti, alle lotte, negli scontri e militando nelle quattro guerre d'Indipendenza... Luigi Tomaz»
Non c'è giustizia a questo mondo
Che tragedia...e che efferatezza...
davvero la stragrande maggioranza degli italiani penso non abbia la più pallida idea dei tormenti che hanno coivolto quelle terre....soprusi delitti ed esodi ..che tragedia...
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carissimi ,,, cosa c'era prima delle foibe ,,, ----- ruclips.net/video/z0EkUlgHAe4/видео.html