passione che commuove, senza dubbio. lavoro eccelso e di buon spessore, un po meno la scrittura. se parliamo di analisi ci sono molte discrepanze. Prima mi sembra doveroso dire che la post produzione di D'Auria e Ruotolo ha svolto un lavoro direi eccellente: - la poca saturazione dei colori nell'ufficio trasmette freddezza e dogmatismo - i filtri ambra e caldi in genere usati in tutte le altre scene trasmettono invece calore e passione, per farla breve sono l'esatto opposto, in luce positiva ovviamente. - La fotografia è curata e si focalizza su scene macro che si alternano tra immagini in fermo e altre che esprimono operosità, tutte alternate. Per quanto riguarda invece l'analisi oltre il corto, ad un occhio attento ci sono secondo me degli errori, soprattutto se si considera come fine ultimo la promozione della realizzazione del sogno giovanile e della promozione del paese: - la città dove D'auria vuol lavorare non è menzionata anche se si lascia intendere che è sicuramente di amministrazione più importante. - Ad oggi, la discriminazione razziale anche interna è pressocchè inesistente, dati alla mano, i posti dirigenziali sono occupati quasi tutti da uomini del sud (laureati in città e non in provincia), tra l'altro d'auria nel Cv che presenta non ha traccia di esperienze pregresse come richiesto (anche se il recruiter lo giudica ottimo) dato che egli stesso ammette che lo ha caratterizzato l'arte di arrangiarsi. - l'arte di arrangiarsi citata e la fotografia filmica che segue sono in assoluto contrasto (viene mostrato una pescheria, una falegnameria, una pizzeria ecc, tutte cose che esulano dalla parola arrangiarsi, a meno che non si intendano prive di autorizzazioni) - anche le altre immagini succesive sono totalmente distanti dalle tre espressioni citate dal candidato. - egli stesso ammette di venire da un piccolo paese, e lo decanta in un modo tale quasi lo stesse vendendo, dimenticando due cose: 1) un candidato ha da vendere la sua professionalità, e non il suo paese 2) c'è una dicotomia di pensiero in quanto egli parla tra le righe di quanto il paese potenzialmente abbia da offrire, ma di fatto egli sta cercando un impiego altrove, abbandonando così la sua terra (e quindi completamente opposto al senso di crescita del paese stesso. Se tutti i talenti vanno via, il paese rimane nella sua atavica ignoranza). - il recruiter sembra si sia fatto abbindolare dalla bella storiella di passioni e mestieri, alla faccia del realismo, questa è una scena alla Happyness, quindi costruita a tavolino. - la chiusura del contratto non fa altro che consacrare l'abbandono del paese, che si lo ha cresciuto ma da cui è scappato. - l'appartenenza ad una precisa località come base di partenza è ovviamente in contrasto con la mentalità odierna dettata da un unico mondo, globalizzato, chiudendo ancor di piu in un recinto immaginario il paese stesso. In sintesi: Il lavoro svolto è veramente professionale secondo l'aspetto tecnico ma nella mia umile opinione chi ha scritto e diretto il corto avrebbe da rivedere molte cose circa quello che espone, soprattutto per non trasmettere un'immagine negativa allo spettatore attento.
+Vittorio Falco Grazie Vittorio, noi apprezziamo "l'occhio attento", che dalle critiche può solo farci crescere. Trattasi del nostro primo lavoro, cercheremo di migliorare. ps. il montaggio è di Salvatore Nizzardelli, i complimenti li giriamo a lui.
![Eminem - Fuel (feat. JID) [Official Lyric Video]](http://i.ytimg.com/vi/t5H_CewqpKA/mqdefault.jpg)
Grandi ragazzi continuate così!
Bellissimo video, belle anche le riprese 😊 Bravi . ( sono di Sant'Antonio abate anche io)
passione che commuove, senza dubbio. lavoro eccelso e di buon spessore, un po meno la scrittura.
se parliamo di analisi ci sono molte discrepanze.
Prima mi sembra doveroso dire che la post produzione di D'Auria e Ruotolo ha svolto un lavoro direi eccellente:
- la poca saturazione dei colori nell'ufficio trasmette freddezza e dogmatismo
- i filtri ambra e caldi in genere usati in tutte le altre scene trasmettono invece calore e passione, per farla breve sono l'esatto opposto, in luce positiva ovviamente.
- La fotografia è curata e si focalizza su scene macro che si alternano tra immagini in fermo e altre che esprimono operosità, tutte alternate.
Per quanto riguarda invece l'analisi oltre il corto, ad un occhio attento ci sono secondo me degli errori, soprattutto se si considera come fine ultimo la promozione della realizzazione del sogno giovanile e della promozione del paese:
- la città dove D'auria vuol lavorare non è menzionata anche se si lascia intendere che è sicuramente di amministrazione più importante.
- Ad oggi, la discriminazione razziale anche interna è pressocchè inesistente, dati alla mano, i posti dirigenziali sono occupati quasi tutti da uomini del sud (laureati in città e non in provincia), tra l'altro d'auria nel Cv che presenta non ha traccia di esperienze pregresse come richiesto (anche se il recruiter lo giudica ottimo) dato che egli stesso ammette che lo ha caratterizzato l'arte di arrangiarsi.
- l'arte di arrangiarsi citata e la fotografia filmica che segue sono in assoluto contrasto (viene mostrato una pescheria, una falegnameria, una pizzeria ecc, tutte cose che esulano dalla parola arrangiarsi, a meno che non si intendano prive di autorizzazioni)
- anche le altre immagini succesive sono totalmente distanti dalle tre espressioni citate dal candidato.
- egli stesso ammette di venire da un piccolo paese, e lo decanta in un modo tale quasi lo stesse vendendo, dimenticando due cose:
1) un candidato ha da vendere la sua professionalità, e non il suo paese
2) c'è una dicotomia di pensiero in quanto egli parla tra le righe di quanto il paese potenzialmente abbia da offrire, ma di fatto egli sta cercando un impiego altrove, abbandonando così la sua terra (e quindi completamente opposto al senso di crescita del paese stesso. Se tutti i talenti vanno via, il paese rimane nella sua atavica ignoranza).
- il recruiter sembra si sia fatto abbindolare dalla bella storiella di passioni e mestieri, alla faccia del realismo, questa è una scena alla Happyness, quindi costruita a tavolino.
- la chiusura del contratto non fa altro che consacrare l'abbandono del paese, che si lo ha cresciuto ma da cui è scappato.
- l'appartenenza ad una precisa località come base di partenza è ovviamente in contrasto con la mentalità odierna dettata da un unico mondo, globalizzato, chiudendo ancor di piu in un recinto immaginario il paese stesso.
In sintesi:
Il lavoro svolto è veramente professionale secondo l'aspetto tecnico ma nella mia umile opinione chi ha scritto e diretto il corto avrebbe da rivedere molte cose circa quello che espone, soprattutto per non trasmettere un'immagine negativa allo spettatore attento.
+Vittorio Falco Grazie Vittorio, noi apprezziamo "l'occhio attento", che dalle critiche può solo farci crescere.
Trattasi del nostro primo lavoro, cercheremo di migliorare.
ps. il montaggio è di Salvatore Nizzardelli, i complimenti li giriamo a lui.
*raziale