Studiare MEDICINA è davvero così DIFFICILE?

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  • Опубликовано: 1 июн 2024
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Комментарии • 79

  • @giuseppec.5519
    @giuseppec.5519 6 месяцев назад +3

    La difficoltà di una facoltà è oggettiva… memorizziamo più facilmente ciò che ci piace anche se la mole è elevata…

  • @Vigharthur7
    @Vigharthur7 5 месяцев назад +9

    Medicina è la facoltà più impegnativa. Le facoltà intrinsecamente più difficili e intellettualmente più selettive sono matematica e fisica, è oggettivo, e non tutti possono farle con profitto. A medicina i concetti sono di difficoltà medio-bassa, il problema è la quantità. Quindi se parliamo di difficoltà vera e propria,ripeto, le facoltà più difficili sono matematica e fisica. E volevo anche aggiungere: il progresso che abbiamo registrato negli ultimi 100 anni ci viene in primis dai fisici e dai chimici. I medici sono solo operatori. Il paracetamolo (Tachipirina) è stato sintetizzato da un chimico di primo ordine, il TEM (che ha fatto rinascere la medicina) lo ha inventato un fisico, la risonanza magnetica nucleare è stata scoperta da un astrofisico, e potrei continuare.
    Ps io studio medicina

    • @robertovacca4037
      @robertovacca4037 25 дней назад

      Da medico sono d' accordo con ciò che hai scritto. Finito gli studi però vedrai che è molto più facile fare il "matematico" o il "fisico" che il medico, professione complessissima ed intellettualmente molto impegnativa (per che fa veramente il medico clinico).

    • @robertovacca4037
      @robertovacca4037 25 дней назад

      Ah, dimenticavo, sono anche laureato in matematica.

    • @In_vic
      @In_vic 9 дней назад

      Concordo su tutto ciò che hai detto nella prima parte. La seconda invece non ha alcun senso.

    • @Vigharthur7
      @Vigharthur7 9 дней назад

      @@robertovacca4037 non sono assolutamente d'accordo. Il lavoro può essere certamente più stressante, ma l'intelligenza che devi avere per fare il matematico o il fisico (quindi prevalentemente posizioni di ricerca) è nettamente superiore a quella che devi avere per essere anche un medico eccellente, c'è una distanza chilometrica. Ci sono anche diversi dati a supporto. Ad esempio negli usa hanno misurato il qi degli studenti universitari per corso, e matematici e fisici hanno avuto rispettivamente 130 e 133 (più o meno l'1% della popolazione), mentre a medicina i risultati sono stati di 110 (più o meno il 40% della popolazione). Se vuoi essere un medico eccellente, basta avere una intelligenza media e impegnarsi molto, se vuoi essere un matematico di successo (e quindi non semplicemente laurearti in matematica)oltre a studiare molto devi avere un tessuto nervoso da 1 su 1000 (iq 145) ALMENO.

    • @Vigharthur7
      @Vigharthur7 9 дней назад

      @@In_vic perché no? I medici alla fine sono operatori. Senza Ruska, fisico e premio nobel per la fisica (1968), che ha costruito il primo TEM, i libri di istologia (per dirne una)di oggi non si sarebbero mai potuti scrivere. Senza tutta la fisica quantistica non ci sarebbero molte tecniche diagnostiche. La risonanza magnetica nucleare è stata scoperta.da un fisico mentre studiava le nubi di gas interstellari. La terapia per cattura neutronica del boro ce l'abbiamo grazie al lavoro di diversi fisici (tra cui dei premi nobel). Il cisplatino è stato scoperto da un biofisico. Levando il lavoro di fisici, chimici e ingegneri, la medicina ritorna ai primi del '900

  • @emmestories
    @emmestories Год назад +5

    Aggiungo che ho studiato gli ultimi test di medicina per preparare uno studente. Nei test d'ingresso, ho notato delle domande errate (in numero significativo per determinare se entrare o meno nella facoltà, domande annullate dalle stesse facoltà e Ministero), inoltre, ho incontrato molte domande (nei test degli ultimi anni) che richiederebbero le conoscenze che il discente acquisirebbe durante il percorso universitario.
    Vi invito a sfatarmi, confutarmi. Ho necessariamente bisogno di altre fonti per la preparazione e per il mio lavoro.

  • @vin01vin23
    @vin01vin23 Год назад +11

    Il punto è che a mio parare, quindi nel caso mi sbagliassi PER FAVORE ditemelo, il test di medicina non seleziona gente che sarà molto più preparata e adatta ad affrontare la facoltà di medicina, ma seleziona gente che ha studiato come superare il test al meglio, che a mio avviso è TOTALMENTE diverso. (Non parlo delle private che hanno test diversi ovviamente)

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Год назад

      In realtà questo vale per qualunque test di ingresso ma sí, è vero.

    • @agnesecannarozzi
      @agnesecannarozzi 3 месяца назад

      Purtroppo vale anche per gli esami universitari😅

  • @Al_00
    @Al_00 Год назад +23

    Ciao Ale, lungi da me la volontà di scatenare flame, vorrei solo aprire un momento di riflessione riportando esperienze personali (che, essendo aneddotiche, completerò coi dati statistici): son stato di recente alla discussione di specializzazione di un amico medico (al quale ho anche dato una mano con la tesi sperimentale) e la "anomalia" che mi ha "sconvolto" è il fatto che i voti finali in quella proclamazione erano solo due: massimo (70/70, perché i voti sono in settantesimi) e massimo con lode. E nessun fuori corso. Pensavo fosse un caso, ma invece mi hanno detto che anche alla laurea (conseguita ovviamente prima del diploma di specializzazione) di medicina i voti son così alti, anche se c'è qualche (raro) fuori corso. Incuriosito, son andato a vedere le statistiche (su Almalaurea e simili); media dei voti di Medicina: 110. Di cui, oltre metà consegue la lode. La media temporale di conseguimento del titolo è di 1,3 anni oltre il previsto (che, sulla carta, sono sei anni accademici, quindi si arriva a 7,3 anni).
    Ho ricordato la mia sessione di laurea (ingegneria), con voti decisamente più bassi ed in effetti vedo che la media (totale, inclusa ing. gestionale, notoriamente "un po' meno pesante" di tutte le altre e spesso considerata da noi come una "mezza ingegneria") è di 100, con un ritardo medio di due anni (sempre includendo gestionale che abbassa la media dei tempi) già solo per la triennale! Al quale si accumula poi il ritardo per la specialistica/magistrale.
    Ricordo qualcosa di analogo in sessioni di laurea in lettere e in scienze politiche (mi sorprese il brusio di malcontento quando proclamarono un 108), quindi mi chiedo: perché non si riesce (o non si vuole) normalizzare i voti delle diverse facoltà? Mi ha ricordato molto quando ero il primo della classe all'ITIS ed al bienno avevo una media annuale più bassa del più "scarso" dei miei amici che frequentavano un liceo nella mia stessa città. La risposta: "Eh, ma è più difficile" non ha senso, ci dev'essere dell'altro a cui non ho ancora pensato. Sarebbe molto interessante chiedere ai rettori, statistiche alla mano, cosa ne pensano.

    • @Al_00
      @Al_00 Год назад +8

      A completamento: non reggerebbe nemmeno la motivazione che loro son "selezionati" dal test di ammissione, perché anche tra colleghi di accademia (quindi tutti selezionati da lunghissime prove) c'era una grande differenza nella media dei voti tra ufficiali ingegneri e ufficiali medici.

    • @tripleh98marco
      @tripleh98marco Год назад +5

      @@Al_00 grazie per la testimonianza, molto interessante

    • @emmestories
      @emmestories Год назад +9

      Confermo, ho avuto testimonianze simili, e ho visto statistiche simili a quello che dici. La mia personale conclusione, dopo aver studiato i test d'ingresso, è che: sono proprio i test che fanno da filtro e fanno entrare quasi solo persone che (per fortuna o per merito, dipende) ottengono dei risultati altissimi nel test d'ingresso. Il test sembra essere un imbuto dal collo molto stretto.

    • @emmestories
      @emmestories Год назад +2

      Ps: sono un docente privato e preparo anche studenti ai test d'ingresso.

    • @Al_00
      @Al_00 Год назад +1

      ​@@emmestories avevo pensato anch'io a quell'ipotesi, ma (come ho scritto poco dopo nel commento seguente) non mi torna perché la stessa differenza l'ho osservata anche coi miei colleghi ufficiali (medici) in accademia, nonostante fossimo tutti stati selezionati da lunghi test di diverso tipo (cultura generale, logica, temi d'italiano, prove di matematica, prove fisiche, psico-attitudinali, ecc.). Dev'esserci dell'altro, ma temo che ormai sia uno status quo "cronicizzato" e semplicemente si accetti il fatto che "Si sa che ingegneria è difficile, accetta il tuo 18 in "Analisi matematica I" baciando il libretto e non ti lamentare, non hai tempo di rifiutare esami"). Una delle risposte che più mi irritò fu quella di un comandante che, alla nostra domanda sul perché i nostri colleghi conseguissero sistematicamente voti più alti, replicò: "Eh, ma voi studiate in gran parte cose che non si toccano e non si vedono (es.: elettromagnetismo), sono più difficili per natura". Confido in futuro in un "fattore di correzione" per normalizzare i voti, è incredibile che le distribuzioni statistiche dei voti di diverse facoltà mostri uno scostamento così elevato tra ingegneria e il resto.

  • @aleejacopo
    @aleejacopo 5 месяцев назад

    Molto d'accordo. Sono laureato in chimica industriale (che trovo oggettivamente più difficile) e adesso studio medicina. La mole è tanta e non ho ancora capito come studiare, il metodo che usavo a chimica (scrivevo tanto) qui sì, mi porta a capire ma è anche lento. Studiare per gli esami qui spesso non significa studiare per fare propria la materia e chi non si pone troppe domande e impara e basta va più veloce. Si sta rivelando da una parte bellissimo ma dall'altra un incubo

  • @lu9464
    @lu9464 Год назад +2

    ALÈ sei sempre più bravissimo 👍❤️❤️❤️

  • @swordos615
    @swordos615 Год назад

    Alessandro avrei una domanda abbastanza complicata. Ho visto che sei propenso all'abolizione del test di ingresso ma sei anche consapevole che un mercato del lavoro, come quello di giurisprudenza, si può saturare. Al momento c'è una carenza di medici che verrà riparata nei prossimi anni, eppure stanno aumentando sempre di più gli ingressi a medicina, contrariamente alle indicazioni della federazione e dei principali sindacati. Rimuovere il test di ingresso e avere 60mila potenziali medici che si laureano ogni anno saturerebbe in poco tempo il mercato del lavoro. Quale sarebbe la soluzione? Converrai con me che una selezione ci deve essere. Selezione in itinere? Vuol dire che a giurisprudenza gli esami sono troppo facili e bisogna fare più selezione?

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Год назад

      Ritengo che non sia l'università a dover selezionare per il mondo del lavoro. L'università deve esclusivamente occuparsi di istruzione, formazione e ricerca.
      Credo che su questo il mercato possa auto regolarsi.

    • @swordos615
      @swordos615 Год назад

      @@alessandrodeconcini-adc si autoregolerà il mercato nel caso di giurisprudenza?

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Год назад +1

      Penso proprio di sì, nascono nuovi lavori che richiedono la laurea in giurisprudenza, ci si sposta di più anche all'estero, ma si notano anche segnali di diminuzione delle iscrizioni.
      Ma al di là di questo la mia opinione è che limitare l'accesso allo studio sia scorretto e basta. Chiunque deve poter studiare qualunque cosa, dopodiché le scelte hanno conseguenze, ci sta che se io entro in un mercato ultrasaturo farò più fatica a trovare lavoro.
      Ma non è compito dello stato impedirmi di entrare in quel mercato, piuttosto si potenziano i servizi di tutoraggio e si rendono accessibili le statistiche di impiego, così che tutti possano fare le loro scelte universitarie in modo consapevole

  • @nicolagribaldo6476
    @nicolagribaldo6476 8 месяцев назад

    Sono laureato in ingegneria meccanica a Padova. Non c è un test d ingresso,ma un test per valutare le tue capacità. Anche 10 ore di studio. Se ti sembra complicato medicina🤣🤣🤣

    • @aida-vx1rq
      @aida-vx1rq 6 месяцев назад

      ma che vuol dire, questo commento non ha un senso logico

    • @aleejacopo
      @aleejacopo 5 месяцев назад +1

      Sono difficoltà diverse. A medicina l'ostacolo è la mole, mentre la difficoltà intrinseca delle materie è oggettivamente bassa

  • @michelep8099
    @michelep8099 Год назад

    Mi sono sempre chiesto a cosa serva il test di ingresso a medicina (ma anche in altre facoltà) e non ho mai trovato una risposta plausibile. Qualcuno mi aiuta?

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Год назад

      Serve in teoria a fare selezione all'ingresso e a regolare l'accesso a una facoltà che non ha i posti e le risorse per gestire infiniti iscritti.
      Detto questo, io personalmente lo rimuoverei.

    • @michelep8099
      @michelep8099 Год назад +1

      @@alessandrodeconcini-adc ma la selezione la fai durante il percorso di studi. Il test di ingresso è una accozzaglia di roba che richiede delle competenze a sé.
      Al discorso sulle risorse non avevo pensato.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Год назад +1

      Sono d'accordo. Infatti se fossi io a decidere aumenterei i fondi alle università per gestire il maggior afflusso e toglierei i test di ammissione.

    • @leox2043
      @leox2043 Год назад +1

      ​@@michelep8099 senza test di ingresso si creerebbe un enorme disoccupazione post laurea.
      Già il fatto che abbiano aumentato i posti in facoltà 3 anni fa in modo spropositato è stato un grave danno a mio avviso. A mio avviso la cosa migliore sarebbe diminuire drasticamente i posti attualmente disponibile nei vari atenei, rimettendo lo stesso numero di posti che c'erano nel 2017 (ovvero 9000 anziché 13000) e dare poi la possibilità a tutti quelli che si laureano di accedere ad una specialistica.
      Il discorso sul fatto che bisognerebbe fare la selezione durante il percorso di studi non regge: il tasso di abbandono a medicina è di circa il 2/5% perché è una facoltà sì lunga, faticosa e impegnativa, ma sicuramente NON DIFFICILE, anzi a mio avviso è alla portata di quasi tutti...il difficile è riuscire a laurearsi in corso, ma se uno non riesce a mantenere i ritmi può comunque laurearsi, fuoricorso, ma laurearsi comunque. Non ci sono esami superdifficili che richiedono enormi sforzi di ragionamento in cui bisogna quasi essere un genio per superarli come magari ci sono a facoltà come ingegneria o in qualunque altra facoltà legata alla fisica e alla matematica.
      Spero di essere stato abbastanza esauriente, ditemi che ne pensate del mio ragionamento.

    • @riccardocapoccia6112
      @riccardocapoccia6112 Год назад

      @@leox2043 e la madonna, devi essere quasi geniale per superare degli esami in queste facoltà aahhah...mi sembra un pò esagerato

  • @agnesecannarozzi
    @agnesecannarozzi 3 месяца назад

    Non stai generalizzando😂 tutto vero

  • @dariopignani6795
    @dariopignani6795 Год назад

    Come si chiama la serie tv?

  • @daniele693
    @daniele693 Год назад +4

    Però se fai la Nicolò Cusano online ti laurei in 3 anni. Ammazzi la gente Però hai la laurea.

  • @riccardovagli0000
    @riccardovagli0000 Год назад +4

    Se oggi in Italia abbiamo pochi medici, è anche grazie al test e al numero chiuso, che, sin dagli anni 90, ha tarpato le ali a molta gente.
    Andrebbe abolito. Anche perché non serve a eliminare i potenziali cattivi medici.

    • @alessandrodeconcini-adc
      @alessandrodeconcini-adc  Год назад +3

      Sono abbastanza d'accordo

    • @leox2043
      @leox2043 Год назад +5

      Non abbiamo pochi medici in Italia, anzi ne abbiamo pure troppi, mancano gli specialisti

  • @sssteven8
    @sssteven8 Год назад +1

    Dopo anni di università , mi sono laureato in psicologia, ho imparato una cosa, la difficoltà dipende dai professori e non dalla materia e vorrei sfatare il mito della medicina come la più difficile..... Non è assolutamente vero, è uguale a molte altre. Psicologia è complicata per esempio, se ti vuoi laureare in tempo, parlo di triennale più magistrale, devi studiare tutti i giorni 8 ore al giorno, sennò non ce la fai. Il fatto che le lezioni non siano obbligatorie, è una barzelletta, quando all'esame ti vengono a chiedere quello che è stato detto a lezione. Lo dico perchè a suo tempo non studiai medicina, proprio perchè era descritta come durissima, ma me ne pento, a psicologia, spesso sottovalutata, ho dovuto sputare sangue e lo stesso i miei colleghi, ho convissuto con studenti di medicina e studiavamo quanto me, non di più ed erano brillanti. Purtroppo in Italia abbiamo una capacità di porci ostacoli, sulla base di cazzate, che è incredibile, lascia perdere e diventa un mediocre, così abbassi i rischi sembra la matrice che c'è dietro questa mentalità. L'ulteriore problema è che la esportiamo questa sub cultura, perchè siamo sempre massimi esperti in tutto, almeno così pensiamo.

    • @pep-dx5vb
      @pep-dx5vb Год назад +3

      Ho studiato per 1 anno ingegneria e dopo medicina che sto facendo anche ora
      Ingegneria se non hai una mente già di tuo "matematico numerica" non ci capisci nulla e non finisci mai
      Ci sono concetti a livelli di astrazione assurdi (che io non capivo assolutamente) ma anche altri miei compagni molto bravi capivano dopo molto tempo
      A med o altre facoltà sanitarie le cose bene o male riesci sempre a capirle sta tutto nel memorizzare e avere una buona memoria visiva

    • @sssteven8
      @sssteven8 Год назад +1

      @@pep-dx5vb Dipende da persona a persona, ci sono alcuni che sono particolarmente portati e fanno meno fatica ad ingegneria rispetto ad altre facoltà. Ad esempio ho un amico che si è laureato in ingegneria studiando pochissimo, non era più intelligente, ma non aveva grandi difficoltà a comprendere deteminati concetti, avrebbe faticato con le facoltà che prevedono molto materiale da studiare. Comunque medicina non credo sia una buona idea memorizzare e basta, se non ci arrivi con il ragionamento, certi esami fai fatica, tipo anatomia patologica, che è molto vasto.

    • @pep-dx5vb
      @pep-dx5vb Год назад

      @@sssteven8 sisi ovvio anatomia1 2 però basta memorizzare, poi ovvio bisogna capire bene i concetti e collegarli tra di loro...questo si inizia a capire dal 2 anno