La sparizione delle sale giochi ha reso i giochi meno difficili?

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  • Опубликовано: 13 сен 2024

Комментарии • 409

  • @erfire2919
    @erfire2919 9 лет назад +17

    PdV non ha perso qualità da quando vi siete divisi, altro gran bel video Fraws!

    • @definitivelaugh
      @definitivelaugh 9 лет назад +2

      Er Fire Ma se dico che ne ha addirittura acquistata di qualità, in quanto i video ora sono bene indirizzati e meno ''cazzeggiati'' sono stronzo? :)

  • @DadoBax_Videogames
    @DadoBax_Videogames 9 лет назад +47

    Sebbene la domanda finale che ci poni è molto intrigante, personalmente reputo ancora più intrigante lo spunto di riflessione che lanci prima nel video: la progressiva semplificazione dei giochi.
    Come dici giustamente ad inizio video: chi comprava un NES sapeva che parecchi giochi erano così difficili che probabilmente non sarebbe riuscito a completarli.
    La vera domanda che ci dobbiamo porre è: oggi una tale meccanica funzionerebbe ancora? Chi sarebbe disposto a comprare un videogioco per poi non riuscire ad arrivare fino alla fine?

    • @giagrandefilms
      @giagrandefilms 9 лет назад +6

      ***** Non comprerei mai un gioco d'azione-avventura che mi impedisse di vedere il finale a causa della difficoltà. Sarebbe folle. I giochi si devono adattare a tutta l'utenza tramite i classici Livelli Di Difficoltà. Non capisco perché alcuni non ce li abbiano, per esempio Assassin's Creed o Gta

    • @maxwell2378
      @maxwell2378 9 лет назад +3

      ***** Basterebbe mettere più tipi di difficoltà per accontentare tutti, il problema è che probabilmente lavorarci costerebbe alle aziende di più dei potenziali guadagni (visto che per quanto la gente critichi un gioco, alla fine se lo compra lo stesso poi) oppure magari cercare di dare un po' più alternanza, evitando di fare giochi solo facili ed emozionanti o solo titoli difficili e frustranti (che in ogni caso dipendono dalla passione dello sviluppatore, che deve andare oltre il mero guadagno potenziale e quindi molto raro).

    • @nicereallynice899
      @nicereallynice899 9 лет назад

      Io, IO LI COMPREREI DANNAZZIONE! No, vabbè seriamente. Adesso il problema vero e proprio per cui la difficoltà nel mondo videoludico è scomparsa, secondo me, è dovuta anche nell'immettere nei videogiochi anche una trama da nobel. Mentre alla mia epoca i titoli videoludici puntavano il tutto sul gameplay, ora puntano tutto sulla trama; che, per quanto possano prendere, tu vuoi vederla finire. Ora ci domanderemo:"però ai tempi del nintendo64 e psx i titoli avevano una trama stupenda e al contempo un gameplay divertente e innovativo a volte e una difficoltà medio-alta, eppure vendevano un sacco nonostante quest'ultima loro caratteristica! Perché allora la difficoltà è scomparsa?"
      Bhe, oltre alle ragioni citate da Fraws, la decadenza sempre più evidente della difficoltà è dovuta anche, sfortunatamente, all'imminente avvicinamento di una orda immensa di persone, persone medie che ancora oggi non saprebbero finire neanche un the last of us, titolo che per quanto possa avermi preso con la sua trama e personaggi fantastici, è il perfetto esempio di quanto ora le persone che si sono avvicinate al mondo videoludico richiedino solo grafica e trama, una trama da portare a termine, e non da finire col sudore, l'impegno e la soddisfazione, ma solo come un film da guardare: seguo la trama e vado avanti senza la minima interruzione.

    • @nicereallynice899
      @nicereallynice899 9 лет назад

      LEO1302 Lupi certo, per carità, la trama ora come ora ci DEVE essere, poiché oggi, ora come ora, un gioco senza una trama è come vuoto. Faccio questo chiarimento per chi fraintendesse il mio commento antecedente. Comunque, esistono tuttora giochi che possono offrire un tasso di difficoltà medio, per citarne alcuni, the witcher, hitman, metal gear solid 4 (rientra più sul tasso di sfida alto per chi non ha mai provato, o comunque che ha sfiorato, un titolo sthealt) e tantissimi altri che offrono una trama stupenda e al contempo un tasso di sfida medio o anche alto.

    • @nicereallynice899
      @nicereallynice899 9 лет назад

      LEO1302 Lupi per non citare anche i vari Halo, che se giocati online offrono anche un tasso di competizione abbastanza alto per il Gaming su console(certo, mai un tasso di competizione come sul pc, ma comunque molto vicino).

  • @noctiscaelum8861
    @noctiscaelum8861 9 лет назад +69

    Fraws tu meritavi di rappresentare playstation italia!dovevi essere all'e3 perchè di persone con la tua professionalitá su youtube non ne esistono..mi dispiace che abbiano scelto favij e melagodo...

    • @leonardobocci300
      @leonardobocci300 9 лет назад +18

      Effettivamente lui, farenz e qdss sarebbero stati perfetti...

    • @vrde
      @vrde 9 лет назад +1

      Leonardo Bocci Vero...

    • @Wasabio
      @Wasabio 9 лет назад +2

      Luca Mosti Dafuq? Per cosa li hanno scelti scusa? Sono curioso :D

    • @gretathunberg3344
      @gretathunberg3344 9 лет назад +14

      Leonardo Bocci beh qdss forse no, non dico che facciano schifo ma non credo che sono adatti, perchè sarebbero molto limitativi nelle loro performace XD

    • @ZacZounTheRamingo
      @ZacZounTheRamingo 9 лет назад +8

      Hai pienamente ragione Luca, hanno mandato quel deficiente di favij che a parte giocare con stronzate e attirara i bimbiminchia, lucrare e FAR lucrare nn sa fare altro

  • @dq8reslime227
    @dq8reslime227 9 лет назад +39

    A me non importa se un videogioco è facile, modesto o difficile, voglio solo che sia divertente, mi sappia intrattenere e venir voglia di rigiocarci il giorno dopo. Credo che sia un pensiero abbastanza comune il mio.

    • @SeymourHeartane
      @SeymourHeartane 9 лет назад +9

      ***** OVVIAMENTE, un gioco DEVE essere prima di tutto divertente. Ma un gioco la cui difficoltà rasenta lo zero (vedi AC), va ad annoiare parecchio dopo 2/3 giorni in cui non hai un pelo di sfida in quello che fai. Se quello che deve fare un giocatore per finire un gioco è solamente premere il tasto "avanti", tanto vale guardarsi un film.
      Esempio : the stanley parable. Bel gioco, davvero molto divertente, ma dopo che hai finito tutti i finali (tempo impiegato? 2 ore?), il gioco lo butti via, non hai più stimoli per riprenderlo in mano.

    • @superrrrosik
      @superrrrosik 9 лет назад +2

      ***** condivido in pieno! son a casa e voglio rilassarmi, non smadonnare e stare 2 ore sullo stesso punto sennò lascio perdere.
      Però faccio un esempio con far cry 3 che l ho comprato poco tempo fa e mi ha stupito per la mappa, la varietà delle situazioni, ma il livello di sfida è davvero troppo basso e in questi casi la rigiocabilità perde molto a mio avviso

    • @markarias8735
      @markarias8735 9 лет назад

      360Gamers Seymour se sei un giocatore hardcore allora è normale che tu pensi "se è facile non c'è gusto" ma tu fai parte di una ormai morente fetta di videogiocatori. le persone possono anche divertirsi con un gioco senza nessuna difficolta.

    • @SeymourHeartane
      @SeymourHeartane 9 лет назад

      Mark Arias Hai letto il messaggio per intero? Non mi sembra.

    • @markarias8735
      @markarias8735 9 лет назад

      360Gamers Seymour si invece tu invece sembra che non abbia letto bene il messaggio iniziale dato che lui ha GIA detto quello che tu hai detto ad eccezione del parte "hardcore" che non è essenziale ai fini del intrattenimento

  • @888Brain
    @888Brain 9 лет назад +9

    Fraws concordo per il discorso dei videogiochi. Attualmente pochi sono i videogiochi che ti danno soddisfazioni (i Souls, o Devil May Cry) e sempre più quelli fatti giusto per. I giocatori di oggi non cercano però la sfida come i giocatori del passato, ma l'intrattenimento, quel qualcosa che mi porta a dire "ora gioco un pò alla play e mi godo le ore spese". C'è un sottile limite fra giochi difficili e giochi che danno fastidio, creati solo per far incavolare di brutto e far perdere la pazienza. I giochi freemium invece per me sono il male. Sono, nella maggior parte, giochi stupidi, che non danno quel granché di divertimento, quest'ultimo ottenibile pagando (avere tutti gli upgrade in una botta e asfaltare amici è bello, ma dura poco, dopo il gioco si butta)

    • @salvatoredemarco
      @salvatoredemarco 9 лет назад +3

      888Brain *Cough Cough* Clash *Cough Cough* of merd *Cough Cough*

    • @888Brain
      @888Brain 9 лет назад +1

      SalMK Onestamente non l'ho mai provato, ma già che ha la schermata con monete e gioiellli/diamanti/altro valore mi puzza di p2w. Quei giochi non hanno senso di esistere e sono delle vere e proprie commercialate.

    • @salvatoredemarco
      @salvatoredemarco 9 лет назад

      Esattamente. E ci sono i bimbiminchia che ci vanno anche dietro a queste stronzate.

  • @ward7313
    @ward7313 9 лет назад +79

    In sala giochi te dovevi PAGARE per avere i gettoni e potevi spenderli per giocare e diventare bravo. Spendevi tanto ma eri TE che miglioravi, quindi quando giocavi con un amico potevi fargli il culo, ma tutti e due avete speso un gettone. Mentre attualmente il gioco e' GRATIS, ma se qualcuno PAGA non e' il giocatore a migliorare il suo livello d' abilita', ma e' il gioco che lo avvantaggia...
    Insomma a mio parere sono due concetti molto diversi... Beh..

    • @thesteamguy6171
      @thesteamguy6171 9 лет назад

      Riccardo Moles adoro il tuo avatar, è tf2 gang garrison?

    • @carl9942
      @carl9942 9 лет назад

      Quasi lo stesso contesto di zeb su molti fps

    • @maxwell2378
      @maxwell2378 9 лет назад +5

      Riccardo Moles Sì, ma se volevi fare il figo dovevi appunto spendere soldi all'infinito senza ottenere nulla di concreto, visto che non ottenevi il possesso del gioco. Era a modo suo una specie di droga/ricatto che voi ora state dipingendo come pura e "romantica" solo perché le cose del passato si tende sempre a vederle migliori di ciò che sono in realtà. Io ero un grande amante dei cabinati da bambino, ma se bisogna parlare di qualcosa bisogna anche dire le cose in maniera completa e sincera, anche perché alle aziende frega di fare soldi principalmente, esattamente come è sempre stato (anche ai tempi dei cabinati).

    • @ward7313
      @ward7313 9 лет назад +1

      Mario Rossi Si ma nei cabinati quando te pagavi eri te che miglioravi il tuo livello d' abilita'. Mentre nei videogiochi free-to-play se paghi il gioco ti avvantaggia nettamente, in quel caso non sei te che migliori le tue abilita'.

    • @maxwell2378
      @maxwell2378 9 лет назад

      Riccardo Moles Il free-to-play ti da la possibilità di scelta e infatti potrebbero anche giocare tutti quanti a livello normale, chi è che invece non lo fa? Le persone che possono permettersi di buttare i soldi, mentre quelle che non se lo possono permettere non lo fanno. Che sarebbe cambiato ai tempi dei cabinati? Nulla! Perché chi si poteva permettere di buttare soldi migliorava, chi non poteva permetterselo rimaneva indietro (qualunque fossero le potenzialità di entrambi).
      Al massimo ora chi ha più soldi da buttare ne butta di più, ma tolto questo non è cambiato assolutamente nulla da quei tempi rispetto ai free-to-play o freemium (io avevo solo 4 gettoni ogni volta che ci andavo e non spendo mai nei free-to-play, c'è gente che invece magari buttava decine di gettoni al giorno e ora spende i milioni su giochi pay-to-win).

  • @bahaarabjotunnkoenig2584
    @bahaarabjotunnkoenig2584 9 лет назад +58

    Meno difficili e cosa più importante......sempre più incompleti! :D
    YEEE
    Vuoi un dlc che si limiti ad aggiungere un pezzo mancante del puzzle? Pagah

    • @bahaarabjotunnkoenig2584
      @bahaarabjotunnkoenig2584 9 лет назад +4

      ***** vuoi vedere la faccia dei personaggi? *SGANCIAH*

    • @HexRebuilt
      @HexRebuilt 9 лет назад +4

      ***** beh magari le texture eccetera sono in 720, poi che tu nonriesca a vederle è un altro discorso, ma loro dicono il vero. Poi che facciano uscire remastered a raffica perchè non ci sono titoli è un altro discorso -vero sony? dai un po' di inventiva diamine-

    • @SpaceV1k
      @SpaceV1k 9 лет назад +1

      ***** ma hanno davvero bisogno di tutti sti cazzo di soldi? prima si campava con i cabinati che facevano spendere gettoni ma quanto potevano valere,una decina di euro per tipo 20 tentativi che in media potevano essere 2 ore per un ragazzo mediamente bravo che resiste 6 minuti,hanno messo gli abbonamenti per l'online alle nuove console,fanno pagare tutti i giochi nuovi(mediamente 2 mesi di durata) a 70 euro,poi a meno che non sono usati non li danno a meno di 20 fino a quando non li devono buttare,ci sono i pack con le statuette e cazzate varie,i dlc che sempre qualcuno se li compra anche a 20 euro,ci sta bisogno pure dei remastered (xbox dice di aver messo la retrocompatibilità ma sono circa 100 giochi,non siamo proprio completamente a console retrocompatibile) e va pure bene ma li facciano uscire buoni e completi i giochi,non me ne importa se escono ogni 2 o 3 anni ma li facciano durare più di 2 mesi,ci diano un pò di sfida,li rendano godibili (parlo dei giochi tripla a,degli accessi anticipati che rimangono sempre in beta,esistono le eccezioni).

    • @HexRebuilt
      @HexRebuilt 9 лет назад

      Eh evidentemente si. I costi di produzione aumentano, ci vuole più pubblico, creare nuove IP é rischioso e quindi diventa un cane che si morde la coda

    • @KyluxWolf
      @KyluxWolf 9 лет назад

      Vittorio Castaldo coff coff -gamestop- coff coff

  • @VincenzoMarzano
    @VincenzoMarzano 9 лет назад

    Ciao ragazzi, ho scoperto questo canale da poco e voglio complimentarvi con voi per l'ottimo lavoro che portate avanti!.
    Grandissimi :)

  • @TilToni
    @TilToni 9 лет назад +15

    A Croix89 il rilascio della Nintendo WII è piaciuto

  • @Lykon
    @Lykon 9 лет назад +24

    Sempre trovato Super Mario Galaxy molto più difficile di Assassin's Creed. Dire che il casual nasce su Wii è una baggianata. I giochi casual c'erano già per PS2.

    • @Meervo
      @Meervo 9 лет назад

      Kidel Aleron Probabilmente parlava anche del giocatore casual, sai no, quei tizi che si prendono Wii Sport e Just Dance e sono a posto. La console non la toccano mai, tranne quando sono con gli amici e allora si mettono a giochicchiare

    • @Dragorosso95
      @Dragorosso95 9 лет назад +1

      AC è una passeggiata, Super Mario Galaxy invece ha un buon grado di sfida sia per i "casuals" che per i "progamerz" IMHO

    • @Meervo
      @Meervo 9 лет назад

      Dragorosso95 Ma che semnso avrebbe mettere difficoltà in un simulatore come AC? Non capisco perchè? Comunque sì, Nintendo riesce sempre a fare i giochi con gradi di difficoltà adatti a tutti, anche se a volte con qualche eccezione (vero, Super Mario Bros 3 e The Legend of Zelda 2?)

    • @salvatoredemarco
      @salvatoredemarco 9 лет назад

      Mirco Gruppi Odio quei tipi di giocatori Nintendo D: Io poi invece passo le ore a fare TT e non mi caga nessuno :D

    • @crocodilevonkarma1159
      @crocodilevonkarma1159 9 лет назад

      Kidel Aleron Io ho finito ac 3 senza sapere come disarmare e fare i contrattacchi, durante il tutorial sulla nave non ero molto attento, li ho riscoperti dopo aver finito il gioco cercando di farlo al 100%, a questo punto ci sono 3 possibilità:o son nabbo io che non mi son dimenticato dopo 5 secondi di quelle mosse, o sono un pro incredibile perché me la son cavata sino alla fine, o più probabile 3....il gioco è facile come bere un bicchier d'acqua se non per qualche sfida che ti propone( ad esempio nel 4 l'unica cosa difficile sono le navi leggendarie)

  • @andreascarabellirock
    @andreascarabellirock 9 лет назад

    Devo dire che il tuo è un punto di vista veramente interessante, fa effettivamente riflettere come la forma sia cambiata ma il contenuto sia rimasto inalterato

  • @060619930608
    @060619930608 9 лет назад

    Sei un grande Fraws!! Rispetto molto tutto ciò che fai per il tuo canale in cui credi, tanta stima!

  • @user-fs4zu7ex2w
    @user-fs4zu7ex2w 9 лет назад +20

    Io ho 16 anni ma vado ancora adesso nelle sale giochi a farmi una partita a qualche vecchio giocone :D

    • @mrbackup993
      @mrbackup993 9 лет назад +11

      ***** bravo il mio ragazzo
      -a chi cavolo dico ragazzo? io ho 14 anni XD-

    • @ChaibuTv
      @ChaibuTv 9 лет назад

      ***** Beato te che trovi ancora gioconi in sala giochi..Io ogni tanto provo ad andarci, ma in quelle che conosco, sono dal 98 che non li cambiano i giochi...anzi una al mare che ho rivisto dopo qualche anno, adesso è per 2/3 sala VLT! D:

    • @l.d.3325
      @l.d.3325 9 лет назад

      mrbackup993 posso farti una domanda?
      come fai a barrare il commento ? XD scusa l'ignoranza
      fossi in te risponderei non non me la puoi fare

    • @giaaangi
      @giaaangi 9 лет назад

      Lorenzo Detti Mettendo il - Prima e dopo una frase -Esempio-

    • @president.b
      @president.b 9 лет назад +1

      Ma sti cazzi?

  • @CapitanLapalissiano
    @CapitanLapalissiano 9 лет назад +2

    A parer mio, casual e hardcore sono due famiglie di giochi diversi, che possono benissimo coesistere. Io personalmente li gioco a seconda di cosa mi va di giocare, se ho voglia di impegnarmi o se ho voglia di vedere qualcosa che posso anche giocare: senza varietà non potrei farlo e probabilmente mi annoierei. Ancora meglio se un titolo riesce a offrirmi entrambi i fattori.
    In ogni caso la loro presenza sul mercato, come in tutte le cose, è determinata dalla moda del momento, che è dettata dal marketing: prima i produttori sfruttavano la ricerca di sfida da parte dei clienti, ora sfruttano un approccio cinematografico, quindi grafica, inquadrature e trame. Tra qualche anno magari torneranno di moda i giochi competitivi, buona parte dell'utenza passerà a quelli e comparirà chi vorrebbe il ritorno dei giochi belli da vedere, con delle inquadrature degne di Hollywood o basati sulla trama. È ovvio che ci sia gente che preferisca una delle due tipologie, è sempre stato così in tutti i settori, dal cinema alla letteratura. Ci sono quelli che preferiscono le poesie ai romanzi, ma nessuno, per fortuna, si mette a dire che i romanzi sono brutti e non devono avere tutto quel successo perché le poesie sono più elaborate e c'erano da prima, quindi meritano di più. Sono lì, se le vuoi leggere, bene; se vuoi leggere altro, bene uguale. Per i videogiochi invece tutti si comportano in modo diverso totalmente random: console war a parte, ho visto e sentito gente che giudica gli altri a seconda di cosa e di quanto giocano, come se fossero queste cose a valorizzarti nella vita.
    Poi sì, molti titoli passano purtroppo in sordina, ma a parte consigliarli a più gente possibile, non possiamo far altro. D'altronde non possiamo imporre a tutti di avere i nostri gusti. :P
    Sorry per il muro di testo, mi faccio perdonare con un fun fact: la prima console casalinga mai uscita era quella per giocare Odyssey, che tre anni dopo, con alcune modifiche, sarebbe diventato il Pong di Atari: chiunque ci poteva giocare e non era troppo competitivo.

  • @antobella2
    @antobella2 9 лет назад

    nel mondo videoludico è avvenuto esattamente quello che hai descritto (sono le prime cose che ho imparato nel marketing). L'unico modo per superare l'ostacolo dell'apertura al più vasto pubblico possibile, senza peró deludere fan dell'hardcore gaming è a mio parere creare un gioco con diverse difficoltà di gioco, ovviamente reso famoso principalmente per accessibilità data dalla scelta tra facile, medio, difficile etc, inserendo ovviamente come elemento caratteristico la sua estrema difficoltà se inserita la modalità difficile, con una buona storia medio/lunga e sul quale sia possibile fare video su youtube, specie video di gameplay (nel momento in cui si fanno video su un certo videogioco si fa pubblicità non pagata in pratica, il titolo si diffonde più facilmente e spesso invoglia coloro che guardano il video a comprare il gioco persino meglio di una pubblicità). a mio parere, e secondo quel poco che ho studiato (ho ancora 16 anni in fondo eh... non uccidetemi se sbaglio qualcosa in quanto a marketing), è il miglior modo per conciliare il mondo del casual e dell'hardcore gaming evitando cali di clientela. voi che ne pensate? sentitevi liberi di rispondere se pensate che io abbia detto qualcosa di sbagliato, basta che non mi prendiate a sprangate sulle gengive in presenza di strafalcioni o cose simili.

  • @Xeeho
    @Xeeho 8 лет назад +1

    Capisco a pieno l tuo discorso, perché sono dell'82. Ho iniziato con il NES e ho buttato migliaia di lire nelle sale giochi.
    Credo però che ci sia un'altro fattore di cui tenere conto... i CHEAT... negli anni 90 credo che non ci fosse un gioco che non ne avevae uno, fra tutti la GOD MODE. E credo che proprio grazie a questo, e al fatto che più o meno tutti ne facessero uso (chi più chi meno), abbia spinto le SH, magari tramite qualche sondaggio, ad abbassare i livelli di difficoltà, facendogli capire che così potevano accaparrare un maggior numero di utenza.
    Altro fattore importante è la disponibilità di prodotti: Se vedo i giochi che possiedo dei tempi dell'infanzia, non dico una sciocchezza, ma tra NES, Megadrive, AMIGA e N64 saranno sì è no una 30ina in tutto, forse anche meno (e 10 almeno mi furono prestati e mai restituiti... sia chiaro, non me li sono rubati, d'altronde parliamo di un'età che va tra i 9 e i 13 anni XD... semplicemente finite le elementari persi contatti con alcuni che mi avevano prestato i giochi e idem accadde alle medie). All'epoca i giochi li compravano i genitori e ogni tanto te lo compravi da solo con i soldi presi nelle festività e la disponibilità di giochi era di molto inferiore. Ne avevi pochi e con quelli giocavi sempre, a rotazione, ma erano sempre quelli... e ogni tanto si cambiava quando si andava alle sale giochi. Con l'avvento della Play 1 prima, e delle successive generazioni dopo, le case produttrici hanno fatto la guerra non solo della qualità dei loro titoli, ma sopratutto della quantità. (credo che chi ha la mia età si ricordi benissimo quanti titoli diceva di avere la PS1 nella pubblicità). Per essere certi che tutti acquistassero il maggior numero di prodotti, era necessario che gli utenti terminassero in fretta il gioco che avevano acquistato in precedenza.
    Per quanto riguarda la mia esperienza personale, posso dirti questo: purtroppo sono cresciuto. Sembra una sciocchezza, ma è una cosa da non sottovalutare. Quando mi chiudevo su Contra, Wrath of the black manta, Ninja Gaiden, il primo TMNT per NES, e compagnia bella, i miei massimi problemi erano i compiti delle elementari/medie per il giorno dopo o il compito in classe delle superiori o il recuperare il votaccio... Oggi, ho altri problemi,di gran lunga più grandi di quelli che avevo nell'infanzia e nell'adolescenza (oltre al minor tempo per poter giocare). Problemi che elevano il mio livello di stress e di incazzatura e, istintivamente, oggi giocare è diventata un'attività che voglio mi rilassi e non che peggiori quel mio stato. Ciò che un tempo era il ricordo del divertimento per la sfida è è stato suddiviso in due parti: divertimento e sfida. Il sopravvento, forse in cerca di una valvola per sfogare la mole di stress a cui uno è sottoposto oggi, lo ha preso il divertimento. E lo dico con amarezza perché mi rendo conto che una parte del "me videogiocatore" è morta. Qualche volta ho provato a cercare nei giochi odierni un maggiore livello di sfida, ma proprio per via del fatto che la mia vita è cambiata, demordo praticamente sempre e, anche se la cosa mi mette una profonda amarezza, purtroppo so che non posso farci molto.

  • @MrEmigliore
    @MrEmigliore 9 лет назад +5

    Fraws potresti fare un video a parte sui giochi "Free to Play", parlando del funzionamento, sfruttamento di persone altamente suggestionabili, il potere di assuefazione, la caccia alle balene (non sto scherzando, i produttori di microtransactions definiscono i giocatori ad alta profittabilità come "whales") e tattiche di marketing aggressive.

  • @davidlupo95
    @davidlupo95 9 лет назад +1

    Un pensiero, come sempre, interessantissimo ed in grado di far riflettere molto.
    Avendo 20 anni non ho, purtroppo, avuto la fortuna di vivere la "golden age" delle sale giochi, mancanza che, tuttavia, sto cercando di sopperire attraverso l'emulazione: già dalla mia esigua esperienza con i giochi arcade è possibile notare come il livello di difficoltà e sfida proposto al giocatore sia, effettivamente, andato scemando negli anni.
    Il marketing è un fattore tristemenre dominante nella società odierna e l'impresa videoludica non è esente, tuttavia (e per fortuna!) esistono ancora giochi di qualità e con un altissimo livello di sfida!
    Credo che oramai dovremmo imparare a convivere con questa tendenza ad ampliare l'accesso al mondo videoludico a qualsiasi tipo di videogiocatore, ponendo le nostre speranze ed ambizioni in quelle softwarehouse ancora in grado di sfornare titoli degni di nota ed in grado di mettere in difficoltà anche il videogiocatore più esperto!

  • @bellig6169
    @bellig6169 9 лет назад

    Grande ragionamento.. Quasi illuminante! Complimenti!

  • @zanomate
    @zanomate 9 лет назад

    Mi piacciono questi video discussione che escono ogni tanto. Bel video complimenti!

  • @Jakioliberty
    @Jakioliberty 9 лет назад

    Ovviamente ogni persona la pensa in maniera diversa riguardo il suo interesse nei videogiochi. Ad esempio io cerco giochi con una buona trama, perchè mi piace quando mi raccontano storie, mentre c'è chi si diverte a sparare e basta senza farsi troppe domande sul perchè lo sta facendo. Bel video, e bello spunto di riflessione.

  • @thehouseofthegame1
    @thehouseofthegame1 9 лет назад

    Questa cosa è successo anche con l'evoluzione della 3D, i costi degli hardware sempre maggiori, le softhouse che poco a poco si sono spostate su console per i costi minori, l'evoluzione dei pc che permettono di avere tutti i giochi arcade gratis, anche l'evoluzione dei giochi che sono passati dalla trama di un francobollo ad uno script di almeno 400 pagine e non solo, come hai detto te, anche la pirateria è stato una mossa vicente, anche se la dreamcast ne aveva preso conto, lasciando libero di copiare i giochi.
    Ma anche il pubblico ha cambiato, è cresciuto, chi aveva il tempo prima di giocare in sala adesso non ha proprio il tempo di giocare, ma anche con l'arrivo di internet, lo scambio di dati l'interazzione con altre personne è diventato tutto piú facile.
    Oggi tutti hanno uno smartphone o un tablet, per lo piû delle volte i giochi vengono scaricati per la loro semplicità e cosi aprendo la via a persone che non hanno mai giocato nella loro vita.
    Alla fine la scusa è la stessa, soldi, soldi e soldi.

  • @wvvwkx
    @wvvwkx 9 лет назад +3

    Beh Fraws, tu non puoi lamentarti visto che School Idol Project campa solo con i tuoi soldi... :v
    Ovviamente scherzo, ma evidentemente è cambiato il modo di affrontare un videogioco. La maggior parte delle persone si sente soddisfatta all'idea di finire un gioco e non di essere migliorato. Sarebbe come se, tanto per citare titoli famosi e difficili, in Touhou Project o sull'ITG venisse offerta la possibilità di pagare per superare un livello o una canzone...credo che potrebbero anche diventare di moda e diventare app da cellulari :3

  • @chrisbussolaro8509
    @chrisbussolaro8509 9 лет назад

    ottima riflessione, non ci avevo mai fatto caso ma la tua ricostruzione degli eventi mi ha convinto.

  • @KamikaZedManga
    @KamikaZedManga 9 лет назад

    Come sempre sono ammirato dalla profondità e lucidità dei tuoi discosi. Direi che comunque non si possa parlare di giusto o sbagliato nell'andamento del mercato e dell'economia, è come la natura: è così punto

  • @ILFolle76
    @ILFolle76 9 лет назад

    Dipende. Certi giochi sono nati solo per le console di casa, e la difficoltà per la maggior parte di quei titoli non può essere diminuita a causa della sparizione degli arcade. Io credo proprio che giochi da cabinato si siano quasi estinti perché hanno scoperto che un gioco come tetris (più sopravvivi, più fai punti) non erano più appetibili per console che potevano dare esperienze, come hai detto te, cinematografiche e dove alcune case produttrici cercano di far stare bene il giocatore grazie all'esperienza di gioco stessa. Che altrimenti risulterebbe in ragequit da parte di moltissime persone e il disinteresse di una grande fetta di pubblico.
    Ed è per questo che la prima tipologia di giochi viene soprattutto trovata sui cellulari (vedi... Flappy bird? Credo che ci siano esempi migliori, ma è il primo che mi viene in mente), dove cerchi di perdere tempo e non di goderti un gioco il più delle volte.
    Ovviamente ci sarebbe molto altro da aggiungere a seconda del genere di gioco, ma questo è un commento che non credo verrà preso in considerazione più di tanto, perciò la smetto qua =w=

  • @tommasop.3174
    @tommasop.3174 9 лет назад

    Dove vado al mare ci sono delle sale giochi e qualche anno fa riuscii a finire time crisis 2 con un amico. Riuscire ad arrivare alla fine e a terminare quel gioco, quando per anni avevo solo visto altri ragazzi giocarci e al massimo finivo il primo stage, è stato troppo bello.

  • @teo2712
    @teo2712 8 лет назад

    mamma mia che ricordi Time Crisis! Ci giocavo un sacco in sala giochi e mi ero talmente appassionato che avevo preso la versione casalinga con anche la pistola di cui si parla nel video

  • @FlectarNeFrangar
    @FlectarNeFrangar 9 лет назад +3

    Credo che DEMON SOULS e DARK SOULS siano un ottimo spunto di riflessione a questo proposito. DARK SOULS, se giocato genuinamente - cioè senza consultare guide complete e basandosi solo sull'esplorazione e su un po' di passaparola - può ancora fornire un'esperienza videioludica paragonabile a quella degli anni '90, pur essendo nato e cresciuto come gioco "da casa". La sensazione di essere "abbandonato" in un gioco, la difficoltà dei nemici, i numerosi segreti a tratti maniacali gli conferiscono uno stile "vecchio" che lo ha reso un gioco "leggendario" nonostante gli evidenti difetti.
    Può sembrare un discorso scollegato dal video di Fraws, ma ritengo che lo smodato successo di questi due giochi, che in alcuni casi sono proprio idolatrati per le loro caratteristiche, mostri come una grossa fetta di giocatori percepisca, chi più chi meno, che il cambiamento dell'industria videoludica non gli va del tutto a genio. Molti giocatori si tuffano su DARK SOULS come un insetto sul miele, rivivendo a tratti il modo di giocare della loro generazione.
    Rispondendo quindi alla tua domanda, la risposta è si: è giusto che i videogiochi cambino e si adattino ai tempi. Ma DARK SOULS - con le sue cinematic ridotte all'osso e con un multiplayer senza shop - è, a parer mio, una prova che non tutti i giocatori ne sono contenti.

    • @ChaibuTv
      @ChaibuTv 9 лет назад

      FlectarNeFrangar D'accordissimo su tutto e purtroppo siamo arrivati ad un uso dei videogiochi più "domestico", cioè per tutta la famiglia... gli hardcore gamers apprezzano il survival che offrono i Souls, e li riportano a tempi appunto abbandonati come dici, che è verissimo... ma la maggior parte sono contenti con una partita senza impegno a mario kart... (e ne sono contro!!)

  • @TCgis95
    @TCgis95 9 лет назад

    Mi complimento per un discorso che inizialmente sembrava trarre pochi spunti, ma che si è rivelato incredibilmente interessante e coinvolgente!
    L'unica discordanza degna di nota è l'uso del termine "sparizione", riferito alle sale giochi. Possiamo più parlare di "riduzione", ma di sparizione ancora no. Un altro punto che secondo me non hai toccato, è il fatto che anche le sale giochi stesse abbiano reagito alla concorrenza del "videogiochismo" casalingo: se ti ricordi (e credo di si, dato che sicuramente sei più grande di me), inizialmente le sale giochi non richiedevano gettoni per poter usufruire dell'utilizzo del cabinato, ma monete vere e proprie (ah, la lira!). Ricordiamoci anche che eravamo agli albori del gaming, dove erano comunque rari i gamers che non fossero bambini o adolescenti; con questo, voglio dire che ovviamente erano i genitori a pagare per i loro pargoli. L'introduzione del "gettone" serviva proprio a mascherare il reale costo economico dell'uso dei cabinati, che comunque garantivano un discreto mercato, in quanto più potenti, come hai detto, delle console casalinghe; io identifico, però, nell'avvento delle console portatili (soprattutto GameBoy), il primo nemico delle sale giochi. Il contrasto, per come la vedo, è stato affrontato con la riduzione di partite per gettone (già negli anni 2000, quando trovavi scritto "1 coins per game", esultavi di gioia!), e con un inasprimento della difficoltà di gioco, per creare sessioni brevi che ti facessero spendere di più e invogliare a fare un nuovo tentativo. Quante volte abbiamo detto "No, mamma, l'ultimo gettone, tanto finisce subito!"...?
    Riguardo a quanto scritto da me in partenza,le sale giochi, almeno per come la vedo io, sopravvivono ancora poiché hanno adottato diverse meccaniche che non hai menzionato, quali il rewarding del giocatore con dei ticket, spendibili poi per vari premi messi in palio dalla direzione (importantissimo dettaglio da te non ricordato!), o ancora l'unione dell E-sports con il "mini-sport". Cioé, se una volta in sala giochi ci andavi per stare incollato a uno schermo e a jn joystick, adesso ci puoi andare anche per fare due tiri in un mini-canestro e tentare uno strike al bowling, o cimentarti nella pesca fortunata.
    Quanto alla domanda finale, secondo me è insensata (in mia opinione, ovviamente), perché non baratterei mai la comodità del mio divano con una postazione sovraffollata di nerdoni maleodoranti, e si vede che a fine del video eri spinto da una punta di nostalgia (comprensibilissimo!!!).
    Grande Fraws, ti saluto, e complimenti per il grande canale!

  • @darthmather
    @darthmather 7 лет назад

    Condivido quasi tutto il discorso, a parte il finale sul paragone gettoni/pay-to-win
    Da un lato abbiamo il pagare per il migliorare a livello di abilità, dall'altro abbiamo il pagare per avere oggetti/potenziamenti che facilitano tutto. Ok, in entrambi i casi si escono i cash, ma per ottenere due cose molto diverse

  • @Sfasanissimo
    @Sfasanissimo 9 лет назад

    Fraws io sono d'accordo con te su molte cose, soprattutto sulla preferenza delle case produttrici a fare giochi user-friendly, ma la storia dei giochi vecchi più difficili è un falso mito.
    La verità è che adesso sappiamo tutti giocare, chi più chi meno, il livello di tutti è aumentato considerevolmente.
    Ci sono tanti giochi che ritenevo impossibili 5-6 anni fa e riprendendoli ora li finisco in 2 giorni, basta guardare gli speedgame su youtube o il semplice fatto che quando videogiocare era una cosa per pochi, io ovunque andassi vincevo a qualunque gioco, ora vai a battere un tizio qualunque che nel tempo libero gioca ad un gioco in particolare.
    Le informazioni, i metodi, i giocatori, è tutto aumentato, migliorare è diventato naturale per chiunque, quando prima spiccare era facile anche semplicemente avendo un'intuizione minima che gli altri non avevano.
    L'esperienza e l'aumento di utenza ha aumentato il livello medio e anche quello "pro" in TUTTI i giochi, la gente gioca sempre, anche se non ha soldi per andare alla sala giochi, gioca anche 12 ore al giorno.
    Per quanto banale, è la verità.
    E attualmente, ci sono giochi molto difficili, anche più di quelli che noi ricordiamo come "impossibili", basta fare come esempio l'itg, ai quei tempi sul ddr si facevano le 6-7 ora chiunque sa fare una 12 dopo due mesi di pratica.

  • @OZname13
    @OZname13 9 лет назад

    Perfettamente d'accordo, specie per quanto riguarda il porting e azzeccatissimo è il riferimento a Metal Slug uno dei più colpiti dalla "semplificazione" della console. Per quanto riguarda i giorni nostri sono d'accordo che molto spesso ci sono dietro manovre di marketing per attrarre nuovi clienti (in questo senso giustissimo il riferimento ad AC), però io credo che la difficoltà minore sia dovuta anche a lasciare più spazio al videogiocatore per consentigli di vivere l'esperienza, le emozioni che lo sviluppatore si è prefissato: es. la serie dei Souls e Bloodborne sono così difficili perché gli sviluppatori oltre a mantenere un certo livello di pubblico e di gameplay vogliono farti provare una frustrazione costante durante la partita che viene meno solo al raggiungimento del tuo obbiettivo (sconfiggere boss, superare il punto difficile).
    Infine per me il concetto di difficoltà nel gioco, tranne nei casi più evidenti, risulta essere un po' relativo perché andando a giocare giochi più vecchi nei quali trovavo un enorme difficoltà a volte mi è capitato di superarli è finirli semplicemente a distanza di anni. :)

  • @MrEmigliore
    @MrEmigliore 9 лет назад +1

    Prima spesso i giochi erano più difficili, a livelli quasi impossibili, perché dovevano mangiarsi più coin possibili (nel caso delle arcade) oppure, nel caso dei giochi per console, perché il gioco prodotto non poteva essere molto lungo (a causa di limitazioni di hardware o produzione) e quindi lo si rendeva praticamente impossibile per estenderne la longevità.

  • @elpidiogranatello5160
    @elpidiogranatello5160 9 лет назад

    Ricordo ancora che quei pochi che riuscivano a finire un gioco erano dei veri e propri idoli! Per non parlare di chi finiva il gioco con un solo gettone, era DIO in persona...
    Cadillac and dinosaurs, metal slug, double dragon (il picchiaduro)....che ricordi

  • @MrAkyroz92
    @MrAkyroz92 9 лет назад

    C'è anche da dire però che sebbene la scomparsa delle sale giochi ha portato ad una minore difficoltà dei giochi ha però migliorato la loro componente narrativa, passando da semplice momento di svago a medium a tutto tondo, capace di emozionare, di far piangere e di lasciare il giocatore con delle emozioni ben maggiori del semplice "ho fatto il punteggio più alto del tuo". Giochi come BioShock non penso li avremmo mai visti in sala giochi. Se il prezzo da pagare per questa evoluzione videoludica è stata una maggiore fruibilità dei giochi direi che son ben felice di averlo pagato.

  • @NikelPlay
    @NikelPlay 9 лет назад

    ottime riflessioni, bel video ;-)

  • @broken5826
    @broken5826 9 лет назад +1

    Caro Fraws,Avendo 14 anni non conosco molto bene i giochi da cabinato.. però dato che da piccolo passavo molto tempo alla sala giochi.. posso confermare ciò che hai affermato. A mio parere i giochi dovrebbero migliorare in tutto: grafica intelligenza artificiale ecc. Però l'unica cosa che non dovrebbero togliere.. è il livello di difficoltà. Adesso quando gioco non provo più quella gioia.. ora è tutto molto facile.. ai tempi dovevi buttare soldi in gettoni e giocare sempre per riuscire a finire un gioco. Non c'è più sfida come un tempo. Pensatela come volete.. questo è il mio giudizio.

  • @enricoricci95
    @enricoricci95 9 лет назад

    oggi giorno di sale giochi ne trovi ancora, le potete trovare nei cinema, nelle piscine comunali, negli aquapark o quando vai a giocare a bowling, il problema è che non le puoi più trovare nei bar, i gestori ormai pensano più a sfruttare la dipendenza del gioco d' azzardo sapendo che ti fa guadagnare di più

  • @ZioNello_
    @ZioNello_ 9 лет назад

    il porting di outrun per il c64, la musica del sid ... mi scende la lacrimuccia.

  • @riccardonannini6094
    @riccardonannini6094 9 лет назад

    Che dire Fraws, gran bel video, dici cose vere, di chi le ha vissute, complimenti.

  • @luca5771
    @luca5771 9 лет назад

    A mio parere hai perfettamente ragione, anche se secondo me per rendere i giochi adatti a tutti dovrebbero inserire in TUTTI i videogiochi presenti e che si presenteranno sul mercato il livello di difficoltà da scegliere, anche se però dovrà essere giustamente equilibrato, magari partendo dalla molto facile alla difficoltà folle e rendendo il gioco molto facile alla difficoltà molto facile e folle alla difficoltà seriamente folle e non come spesso accade in cui la difficoltà maggiore ti consente di giocare massimo un'ora in più solo per le 3-4 morti che hai classificato giocando al determinato titolo.
    Con questo mio pensiero concludo il mio commento.
    Ciao Fraws

  • @dontcare537
    @dontcare537 9 лет назад

    Quella domanda alla fine mi ha fatto abbastanza riflettere. Credo che noi dovevamo aspettarci che il tempo delle sale giochi finisse, in fondo i tempi cambiano e i videogame sono diventati come la moda che gira e rigira non finendo mai. Probabilmente tra 10 anni torneremo tutti a giocare alle sale giochi oppure giocheremo stando dentro un videogame tipo Accel World xD

  • @djhandicappato884
    @djhandicappato884 9 лет назад

    Bhe sono d'accordissimo con te! A mio parere sai cosa si potrebbe fare?? Invece di stare qui a vedere su youtube ragazzi giocare a giochi appena usciti, senza offesa per il canale perche ho scoperto tanti giochi che non sapevo, di rifar ripartire le sale giochi arcade! Lanciando i nuovi giochi con dei computer molto potenti e da cui i videogiocatori possono provare ,come hai detto tu, molti giochi con alte prestazioni e gustarseli condividendo le sfide con i propri amici. Sarebbe molto bello! Anche se la generazione di oggi preferisce giocare e ritrovarsi online. A me questa generazione non piace proprio

  • @MrSemglory
    @MrSemglory 9 лет назад

    Bellissimo video, chiaro, istruttivo e vero! Grande Fraws!

  • @wishmao111
    @wishmao111 9 лет назад +5

    In tutta onestà, non ho mai capito l'assioma GIOCO DIFFICILE = GIOCO BELLO. Oggi son tutti qui a fare i fighi coi vari Souls ed i giochini coi death counters. Eppure titoli come Sonic o Wonderboy in Monster World, per quanto non difficili, non nascondo mi abbiano lasciato dei ricordi migliori di un Ghouls 'n Ghosts (tanto bello quanto frustrante). In ogni caso, penso che i giochi della nostra infanzia, a prescindere da quali generazioni ludiche abbiamo vissuto, vincano su tutto.

    • @definitivelaugh
      @definitivelaugh 9 лет назад

      wishmao111 Non credo fosse questo il punto che esprimeva fraws nel video...Fraws non ha detto che i giochi difficili sono giochi belli, ha semplicemente detto che la mancanza di sfida generale, fa calare l'apprezzabilità dei giochi moderni(sempre in generale) rispetto a quelli del passato: non è la stessa cosa.
      Inoltre vorrei fare un'altra considerazione: sarà un caso, ma io non ricordo quasi nessun gioco della mia infanzia che mi abbia fatto innamorare pur non essendo difficile...L'unico che mi viene in mente è pokemon,nel senso che se uno voleva solo vedere i titoli di coda non ci voleva tanto ma attenzione, perchè pure pokemon se uno cercava veramente di finire il gioco, cioè di catturare tutti i pokemon, diventava un gico assolutamente difficile, tanto che dovevi andarti a cercare un'altro giocatore in RL per finirlo.
      Insomma anche facendo mente locale è un pochino difficile non trovare la difficoltà come punto di forza in quasi tutti i capolavori del passato...

  • @settebello810
    @settebello810 9 лет назад

    Secondo me, oltre al passaggio dai cabinati alle console, c'è stata una crescita nella sicurezza delle case produttrici che, sempre più forti dei titoli rilasciat,i hanno iniziato a produrre sequel di sequel di sequel di sequel... Vedi Resident Evil, oppure altri titoli che anche non portando lo stesso nome sono copie di copie.
    Manca l'innovazione, un'idea vincente, che deriva molto spesso da case indie, infatti all'inizio con playstation1 erano tutte case indipendenti, nessuno le conosceva e dovevano fare un titolo con i controcazzi per piacere e ricavare un buon guadagno sul lavoro fatto.
    Inoltre devo dire che oramai, a meno che non si inventi un nuovo stile di gioco, le idee per una trama le abbiamo viste tutte.

  • @ted88pd37
    @ted88pd37 9 лет назад +1

    Che alla fine lo scopo di tutto, oltre a creare un bel gioco, è quello di tirare su quanti più soldi possibili. Un tempo si puntava sulla difficoltà perché più erano le volte che morivi e più erano i gettoni che dovevi spendere per poter proseguire, ora è diverso siamo tutti più impazienti vogliamo avere tutto e subito ed su questo che gli sviluppatori stanno puntando con i free-to-play, il gioco è gratis ma su vuoi essere fin da "subito" competitivo devi pagare...

  • @Gazzoosethe1
    @Gazzoosethe1 2 года назад +1

    Le sale giochi sono la cosa più bella del mondo. Giocare al cabinato di tekken 3, per poi cercarlo ogni volta fino a quando non si seppe dell'uscita su console

  • @21kuka12
    @21kuka12 9 лет назад

    Madò i ricordi di quando ero più piccolo e quando andavo con mamma e papà al centro commerciale e papà si rompeva il cazzo di seguire mamma in ogni negozio e con "lo porto un secondo al bagno che gli scappa" trovavamo ore di tempo per giocare a time crysis nella saletta giochi del centro :'D

  • @BAlessio91
    @BAlessio91 9 лет назад

    Fraws:"Mmmmh, devo trovare un modo per giustificarmi dalle spese per Drift Girl... Si! Ci sono!"

  • @SkyLineTAG
    @SkyLineTAG 9 лет назад +7

    Le mamme nel corso della storia videoludica:
    Ai tempi delle sale arcade: "Mio figlio non vuole tornare più a casa, sta sempre in giro nelle sale arcade spendendo una marea di soldi"
    Ai tempi della ps2: "Mio figlio non vuole più uscire dalla sua camera, sta sempre rinchiuso giocando a giochi stupidi"
    Ai tempi della Wii: "Guarda che con la Wii io faccio fitness, yoga, cooking mama, succhiacazzi simulator ed aspirapolvere mania 2, eh!"

    • @jada_9827
      @jada_9827 9 лет назад

      Sky Line "Mom, mom never changes"... ah, no... com'è che era!? :O

    • @SkyLineTAG
      @SkyLineTAG 9 лет назад +3

      Era "cod, cod never changes"

  • @metalcommand1980
    @metalcommand1980 9 лет назад

    Analisi lucida e molto ben fatta, complimenti. Bisogna anche considerare che il mercato videoludico, come un po' tutti i mercati coinvolti nella tecnologia, deve rinnovarsi con una certa frequenza per continuare a restare appetibile. L'utilizzo di nuove formule per" spennare" il giocatore rientra in quest'ottica. Altra considerazione da fare, è quella sulla quantità di giochi prodotti, nonché alla facilità nel loro sviluppo. All'epoca dei cabinati, splo una cerchia limitata di soggetti poteva essere in grado di sviluppare una gioco. Considerazione l'avvento delle consolle le cose sono iniziate a cambiare, anche se con on maniera eclatante. Lo sviluppi dei giochi è rimasto appannaggio quasi esclusivo delle software house. L'introduzione del mercato mobile, con l'utilizzo di sistemi operativi free, come Android, ha posto le basi affinché chiunque con medie competenze di programmazione potesse creare il proprio gioco. Questo, unito al fatto di non dover nemmeno creare una copia fisica del prodotto,da distcertae nei negozi, ha incrementato di molto l'offerta, e quindi anche la concorrenza. Per il discorso difficoltà di gioco...beh, stiamo vivendo in piena epoca del consumismo, siamo abituati ad avere tutto e subito, e se non riusciamo ad andare avanti con un gioco perché troppo difficile, o anche solo per soddisfare la voglia di qualcosa di nuovo, possiamo sempre passare ad altro. I giochi sono diventati ormai così diffusi e fruibili, che ne siamo ormai saturati. Essendo stato un ragazzino al tempo in cui i cabinati ancora impazzavano, ricordo bene l'impegno e la dedizione che ci si metteva per finire il gioco. Spesso ci si appostava vicino al giocatore occasionale di turno, che di solito esauriva quasi tutte le vite dopo pochi quadri, e gli si chiedeva se ti lasciava giocare con l'ultima rimasta. Quindi, ce la metevi tutta per andare avanti più possibile e accumulare più vite possibili. Per farlo, dovevi necessariamente aver sviluppato una certa abilità in quel gioco. Cosa che oggi è diventata meno importante, dal momento che possiamo giocare ogni volta che vogliamo. Ultima considerazione: Internet. La sua diffusione ha portato alla fruizione pressoché immediata di guide, walkthrough, trucchi, ecc... Cose che, fino a una ventina di anni fa, quasi non esistevano. Il progresso nel gioco era frutto dei propri errori e frustrazione, al massimo si poteva sperare di confrontarsi con l'esperienza di gioco di un amico, o comprarsi riviste specializzate. Anche questo, credo, ha convinto le software house ad abbassare il livello di difficoltà, in favore di altre strategie di vendita.

  • @Wormerizzator
    @Wormerizzator 9 лет назад

    Io ho un mio metodo per trovare giochi che posso reputare all'altezza delle mie aspettative: vado puramente a istinto, senza basarmi sulle recensioni (anche se le leggo un pochino ogni tanto per farmi un'idea del gioco, senza però entrare mai nel dettaglio, evitando così troppi spoiler) e sui consigli dei miei amici, in quanto essi o fanno giochi troppo mainstream, oppure non ne conoscono molti. Esempio: 3 giorni fa ho finito un gioco per PS3 per cui ho impiegato più di 60 giorni (con tempi di gioco compresi tra 2/3 e 6/7 ore al giorno), vale a dire Hyperdimension Neptunia. Esso non ha una grafica spettacolare nè un gameplay convenzionale (essendo un JRPG a turni con un sistema di combattimento che permette di personalizzare le combo nella maniera che si preferisce); anzi, a tratti è piuttosto frustante e tedioso, in quanto è necessario ripetere gli stessi dungeon più e più volte per andare a volte. Però è bello sotto molti aspetti, in quanto la trama si evolve molto ma molto bene, per arrivare al vero finale bisogna tribolare non poco (dopo 100-200 ore di gioco, insomma). Be', io penso che i giochi più commerciali, sebbene abbiano voti intergalattici dalla critica e magari anche dai lettori, non li meritino appieno, in quanto offrono un livello di sfida medio, se non basso, spesso e volentieri; e durano poche ore. Tanto per dire, Hyperdimension Neptunia ha ricevuto, da Multiplayer.it 6.3 di voto e 6.8 da SpazioGames e 6 da IGN; e questi sono i voti migliori, visto che altri siti gli han dato 3 o 4 definendoli anche sessisti.

  • @AlessandroCampitelli
    @AlessandroCampitelli 9 лет назад

    Parliamo di Videogiochi sono d'accordo su tutto. Basterebbe però capire che, probabilmente, la produzione di un certo tipo di videogiochi è la risposta ad una domanda sempre crescente di giochi mordi e fuggi o giochi/esperienza videoludica. Anche la mancanza in ormai tutti i giochi dello split screen fa capire come la competizione sia sparita (o forse cambiata e di nicchia). Insomma prima (quando ero piccolo io) i videogiochi erano di nicchia, ora la difficoltà è di nicchia.

  • @andreanaples07
    @andreanaples07 9 лет назад

    Gran bel servizio....complimenti

  • @nicolacarrieri6990
    @nicolacarrieri6990 9 лет назад

    Credo sia tutto da ricercare nel boom del mondo videoludico. Prima le console erano affare di pochi, quindi ci si arrangiava ad andare a casa degli amici che le avevano o nelle sale giochi per l'appunto. Oggi resterei veramente sorpreso di trovare un'abitazione (eccezion fatta per gli anziani che non ne hanno interesse) sprovvista di una qualunque console o pc montante qualche gioco. È chiaro che la diffusione del fenomeno gaming ha avvicinato qualsiasi tipo di utente, e intendo QUALSIASI, di conseguenza il prodotto deve necessariamente soddisfare più richieste. Prima la domanda era costituita dal grado di sfida. La soddisfazione, senza se e senza ma, derivava dall'essere il migliore e battere gioco e compagni. Ora la soddisfazione può derivare dalla grafica, dalla trama, dal senso di onnipotenza nel rompere il gioco, dall'interazione online ecc. ecc. E non più dal battere il gioco in quanto difficile e test delle tue effettive abilità. Non a caso, la maggior parte delle lamentele su questo aspetto proviene dai giocatori "un po' più stagionati", che hanno assaporato quel periodo. Dopotutto far contenti tutti non è mai impresa facile, e l'utenza media attuale purtroppo ha il grave difetto di essere impaziente e di mollare il gioco se non riesce ad avanzare. Personalmente ritengo che non sarebbe complesso risolvere il problema; prima vi era la selezione difficoltà, dove "difficile" equivaleva a: "non ci riuscirai mai, e nella remota ipotesi dovessi riuscirci, vantatene col mondo perché ne hai diritto". Adesso "difficile" vuol dire: "ti diamo qualche spinta in più. Non scappare, tanto basta portare un po' di pazienza e alla fine ci arrivi". Basterebbe solo reintrodurre ciò che ho detto nella prima descrizione per avere giochi user-friendly ai livelli più bassi e a tempo stesso tosti per chi cerca sfida.

  • @hafssa-203
    @hafssa-203 9 лет назад +1

    Negli anni 70-80-90 io manco ero nata!!😂😂

  • @MegaSpiderLOL
    @MegaSpiderLOL 9 лет назад

    condivido del tutto la tua opinione! comunque se la dennation game avesse fatto uscire hotline miami negli anni 80 si farebbe fatta camionate di soldi

  • @valeriomastroianni9797
    @valeriomastroianni9797 9 лет назад

    Pensavo una cosa. Ciò che rendeva belli i cabinati penso fosse la "palpabile" sensazione di miglioramento. Oggi si tenta di ricrearla rendendo tutti i giochi parametrici(leggasi elementi-rpg) ma...è il pg a migliorare anzichè il giocatore :S . Il peggio arriva proprio con i freemium in cui la sensazione di avanzamento è dato solo dall'avanzare dei livelli/ampliamento città ecc. Ripenso a candy crush in cui l'abilità di un giocatore non aumenta mai, semplicemente si va avanti in una routine infinita.

  • @s3rit661
    @s3rit661 9 лет назад

    Annulliamo completamente un aspetto essenziale di un videogioco: La trama!
    Molte volte, anzi praticamente sempre, i cabinati erano composti da Arcade, in cui l'unico scopo è essenzialmente quello di fare più punti possibili dell'avversario e salvare il proprio record, la difficoltà consisteva nel conoscere il gioco e saperci giocare, ma finiva tutto lì.
    Sin dal NES si potevano osservare i primi videogame con trame leggermente più curate, esempio? Final Fantasy, Pokemon, ecc.. nel tuo racconto dov'è tutto questo? Perchè non considerare anche quel pubblico e quella fascia di videgoames? Perchè necessariamente la ps1 con la grafica da cabinato dovrebbe aver portato via TUTTO il pubblico delle sale giochi? Si giocava esclusivamente per la grafica?
    Inoltre l'avvento della PS1 ha aperto le porte per un mondo di sviluppo incredibile, poichè ripeto i giochi non si valutano esclusivamente in base alla difficoltà, non è stato solo l'avvento della PS1 e quindi della "grafica da cabinato" ad aver spinto i giocatori fuori dalle sale gioco, ma la rivoluzione stessa del concetto di gioco che non è più un semplice arcade (Per coloro che non potevano ANCORA acquistare un NES ecc..), diventa qualcosa di più, qualcosa di cui possiamo appassionarci e che ci fa sognare, ci proietta in quella determinata trama in quel determinato mondo
    E' troppo semplicistico affermare che grazie alla grafica della PS1 potevamo portare a casa lo splendore di un cabinato, poichè non esisteva solo quel tipo di gamer (FF su NES) e soprattutto riduciamo tutto il discorso AGLI ARCADE e ALLA GRAFICA non ai videogame come se la trama fosse un aspetto inutile che il gamer medio ignorava completamente, perchè come ben sai, c'era anche una parte di pubblico a cui la grafica non importava, e degli arcade se ne sbatteva altamente.. altrimenti per giochi un pochino più curati non ci sarebbe stato spazio.. nel tuo discorso sono totalmente annullati.. come se tutto si fondasse solo ed esclusivamente sugli Arcade..

  • @hashcosmos2181
    @hashcosmos2181 9 лет назад +1

    Non ho molto tempo per dilungarmi argomentando per bene.
    Dico solo una cosa che ""non mi è piaciuta"" del video: ricordate che i videogiochi NON SONO PER FORZA delle sfide. Va bene la competizione e quello che volete, ma i giochi possono anche semplicemente raccontare una storia, come possono semplicemente puntare tutto sul casual gaming, come possono semplicemente essere dei giochi "PvP", ecc...
    So che per voi hardcore gamer è brutto vedere dei giochi facili, ma dovete anche mettervi nei panni delle software house; ricordiamoci che sono sempre e comunque delle AZIENDE e che quindi hanno come scopo principale quello di FARE SOLDI

  • @alessandrochiri6315
    @alessandrochiri6315 9 лет назад

    Bello il game play di Chris smoove, SHOT CLOCK CHEESE!

  • @michelesambiase3237
    @michelesambiase3237 9 лет назад

    mio zio aveva una sala giochi e mi rendo conto di quanto la difficoltà dei giochi sia calata con il tempo.A mio parere nelle console per risolvere il problema basterebbe aggiungere più livelli di difficoltà tra cui scegliere mentre per il computer spulciando bene si può rendere un gioco davvero arduo da finire grazie ai numerosi mod presenti in rete.Un esempio lampante è silent hunter 3 che in versione base è veramente facile da finire mentre con i mod come living silent hunter v5,1 diventa quasi impossibile da finire.

  • @44Activa
    @44Activa 9 лет назад

    E' più un quesito a livello sociale che di marketing o magari proprio di ''evoluzione'' (o de-voluzione) del videogioco.
    Le persone sono cambiate anche loro, perchè siccome ora i giochi sono cambiati, sono cambiati anche i giocatori (o quasi tutti, perlomeno) e sono abituati a prodotti molto più semplici, accessibili, immediati e ''divertenti'' perchè vinci subito e ti senti potente.
    Quando esce qualcosa di cazzuto e tosto da giocare io sono contentissimo.
    Purtroppo non faccio parte della generazione che negli anni 70/80/90 si recava all'Arcade per giocare ai cabinati, ma ho un'infanzia da ''Andiamo al Bowling così gioco ai cabinati''. Sono cresciuto con Quake e altri FPS tosti e appena vedo che deve uscire qualcosa di Old-School (e quindi con un buon livello di sfida) sono contentissimo, ma qui sto iniziando a dilungarmi in un altro discorso.
    Fatto sta: l'obbiettivo di un gioco è quello di divertire, ci sono dei giochi abbastanza facili che apprezzo, ma sono sempre uno che di 3 difficoltà sceglie la terza, perchè voglio la sfida e voglio essere soddisfatto quando finisco una parte di gioco su cui ho lavorato parecchio. Quindi, se un gioco è facile ma diverte, fottesega, perchè diverte e se un gioco è difficile E diverte, è un giocone.

  • @JoJo-pw1np
    @JoJo-pw1np 9 лет назад

    oddio, a golden axe ci avrò giocato almeno un milione di volte con i miei amici, bei tempi quelli !!!

  • @iperflux
    @iperflux 9 лет назад

    ora che ci penso, per quanto più semplici dei cabinati, i giochi per ps1 e ps2 erano comunque molto più complicati dei giochi di oggi, o almeno molto più incentrati sulla storia principale, al giorno d'oggi i giochi sono incentrati principalmente sul multiplayer...
    mi manca quella sensazione di tristezza quando finivo la storia di un giocho come ad esempio jak and dexter, onestamente mi coinvolgeva di più e mi immedesimavo maggiormente nei personaggi; sono pochi i giochi per next gen ancora incentrati sulla storia (the last of us, uncharted, gears of war) che comunque non sono "fantasiosi" come i vecchi ma comunque hanno una bella trama, l' E3 di quest anno però mi ha risollevato un pò il morale su questo genere di giochi.

  • @vocaloidsubita
    @vocaloidsubita 9 лет назад

    Nei giochi freemium come Love Live è importante il fattore fortuna, puoi anche pagare 100 euro in Loveca ma non è assicurato che vincerai carte UltraRare, mentre chi magari non ha speso un centesimo ne ha già vinte alcune.

  • @MrEmpee
    @MrEmpee 9 лет назад

    Il problema non è tanto l'assenza di difficoltà, quanto il fatto che i giocatori giovani credono che i loro videogiochi siano difficili perché non hanno mai incontrato un gioco effettivamente complicato

  • @TheColon96
    @TheColon96 9 лет назад +5

    Non condivido pienamente questo ragionamento.. un gioco freemium sfrutta un sistema più soldi---> più potenza, più agevolazioni, quindi la forza di un giocatore a volte non dipende da quanto tempo ci ha speso ma da quanti soldi. Nei cabinati il fattore denare non garantiva subito una certa bravura, c'era sempre il fattore tempo. Quindi il procedimento era più soldi---->più tempo--->più bravura. Quel fattore tempo può sembrare marginale, ma è su quello che si basa il rispetto che gli altri giocatori provano di te. Pagare in un gioco freemium ti porta solo insulti.

  • @federicodellicarri4129
    @federicodellicarri4129 9 лет назад

    Hey ma come si chiama la canzone che metti di solito all inizio e alla fine di ogni video?
    PS: ti stimo✌️

  • @alessandrobettini5306
    @alessandrobettini5306 9 лет назад +4

    Io adoro The House of the Dead 2 (tralasciando il doppiaggio)! L'ho giocato per Dreamcast e all'epoca molto raramente arrivavo in fondo ma col tempo e la pratica sono migliorato tanto. Poi ho comprato il remake per Wii. Avrei voluto però giocare anche al cabinato.

    • @korvaz
      @korvaz 9 лет назад

      Doppiaggio alla half-life 2?

    • @oppiopoppy
      @oppiopoppy 9 лет назад

      Mattia Poggiali Si svegli,mr.Rogan,si svegli...

    • @thehouseofthegame1
      @thehouseofthegame1 9 лет назад

      Alessandro Bettini Oggi giochi cosi ne sono usciti tanti per la wii e la ps3 e cosi via, puoi trovare i diversi resident evil su wii anche dead space, per la ps3 puoi trovare rambo che non è male alla fine, anche i cabala o anche meglio the house of the dead 4 ed i time crisis.
      Alla fine quei giochi non sono morti, l'unico problema e che non ne sviluppano tanto.

    • @alessandrobettini5306
      @alessandrobettini5306 9 лет назад

      Oggi ho trovato una piccola sala giochi con all'interno un cabinato del primo 'The House of the Dead'. È stata una soddisfazione immensa giocarci

  • @edomaz9493
    @edomaz9493 9 лет назад

    Il fatto è che adesso si pensano più ai soldi, guardando in faccia Call of Duty e Assasin Cred, lo scopo è "voglio fare una campagna pubblicitaria mostruosa e avere una grafica stupenda per guadagnare su chi crede che prima i videogiochi erano peggio".
    Ormai il futuro dei videogiochi sono i sviluppatori onesti hindi, lì ci mettono più passione e gli incassi vengono dopo aver migliorato su ciò che poteva essere fatto.
    Un caso è This War of Mine e i suoi creatori polacchi, dove il concept desiner ha visto davvero la guerra e non parliamo degli scontri a bassa intensità in africa, qui si parla della guerra del Caucaso a Sarajevo dove morirono migliaia di Serbi.

  • @BloomBox36
    @BloomBox36 9 лет назад

    Fraws mi potresti dare un'opinione su metal slug defense? O un video sulla saga in generale?

  • @LampoNero
    @LampoNero 9 лет назад

    Io penso una cosa semplicissima ovvero che qualsiasi spesa in più a quella del gioco stesso sia una fregatura. I giochi free con i contenuti extra a pagamento sono poi l'apoteosi della fregatura, mirano infatti a crearti la stessa dipendenza delle slot machine per poi farti spendere cifre cospicue in accessori inutili o perfino deleteri per la competitività del gioco stesso.

  • @RobiIadi
    @RobiIadi 9 лет назад

    secondo me oggi abbiamo una vastissima gamma di giochi tra cui scegliere ,il90% sono facili ma se sai cercare nel restante 10% si trovano titoli validi,inoltre anche i giochi facili spesso hanno una modalità online nella quale ci si trova a giocare contro altri player ,e quindi la difficoltà diventa variabile e salendo di livello si possono incontrare player fortissimi e quindi avere le difficoltà da noi tanto amate XD , e secondo me è + divertente sfidarsi con persone molto forti rispetto che sfidarsi con una i.a.altrettanto forte ma + schematica e noiosa

  • @cinemazione5847
    @cinemazione5847 9 лет назад

    Parliamo di Videogiochi
    Alla fine c'è uno Gianandrea selvatico! 😂

  • @andreasimionato595
    @andreasimionato595 9 лет назад

    Sinceramente, penso che il semplificamento dei videogiochi lo si ha solo in determinate console, come la wii, e serie come assasin's creed (non provate a dire di no). secondo me i giochi "hardcore" tuttora esistono (dark souls, red orchestra 2 ecc) ma che non vengano prodotti spesso per via del ragionamento delle case produttrici: come hai detto tu nel video, se prima dovevo alzare la difficoltà per far comprare più gettoni, adesso devo rendere il gioco semplice per farlo comprare anche dai "novellini" (senza offesa). alla fine però bisogna considerare il fatto che ormai quasi tutti i giochi abbiano una scelta di difficoltà che più o meno alza il livello di sfida( a volte purtroppo non di molto).
    PS: chiedo scusa per l'italiano un po' scorretto ma sto scrivendo a mezzanotte

  • @heatroxclan9745
    @heatroxclan9745 9 лет назад +1

    Vogliamo un creepy games!

  • @fernandorufini3799
    @fernandorufini3799 9 лет назад

    Io ho cominciato su un commodore 64, ne ho accumulata un bel po' di esperienza fra pc, console e sale giochi e francamente non mi sento di voler dire che le sale giochi siano la soluzione migliore. Con tutti i soldi spesi chissà cosa mi ci potevo comprare. Scherzi a parte anche oggi vengono prodotti giochi difficili ed impegnativi, la serie dei Souls ne è un esempio lampante ma bisogna vedere anche cosa si intende con livello di difficioltà o con il semplice concetto di cosa sia difficile. Per alcuni difficile è un boss che ti fa fuori con due colpi per altri magari dover risolvere difficili rompicapo per proseguire nella storia. A livello di giochi oggi si fa tanto caso alla trama, che sia profonda e complessa, a mondi grandi, vesti e costruiti con logica, come skyrim o la serie di fallout, si cerca l'immedimazione profonda, la qualità tecnica sempre più realistica, tutte cose che hanno fatto lievitare i costi di produzione anche a cifre molto alte e che comportano grandi rischi per le SH se non rientrano dalla spesa iniziale. C'è anche un altro fattore: se prima i giocatori medi erano un determinato tipo appartenenti ad una determinata fascia di età, ore le cose sono più complesse. Ci sono molte tipologie di giocatori, da quelli che cercano sfide impegnative come gli appassionati dei souls, a chi cerca giochi lunghi e con mappe enorme da esplorare come skyrim, chi vuole giochi con azione frenetica e chi vuole semplicemente divertirsi un oretta con qualcosa di simpatico e non troppo impegnativo. Le cose non peggiorate, sono diventate più complesse e più varie. La soluzione, se mai ci fosse un reale problema, non è certo tornare indietro.

  • @ChrisSpartanSpartanvortex
    @ChrisSpartanSpartanvortex 9 лет назад

    Ok finalmente posso godermi un nuovo video

  • @RaceDriver9
    @RaceDriver9 9 лет назад

    Concordo pienamente. Sto tutt'oggi cercando di scendere sotto i quattro minuti in Sega Rally 2

  • @Chirurgo
    @Chirurgo 9 лет назад

    bel video . Comunque e vero ora i giochi non sono più come un tempo io ho 28 anni quindi in questo campo sono un po navigato e da quando avevo 5 anni che andavo alla sala giochi e poi sono passato alle consol per ovvi motivi però attualmente e anche prima forse psx era l'unica consol che ti dava un pò di difficolta ora niente! tipo 5 ore e lo finisci un gioco! l'unico che mi ha dato delle soddisfazioni nella difficolta e ninja gaiden il primo e secondo sono gli unici che ho trovato non dico difficili ma ti teneva li...
    Ora ho xone e gioco con indi che mettono(che poi sono remak dei vecchi giochi XD) perchè per me il resto e spazzatura troppo semplici e insensati...

  • @IsmaXX80
    @IsmaXX80 9 лет назад

    Sono appena tornato dal giappone e le sale giochi sono completamente diverse da quelle che intendiamo noi, riferendoci agli anni 90.
    Di arcade ce ne sono sempre di meno.

  • @Tj8w
    @Tj8w 9 лет назад

    Nelle sale giochi si stava anche insieme e si giocava insieme e c'era più competizione. Era molto divertente.
    Ora come ora la maggior parte dei giochi sono un po' meno competitivi (tranne qualche eccezione).

  • @tfwmemedumpster
    @tfwmemedumpster 9 лет назад

    Io sinceramente questo "calo" nella difficoltà dei giochi non l'ho notato, ho notato invece che esistono molti più videogiochi che quindi vanno a differenziarsi anche nel grado di sfida proposta, esistono anche oggi titoli "difficili" semplicemente non vanno cercati nei giochi "tripla a" ma nei giochi magari indie meno popolari.
    I giochi difficili esistono ancora, basta saperli cercare, la differenza è che una volta erano più facili da reperire mentre ora si sono un po' oscurati.
    Detto questo concordo sul fatto che un giocatore esperto può magari appassionarsi a un gioco ma arrivare a non amarlo del tutto in quanto la scarsa difficoltà gli permette di completarlo in pochissimo tempo.
    I giochi in sè hanno una storia più lunga e intricata rispetto a quelli del passato ma non richiedono di essere giocati più e più volte per essere completati (intendo dire che una volta un gioco durava al massimo 45 minuti ma per finirlo dovevi rifarlo anche 50 volte, mentre oggi un gioco dure circa 5 ora ma lo devi fare una volta sola)

  • @ZioTok83
    @ZioTok83 9 лет назад +3

    ricordo la delusione di vedere street fighter 2 turbo sul pc di un mio amico appena uscito... non era assolutamente la stessa cosa del cabinato :D

    • @giuliomaffei90
      @giuliomaffei90 9 лет назад +1

      ZioTok83 la versone snes ci si avvicina abbastanza

    • @ZioTok83
      @ZioTok83 9 лет назад +1

      ***** era scattosa e con dettagli deludenti però :D

    • @giuliomaffei90
      @giuliomaffei90 9 лет назад

      per lo scattoso non ti posso dar ragione... ci sto giocando ora e va fluidissimo.... sarà che ho la versione americana.... per i dettagli forse non ricordo bene come fosse la versione arcade!

  • @Salentu4ever
    @Salentu4ever 9 лет назад

    Secondo me l'abbassamento della difficoltà nei videogiochi è data (anche se in minima parte) anche dal sistema a esperienza. Faccio un esempio pratico: Fallout 3 nei primi livelli (almeno fino al livello 6) è il gioco più infame sulla faccia della Terra, dove anche una mosca mutante o un cane feroce ti potrebbero aprire tranquillamente il culo; quando però arrivi a livelli più alti (dal 15 in poi) il gioco diventa di una facilità assurda, dove ari orde e orde di Supermutanti come fossero fogli di carta. Secondo me una parte della rovina videoludica è da attribuire ANCHE al fatto che gli sviluppatori debbano per forza implementare cose da GDR e poi di fatto non bilanciano l'aumentare della propria potenza con la difficoltà. Di fatto esse dovrebbero essere direttamente proporzionali e non inversamente

  • @Giunillo
    @Giunillo 9 лет назад

    Anche se il discorso ha senso,è troppo facile dire che l'abbassamento della media della difficoltà dei giochi sia dovuta solo all'affievolirsi delle sale giochi (tranne che in Giappone e,anche se in misura minore,Stati Uniti) o al voler avvicinare nuovo pubblico. La verità,abbastanza scomoda per alcuni,è che buona parte del lavoro lo hanno fatto proprio i giocatori abituali. Quandi i giochi avevano,in media,una difficoltà ancora abbastanza alta,i giocatori abituali,che ora si lamentano dello scarso livello di sfida,li volevano? No,per niene. Ricordo che in piena era PS2,a ogni giocatore che conoscevo (di qualsiasi età) interessavano principalmente due cose:
    Il dualshock
    GTA III/S. Andreas
    Quindi,i primi a virare su spettacoloso e realismo (senza dire che GTA III/S.Andreas si brutto,eh) più che sul gioco e divertimento sono stati proprio quelli che ora se ne lamentano. Gli sviluppatori del settore hanno fatto il resto.

  • @oni96
    @oni96 9 лет назад

    Io gioco ad un gioco pay to win ovviamente spendendo tempo piuttosto che denaro. In ogni caso concordo con te. I pay to win sono una sorta di droga, anche per me, ma non sono di certo l'anima del videogioco... vuoi mettere i giochi su smartphone, eccetto qualche raro caso, con un cabinato arcade che puoi realmente toccare? Io per fortuna questa esperienza la provo ogni estate, in un hotel, seppur siano solo un paio e non le immense sale di una volta. Bah, non so cosa darei per avere un cabinato in casa, invece essi vengono continuamente demoliti perché nessuno li usa. Dateli a noi!!
    Almeno c'è il MAME che è una manna dal cielo. Non è come avere il cabinato ma lo emula perfettamente.

  • @bast4rdo
    @bast4rdo 9 лет назад

    quanti ricordi...marinare la scuola per andare in salagiochi :D

    • @jada_9827
      @jada_9827 9 лет назад +2

      ***** E non sei finito in carcere con le braccia piene di tatuaggi!? :O
      OMG! Quei rincoglioniti dei genitori/professori mi hanno mentito! D:

  • @Taiottavios
    @Taiottavios 9 лет назад

    per me un gioco deve dare più importanza alle meccaniche interne che al decoro per gli occhi, sono innumerevoli i titoli di decine di anni fa che ho voglia di giocare ancora oggi, questo è quello che abbiamo perso per aver portato le console in salotto. Lo dico adesso ed andrà così: il futuro dei videogiochi si dividerà in smartphone (che diventano sempre più console portatili) e PC gaming, spero che le due piattaforme potranno convivere pacificamente senza farsi "guerra alle esclusive" come le già obsolete next-gen stanno facendo.

  • @Plaak
    @Plaak 9 лет назад

    Sono gusti: c'è chi si diverte con giochi competitivi, e chi si diverte con giochi facili e rilassanti. Mi ricordo che i giochi per la PS1 che da ragazzino non riuscivo a finire non mi piacevano proprio per quel motivo, o, più recentemente, ho odiato a morte Jak 2 nonostante avessi adorato alla follia il 3...d'altra parte, i giochi stealth e strategici in tempo reale li preferisco a difficoltà massima.

  • @Songodel77
    @Songodel77 9 лет назад

    In realtà la prima console ad avere una grafica simile ai coin up era il Neo Geo, solo che all'epoca costava un rene e un polmone 😄
    Idem dicasi per il povero Sega Saturn

  • @andreasiccardo8063
    @andreasiccardo8063 9 лет назад +1

    A fine video possiamo vedere la rovina del portafogli di Fraws: Love Live e Drift Girl

  • @TheGhostRecordsChannel
    @TheGhostRecordsChannel 9 лет назад

    per me si perchè anche se i giochi (alcuni) sono monotoni e la trama nn ti entusiasma shanno per esempio una grafica pazzesca e quindi automaticamente si ritrovano con più vendite rispetto adaltri proproo perchè la grafica conta tantissimo oggi giorno , ma sinceramente ritornerei anche a quei giochi sul caminato, perchè erano più difficili e allo stesso tempo nn li avevi lì tanto per fare la collezzione e nn giocarci più, se un gioco ti piace(tipo io amo Red Dead Redemption) e ci giochi anche se è del 1998 o 2006 o 2008 :)

  • @Paluardo912
    @Paluardo912 9 лет назад +2

    Allora dico la mia sperando che nessuno mi insulti quello che dico, io non penso che la sparizione delle sale giochi hanno reso meno difficili i videogiochi, ma ci sono giochi che sono troppo facili e giochi che hanno una difficoltà esagerata, ma io rimango nella mia opinione, nessun gioco è brutto o bello, facile o difficile, l'importante è che renda felice quella persona, ma ormai quella via si è smarrita, si attaccano case produttrici che non hanno fatto niente di male (come il pelatone che ha rovinato la blizzard ed ha rovinato il canale di parliamo di videogiochi) o invitare persone che non sanno niente sui videogiochi, ma solo per ottenere fama (come croix89 alias il racconta balle), ma rimango della mia opinione, nessun gioco è facile o difficile, ma l'importante è che ci si diverta.

  • @SiriusValantine
    @SiriusValantine 9 лет назад

    Parliamo di Videogiochi La vostra riflessione è giusta e condivisibile ma mancate di considerare quando il medium videoludico sia cambiato nel tempo, offrendo diversi tipologia d'intrattenimento che non per forza sono legati al livello di sfida.
    Per esempio, un'avventura grafica può essere impegnativa ma lo sarà in modo diverso rispetto ad un gioco di corse; i Dating sim che voi amate, invece, possono anch'essi avere un qualche tipo di difficoltà ma di tipo ancora differente. Va poi considerato che non sempre è ciò su cui fa perno un gioco.
    Voi avete citato Dark Souls e Bloodborne come esempi di giochi hardcore, ma vi sono anche molti gdr, puzzle game, rhythm game, strategici e via discorrendo che presentano un buon livello di sfida; allo stesso modo, oltre ad Assassin's Creed ci sono un sacco di giochi di successo che non possono certo definirsi ostici, alcuni dei quali anche molto blasonati. Al di là dell'ovvio Call of Duty, personalmente mi sento di citare anche giochi come Metal Gear e Final Fantasy fra l'elenco dei faciloni. E questo non solo per accattivarsi una maggiore fetta di pubblico ma proprio perché la loro costruzione non era mai stata pensata come una sfida per il consumatore quanto piuttosto come un'avventura da vivere.

  • @elia048
    @elia048 9 лет назад

    Sono l'unico che si aspettava un urlo di croix89 durante il video e in particolare quando parlava di Nintendo Wii?

  • @HypercatZ
    @HypercatZ 9 лет назад +1

    Beh diciamocelo! I videogiochi sono nati come mangiamonete, come le slot machine e i videpoker. Per questo dovevano essere difficili. Quelli della mia età forse si ricorderanno di quando non era nemmeno possibile continuare. Una volta finite tutte le vite dovevi ricominciare tutto da capo punto e basta.
    Poi sono nati i continue. Per facilitarci la vita? No! Per farci spendere ancora più gettoni e durare sempre meno.
    Lasciate che ve lo spieghi con questo semplice grafico:
    postimg.org/image/5fh0pvr29/
    Come potete vedere, quando non c'erano i continue si durava più tempo ad ogni nuova partita perchè si riaffrontavano sfide gia incontrate e quindi le si superavano con l'esperienza.
    Dopo l'introduzione dei continue invece ogni nuovo gettone ci faceva durare sempre meno perchè ogni volta incontravamo sfide nuove e molto più difficili delle precedenti, dato che avanzavamo nel gioco.
    Ora non vuole un genio a notare che la durata di gioco totale con lo stesso numero di gettoni è inferiore dopo che sono stati introdotti i continue. Quindi, a parità di tempo venivano consumati più gettoni, da noi stessi o da chi veniva a giocare dopo che avevano lasciato libero il cabinato.