Vaia, due racconti

Nell'ambito del progetto “Scappare, rimanere, andare, ritornare, resistere: Grande Guerra e Vaia: accadimenti del passato e del presente sollecitano riflessioni sull'abitare e vivere la montagna e sul suo significato più profondo” coordinato dal Museo etnografico della provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il regista e antropologo visivo Michele Trentini ha realizzato una ricerca in ambito antropologico visuale, che si è concretizzata in alcune video interviste.
Iniziativa finanziata nell'ambito dell'Accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione del Veneto per la valorizzazione dei territori colpiti dall'Evento Vaia in memoria della Grande Guerra.
Il documentario “Vaia / due racconti”, si basa sul montaggio di due testimonianze raccolte in contesti differenti, quella di Fermo Pomarè, in Val Visdende, e quella di Matteo Melchiorre, nei pressi di Tomo, paese situato ai margini di Feltre e del bosco di latifoglie. Quello che apparentemente può sembrare un lavoro “semplice” intende valorizzare il racconto dei testimoni, che è posto in primo piano dal metodo di indagine antropologica utilizzato, basato sull'intervista narrativa e sull'ascolto. Le due testimonianze vogliono rappresentare la diversità dei contesti territoriali colpiti da Vaia, la varietà dei punti di vista e la differente percezione nei confronti delle risorse boschive e prative che caratterizzano i paesaggi colpiti dallo stesso eccezionale evento. I due documentari sono stati realizzati tenendo conto delle considerazioni scaturite dai confronti e dagli scambi d'opinione avvenuti durante gli incontri del team di ricerca.