Sono attualmente a metà de Le Due Torri (prima volta che leggo LOTR, avevo letto Lo Hobbit tempo fa). Ci sono due aspetti che finora mi hanno colpito molto: 1. L'utilizzo delle canzoni e della poesia come strumento di memoria. Strumento che travalica i popoli e i tempi e che li unisce sotto un'unica grande idea di storia. 2. Il fatto che la Storia con la S maiuscola sia comunque suddivisibile nelle azioni, nelle paure, negli amori, negli atti di gentilezza e di coraggio dei singoli individui. E per esempio gli hobbit sono l'esempio perfetto di ciò: gli esseri meno "storici" di tutti sono quelli che effettivamente fanno la Storia. In effetti ciò combacia con quanto detto da Rick a proposito del male come allontamento dall'atto della creazione e Plotino. In Tolkien c'è un'Unità di creato, bene, amore e Storia, una melodia che riporta il tempo e i popoli a quell'Uno originale; il male non è altro che il tentativo di rinnegare quella melodia.
Mi sono fermata circa alla metà di questa grande perfomance, per poi rivederla tutta. Un opera geniale Il Signore degli Anelli anche per il piu profano. Anche per chi come me non ha le nozioni tecniche e specifiche che danno i studi universitari. Anche io avevo letto e riletto il Signore degli Anelli, tanto , che la mia copia ha la copertina così danneggiata, che ho deciso di disegnare una mia personalizzata. Complimenti Rick e grazie per questa preziosa analisi filosofica così viscerale sia al opera sia sugli strumenti scientifici che Tolkien ha maestosamente utilizzato per questo capolavoro letterario. Mi è piaciuto e mi ha commossa tutto quello che hai espresso sul essenza del genere fantasy. L'allegoria del bene e del male.. cosa che la società di Walt Disney ha vulgarizzato , sostituendo la fantasia sana con la psicopatia. Complimenti anche per il tuo raffinato look ottocentesco che a me dà l'impressione di un giovane Lev Tolstoij. Grazie per questo video, neanche tanto datato , che mi arriva al inizio di 2024
Ti ho ascoltato durante un viaggio, ammetto che oltre ad aver totalmente annullato la fatica della guida, ho aspettato di finire il tuo audio almeno un quarto d'ora buono visto che ero arrivato prima della fine di questa bellissima cosa, grazie per la compagnia e grazie per la tante info che hai dato.
Da studioso di lingua giapponese, il discorso sul linguaggio lo ho sentito molto vicino e mi ha aperto anche a nuovi modi di vedere il lingauggio! Grazie Rick!
In pratica, il linguaggio in Tolkien è creatore come quello biblico: "fiat lux", e il Verbo (poi incarnato), e tutto il movimento della nominazione nell'antico testamento, e i salmi (specialmente quelli di imprecazione); e l'uso della parola nei miracoli di guarigione nel N.T.... In fondo, è epica in entrambi i casi. P.S. Amo questo video, particolarmente la riflessione sul linguaggio e specificamente poi su quello degli Ent. Nonché le osservazioni sulle probabili posizioni di Tolkien in merito allo schwa: ne sono convinta anch'io, ci pensavo mentre parlavi del linguaggio entese come sedimentazione complessa. Sono commossa.
La storia di Turin Turambar è la tragedia più immane e sconvolgente che io abbia mai letto, ogni capitolo mi ha fatto piangere nell'edizione curata dal figlio di Tolkien "I figli di Hurin"
Che capolavoro. Riesci ad appassionare l’ascoltatore in maniera incredibile e fornisci un botto di spunti di riflessione. Penso proprio che mi rileggerò il silmarillon
Anche Terry Pratchett chiama spesso in causa i miti Tolkeniani. Nel suo Mondo Disco tra monti vi è una setta di monaci che ricerca l'eco della canzone primordiale che creò il mondo, dopo un po' scopriamo che quello che sono riusciti a sentire è "E uno, due, uno due tre e quattro.."
Bellissimi i tuoi approfondimenti su Tolkien, ti ho conosciuto dalla storica maratona di qualche anno fa. Ascolto parecchi podcast di vari studiosi e appassionati Tolkieniani ma tu riesci sempre a dare qualcosa in più, si percepisce il tuo amore per le opere del Professore. Sarebbe meraviglioso uno speciale natalizio. Grazie di tutto 🙂
Grazie di cuore! Mi sono approcciata solo di recente alla lettura dei libri (con traduzione di Fatica) e questa puntata è stata per me non solo interessantissima, ma anche ispirante. Complimenti a tutti e a Rick🎉
Ho ricontattato quel desiderio e quelle emozioni che ebbi quando lessi LOTR e Silmarillion. Le grandi storie sono così, ti rigenerano e rinnovano i sentimenti, le domande e le aspirazioni che ci rendono uomini, e che rendono una vita una scoperta, un viaggio inatteso e una festa a lungo attesa. Grazie Rick per questo video, un saluto da Roma
"Se ni' mondo esistesse un po' di bene e ognun si considerasse suo fratello, ci sarebbe meno pensieri e meno pene e il mondo ne sarebbe assai più bello" J.R.R. Tolkien
Bellissima monografica. E' sorprendente come sentirti parlare di un argomento, almeno a me, faccia venir voglia di approfondire. Ora voglio diventare un linguista!
Ho recuperato solo ora, bellissima live. Tolkien mi sento di dire che verrà letto anche tra 2000 anni come Omero. Perché ha un universalità che travalica il tempo.
il pezzo di fingolfin è il mio preferito, ho aspettato pazientemente che lo leggessi, perchè so che è tra i migliori... una pagina epica in grado di divorare in solitaria qualsiasi altro racconto fantasy.
"Se fate i bravi, se... Se vi abbonate, se non ci fate dormire sotto un ponte". Letteralmente morto dal ridere e divertente schiettezza, molta stima! Molto bella questa monografia su Tolkien, e ho apprezzato moltissimo le considerazioni finali circa la tendenza di "buttare a caxxo" il riflesso dei propri pregiudizi (o gli scopi della propria agenda) su opere che in realtà non lo fanno e che meriterebbero ben altri pensieri, riflessioni e, aspetto forse piuttosto sottovalutato nei nostri tempi, rispetto.
Parlando della morte penso che un importante fatto sia stato tralasciato, la morte nell'universo tolkeniano è un DONO fatto da Eru alla razza degli uomini, anche (e forse soprattutto) per questo sono stati puniti i numenoriani che appunto hanno cercato di sovvertire il volere divino ricercando l'immortalità. Per quanto riguarda la genesi del concetto anti-eroistico di Tolkien, questo suo "rifiuto" della figura dell'eroe che va incontro alla morte con fierezza, penso abbia giocato un ruolo fondamentale la sue esperienza nelle 2 guerre mondiali. Ed infine sempre riferito alla sua esperienza con la guerra penso che lui associ il progresso tecnologico all'armamento bellico. Esempio perfetto riguardo questo aspetto è Saruman che devasta la foresta di Fangorn per costruire il suo esercito. Poi vabbè in Tolkien ci sono una sacco di esempi che contrappongono la natura bucolica all'industria bellica (che si possono ovviamente assimilare all'eterna lotta fra vita e morte).
Monografica meravigliosa per un uomo meraviglioso! Unica cosa che non capisco é come mai Rick, parli di allegorie quando Tolkien stesso ha voluto prendere nettamente le distanze dai messaggi allegorici e invita a leggere le proprie opere senza vederci allegorie..?
No, Tolkien disse che non gli piacevano le allegorie imposte dall'autore, dove cioè volutamente un'opera era stata scritta per trasmettere un determinato messaggio. Invece, il Signore degli Anelli ha in sé molti riferimenti a vari argomenti, ma senza che ciò fosse lo scopo primario di Tolkien, che ha appunto composto il suo libro senza un premeditato simbolismo. Tolkien stesso, infatti, scrisse in una lettera (lettera 142) di aver eliminato, durante la revisione, ogni riferimento esplicito al cattolicesimo, ma che il Signore degli Anelli rimane un'opera fondamentalmente cristiana, dove l'elemento religioso è assorbito dentro la storia. E così, altri significati possono nascondersi tra le pagine del Signore degli Anelli, ma l'importante, sempre come disse Tolkien, è che esse siano derivate "dall'immaginazione del lettore e non dal dominio dell'autore".
@@Luca-wt4dn ok, grazie! Quindi se ho capito bene: Tolkien ha cercato di non imporre alcun messaggio, poi un'eventuale interpretazione sta al lettore, il quale può leggere messaggi allegorici anche se non erano il primario intento dell'autore.
Hai fatto un gran bel lavoro nonostante qualche errore e alcune omissioni (ma, del resto, in due ore non si può definire compiutamente il lavoro di una vita) e quindi il "mi piace" è d'obbligo
Chi parla di razzismo, misoginia, fascismo, comunismo in Tolkien nn capisce un cazzo. La seconda parte è d'obbligo. Ci vuole anche un video sulla filosofia dei personaggi Tolkieniani.
Ciao Rick! Ho visto che ci sono un paio di video vecchi e belli lunghi in merito, quindi ti chiedo: qual'é la cosa più simile a questa monografia che hai fatto ma su Lovecraft? P.S. Sarebbe bello un confronto tra la Fede nell'ordine di Tolkien, con Eru Iluvatar che instilla ottimismo ed eroismo, e quella nel caos di Lovecraft, con Azathot e co. che portano all'impazzimento. nichilista.
Buongiorno Rick. Innanzitutto complimenti per il tuo lavoro e per questa monografia. Volevo però dare un punto di vista diverso sulla questione "morte" in Tolkien. Per Tolkien la morte non è una merda, ma un dono. Il dono irrevocabile di Iluvatar agli uomini, che li libera dai confini del mondo (al quale gli elfi sono legati anche dopo la morte). Questo concetto è espresso più volte nel Silmarillion e ribadito e spiegato negli altri scritti raccolti da Christopher. Se appare una merda è perché noi mortali non capiamo questo dono (non lo capisce neppure Manwë, a dirla tutta), e quindi a noi resta l'assenza, ed è proprio l'assenza quello che è una merda. Questa cosa si vede bene nella morte serena di Theoden, finalmente liberato dalla fatica della vecchiaia, dai suoi errori (la fiducia in vermilinguo, i contrasti con Eomer) e dai suoi limiti. "Il mio corpo è spezzato ma il mio animo è lieto(coro a memoria). Oppure nell' attacco alle porte di Mordor, dove l'importante non è morire o sopravvivere, ma dare a frodo una possibilità. O ancora, la serenità con cui Sam e frodo accettano l'idea che non avrebbero fatto ritorno da Mordor
Occhio che però Tolkien in una delle sue lettere diceva di detestare l'allegoria e di non avere intenti allegorici nelle sue opere. Bella live comunque, scoperta adesso
49:17 Ha ragione, perché È lo stesso identico discorso dei nuovi doppiaggi del 2012 dei film Ghibli, in cui nella "principessa Mononoke" ci hanno messo una bestemmia dopo l'altra...e un numero di paroloni e frasi stenche da far paura
Bellissimo video, complimenti. Come mi piace spesso ripetere, il fantasy è stato il primo genere letterario della storia e trovo avvilente che oggi venga relegato a genere "per bambini" o comunque solo d'intrattenimento o evasione...
"Molti di quelli che vivono meritano la morte e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi."
Zardoz è un esempio in cui un romanzo, "Wizard of Oz", diventa una religione, vi è un episodio di Star Trek in cui la Costituzione americana diventa una religione.
In sostanza mi pare di cogliere dal discorso che il male si crea nel momento stesso in cui si definisce qualcosa come bene assoluto, e tutto ciò che non lo è, da non-bene (negazione) diventa il male (il suo contrario). Non c'è un parametro che possa in questa etica, farci riconoscere il male, e il male acquisisce una sostanza solo in relazione a quello che viene definito come bene (assoluto)... cioè in sostanza cosa c'è a garanzia del fatto che la canzone di Iluvatar sia il bene assoluto oltre al mito che la definisce come tale? (Forse sto cercando di rompere il giocattolo cercando di capirlo con i miei strumenti limitati, e quindi sto facendo il male anche io, secondo "l'etica" tolkieniana...?) Cioè per essere d'accordo sul concetto di bene dovremmo accettare la definizione principale, secondo cui questo sia la canzone originale, e per definizione dovremmo essere d'accordo, ma come faremmo? Senza fede incrollabile che questo assoluto esista come si fa a comportarsi "bene"? Penso che questo sia un grande limite anche delle etiche che si basano sull'assoluto concetto di bene... la tua posizione in merito a questa visione qual è? (Se hai intenzione effettivamente di divulgarla qui...) Ti ringrazio per il contenuto. L'ho scoperto solo oggi il tuo canale. Grazie grazie
Tolkien non desiderava che il SdA venisse letto come un'allegoria. Tolkien stesso scrisse "scrisse: "Per quanto riguarda ogni significato nascosto o 'messaggio', nessuno di loro è nelle intenzioni dell'autore. Esso non è ne' allegorico né d'attualità." (SdA, xvi)."
E per fortuna noi possiamo fare delle opere ciò che desideriamo, a prescindere dal loro autore. Chi abbia letto Borges non potrà non riconoscere questa enorme ricchezza.
Il passaggio che riporti può essere spiegato così: non è nelle intenzioni di Tolkien far sì che un passaggio del libro corrisponda forzatamente a un significato specifico; tuttavia, come ogni altro scritto sulla faccia della terra, è possibile ipotizzare delle interpretazioni. Ti porto esempi a favore di questa mia tesi. Nella lettera 131, Tolkien spiega sì che odia l'allegoria, ma specificando allegoria intenzionale, quella cioè imposta dall'autore senza possibilità di interpretazioni alternative. Nella lettera 142 afferma che, nonostante abbia rimosso ogni riferimento esplicito al cattolicesimo, il SdA rimane un'opera fondamentalmente cristiana. Nella lettera 186, scrive senza giri di parole che il SdA è un'allegoria del Potere. Nella prefazione alla seconda edizione del SdA, scrive che all'"allegoria", intesa come dominio dell'autore sul lettore, preferisce l'"applicabilità", intesa come la libertà del lettore. Tutto ciò porta alla conclusione che si può comunque cercare di interpretare il significato del SdA, avendo bene in mente però che non c'è un'unica e definita chiave di lettura, cioè non deve venir letto come un'unica, dogmatica e invariabile allegoria.
Tolkien e tutto quello che lo riguarda e per me fonte di grande interesse. Ma se me lo si consente, nonostante la voce e l'aspetto siano molto gradevoli, esporre in modo sintetico l'argomento è quello che dovrebbe essere preso seriamente in considerazione.
Io, assimilandomi al ragazzo in chat, azzarderei come proposta di ospite per i cogito studio ShinRa Newly Employed, il ragazzo che si è occupato dei “Tolkien for dummies” su youtube.
Riccardo...due parole su Elemire Zolla...il primo intellettuale italiano ad apprezzare Tolkien senza luoghi comuni e senza luoghi comunisti...che ne pensi di questo gigante del nostro novecento affatto riconosciuto...
Ragazzi, la versione inglese quanto è difficile da leggere? È fattibile come lettura o è necessario fermarsi ogni frase a tradurre termini che non si incontrano spesso?
E' leggibilissima. Anche quando la lingua opta per un registro "alto", non è che abbia termini incomprensibili. Giusto qualcuno un po' arcaico, che però si può trovare in un vocabolario, niente di "dantesco", per intenderci. La difficoltà della traduzione sta proprio nel cercare di mantenere questa differenza di registro senza scadere nel linguaggio stile "Armata Brancaleone" e nell'attenzione da porre al significato e all'etimologia di nomi e termini.
Ieri Nova Lectio pubblica un video sul black metal norvegese e parla ovviamente di Burzum. Oggi Rick DuFer recita i Versi dell'Anello e scopro che "burzum" è una parola in sauroniano... COINCIDENZE?!... Eh. Temo proprio di sì 😔
Burzum disse che aveva preso il suo nome proprio dall'iscrizione dell'anello nella lingua nera. Tra i nomi che ha scelto nella sua carriera c'è anche "Count Grishnackh", dove Grishnakh è un orco che appare durante il trasporto di Merry e Pipino a Mordor e viene ucciso dai Rohirrim di Eomer.
Tolkien però si è sempre opposto a chi dava dell'allegorico ai suoi testi, dato che lui stesso considerava le sue opere pura narrazione epica. Al contrario Lewis è molto allegorico.
Sono attualmente a metà de Le Due Torri (prima volta che leggo LOTR, avevo letto Lo Hobbit tempo fa).
Ci sono due aspetti che finora mi hanno colpito molto:
1. L'utilizzo delle canzoni e della poesia come strumento di memoria. Strumento che travalica i popoli e i tempi e che li unisce sotto un'unica grande idea di storia.
2. Il fatto che la Storia con la S maiuscola sia comunque suddivisibile nelle azioni, nelle paure, negli amori, negli atti di gentilezza e di coraggio dei singoli individui. E per esempio gli hobbit sono l'esempio perfetto di ciò: gli esseri meno "storici" di tutti sono quelli che effettivamente fanno la Storia.
In effetti ciò combacia con quanto detto da Rick a proposito del male come allontamento dall'atto della creazione e Plotino. In Tolkien c'è un'Unità di creato, bene, amore e Storia, una melodia che riporta il tempo e i popoli a quell'Uno originale; il male non è altro che il tentativo di rinnegare quella melodia.
Mi sono fermata circa alla metà di questa grande perfomance, per poi rivederla tutta. Un opera geniale Il Signore degli Anelli anche per il piu profano. Anche per chi come me non ha le nozioni tecniche e specifiche che danno i studi universitari.
Anche io avevo letto e riletto il Signore degli Anelli, tanto , che la mia copia ha la copertina così danneggiata, che ho deciso di disegnare una mia personalizzata.
Complimenti Rick e grazie per questa preziosa analisi filosofica così viscerale sia al opera sia sugli strumenti scientifici che Tolkien ha maestosamente utilizzato per questo capolavoro letterario.
Mi è piaciuto e mi ha commossa tutto quello che hai espresso sul essenza del genere fantasy. L'allegoria del bene e del male.. cosa che la società di Walt Disney ha vulgarizzato , sostituendo la fantasia sana con la psicopatia.
Complimenti anche per il tuo raffinato look ottocentesco che a me dà l'impressione di un giovane Lev Tolstoij.
Grazie per questo video, neanche tanto datato , che mi arriva al inizio di 2024
Ti ho ascoltato durante un viaggio, ammetto che oltre ad aver totalmente annullato la fatica della guida, ho aspettato di finire il tuo audio almeno un quarto d'ora buono visto che ero arrivato prima della fine di questa bellissima cosa, grazie per la compagnia e grazie per la tante info che hai dato.
Più Tolkien per tutti!
Attendendo la seconda parte, perchè ci deve essere.
Sono così felice che Rick parli di nuovo di Tolkien in un video di 2 ore e mezza
Da studioso di lingua giapponese, il discorso sul linguaggio lo ho sentito molto vicino e mi ha aperto anche a nuovi modi di vedere il lingauggio! Grazie Rick!
In pratica, il linguaggio in Tolkien è creatore come quello biblico: "fiat lux", e il Verbo (poi incarnato), e tutto il movimento della nominazione nell'antico testamento, e i salmi (specialmente quelli di imprecazione); e l'uso della parola nei miracoli di guarigione nel N.T....
In fondo, è epica in entrambi i casi.
P.S. Amo questo video, particolarmente la riflessione sul linguaggio e specificamente poi su quello degli Ent.
Nonché le osservazioni sulle probabili posizioni di Tolkien in merito allo schwa: ne sono convinta anch'io, ci pensavo mentre parlavi del linguaggio entese come sedimentazione complessa.
Sono commossa.
La storia di Turin Turambar è la tragedia più immane e sconvolgente che io abbia mai letto, ogni capitolo mi ha fatto piangere nell'edizione curata dal figlio di Tolkien "I figli di Hurin"
Che capolavoro. Riesci ad appassionare l’ascoltatore in maniera incredibile e fornisci un botto di spunti di riflessione. Penso proprio che mi rileggerò il silmarillon
Anche Terry Pratchett chiama spesso in causa i miti Tolkeniani. Nel suo Mondo Disco tra monti vi è una setta di monaci che ricerca l'eco della canzone primordiale che creò il mondo, dopo un po' scopriamo che quello che sono riusciti a sentire è "E uno, due, uno due tre e quattro.."
Tolkien è il mio artista preferito di tutti i tempi. Complimenti per la scelta sulla monografia. Un Maestro, un'ispirazione
Bellissimi i tuoi approfondimenti su Tolkien, ti ho conosciuto dalla storica maratona di qualche anno fa. Ascolto parecchi podcast di vari studiosi e appassionati Tolkieniani ma tu riesci sempre a dare qualcosa in più, si percepisce il tuo amore per le opere del Professore. Sarebbe meraviglioso uno speciale natalizio. Grazie di tutto 🙂
Ho seguito diversi tuoi approfondimenti su Tolkien ed è bello vedere l'evoluzione del tuo pensiero sull'autore e sull'opera
Grazie di cuore! Mi sono approcciata solo di recente alla lettura dei libri (con traduzione di Fatica) e questa puntata è stata per me non solo interessantissima, ma anche ispirante. Complimenti a tutti e a Rick🎉
Ho ricontattato quel desiderio e quelle emozioni che ebbi quando lessi LOTR e Silmarillion. Le grandi storie sono così, ti rigenerano e rinnovano i sentimenti, le domande e le aspirazioni che ci rendono uomini, e che rendono una vita una scoperta, un viaggio inatteso e una festa a lungo attesa. Grazie Rick per questo video, un saluto da Roma
Popcorn, divano e Rick che parla di Tolkien per due ore e mezza ininterrotte. Cosa si può volere di più?
Un gin tonic
100000000000000000€
Se lo scrivo RUclips mi bannerá
Se lo scrivo mi arrestano
Un cavo xlr
Grazie mille Rick per quello che fai!
"Se ni' mondo esistesse un po' di bene
e ognun si considerasse suo fratello,
ci sarebbe meno pensieri e meno pene
e il mondo ne sarebbe assai più bello"
J.R.R. Tolkien
un faro nella notte
inaspettata qui, ma di buon gusto
"Bravo! Noi condividiamo, ma ora siamo davanti alla corte d'assise e lei è imputato di 16 omicidi."
Wu Ming 4
Da leggere in lingua originale (toscano)
😆😆😆😆😆
Grande ❤ video spettacolare ❤ seguo il tipo canale ❤
Bellissima monografica. E' sorprendente come sentirti parlare di un argomento, almeno a me, faccia venir voglia di approfondire. Ora voglio diventare un linguista!
Ho recuperato solo ora, bellissima live. Tolkien mi sento di dire che verrà letto anche tra 2000 anni come Omero. Perché ha un universalità che travalica il tempo.
il pezzo di fingolfin è il mio preferito, ho aspettato pazientemente che lo leggessi, perchè so che è tra i migliori... una pagina epica in grado di divorare in solitaria qualsiasi altro racconto fantasy.
"Se fate i bravi, se... Se vi abbonate, se non ci fate dormire sotto un ponte". Letteralmente morto dal ridere e divertente schiettezza, molta stima!
Molto bella questa monografia su Tolkien, e ho apprezzato moltissimo le considerazioni finali circa la tendenza di "buttare a caxxo" il riflesso dei propri pregiudizi (o gli scopi della propria agenda) su opere che in realtà non lo fanno e che meriterebbero ben altri pensieri, riflessioni e, aspetto forse piuttosto sottovalutato nei nostri tempi, rispetto.
COMPLIMENTI PER LO STUDIO,BELLO E ACCOGLIENTE.
Parlando della morte penso che un importante fatto sia stato tralasciato, la morte nell'universo tolkeniano è un DONO fatto da Eru alla razza degli uomini, anche (e forse soprattutto) per questo sono stati puniti i numenoriani che appunto hanno cercato di sovvertire il volere divino ricercando l'immortalità. Per quanto riguarda la genesi del concetto anti-eroistico di Tolkien, questo suo "rifiuto" della figura dell'eroe che va incontro alla morte con fierezza, penso abbia giocato un ruolo fondamentale la sue esperienza nelle 2 guerre mondiali. Ed infine sempre riferito alla sua esperienza con la guerra penso che lui associ il progresso tecnologico all'armamento bellico. Esempio perfetto riguardo questo aspetto è Saruman che devasta la foresta di Fangorn per costruire il suo esercito. Poi vabbè in Tolkien ci sono una sacco di esempi che contrappongono la natura bucolica all'industria bellica (che si possono ovviamente assimilare all'eterna lotta fra vita e morte).
Tutto giusto, anche se persino il mondo bucolico e gli Hobbit (inevitabilmente) hanno difetti
Monografica meravigliosa per un uomo meraviglioso! Unica cosa che non capisco é come mai Rick, parli di allegorie quando Tolkien stesso ha voluto prendere nettamente le distanze dai messaggi allegorici e invita a leggere le proprie opere senza vederci allegorie..?
No, Tolkien disse che non gli piacevano le allegorie imposte dall'autore, dove cioè volutamente un'opera era stata scritta per trasmettere un determinato messaggio.
Invece, il Signore degli Anelli ha in sé molti riferimenti a vari argomenti, ma senza che ciò fosse lo scopo primario di Tolkien, che ha appunto composto il suo libro senza un premeditato simbolismo. Tolkien stesso, infatti, scrisse in una lettera (lettera 142) di aver eliminato, durante la revisione, ogni riferimento esplicito al cattolicesimo, ma che il Signore degli Anelli rimane un'opera fondamentalmente cristiana, dove l'elemento religioso è assorbito dentro la storia. E così, altri significati possono nascondersi tra le pagine del Signore degli Anelli, ma l'importante, sempre come disse Tolkien, è che esse siano derivate "dall'immaginazione del lettore e non dal dominio dell'autore".
@@Luca-wt4dn ok, grazie! Quindi se ho capito bene: Tolkien ha cercato di non imporre alcun messaggio, poi un'eventuale interpretazione sta al lettore, il quale può leggere messaggi allegorici anche se non erano il primario intento dell'autore.
Fenomenale...
Hai fatto un gran bel lavoro nonostante qualche errore e alcune omissioni (ma, del resto, in due ore non si può definire compiutamente il lavoro di una vita) e quindi il "mi piace" è d'obbligo
che quando parliamo stiamo continuando creativamente il canto del creatore... è fantastico
è la seconda volta che ascolto questa monografica, mi piace troppo
Hai la mia stessa edizione del Signore degli Anelli!
Mi hai cambiato la vita con questo video.
Alludendo ad uno specchio , complimenti per la chiarezza appunto.
Chi parla di razzismo, misoginia, fascismo, comunismo in Tolkien nn capisce un cazzo.
La seconda parte è d'obbligo.
Ci vuole anche un video sulla filosofia dei personaggi Tolkieniani.
Tutto il lavoro che ci può essere dietro una monografia del genere vale da solo la visione.
“Devi essere all’altezza per leggere Tolkien sennò non ci capirai un cazzo “ grazie Rick
Grazie Rick, ci hai emozionato
Ciao Rick! Ho visto che ci sono un paio di video vecchi e belli lunghi in merito, quindi ti chiedo: qual'é la cosa più simile a questa monografia che hai fatto ma su Lovecraft?
P.S. Sarebbe bello un confronto tra la Fede nell'ordine di Tolkien, con Eru Iluvatar che instilla ottimismo ed eroismo, e quella nel caos di Lovecraft, con Azathot e co. che portano all'impazzimento. nichilista.
la parola è un pezzo di lego-gioco, fantastico. Nietzsche dice che il linguaggio contiene la metafisica
Ne voglio ancora, ore ed ore
Sinceramente ci starebbe una altra bella tolkien week ahahaah ma non vogliamo ammazzarti rick
Buongiorno Rick. Innanzitutto complimenti per il tuo lavoro e per questa monografia. Volevo però dare un punto di vista diverso sulla questione "morte" in Tolkien. Per Tolkien la morte non è una merda, ma un dono. Il dono irrevocabile di Iluvatar agli uomini, che li libera dai confini del mondo (al quale gli elfi sono legati anche dopo la morte). Questo concetto è espresso più volte nel Silmarillion e ribadito e spiegato negli altri scritti raccolti da Christopher. Se appare una merda è perché noi mortali non capiamo questo dono (non lo capisce neppure Manwë, a dirla tutta), e quindi a noi resta l'assenza, ed è proprio l'assenza quello che è una merda. Questa cosa si vede bene nella morte serena di Theoden, finalmente liberato dalla fatica della vecchiaia, dai suoi errori (la fiducia in vermilinguo, i contrasti con Eomer) e dai suoi limiti. "Il mio corpo è spezzato ma il mio animo è lieto(coro a memoria).
Oppure nell' attacco alle porte di Mordor, dove l'importante non è morire o sopravvivere, ma dare a frodo una possibilità. O ancora, la serenità con cui Sam e frodo accettano l'idea che non avrebbero fatto ritorno da Mordor
Non ho parole ...
In bene ..naturalmente ..
Brividi ..sulla lettura della scritto sull anello ...
Tutto ciò è meraviglioso, grazie
Ne voglio ancoraa
Parlando di temi e idee più grandi dei nostri demoni, nella chiosa (a 2:16:05) mi hai fatto quasi commuovere! Chapeau!
Questo è un signor video
19:37 Elen síla lúmenn' omentielvo: “Una stella brilla sull’ora del nostro incontro”
Grazie Rick 💪❤️
“Pensami, non cercarmi
Pensami, non cercarmi”
Occhio che però Tolkien in una delle sue lettere diceva di detestare l'allegoria e di non avere intenti allegorici nelle sue opere.
Bella live comunque, scoperta adesso
Incredibile puntata, da brividi.
Ce li hai ancora i brividi?Millantare non è proprio da Tolkien
Dottore: le restano 2 ore 22 minuti e 11 secondi di vita.
Io:
49:17 Ha ragione, perché È lo stesso identico discorso dei nuovi doppiaggi del 2012 dei film Ghibli, in cui nella "principessa Mononoke" ci hanno messo una bestemmia dopo l'altra...e un numero di paroloni e frasi stenche da far paura
Bellissima
Bellissimo video, complimenti. Come mi piace spesso ripetere, il fantasy è stato il primo genere letterario della storia e trovo avvilente che oggi venga relegato a genere "per bambini" o comunque solo d'intrattenimento o evasione...
la bibbia è uno dei migliori fantasy
Bellissimo
Grazie 🐒
Buonanotte.🙃
Complimenti bellissimo video.
Possa Germano Mosconi assisterti in questo tuo avventuroso percorso.
Ma quindi gli Ent sono in realtà romagnoli e la foresta di Fangorn è la pineta di Cervia?
Impossibile, in Romagna è pieno di figa.
Direi che può essere ormai canonico. La contea hobbit in Abruzzo e mordor Bustoarsizio. Abbiamo tutto ormai.
Gollum è, a mani basse, uno dei personaggi più affascinanti di tutta la storia della letteratura e non
Spaziale!
Con questa live il mondo si è fermato, diavolo can! Chi non mette mi piace è un figlio di Ungoliant.
Rick fanne un altra su Tolkien se puoi
Grazie 👏👏👏🔝🔝🔝👍
"Molti di quelli che vivono meritano la morte e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi."
Un confronto con Paolo Nardi e Mitologicamente Grivitt su questo potrebbe essere molto interessante.
Zardoz è un esempio in cui un romanzo, "Wizard of Oz", diventa una religione, vi è un episodio di Star Trek in cui la Costituzione americana diventa una religione.
Sono tipo a metà di tutte le serie ma non mi sembra di averlo visto...È in una delle ultime stagioni di quale serie? Please~♡♡ Se you r-e-m-e-m-b-e-r
@@meropemerope6096 Episodio "LE PAROLE SACRE" in Inglese "THE OMEGA GLORY", della serie classica.
@@mauriherrera61 uh okay, grazieeee
@@meropemerope6096 👍👍
In sostanza mi pare di cogliere dal discorso che il male si crea nel momento stesso in cui si definisce qualcosa come bene assoluto, e tutto ciò che non lo è, da non-bene (negazione) diventa il male (il suo contrario). Non c'è un parametro che possa in questa etica, farci riconoscere il male, e il male acquisisce una sostanza solo in relazione a quello che viene definito come bene (assoluto)... cioè in sostanza cosa c'è a garanzia del fatto che la canzone di Iluvatar sia il bene assoluto oltre al mito che la definisce come tale? (Forse sto cercando di rompere il giocattolo cercando di capirlo con i miei strumenti limitati, e quindi sto facendo il male anche io, secondo "l'etica" tolkieniana...?) Cioè per essere d'accordo sul concetto di bene dovremmo accettare la definizione principale, secondo cui questo sia la canzone originale, e per definizione dovremmo essere d'accordo, ma come faremmo? Senza fede incrollabile che questo assoluto esista come si fa a comportarsi "bene"? Penso che questo sia un grande limite anche delle etiche che si basano sull'assoluto concetto di bene... la tua posizione in merito a questa visione qual è? (Se hai intenzione effettivamente di divulgarla qui...)
Ti ringrazio per il contenuto. L'ho scoperto solo oggi il tuo canale. Grazie grazie
Il linguaggio è la tecnica per eccellenza.
Rick mi nomini erede del tuo account?
Tolkien non desiderava che il SdA venisse letto come un'allegoria. Tolkien stesso scrisse "scrisse: "Per quanto riguarda ogni significato nascosto o 'messaggio', nessuno di loro è nelle intenzioni dell'autore. Esso non è ne' allegorico né d'attualità." (SdA, xvi)."
E per fortuna noi possiamo fare delle opere ciò che desideriamo, a prescindere dal loro autore. Chi abbia letto Borges non potrà non riconoscere questa enorme ricchezza.
Il passaggio che riporti può essere spiegato così: non è nelle intenzioni di Tolkien far sì che un passaggio del libro corrisponda forzatamente a un significato specifico; tuttavia, come ogni altro scritto sulla faccia della terra, è possibile ipotizzare delle interpretazioni. Ti porto esempi a favore di questa mia tesi.
Nella lettera 131, Tolkien spiega sì che odia l'allegoria, ma specificando allegoria intenzionale, quella cioè imposta dall'autore senza possibilità di interpretazioni alternative. Nella lettera 142 afferma che, nonostante abbia rimosso ogni riferimento esplicito al cattolicesimo, il SdA rimane un'opera fondamentalmente cristiana. Nella lettera 186, scrive senza giri di parole che il SdA è un'allegoria del Potere. Nella prefazione alla seconda edizione del SdA, scrive che all'"allegoria", intesa come dominio dell'autore sul lettore, preferisce l'"applicabilità", intesa come la libertà del lettore.
Tutto ciò porta alla conclusione che si può comunque cercare di interpretare il significato del SdA, avendo bene in mente però che non c'è un'unica e definita chiave di lettura, cioè non deve venir letto come un'unica, dogmatica e invariabile allegoria.
Tolkien e tutto quello che lo riguarda e per me fonte di grande interesse. Ma se me lo si consente, nonostante la voce e l'aspetto siano molto gradevoli, esporre in modo sintetico l'argomento è quello che dovrebbe essere preso seriamente in considerazione.
Mi ha fatto venir voglia di rileggerlo, conscio che la prima volta non avevo capito niente
“Elen Sila Lumenn Omentielvo” = esatta traduzione: “una stella brilla sull'ora del nostro incontro”... :-))
Io, assimilandomi al ragazzo in chat, azzarderei come proposta di ospite per i cogito studio ShinRa Newly Employed, il ragazzo che si è occupato dei “Tolkien for dummies” su youtube.
Riccardo...due parole su Elemire Zolla...il primo intellettuale italiano ad apprezzare Tolkien senza luoghi comuni e senza luoghi comunisti...che ne pensi di questo gigante del nostro novecento affatto riconosciuto...
Oggi ho imparato che i nani votano Meloni. Non è stata una giornata persa
Già..
E oggi Meloni è presidente del consiglio...
Partendo con tocchi di classe assoluta come "Mellyn abbonati" e l'Occhio in basso a dx tocchi il resto può solo crescere. Grazie in anticipo
Ho un sogno: Rick che legge il Silmarillon in audiolibro
Like anche solo per la gif durante la sigla❤️
Quanto si deve aspettare per altre due ore di Monografia Tolkeniana?
Beast mode
Plotino padre del concetto di entropia(?)
mai nessuno aveva osato pronunciare parole in lingua nera su youtube!
Grande Rick e immenso Tolkien! Come si chiama il dipinto alle tue spalle?
Ragazzi, la versione inglese quanto è difficile da leggere? È fattibile come lettura o è necessario fermarsi ogni frase a tradurre termini che non si incontrano spesso?
E' leggibilissima. Anche quando la lingua opta per un registro "alto", non è che abbia termini incomprensibili. Giusto qualcuno un po' arcaico, che però si può trovare in un vocabolario, niente di "dantesco", per intenderci. La difficoltà della traduzione sta proprio nel cercare di mantenere questa differenza di registro senza scadere nel linguaggio stile "Armata Brancaleone" e nell'attenzione da porre al significato e all'etimologia di nomi e termini.
@@Laurelin70 Ti ringrazio molto!
Male, morte, lingua e Tolkien. Non si parla delle nuove traduzioni del Signore degli Anelli, vero?
Anche Sauron è un surrogato di Melkor
L' amico di Tolkien era Beppe Grillo!
Rick, la seconda parte chiama, ash nazg 2a parte xD
Ieri Nova Lectio pubblica un video sul black metal norvegese e parla ovviamente di Burzum. Oggi Rick DuFer recita i Versi dell'Anello e scopro che "burzum" è una parola in sauroniano... COINCIDENZE?!... Eh. Temo proprio di sì 😔
Burzum disse che aveva preso il suo nome proprio dall'iscrizione dell'anello nella lingua nera. Tra i nomi che ha scelto nella sua carriera c'è anche "Count Grishnackh", dove Grishnakh è un orco che appare durante il trasporto di Merry e Pipino a Mordor e viene ucciso dai Rohirrim di Eomer.
@@Luca-wt4dn Eh già. Tipetto... particolare.
Anche i Gorgoroth prendono spunto da li
01:50:05 aspetta, in quello di Aragorn no, mi ricordo dicesse "un giorno morirete, ma non è questo il giorno!"
Rick, per quanto mi riguarda puoi parlare del maestro Tolkien tutti i mesi, non farei che ascoltarti
Non sapevo che Beppe Grillo fosse amico di Tolkien. 🤣
Non a caso sono 7 anni che porto l'unico anello al collo e chiunque incontri pensa che ho 20 anni quando ne ho 27 coincidenze ...
Aspetto la monografica su Dante!
Tolkien però si è sempre opposto a chi dava dell'allegorico ai suoi testi, dato che lui stesso considerava le sue opere pura narrazione epica.
Al contrario Lewis è molto allegorico.
Lupuululìlupululà