Alessio Boraso non è solo Maestro perché l'ha detto la FIDE, ma è un vero maestro che non ti annoia mai quando spiega. Ha una dote umana rarissima. In genere chi spiega, volente o nolente, si tira dietro un po' di spocchia, è normale ed è inevitabile, invece spiega e bastona gentile come un amico che vuole condividere un pezzetto di sapere, condividendolo appunto con semplicità e umiltà: tipico dei grandi. Si percepisce che è una gran persona. Fortunato chi lo frequenta. Mi sembra una persona con un gran bel carattere. Ha amor proprio, ma tanta autoironia e tanta umiltà che lo rendono superiore a tantissimi.
Ale sta creando davvero una bella Community. Aprire un canale e farlo crescere è una cosa, creare una Community è un'altra cosa..e qui ci stanno riuscendo al 100%.
... e comunque l'alfieredellecasechiuse m'è piaciuto. Giocatore tosto. Certo, giocare contro un Maestro mette in evidenza tutte le proprie debolezze tuttavia un bravo giocatore di quelli duri a morire. Bravo.
@@luc7679 Sii orgoglioso del babbo. ;) Quando andavo alle superiori, e parliamo di 40 anni fa, alcuni miei compagni di classe avevano il babbo che giocava a scacchi e tutti i loro figli andavano bene a scuola. Forse c'è una relazione, forse no, ma di fatto fa statistica.
Ragazzi nessuno dice che Carlsen non sia ancora il più forte, ma palesa sempre di più il fatto che si è scocciato degli scacchi (almeno nella variante a tempo lungo). Progressing in the World Cup is one thing, but honestly since day one I was wondering what am I doing here, why am I spending all this time playing classical chess which I just find stressful and boring. But it's also not a good state of mind. Nessuno ovviamente si augura che si ritiri e diventi un barbuto teorico di cospirazioni antisemite ma non ha neanche l'entusiasmo degli inizi, comprensibilmente. Non è impossibile che cerchi altre strade. Trattandosi di uno sport mentale non c'è il limite fisico che segna un inevitabile punto d'arrivo, ma è pur vero che grandissimi ex come Kasparov e Anand, che ancora menano come fabbri ferrai quando vogliono, non giocano più a tempo pieno. Io per primo mi auguro che il primato di Carlsen duri ancora a lungo, perché penso che la sua attitudine verso il gioco sia la migliore che si possa trovare, ma questa cosa che si è scocciato sta diventando sempre più un leitmotiv.
Quentinpoverino in chat spara delle cazzate così esilaranti che alla fine invece di ascoltare la sinfonia del Maestro mi metto a ridere e mi distraggo...
Video interessante, offre comunque spunti. Nell' ultima ho avuto come l' impressione che il nero abbia giocato di teoria senza conoscere la posizione. So che all' inizio si sconsiglia di studiare le aperture o teoria. Avrei comunque una domanda per il buon Alessio: meglio aprire sempre nello stesso modo è prepararsi solo per quello o meglio variare per affrontare magari situazioni sempre diverse?
In uno sport individualistico dove, in questo caso si, i risultati sono la misura di quanto tu effettivamente sia efficiente e più in alto o più in basso rispetto a qualcun altro, non è opinabile chi sia migliore di chi. Non per niente se siamo dei 1000 non ci sogniamo nemmeno la chance neanche di fare patta con un 2000. Quindi Carlsen è sicuramente il GOAT degli scacchi, così come Nole è il GOAT del tennis. Poi chiunque avrà il proprio preferito, così come opinabile è l'estetica, visto che lo stile è soggettivo e può piacere o meno. I risultati però no, quelli sono oggettivi e insindacabili
@@tizioincognito5731 qui parlerò in chiave strettamente personale. Sono d'accordo con questo concetto nella misura in cui quando "si stava peggio" tanto era lasciato all'atleta/scacchista, a seconda dell'ambito di applicazione, e questo a noi spettatori ha sempre affascinato e divertito. Una cosa che nello sport ad oggi risulta molto marcata, quasi esasperata, è la ricerca della maggior efficienza possibile, cosa che spesso si traduce in applicazioni standardizzate e abbastanza asettiche. Gli atleti tendono a diventare delle macchine a tutti i livelli, lasciando la differenziazione più alla loro personalità "social" che all'effettiva singolarità tecnica. Restando strettamente sul tema scacchi, perché di quello si parla qui, gli scacchisti ormai tendono a ragionare come i computer, motivo per cui la giocata alla Tal è diventata più unica che rara, e difficilmente in una partita diciamo wow, se non dopo qualche ora di analisi per capire la profondità di una mossa e con analisi computer accanto. Può piacere o no, questo ricade nei gusti, e a me personalmente non piace. Però bisogna anche essere intellettualmente onesti oggi nell'affermare che il Carlsen di oggi è inarrivabile, sgranocchierebbe il miglior Fisher come se fosse un pacchetto di fonzies in un match a 14 partite standard da mondiale
È vero, come è vero anche che Carlsen uno o due mesi fa non era più sicuro di saper giocare a scacchi e che aveva finito per farsi automatto... Michael Jordan insegna, o sei dentro o sei fuori, e se scegli di stare fuori al picco della tua carriera ci sono due possibilità: c'è chi continua a rispettarti e c'è chi si pente di non averlo fatto...
Alessio Boraso non è solo Maestro perché l'ha detto la FIDE, ma è un vero maestro che non ti annoia mai quando spiega. Ha una dote umana rarissima. In genere chi spiega, volente o nolente, si tira dietro un po' di spocchia, è normale ed è inevitabile, invece spiega e bastona gentile come un amico che vuole condividere un pezzetto di sapere, condividendolo appunto con semplicità e umiltà: tipico dei grandi. Si percepisce che è una gran persona. Fortunato chi lo frequenta. Mi sembra una persona con un gran bel carattere. Ha amor proprio, ma tanta autoironia e tanta umiltà che lo rendono superiore a tantissimi.
Beati noi ! 😇
Ale sta creando davvero una bella Community. Aprire un canale e farlo crescere è una cosa, creare una Community è un'altra cosa..e qui ci stanno riuscendo al 100%.
@@simoSLJ89 vero 🤟
Grazie mille ragazzi! Vi si vuole bene!
Ed è così ora che è maestro di scacchi, pensa quando diventerà professore di scacchi!
... e comunque l'alfieredellecasechiuse m'è piaciuto. Giocatore tosto. Certo, giocare contro un Maestro mette in evidenza tutte le proprie debolezze tuttavia un bravo giocatore di quelli duri a morire. Bravo.
LAlfieredellecasechiuse è mio Padre
@@luc7679 Sii orgoglioso del babbo. ;) Quando andavo alle superiori, e parliamo di 40 anni fa, alcuni miei compagni di classe avevano il babbo che giocava a scacchi e tutti i loro figli andavano bene a scuola. Forse c'è una relazione, forse no, ma di fatto fa statistica.
Chess0Pubblico con quel nickname ha vinto tutto
Ci sta questo formato!
Anche una volta a settimana, dà spunti interessanti.
Facciamolo!
Ragazzi nessuno dice che Carlsen non sia ancora il più forte, ma palesa sempre di più il fatto che si è scocciato degli scacchi (almeno nella variante a tempo lungo).
Progressing in the World Cup is one thing, but honestly since day one I was wondering what am I doing here, why am I spending all this time playing classical chess which I just find stressful and boring. But it's also not a good state of mind.
Nessuno ovviamente si augura che si ritiri e diventi un barbuto teorico di cospirazioni antisemite ma non ha neanche l'entusiasmo degli inizi, comprensibilmente. Non è impossibile che cerchi altre strade. Trattandosi di uno sport mentale non c'è il limite fisico che segna un inevitabile punto d'arrivo, ma è pur vero che grandissimi ex come Kasparov e Anand, che ancora menano come fabbri ferrai quando vogliono, non giocano più a tempo pieno. Io per primo mi auguro che il primato di Carlsen duri ancora a lungo, perché penso che la sua attitudine verso il gioco sia la migliore che si possa trovare, ma questa cosa che si è scocciato sta diventando sempre più un leitmotiv.
Il maestro parla di se in terza persona nei titoli dei video ora
Questo successo da alla testa ❤️
Il format della vita. Se il magister gioca per vincere e non per dare spettacolo non ce n‘è per nessuno
Maestro sei un figo della Madonna!
Ma la morosa ce l'hai?... No perché ho una sorella strafaiga 19enne e vorrei tanto appioppartela! ❤
Ahahahah questi sono i commenti che ci piacciono
Decisamente troppo piccola, ha una certa età il maestro qui sopra
@@ilariaronconi9602 pensa a Di Caprio che sta solo con 22enni 😁🎇
Quentinpoverino in chat spara delle cazzate così esilaranti che alla fine invece di ascoltare la sinfonia del Maestro mi metto a ridere e mi distraggo...
Ahahahah povero Quentin
Belle spiegazioni!✌✌👍👍😎😎😎😎💜💜🤗🤗
Grazie Max!
Video interessante, offre comunque spunti. Nell' ultima ho avuto come l' impressione che il nero abbia giocato di teoria senza conoscere la posizione. So che all' inizio si sconsiglia di studiare le aperture o teoria. Avrei comunque una domanda per il buon Alessio: meglio aprire sempre nello stesso modo è prepararsi solo per quello o meglio variare per affrontare magari situazioni sempre diverse?
In uno sport individualistico dove, in questo caso si, i risultati sono la misura di quanto tu effettivamente sia efficiente e più in alto o più in basso rispetto a qualcun altro, non è opinabile chi sia migliore di chi. Non per niente se siamo dei 1000 non ci sogniamo nemmeno la chance neanche di fare patta con un 2000. Quindi Carlsen è sicuramente il GOAT degli scacchi, così come Nole è il GOAT del tennis. Poi chiunque avrà il proprio preferito, così come opinabile è l'estetica, visto che lo stile è soggettivo e può piacere o meno. I risultati però no, quelli sono oggettivi e insindacabili
@@tizioincognito5731 qui parlerò in chiave strettamente personale. Sono d'accordo con questo concetto nella misura in cui quando "si stava peggio" tanto era lasciato all'atleta/scacchista, a seconda dell'ambito di applicazione, e questo a noi spettatori ha sempre affascinato e divertito. Una cosa che nello sport ad oggi risulta molto marcata, quasi esasperata, è la ricerca della maggior efficienza possibile, cosa che spesso si traduce in applicazioni standardizzate e abbastanza asettiche. Gli atleti tendono a diventare delle macchine a tutti i livelli, lasciando la differenziazione più alla loro personalità "social" che all'effettiva singolarità tecnica. Restando strettamente sul tema scacchi, perché di quello si parla qui, gli scacchisti ormai tendono a ragionare come i computer, motivo per cui la giocata alla Tal è diventata più unica che rara, e difficilmente in una partita diciamo wow, se non dopo qualche ora di analisi per capire la profondità di una mossa e con analisi computer accanto. Può piacere o no, questo ricade nei gusti, e a me personalmente non piace. Però bisogna anche essere intellettualmente onesti oggi nell'affermare che il Carlsen di oggi è inarrivabile, sgranocchierebbe il miglior Fisher come se fosse un pacchetto di fonzies in un match a 14 partite standard da mondiale
Oggi dissertazioni interessanti ,👍
Cesso Pubblico ... è Ovviamente uno di Noi ! Ma che domande fa Maestro? 😅
Ma zi ti ho visto in piazza leo
buon appetito
Tanta roba queste partite spiegate. PS un Carlsen finito assonnato> Pragg
È vero, come è vero anche che Carlsen uno o due mesi fa non era più sicuro di saper giocare a scacchi e che aveva finito per farsi automatto... Michael Jordan insegna, o sei dentro o sei fuori, e se scegli di stare fuori al picco della tua carriera ci sono due possibilità: c'è chi continua a rispettarti e c'è chi si pente di non averlo fatto...
primo commento (e siamo a tre), la pirofila mi attende (sono Michele da un altro profilo)
Ahahahah eroe
Ciao a tutti dal mio canale di non scacchi😂
ahahahahahahah