DARGEN D'AMICO: Sanremo e atti politici

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  • Опубликовано: 7 фев 2024
  • Il cantante Dargen D'Amico durante la prima esibizione a Sanremo ha fatto un appello per il cessate il fuoco. Nel corso della seconda serata, ha specificato che il suo non era un gesto politico. Ne parliamo insieme oggi.
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Комментарии • 34

  • @Dody75Dody
    @Dody75Dody 4 месяца назад +3

    Come se chi esprimesse il proprio parere dovesse vergognarsi. Come se mandare il messaggio: non uccidete fosse vergognoso! Probabilmente hanno firmato il contratto impegnandosi a non lanciare messaggi politici mirati all'attuale conflitto e come è sceso dal palco, "il signor Sanremo" lo ha bacchettato e ha cercato di rimediare. Ci sta, capisco, ma sii più furbo di loro, giocatela bene, c'erano altri modi per evidenziare il tuo precedente intervento e aggiungere il messaggio puccioso che ti volevano imporre.

  • @Fiamma8
    @Fiamma8 4 месяца назад +3

    Sara è sempre splendido ascoltarti :). Speriamo che vista la risposta di cui, giustamente non siamo in grado di capire il perchè, ora pero', non di distacchi anche dal significato e dall'atto politico della sua splendida canzone che ha portato al Festival quest'anno ;)

  • @elenabellss608
    @elenabellss608 4 месяца назад +2

    Il fatto che venga considerato "partigiano" la dice lunga sullo stato della politica italiana 😢

  • @alepu9839
    @alepu9839 2 месяца назад

    "Che il pudore sia con noi, che la vergogna non ci abbandoni, che l'imbarazzo sia il nostro fedele consigliere!"
    Ho riso tantissimo, ma molto seriamente.

  • @odrussa7729
    @odrussa7729 4 месяца назад +2

    Dargen ❤

  • @mariagloriadefelice228
    @mariagloriadefelice228 4 месяца назад +1

  • @moraspokenmusic
    @moraspokenmusic 4 месяца назад +5

    Ciao Sara, condivido appieno quello che hai detto. Credo che in questo caso la parola "politico" sia stata utilizzata maldestramente per esprimere più il concetto "partitico" che, come hai spiegato bene tu, crea da sempre confusione nell'immaginario collettivo.
    Allo stesso tempo però penso che Dargen conosca bene la differenza e sia stata una leggerezza, un dare per scontato, che purtroppo in un contesto come quello non ti puoi permettere.
    Ho letto un po' di commenti in giro e personalmente non l'ho percepito come un modo per ritrattare, anche tutto il discorso del "politico" viene fuori da una battuta, magari ingenua, ma che fa parte del suo modo di comunicare. Credo volesse solo spiegare che quella, prima di essere una dichiarazione politica, un atto politico, è una dichiarazione figlia dell'amore per gli esseri umani (anche non immediatamente vicini a te) e per la collettività e a questo poi si lega la chiusa che ha dato.
    È anche un tentativo di superare proprio il bias di cui parli tu quando dici "a me piace quell'artista però è troppo politico". Sicuramente a modo suo, c'è sia della genuinità sia della maldestrezza e questo purtroppo alimenta la confusione sull'argomento.
    Mi sbaglierò ma ho avuto la percezione che, come spesso accade, le dichiarazioni abbiano un po' eclissato la canzone che, a mio parere porta più denuncia del resto. Questo mi dispiace. Sono dispiaciuto anche per la poca partecipazione dell'evento Sanremo alla tematica, il tabù. Non avevo grosse aspettative a riguardo ma sai com'è poi quando una cosa diventa vera ti lascia sempre un po' di amaro.

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад +2

      Penso anch'io che non l'abbia fatto per smorzare "volontariamente" ma che gli sia uscita così, e anche secondo me la canzone è bella!
      Sul "tabù"... sono più negativa di te, non mi aspettavo proprio niente visti i tempi :D Sono "parole vietate": per dirti, nel piccolo, al momento questo video non è demonetizzato ma il reach è sospettosamente inferiore al solito. Figurati là sopra...

  • @eleondopo
    @eleondopo 4 месяца назад

    Ascolto con molto piacere sperando di dare sostegno a questo canale, meriti tantissimo
    Grazie per gli spunti di riflessione

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад

      Grazie di cuore!

  • @emanuelamariotti9183
    @emanuelamariotti9183 4 месяца назад +1

    Sei molto bella, anche in versione...semplificata.
    E sei molto " sofisticata"..
    Mi spiego: la differenza tra politica e atto politico, temo, sia un po' complesso se applicato al pubblico medio di S.Remo.
    Io, personalmente, non lo vedo dalla terza media, e lo guardavo solo, per vedere i vestiti delle cantanti.
    Temo che, ora il pubblico , guardi per aspettare lo scandalo, i siparietti creati ad arte, le polemiche sul nulla e che fanno audience.
    Le differenze tra l' interesse per "la Polis" e la politica in senso stretto,ho paura non le colga nemmeno questo buon Dargen...se sa' cos' e' una Polis. Gli sara' parso bello, parlare della pace nel mondo, poi gli hanno detto:" Guarda che passi per filopalestinese", mica bello in una tv di Stato e lui ha pensato" oh belin"...

  • @user-bc9ot6hg8p
    @user-bc9ot6hg8p 4 месяца назад +2

    Ci sono parecchie parole che nel linguaggio comune significano cose diverse rispetto alla realtà etimologica/accademica (oltre a politica mi viene in mente tecnologia o linguaggio) però d'altro canto se venissero usate in senso lato come si dovrebbe si genererebbe potenzialmente maggiore confusione di adesso. Dargen D'Amico credo volesse accodarsi al pensiero di una certa parte della sinistra per cui alcune cose tipo la guerra e i diritti umani non avrebbero colore politico ma sarebbero intrinseche alla nostra umanità (ovviamente non è così). Del suo atto politico penso sia una paraculata pazzesca. Tananai l'anno scorso ha parlato di guerra nella canzone in maniera molto elegante e senza raccogliere facili consensi (infatti il 60% della gente non aveva nemmeno capito che la canzone parlasse di guerra).

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад +6

      Personalmente, non penso che la sua uscita (nella prima serata) fosse un modo per ottenere "facili consensi" (anche perché su questa questione i consensi non sono affatto "facili", è percepita in modo anche diversissimo dalle persone). Credo che rispondesse semplicemente a un desiderio di prendere una posizione in un'occasione importante. Poi qualcosa deve avergli dato fastidio e nello stress probabilmente non l'ha gestita al meglio.

    • @user-bc9ot6hg8p
      @user-bc9ot6hg8p 4 месяца назад

      ​@@boerosara Non ha preso posizioni pro israele o pro palestina, era un generico cessate il fuoco. Non credo sia divisivo, nessuno gode di una guerra in corso, è più un grazie graziella...

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад +2

      Ma tu dici che intendesse essere generico? Io il "cessate il fuoco" l'ho automaticamente interpretato come rivolto a Israele, anche per il commento in relazione al silenzio e alla complicità... non mi sembrava si prestasse alla duplice lettura, ma magari alcuni l'hanno sentito ambiguo, boh!

    • @user-bc9ot6hg8p
      @user-bc9ot6hg8p 4 месяца назад +1

      @@boerosara Pure io penso che sia pro palestina, ma da quello che ha detto non si evince in maniera netta. Credo sia un'ambiguità voluta, per osare ma non troppo

  • @neko8809
    @neko8809 4 месяца назад

    sono contento di esser arrivato per caso su questo video. Purtroppo la parola "politica" ha preso nel tempo un'accezione negativa e completamente deformata dal suo significato etimologico, e a me risulta triste e un po' inquietante

  • @farangismakan
    @farangismakan 4 месяца назад

    Non vedo l’ora che fai il meraviglioso atto politico di parlare di Palestina ❤ in un altro video spiegasti di non volerlo fare perché non sei un’esperta e che “sono cose di cui mi vergogno di parlare con i miei amici al bar” (da quanto “ti senti ignorante”). Da una parte sono d’accordo con te, un’opinione non informata spesso fa solo danni. MA il tuo messaggio - forse ho interpretato male io - sembrava disincentivare le persone a parlare ed esprimersi in merito a un tema estremamente importante, e in cui siamo direttamente coinvolti in quanto il nostro governo appoggia Israele ed esportiamo armi… Oltretutto, a differenza della guerra in Ucraina, dove tutti condannano Putin all’unisono, assistiamo alla maggioranza che volta la testa dall’altra parte da decenni a questa parte, manipolazione dell’informazione, un tipo di comunicazione che ti porta a disumanizzare i palestinesi, un genocidio non riconosciuto come tale… Smuovere le coscienze in questo momento storico è importantissimo, sarebbe auspicabile che tutti si informassero in merito e si attivassero, perché ogni giorno che passa sono morti in più

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад +1

      "forse ho interpretato male io - sembrava disincentivare le persone a parlare ed esprimersi in merito a un tema estremamente importante"
      Oddio no questo mai! Se ricordo bene il discorso (era il video sul Lucca?) dicevo che non mi piaceva la leggerezza con cui alcuni divulgatori affrontavano il tema, improvvisandosi esperti su un argomento parecchio impegnativo (facevo anche una battuta tipo "flexare quanto appreso su Wikipedia"). Il mio "non sentirmi preparata" si riferisce proprio all'eventualità di fare un contenuto divulgativo e informativo sull'argomento (mi manca l'approfondimento necessario per avere la pretesa di insegnare qualcosa agli altri in merito, non certo per dire serenamente come la penso!).
      In generale, penso anch'io che sia importante parlarne (a patto di avere qualcosa da dire che non siano banalità. Sto leggendo dei testi per capire se posso trovare degli spunti magari minimi ma utili). Dall'altra parte (non c'entra assolutamente con il tuo commento, sei stata carinissima) ho visto atteggiamenti che non mi sono piaciuti in molte persone: creator che per N motivi non se la sentivano spronati a parlarne in modo violento, aggressivo. Questo lo trovo assurdo. Non tutti hanno qualcosa di utile da dire su tutto, non sarebbe possibile: è giusto che ognuno faccia quello che sente.

    • @farangismakan
      @farangismakan 4 месяца назад

      @@boerosara grazie per la risposta Sara 💓 non so se ti riferisci alla shitstorm a Vera Gheno, io personalmente non ho un’opinione in merito… insulti e shitstorm sempre sbagliati, c’è una contraddizione nel mondo moderno dell’attivismo, ossia: da influencer, personaggi dello spettacolo e trash inteso come intrattenimento mainstream non ci si aspetta ovviamente niente, ma il silenzio di intellettuali e attivisti è più assordante, forse perché riconoscendo in loro la sensibilità dell’indignazione pensiamo “oh no, se neanche X che è super attivista non parla di questo, siamo davvero spacciati”. Credo comunque che avere tanto seguito purtroppo e per fortuna sia un potere che non può essere minimizzato, cioè è come avere tanti soldi: molte più risorse, molte più possibilità di far arrivare messaggi importanti. Solo che poi se ne parli devi parlare di tutto, altrimenti dicono che sei ipocrita… boh, io credo che l’importante sia divulgare la necessità di avere una coscienza politica, come hai detto nel video. Da persona razzializzata da sempre esposta allo schifo delle persone, rendersi conto di come una persona da fuori sia dal vivo che sui social all’apparenza normalissima, con bei hobby, famiglia etc, possa in realtà essere un razzista di merda che insulta anche violentemente… quante volte mi son sentita dire, o ho sentito qualcuno dire, “non sarai mai italiana” “qua non vi vogliamo, arabi tagliagole” “unica speranza il mediterraneo” fa malissimo perché gli insulti razzisti toccano te, la tua famiglia, la tua intera stirpe, passata e futura. Vabbè, mi sono persa un po’, vivere con questo peso sulle spalle è una merda, e sento che il femminismo bianco non ci rappresenta; nè noi nè le nostre madri, le donne migranti sono sempre invisibilizzate, quasi non esistessero. Il senso di alienazione è indescrivibile. Forse potresti fare uno storytelling su questa narrazione? Su come i giornali e i media hanno sempre sfruttato il femminismo per fare propaganda politica razzista? Tante ragazze che conosco neanche denunciano perché sanno che la loro storia verrebbe usata per spargere odio contro il proprio popolo. Ti consiglio tantissimo il libro “Femonazionalismo. Il razzismo in nome delle donne”. Scusa lo sfogo lunghissimo, spero ne trarrai spunto, ho visto e apprezzato molto i tuoi video sul femminismo e potrebbe essere molto bello e utile un approfondimento su come venga sfruttato il corpo delle donne ❤️

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад +1

      Grazie mille, ho messo il libro in carrello 💜!
      Non mi riferivo nello specifico a lei (non ho seguito da vicino), ma a tutti gli amici/he (creator e artisti) che hanno letto commenti come "hai le mani sporche di sangue" per, ad esempio, essere andati al Lucca o non aver detto nulla nei mesi successivi. C'è un confine (manco troppo sottile :D) tra il "secondo me è importante parlare di questo e mi piacerebbe se lo facessi" e il "se non lo fai sei una m*rda". E l'ho visto scavallare spesso ultimamente...
      Penso che sia del tutto legittimo sperare di sentire la voce di quante più persone possibili (soprattutto se le segui e le stimi) su un argomento che ti sta a cuore. Anche a me è successo di pensare, in altre occasioni, "Ok, tiziocaio, com'è che su questo non dici una parola?", o di rimanerci "male".
      Per poi magari scoprire che le stesse persone nel loro privato, sullo stesso argomento, erano attive e sensibilizzate (sostenevano associazioni, partecipavano alle manifestazioni, dedicavano tempo in azioni concrete), semplicemente non si sentivano nella posizione di "prendere il microfono e divulgare", solo di offrire un sostegno privato da cittadini/e. Per tante ragioni comprensibili e legittime. "La piattaforma" non corrisponde alla totalità di quello che fai, ma solo a ciò che ti senti abbastanza solido/a da "mostrare".
      Purtroppo è sempre difficile capire se al di là ci sia in effetti un sostegno in forma più privata, o disinteresse, menefreghismo, o addirittura aperto non sostegno. E quindi si genera un clima di sospetto e di fastidio che, almeno quando lo sento partire "da me", cerco di smantellare ipotizzando lo scenario migliore.

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад +1

      C'entra relativamente con il discorso, ma giusto poco fa mi sono venuti dei pensieri successivi che secondo me spiegano alcune dinamiche. Al mattino raccolgo delle rassegne stampa su argomenti che interessano a miei clienti o a me. Stamattina mi è capitato sott'occhio un trafiletto su quello che sta succedendo ad Haiti, e me lo sono salvato (nell'ultimo anno ho messo insieme una cartella su Haiti nella stampa italiana per tenerne traccia io). Il paese ormai da tempo è in una situazione indescrivibile di emergenza umanitaria. Ogni (rara) volta in cui mi imbatto in un articolo che accenna alla cosa lo salvo, chiedendomi ogni (rara) volta perché non se ne parli di più, perché "non ne parli nessuno". E poi: "perché non ne parlo io?"
      In realtà è una sensazione strana. Da un lato senti la responsabilità "all'atto politico" di dire qualcosa, dall'altro ti sentiresti pazza a farlo. "Ah ok, meno male che SaraBoero85 ha detto la sua su Haiti o non se ne usciva."
      Non so se riesco a spiegarmi. Penso che una componente che porta molte persone a non dare segnali rispetto a qualcosa di enorme sia la percezione di impotenza o utilità delle proprie azioni. So quando parlando di un argomento posso, nel mio piccolo, dare un contributo positivo e quando invece la cosa migliore che posso fare per la collettività è, ad esempio, dedicare un'ora a informarmi, o fare una donazione, o ricondividere un articolo facendo semplicemente da cassa di risonanza alla voce di qualcun altro. Dipende dall'argomento, dal grado di conoscenza che ho, da sensibilità personali... Questi ragionamenti che faccio su di me mi viene spontaneo applicarli agli altri, e quindi "spiegarmi" perché altre persone non si sentano di parlare pubblicamente di certe cose importanti.

    • @cicicicacaca
      @cicicicacaca 4 месяца назад

      ​@@boerosaraIo sono molto in linea con il tuo pensiero, però c'è un ulteriore cosa che mi fa riflettere, ovvero che io di Haiti non ne sapevo niente, nemmeno sentita nominare, e se l'ho fatto è stato talmente marginale che tra tutte le notizie giornaliere è completamente sparita dalla mia testa.
      Forse parlare di un argomento, senza invitare odio o dare notizie false, è più di aiuto che di danno.
      Mo viene l'esempio di Breaking Italy per il Myanmar, ma visto il ruolo che ha lui su YT è un esempio po' marginale

  • @annaverdelli2597
    @annaverdelli2597 4 месяца назад +1

    Cara Sara, Ghali secondo me ci è andato giù molto più duro...tanto che l' ambasciatore israeliano è intervenuto e l' amministratore delegato della rai ha prodotto un comunicato onestamente vergognoso,letto da Mara Venier ,che se non hai visto ti consiglio di andare a recuperare....
    Un abbraccio ❤

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад

      L'ho visto stamattina, ho fatto una story su IG! Sono senza parole

    • @annaverdelli2597
      @annaverdelli2597 4 месяца назад

      Vado a vederla subito!

  • @zikonis
    @zikonis 4 месяца назад

    Da quando un appello a non uccidere persona è diventato un atto politico?

    • @boerosara
      @boerosara  4 месяца назад +3

      Da quando l'uomo ha inventato la guerra.