Baby Gourmet Teresa - Ristorante Piazzetta Milù * - Napoli

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 5 окт 2024
  • Cena autunnale presso il ristorante Piazzetta Milù sito in Castellammare di Stabia (NA) - Novembre 2021.
    Crediti musicali
    1° brano:
    Jazz Brunch by by Kevin MacLeod is licensed under a Creative Commons Attribution license (creativecommon...)
    Source: incompetech.com....
    2° brano:
    Airport Lounge by Kevin MacLeod is licensed under a Creative Commons Attribution license (creativecommon...)
    Source: incompetech.com....

Комментарии • 7

  • @zvonimirleko2131
    @zvonimirleko2131 Год назад

    Thank you

  • @gionataghimenti5539
    @gionataghimenti5539 2 года назад

    Bellissimo video,complimenti!

  • @MrSemglory
    @MrSemglory 2 года назад

    Grandissimo video, come sempre. Una domanda, durante il servizio vino ho notato che il bicchiere "annusato" dal sommelier è stato servito al tavolo, è corretto?

    • @babygourmetteresa
      @babygourmetteresa  2 года назад +2

      Grazie. Sei sempre attentissimo, chapeau! Cercherò di sintetizzare (si fa per dire …). L’avvinamento è una pratica enologica che si usa in cantina per far rilasciare, subito, alle botti nuove, quel tannino in eccesso che potrebbe aggredire il vino nuovo. Viene versata nella botte una modesta quantità di vino in modo da “lavare” le pareti della botte per indurle al rilascio di tannini. Questa parte di vino viene degustata, dall’enologo e dal maestro di cantina, e scartata (anche perché potrebbe contenere impurità e altri odori). L’operazione può anche essere ripetuta più volte finché non si raggiunge quell’equilibrio cercato. Mutatis mutandis … l’avvinamento dei cristalli nel servizio del vino ha una funzione simile: una piccola quantità di vino viene versata dalla bottiglia scelta nel primo calice e, dopo averla fatta roteare su tutte le pareti del cristallo, viene riversata nel secondo calice, operando la stessa procedura, e così di seguito per tutti i calici da servire. Dall’ultimo calice, questo po’ di vino viene poi riversato in un bicchiere “altro” (deve avere forma e dimensioni diverse da quelle dei calici proposti ai commensali) che sarà del sommelier (nel bene e nel male, ovvero se è buono se lo potrà godere, se è cattivo … diciamo che se lo studierà). Tutto ciò premesso, quando si apre una grande bottiglia, il sommelier, immediatamente, dal tappo si accorge della qualità del vino e, si presuppone, nell’office aveva già controllato la qualità e pulizia dei cristalli, pertanto non ci sarebbe niente da fare che versare e far assaggiare al commensale il vino stesso per l’approvazione definitiva ma, per rispetto al commensale e al vino stesso (così si dice), nonché ai cristalli (che a volte sono più preziosi di una buona bottiglia di vino), effettua de visu l’avvinamento dei calici, affinché non vi sia dubbio che qualche minima impurità e sgradito odore possano rovinare la degustazione. Nel caso di specie, essendo Emanuele Izzo sommelier delegato AIS per la penisola sorrentina, nonché miglior sommelier d'Italia per la guida di Identità Golose 2019, viene difficile pensare che non sapesse eseguire correttamente la procedura mentre è più verosimile credere che l’abbia fatto come segno di rispetto verso il prezioso liquido della blasonata bottiglia e, pertanto, ha dato solo un’ultima controllata “annusando” e poi servendo anche la suddetta “parte del sommellier”, certo di aver servito un vino eccellente in dei calici perfetti. Comunque, per rispondere alla tua domanda: sì, da protocollo il bicchiere "annusato" dal sommelier non va servito al tavolo! Parlando invece di sfumature, trovo una piccola dimenticanza l’aver scordato il frangino per togliere il tappo che, prontamente, è poi andato a recuperare. Ma questa è accademia …..

  • @MrOnlyNoobs
    @MrOnlyNoobs 2 года назад

    Complimenti per il video, è molto interessante ascoltare la descrizione dei piatti e dei vini e spero che continuerete con questo format più "intensivo".
    Com'era Lambrays? Di solito è un climat che necessita di qualche anno in più in bottiglia per esprimersi al meglio ma magari la 2014 comincia a raccontare qualcosa di interessante...
    Complimenti ancora ed un caro saluto,
    Alessandro

    • @babygourmetteresa
      @babygourmetteresa  2 года назад

      Grazie mille per i complimenti. E’ un piacere sapere che continui a seguirci. Riguardo al Clos des Lambrays 2014 devo essere sincero: hai ragione! Aveva bisogno di qualche altro annetto. Speziato, raffinato con anche, nel finale, un piccolo accenno di incenso ma, per il potenziale che ha, l’ho aperto prematuramente. Infatti, il confinante Clos de Tart del 2009 (degustato l’anno scorso a Il Comandante), perdonami questo confronto, con i suoi cinque anni in più è indimenticabile!