Anche io sempre disponibile risultato: a chi appioppavano i turni facendo i pietosi? A me. Ora ho iniziato a dire no. E ho visto che sono sopravvissuti. In particolare con un collega che adduceva sempre sta scusa dei figli...non è un problema mio se non sai come organizzarti, hai scelto tu di farli non posso risolverti io i casini. Ho diritto anche io a una vita,al riposo e soprattutto alla salute mentale
Verissimo! Le persone pensano davvero che noi siamo il nostro lavoro. Io ho deciso da due anni di non lavorare, non per sempre, ma fino a che non mi senta meglio io. Ho 30 anni e ho sempre lavorato, da che ho finito le superiori, ma dopo 8 anni ad essere presa a pesci in faccia ho detto basta. Sono stata vicini ad un esaurimento nervoso e non per dire, purtroppo è stato veramente così.... Dopo 8 anni di lavoro mi ritrovo con 4 mesi e mezzo di contributi versati ( no non sono stupida che accettavo di non venire assicurata, sono (purtroppo) promesse mancate da parte dei datori di lavoro), si si ovviamente ti assicuro e poi nulla, quindi cambia lavoro e così avanti per anni, non ho mai preso più di 700 euro, facendo full time non part time. Ci sono stati periodi dove lavoravo 9 ore per 350 euro.... Tutto questo perché mi era stato insegnato che al lavoro non si dice no, il lavoro ci rende migliori, ecc. L'ultimo anno lavorativo sono stata malissimo, il datore di lavoro mi urlava contro, anche davanti ai clienti, chiedeva a me di fare mansioni che non erano le mie, come portare la spesa, montare mobili o pulire stanze ( io ero al ricevimento in hotel). Sono arrivata alla fine di quella stagione che stavo malissimo, piangevo perennemente, fino a che ho preso la mia decisione. Purtroppo però solo il mio compagno mi è stato vicino, genitori e parenti mi ha aditata come una che non vuole fare nulla ( dopo 8 anni di lavoro eh), mi dicono che dovrei andare a lavorare per me, perché mi farebbe bene, o che non è detto che siano tutti così, cosa che non metto in dubbio, ma capite che dopo 8 anni e ben 12 impieghi diversi (senza contare stage o colloqui vari) mi è difficile crederlo. Quando ho detto che ad alcuni colloqui non mi hanno preso perché donna non mi hanno creduta, neppure mia mamma... Durante uno di questi colloqui mi è stato chiesto se avessi un compagno, perché poi se uscissi incinta loro dovrebbero pagarmi lo stesso! Se ora a distanza di due accenno di voler riprovare il mio compagno mi chiede:" ma tu sei sicura? Ora non ti senti meglio? Io ti amo non voglio vederti soffrire, se è solo per i soldi non devi farlo, ci penso io a noi! Se è per te allora ti appoggio in qualsiasi modo tu voglia! Se lo dico a casa mia mi dicono:" eh sarebbe pure ora, se poi ti lasci come fai a vivere?" Scusate lo sfogo, ma vorrei fare capire il lavoro oltre a stabilità economica deve essere anche stabilità mentale, si ok potete guadagnare cifre astronomiche, ma se poi siete sempre nervosi, basta un nonnulla per farvi piangere o passate più tempo con i colleghi che con i vostri cari, ne vale veramente la pena?
Bisogna lasciare un lavoro se ci fa stare male! Mi dispiace che i tuoi non abbiano capito cosa ti stava succedendo, la dignità e la salute vengono prima di tutto! Per fortuna hai un ragazzo d'oro che ti sostiene❤ Quando starai veramente meglio saprai trovare il lavoro gratificante che meriti , te lo auguro di cuore!
Hai fatto una scelta coraggiosa è indubbiamente non facile! Sei fortunata ad avere il tuo compagno dalla tua parte, a volte è quando succedono questi eventi che capiamo davvero il valore di chi abbiamo intorno!
Ciao Letizia, é sempre un piacere ascoltarti..Sei molto più saggia e "aggiornata" rispetto ai boomeroni parcheggiati nella pubblica amministrazione che ripetono la solita cantilena manco fosse uno slogan elettorale...Per quanto riguarda lo stage, é uno strumento utile per formare un giovane senza esperienza, ma in Italia viene stra abusato nonostante le leggi siano severe a riguardo...
Ciao Letizia! Grazie per aver scelto il mio commento! Sono contenta di sapere che condividi il mio pensiero :) Mi ha molto toccata anche la prima parte dove si parla di studio, lavoro ecc. Io mi sono laureata principalmente perchè lo volevano i miei genitori anche se l'università che ho fatto mi è piaciuta molto. Dopo la laurea, però, ho scoperto che tutti i lavori legati a quella materia (lingue) non mi piacevano, anzi ho provato a fare la traduttrice per qualche anno e l'ho odiato! Così ho cambiato totalmente e ho fatto la commessa per 5 anni. Onestamente? Mi piaceva molto fare la commessa, ma non sai quante volte mia madre mi ha detto "ecco, tanti anni di sacrifici anche economici e per cosa se poi fai la commessa?" a tutti quelli che le chiedevano che lavoro facevo lei dice "la commessa per ora" come se fossi in attesa di non so quale cambio di lavoro o promozione. Con il covid ho perso il lavoro e ho deciso di aprire la mia attività che è agli inizi e per ora non mi paga molto, ma ho capito una cosa: non si può amare veramente il proprio lavoro se lo si fa da dipendente. Non è un giudizio negativo nei confronti dei dipendenti ci mancherebbe! Io lo sono stata per tantissimi anni e come ti ho detto fare la commessa mi piaceva moltissimo, ma ora che ho provato anche l'altro lato della medaglia, le soddisfazioni che hai lavorando in proprio non esistono da dipendente. Se sei in proprio se non lavori non mangi e questo ti spinge a impegnarti, a dare il meglio di te e quando qualcuno apprezza quello che fai ti senti così orgoglioso! Da dipendente al massimo il mio capo mi faceva qualche (rarissimo) complimento, ma è tutta un'altra cosa! Poi ovvio, anche da libero professionista ci sono i giorni in cui proprio non ti va, in cui dici ma chi me l'ha fatto fare? Ma i pianti che mi sono fatta da dipendente da mo che non me li faccio più!
Ci credo! Sono d’accordo, in effetti da dipendente è difficile vedere il proprio posto di lavoro come se “dipendesse da te” io semplicemente cerco di fare in modo di meritarmi il mio stipendio ogni mese. Per essere apposto con la coscienza e sapere che ho dato il massimo e nessuno può recriminare nulla. Poi ovvio essere in proprio ha sicuramente un altro sapore! Ti auguro di avere tante soddisfazioni 🫶🏻
Vero!! io sono laureata in scienze motorie, ed ho diversi diplomi e corsi da isstruttrice e personal trainer ( tanti soldi e tempo se dovessi fare un conteggio penso di aver superato i 10000 euro), l'ho fatto con piacere perchè è la mia passione. lavoro in palestra, ma lo stipendio di dipendente in una palestra è abbastanza basso e poco proporzionato al tempo speso per formarsi. ti seguo da un pò, prima del covid mi ero appena trasferita e avendo molto tempo libero ho aperto un canale youtube che , in seguito causa studio, lavoro (per pagare gli studi) e gestione della casa dato che vivevo da sola ho dovuto abbondonare, ora mi hai fatto venire veglia di ritornare a fare video e condividere le mie conoscenze ed esperinze apprese in questi anni .🥰
Video veramente ricco di contenuti molto interessanti... Per di più hai il faccino tenero come uno scoiattolo che mangia la sua noce... Però ti prego non ti arrabbiare più che mi fai paura... In fondo ti vogliamo tutti bene per i preziosi consigli che ci dai...
Pensate a quando qualcun* chiede: "cosa fai nella vita?" "Faccio il cassiere/la commessa..." Tutt* rispondono parlando della loro professione! Io ho imparato a dire: nuoto, passeggio nei boschi,faccio yoga,giochi da tavolo con amicy... Provateci, l'altra persona dirà "io intendevo di lavoro" e la risposta sarà "ah scusa,mi hai chiesto cosa faccio nella vita e io non sono (solo) il mio lavoro" Darete un bel messaggio
Studiare è una cosa importante ciò che impariamo non ce lo toglie nessuno. Ammiro i genitori che anche 60 anni fa hanno fatto studiare sia figli che figlie li hanno resi autonomi. Si abbiamo troppo paura del giudizio io me ne frego perché ho sofferto troppo. Dalla altra parte io sono diventata malata come accumulatrice seriale.
A mio parere c’è troppa aspettativa sul tema lavoro. Mio padre vive con la concezione del posto fisso (che in 28 anni di vita non ho ancora mai avuto modo di avere, nonostante io abbia fatto diversi lavori da quando ho 21 anni), una parte di famiglia e tutta quella del mio ragazzo hanno sempre da sognare e sperare qualcosa di continuamente migliore per noi. Che da una parte significa che ci apprezzano, vogliono il meglio per noi grazie al cielo, ma da un’altra sembra ci sia o l’illusione del posto perfetto o un’insoddisfazione cronica. Purtroppo il problema non sta solo nel mondo del lavoro, ma questa situazione sembra lontana dal loro vissuto di 30-40 anni fa! Io sono dell’idea che il posto di lavoro ti deve piacere e sicuramente ti deve anche pagare dignitosamente. Io lavoro (in tirocinio stavolta, evvai!..) e faccio la magistrale, ormai verso la fine, anche se me la sto praticamente trascinando perché non vedo l’ora di fare una vita con il mio ragazzo in una casa nostra. Anche io sono troppo disponibile (magari è anche la voglia di imparare), per anni me la sono presa nel do, ma in questa ultima esperienza lavorativa che sto avendo ho imparato dai miei errori e sto notando che le persone ti iniziano a rispettare se metti subito i giusti paletti
Ciao! Per quanto riguarda il discorso lavoro e identità io sono parzialmente d'accordo. Il mio presupposto coincide con il fatto di non andare in burn out per lavorare, ma adagiarmi su un lavoro solo per uno stipendio mi deprime perché mi sembra di buttare nel water le mie capacità, ambizioni, potenzialità e possibilità. Quello che faccio è andare al lavoro tutti i giorni per lo stipendio, riflettendo sempre e guardardo quello che posso fare, quello che potrei fare o quello che lavorando posso costruire e fare. Io vedo i lavori da stipendio sempre come momenti di passaggio verso la mia strada
Sicuramente può essere un modo di vederla 😊 io personalmente preferisco vederlo come mezzo per realizzarmi ma non necessariamente nel lavoro che faccio
A noi ( io mio marito e 2 figli) una agenzia immobiliare ha detto che era meglio che mio marito andasse a vedere la casa da solo senza menzionare nessuno di noi perché aveva più possibilità di avere l’ ok dalla proprietaria.. ovviamente abbiamo salutato ci siamo alzati e siamo andati via.. siamo proprio fuori dal mondo. Per fortuna ad oggi abbiamo comprato e si stiamo pagando il mutuo ma almeno tutta quella ricerca è acqua passata ❤
Bravissima mia figlia appena si è diplomata a preferito andare subito a lavorare in vece di andare all'università. Oggi sono dieci anni che lavora e affatto tante cose importante,mentre le sue amiche anno finito gli studi solo da pochi anni e cercano ancora il lavoro . Condivido tutto ai ragione un bacione ciao da Anna
Io faccio le pulizie non mi vergogno x niente..ma mi rendo conto che la gente quando lo dico mi guarda dal basso all' altoe mi sono anche sentita dire "oh poverina!!". Ma poverina di che??😅
Mi dispiace dirlo il futuro non è più l'Italia si fa la fame mia figlia laureata è all'estero e lo stipendio è alto in poco ha recuperato gli anni di studio e adesso può crescere un bambino perché è economicamente in grado bisogna anche pensare di spostarsi un abbraccio 😘
Posso essere d'accordo con te per quanto riguarda il fatto che noi non siamo "il nostro lavoro" però dimmi una cosa.. come si fa a vivere con 1.200/1.300€ a testa?! Io abito in un paese ( no città) quindi non ho costi come se abitassi a Milano però se io e mio marito avessimo uno stipendio simile saremmo sotto i ponti ...
E’ un problema in generale dell Italia. Qui funziona molto diverso. Esempio la Laurea e inutile per la maggior parte dei lavori, si richiedere cosa porti e non un pezzo di carta. Il fatto e che qui noi lavoriamo gia prima durante e dopo l Uni quindi qui e piu fattibile crearsi esperienza da subito. Inoltre abbiamo uno stipendio minimo garantito nazionale. Il lavoro in nero e’ poco ed il contratto tempo indeterminato e’ una cosa normalissima in quasi tutti i lavori dopo 3/6 mesi di probation. Non e’ tutto perfetto sia chiaro, ma sentire tutto quello che senso su come sono cose in Italia mi spiace e dovrebbero cambiare molte cose
L'idea che coloro che studiano abbiano intenzione di consacrare la loro vita al lavoro non ha la minima consistenza. Studiare, oltre ad essere formativo, è un investimento per il futuro. A fronte di qualche anno di mancato guadagno, si ottiene una gratificazione economica successiva in termini di rapporto fra reddito ed ore lavorate. In altri casi, il reddito non è sostanzialmente diverso rispettoa chi non ha studiato ma, in compenso, la professione svolta non è faticosa. Io sono insegnante di ruolo in un liceo, ho poco più di 40 anni e quindi non sono la boomer vissuta in un'altra epoca. Non vivo per il mio lavoro, tanto che mi sono messa in part time da quando, due anni fa, è nato mio figlio. E rimarrò in part time finché non avrà una decina di anni. Quindi ora faccio lezione 12 ore a settimana suddivise su 3 mattine (ripeto 12 ore) per uno stipendio di circa 1400 euro e rotti (sono al secondo livello di anzianità lavorativa). Quale lavoro non qualificato mi darebbe questa cifra per rimanere sul posto di lavoro 12 ore settimanali?
Allora, innanzitutto nessuno ha detto che chi studia consacra la sua vita al lavoro 😅 mai uscite parole del genere dalla mia bocca, anzi come hai detto tu penso che chi prende questa strada lo fa con l’idea di avere un lavoro meglio retribuito e magari con meno sforzo. Il punto però è che questa non è una certezza. Tu sei stata fortunata, ovviamente ci sarà stato dell’impegno, ma quello non è tutto, soprattutto nel nostro paese. Sennò non sarebbe possibile vedere tanti laureati fare lavori che non c’entrano nulla con il loro titolo di studio o con lavori precari uno dietro l’altro, arrivando a disperarsi perché non arrivano a fine mese. So che è brutto ed è una realtà ingiusta, ma capita che spesso (e sottolineo spesso, non sempre) la fatica e le risorse impiegate per una laurea non vengano ripagate con il lavoro sperato. E non si tratta sempre di incapacità da parte della persona, ma di un problema reale nel mondo del lavoro che promette se studi, ma poi non sempre mantiene tali promesse. Qui nessuno sta attaccando l’università in quanto tale, ma il fatto che dare per scontato che tutti possano frequentarla (anche con agevolazioni ecc) è un’utopia e lo è anche pensare che appena esci dall’università troverai sicuramente un buon lavoro ben retribuito, o, al giorno d’oggi, anche trovarne sicuramente uno che ripaga le fatiche fatte (studi, stage non retribuiti ecc) perché purtroppo non è così.
@@MenteSelvatica Appena si esce dall'università non si trova immediatamente un lavoro redditizio, questo è scontato. Il lavoro diventa tale con il tempo, se si ha la giusta pazienza e la giusta strategia.
Premesso l'ovvio, ossia che tutti i lavori sono assolutamente dignitosi, io non sono d'accordo col fatto che, per riassumere al massimo, l'unico obiettivo possa essere quello dell'indipendenza economica precoce per poi passare la vita a fare i conti fino all'ultimo euro. Io mi sono laureata ed ho seguito poi dei percorsi che sì, non mi hanno resa indipendente per molto tempo, mentre le mie amiche che già lavoravano avevano molti più agi. Però oggi ho un bel lavoro e guadagno bene. Anche i miei figli, che sono molto giovani e laureati da pochi anni, hanno dei bei lavori con ottime prospettive di avanzamento, guadagnano già più di me ed i loro titoli sono serviti eccome. Perciò, investire tempo, denaro e rinunce da giovanissimi per raggiungere livelli professionali più alti e più remunerativi lo trovo invece molto sensato
Assolutamente si! Quello che però ho detto è che non tutti possono farlo purtroppo, anche perché i tempi ormai si sono dilatati. Ma è logico che se uno ha la voglia e le possibilità di farlo dovrebbe indubbiamente prenderlo in considerazione. C’è tuttavia da tenere a mente che non sempre ciò che dai ripaga, cioè: non sempre chi ha speso anni in formazione è più riuscito a farla fruttare.
Dipende da che formazione ma per la maggior parte si e anzi dipende pure dalla regione. Secondo alcuni articoli più si sale al nord Italia più costa 😅 e ti assicuro che sono delle belle botte. Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo non sono informata, certo è che anche solo i libri non li regalano e ogni anno li cambiano così in caso uno li volesse prendere usati sei fregato 😒
@@MenteSelvatica Io in Francia ho fatto una formazione del costo di 6000€ ha pagato la regione e l' unione europea, ma in Italia dovrebbero agevolare i giovani per chi ha voglia di entrare nel mondo del lavoro, Io certe cose non le capisco. 😥
no aveva semplicemente chiaro come funziona in italia.. femmina = figli = perdita del lavoro a quella premeva l'affito quindi potendo scegliere voleva fare il contratto al maschietto
Perché è così difficile trovare un lavoro che ci piaccia al giorno d oggi ? Siamo troppo viziati ? Una volta potevi fare il contadino lo facevi per 40 anni e basta , e non piaceva a tutti. Come mai questa ambizione ad avere non un lavoro ma IL LAVORO ? Grazie
Credo che il problema si l’idea che ci è stata inculcata! Prima il lavoro in realtà era visto proprio per quello che era: una fonte di reddito. Ora invece ci hanno inculcato idee come “sei il tuo lavoro” e per questo il minimo penso sia cercare di fare qualcosa che piace 😅
Secondo me tu saresti perfetta per fare la psicologa o consulente di orientamento 😅, a me piace sentirte ☺️, comunque questa cosa del posto fisso in Italia no l'ho capirò mai, sembra che ti stai sposando con la azienda per tutta la vita 😮 questa inflessibilità al lavoro rovina la situazione e finché questo non cambia in Italia le cose non migliorano.
Ma veramente sono al mio secondo indeterminato 😅 basta trovare un lavoro dove guardano come lavori e fino a prova contraria ritengo che lo stipendio vada meritato, quindi se devo fare il mio lo faccio senza discorsi. Mica mi pagano per discutere 😅 come consulente però concordo sarei un disastro 😂
🌟 Non so cosa commentare… davvero… ma perchè sono d’ accordo con te su tutto, si dice sempre che se VUOI PUOI fare tutto… e non è assolutamente vero💓
Ah, quanta verità! Quante volte mi sono sentita presa per il culo nel mio lavoro!
Anche io sempre disponibile risultato: a chi appioppavano i turni facendo i pietosi? A me. Ora ho iniziato a dire no. E ho visto che sono sopravvissuti. In particolare con un collega che adduceva sempre sta scusa dei figli...non è un problema mio se non sai come organizzarti, hai scelto tu di farli non posso risolverti io i casini. Ho diritto anche io a una vita,al riposo e soprattutto alla salute mentale
🎉 di
Alleluia 😂
Verissimo! Le persone pensano davvero che noi siamo il nostro lavoro.
Io ho deciso da due anni di non lavorare, non per sempre, ma fino a che non mi senta meglio io. Ho 30 anni e ho sempre lavorato, da che ho finito le superiori, ma dopo 8 anni ad essere presa a pesci in faccia ho detto basta.
Sono stata vicini ad un esaurimento nervoso e non per dire, purtroppo è stato veramente così.... Dopo 8 anni di lavoro mi ritrovo con 4 mesi e mezzo di contributi versati ( no non sono stupida che accettavo di non venire assicurata, sono (purtroppo) promesse mancate da parte dei datori di lavoro), si si ovviamente ti assicuro e poi nulla, quindi cambia lavoro e così avanti per anni, non ho mai preso più di 700 euro, facendo full time non part time. Ci sono stati periodi dove lavoravo 9 ore per 350 euro....
Tutto questo perché mi era stato insegnato che al lavoro non si dice no, il lavoro ci rende migliori, ecc.
L'ultimo anno lavorativo sono stata malissimo, il datore di lavoro mi urlava contro, anche davanti ai clienti, chiedeva a me di fare mansioni che non erano le mie, come portare la spesa, montare mobili o pulire stanze ( io ero al ricevimento in hotel). Sono arrivata alla fine di quella stagione che stavo malissimo, piangevo perennemente, fino a che ho preso la mia decisione.
Purtroppo però solo il mio compagno mi è stato vicino, genitori e parenti mi ha aditata come una che non vuole fare nulla ( dopo 8 anni di lavoro eh), mi dicono che dovrei andare a lavorare per me, perché mi farebbe bene, o che non è detto che siano tutti così, cosa che non metto in dubbio, ma capite che dopo 8 anni e ben 12 impieghi diversi (senza contare stage o colloqui vari) mi è difficile crederlo. Quando ho detto che ad alcuni colloqui non mi hanno preso perché donna non mi hanno creduta, neppure mia mamma... Durante uno di questi colloqui mi è stato chiesto se avessi un compagno, perché poi se uscissi incinta loro dovrebbero pagarmi lo stesso!
Se ora a distanza di due accenno di voler riprovare il mio compagno mi chiede:" ma tu sei sicura? Ora non ti senti meglio? Io ti amo non voglio vederti soffrire, se è solo per i soldi non devi farlo, ci penso io a noi! Se è per te allora ti appoggio in qualsiasi modo tu voglia!
Se lo dico a casa mia mi dicono:" eh sarebbe pure ora, se poi ti lasci come fai a vivere?"
Scusate lo sfogo, ma vorrei fare capire il lavoro oltre a stabilità economica deve essere anche stabilità mentale, si ok potete guadagnare cifre astronomiche, ma se poi siete sempre nervosi, basta un nonnulla per farvi piangere o passate più tempo con i colleghi che con i vostri cari, ne vale veramente la pena?
Bisogna lasciare un lavoro se ci fa stare male! Mi dispiace che i tuoi non abbiano capito cosa ti stava succedendo, la dignità e la salute vengono prima di tutto! Per fortuna hai un ragazzo d'oro che ti sostiene❤ Quando starai veramente meglio saprai trovare il lavoro gratificante che meriti , te lo auguro di cuore!
@@michelapilia.vp79 La ringrazio dal profondo del cuore, veramente ❤️❤️
@@gabri6763 ❤️
Hai fatto una scelta coraggiosa è indubbiamente non facile! Sei fortunata ad avere il tuo compagno dalla tua parte, a volte è quando succedono questi eventi che capiamo davvero il valore di chi abbiamo intorno!
@@MenteSelvatica grazie per queste belle parole ❤️
Ciao Letizia, é sempre un piacere ascoltarti..Sei molto più saggia e "aggiornata" rispetto ai boomeroni parcheggiati nella pubblica amministrazione che ripetono la solita cantilena manco fosse uno slogan elettorale...Per quanto riguarda lo stage, é uno strumento utile per formare un giovane senza esperienza, ma in Italia viene stra abusato nonostante le leggi siano severe a riguardo...
Verissimo 😒
Ciao Letizia! Grazie per aver scelto il mio commento! Sono contenta di sapere che condividi il mio pensiero :) Mi ha molto toccata anche la prima parte dove si parla di studio, lavoro ecc. Io mi sono laureata principalmente perchè lo volevano i miei genitori anche se l'università che ho fatto mi è piaciuta molto. Dopo la laurea, però, ho scoperto che tutti i lavori legati a quella materia (lingue) non mi piacevano, anzi ho provato a fare la traduttrice per qualche anno e l'ho odiato! Così ho cambiato totalmente e ho fatto la commessa per 5 anni. Onestamente? Mi piaceva molto fare la commessa, ma non sai quante volte mia madre mi ha detto "ecco, tanti anni di sacrifici anche economici e per cosa se poi fai la commessa?" a tutti quelli che le chiedevano che lavoro facevo lei dice "la commessa per ora" come se fossi in attesa di non so quale cambio di lavoro o promozione. Con il covid ho perso il lavoro e ho deciso di aprire la mia attività che è agli inizi e per ora non mi paga molto, ma ho capito una cosa: non si può amare veramente il proprio lavoro se lo si fa da dipendente. Non è un giudizio negativo nei confronti dei dipendenti ci mancherebbe! Io lo sono stata per tantissimi anni e come ti ho detto fare la commessa mi piaceva moltissimo, ma ora che ho provato anche l'altro lato della medaglia, le soddisfazioni che hai lavorando in proprio non esistono da dipendente. Se sei in proprio se non lavori non mangi e questo ti spinge a impegnarti, a dare il meglio di te e quando qualcuno apprezza quello che fai ti senti così orgoglioso! Da dipendente al massimo il mio capo mi faceva qualche (rarissimo) complimento, ma è tutta un'altra cosa! Poi ovvio, anche da libero professionista ci sono i giorni in cui proprio non ti va, in cui dici ma chi me l'ha fatto fare? Ma i pianti che mi sono fatta da dipendente da mo che non me li faccio più!
Ci credo! Sono d’accordo, in effetti da dipendente è difficile vedere il proprio posto di lavoro come se “dipendesse da te” io semplicemente cerco di fare in modo di meritarmi il mio stipendio ogni mese. Per essere apposto con la coscienza e sapere che ho dato il massimo e nessuno può recriminare nulla. Poi ovvio essere in proprio ha sicuramente un altro sapore! Ti auguro di avere tante soddisfazioni 🫶🏻
Vero!! io sono laureata in scienze motorie, ed ho diversi diplomi e corsi da isstruttrice e personal trainer ( tanti soldi e tempo se dovessi fare un conteggio penso di aver superato i 10000 euro), l'ho fatto con piacere perchè è la mia passione. lavoro in palestra, ma lo stipendio di dipendente in una palestra è abbastanza basso e poco proporzionato al tempo speso per formarsi.
ti seguo da un pò, prima del covid mi ero appena trasferita e avendo molto tempo libero ho aperto un canale youtube che , in seguito causa studio, lavoro (per pagare gli studi) e gestione della casa dato che vivevo da sola ho dovuto abbondonare, ora mi hai fatto venire veglia di ritornare a fare video e condividere le mie conoscenze ed esperinze apprese in questi anni .🥰
Ti auguro tanta fortuna 🫶🏻
Video veramente ricco di contenuti molto interessanti... Per di più hai il faccino tenero come uno scoiattolo che mangia la sua noce... Però ti prego non ti arrabbiare più che mi fai paura... In fondo ti vogliamo tutti bene per i preziosi consigli che ci dai...
"Ma tanto non hai figli cosa hai da fare?", che frase stupida!
Pensate a quando qualcun* chiede: "cosa fai nella vita?"
"Faccio il cassiere/la commessa..."
Tutt* rispondono parlando della loro professione!
Io ho imparato a dire: nuoto, passeggio nei boschi,faccio yoga,giochi da tavolo con amicy...
Provateci, l'altra persona dirà "io intendevo di lavoro" e la risposta sarà "ah scusa,mi hai chiesto cosa faccio nella vita e io non sono (solo) il mio lavoro"
Darete un bel messaggio
È verissimo!
Studiare è una cosa importante ciò che impariamo non ce lo toglie nessuno. Ammiro i genitori che anche 60 anni fa hanno fatto studiare sia figli che figlie li hanno resi autonomi. Si abbiamo troppo paura del giudizio io me ne frego perché ho sofferto troppo. Dalla altra parte io sono diventata malata come accumulatrice seriale.
Studiare è importantissimo… purtroppo però non sempre lo sforzo viene ripagato 😔
A mio parere c’è troppa aspettativa sul tema lavoro. Mio padre vive con la concezione del posto fisso (che in 28 anni di vita non ho ancora mai avuto modo di avere, nonostante io abbia fatto diversi lavori da quando ho 21 anni), una parte di famiglia e tutta quella del mio ragazzo hanno sempre da sognare e sperare qualcosa di continuamente migliore per noi. Che da una parte significa che ci apprezzano, vogliono il meglio per noi grazie al cielo, ma da un’altra sembra ci sia o l’illusione del posto perfetto o un’insoddisfazione cronica. Purtroppo il problema non sta solo nel mondo del lavoro, ma questa situazione sembra lontana dal loro vissuto di 30-40 anni fa!
Io sono dell’idea che il posto di lavoro ti deve piacere e sicuramente ti deve anche pagare dignitosamente. Io lavoro (in tirocinio stavolta, evvai!..) e faccio la magistrale, ormai verso la fine, anche se me la sto praticamente trascinando perché non vedo l’ora di fare una vita con il mio ragazzo in una casa nostra.
Anche io sono troppo disponibile (magari è anche la voglia di imparare), per anni me la sono presa nel do, ma in questa ultima esperienza lavorativa che sto avendo ho imparato dai miei errori e sto notando che le persone ti iniziano a rispettare se metti subito i giusti paletti
Verissimo tutto!
Ciao! Per quanto riguarda il discorso lavoro e identità io sono parzialmente d'accordo.
Il mio presupposto coincide con il fatto di non andare in burn out per lavorare, ma adagiarmi su un lavoro solo per uno stipendio mi deprime perché mi sembra di buttare nel water le mie capacità, ambizioni, potenzialità e possibilità.
Quello che faccio è andare al lavoro tutti i giorni per lo stipendio, riflettendo sempre e guardardo quello che posso fare, quello che potrei fare o quello che lavorando posso costruire e fare.
Io vedo i lavori da stipendio sempre come momenti di passaggio verso la mia strada
Sicuramente può essere un modo di vederla 😊 io personalmente preferisco vederlo come mezzo per realizzarmi ma non necessariamente nel lavoro che faccio
A noi ( io mio marito e 2 figli) una agenzia immobiliare ha detto che era meglio che mio marito andasse a vedere la casa da solo senza menzionare nessuno di noi perché aveva più possibilità di avere l’ ok dalla proprietaria.. ovviamente abbiamo salutato ci siamo alzati e siamo andati via.. siamo proprio fuori dal mondo. Per fortuna ad oggi abbiamo comprato e si stiamo pagando il mutuo ma almeno tutta quella ricerca è acqua passata ❤
Ma che vergogna!
Bravissima mia figlia appena si è diplomata a preferito andare subito a lavorare in vece di andare all'università.
Oggi sono dieci anni che lavora e affatto tante cose importante,mentre le sue amiche anno finito gli studi solo da pochi anni e cercano ancora il lavoro .
Condivido tutto ai ragione un bacione ciao da Anna
Grazie ☺️
Io faccio le pulizie non mi vergogno x niente..ma mi rendo conto che la gente quando lo dico mi guarda dal basso all' altoe mi sono anche sentita dire "oh poverina!!". Ma poverina di che??😅
Appunto!!!
Mi dispiace dirlo il futuro non è più l'Italia si fa la fame mia figlia laureata è all'estero e lo stipendio è alto in poco ha recuperato gli anni di studio e adesso può crescere un bambino perché è economicamente in grado bisogna anche pensare di spostarsi un abbraccio 😘
Ogni lavoro ha bisogno delle sue competenze. Inoltre: la commessa è un lavoro umile? Ma la gente che lavori pensiamo faccia?
Ahahaha infatti 😅
🤭💓 Oh scusami🤭 comunque anche io sono stata quella che diceva sempre sì… per quello che poi mi imponevo, ero stufa..
Sono d'accordo su tutto. Sorrido se con una laurea si possa scrivere forse il tuo posto fisso lo adorerai.😊
Posso essere d'accordo con te per quanto riguarda il fatto che noi non siamo "il nostro lavoro" però dimmi una cosa.. come si fa a vivere con 1.200/1.300€ a testa?! Io abito in un paese ( no città) quindi non ho costi come se abitassi a Milano però se io e mio marito avessimo uno stipendio simile saremmo sotto i ponti ...
Capisco ma a volte bisogna trovare il modo perché non ci sono alternative 😅
E’ un problema in generale dell Italia. Qui funziona molto diverso. Esempio la Laurea e inutile per la maggior parte dei lavori, si richiedere cosa porti e non un pezzo di carta. Il fatto e che qui noi lavoriamo gia prima durante e dopo l Uni quindi qui e piu fattibile crearsi esperienza da subito. Inoltre abbiamo uno stipendio minimo garantito nazionale. Il lavoro in nero e’ poco ed il contratto tempo indeterminato e’ una cosa normalissima in quasi tutti i lavori dopo 3/6 mesi di probation. Non e’ tutto perfetto sia chiaro, ma sentire tutto quello che senso su come sono cose in Italia mi spiace e dovrebbero cambiare molte cose
Concordo!
L'idea che coloro che studiano abbiano intenzione di consacrare la loro vita al lavoro non ha la minima consistenza. Studiare, oltre ad essere formativo, è un investimento per il futuro. A fronte di qualche anno di mancato guadagno, si ottiene una gratificazione economica successiva in termini di rapporto fra reddito ed ore lavorate. In altri casi, il reddito non è sostanzialmente diverso rispettoa chi non ha studiato ma, in compenso, la professione svolta non è faticosa. Io sono insegnante di ruolo in un liceo, ho poco più di 40 anni e quindi non sono la boomer vissuta in un'altra epoca. Non vivo per il mio lavoro, tanto che mi sono messa in part time da quando, due anni fa, è nato mio figlio. E rimarrò in part time finché non avrà una decina di anni. Quindi ora faccio lezione 12 ore a settimana suddivise su 3 mattine (ripeto 12 ore) per uno stipendio di circa 1400 euro e rotti (sono al secondo livello di anzianità lavorativa). Quale lavoro non qualificato mi darebbe questa cifra per rimanere sul posto di lavoro 12 ore settimanali?
Allora, innanzitutto nessuno ha detto che chi studia consacra la sua vita al lavoro 😅 mai uscite parole del genere dalla mia bocca, anzi come hai detto tu penso che chi prende questa strada lo fa con l’idea di avere un lavoro meglio retribuito e magari con meno sforzo. Il punto però è che questa non è una certezza. Tu sei stata fortunata, ovviamente ci sarà stato dell’impegno, ma quello non è tutto, soprattutto nel nostro paese. Sennò non sarebbe possibile vedere tanti laureati fare lavori che non c’entrano nulla con il loro titolo di studio o con lavori precari uno dietro l’altro, arrivando a disperarsi perché non arrivano a fine mese.
So che è brutto ed è una realtà ingiusta, ma capita che spesso (e sottolineo spesso, non sempre) la fatica e le risorse impiegate per una laurea non vengano ripagate con il lavoro sperato. E non si tratta sempre di incapacità da parte della persona, ma di un problema reale nel mondo del lavoro che promette se studi, ma poi non sempre mantiene tali promesse.
Qui nessuno sta attaccando l’università in quanto tale, ma il fatto che dare per scontato che tutti possano frequentarla (anche con agevolazioni ecc) è un’utopia e lo è anche pensare che appena esci dall’università troverai sicuramente un buon lavoro ben retribuito, o, al giorno d’oggi, anche trovarne sicuramente uno che ripaga le fatiche fatte (studi, stage non retribuiti ecc) perché purtroppo non è così.
@@MenteSelvatica Appena si esce dall'università non si trova immediatamente un lavoro redditizio, questo è scontato. Il lavoro diventa tale con il tempo, se si ha la giusta pazienza e la giusta strategia.
Più sei bravo/a e disponibile e più lo prendi in quel posto!!!
non è la bravura in sè, ma la disponibilità che ti frega;
il fatto è che se non sei disponibile poi trovano il modo di mandarti via.. che mondo
Premesso l'ovvio, ossia che tutti i lavori sono assolutamente dignitosi, io non sono d'accordo col fatto che, per riassumere al massimo, l'unico obiettivo possa essere quello dell'indipendenza economica precoce per poi passare la vita a fare i conti fino all'ultimo euro. Io mi sono laureata ed ho seguito poi dei percorsi che sì, non mi hanno resa indipendente per molto tempo, mentre le mie amiche che già lavoravano avevano molti più agi. Però oggi ho un bel lavoro e guadagno bene. Anche i miei figli, che sono molto giovani e laureati da pochi anni, hanno dei bei lavori con ottime prospettive di avanzamento, guadagnano già più di me ed i loro titoli sono serviti eccome. Perciò, investire tempo, denaro e rinunce da giovanissimi per raggiungere livelli professionali più alti e più remunerativi lo trovo invece molto sensato
Assolutamente si! Quello che però ho detto è che non tutti possono farlo purtroppo, anche perché i tempi ormai si sono dilatati. Ma è logico che se uno ha la voglia e le possibilità di farlo dovrebbe indubbiamente prenderlo in considerazione. C’è tuttavia da tenere a mente che non sempre ciò che dai ripaga, cioè: non sempre chi ha speso anni in formazione è più riuscito a farla fruttare.
Ciao Letizia, ma le formazioni non le paga la regione ? o sono tutte private ?
Dipende da che formazione ma per la maggior parte si e anzi dipende pure dalla regione. Secondo alcuni articoli più si sale al nord Italia più costa 😅 e ti assicuro che sono delle belle botte. Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo non sono informata, certo è che anche solo i libri non li regalano e ogni anno li cambiano così in caso uno li volesse prendere usati sei fregato 😒
@@MenteSelvatica Io in Francia ho fatto una formazione del costo di 6000€ ha pagato la regione e l' unione europea, ma in Italia dovrebbero agevolare i giovani per chi ha voglia di entrare nel mondo del lavoro, Io certe cose non le capisco. 😥
La tipa che non voleva farti il contratto di affitto in quanto donna è da denuncia!
no aveva semplicemente chiaro come funziona in italia.. femmina = figli = perdita del lavoro
a quella premeva l'affito quindi potendo scegliere voleva fare il contratto al maschietto
Perché è così difficile trovare un lavoro che ci piaccia al giorno d oggi ? Siamo troppo viziati ? Una volta potevi fare il contadino lo facevi per 40 anni e basta , e non piaceva a tutti. Come mai questa ambizione ad avere non un lavoro ma IL LAVORO ? Grazie
Credo che il problema si l’idea che ci è stata inculcata! Prima il lavoro in realtà era visto proprio per quello che era: una fonte di reddito. Ora invece ci hanno inculcato idee come “sei il tuo lavoro” e per questo il minimo penso sia cercare di fare qualcosa che piace 😅
Secondo me tu saresti perfetta per fare la psicologa o consulente di orientamento 😅, a me piace sentirte ☺️, comunque questa cosa del posto fisso in Italia no l'ho capirò mai, sembra che ti stai sposando con la azienda per tutta la vita 😮 questa inflessibilità al lavoro rovina la situazione e finché questo non cambia in Italia le cose non migliorano.
no sarebbe un disatro.. nel mondo del lavoro attuale se hai questa filosofia qui ti ritrovi disoccupato nel giro di 2 settimane
Temo di essere troppo poco accomodante 😅 comunque grazie!
Ma veramente sono al mio secondo indeterminato 😅 basta trovare un lavoro dove guardano come lavori e fino a prova contraria ritengo che lo stipendio vada meritato, quindi se devo fare il mio lo faccio senza discorsi. Mica mi pagano per discutere 😅 come consulente però concordo sarei un disastro 😂
azz come ti arrabbi
Mi irrito per le cose a cui tengo e se trovo qualcuno che parla per assolutismi cancellando l’esperienza altrui direi che è normale