Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: Azioni e gesti

Nel 1987 Aurelio Amendola visita lo studio veneziano di Emilio Vedova. Ritrae l’artista in azione davanti alla tela, quasi indistinguibile rispetto ad essa: i pigmenti neri, gialli e bianchi gli macchiano gli abiti, le mani, la fronte e gli occhiali.
Il grande fotografo pistoiese ricorda quel momento come se fosse ieri. “Il maestro si muove in continuazione: inaspettatamente Vedova scivola dallo sgabello. Si ferma per pulirsi il viso, ma io gli dico di non farlo. E scatto la fotografia”.
Lo spazio espositivo, con le pareti bianche di mattoni a vista, è lo stesso in cui si muoveva Vedova e che ospita la mostra fotografica ‘Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: Azioni e gesti’.
Un percorso suggestivo che esprime bene la ricerca del maestro della fotografia Aurelio Amendola (Pistoia, 1938) nel catturare l’animo e il fare di tre grandi artisti che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia dell’arte del Novecento: Alberto Burri e la pittura materica; Emilio Vedova e la pittura di azione, gestuale; infine Hermann Nitsch e la sua pittura evocativa, mistica e drammaturgica.
Curata da Bruno Corà, l’esibizione, è prodotta da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova in collaborazione con Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri.
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