Giuseppe Taddei & Leo Nucci - Mio signore venerato ( Il campanello - Gaetano Donizetti )

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  • Опубликовано: 11 мар 2012
  • / gaetanodonizetti
    Duet of Annibale & Enrico
    1979
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Комментарии • 2

  • @Xersex2009
    @Xersex2009 4 года назад +2

    Conductor Bruno Amaducci - 1979(LI)
    Orchestra - Wiener Symphoniker
    Serafina - Mariella Devia
    Enrico - Leo Nucci
    Don Annibalo - Giuseppe Taddei
    Madame Rosa - Biancamaria Casoni
    Spiridione - Carlo Gaifa

  • @Xersex2009
    @Xersex2009 6 лет назад +1

    ENRICO
    (entra correndo, e mostrasi affannato)
    Mio signore venerato!
    DON ANNIBALE
    Padron mio! Che cosa è stato?
    ENRICO
    Presto, presto, in tutta fretta,
    mi dovete una ricetta
    come un fulmine spicciar.
    DON ANNIBALE
    E dov'è?
    ENRICO
    (frugandosi per le tasche)
    Son lesto...
    DON ANNIBALE
    Or via!
    ENRICO
    Io non so più dove sia.
    DON ANNIBALE
    (Auf! che pena!)
    ENRICO
    Ciel tiranno!
    L'ho perduta! Vado e torno.
    (per partire)
    DON ANNIBALE
    Buon viaggio!
    ENRICO
    L'ho trovata!
    DON ANNIBALE
    (Me infelice, che nottata!)
    ENRICO
    Pria vi voglio di mia moglie
    tutti i mali palesar.
    DON ANNIBALE
    Non m'importa: a me s'aspetta
    di spicciare la ricetta.
    ENRICO
    Per veder s'ella è perfetta,
    non c'è male d'ascoltar.
    La povera Anastasia
    per cui v'ho incomodato,
    è tisica e diabetica,
    è cieca e paralitica,
    patisce d'emicrania,
    ha l'asma a sette fistole,
    spine ventose e sciatica,
    tumore nell'occipite;
    ha il mal della podagra,
    che unito alla chiragra
    penare assai la fa.
    Ma qui sta il re dei recipi
    (mostra la ricetta avvoltolata ch'egli spiegherà a poco a
    poco)
    che tutto guarirà.
    Si prenda l'acqua celebre
    del gran monsù Maurizio,
    con l'altra capo-cefalo;
    e poi la fagiadenica.
    Con questa poi mischiateci
    l'aceto con l'aregheto;
    sia questa rinforzata
    con l'acqua canforata,
    col balsamo copaibe,
    col dolce elettuario,
    di cedro imperiale,
    che giova e non fa male.
    Vi unite a queste cose
    benigne e portentose,
    per fare il tutto eccelso,
    con l'elisir d'Elmozio,
    pur quel di Paracelso.
    Mischiate e rimischiate,
    poi pillole formate.
    DON ANNIBALE
    Ma questi sono liquidi.
    ENRICO
    Che ad uno, a quattro, a sette
    si devono ingoiar.
    Recipe...
    DON ANNIBALE
    Basta!
    ENRICO
    Recipe,
    l'ombélico di Venere,
    butirro d'antimonio,
    il zolfo col diascorio
    del dotto Fracastorio,
    l'arsella e l'assafetida;
    il thè che sia d'America,
    rob antisifilitico,
    l'estratto di cicuta;
    papaveri, la ruta;
    l'etiope minerale,
    sciroppo cordiale.
    Aggiungi poi la polvere
    di Marco Cornacchione,
    e di Giovanni Procida
    l'empiastro in fusione,
    la cassia fistulata,
    la pomice pestata...
    bollite et fiat bibita.
    DON ANNIBALE
    Che bibita!
    ENRICO
    No, pillole...
    Il resto eccolo qua.
    (svolge una lunghissima ricetta)
    Semifreddi, ente di Marte,
    del Cadet l'emulsione,
    cascarilla, simarubba,
    del tabacco di Macubba,
    dulcamara, talamacca,
    legno quassio, cera lacca;
    aggiungete ottanta rane,
    venti fave americane,
    ruta secca, dragonaria,
    terebinto, serpentaria,
    manna emetica, castoro,
    raschiatura di fior d'oro;
    eppoi l'erbe tritolate
    che qui appresso son notate.
    Erba spugna, polmonaria,
    il ceraunio, il capripodio,
    il vitucchio ed il poligalo,
    blasia, quassia e polipodio...
    DON ANNIBALE
    (Quasi svengo.)
    ENRICO
    (cercando come avesse smarrito il segno)
    Il polipodio,
    il rastio d'unto al vitrice
    con la carice, lo sparago,
    il briol...
    DON ANNIBALE
    Ma...
    ENRICO
    La calega,
    la veronica, la statice,
    l'anserina, la piombaggine
    con un mazzo di lattuga,
    che mollifica, che asciuga.
    Malva d'Ischia, malva rosa,
    vera polvere di corno.
    DON ANNIBALE
    Io!...
    ENRICO
    Domani a mezzogiorno tutto a prendere verrò.
    (parte adagio adagio e lascia Don Annibale con la
    ricetta in mano)