Giuseppe Taddei in L'elisir d'amore - Gaetano Donizetti ( Udite udite o rustici )

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  • Опубликовано: 7 сен 2024
  • / gaetanodonizetticomposer
    Aria of Dr Dulcamara
    Conductor - Tullio Serafin
    Orchestra - Teatro alla Scala
    Chorus - Teatro alla Scala
    Year - 1958
    LYRICS :
    Scena quarta
    Paesani, che vanno e vengono occupati in vane faccende. Odesi un suono di tromba: escono dalle case le donne con curiosità: vengono quindi gli uomini, ecc. ecc.
    Donne
    Che vuol dire codesta sonata?
    Uomini
    La gran nuova venite a vedere.
    Donne
    Che è stato?
    Uomini
    In carrozza dorata
    è arrivato un signor forestiere.
    Se vedeste che nobil sembiante!
    Che vestito! Che treno brillante!
    Tutti
    Certo, certo egli è un gran personaggio...
    Un barone, un marchese in viaggio...
    Qualche grande che corre la posta...
    Forse un prence... fors'anche di più.
    Osservate... si avvanza... si accosta:
    giù i berretti, i cappelli giù giù.
    Scena quinta
    Il dottore Dulcamara in piedi sopra un carro dorato, avendo in mano carte e bottiglie. Dietro ad esso un servitore, che suona la tromba. Tutti i paesani lo circondano.
    Dulcamara
    Udite, udite, o rustici
    attenti non fiatate.
    Io già suppongo e immagino
    che al par di me sappiate
    ch'io sono quel gran medico,
    dottore enciclopedico
    chiamato Dulcamara,
    la cui virtù preclara
    e i portenti infiniti
    son noti in tutto il mondo... e in altri siti.
    Benefattor degli uomini,
    riparator dei mali,
    in pochi giorni io sgombero
    io spazzo gli spedali,
    e la salute a vendere
    per tutto il mondo io vo.
    Compratela, compratela,
    per poco io ve la do.
    È questo l'odontalgico
    mirabile liquore,
    dei topi e delle cimici
    possente distruttore,
    i cui certificati
    autentici, bollati
    toccar vedere e leggere
    a ciaschedun farò.
    Per questo mio specifico,
    simpatico mirifico,
    un uom, settuagenario
    e valetudinario,
    nonno di dieci bamboli
    ancora diventò.
    Per questo Tocca e sana
    in breve settimana
    più d'un afflitto giovine
    di piangere cessò.
    O voi, matrone rigide,
    ringiovanir bramate?
    Le vostre rughe incomode
    con esso cancellate.
    Volete voi, donzelle,
    ben liscia aver la pelle?
    Voi, giovani galanti,
    per sempre avere amanti?
    Comprate il mio specifico,
    per poco io ve lo do.
    Ei move i paralitici,
    spedisce gli apopletici,
    gli asmatici, gli asfitici,
    gl'isterici, i diabetici,
    guarisce timpanitidi,
    e scrofole e rachitidi,
    e fino il mal di fegato,
    che in moda diventò.
    Comprate il mio specifico,
    per poco io ve lo do.
    L'ho portato per la posta
    da lontano mille miglia
    mi direte: quanto costa?
    quanto vale la bottiglia?
    Cento scudi?... Trenta?... Venti?
    No... nessuno si sgomenti.
    Per provarvi il mio contento
    di sì amico accoglimento,
    io vi voglio, o buona gente,
    uno scudo regalar.
    Coro
    Uno scudo! Veramente?
    Più brav'uom non si può dar.
    Dulcamara
    Ecco qua: così stupendo,
    sì balsamico elisire
    tutta Europa sa ch'io vendo
    niente men di dieci lire:
    ma siccome è pur palese
    ch'io son nato nel paese,
    per tre lire a voi lo cedo,
    sol tre lire a voi richiedo:
    così chiaro è come il sole,
    che a ciascuno, che lo vuole,
    uno scudo bello e netto
    in saccoccia io faccio entrar.
    Ah! di patria il dolce affetto
    gran miracoli può far.
    Coro
    È verissimo: porgete.
    Oh! il brav'uom, dottor, che siete!
    Noi ci abbiam del vostro arrivo
    lungamente a ricordar.

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