Già nel 1974 (chi ha la mia età lo ricorderà) la Germania Ovest si era resa protagonista di comportamento antisportivo. Facendosi sconfiggere dalla ben più debole "sorella" dell'Est riuscì ad evitare un girone di semifinale che includeva il Brasile (non straordinario, ma comunque sempre temibilissimo) ma soprattutto l'Olanda di Cruijff, Rep, Neeskens, Krol... Almeno personalmente, la Nazionale più forte e più bella che abbia mai visto.
@@ninove2663 Jürgen Sparwasser. Solo chi ha una conoscenza superficiale di calcio e geopolitica può sostenere che la Germania Ovest avesse giocato in maniera antisportiva. La partita voleva vincerla, ma Helmut Schön pensava bastasse giocarla sottoritmo (contro una DDR che peraltro sputò i polmoni sul prato) per avere la meglio. Ma gente come Netzer, che era sempre in discussione, quella partita non avrebbe proprio voluto perderla (infatti il suo mondiale finì lì e lo si rivide solo due anni dopo all'Europeo in Jugoslavia).
@@TheItalianAtheist ah sì, ma davvero? Bene... allora vediamo cosa ha scritto, ad esempio, uno dei più famosi giornalisti sportivi italiani, poi seguito da altri meno conosciuti. «[...]non essendo previste semifinali incrociate, sarebbe utile evitare lo “spauracchio” Olanda alla quale, sia pur non ancora certa del primo posto nel suo girone, resta da affrontare la sola modesta Bulgaria, ragion per cui la Germania Ovest, con ambizioni di vittoria finale, avrebbe tutto l’interesse a classificarsi al secondo posto, ma perché ciò avvenga, deve essere sconfitta dai rivali orientali. Schoen conferma per 10 undicesimi lo schieramento dei primi due incontri, con l’unica variante dell’inserimento del centrocampista Heinz Flohe in luogo dell’attaccante Jupp Heynckes [...]. Ancora fuori, viceversa, Gunter Netzer - un po’ perché unico dei selezionati a giocare all’estero, al Real Madrid, e soprattutto perché inviso al “clan” dei bavaresi facente capo al “Kaiser” Franz Beckenbauer - ed, in ogni caso, l’avvio della gara vede la Germania Ovest prendere il comando delle operazioni, ma Grabowski manda incredibilmente a lato un assist di Muller a pochi centimetri dalla linea di porta. Una situazione che si presenta identica sul versante opposto, con Kreische che manda alto dal limite dell’area piccola con tutta la porta spalancata dinanzi a lui … Lo stopper Schwarzenbeck assume un'espressione dispiaciuta dopo l'occasione fallita dall'avversario, e due minuti dopo preferisce calciare in porta da 40 metri anziché servire Heynkes, libero sulla sinistra. Lauck ha un'altra occasione mentre gli occidentali lo stanno bellamente a guardare, ma il tiro termina a fil di palo. Così, le due squadre guadagnano gli spogliatoi per l’intervallo sul punteggio di 0-0 di partenza. Alla ripresa del gioco, la manovra si fa più lenta, malgrado l’incitamento dei 60mila spettatori - in larghissima parte di marca occidentale - che, evidentemente, tengono più al valore della singola sfida che non a calcoli di convenienza, ed a metà ripresa Schien si decide ad inserire Netzer in luogo di Overath, mentre Hottges rileva Schwarzenbeck, e, man mano che il tempo passa, la Germania Est acquista fiducia e confidenza nei propri mezzi sino a che, a 13’ dal termine, giunge l’episodio che decide le sorti del match, sotto forma di un lancio lungo dalla fascia destra che raggiunge Sparwasser al limite dell’area, con l’attaccante del Magdeburgo a portarsi la palla avanti di petto verso destra, così da mettere fuori causa sdia Vogts che Hottges ed avere il tempo di superare Maier in uscita con un tiro che si insacca sotto la traversa. La reazione di parte occidentale si esaurisce in una punizione calciata debolmente da Hoeness e facilmente deviata da Croy [...]. Al triplice fischio, ognuna delle formazioni ha ottenuto ciò che desiderava [...]. Se, come ebbe a dire il futuro Re di Francia, Enrico IV: “Parigi val bene una Messa …”, altrettanto si può affermare che: “Un Mondiale val bene una sconfitta”». Ed ancora, dal "Corriere della Sera": « Germania Ovest-Germania Est, più che una combine, o un biscotto, fu un giocare a perdere, da parte dei primi per non farsi troppo male in seguito». Se ancora non le basta... «Germania Ovest-Germania Est. Probabilmente vi hanno parlato di questa partita come della storica affermazione dei modesti calciatori dell’Est nei confronti dei cugini occidentali, belli, ricchi e famosi. La rete di Jürgen Sparwasser è entrata nella leggenda di questo sport, ma spesso non si ricorda che, lasciando alla DDR il primato nel girone, Beckenbauer e compagni evitano il girone di semifinale con Brasile e Olanda e planano verso la finale di Monaco di Baviera affrontando le più abbordabili Jugoslavia, Svezia e Polonia. Un percorso che, conti alla mano, vale ampiamente la storica sconfitta nel ‘derby’». E concludiamo con un articolo comparso su "Il Mattino": «Storica vittoria della Repubblica Democratica Tedesca ai danni della Germania Ovest durante la prima fase dei Mondiali organizzati proprio dai tedeschi di Bonn, due anni dopo le insanguinate Olimpiadi di Monaco. Davide che batte Golia, i poveri tedeschi dell’Est che vincono contro i colleghi milionari che giocano ad Occidente. E via discorrendo. A decidere il confronto è il gol di Jürgen Sparwasser, un gol che entra di prepotenza nella leggenda dello sport, anche se in pochi si ricordano che quel giorno la squadra di Helmuth Schön fece bene i suoi calcoli e decise di non giocare, in modo tale da favorire gli avversari in campo e di stare alla larga da una vittoria o un pareggio che l’avrebbe irrimediabilmente obbligata a giocare in un girone di ferro con Brasile e Olanda. Fu così che vinsero i “poveri cugini” e che la Germania Ovest finì nel girone di Monaco con le ben più abbordabili Jugoslavia, Svezia e Polonia. Una scelta che, alla fine, si rivelò pagante: la sconfitta, seppure imbarazzante, con la DDR aprì le porte alla finale contro l’Olanda e al titolo iridato!». Ergo, anziché affidarsi al noto proverbio "il bue chiama cornuto l'asino", inizi a studiare: così, forse, fra una cinquantina d'anni, di calcio capirà qualcosa. Di questa disciplina, io le faccio scuola e doposcuola. Geopolitica... ma quale geopolitica? C'era un Mondiale (in casa) in gioco e Schoen, giustamente, se ne fregava altamente della Guerra Fredda, al pari di Beckenbauer e compagni. A loro - ripeto - interessava alzare la coppa, o quanto meno avere la strada in discesa verso la finale. Come in effetti fu. Fra l'altro la Germania Ovest era ben abituata a "trucchetti": si vada a leggere la storia del Mondiale 1954: farsi sconfiggere 8-3 (!) dall'Ungheria per avere un cammino agevole, evitando Brasile e Uruguay, con calciatori, probabilmente, poi dopati in finale. Per concludere, credo che ora le sia chiaro perché Netzer giocò pochissimo in quel Mondiale, e comunque contro la Germania Est subentrò ad un compagno (Overath). Magari un subdolo modo del tecnico per esporlo a magra figura, e dunque escluderlo in seguito dalla formazione, anche se di questo mai potrà esserci una prova. Per quanto, è abbastanza particolare che l'ultimo calcio di punizione fu battuto da Hoeness e non da Netzer, appunto, che era uno specialista. In ogni caso, anche ammesso che il fuoriclasse del Borussia M'gladbach, personalmente, non volesse perdere la gara, un calciatore, da solo, può fare poco. Sa... in questo sport si gioca in undici, ed è difficile vincere quando compagni che si chiamano Vogts, Hoettges, Bonhof lasciano campo libero al buon Sparwasser. Ah già... la geopolitica... ma per favore!
Questo è un biscottino,il BISCOTTONE più grande fu 4 anni prima in Argentina quando i padroni di casa rifilarono 6 goal al Perù sacrificando il Brasile x differenza reti,si vocifero' che addirittura il portiere era di origini Argentine,all'albiceleste servivano 6 reti e 6 furono fatte,x non parlare della vergogna del goal di mano di Maradona nel 1986 lo vide pure mio non morto nel cimitero da già 20 anni,perché quel mondiale si giocava in Messico e entrambe le nazioni sudamericane facevano affari insieme chissà forse di polvere bianca.
Il portiere peruviano, Ramon Quiroga, era davvero argentino. Nato e cresciuto a Rosario, poi venne naturalizzato peruviano. In ogni caso i gol di quella partita sono reperibili RUclips e da quanto si vede il meno colpevole direi che è proprio il portiere.
Il goal di Maradona con la mano fu un clamoroso errore sia dell'arbitro che del guardialinee,semmai scandalosa fu l'esultanza del Pibe, ben sapendo cosa avesse fatto, ironia della sorte,nella stessa partita maradona fece il secondo goal, che ancora adesso è considerato il più bel goal della storia del calcio, anzi non un goal ,ma IL GOAL,per il resto "biscotti" ve ne sono stati e ve ne saranno sempre,più o meno lapalissiani, il trucco è farli con criterio e renderli credibili
Non fu un biscottino, tanto è vero che fu proprio in seguito a questa porcata (una delle tante prodotte dalla Repubblica Federale Tedesca in campo calcistico) che la FIFA impose, dal Mondiale successivo, la contemporaneità delle partite nell'ultimo turno dei gironi. Che si trattò di una porcata se ne resero conto anche i responsabili delle televisioni nazionali, tedesca e austriaca. I primi interruppero il collegamento con Gijon, i secondi proseguirono la trasmissione senza telecronaca.
Si,fu uno scandalo : solo Prohaska in campo era sorpreso del comportamento dei suoi compagni . Mi ricordo la sua faccia incredula. Svezia Danimarca di qualche mondiale fu anche peggiore poiché ci riguardo’ da vicino
Anche Italia Brasile biscotto nell'82? Ma mi faccia il piacere Beha e tutti i sinistrati sempre contro l'Italia in campo sportivo e non . ITALIA Camerun, la carnetina èh lo so voi tifavate x la Russia Beha 😂😂
C'è da precisare che l'Algeria aveva giocato il giorno prima contro il già eliminato Cile vincendo 3-2 dopo essere stata avanti 3-0, e col 3-0 avrebbe passato il turno: ciò non toglie che il vergognoso "biscotto" ci fu........e che anche con la contemporaneità dell'ultima giornata dei gironi il rischio di "combine" non viene del tutto annullato: ne sappiamo qualcosa noi agli Europei 2004.......
Ciao! Hai ragione, la situazione del 1982 è davvero complessa e il contesto è fondamentale. Il "biscotto" tra Germania Ovest e Austria ha lasciato un segno nella storia del calcio, e come hai detto, il rischio di combine è sempre presente, come dimostra quanto accaduto agli Europei del 2004. È importante discutere di questi episodi per garantire che il calcio rimanga uno sport leale e giusto. Grazie per il tuo commento!
Beh dai, da allora l'Algeria ha vinto 5 mondiali, quando si è forti queste cose si equilibrano 🤣🤣🤣🤣🤣 se poi nn avessero beccato due gol dal Cile forse avrebbero vinto anche nel 1982, ma forse anche i loro difensori avevano preso soldi 🤣🤣🤣🤣
@Paolo con il pareggio l’Italia si qualificava e il Camerun sarebbe uscito dal mondiale ma senza sconfitte (nessuno lo avrebbe previsto. Dopo il gol del pareggio del Camerun, lo stesso Camerun al posto di attaccare per cercare la vittoria che l’avrebbe qualificato, si cimentò in una strana melina, senza senso visti i presupposti
Già nel 1974 (chi ha la mia età lo ricorderà) la Germania Ovest si era resa protagonista di comportamento antisportivo. Facendosi sconfiggere dalla ben più debole "sorella" dell'Est riuscì ad evitare un girone di semifinale che includeva il Brasile (non straordinario, ma comunque sempre temibilissimo) ma soprattutto l'Olanda di Cruijff, Rep, Neeskens, Krol... Almeno personalmente, la Nazionale più forte e più bella che abbia mai visto.
Sparwasser
@@aquilacanarina5778 esattamente, il marcatore fu proprio lui.
@@ninove2663 Jürgen Sparwasser.
Solo chi ha una conoscenza superficiale di calcio e geopolitica può sostenere che la Germania Ovest avesse giocato in maniera antisportiva.
La partita voleva vincerla, ma Helmut Schön pensava bastasse giocarla sottoritmo (contro una DDR che peraltro sputò i polmoni sul prato) per avere la meglio. Ma gente come Netzer, che era sempre in discussione, quella partita non avrebbe proprio voluto perderla (infatti il suo mondiale finì lì e lo si rivide solo due anni dopo all'Europeo in Jugoslavia).
@@TheItalianAtheist ah sì, ma davvero? Bene... allora vediamo cosa ha scritto, ad esempio, uno dei più famosi giornalisti sportivi italiani, poi seguito da altri meno conosciuti. «[...]non essendo previste semifinali incrociate, sarebbe utile evitare lo “spauracchio” Olanda alla quale, sia pur non ancora certa del primo posto nel suo girone, resta da affrontare la sola modesta Bulgaria, ragion per cui la Germania Ovest, con ambizioni di vittoria finale, avrebbe tutto l’interesse a classificarsi al secondo posto, ma perché ciò avvenga, deve essere sconfitta dai rivali orientali. Schoen conferma per 10 undicesimi lo schieramento dei primi due incontri, con l’unica variante dell’inserimento del centrocampista Heinz Flohe in luogo dell’attaccante Jupp Heynckes [...]. Ancora fuori, viceversa, Gunter Netzer - un po’ perché unico dei selezionati a giocare all’estero, al Real Madrid, e soprattutto perché inviso al “clan” dei bavaresi facente capo al “Kaiser” Franz Beckenbauer - ed, in ogni caso, l’avvio della gara vede la Germania Ovest prendere il comando delle operazioni, ma Grabowski manda incredibilmente a lato un assist di Muller a pochi centimetri dalla linea di porta. Una situazione che si presenta identica sul versante opposto, con Kreische che manda alto dal limite dell’area piccola con tutta la porta spalancata dinanzi a lui … Lo stopper Schwarzenbeck assume un'espressione dispiaciuta dopo l'occasione fallita dall'avversario, e due minuti dopo preferisce calciare in porta da 40 metri anziché servire Heynkes, libero sulla sinistra. Lauck ha un'altra occasione mentre gli occidentali lo stanno bellamente a guardare, ma il tiro termina a fil di palo. Così, le due squadre guadagnano gli spogliatoi per l’intervallo sul punteggio di 0-0 di partenza. Alla ripresa del gioco, la manovra si fa più lenta, malgrado l’incitamento dei 60mila spettatori - in larghissima parte di marca occidentale - che, evidentemente, tengono più al valore della singola sfida che non a calcoli di convenienza, ed a metà ripresa Schien si decide ad inserire Netzer in luogo di Overath, mentre Hottges rileva Schwarzenbeck, e, man mano che il tempo passa, la Germania Est acquista fiducia e confidenza nei propri mezzi sino a che, a 13’ dal termine, giunge l’episodio che decide le sorti del match, sotto forma di un lancio lungo dalla fascia destra che raggiunge Sparwasser al limite dell’area, con l’attaccante del Magdeburgo a portarsi la palla avanti di petto verso destra, così da mettere fuori causa sdia Vogts che Hottges ed avere il tempo di superare Maier in uscita con un tiro che si insacca sotto la traversa. La reazione di parte occidentale si esaurisce in una punizione calciata debolmente da Hoeness e facilmente deviata da Croy [...]. Al triplice fischio, ognuna delle formazioni ha ottenuto ciò che desiderava [...]. Se, come ebbe a dire il futuro Re di Francia, Enrico IV: “Parigi val bene una Messa …”, altrettanto si può affermare che: “Un Mondiale val bene una sconfitta”».
Ed ancora, dal "Corriere della Sera": « Germania Ovest-Germania Est, più che una combine, o un biscotto, fu un giocare a perdere, da parte dei primi per non farsi troppo male in seguito».
Se ancora non le basta... «Germania Ovest-Germania Est. Probabilmente vi hanno parlato di questa partita come della storica affermazione dei modesti calciatori dell’Est nei confronti dei cugini occidentali, belli, ricchi e famosi. La rete di Jürgen Sparwasser è entrata nella leggenda di questo sport, ma spesso non si ricorda che, lasciando alla DDR il primato nel girone, Beckenbauer e compagni evitano il girone di semifinale con Brasile e Olanda e planano verso la finale di Monaco di Baviera affrontando le più abbordabili Jugoslavia, Svezia e Polonia. Un percorso che, conti alla mano, vale ampiamente la storica sconfitta nel ‘derby’».
E concludiamo con un articolo comparso su "Il Mattino": «Storica vittoria della Repubblica Democratica Tedesca ai danni della Germania Ovest durante la prima fase dei Mondiali organizzati proprio dai tedeschi di Bonn, due anni dopo le insanguinate Olimpiadi di Monaco. Davide che batte Golia, i poveri tedeschi dell’Est che vincono contro i colleghi milionari che giocano ad Occidente. E via discorrendo. A decidere il confronto è il gol di Jürgen Sparwasser, un gol che entra di prepotenza nella leggenda dello sport, anche se in pochi si ricordano che quel giorno la squadra di Helmuth Schön fece bene i suoi calcoli e decise di non giocare, in modo tale da favorire gli avversari in campo e di stare alla larga da una vittoria o un pareggio che l’avrebbe irrimediabilmente obbligata a giocare in un girone di ferro con Brasile e Olanda. Fu così che vinsero i “poveri cugini” e che la Germania Ovest finì nel girone di Monaco con le ben più abbordabili Jugoslavia, Svezia e Polonia. Una scelta che, alla fine, si rivelò pagante: la sconfitta, seppure imbarazzante, con la DDR aprì le porte alla finale contro l’Olanda e al titolo iridato!».
Ergo, anziché affidarsi al noto proverbio "il bue chiama cornuto l'asino", inizi a studiare: così, forse, fra una cinquantina d'anni, di calcio capirà qualcosa. Di questa disciplina, io le faccio scuola e doposcuola. Geopolitica... ma quale geopolitica? C'era un Mondiale (in casa) in gioco e Schoen, giustamente, se ne fregava altamente della Guerra Fredda, al pari di Beckenbauer e compagni. A loro - ripeto - interessava alzare la coppa, o quanto meno avere la strada in discesa verso la finale. Come in effetti fu. Fra l'altro la Germania Ovest era ben abituata a "trucchetti": si vada a leggere la storia del Mondiale 1954: farsi sconfiggere 8-3 (!) dall'Ungheria per avere un cammino agevole, evitando Brasile e Uruguay, con calciatori, probabilmente, poi dopati in finale.
Per concludere, credo che ora le sia chiaro perché Netzer giocò pochissimo in quel Mondiale, e comunque contro la Germania Est subentrò ad un compagno (Overath). Magari un subdolo modo del tecnico per esporlo a magra figura, e dunque escluderlo in seguito dalla formazione, anche se di questo mai potrà esserci una prova. Per quanto, è abbastanza particolare che l'ultimo calcio di punizione fu battuto da Hoeness e non da Netzer, appunto, che era uno specialista. In ogni caso, anche ammesso che il fuoriclasse del Borussia M'gladbach, personalmente, non volesse perdere la gara, un calciatore, da solo, può fare poco. Sa... in questo sport si gioca in undici, ed è difficile vincere quando compagni che si chiamano Vogts, Hoettges, Bonhof lasciano campo libero al buon Sparwasser. Ah già... la geopolitica... ma per favore!
@@ninove2663 ah, beh, l'ha detto il Mattino.
Dopo aver vinto il mondiale ‘54 da dopati e con l’arbitro comprato,questa fu una partita scandalosa
Questo è un biscottino,il BISCOTTONE più grande fu 4 anni prima in Argentina quando i padroni di casa rifilarono 6 goal al Perù sacrificando il Brasile x differenza reti,si vocifero' che addirittura il portiere era di origini Argentine,all'albiceleste servivano 6 reti e 6 furono fatte,x non parlare della vergogna del goal di mano di Maradona nel 1986 lo vide pure mio non morto nel cimitero da già 20 anni,perché quel mondiale si giocava in Messico e entrambe le nazioni sudamericane facevano affari insieme chissà forse di polvere bianca.
Il portiere peruviano, Ramon Quiroga, era davvero argentino. Nato e cresciuto a Rosario, poi venne naturalizzato peruviano. In ogni caso i gol di quella partita sono reperibili RUclips e da quanto si vede il meno colpevole direi che è proprio il portiere.
Il goal di Maradona con la mano fu un clamoroso errore sia dell'arbitro che del guardialinee,semmai scandalosa fu l'esultanza del Pibe, ben sapendo cosa avesse fatto, ironia della sorte,nella stessa partita maradona fece il secondo goal, che ancora adesso è considerato il più bel goal della storia del calcio, anzi non un goal ,ma IL GOAL,per il resto "biscotti" ve ne sono stati e ve ne saranno sempre,più o meno lapalissiani, il trucco è farli con criterio e renderli credibili
No, non era una voce: Ramón Quiroga è di Rosario, in Argentina, ma lui si comportò lealmente. Furono i difensori che si vendettero la partita.
Non fu un biscottino, tanto è vero che fu proprio in seguito a questa porcata (una delle tante prodotte dalla Repubblica Federale Tedesca in campo calcistico) che la FIFA impose, dal Mondiale successivo, la contemporaneità delle partite nell'ultimo turno dei gironi.
Che si trattò di una porcata se ne resero conto anche i responsabili delle televisioni nazionali, tedesca e austriaca. I primi interruppero il collegamento con Gijon, i secondi proseguirono la trasmissione senza telecronaca.
Si,fu uno scandalo : solo Prohaska in campo era sorpreso del comportamento dei suoi compagni . Mi ricordo la sua faccia incredula. Svezia Danimarca di qualche mondiale fu anche peggiore poiché ci riguardo’ da vicino
@@aristidecolombo9610 Era l'Europeo 2004, e uscì proprio il 2-2 che ci mandò a casa
vabbè, quell'europeo lo fecero vincere alla Grecia, la prima vittima della UE. Partite insulse, finte.
Si veda il fondamentale libro di Beha - Chiodi su ben meno noti biscotti nello stesso campionato mondiale
Anche Italia Brasile biscotto nell'82? Ma mi faccia il piacere Beha e tutti i sinistrati sempre contro l'Italia in campo sportivo e non . ITALIA Camerun, la carnetina èh lo so voi tifavate x la Russia Beha 😂😂
Occorreva eliminarle entrambe per antisportivita.L Algeria fu scippata ingiustamente.
Caro fantacoach .....puoi preparare una serie di biscottoni e biscottini...cerca di non far scendere il latte alle ginocchia pero
C'è da precisare che l'Algeria aveva giocato il giorno prima contro il già eliminato Cile vincendo 3-2 dopo essere stata avanti 3-0, e col 3-0 avrebbe passato il turno: ciò non toglie che il vergognoso "biscotto" ci fu........e che anche con la contemporaneità dell'ultima giornata dei gironi il rischio di "combine" non viene del tutto annullato: ne sappiamo qualcosa noi agli Europei 2004.......
Ciao! Hai ragione, la situazione del 1982 è davvero complessa e il contesto è fondamentale. Il "biscotto" tra Germania Ovest e Austria ha lasciato un segno nella storia del calcio, e come hai detto, il rischio di combine è sempre presente, come dimostra quanto accaduto agli Europei del 2004. È importante discutere di questi episodi per garantire che il calcio rimanga uno sport leale e giusto. Grazie per il tuo commento!
@@fantacoachfmPerché non avete ancora dedicato un video a Maradona?
@@gianluigimaiorano6968 ti riferisci ad un video che parli del goal con fallo di mano oppure intendi un video alla carriera?
@fantacoachfm Al gol del secolo, oppure al valore extra calcistico della mano di Dio.
@@fantacoachfm Sì ma quanto successo nel 2004 non è qualcosa che si possa prevenire col regolamento, mentre il biscotto dell'82 sì.
Beh dai, da allora l'Algeria ha vinto 5 mondiali, quando si è forti queste cose si equilibrano 🤣🤣🤣🤣🤣 se poi nn avessero beccato due gol dal Cile forse avrebbero vinto anche nel 1982, ma forse anche i loro difensori avevano preso soldi 🤣🤣🤣🤣
ma cosa dovevano fare, rischiare di essere eliminate?
E' il biscottone di Camerun Italia lo dimenticate io no
Quindi il Camerun si è fatto un biscotto per autoeliminarsi?
@Paolo-uo4dr ma che se ne fotteva il Camerun gli diedero i soldi sveglia che dormi all impiedi
Quella fu una combine, non un biscotto.
@Paolo con il pareggio l’Italia si qualificava e il Camerun sarebbe uscito dal mondiale ma senza sconfitte (nessuno lo avrebbe previsto. Dopo il gol del pareggio del Camerun, lo stesso Camerun al posto di attaccare per cercare la vittoria che l’avrebbe qualificato, si cimentò in una strana melina, senza senso visti i presupposti