Una domanda? Come funziona l'assorbimento nella retina dei farmaci ANTIVEG cioè le iniezioni intravetriali per la maculopatia esudativa che vengono fatte nel vitreo poi dovrebbero raggiungere la macula e attaccarsi, grazie mille!
Grazie per la domanda, e scusa il ritardo nel rispondere. il punto è che i farmaci anti VEGF, come aflibercept e ranibizumab, si legano alla proteina VEGF, il fattore di crescita vascolare endoteliale che ha la funzione di promuovere l’angiogenesi ed è in grado di stimolare le cellule endoteliali e aumentare la permeabilità vasale; il complesso farmaco- VEGF non consente il legame con i recettori per il VEGF e non si attiva l'angiogenesi. In generale i farmaci anti VEGF per le formulazioni intravitreali hanno un buon assorbimento ed un'emivita nel vitro di circa 10 gg per questo sono necessarie iniezioni ripetute frequentemente nel tempo. Spero di essere stata chiara anche se l'argomento è vasto e da approfondire. a presto :)
Grazie, Hai ragione mi sono accorta di aver dimenticato la via transdermica, vedrò di parlarne nella prossima puntata; della topica ne ho parlato sulla cute e mucose. Per blocco del fascio nervoso intendi in che modo e con quale via di somministrazione si può ottenere ?
@@noemimessina9756 allora la topica mi è sfuggita... Si, mi chiedevo se il blocco del fascio possa ricadere nelle categorie elencate o se faccia parte di una categoria a sé
@@phantom0982 si, ad esempio il rocuronio che un bloccante neuromuscolare di origine curarica viene somministrato per via endovenosa durante gli interventi chirurgici per rilassare la muscolatura. l'argomento è da approfondire, grazie per lo spunto. Se hai altre domande sono a disposizione
Ottima sintesi.....complimenti
Ottima spiegazione! Grazie mille, Bravissima Dott. Noemi!
Una domanda? Come funziona l'assorbimento nella retina dei farmaci ANTIVEG cioè le iniezioni intravetriali per la maculopatia esudativa che vengono fatte nel vitreo poi dovrebbero raggiungere la macula e attaccarsi, grazie mille!
Grazie per la domanda, e scusa il ritardo nel rispondere. il punto è che i farmaci anti VEGF, come aflibercept e ranibizumab, si legano alla proteina VEGF, il fattore di crescita vascolare endoteliale che ha la funzione di promuovere l’angiogenesi ed è in grado di stimolare le cellule endoteliali e aumentare la permeabilità vasale; il complesso farmaco- VEGF non consente il legame con i recettori per il VEGF e non si attiva l'angiogenesi. In generale i farmaci anti VEGF per le formulazioni intravitreali hanno un buon assorbimento ed un'emivita nel vitro di circa 10 gg per questo sono necessarie iniezioni ripetute frequentemente nel tempo. Spero di essere stata chiara anche se l'argomento è vasto e da approfondire.
a presto :)
I blocchi del fascio nervoso in quale rientrano? Se non sbaglio manca anche la topica e la transdermica.
Grazie, Hai ragione mi sono accorta di aver dimenticato la via transdermica, vedrò di parlarne nella prossima puntata; della topica ne ho parlato sulla cute e mucose.
Per blocco del fascio nervoso intendi in che modo e con quale via di somministrazione si può ottenere ?
@@noemimessina9756 allora la topica mi è sfuggita... Si, mi chiedevo se il blocco del fascio possa ricadere nelle categorie elencate o se faccia parte di una categoria a sé
@@phantom0982 si, ad esempio il rocuronio che un bloccante neuromuscolare di origine curarica viene somministrato per via endovenosa durante gli interventi chirurgici per rilassare la muscolatura. l'argomento è da approfondire, grazie per lo spunto. Se hai altre domande sono a disposizione
Mio commento tattico