Io non capisco come abbiano potuto far interloquire "alla pari" la Dandini (che a me è sempre stata simpatica come conduttrice di programmi satirici) con uno come Montanelli. Sulla faccenda del razzismo dice due banalità politicamente corrette, da conformista di sinistra...chissà che imbarazzo per Montanelli...mah...
Quello che dice la Dandini, specie nel video precedente, è però utile per capire come ragionano 'quelli di sinistra' come lei. Parte subito infatti con una improvabile analogia con gli Stati Uniti. Perché? Perché nella mentalità comunista gli stessi fondamentali problemi vanno cercati in tutto il mondo, e laddove non ve ne siano essi andranno inventati o provocati. Ovvero: se esistono società occidentali affette da razzismo, anche l'Italia deve essere o diventare razzista per forza.
+Piero della Francesca in realtà di razzismo in Italia se ne respira ovunque, ahimè, anche tre i propri cari. il fatto di essere un popolo meticcio non esclude il razzismo, anzi. soprattutto al sud, nero significa mendicante e immigrato, al nord clandestino. vedo ovunque invidia atroce per quelle famiglie straniere che si sono ben ambientate e hanno progredito economicamente. il razzismo c'è anche se non lo si viene urlato ai quattro venti. sembra una minoranza, spero non sia una maggioranza, anche se ci credo poco.
Anche Galileo faceva discutere il conformista Simplicio, che diceva solo banalità, alla pari con l'illuminato Salviati. Evidentemente il confronto fra i due ha un effetto più formativo-educativo sul pubblico, e paradossalmente la presenza irritante del primo aiuta ad apprezzare le tesi del secondo, che ne escono valorizzate anziché svilite.
Credere che in Italia non vi siano fenomeni di razzismo e una sorta di clima implicito di razzismo è disonesto intellettualmente. La grande capacità di alcuni di essere progressisti e accoglienti con un' altra etnia non esclude che il razzismo non vi sia negli altri. Qui Montanelli probabilmente non possedeva quelle conoscenze delle periferie e della classe media necessarie per valutare. Oggi tra l'altro le cose sono ulteriormente cambiate, Montanelli parlava dell' Italia degli anni '90, dopo 25 anni l Italia e il mondo sono cambiati ulteriormente. Quindi è probabile che la sua idea se potesse essere ancora con noi cambierebbe di conseguenza. Contestualizziamo porca paletta.
poi il politicamente corretto non penso esistesse nel 1995, questa indottrinamento datovi da i vari Trump, 5stelle, Salvini vi rendono cechi. Ciò che è progressista è buonista automaticamente. Sei tu che dici quattro banalità da DF.
Che bello! Sentire il Grande Montanelli si impara sempre molte, tante cose.
analisi storica sempre perfetta; il nocciolo di molte questioni del nostro Paese!!!!!
quella del barbiere Pasquale Esposito e' una perla...
Indro montanelli il migliore. Numero uno
Io non capisco come abbiano potuto far interloquire "alla pari" la Dandini (che a me è sempre stata simpatica come conduttrice di programmi satirici) con uno come Montanelli. Sulla faccenda del razzismo dice due banalità politicamente corrette, da conformista di sinistra...chissà che imbarazzo per Montanelli...mah...
Quello che dice la Dandini, specie nel video precedente, è però utile per capire come ragionano 'quelli di sinistra' come lei. Parte subito infatti con una improvabile analogia con gli Stati Uniti. Perché? Perché nella mentalità comunista gli stessi fondamentali problemi vanno cercati in tutto il mondo, e laddove non ve ne siano essi andranno inventati o provocati. Ovvero: se esistono società occidentali affette da razzismo, anche l'Italia deve essere o diventare razzista per forza.
+Piero della Francesca in realtà di razzismo in Italia se ne respira ovunque, ahimè, anche tre i propri cari. il fatto di essere un popolo meticcio non esclude il razzismo, anzi. soprattutto al sud, nero significa mendicante e immigrato, al nord clandestino. vedo ovunque invidia atroce per quelle famiglie straniere che si sono ben ambientate e hanno progredito economicamente. il razzismo c'è anche se non lo si viene urlato ai quattro venti. sembra una minoranza, spero non sia una maggioranza, anche se ci credo poco.
Anche Galileo faceva discutere il conformista Simplicio, che diceva solo banalità, alla pari con l'illuminato Salviati. Evidentemente il confronto fra i due ha un effetto più formativo-educativo sul pubblico, e paradossalmente la presenza irritante del primo aiuta ad apprezzare le tesi del secondo, che ne escono valorizzate anziché svilite.
Credere che in Italia non vi siano fenomeni di razzismo e una sorta di clima implicito di razzismo è disonesto intellettualmente. La grande capacità di alcuni di essere progressisti e accoglienti con un' altra etnia non esclude che il razzismo non vi sia negli altri. Qui Montanelli probabilmente non possedeva quelle conoscenze delle periferie e della classe media necessarie per valutare. Oggi tra l'altro le cose sono ulteriormente cambiate, Montanelli parlava dell' Italia degli anni '90, dopo 25 anni l Italia e il mondo sono cambiati ulteriormente. Quindi è probabile che la sua idea se potesse essere ancora con noi cambierebbe di conseguenza. Contestualizziamo porca paletta.
poi il politicamente corretto non penso esistesse nel 1995, questa indottrinamento datovi da i vari Trump, 5stelle, Salvini vi rendono cechi. Ciò che è progressista è buonista automaticamente. Sei tu che dici quattro banalità da DF.
Churchill che beve champagne 😂
analisi politiche molto lucide e condivisibili ma la parte sociologica sente il peso dei tempi e di un vissuto molto lontano da noi
la Dandini, una comparsa di fronte a due colossi....
invece lei, sicuramente ha la caratura per sindacare la presenza della Dandini. Montanelli le riderebbe in faccia.
Al minuto 6:20 sulla lavagnetta: “preferirei di no” cit. da Bartleby lo scrivano di Herman Melville 😂👍🏻👍🏻👍🏻
Non trovarsi d'accordo con la Dandini e' un titolo di merito ulteriore per Montanelli
chissà cosa ne penserebbe oggi Montanelli del razzismo in Italia.
Le stesse cose di allora, solo che verrebbe etichettato come un intollerante predicatore di odio dai vari Gad Lerner, Roberto Saviano ecc.
Dandini taci che è meglio