Storia notevole, come al solito ci vuole coraggio, ma ci vuole anche attenzione: innovare si, ma senza stravolgere... Sei davvero bravo e comunicativo, sto divorando i tuoi video e mi piacerebbe partecipare a un tuo corso, ma sono lontanuccio... (Napoli). Complimenti, iscritto!
Che bel video fantasticooo! E grazie per aver raccontato questa storia dei miei luoghi ❤ Come dici tu sembra un film che ha ispirato la storia ed invece qua è il contrario 😍
@@SensiInMovimento rieccomi a riguardare questo bellissimo video, bello quanto la storia che racconta! 😀 Una domanda, in che senso in particolare il Barolo prodotto nel secolo che precede cio che succede dopo, non si riusciva a bere? Cattivo? Forte? O cosa? Ciaooo e grazie per il tuo lavoro sempre ottimo!
Sai che bello che sarebbe una serie di video uno per ogni zona vitivinicola italiana con spiegazioni delle caratteristiche dei vini che producono ? Oppure una seconda serie sulle differenze di resa al variare delle zone a parità di uvaggio ? (che ne so, i pinot coltivati in Trentino rispetto alla Sicilia, i vari nebbiolo...). Partirei (per interesse personale 😁) sul nebbiolo delle Alpi, quello che lì viene chiamato Chiavennasca. Grazie del canale, stupendo !
13 anni fa, avevo intuito che le prospettive future dell´Italia potevano non essere delle migliori per via della crisi. Decisi che dovevo cambiare vita e forse importare vini italiani all´estero poteva essere una possibilitá non troppo impegnativa (= niente di piu´ sbagliato, ma da qualche parte bisognava pur partire). Cosí sondai il mercato vinicolo da 2 viticoltori, uno di questi era Elio Altare. L´unica cosa che conoscevo del vino era il colore, all´epoca neanche mi piaceva, ero quasi astemio...non sapevo che avevo davanti a me un professionista, un grande e umile uomo come Altare. Lui, la sua passione ci portò nella scelta dell´importazione. Con gli occhi umidi raccontava il rapporto col padre, questi dettagli lasciamoli privati. Quello che mi stupì di Altare, furono i suoi diari, annotava tutto di ogni singola annata, dal tempo meteorologico a quello di affinazione, proprio tutto, ogni singolo dettaglio. L´analisi, il confronto dei dati, l´esperienza lo portarono in alto, in una parola divenne un professionista. Nelle langhe, i giovani tagliavano gli alberi da frutta per piantare vigne...altro sacrilegio. Merita un video anche la speciale fermentazione di Altare, nominata forse con ironia nelle università agrarie mentre invece ci sarebbe da valutare e apprezzare l´innovazione di chi, controcorrente ha saputo imporsi del mercato. In quella Fiat 500, forse Altare non era solo...forse c´era anche un certo Angelo dal cognome molto popolare :)
@@SensiInMovimento Si, esattamente, con un doppio intento, quello della crescita personale e quello di aiutare (nel mio piccolo) l´economia italiana. Purtroppo i vini di alta categoria sono riservati a una piccola nicchia, inaccessibili alla classe media. La singola bottiglia magari la comprano ma ricevere ordini frequenti di alto livello non é da tutti. Mi permetto un esempio. sarebbe bello vendere auto lussuose sportive da 300 km/h, la maggioranza del mercato richiede auto piu´ economiche... La bella storia é quella di Elio Altare...dei suoi tempi di fermentazione drasticamente accorciati...questa info merita un bel video. Grazie dei tuoi video, trasmettono competenza e conoscenza...inoltre, aspetto da non sottovalutare, aprono molte porte, nuove proposte lavorative, eventi, etc..
Mi sono ricommosso, dopo essermi commosso la prina volta a vedere il film a tel aviv, dove vivo, proiettato grazie all'istituto italiano di cultura 4 o 5 anni fa.
Che bella storia....pensate se questi giovani fossero stati in politica che innovazione che ricerca del nuovo che salto di qualità il nostro paese avrebbe fatto ....detto questo il vino contribuisce a far sembrare il nostro paese meno peggio di quello che sembra.....
Complimenti ti ascolto sempre molto volentieri. Sono un amante del vino e capirne la storia ed i processi di produzione e' affascinante. Brunello e Barolo i migliori vini italiani in assoluto.. tuttavia se ti capita potresti fare un video sul Montepulciano d'Abruzzo che amo particolarmente ci sono delle cantine che possono benissimo concorrere al pari di molte piu blasonate, ma e' sempre stato associato a vino medio bassa categoria. Il che non e' assolutamente piu cosi, e fanno fatica a fare la giusta promozione.. Un caro saluto da Roma!!
Buongiorno, volevo chiedere se è vero che il barolo del 1964 ha avuto un successo enorme, se è così era prodotto prima dell'innovazione dei barolo boss. Grazie. Spiegazioni troppo interessanti.
Grazie mille per i complimenti! Quella del 64 Era senz'altro un'ottima annata, a prescindere dai produttori. I Barolo boys hanno creato uno spartiacque, ma prima c'era comunque qualcuno che lavorava bene, senz'altro la minoranza. Prosit
La ricerca e l'Incoscienza della stessa. porta ad avere risultati incredibili e rivoluzionare la storia, qualunque sia. Ma come la vedo in questo periodo di stupidità "cefaloide", la gente si è dimenticata di quello che è e rimane la scoperta e la vera scienza della ragione. Ci siamo assuefatti al sistema e distrutto la nostra genialità. La colpa è solo nostra e della incapacità di vedere da lontano, come i protagonisti di queste storie, Dal Barolo, al Barbaresco, al Brunello .... fino ai più grandi vini nati tutti nel dopo guerra. Ma la cosa la si può legge in tutto quello che fece grande il Bel Paese
io sono un appassionato della questione, ho provato varie versioni di entrambi, in vari periodi di invecchiamento. Il discorso, a mio parere è trattare o meno il vino non come alimento ma come prodotto di eccellenza. il vino quando è fatto inseguendo la qualità è sempre buono, quando viene fatto pensando alla logica "fontane che danno vino quant'abbondanza c'è" beh diventa un alimento. Si potrebbero aprire dei discorsi anche etici in merito allo spreco che si fa inseguendo la qualità. però l'eccellenza in langa ha significato soldi ai poveri , questo è fattuale. Un discorso che da romano mi tocca particolarmente con il bianco di frascati (il miglior bianco poverello del mondo) dove peraltro si potrebbe legare la qualità nientemeno che a Roma (roba che bordeaux , borgogna e langa scansateve) . Mi sento di dire che prima o dopo una questione simile riguarderà il glera. Grazie dei video sempre.
Purtroppo dalla Francia oltre all uso della barrique importarono anche l utilizzo di tecniche non proprio ortodosse come rotomacerazione, osmosi inversa, aggiunta di enzimi, polverine aromatizzanti, gomma arabica, microssigenazione e tagli con uve extradisciplinare. La cosa positiva fu che il grande successo dei loro vini attirò l attenzione del mercato anche su quei produttori fedeli alla tradizione come Bartolo Mascarello la cui figlia oggi può permettersi di vendere una bottiglia che il padre vendeva a 50 mila lire a 300 e passa euro. Che dire, non tutti i mali vengono per nuocere (ai produttori, ai consumatori invece si).
@@giovanniforlini Domanda che mi obbliga a chiederti da quanto tempo sei nel mondo del vino. Ho scritto un pezzo di storia del vino italiano, periodo che va circa dai primi anni 90 fino a alla prima decade del nuovo secolo. Informati, chiedi a persone competenti e ti diranno delle conseguenze infauste, anche se remunerative, di aver voluto compiacere i critici americani appiattendo stilisticamente la produzione. Ovviamente il buon Maurizio ha degli obblighi di neutralità imposti dal suo personaggio social, solo per questo non ha detto la sua a riguardo.
Poi invece c'è una razza in via di estinzione, persone per le quali avere un'opinione e meglio della verità. Gente che crede di aver cambiato il mondo. Pensavano di essere rivoluzionari, invece sono cresciuti e sono diventati lacchè aziendali, ideologi politici, genitori divorziati. Eheh.
Tutto giusto, peró a mio parere i Barolo fatti in botte grande sono molto più buoni di quelli passati in barrique😅 il merito dei Barolo boys, questo va detto, è stato far conoscere il Barolo nel mondo
Molto interessante ma ci sono alcune inesattezze ma anche alcune falsità grosse come una vecchia e sana botte da cantina. Punto primo: per quanto sia oramai noto che lo scandalo del metanolo sia stato uno dei fattori principali che ha spinto il vino italiano, e in particolare quello piemontese, a una produzione di qualità, il vino buono e i produttori che la qualità la praticavano esistevano già da molto tempo nelle Langhe e il Barolo era già un gran vio, conosciuto e apprezzato da lungo tempo. Punto secondo: molto ingegnoso paragonare le barrique nuove e belle con le foto a colori e le botti tradizionali da cantina con vecchie foto in bianco e nero di magazzini disordinati e sporchi. La realtà è ben altra, le cantine di qualità sono pulite come laboratori, le botti centenarie sono splendidi oggetti quasi d'arte e fanno benissimo il loro lavoro. Punto terzo: la qualità del vino si fa soprattutto in vigna. Le barrique non fanno parte della nostra cultura e il Barolo barricato può anche essere gradevole ma non è più Barolo. E il fenomeno "di moda" ha anche generato degli abomini come i barricatori da alimentare a trucioli di legno diversi a seconda del retrogusto da voler donare alla propria produzione. Quindi se è vero che anche se il lavoro dei Barolo Boys (e io Elio Altare l'ho anche conosciuto in una epica serata al castello di Novello) ha sicuramente contribuito a far conoscere il Barolo negli Stati Uniti, non si può proprio dire che è cominciato tutto lì. Poi si può aprire una discussione infinita su come definire la denominazione della produzione in confronto a un mondo dove molti vini vengono identificati con la cru e sono assemblati con vitigni diversi, ma quello è un altro discorso. In sostanza: sostenere che si debba tutta la fortuna del Barolo ai Barolo Boys è un falso storico e definire le barrique come la svolta che ha fatto diventare il Barolo un vino buono una bestemmia. Che non vuol dire che bisogna rifiutarne a priori l'utilizzo: ogni produttore ha il diritto di definire il proprio prodotto, però deve avere il coraggio di chiamarlo con un nome diverso perché è un prodotto diverso. E sarà poi il mercato a decidere quale sia il livello qualitativo del prodotto.
Non ho mai sostenuto..."In sostanza: sostenere che si debba tutta la fortuna del Barolo ai Barolo Boys è un falso storico e definire le barrique come la svolta che ha fatto diventare il Barolo un vino buono una bestemmia." Si auspica una seconda visione del video. Sostengo, perche è realta storica, che qs movimento abbia aperto mercati (a tutte le Langhe e non solo) allora sconosciuti e inimmaginabili, come sostengo che il Barolo possa invecchiare (da disciplinare) nella botte ritenuta piu idonea dal Produttore (e io adoro Bartolo Mascarello...). Provo a fare divulgazione, provo a raccontare i fatti dopo essermi attentamente documentato e quindi, per definizione, non mi schiero. E quando lo faccio, lo preciso. 😉🍷PROSIT!
Immagino quindi che questa rivoluzione (con il suo successo) abbia poi influenzato negli anni a seguire anche i produttori extra Langhe: Bramaterra, Gattinara, Lessona, Valtellina, ecc...
Si, senza dubbio. Poi alcuni dei Barolo Boy sono tornati sui loro passi, non usano più solo ed esclusivamente barrique, come negli anni 90, però al di la del tipo di botte...i nuovi metodi per perseguire la qualità (prima ignoti), oggi sono perseguiti da tutti. Prosit!
Il bello delle stelle comete!! Un’altra storia bella langarola è quella di collisioni. Un evento agricoltura le di spessore internazionale. Tuto nasce con una visione geniale, in seguito diventa commerciale e poi muore nell’indifferenza. Quando si passa dai 1000 appassionati a 10.000 consumatori. Tutto si trasforma nel prezzo del biglietto. Caposala si infuriò con i langaroli quando prepararono un palco inadeguato. Poi si scusò per la bellezza del territorio e dei suoi deliziosi vini. Viva le Langhe!!
io continuo a preferire produttori come Accomasso, Rinaldi, Canonica, Roddolo e Mascarello... che fanno vini più genuini e meno tecnici. mia opinione personale. grazie, ciao!
Ciao, hai di fatto citato dei "tradizionalisti", quindi vini più schietti, se vogliamo anche un po' più difficili. Come dici giustamente tu, questione di gusti. PROSIT!
😂 ke botti vecchie di castagno polverose da 12000 litri sono un problema solo per chi non sa cosa sta bevendo. Per chi capisce qualcosa vanno benissimo
Ma Baroli '' ckassici '' anni 59 e 64, erano considerati validissimi... senza nessun complesso... Lo chiamavano re del vino e vino del re, era il vino di casa Savoia... Non era all'altezza della sua fama?
Per me. Che non capisco nulla, il vino piemontese è grandissimo nelle declinazioni del Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Dolcetto. Ma i toscani della zona Bolgheri al mio palato sono irraggiungibili.
Sempre un piacere ascoltarti
Grazieeee 💕
Che meraviglia… grazie per tutto questo ❤
Grazieeee 😉 PROSIT
Bellissimo..ancora più bello per chi (come me) ama il Barolo..❤️❤️
È sempre grande la storia che sta dietro a un grande vino!! E il barolo ne è l’emblema.. bella spiegazione! Prosit
Vero, Massimo...grazie mille! PROSIT!
Video molto interessante, grazie Maurizio
complimenti bei video ,purtroppo sono vini che si possono solo sognare
Eccolo Maurizio che insegna la Storia. Grande!
Ahahahah! solo quella vinicola, per carità...;-) PROSIT!
Bellissimo!
Grazieee!!!
Storia notevole, come al solito ci vuole coraggio, ma ci vuole anche attenzione: innovare si, ma senza stravolgere... Sei davvero bravo e comunicativo, sto divorando i tuoi video e mi piacerebbe partecipare a un tuo corso, ma sono lontanuccio... (Napoli). Complimenti, iscritto!
Grazie davvero! Appena scendo a Napoli per un corso sarai informato...PROSIT
Che bel video fantasticooo! E grazie per aver raccontato questa storia dei miei luoghi ❤
Come dici tu sembra un film che ha ispirato la storia ed invece qua è il contrario 😍
Grazieeee 😁 PROSIT
@@SensiInMovimento rieccomi a riguardare questo bellissimo video, bello quanto la storia che racconta! 😀
Una domanda, in che senso in particolare il Barolo prodotto nel secolo che precede cio che succede dopo, non si riusciva a bere?
Cattivo? Forte? O cosa?
Ciaooo e grazie per il tuo lavoro sempre ottimo!
Grazieee! Si narra che il Barolo fosse addirittura un vino dolce nell'Ottocento.... Questo riportano le cronache. Prosit!
@@SensiInMovimento tan bon che pare un marsala
Bella storia.. Viva il Barolo e le langhe!
GRAZIE MILLE!!! PROSIT
Grazie!!!!
Sai che bello che sarebbe una serie di video uno per ogni zona vitivinicola italiana con spiegazioni delle caratteristiche dei vini che producono ? Oppure una seconda serie sulle differenze di resa al variare delle zone a parità di uvaggio ? (che ne so, i pinot coltivati in Trentino rispetto alla Sicilia, i vari nebbiolo...). Partirei (per interesse personale 😁) sul nebbiolo delle Alpi, quello che lì viene chiamato Chiavennasca. Grazie del canale, stupendo !
Grazie Alberto, sono degli ottimi spunti Ne terrò conto prosit!
13 anni fa, avevo intuito che le prospettive future dell´Italia potevano non essere delle migliori per via della crisi.
Decisi che dovevo cambiare vita e forse importare vini italiani all´estero poteva essere una possibilitá non troppo impegnativa (= niente di piu´ sbagliato, ma da qualche parte bisognava pur partire). Cosí sondai il mercato vinicolo da 2 viticoltori, uno di questi era Elio Altare.
L´unica cosa che conoscevo del vino era il colore, all´epoca neanche mi piaceva, ero quasi astemio...non sapevo che avevo davanti a me un professionista, un grande e umile uomo come Altare.
Lui, la sua passione ci portò nella scelta dell´importazione.
Con gli occhi umidi raccontava il rapporto col padre, questi dettagli lasciamoli privati.
Quello che mi stupì di Altare, furono i suoi diari, annotava tutto di ogni singola annata, dal tempo meteorologico a quello di affinazione, proprio tutto, ogni singolo dettaglio.
L´analisi, il confronto dei dati, l´esperienza lo portarono in alto, in una parola divenne un professionista.
Nelle langhe, i giovani tagliavano gli alberi da frutta per piantare vigne...altro sacrilegio.
Merita un video anche la speciale fermentazione di Altare, nominata forse con ironia nelle università agrarie mentre invece ci sarebbe da valutare e apprezzare l´innovazione di chi, controcorrente ha saputo imporsi del mercato.
In quella Fiat 500, forse Altare non era solo...forse c´era anche un certo Angelo dal cognome molto popolare :)
Bella storia, ma com'è finita? Vivi all'estero importando vini italiani?
@@SensiInMovimento Si, esattamente, con un doppio intento, quello della crescita personale e quello di aiutare (nel mio piccolo) l´economia italiana.
Purtroppo i vini di alta categoria sono riservati a una piccola nicchia, inaccessibili alla classe media. La singola bottiglia magari la comprano ma ricevere ordini frequenti di alto livello non é da tutti. Mi permetto un esempio. sarebbe bello vendere auto lussuose sportive da 300 km/h, la maggioranza del mercato richiede auto piu´ economiche...
La bella storia é quella di Elio Altare...dei suoi tempi di fermentazione drasticamente accorciati...questa info merita un bel video.
Grazie dei tuoi video, trasmettono competenza e conoscenza...inoltre, aspetto da non sottovalutare, aprono molte porte, nuove proposte lavorative, eventi, etc..
Bel video, bravissimo! A quando uno sul "barolo" di noi cugini del Roero?, da queste parti tutti ci teniamo a farci apprezzare. Ahahahah!
Vini straordinari, non c'è dubbio...un po alla volta li faccio tutti!! PROSIT! (e grazie davvero per i complimenti...!)
Mi sono ricommosso, dopo essermi commosso la prina volta a vedere il film a tel aviv, dove vivo, proiettato grazie all'istituto italiano di cultura 4 o 5 anni fa.
Bravo!
Grazie mille Stefano, condividi se puoi! ;-) PROSIT!
Che bella storia....pensate se questi giovani fossero stati in politica che innovazione che ricerca del nuovo che salto di qualità il nostro paese avrebbe fatto ....detto questo il vino contribuisce a far sembrare il nostro paese meno peggio di quello che sembra.....
Complimenti ti ascolto sempre molto volentieri. Sono un amante del vino e capirne la storia ed i processi di produzione e' affascinante. Brunello e Barolo i migliori vini italiani in assoluto.. tuttavia se ti capita potresti fare un video sul Montepulciano d'Abruzzo che amo particolarmente ci sono delle cantine che possono benissimo concorrere al pari di molte piu blasonate, ma e' sempre stato associato a vino medio bassa categoria. Il che non e' assolutamente piu cosi, e fanno fatica a fare la giusta promozione.. Un caro saluto da Roma!!
concordo sul valore del montepulciano, potrebbe essere un'idea per un prox video o magari su un produttore mito tipo PEPE...🍾PROSIT!
Video interessantissimo , grazie!
Grazie Davide, come sempre!
Il Barolo del 64 era già un mito ben prima del periodo temporale descritto
Buongiorno, volevo chiedere se è vero che il barolo del 1964 ha avuto un successo enorme, se è così era prodotto prima dell'innovazione dei barolo boss.
Grazie.
Spiegazioni troppo interessanti.
Grazie mille per i complimenti! Quella del 64 Era senz'altro un'ottima annata, a prescindere dai produttori. I Barolo boys hanno creato uno spartiacque, ma prima c'era comunque qualcuno che lavorava bene, senz'altro la minoranza. Prosit
La ricerca e l'Incoscienza della stessa. porta ad avere risultati incredibili e rivoluzionare la storia, qualunque sia. Ma come la vedo in questo periodo di stupidità "cefaloide", la gente si è dimenticata di quello che è e rimane la scoperta e la vera scienza della ragione. Ci siamo assuefatti al sistema e distrutto la nostra genialità. La colpa è solo nostra e della incapacità di vedere da lontano, come i protagonisti di queste storie, Dal Barolo, al Barbaresco, al Brunello .... fino ai più grandi vini nati tutti nel dopo guerra. Ma la cosa la si può legge in tutto quello che fece grande il Bel Paese
io sono un appassionato della questione, ho provato varie versioni di entrambi, in vari periodi di invecchiamento. Il discorso, a mio parere è trattare o meno il vino non come alimento ma come prodotto di eccellenza. il vino quando è fatto inseguendo la qualità è sempre buono, quando viene fatto pensando alla logica "fontane che danno vino quant'abbondanza c'è" beh diventa un alimento. Si potrebbero aprire dei discorsi anche etici in merito allo spreco che si fa inseguendo la qualità. però l'eccellenza in langa ha significato soldi ai poveri , questo è fattuale. Un discorso che da romano mi tocca particolarmente con il bianco di frascati (il miglior bianco poverello del mondo) dove peraltro si potrebbe legare la qualità nientemeno che a Roma (roba che bordeaux , borgogna e langa scansateve) . Mi sento di dire che prima o dopo una questione simile riguarderà il glera. Grazie dei video sempre.
Concordo su tutto! Grazie a te della riflessione e dei complimenti. PROSIT!
Punto di vista molto interessante 💪👌👍
Purtroppo dalla Francia oltre all uso della barrique importarono anche l utilizzo di tecniche non proprio ortodosse come rotomacerazione, osmosi inversa, aggiunta di enzimi, polverine aromatizzanti, gomma arabica, microssigenazione e tagli con uve extradisciplinare. La cosa positiva fu che il grande successo dei loro vini attirò l attenzione del mercato anche su quei produttori fedeli alla tradizione come Bartolo Mascarello la cui figlia oggi può permettersi di vendere una bottiglia che il padre vendeva a 50 mila lire a 300 e passa euro. Che dire, non tutti i mali vengono per nuocere (ai produttori, ai consumatori invece si).
Sei in grado di dimostrare quanto dici?
@@giovanniforlini Domanda che mi obbliga a chiederti da quanto tempo sei nel mondo del vino. Ho scritto un pezzo di storia del vino italiano, periodo che va circa dai primi anni 90 fino a alla prima decade del nuovo secolo. Informati, chiedi a persone competenti e ti diranno delle conseguenze infauste, anche se remunerative, di aver voluto compiacere i critici americani appiattendo stilisticamente la produzione. Ovviamente il buon Maurizio ha degli obblighi di neutralità imposti dal suo personaggio social, solo per questo non ha detto la sua a riguardo.
Tipica retorica del bevitore moderno
Poi invece c'è una razza in via di estinzione, persone per le quali avere un'opinione e meglio della verità. Gente che crede di aver cambiato il mondo. Pensavano di essere rivoluzionari, invece sono cresciuti e sono diventati lacchè aziendali, ideologi politici, genitori divorziati. Eheh.
Tutto giusto, peró a mio parere i Barolo fatti in botte grande sono molto più buoni di quelli passati in barrique😅 il merito dei Barolo boys, questo va detto, è stato far conoscere il Barolo nel mondo
eh...si, soprattutto oltre oceano...🍾 PROSIT!
In un documentario di Alberto Angela si fa riferimento Camillo Benso Conte di Cavour come uno dei fautori del Barolo di metà 800
Vero! 😉 Prosit
Ciao ti aspettavo per un calice anche se a distanza prosit
ciao! dove mi aspettavi? ;-)
Molto interessante ma ci sono alcune inesattezze ma anche alcune falsità grosse come una vecchia e sana botte da cantina.
Punto primo: per quanto sia oramai noto che lo scandalo del metanolo sia stato uno dei fattori principali che ha spinto il vino italiano, e in particolare quello piemontese, a una produzione di qualità, il vino buono e i produttori che la qualità la praticavano esistevano già da molto tempo nelle Langhe e il Barolo era già un gran vio, conosciuto e apprezzato da lungo tempo.
Punto secondo: molto ingegnoso paragonare le barrique nuove e belle con le foto a colori e le botti tradizionali da cantina con vecchie foto in bianco e nero di magazzini disordinati e sporchi. La realtà è ben altra, le cantine di qualità sono pulite come laboratori, le botti centenarie sono splendidi oggetti quasi d'arte e fanno benissimo il loro lavoro.
Punto terzo: la qualità del vino si fa soprattutto in vigna. Le barrique non fanno parte della nostra cultura e il Barolo barricato può anche essere gradevole ma non è più Barolo. E il fenomeno "di moda" ha anche generato degli abomini come i barricatori da alimentare a trucioli di legno diversi a seconda del retrogusto da voler donare alla propria produzione. Quindi se è vero che anche se il lavoro dei Barolo Boys (e io Elio Altare l'ho anche conosciuto in una epica serata al castello di Novello) ha sicuramente contribuito a far conoscere il Barolo negli Stati Uniti, non si può proprio dire che è cominciato tutto lì.
Poi si può aprire una discussione infinita su come definire la denominazione della produzione in confronto a un mondo dove molti vini vengono identificati con la cru e sono assemblati con vitigni diversi, ma quello è un altro discorso.
In sostanza: sostenere che si debba tutta la fortuna del Barolo ai Barolo Boys è un falso storico e definire le barrique come la svolta che ha fatto diventare il Barolo un vino buono una bestemmia.
Che non vuol dire che bisogna rifiutarne a priori l'utilizzo: ogni produttore ha il diritto di definire il proprio prodotto, però deve avere il coraggio di chiamarlo con un nome diverso perché è un prodotto diverso. E sarà poi il mercato a decidere quale sia il livello qualitativo del prodotto.
Non ho mai sostenuto..."In sostanza: sostenere che si debba tutta la fortuna del Barolo ai Barolo Boys è un falso storico e definire le barrique come la svolta che ha fatto diventare il Barolo un vino buono una bestemmia." Si auspica una seconda visione del video. Sostengo, perche è realta storica, che qs movimento abbia aperto mercati (a tutte le Langhe e non solo) allora sconosciuti e inimmaginabili, come sostengo che il Barolo possa invecchiare (da disciplinare) nella botte ritenuta piu idonea dal Produttore (e io adoro Bartolo Mascarello...). Provo a fare divulgazione, provo a raccontare i fatti dopo essermi attentamente documentato e quindi, per definizione, non mi schiero. E quando lo faccio, lo preciso. 😉🍷PROSIT!
Immagino quindi che questa rivoluzione (con il suo successo) abbia poi influenzato negli anni a seguire anche i produttori extra Langhe: Bramaterra, Gattinara, Lessona, Valtellina, ecc...
Si, senza dubbio. Poi alcuni dei Barolo Boy sono tornati sui loro passi, non usano più solo ed esclusivamente barrique, come negli anni 90, però al di la del tipo di botte...i nuovi metodi per perseguire la qualità (prima ignoti), oggi sono perseguiti da tutti. Prosit!
Cantine storiche come Travaglini e Sella fanno un uso di barrique limitato solo ed esclusivamente ad alcuni vini
Il bello delle stelle comete!! Un’altra storia bella langarola è quella di collisioni. Un evento agricoltura le di spessore internazionale. Tuto nasce con una visione geniale, in seguito diventa commerciale e poi muore nell’indifferenza. Quando si passa dai 1000 appassionati a 10.000 consumatori. Tutto si trasforma nel prezzo del biglietto. Caposala si infuriò con i langaroli quando prepararono un palco inadeguato. Poi si scusò per la bellezza del territorio e dei suoi deliziosi vini. Viva le Langhe!!
W LE LANGHE! ;-) Prosit
io continuo a preferire produttori come Accomasso, Rinaldi, Canonica, Roddolo e Mascarello... che fanno vini più genuini e meno tecnici. mia opinione personale. grazie, ciao!
Ciao, hai di fatto citato dei "tradizionalisti", quindi vini più schietti, se vogliamo anche un po' più difficili. Come dici giustamente tu, questione di gusti. PROSIT!
Canonica top, come vino e come persona. (Opinione personale :) )
@@pietvals si, Giovanni è meraviglioso, il partigiano del Barolo
@@pietvals Convengo, ottimo produttore. PROSIT!
Assolutamente d'accordo, alla fine si sta tornado indietro....w la botte grande :-)
barolo il mio vino preferito per mè il più buono di tutti.
Senz'altro tra i migliori, poi è sempre una questione di gusti. PROSIT!
No barrique no Berlusconi ;-)
...di "Mascarelliana" memoria...;-) PROSIT
😂 ke botti vecchie di castagno polverose da 12000 litri sono un problema solo per chi non sa cosa sta bevendo.
Per chi capisce qualcosa vanno benissimo
De gustibus... ;-) PROSIT
@@SensiInMovimento “il tavernello mette d’accordo stampa e consumatori” e anche me
@@gigieinaudi24 ottimo! ;-)
ma peril barolo non sarebbe meglio un baloon?
Certamente! ;-) prosit
"Facciamo così perché abbiamo sempre fatto così"
Quanto odio queste mentalità vecchie e stupide.
Se si ragionava così stavamo ancora con le candele
Voglio un video sull Amarone
Bella storia.... probabilmente è successo una cosa simile a Gattinara....
Può essere...seguendo l'esempio, avranno iniziato a usare progressivamente anche li...PROSIT
Ma Baroli '' ckassici '' anni 59 e 64, erano considerati validissimi... senza nessun complesso...
Lo chiamavano re del vino e vino del re, era il vino di casa Savoia...
Non era all'altezza della sua fama?
Per me. Che non capisco nulla, il vino piemontese è grandissimo nelle declinazioni del Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Dolcetto. Ma i toscani della zona Bolgheri al mio palato sono irraggiungibili.
sono siciliano,ma da bambino circa 70 anni fà sentivo dire agli adulti che il vino buono sta nelle botti piccole
non dimenticare il BARBARESCO sempre uve nebiolo