Ha senso fare la scansione dei negativi? - Sfogo Analogico
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- Опубликовано: 25 авг 2024
- In questo video voglio darvi la mia personale opinione sulla diatriba che da sempre affligge la community della fotografia analogica moderna. Ha senso scannerizzare i negativi oppure a quel punto, "tanto vale che scatti in digitale"?
Io credo che la scansione dei negativi abbia un grandissimo senso per diverse ragioni e anzi, penso debba essere considerata quantomeno paritetica al tradizionale workflow analogico che prevede la conclusione con la stampa in camera oscura.
![Tee Grizzley - Detroit (Feat. 42 Dugg) [Official Video]](http://i.ytimg.com/vi/aeKfTtt0x14/mqdefault.jpg)
Una cosa non esclude l’altra. Io digitalizzo i negativi e in più stampo anche in camera oscura, che per quanto mi riguarda resta il principale fine ultimo. Sono flussi di lavoro diversi con finalità diverse che comunque possono coesistere.
La logica è dal negativo alla stampa finale, ma nell'era del digitale se si vogliono pubblicare sul web bisogna digitalizzare il negativo o la diapositiva, ho lavorato nella prestampa e quando l'editoria è diventata digitale (fine anni 80) la fotografia era analogica e con lo scanner si acquisiva il file digitale e si convertiva nello spazio colore cmyn (quadricromia)
Aggiungo che rimane il negativo, quindi resta la "fisicità" della foto analogica, fisicità che mai potrà avere un file digitale , che non è altro che una sequenza numerica.
Concordo pienamente!
non fotografo più in analogico proprio perchè non posso permettermi il "purismo". Credo che la fase di ingrandimento/stampa chimica sia fondamentale per ottenere il vero "mood analogico", soprattutto nella profondità delle basse luci e della grana. Detto ciò, non condanno chi scatta con oggetti magnifici come pentax MX o Nikon FM e poi rifotografa il film con una sony A7rV. Tuttavia, al netto di handicap come l'iso fisso e i costi pazzeschi, penso che sia esclusivamente una "operazione nostalgia" . A chi invece sostiene che fotografare analogico gli fa sentire il "brivido dell'attesa", suggerisco di mettere un po' di nastro da carrozziere sul display della DSLR e guardare le foto il giorno dopo averle scattate...
Ciao, entrambi i metodi hanno un ruolo importante nella fotografia di oggi. Essere in grado di godere dell'intramontabile fascino della fotografia analogica e sfruttare le tecnologie offerte dalla digitalizzazione è un modo pratico ed inclusivo per arricchire la propria esperienza fotografica. Concordo con te, ogni fase del processo fotografico, ogni strumento impiegato e ogni elemento chimico o fisico contribuisce a caratterizzare le nostre immagini in modo unico. Ad un certo punto, ogni individuo fa una decisione basata sulle proprie intenzioni e preferenze. Anche se ci saranno sempre persone che potrebbero dissentire dalle nostre scelte, questo non diminuisce in alcun modo il valore delle nostre immagini.
Va bene se si riconosce che ciascuno ha i propri piaceri, le proprie finalità e le proprie motivazioni, e così, coma già facevano gli antichi Assiri, ciascuno fa come gli pare senza far divenire un problema quello che in realtà è un passatempo?
Bell'argomento...fotografo dal 77 ,lavorato come aiutante ad un fotografo dal 77 al 82 ,poi ho sempre mantenuto questa passione fino ad oggi ,digitalizzo le pellicole e stampo ,ma non stampo tutto ,la digitalizzazione mi aiuta a scegliere quale fotogramma merita la stampa ,quindi un grande aiuto .....comunque l'analogico rimarrà la vera essenza della fotografia , naturalmente monocromatico 👍👍👍
Credo che, purtroppo siano "chiacchiere" inutili in quanto spesso si è portati a negare la verità per via delle proprie convinzioni. Ho iniziato a lavorare in un laboratorio fotografico professionale nel 1970, ovviamente avevo anche la mia camera oscura nel lavatoio di casa, e nel 1977 sempre in casa ho inziato a stampare il colore, personalmente preferisco il bianconero. Successivamente, 1994, ho iniziato a lavorare anche con il digitale con la Kodak DCS, possiedo diverse macchine Canon e Fuji per praticità scatto contemporaneamente in Jpeg e RAW, quest'ultimo lo "sviluppo" con Camera Raw. Mi capita di confrontarmi con persone che ritengono il passaggio RAW-Jpeg una perdita di tempo inutile, come per alcuni è inutile il passaggio analogico-scanner-digitale, ovviamente discutere con loro è tempo perso; data la mia formazione come "commerciante" non entro nel merito delle lo convinzioni, come non entro nelle discussioni se è meglio uno o l'altro, coesistono e ognuno sceglie quello di suo gradimento con la soddisfazione di tutti. A Napoli dicono "ogni scarrafone è bello a mamma sua".
concordo, è il processo che tiene le persone a continuare con l'analogico non tanto il risultato finale, poi l'analogico a mio parere non potrà mai essere soppiantato del tutto (anche in altri ambiti) poichè a mio parere siamo a 1 solar-flare di distanza da una apocalisse tecnologica e tanti cari saluti alle foto sul pc (e ovviamente alla infrastrutture che ci permettono di esistere ovviamente)
io scatto in analogico dal 1985, ho una reflex dal 1992 e continuo oggi a scattare su pellicola. Penso che oggi il vantaggio della pellicola sia uno solo: il supporto. il supporto fisico è un vantaggio incredibile per la conservazione delle immagini. Per le foto usa e getta c'è il digitale, che è comunque molto bello da usare, basta capire che le due cose sono due modi completamente diversi di produrre immagini fotografiche. In merito all'argomento del video secondo me: Viva lo scanner!
Se lo scan è finalizzato per un uso della foto sui social un buon compromesso credo sia fare lo scan o una foto digitale della stampa. In questo modo almeno verrebbe completato il processo analogico. Cmq completamente d'accordo con il tuo discorso . D'altro canto, Oppenheimer dimostra che la ripresa analogica è solo un primo passo del workflow digitale, dove quasi tutta la post produzione, sviluppo a parte della pellicola, viene fatta in digitale post scan
Si oramai il workflow ibrido, base analogica e post produzione digitale è alla base della maggioranza dei lavori, anche nel cinema
Semplicemente credo che la stampa analogica ti porta ad un risultato unico e irripetibile. La scansione ti porta ad un file stampabile in maniera identica infinite volte. Ok è solo una finezza concettuale, ma è una differenza.
Ohhhhh finalmente... Sono stato quasi insultato per un paio di volte perché scansiono il negativo, visto come una sorta di colui che ha profanato la santa fotografia analogica che deve ASSOLUTAMENTE ESSERE STAMPATA secondo i vecchi dogmi... Grazie di esistere. Ti seguo
Grazie! Mi sorprende sempre il fatto che non riusciamo ad essere sulla stessa lunghezza d'onda come community neanche per queste cose, e mi sembra giusto parlarne!
@@ventiquattroXtrentasei e fai bene. Il mondo cambia, le cose si fondono, trovano altre soluzioni che possono gratificare lo stesso senza per forza essere talebani legati alla tradizione.
A me annoia da morire scannerizzare come mi annoia post produrre il digitale , purtroppo non riesco a farmelo piacere o a trovarci interesse. E mi rattrista perché ho la necessità economica di farlo io e posso lavorare in una camera oscura di comunità dove sviluppo e stampo con gli strumenti migliori che a casa non avrei mai. Purtroppo per via di questo fastidio di dover scannerizzare finisce che scatto meno.
Chi va contro la scansione o è boomer o semplicemente non sa farlo. Allo stesso modo chi scannerizza e non edita, accusando di profanità, semplicemente non sa cosa sta facendo.
Un ottimo punto di incontro, che ho già visto fare, è scannerizzare le stampe in camera oscura per quegli scatti che lo meritano davvero.
A parte questo, come hai detto alla fine, la fotografia analogica è bella perché è l'esperienza in se a dare il gusto e quindi l'effettiva scelta.
Ottimo video.
Si infatti, anzi, ho in programma non so tra quanto, un video analogo a questo ma sull'editing digitale delle fotografia analogiche. Se non editi i tuoi file scannerizzati ti stai letteralmente mettendo nelle mani di chi e cosa ha fatto il tuo sviluppo e le tue scansioni. Per quanto riguarda la scansione di stampe, è un modo per avere un raffronto visibile ad occhio nudo di un negativo per bilanciare i colori della scansione (un po' come riprodurre una diapositiva), ma nega tantissimi vantaggi della scansione, la vedo come una soluzione poco plausibile per la maggior parte
Concordo con te, personalmente amo la stampa in bianco e nero in camera oscura (meravigliosa come risultato e come esperienza), ma utilizzo alla grande anche la scansione. E perche mai non dovrei? Tra l'altro la stampa in co delle dia non é più possibile per mancanza dei chimici specifici. La grana simulata in digitale non é la stessa cosa di un digitale da scansione. Potrei andare avanti per ore.
Concordo, non ha senso precludersi delle possibilità banalmente per un’ideologia di purismo. Sfruttiamo le possibilità che abbiamo e seguiamo la nostra passione
Nessuno strumento elettronico potrà mai dare la sensazione magica nel vedere apparire dal nulla l'immagine di stampa entro una bacinella contenente intrugli chimici !!!
Sono d'accordo su questo, è una sensazione indescrivibile. Però non per questo la scansione non ha senso di esistere e va demonizzata
@@ventiquattroXtrentasei
Certo che no !!!
Largo alla tecnica ed al progresso !!!
Anche io ad un certo momento avevo pensato di salvare scannerizzandoli tutti i miei negativi ed anche quelli di mio padre e mentore, ma si tratta di migliaia di fotogrammi !!!
Cosa non da poco !!!
Rigorosamente foto in bianco-nero.
Ma ne vale veramente la pena ?
Non si conserveranno già di per sé in futuro ?
Magari quelli eventualmente fissati male od appiccicati alle pareti dei portanegativi non saranno comunque recuperabili quindi la scannerizzazione sarebbe un vano lavoro ?
In ogni caso, la passione dello scatto me l'ha passata mio padre, oltre alle fotocamere che usava gli anni precedenti, l'inquadratura ed il disegno mia nonna, la stampa alcuni amici che mi hanno accolto nella loro camera oscura dove a bocca aperta ho scoperto il miracolo della comparsa magica e lenta dell'immagine su carta quasi fosse una divina ... rivelazione !!!
Grazie per il video !
@@ventiquattroXtrentasei
Certo che no !!!
Viva il progresso, ma vivano anche le emozioni che certi metodi potevano darci e che oggi si saltano a piè pari !!!
Anche io, oggi, uso purtroppo il cellulare per fare foto.
Sono passati per me gli anni d'oro in cui potevo concedermi il tempo di girovagare con una fotocamera al collo e sviluppare pellicole e carte !!!
Forse questo tempo tornerà, chissa ! L'essenziale è scattare soffermandosi sulla giusta inquadratura ed immaginando il risultato finale anche se il display ci mostrerà giustamente tutto quello che abbiamo fotografato, e se saremo pronti a cancellare le immagini meno valide.
Ciao
L'ultima fase del ciclo analogico e' la camera oscura ok pero',pero' ad avercela la camera oscura......... quindi per godere subito del piacere di osservare e catalogare anche solo per backup scansiono i miei negativi medio formato in modo da selezionare in maniera accurata quali scatti meritano una stampa che ovviamente risulta costosa e che va' affrontata con certezza. Non vedo nulla di strano scansionare poi decido cosa stampare quindi salto la fase del provino analogico. quello che conta e' la propria soddisfazione personale.
Si, in primo luogo c’è sempre la soddisfazione personale, come ci si arriva passa in secondo piano. Ognuno usa tecniche e metodi che so addicono maggiormente al proprio gusto o situazione
Scansiono molte delle mie vecchie diapositive Forse un negativo ha meno senso
Onestamente credo abbia lo stesso identico senso, per tutte le ragioni che ho trattato. Chiaramente è più "semplice", se è il nostro obiettivo, ridurre le alterazioni da scansione quando puoi confrontare e bilanciare i colori ad occhio nudo tra uno schermo con un buon pannello e una diapositiva esposta ad una buona sorgente luminosa.
Lo sai che adesso ti bruceranno al rogo come Giordano Bruno?
Si, ok.... una buona stampa in camera oscura, saputa fare ( non scontato) è sicuramente un qualcosa di inarrivabile e di qualità superlativa. Non ci piove.
Ma oggi come oggi la condivisione della fotografia è cambiata grandemente, ed è possibile, senza compromessi inaccettabili, adeguare la pellicola a questo nostro tempo.
Altrimenti si che essa sarà destinata a scomparire definitivamente.
Posso dirti perché io, per esempio, non scatto in digitale ( ci scatto pure...ma poco...) ma digitalizzo la pellicola/stampe.
Perché le migliaia di gradi fotocamere che hanno fatto la storia della fotografia, che ci accompagnano senza batter ciglio da tempo immemore, non vanno col digitale. Serve una emulsione chimica per farle fotografare.
E nella stragrande maggioranza dei casi parliamo di apparecchi bellissimi che devono continuare a fare quello per cui sono nati. Fotografare. Ancora! E non finire come carini fermacarte.
Una gioia da utilizzare. Per goderne, come dici tu.
E questo non può essere tarpato da una cieca convinzione di qualche vecchio trombone.
Ottime riflessioni.
È giusto che chiunque possa scattare con ciò che preferisce e poter godere sia delle tecnologie e tecniche tradizionali sia di quelle moderne e dalle mille cose che nascono dall’unione delle due. Senza possibilmente venire guardati male facendo ciò! Ahaha
Comunque grazie del commento, è un video al quale tengo tanto e mi fa piacere vedere gente interessata che ha voglia di condividere la propria visione!