Soltanto oggi ho avuto la fortuna di video/ascoltare questa preziosa lezione. Non ho le competenze per permettermi neanche il più semplice dei commenti in merito ma desidero ringraziare per quanto ascoltato ed appreso. Sarei stato ore ad ascoltarlo, complimenti. Nella mia vita avrei desiderato incontrare persone così comunicative per arricchire la mia istruzione. Grazie Francesco
Stupendo. Il momento della distinzione spiegata tra furioso e sapiente è stato come il ricevere un frutto dorato. Un momento che ringrazio di non aver perso, e che è solo mio e nessuno me lo può togliere. Doverosamemte : Grazie Michele Ciliberto.
Dici bene; un frutto che prendendo consapevolezza del significato, annulla tutte le culture che si sono costruite sino ad oggi. Bruno nell'esprimere questo pensiero, ci aveva dato una direttiva per allargare un Po di più la nostra finitezza.
@@michelevinci5740 si sono d'accordo che Bruno ha spinto tantissimo sul voler far allargare le vedute (alzando il livello di sapere e di memorizzare), però in parte preferisco Lullo rispetto a lui. Bruno era un litigioso e dotato di vicino, l'eroico furore, appunto. In più credo che non capisse alcune logiche elleniche/greche. Quell'eroico furore poteva portare ad ottimi risultati anche evitandolo, ma forse più che eroismo alla sua morte c'era più stanchezza visto la morte (interiore) che lo circondava e l'ignoranza che dilagava.
Mariachiara, grandissima 😍😍 dovremmo noi tutti ringraziare Giordano Bruno per aver scoperto la verità, e soprattutto per averla testimoniata sacrificando se stesso per portare la luce in un mondo strapieno di menzogne come questo❤️ onore a lui per sempre che è stato la voce del DIVINO ❤️
Io mi ricordo quando ho avuto il primo contatto con la morte, mi aveva sconvolto, ma in quella notte guardando le stelle, io avevo circa 6 anni, ho intuito l'infinito e questo mi ha confortato infinitamente. 💖
Gli "eroici furori" Per i suoi interessi e le sue attitudini a 360 gradi, per le sue coraggiose teorie e le posizioni controcorrente, per la sua radicale ed accesa avversione ad ogni sorta di dogmatismo e di fanatismo (oggi si denominerebbe fondamentalismo), Giordano Bruno ha incarnato, quasi per antonomasia, il prototipo ideale dell'intellettuale rinascimentale ed universale, il genio ribelle ed eclettico, tanto scomodo ed anticonformista, quanto versatile e poliedrico. Alla stessa stregua di Leonardo da Vinci, per intenderci, anzi persino più audace. Egli non fu soltanto un filosofo ed un "protoscienziato" naturalista, bensì anche uno scrittore ed un letterato, un artista e un cultore nell'ambito delle arti esoteriche, un esperto di tecniche per la memoria, le "mnemotecniche" di origine lulliana (dal suo inventore, il filosofo e teologo Raimondo Lullo, vissuto nel XIII secolo). Giordano Bruno è forse l'ultima figura di un intellettuale "a tutto tondo", cioè di uno studioso totale, di un pensatore assai duttile, completo e sfaccettato, come pochi altri in tutta la storia umana (e nella stessa epoca rinascimentale). In seguito, a partire dalla "rivoluzione" scientifico-culturale operata da Galilei e altri scienziati nel 1600, le scienze si sono parcellizzate in varie discipline di studi e gli scienziati si sono trasformati in specialisti, ossia studiosi sempre più specializzati in un ramo di ricerche e di interessi limitati, con funzioni assai specifiche. È quello stesso "paradigma" culturale borghese che è all'origine del vasto processo di suddivisione del lavoro produttivo a partire dalla prima, grande rivoluzione industriale che si è realizzata in Gran Bretagna e, poi, nel resto d'Europa, per approdare ai giorni nostri, percorrendo le fasi tecnologiche contrassegnate dal taylorismo e dal fordismo (si pensi solo alla "catena di montaggio" nella fabbrica fordista). Voi obietterete: ma cosa c'entra tutto ciò con Giordano Bruno? C'entra! Ed ora ne espongo le ragioni. La figura e l'opera di Giordano Bruno, così come quelle di Leonardo da Vinci ed altri personaggi vissuti nel Rinascimento, hanno incarnato un modello di umanità e di pensiero aperti a 360 gradi. È una concezione che si pone agli antipodi, sia della tradizione culturale e religiosa che ha dominato la vita nel Medio Evo, oppressa dai rigidi dogmi imposti da una fede cieca, sia della visione del mondo affermatasi con l'avvento della civiltà industriale, alienata dai dogmi dettati da una falsa "scienza", elevata al rango di un feticcio ed asservita alla logica di un Potere assoluto, supremo, che esercita un controllo pervasivo sulla vita, sui corpi e sulle coscienze degli esseri umani. A tale proposito, mi permetto di rinviare all'analisi condotta da Michel Foucault sulle problematiche della "biopolitica" e del "biopotere" nel mondo capitalista, oppure al più noto saggio di Herbert Marcuse, "L'uomo a una dimensione", e alla critica sociale elaborata dalla grande Scuola di Francoforte. Ma si pensi, altresì, agli "eroici furori" che animarono Bruno, alla infinita sete di sapere e di amore che ha sospinto il filosofo nolano. Il quale ha attinto in maniera eclettica e geniale da diversi pensatori ed autori precedenti, come, ad esempio, dal neoplatonismo di Niccolò Cusano. La visione bruniana di un universo infinito è anticipatrice del moderno concetto di infinito. Grazie al copernicanesimo, sposato da Bruno, l'infinito è assunto a fondamento di un universo penetrato dalla medesima sostanza divina. La "coincidentia oppositorum" (di Cusano) "si tuffa" nell'immensità senza limiti degli innumerevoli mondi infiniti. In tal senso, il pensiero di Giordano Bruno ha fornito la base di partenza per le successive e più ampie elaborazioni della cognizione di "infinito", declinate nella "sostanza" di Baruch Spinoza, nel concetto di "Io puro" di Fichte, nell'idea di "Assoluto" di Schelling e nello "Spirito" di Hegel. In altri termini, Bruno è il precursore di alcune sofisticate speculazioni della metafisica offerte nella storia della filosofia moderna e contemporanea: dal panteismo di Spinoza, fino alla dialettica di Hegel ed all'attivismo di Giovanni Gentile...
Interessantissimo e ben esposto. Solo una cosa, noi oggi non parliamo più di un universo infinito, ma in espansione. Concetto comunque al pari "disorientante" in quanto vien da chiedersi dove si espanda. Domanda errata dicono gli scienziati... Bellissimo quando il professore tratta della inconoscibilità dell'infinito da parte del finito e delle cose conosciute solo come ombre. Più avanti Cartesio affermerà che anche la proposizione cui giunge del cogito ergo sum lo fa dubitare della sua verità in quanto sì chiara, ma non distinta. Ecco anche Cartesio scorgerà proprio in questo dubbio che permane la non perfezione dell'uomo e l'origine dello stesso dubbio dal fatto che l'uomo conosce Dio che invece è perfezione. Conoscere non è proprio dell'uomo ma solo di Dio. L'uomo è destinato al dubbio.
mil gracias maestro Michele: Giordano fue la reeencarnaciòn de Espartaco.................... Manejo un nucleo de control interno..................... SUS VOLUNTADES AUN RETUMBAN HOY..............
Achille tornerà a Troia ma non sarà mai lo stesso Achille, il principio di indeterminazione, che Eisemberg perfezionerà qualche secolo dopo... Ottimo video, grazie.
Giordano Bruno infinity as nothing to do with religion but to do with Bruno intuition that everything in the universe is made of the same substance he realized that the universe as no start and no end if contain the same material it is not possible to find the location of the center or infinity same criteria apply in mathematics. He was a great Italians
Il finito si concilia con l'infinito per mano della propria eterna ripetizione. In altre parole, in un Universo infinito (infinito nello spazio e nel tempo ma non nelle possibilità di aggregazione della materia) può esistere solo ciò che ha caratteristica ciclica, tutto il resto annichilisce nell'oblio del punto nullo. Questo dimostra che tutto ciò che esiste, può esistere ed esiste lungo la linea temporale ad intervalli sparsi. Non facciamo l'errore di credere che un uomo possa rinascere in qualcosa di diverso da ciò che ognuno è nel proprio spirito.
Il concetto di infinito non ha niente a che fare con l'immensamente grande, il quale non è diverso dall'immensamente piccolo. Certo, non ne conosciamo i limiti, ma siamo sicuri che ci sono. "Infinito" è un concetto metafisico e coincide con l'assoluto indeterminato in quanto privo di ogni determinazione. Più o meno come la "teologia negativa" medioevale e il "neti-neti" della metafisica upanisadica. Il termine "universo" definisce già a priori ciò di cui si tratta: come un "qualcosa"; e questo lo rende finito per definizione. Molto più importante l'anticristianesimo di Bruno che lo rende il vero pensatore del Rinascimento. Erasmo porta direttamente alla Riforma, e questo è il suo tratto antirinascimentale, pur vivendo egli nel pieno Rinascimento. IL RINASCIMENTO PIU' VERO E PROFONDO E' QUELLA FORZA ABISSALE DELL'UOMO EUROPEO CHE TENDE CON OGNI MEZZO A LLIBERARSI DELLA PLURIMILLENARIA COSTRIZIONE GIUDAICO-CRISTIANA. L'altro momento storico di questo processo altrettanto rilevante, e definitivo di liberazione dell'anima europea, è stato il Fascismo (soprattutto tedesco) dove questo tentativo avvenne sotto il segno della organizzazione politica. Il nostro futuro parlerò sempre più questo linguaggio.
Caro professore se mi permetti di dire che l'intuizione di Bruno Dell'Infinito e per la ragione di essere convinto che tutto l'Universo e fatto da una sostanza che si puo cambiare e non si puo' distruggere nel mio parere Bruno e venuto a una conclusione che neanche Dio puo distruggerla e se questo e vero Dio Prende una posizione di importanza secondaria e non Primaria e niente a che fare con il suo spirito rerligioso
Grazie proffesore.Attenzione il microfono deve stare un po' sotto la bocca e non troppo vicino perché con le cuffie rompe i timpani però voglio ascoltare e soffro in silenzio però si può evitare
Soltanto oggi ho avuto la fortuna di video/ascoltare questa preziosa lezione. Non ho le competenze per permettermi neanche il più semplice dei commenti in merito ma desidero ringraziare per quanto ascoltato ed appreso. Sarei stato ore ad ascoltarlo, complimenti. Nella mia vita avrei desiderato incontrare persone così comunicative per arricchire la mia istruzione. Grazie Francesco
In assoluto la più bella relazione su bruno, finalmente ho capito qualcosa di un pensatore straordinario ❤
24/04/2020
10 anni dopo (e in quarantena) ma avrei voluto ascoltarla 10 anni fa, questa lezione. Grazie professore🍁
Non resta che il dire grazie e grazie ancora di tutto ciò che riuscite a trasmettere
Ancora oggi un silenzio assordante che fa venire i brividi.
Splendida lezione ,grazie Professore .Giordano Bruno tra Neoplatonismo e Tradizione ermetica e Cabbala.
Stupendo.
Il momento della distinzione spiegata tra furioso e sapiente è stato come il ricevere un frutto dorato. Un momento che ringrazio di non aver perso, e che è solo mio e nessuno me lo può togliere.
Doverosamemte : Grazie Michele Ciliberto.
Dici bene; un frutto che prendendo consapevolezza del significato, annulla tutte le culture che si sono costruite sino ad oggi. Bruno nell'esprimere questo pensiero, ci aveva dato una direttiva per allargare un Po di più la nostra finitezza.
@@michelevinci5740 si sono d'accordo che Bruno ha spinto tantissimo sul voler far allargare le vedute (alzando il livello di sapere e di memorizzare), però in parte preferisco Lullo rispetto a lui. Bruno era un litigioso e dotato di vicino, l'eroico furore, appunto. In più credo che non capisse alcune logiche elleniche/greche. Quell'eroico furore poteva portare ad ottimi risultati anche evitandolo, ma forse più che eroismo alla sua morte c'era più stanchezza visto la morte (interiore) che lo circondava e l'ignoranza che dilagava.
@@dramatispersona8856 Lullo? Capirlo!
Grazie della straordinaria comunicazione.
Bellissima esposizione. Veramente egregia. Grazie. Amo Giordano Bruno
Mariachiara, grandissima 😍😍 dovremmo noi tutti ringraziare Giordano Bruno per aver scoperto la verità, e soprattutto per averla testimoniata sacrificando se stesso per portare la luce in un mondo strapieno di menzogne come questo❤️ onore a lui per sempre che è stato la voce del DIVINO ❤️
eccellente lezione. Grazie mille per la condivisione
Grandissima lezione! Grazie prof. Ciliberto!
Grazie professore una lezione bellissima e meravigliosa
Grandissima esposizione, entusiasmante!
Ottimo video, sempre sul pezzo!!
Bellissima lezione, chiarezza e conoscenza. Graziee
Io mi ricordo quando ho avuto il primo contatto con la morte, mi aveva sconvolto, ma in quella notte guardando le stelle, io avevo circa 6 anni, ho intuito l'infinito e questo mi ha confortato infinitamente. 💖
bravissimo professore, finalmente una lezione chiara ed interessantissima
grandiosa lezione!!!
Il più grande pensatore di sempre.
Tant'è vero che a S. Agostino i trattati di filosofia dedicano piu' del doppio delle pagine rispetto a Bruno
@@fulviomonferini5985 e allora?
Molte grazie al professor Ciliberti per questa bellissima e appassionata lezione e alla Fondazione San Carlo per averla messa a disposizione!
Gli "eroici furori"
Per i suoi interessi e le sue attitudini a 360 gradi, per le sue coraggiose teorie e le posizioni controcorrente, per la sua radicale ed accesa avversione ad ogni sorta di dogmatismo e di fanatismo (oggi si denominerebbe fondamentalismo), Giordano Bruno ha incarnato, quasi per antonomasia, il prototipo ideale dell'intellettuale rinascimentale ed universale, il genio ribelle ed eclettico, tanto scomodo ed anticonformista, quanto versatile e poliedrico. Alla stessa stregua di Leonardo da Vinci, per intenderci, anzi persino più audace. Egli non fu soltanto un filosofo ed un "protoscienziato" naturalista, bensì anche uno scrittore ed un letterato, un artista e un cultore nell'ambito delle arti esoteriche, un esperto di tecniche per la memoria, le "mnemotecniche" di origine lulliana (dal suo inventore, il filosofo e teologo Raimondo Lullo, vissuto nel XIII secolo). Giordano Bruno è forse l'ultima figura di un intellettuale "a tutto tondo", cioè di uno studioso totale, di un pensatore assai duttile, completo e sfaccettato, come pochi altri in tutta la storia umana (e nella stessa epoca rinascimentale). In seguito, a partire dalla "rivoluzione" scientifico-culturale operata da Galilei e altri scienziati nel 1600, le scienze si sono parcellizzate in varie discipline di studi e gli scienziati si sono trasformati in specialisti, ossia studiosi sempre più specializzati in un ramo di ricerche e di interessi limitati, con funzioni assai specifiche. È quello stesso "paradigma" culturale borghese che è all'origine del vasto processo di suddivisione del lavoro produttivo a partire dalla prima, grande rivoluzione industriale che si è realizzata in Gran Bretagna e, poi, nel resto d'Europa, per approdare ai giorni nostri, percorrendo le fasi tecnologiche contrassegnate dal taylorismo e dal fordismo (si pensi solo alla "catena di montaggio" nella fabbrica fordista). Voi obietterete: ma cosa c'entra tutto ciò con Giordano Bruno? C'entra! Ed ora ne espongo le ragioni. La figura e l'opera di Giordano Bruno, così come quelle di Leonardo da Vinci ed altri personaggi vissuti nel Rinascimento, hanno incarnato un modello di umanità e di pensiero aperti a 360 gradi. È una concezione che si pone agli antipodi, sia della tradizione culturale e religiosa che ha dominato la vita nel Medio Evo, oppressa dai rigidi dogmi imposti da una fede cieca, sia della visione del mondo affermatasi con l'avvento della civiltà industriale, alienata dai dogmi dettati da una falsa "scienza", elevata al rango di un feticcio ed asservita alla logica di un Potere assoluto, supremo, che esercita un controllo pervasivo sulla vita, sui corpi e sulle coscienze degli esseri umani. A tale proposito, mi permetto di rinviare all'analisi condotta da Michel Foucault sulle problematiche della "biopolitica" e del "biopotere" nel mondo capitalista, oppure al più noto saggio di Herbert Marcuse, "L'uomo a una dimensione", e alla critica sociale elaborata dalla grande Scuola di Francoforte. Ma si pensi, altresì, agli "eroici furori" che animarono Bruno, alla infinita sete di sapere e di amore che ha sospinto il filosofo nolano. Il quale ha attinto in maniera eclettica e geniale da diversi pensatori ed autori precedenti, come, ad esempio, dal neoplatonismo di Niccolò Cusano. La visione bruniana di un universo infinito è anticipatrice del moderno concetto di infinito. Grazie al copernicanesimo, sposato da Bruno, l'infinito è assunto a fondamento di un universo penetrato dalla medesima sostanza divina. La "coincidentia oppositorum" (di Cusano) "si tuffa" nell'immensità senza limiti degli innumerevoli mondi infiniti. In tal senso, il pensiero di Giordano Bruno ha fornito la base di partenza per le successive e più ampie elaborazioni della cognizione di "infinito", declinate nella "sostanza" di Baruch Spinoza, nel concetto di "Io puro" di Fichte, nell'idea di "Assoluto" di Schelling e nello "Spirito" di Hegel. In altri termini, Bruno è il precursore di alcune sofisticate speculazioni della metafisica offerte nella storia della filosofia moderna e contemporanea: dal panteismo di Spinoza, fino alla dialettica di Hegel ed all'attivismo di Giovanni Gentile...
Ammazza che Papiro c’hai scritto...
a metà me so addormito
@@Mefisto70 grande fra suicidiamoci insieme
@@domeniconicolosi03
ruclips.net/video/eJDU4iHPVN4/видео.html
Bravissimo Prof.
Grazie Professore per la bellissima lezione.
Interessantissimo e ben esposto. Solo una cosa, noi oggi non parliamo più di un universo infinito, ma in espansione. Concetto comunque al pari "disorientante" in quanto vien da chiedersi dove si espanda. Domanda errata dicono gli scienziati...
Bellissimo quando il professore tratta della inconoscibilità dell'infinito da parte del finito e delle cose conosciute solo come ombre. Più avanti Cartesio affermerà che anche la proposizione cui giunge del cogito ergo sum lo fa dubitare della sua verità in quanto sì chiara, ma non distinta. Ecco anche Cartesio scorgerà proprio in questo dubbio che permane la non perfezione dell'uomo e l'origine dello stesso dubbio dal fatto che l'uomo conosce Dio che invece è perfezione. Conoscere non è proprio dell'uomo ma solo di Dio. L'uomo è destinato al dubbio.
Marco, l'uomo sarà destinato al dubbio finché non scoprirà il metodo perfetto per ottenere l onniscienza, già qui sulla terra 😈😎🤟🏻
Bellissimo e interessante !
Can you put subtitles please
Assolutamente chiunque merita rispetto.
È la base
Molto chiaro e interessante.
Interessante ricostruzione di bruno un gigante della storia
Ma dove ?
@@fulviomonferini5985 guarda attentamente la presentazione del professor Ciliberto. Poi forse, se lo capisci bene, puoi commentare.
Lezione straordinaria Giordano Bruno era molto avanti
mil gracias maestro Michele: Giordano fue la reeencarnaciòn de Espartaco.................... Manejo un nucleo de control interno..................... SUS VOLUNTADES AUN RETUMBAN HOY..............
stupenda lezione
Achille tornerà a Troia ma non sarà mai lo stesso Achille, il principio di indeterminazione, che Eisemberg perfezionerà qualche secolo dopo... Ottimo video, grazie.
Giordano Bruno infinity as nothing to do with religion but to do with Bruno intuition that everything in the universe is made of the same substance
he realized that the universe as no start and no end if contain the same material it is not possible to find the location of the center or infinity same criteria apply in mathematics. He was a great Italians
Il finito si concilia con l'infinito per mano della propria eterna ripetizione. In altre parole, in un Universo infinito (infinito nello spazio e nel tempo ma non nelle possibilità di aggregazione della materia) può esistere solo ciò che ha caratteristica ciclica, tutto il resto annichilisce nell'oblio del punto nullo. Questo dimostra che tutto ciò che esiste, può esistere ed esiste lungo la linea temporale ad intervalli sparsi. Non facciamo l'errore di credere che un uomo possa rinascere in qualcosa di diverso da ciò che ognuno è nel proprio spirito.
La realtà qualitativa vuol dire che la realtà è in continuo cambiamento
Il concetto di infinito non ha niente a che fare con l'immensamente grande, il quale non è diverso dall'immensamente piccolo. Certo, non ne conosciamo i limiti, ma siamo sicuri che ci sono. "Infinito" è un concetto metafisico e coincide con l'assoluto indeterminato in quanto privo di ogni determinazione. Più o meno come la "teologia negativa" medioevale e il "neti-neti" della metafisica upanisadica. Il termine "universo" definisce già a priori ciò di cui si tratta: come un "qualcosa"; e questo lo rende finito per definizione. Molto più importante l'anticristianesimo di Bruno che lo rende il vero pensatore del Rinascimento. Erasmo porta direttamente alla Riforma, e questo è il suo tratto antirinascimentale, pur vivendo egli nel pieno Rinascimento. IL RINASCIMENTO PIU' VERO E PROFONDO E' QUELLA FORZA ABISSALE DELL'UOMO EUROPEO CHE TENDE CON OGNI MEZZO A LLIBERARSI DELLA PLURIMILLENARIA COSTRIZIONE GIUDAICO-CRISTIANA. L'altro momento storico di questo processo altrettanto rilevante, e definitivo di liberazione dell'anima europea, è stato il Fascismo (soprattutto tedesco) dove questo tentativo avvenne sotto il segno della organizzazione politica. Il nostro futuro parlerò sempre più questo linguaggio.
Caro professore se mi permetti di dire che l'intuizione di Bruno Dell'Infinito e per la ragione di essere convinto che tutto l'Universo e fatto da una sostanza che si puo cambiare e non si puo' distruggere
nel mio parere Bruno e venuto a una conclusione che neanche Dio puo distruggerla e se questo e vero Dio Prende una posizione di importanza secondaria e non Primaria e niente a che fare con il suo
spirito rerligioso
Eccezionale Michele Ciliberto
L’ infinito è permanenza permanente
interessante. c'è una vaga anticipazione della teoria della misura in meccanica quantistica. ci sono anche echi buddisti.
Giordano Bruno può considerarsi in qualche modo ha pieno titolo il degno precursore di Spinoza
Grazie proffesore.Attenzione il microfono deve stare un po' sotto la bocca e non troppo vicino perché con le cuffie rompe i timpani però voglio ascoltare e soffro in silenzio però si può evitare
L'iniziazione sono molti dei Saraceni che hanno portato l'iniziazione enteogena con hashish e oppio
Ci sono anche echi heideggeriani e di Nietzsche
L infinito di Bruno comprende lo spirito immortale che l uomo è.
Siamo anime, SPIRITI, non siamo il corpo
Essendo ignorante per me è acquisire cultura
La realtà è visione infinitistica
Parafrasando Giordano Bruno : la realtà è concezione qualitativa