Bellissimo messaggio, attualissimo in questo particolare momento che stia vivendo.Grazie per ogni nuovo video con queste interessanti puntualizzazioni.
il fatto che non ne parli Tolkien apertamente di una Provvidenza, mi ha tratto in inganno, ero convinto non fosse contemplato questo aspetto nella sua ambientazione, quindi devo ringraziare Paolo per questa preziosa analisi
Argomenti sempre molto interessanti, si vede che oltre alla passione per tolkien ci sono degli studi approfonditi e delle analisi molto ricercate... Complimenti Paolo
È un'altra buona lezione di Tolkien, sia per chi crede in un disegno superiore che per chi non ci crede. Non ricordo chi lo disse, ma una frase che sento molto mia è "bisogna essere pessimisti per le cose sotto il nostro controllo e ottimisti per quelle che non lo sono". Ovviamente va letta in senso lato, ma essere "pessimisti" per ciò che possiamo fare noi nel concreto significa fare quanto più possibile per far andare bene le cose sulle quali possiamo influire, essere previdenti e prudenti, impegnarsi. Sulle altre cose, invece, è inutile soffermarsi e soprattutto è inutile preoccuparsi: ci saranno sempre molte cose al di fuori del nostro controllo (e per fortuna!), ma non per questo dobbiamo sempre penalizzare le nostre azioni al pensiero di quelle.
Io per esempio ho scoperto per caso questo canale 😁 a parte gli scherzi. È molto interessante l'analisi degli episodi che ricordi e me ne viene in mente uno che ritengo sia molto importante, quello dell'incontro tra Sam e Frodo con Faramir (personaggio di solito poco ricordato che invece apprezzo moltissimo). Faramir credo di poter affermare, seguendo quanto dici, esercita il libero arbitrio consentendo ai due hobbit di proseguire il cammino, se ricordo bene accenna fin'anche di intuire che quanto riguarda quel viaggio di cui non conosce nulla appartenga a qualcosa di più grande del suo destino individuale. Credo che Faramir eserciti il libero arbitrio seguendo la voce della sua coscienza, disobbediendo agli ordini ricevuti e mettendo così a rischio la sua stessa vita. Quanto diversa sarebbe stata la storia (non solo del '900 purtroppo) se più uomini avessero saputo ascoltare la voce della coscienza invece che quella di altri uomini, obbedendo senza discutere. Si può affermare che in questo episodio ci sia una influenza del pensiero di Sant'Agostino? Grazie per questi video 🙏
Mi pare fondamentale questa valutazione dell'uso del Palantir fatta da Aragorn per focalizzare su di sé l'attenzione di Sauron.L'unico dubbio riguarda la reazione di questo all'intervento di Pippin che anticipa il Dunedain : avrà ritenuto essere questo un servitore di Saruman in prima istanza?
Intendi pure quella provvidenza che tanto abbiamo studiato con Manzoni? Ovviamente con Tolkien non vi è quella caratteristica del destino prestabilito.
Bellissimo messaggio, attualissimo in questo particolare momento che stia vivendo.Grazie per ogni nuovo video con queste interessanti puntualizzazioni.
il fatto che non ne parli Tolkien apertamente di una Provvidenza, mi ha tratto in inganno, ero convinto non fosse contemplato questo aspetto nella sua ambientazione, quindi devo ringraziare Paolo per questa preziosa analisi
Meriti molto di più.
Argomenti sempre molto interessanti, si vede che oltre alla passione per tolkien ci sono degli studi approfonditi e delle analisi molto ricercate... Complimenti Paolo
È un'altra buona lezione di Tolkien, sia per chi crede in un disegno superiore che per chi non ci crede. Non ricordo chi lo disse, ma una frase che sento molto mia è "bisogna essere pessimisti per le cose sotto il nostro controllo e ottimisti per quelle che non lo sono". Ovviamente va letta in senso lato, ma essere "pessimisti" per ciò che possiamo fare noi nel concreto significa fare quanto più possibile per far andare bene le cose sulle quali possiamo influire, essere previdenti e prudenti, impegnarsi. Sulle altre cose, invece, è inutile soffermarsi e soprattutto è inutile preoccuparsi: ci saranno sempre molte cose al di fuori del nostro controllo (e per fortuna!), ma non per questo dobbiamo sempre penalizzare le nostre azioni al pensiero di quelle.
Questo non è soltanto un commento all'opera di Tolkien, ma anche un saggio di etica vero e proprio.
Ciao Paolo! Mi ricordo il pesce che salta fuori dall'acqua e colpisce il piede di bilbo, la provvidenza in azione.
Grazie per video Paolo. Meno male che ho controllato in bacheca (notifica non arrivata .... ogni tanto youtube ti tradisce)
Io per esempio ho scoperto per caso questo canale 😁 a parte gli scherzi. È molto interessante l'analisi degli episodi che ricordi e me ne viene in mente uno che ritengo sia molto importante, quello dell'incontro tra Sam e Frodo con Faramir (personaggio di solito poco ricordato che invece apprezzo moltissimo). Faramir credo di poter affermare, seguendo quanto dici, esercita il libero arbitrio consentendo ai due hobbit di proseguire il cammino, se ricordo bene accenna fin'anche di intuire che quanto riguarda quel viaggio di cui non conosce nulla appartenga a qualcosa di più grande del suo destino individuale. Credo che Faramir eserciti il libero arbitrio seguendo la voce della sua coscienza, disobbediendo agli ordini ricevuti e mettendo così a rischio la sua stessa vita. Quanto diversa sarebbe stata la storia (non solo del '900 purtroppo) se più uomini avessero saputo ascoltare la voce della coscienza invece che quella di altri uomini, obbedendo senza discutere. Si può affermare che in questo episodio ci sia una influenza del pensiero di Sant'Agostino? Grazie per questi video 🙏
Mi pare fondamentale questa valutazione dell'uso del Palantir fatta da Aragorn per focalizzare su di sé l'attenzione di Sauron.L'unico dubbio riguarda la reazione di questo all'intervento di Pippin che anticipa il Dunedain : avrà ritenuto essere questo un servitore di Saruman in prima istanza?
la provvidenza mette Isildur nella possibilità di distruggere l'anello, ma Isildur sceglie altrimenti.
Ma ha previsto che altri mezzi sorgeranno per distruggere l'anello, perché nel fato c'è scritto che verrà distrutto
Intendi pure quella provvidenza che tanto abbiamo studiato con Manzoni? Ovviamente con Tolkien non vi è quella caratteristica del destino prestabilito.