fosse sempre così... i produttori hanno invece sempre l'ìdea che sarà il prodotto ad attirare la clientela, che si adegua... con risultati a volte disastrosi!
Bravo 😉👍 io però la Poretti non la bevo, uso un metodo piu semplice quando ordino chiedo bionda, rossa o nera, in pizzeria non ci sono molte alternative come marche, e per la gradazione alcolica basta chiedere o leggere sul menù, inoltre la maggior parte delle persone ha la sua birra o birre, insomma poco propensi a sperimentare 😉
verissimo quello che dici, ma la domanda che ritengo importate farci a questo punto è: perchè non ci sono altre birre fra cui scegliere in pizzeria, ad esempio? Perchè è lì che sta forse l'inghippo.
Credo che vuole dirti che hai fatto un discorso che pone sullo stesso piano cose totalmente distanti tra loro che dimostra la poca conoscenza del settore Ad esempio hai messo nello stesso calderone produzioni industriali e produzioni artigianali. Sono due partite molto differenti. Nel primo segmento il tuo ragionamento ha un senso ma è una partita che come tu stesso hai detto si gioca tra pochi amici molto ben strutturati che giocano tra di loro. Nel segmento delle artigianali la partita si gioca su di un campo molto più affollato dove in cima ci sono gente come Baladin e Mastri Birrai Umbri che costruiscono in Italia un mondo che 20 anni fa quasi non esisteva e stanno facendo quello che il mondo del vino italiano ha fatto 50 anni fa cioè: farsi una reputazione, costruirci su lo storytelling, rendere un comparto difendibile,appetibile e di interesse. Il mondo del Vino ( a mio avviso ) ha commesso proprio l'errore che tu suggerisci di fare: dire ad un artigiano di credere che vincerà la guerra con la multinazionale. Non avverrà mai se la multinazionale gioca nel suo stadio. Cosa molto diversa è lasciare che i grossi gruppi giochino la loro partita fatta di grandi numeri, redditività sul filo del rasoio e sforzarsi attraverso produzioni più piccole ma più interessanti per sempre più persone nel mondo di mantenere un margine decente e crescere. PS se dai consigli di vendita a gente che lavora con la birra evita di dire " birra doppio malto" o rischi che qualcuno ti chieda cosa significa fuori da un ambito legislativo. Inoltre se ti interessasse capire meglio perché il modello che suggerisci è errato studia la parabola di crescita e crisi del mercato craft americano degli anni 80 fino ad oggi ( in molti casi sono diventati così grandi che alla fine sono entrati in crisi) , il percorso di Brewdog e documentati a riguardo del mercato delle birre belga e di come hanno costruito un mercato inossidabile sulla scarsità, l'unicità e il prezzo.
Inoltre Poretti è del gruppo Carlsberg Italia Spa e parli di percezione di differenza tra un processo di produzione industriale ( dove si microfiltra o si pastorizza) ad un processo artigianale dove non puoi fare ne uno nell'altro. Cioè anch'io vado McDonald's e mi scasso una coca con tanto ghiaccio ma non credo abbia nessun senso dire a chi fa ristorazione con materia prima del territorio, utilizza processi di trasformazione dettati da tradizione, sperimentazione e tempi molto diversi che la semplificazione della comunicazione a farli competere assieme. Post Post scriptum : non bere dalla bottiglia che ti fa male. Ti ingurgiti più CO2 di quella che dovresti.
Ciò che hai detto è alla base del marketing. In base al mercato in cui si è scelto di porsi, si deve adeguare il prodotto.
fosse sempre così... i produttori hanno invece sempre l'ìdea che sarà il prodotto ad attirare la clientela, che si adegua... con risultati a volte disastrosi!
Bravo 😉👍 io però la Poretti non la bevo, uso un metodo piu semplice quando ordino chiedo bionda, rossa o nera, in pizzeria non ci sono molte alternative come marche, e per la gradazione alcolica basta chiedere o leggere sul menù, inoltre la maggior parte delle persone ha la sua birra o birre, insomma poco propensi a sperimentare 😉
verissimo quello che dici, ma la domanda che ritengo importate farci a questo punto è: perchè non ci sono altre birre fra cui scegliere in pizzeria, ad esempio? Perchè è lì che sta forse l'inghippo.
Ho perso 9 minuti e 22 secondi inutilmente guardando il tuo video
Ora le faccio un bonifico 👍 tranquillo.
terribilmente vero...
Tommy sei un amante dell'argomento? :)
@@LocotekVarese si 😀
@@tommyjack2248 ma produci o sei appassionato?
Bel video io faccio birra artigianale e posso dire che non c'è paragone tra birra artigianale e le altre birre commerciali elencate
@@ovidiumarian6719 sisi, nulla da dire. il problema è la percezione della qualità che il tuo cliente può avere :)
Ciao mi dispiace contraddirti ma non è assolutamente così
ciao Mirella e grazie per aver commentato. Puoi essere più spcifica su cosa in particolare? :)
Credo che vuole dirti che hai fatto un discorso che pone sullo stesso piano cose totalmente distanti tra loro che dimostra la poca conoscenza del settore Ad esempio hai messo nello stesso calderone produzioni industriali e produzioni artigianali. Sono due partite molto differenti. Nel primo segmento il tuo ragionamento ha un senso ma è una partita che come tu stesso hai detto si gioca tra pochi amici molto ben strutturati che giocano tra di loro. Nel segmento delle artigianali la partita si gioca su di un campo molto più affollato dove in cima ci sono gente come Baladin e Mastri Birrai Umbri che costruiscono in Italia un mondo che 20 anni fa quasi non esisteva e stanno facendo quello che il mondo del vino italiano ha fatto 50 anni fa cioè: farsi una reputazione, costruirci su lo storytelling, rendere un comparto difendibile,appetibile e di interesse. Il mondo del Vino ( a mio avviso ) ha commesso proprio l'errore che tu suggerisci di fare: dire ad un artigiano di credere che vincerà la guerra con la multinazionale. Non avverrà mai se la multinazionale gioca nel suo stadio. Cosa molto diversa è lasciare che i grossi gruppi giochino la loro partita fatta di grandi numeri, redditività sul filo del rasoio e sforzarsi attraverso produzioni più piccole ma più interessanti per sempre più persone nel mondo di mantenere un margine decente e crescere. PS se dai consigli di vendita a gente che lavora con la birra evita di dire " birra doppio malto" o rischi che qualcuno ti chieda cosa significa fuori da un ambito legislativo. Inoltre se ti interessasse capire meglio perché il modello che suggerisci è errato studia la parabola di crescita e crisi del mercato craft americano degli anni 80 fino ad oggi ( in molti casi sono diventati così grandi che alla fine sono entrati in crisi) , il percorso di Brewdog e documentati a riguardo del mercato delle birre belga e di come hanno costruito un mercato inossidabile sulla scarsità, l'unicità e il prezzo.
Inoltre Poretti è del gruppo Carlsberg Italia Spa e parli di percezione di differenza tra un processo di produzione industriale ( dove si microfiltra o si pastorizza) ad un processo artigianale dove non puoi fare ne uno nell'altro. Cioè anch'io vado McDonald's e mi scasso una coca con tanto ghiaccio ma non credo abbia nessun senso dire a chi fa ristorazione con materia prima del territorio, utilizza processi di trasformazione dettati da tradizione, sperimentazione e tempi molto diversi che la semplificazione della comunicazione a farli competere assieme. Post Post scriptum : non bere dalla bottiglia che ti fa male. Ti ingurgiti più CO2 di quella che dovresti.