il grandissimo merito di questo podcast è che pur non essendo d'accordo su molti punti i due interlocutori s'è mantenuto un altissimo livello di civiltà: domande puntuali, pochissime interruzioni (non pretestuose o incalzanti, ma genuinamente nate da spunti del momento), ampio spazio dato alle risposte. il risultato è che pure io spettatore mi sono trovato spesso in disaccordo con le cose dette, ma ho seguito fino alla fine e senza fatica, proprio perché è con questa civiltà e questa pacatezza che si creano i presupposti per un dialogo vero.
L'ospite è lontana anni luce dal mio sentire, ma proprio per questo ho trovato la puntata super interessante e ricca di spunti di riflessione. Penso che proprio per questo sia la miglior puntata vista finora. Bravi tutti!
Certi commenti non si possono vedere. Lei sarà quel che volete ma Shy fa bene a invitare ospiti con opinioni molto diverse dalla sua e di chi lo supporta. Un podcast serio e interessante deve essere vario e BreakingItaly si fa un mazzo cosí per renderlo tale, e fanno bene perché dalla cameretta al teatro non ci si arriva solo propagandando la propria opinione
@Il Cavalluccio Marino credo che non lo inviterebbe per il semplice fatto che è praticamente impossibile fare dei discorsi che vadano oltre il comizio elettorale
@Il Cavalluccio Marino invita personaggi politici fin quando può esserci una conversazione ,pillon direbbe le stesse 3 cose all’infinito , prova a vedere l’agora con pillon e boldrin , pillon ha detto le stesse cose per 2 ore senza dire mai niente Edit: avevo omesso ore 🥴
@Il Cavalluccio Marino non e’ questo il punto , bisogna avere un minimo di onestà intellettuale per cercare di avere una conversazione civile e gente come pillon non ne ha
Non si contestano le opinioni in sé, ma il modo di esprimerle. Per stare sopra un palco e parlare secondo me devi avere qualcosa da raccontare e sapere come raccontarlo: l'ospite aveva sicuramente qualcosa da raccontare, ma riguardo al modo sono rimasto abbastanza deluso
Bellissima puntata. Che mi conforta in una profonda convinzione: solo quando posizioni diverse saranno comunque rappresentate da persone perbene, avremo qualche speranza
è confortante si ma più che altro è palese l'impegno (e l'intelligenza) di entrambi nel non cercare di prevalere anche se è visibile che entrambi sono molto radicati nei loro ideali/convinzioni..probabilmente fuori dal palco il freno verrebbe meno..ma per lo meno, per il rispetto anche del pubblico viene esposta la visione di entrambi senza creare un teatrino a modi tv. lei si basa su ideali sani ma li giustifica tramite tecnicismi mentre Shy è (per lo meno per me) palesemente realista e parte dalla base odierna per capire come migliorarla senza radicalmente smantellarla.
@@luca.ramble concordo su tutto ma nella diversità si può essere, come in questo caso, non solo educati ma anche intellettualmente onesti. Io sono tendenzialmente no TAV, anche se tiepido e con qualche concessione al dubbio, ma in democrazia alla fine una delle opinioni, con tutte le mediazioni del caso, deve prevalere. Poter presumere l'onestà della controparte aiuta ad accettarlo
quando prendi due persone e le metti in un teatro questo è il risultato, se quelle persone le metti in tv e con tempi stretti già è diverso, se le metti in piazza e invece di essere due persone sono 100 da una parte e 100 dall'altra volano le mazzate.
@@guybrushthreepwood4174senz'altro il contesto influisce, concordo soprattutto sull'effetto branco, per quanto riguarda la TV, a cui ho ormai rinunciato, temo che il problema sia soprattutto a monte, nelle intenzioni che animano certi programmi, ormai votati a enfatizzare ogni contrapposizione pur di fare spettacolo. A questo punto evviva RUclips che, se li cerchi, offre ancora spazi dove si privilegiano informazione e approfondimento
Semplicemente Shy ha fatto un intervista difficile nel massimo rispetto della situazione in cui si trova l’Ospite. Dubito che in Italia ci sia “Un vero giornalista” con questa sensibilità soprattutto verso una persona con la quale non si condividono tutte le idee. Per me è stato all’altezza e lo ringrazio per questo Podcast.
@@lescarpecomedimora7758 piu di quello che dici non credo tanto per la situazione in cui si trova lei in senso stretto, quanto per la personalità e il mondo da cui proviene lei e per la sensibilita di shy in generale e la professionalita che mostra verso i suoi ospiti che scelgono comunque di andare da lui
@@brrprosavida concordo con entrambi. Per questo è interessante che succeda di più: la risposta sul sapone *per me* Shy l'ha incassata senza argomentare perché si rendeva conto di non avere dati a supporto: e da persona corretta non ha sparato cazzate. In TV tornerà questa correttezza nel giorno del mai
@@GiulioFornasar per me è l'esatto contrario, non ha risposto perché con certi tipi di argomentazioni e persone non ci può essere un dialogo e lui lo ha ben visto quindi ad un certo punto ha lasciato dire di tutto per quieto vivere
Puntata fantastica. Sono molto vicino alle posizioni di Eddie, ma alcune delle domande di Shy erano dubbi/confusioni che avevo anche io. Grande discussione. Ne ascolterei ancora
Ho faticato a tenere alto il livello d’attenzione, stavolta. Per 3/4 del tempo sono stata in disaccordo con le opinioni dell’ospite, mi è sembrata un’idealista con scarsissima aderenza alla realtà. Poi sono andata a cercarla su Instagram, per verificare se mi fossi sbagliata e le sue posizioni non fossero così distanti dalle mie. Niente, “peggio mi sento”. Ho visto come prima cosa un bel post contro “Leonardo” che “fornisce le armi con cui si combattono le guerre nel mondo”. L’idealismo a livelli così estremi mi fa paura (e anche un po’ di compassione). Bravo Ale.
Grazie davvero. Una delle cose più interessanti che abbia ascoltato negli ultimi tempi e un esempio per come vadano affrontati i dibattiti, idee diverse, ironia e assoluta competenza di entrambi.
La testimonianza di Marcucci è molto preziosa e interessante. Trovo però che molte delle sue risposte e spiegazioni siano rimaste sull'ideologico e l'evasivo, con un risultato a tratti frustrante rispetto a quello che era il nocciolo delle domande.
Io invece ho avuto l'impressione che, nel momento in cui lei avrebbe voluto entrare nel merito dell'ideologia, Shy 'banalizzasse' tornando al 'furgoncino' e al 'racconto di viaggio', quasi avesse paura del potere di quell'idea stessa.
Sono d’accordo. I riferimenti al furgoncino erano un tentativo di farla andare sul concreto. Lei mi ricordava il “faccio cose, vedo ggente” di Morettiana memoria
Io non vorrei essere irrispettoso, ma cionondimeno vorrei essere sincero. Parto dal presupposto che io sono d'accordo sui metodi, per quanto forti ed in un certo senso presuntuosi (stabilire che un'idea valga l'essere difesa con le armi, presuppone che sei disposto a togliere il diritto alla vita a qualcuno per quella idea, ed io lo trovo non per forza illecito, ma mai veramente puro), ed ero avido di conoscere le idee. Perché io ad andare in Ucraina per un processo mentale similare ci ho pensato: ognuno ha diritto a vivere come vuole nel rispetto degli altri, per me, e mi sono stancato di vedere principi, re, sultani, presidenti, e dittatori calpestare persone come fossero meri asset di un paese e non il punto stesso della società e del vivere umano. Viviamo per gli altri e perché ci sono gli altri, da soli siamo vermi patetici ed impotenti. Ecco, fatte queste 2 premesse, mi aspettavo, desideravo, una migliore esposizione delle idee della donna in questione. È venuto fuori molto poco di come la pensa, nel dettaglio, e più un canovaccio generale che, a mio avviso, mostra il fianco a parecchi errori logici. Non voglio credere che sia stato dovuto al fatto che queste idee siano "poche e confuse", come direbbe qualcuno, ma, suppongo, sia colpa di un imbarazzo da palcoscenico, e/o deficitaria capacità comunicativa. Ma, da quel che ho visto e sentito, si evince l'idea che lo stato nazione debba cedere il passo a qualcosa di meno strutturato, più comunitario (per non dire comunista, che non avrebbe comunque nulla di male) poiché esso, figlio ed insieme al capitalismo, sarebbero la radice di ogni male, persino dell'oppressione sulle donne. Ecco...io questa idea la farei scontrare col fatto che i paesi più capitalisti in assoluto, gli occidentali, siano anche quelli dove la condizione della donna e delle minoranze sono migliori (con tutta la strada ancora da fare). Mi chiedo quanto quel sistema proposto regga la prova della massa, non tanto del tempo. Perché lo stato come lo abbiamo oggi è anche frutto dell'immenso pluralismo di realtà culturali, identitarie, e di comunità. Ad un certo punto, l'idea, per esempio, proposta che "basti dare meno ferie, ma ce le gestiamo tra noi, in comunità" si scontrerebbe inevitabilmente col pluralismo di comunità e valoriale. Perché presuppone che vi sia sempre generale armonia nella comunità e che si raggiunga sempre un accordo largamente appoggiato. Lo vediamo in Italia, questa è pura utopia. Più persone si raggruppano nello stessa comunità, più questa diventa caotica. Vi sono persone con le quali non sarei d'accordo su niente, eppure sono italiani come me, quindi devo andarci d'accordo, per beneficiarne tutti. Ed il sistema di leggi e regole, e poteri di uno stato è ciò che storicamente, a mio avviso, ha funto da mediatore di questi piccoli conflitti fra singoli e piccoli gruppi che altrimenti imperverserebbero e spaccherebbero l'intero pianeta in comunità così piccole da costituire delle nuove tribù. Ecco...a me è passata un'idea un po' tribale di società, che, più che unione, sul lungo periodo, porterebbe ancor più caos e conflitto di ora poiché punto di partenza dal quale abbiamo sviluppato il sistema attuale Ecco, mi pare un resettare il ciclo e nulla più, detta così. Ed è quello che ho capito io dalla conversazione, eh. Ritengo d'aver quasi sicuramente capito male. Avrei davvero desiderato maggiori dettagli per fugare i miei dubbi. Ad occhio, non credo che mi piacerebbe, o che lo approverei, ma senza conoscerlo appieno si perde l'opportunità di trarvi degli insegnamenti che potrebbero anche essere utili migliorare il sistema attuale, che non è il migliore possibile, sicuramente. Insomma...non so che pensare.
Concordo pienamente con te, meno la parte riguardante il difendere le proprie idee con le armi. La parola d'ordine é difesa. Contro alcune entità (quali lo stato islamico o forze turche con ideologie affini, come in questo caso) si è posti davanti ad una scelta: abbandonare le proprie idee per quelle degli oppressori o combattere. Ritengo l'uso della forza a fini ideologici non abbia alcun aspetto controverso in questo contesto (e SOLO in questo).
Sulla questione dell'oppressione femminile lei ha detto (esplicitandolo, perche' anche Shy non aveva capito) che non e' stato il capitalismo a opprimere le donne, ma che l'oppressione delle donne (e altre oppressioni) siano state le condizioni di nascita del capitalismo. Insomma, che il capitalismo ha trovato terreno fertile per nascere proprio perche' alcune classi di persone erano oppresse, e per questo l'oppressione non puo' essere scissa dal capitalismo stesso. Manca poi anche a me qualche passaggio, nel senso che avrei voluto molto piu' approfondita questa parte perche' la trovo molto interessante - ma non ho gli stumenti per dire se sono d'accordo o meno.
@@elisarasello6015 se ne parla anche nel libro di Silvia Federici "Calibano e la strega", in cui si fa un excursus storico su come il cambiamento sociale in senso capitalista (che viene datato a partire dal medioevo) abbia ostacolato i tentativi di autonomia da parte delle donne
@@Artaudette si ma raga, fatto sta che solo in UE e USA le donne possono "vantare", passatemi il termine, certi ""privilegi"", che in qualunque altra parte non possono nemmeno sognare. Come col comunismo, l'idea di base del capitalismo non è male:"fai qualcosa, se questa incontra l'interesse di un numero sufficiente di persone, allora fai la grana". Purtroppo abbiamo visto come questo abbia portato grandi società ad avere all'atto pratico più potere di una nazione. Se una donna fondasse una attività, e questa andasse bene, il capitalismo non vedrebbe un attacco, ma un plauso, infatti ciò che è da biasimare al massimo è la cultura che il capitalismo non è riuscito a scollarsi di dosso, che questo sia un bene, e.g. artigianato e mantenimento di tradizioni millenarie anche a scapito del profitto, o un male, e.g. discriminazione sul luogo di lavoro. Ciò che dà alle persone la possibilità di scalare le classi sociali, e ciò che spinge, dal mio punto di vista, le persone a migliorarsi sempre, è anche la meritocrazia che sta dietro ad un buon capitalismo. Io sarei il primo a desistere dal richiamare all'appello un datore di lavoro che assume solo uomini, semplicemente sperando che chi non agisce in tal modo trovi più profitto, ergo sia più premiato, nel suo settore, dimostrando che una logica antiquata sia deleteria per una azienda, contribuendo così anche a migliorare la società. È forse un discorso troppo lungo per essere eviscerato adeguatamente in un commento, tuttavia posso dire che percepisco in chi vede il male nella società di oggi tanto da volerla abbattere, poco ragionamento e tanto desiderio di accodarsi ad una ideologia che promette l'Eden una volta messa in pratica. Per questo non mi posso dire d'accordo con Marcucci, tuttavia mi rendo conto di essere estremamente di parte nel riconoscere la "Verità" nel mio pensiero, probabilmente tanto utopistico quanto quello della ospite dell'intervista. Spero di aver fornito uno spunto di riflessione, come lo sono stati tanti altri commenti per me.
@@AZ092938 Tu descrivi il "capitalismo perfetto", utopico quanto l'anarchismo collettivo, nella realtà dei fatti. Infatti il capitalismo ha prodotto diseguaglianze, oppressioni, violenze di ogni tipo e non certo per demerito delle vittime. Già nel nostro piccolo paese è impossibile scalare le classi sociali, la meritocrazia è un miraggio, lobbies e speculazioni sono la regola. Se sei una donna poi, è tutto oggettivametne più difficile. E noi due con tutti gli spettatori del podcast siamo nel 2% più fortunato e privilegiato del pianeta... figuarmoci il resto della popolazione mondiale!
Sto riguardando questa intervista dopo un sacco di tempo e soprattutto dopo aver letto Rabbia proteggimi. Io sinceramente non lo so ancora cosa ne penso davvero sulle singole posizioni di Eddi e dei movimenti in cui si riconosce, fino a poco più di 5 anni fa difendevo il sistema capitalista a spada tratta - altro che mio zio, lo difendevo come fosse mio fratello - e per come sono fatta ho bisogno ancora di leggere, conoscere e indagare molto più a fondo le forme alternative di organizzazione (politica ed economica) prima di poter dire di crederci e di riconoscermici. Quello che mi ha stupito di Eddi, già più di un anno fa e ancora oggi riascoltandola, è la chiarezza nei sentimenti che muovono lei e le sue compagne e compagni di lotta. Sento fortissimo, nelle sue interviste e nei suoi scritti, un profondo senso di giustizia che ogni giorno si scontra con l'oppressione e la disuguaglianza che è sotto gli occhi di tutti nel nostro quotidiano. Sento il conseguente sentimento di rabbia, che credo derivi dalla frustrazione che certe situazioni provocano e dal senso di impotenza di fronte a queste situazioni. Sento la solidarietà, l'affetto e la fiducia che prova nei confronti di quelle persone che come lei percepiscono le ingiustizie del mondo, e l'impegno che tutte queste persone mettono nella cura del dolore, delle difficoltà e della rabbia altrui. A me tutto questo arriva chiarissimo e, da mera osservatrice esterna, mi fa andare in mille pezzi e poi mi scalda il cuore, mi fa pensare che è bellissimo che ci siano alcune realtà che - anche se non le capisco ancora del tutto e sicuramente sono piene di contraddizioni - parlano e si occupano della giusitizia per tutti, anche per me, e lo fanno stringendosi forte e mettendoci una cura infinita, probabilmente perché consapevoli che se le ingiustizie le affronti da solo potrebbero finire per spezzarti. Grazie a Eddi e a tutte quelle persone che, come lei, sono state capaci in questi anni di trasmettermi tutto questo, con il tempo ho - a parer mio, fortunamente - anche un po' smesso di ricercare sempre l'argomentazione migliore o la risposta più convincente. Provo invece a partire proprio dalle emozioni che muovono le persone, prima di tutte proprio la rabbia - forse mi viene facile perché anche io l'ho sempre provata, ma prima di ascoltare gli altri non me ne ero resa conto e ora é un sollievo riconoscerla in me e sapere che ha la stessa matrice di quella di tante persone che mi stanno attorno. E ad oggi mi riesce proprio difficile giudicare (a priori) le argomentazioni opache o i modi invadenti (a volte violenti? non lo so - qui cito anche in modo vago Zerocalcare quando dice che forse dovremmo smettere di dividere chi manifesta dissenso tra buoni e cattivi) di certo gruppi, perché i sentimenti e le emozioni dietro alle loro azioni mi arrivano charissimi, e con questi la voglia di ascoltare e accogliere queste emozioni prima di tutto. Questo pippone probabilmente confuso e incomprensibile per ringraziare Eddi per aver partecipato a questo podcast e avermi permesso di capire meglio il suo mondo e incuriosirmi, e Shy per la grazia con cui ha condotto quest'intervista. Ho avuto la sensazione che la bellezza, la sincerità e la fragilità delle parole di Eddi non sia mai stata intaccata in tutta la puntata e immagino che non sia stato sempre facilissimo, viste anche le chiare divergenze di pensiero. Ma è bellissimo da vedere, questa punatata me la guarderei altre 100 volte.
A me e' piaciuta molto, ma ne avrei voluto tanto di piu'. E soprattutto la devo riascoltare, perche' sono cose piuttosto nuove per me. In ogni caso davvero interessantissimo!
Non capisco chi parli di "shy in difficolta". Domande puntuali, risposte interessanti e vaghe. Shy era li' a intervistare, non a dibattere e portare la sua opinione. Bella puntata, bella testimonianza. Testimonianza anche dell'ingenuita' di certi movimenti e dell'impegno di certe persone
@@gabrielegrosso6378 nessuno pensa sia il migliore dei mondi possibili, solo i commie continuano a ripetere questa frase spot. il capitalismo è un sistema temporaneo che verrà superato/riformato. a cui però costoro, i compagni, non propongono mai un alternativa cioè un modello economico concreto, fattibile, ma propongono ideali. ideali che io condivido, tra l'altro, ma quindi? come si concretizzano questi ideali? con la rivoluzione armata? con la socializzazione dei mezzi di produzione di massa? se sì, in che modo?
La puntata è stata molto interessante. Come Shy non sono d'accordo su alcune delle posizioni ideologiche dell'ospite, ma mi è piaciuto il livello dello scontro verbale, che si è mantenuto su toni civili.
@@diclo383 a me fanno paura solo i fasci di estrema destra (Lega, FDI) che sono al potere. Non una donna senza nessun potere ma con i propri ideali. Non ha commesso nessun crimine, nè rubato 49m allo stato, nè lasciato morire in mare migliaia di disperati, nè commesso apologia di fascismo.
@@diclo383 che cosa ci sarebbe di civile nel modo di operare del nostro stato? Ti sembrano civili le morti e le disuguaglianze provocate dai governi? Il fatto che sono anni che i governi vanno avanti senza un nostro voto? Che boccino due referendum eticamente necessari? Perché noi dobbiamo mantenere dei toni civili mentre le loro condotte sono spregevolmente AMORALI?! Lo stato è protetto da un ordine giudiziario e dalle forze dell'ordine, io vedo solo la paura di modificare gli equilibri di status Quo attuali nelle mosse che la magistratura ha preso nei confronti di Eddi.
Molto interessante, questo podcast mi ha incuriosito sul nuovo sistema stabilito in Kurdistan (ammetto di essere molto ignorante su tutte le lotte politiche della regione), andrò a cercare altro materiale. Come al solito, grazie mille Shy per aver creato una piattaforma dove inviti sempre gente diversa e dove approfondisci da spunti diversi e meno banali dei media convenzionali. Vai alla grande, in bocca al lupo con questa stagione
Questo podcast e tutto il mondo BreakingItaly mi rendono felice. Felice perchè da sempre sono stato curioso, sul mondo, su come funziona e come funzionano le persone. Una curiosità che non sono mai riuscito ad incanalare. Insomma tutto ciò mi mostra quanto non sia informato e appaga la mia curiosità. Grazie.
Sto facendo una tesi sulle misure di prevenzione e cerco chiunque abbia letto la sentenza con le motivazioni dell'applicazione della misura alla Marcucci per discuterne assieme. Vi ringrazio
Super interessante! Non mi trovo d’accordo con Eddi su molte questioni, alcune sì, ma ho apprezzato tantissimo la dialettica e il dibattito. Grazie Shy per esserti messo in gioco così e averci regalato queste due interessantissime ore! ♥️
Bellissimo episodio, domande mai scontate e nonostante fossero ben spinose per l'ospite avete mantenuto un bellissimo dialogo!!! Complimentoni a entrambi!
uno dei più bei episodi del podcast, perchè effettivamente si è parlato di tante questioni che riguardano l'Italia, che si possono notare solo guardandole da fuori
Secondo me il segreto di un confronto così "funzionale" e piacevole tra parti così distanti non è soltanto l'umiltà/l'educazione di entrambi ma anche una buona dose di senso dell'umorismo, di capacità di non prendersi troppo sul serio. A parte lo humour di Shy, che ci è familiare; ho trovato Eddy simpatica e ironica. Quando lui le ha chiesto "perché hai deciso di fare questa cosa" e lei ha detto "ho perso una scommessa" ho riso parecchio :')
Grazie Shy, molto interessante come sempre. il racconto di Marcucci è molto interessante anche se a suo modo grezzo ( che non per forza è un male ) Se volete approfondire le tematiche del confederalismo vi consiglio di seguire anche Davide Grasso , un altro ragazzo Italiano che ha combattuto in Siria contro Daesh e ha scritto anche interessanti libri in merito .
Bellissima puntata, la migliore di tutte le stagioni del podcast. Marcucci ha idee molto radicali e a volte, come dice Shy, non condivisibili nei metodi ma condivisibili negli obiettivi. Se fossi stato sul palco li avrei abbracciati entrambi.
Ecco perché seguo questo canale , perché, da sempre qualcosa in più, che da un popolo ,a cui non so per che motivi è stato negato oppure non ha sviluppato uno stato di appartenenza sviluppi un ideologia che mette in dubbio l utilità degli stati stessi , è meraviglioso , ed è meraviglioso anche l esigenza di trasmissione di quest' ideale , che dire , comunismo ......spostati ...sei vecchio desueto , vabbè io al contrario di lei bevo , credo che ci scriverò una canzone su di lei ....
Comunque questa cosa che alla fine di ogni singolo episodio del podcast gli ospiti non sappiano cosa devono fare mentre saluti mi fa troppo ridere, possibile che non abbiate ancora trovato un modo elegante di farli uscire? 😂
Bella puntata, molto molto interessante. Anche al di fuori delle tematiche principali della puntata mi ha lasciato degli spunti personali di riflessione e quindi grazie a tutti e due!
L’ultima frase mi ha dato i brividi. Personaggio incredibilmente interessante, una donna profonda e con le idee molto chiare, ho adorato questa puntata a dispetto delle tematiche e del tono generale “più serio” rispetto al solito. Letteralmente divorata. Grazie Shy
Parere: ci sono opinioni condivisibili o meno, ma non riesco a capire l'impermeabilità dei no tav verso qualsiasi spiegazione. Ogni volta che ho visto (provare a) spiegare che da un punto di vista ecologico sarebbe necessario per evitare una quantità sproporzionata di commerci su gomma (che si ripercuoterebbe pure sul traffico diminuito con ulteriore calo delle emissioni) cambiano discorso. Un po' come i "no nucleare" che piuttosto tornerebbero al carbone mentre aspettiamo le rinnovabili
@@TonnoNinja invasione 24 febbraio podcast 14 marzo. Cos'altro è accaduto oltre che una superpotenza invade un Paese democratico trascinandolo in una guerra? Che i russi distrubissero lecca-lecca? SHY fa chiacchierate con gli ospiti, non incalza. Se lei non si è voluta sbilanciare perché ideologicamente non vuole non puoi farne una colpa a SHY. Mi pare che i suoi non detti siano comunque abbastanza chiari.
@@nurgiachi9211 Ma io non do la colpa a nessuno eh, magari hai frainteso. Sicuramente se il podcast fosse stato girato oggi entrambi avrebbero sentito alcune questioni più preponderanti nelle dinamiche mondiali, come le ultime foto dei civili morti ecc.
@@TonnoNinja nel suo assolutamente, ma dell'argomento hanno parlato pure poco e shy non si è dilungato in motivazioni e analisi, quindi non posso sbilanciarmi (sul resto non condivido la maggior parte delle cose dette ma appunto si torna alle opinioni). È qualcosa che ho visto molto in generale
Al di là degli estremismi che il movimento no Tav raccoglie (immagino anche come risposta a certi estremismi repressivi di Stato) io condivido la lotta a questa opera inutile che ne doppia una già esistente e sotto sfruttata poiché non rispondente alle necessità di trasporti commerciali su treno per quella tratta.
Un ospite sicuramente molto al di là di quello che ci si aspetterebbe da Shy, eppure è uscita una brillante puntata. Complimenti a tutti in Breaking Italy!
Per ora è di stralunga la mia puntata preferita. Non condivido la posizione di certi argomenti con entrambi, ma sinceramente credo che sia stato uno dei dialoghi più interessanti a cui ho assistito in vita mia. PS: credo di essermi innamorato di Maria Ed, di cui ho apprezzato la visione attivista, la simpatia e la propensione alla comprensione delle varie realtà, che per quanto ci piaccia semplificare, restano comunque molto diverse tra loro.
Argomentazioni molto vaghe ed imprecise, troppa ideologia e poca pratica. Quando Shy pone domande precise, improvvisamente il vuoto, come spesso mi è capitato con sostenitori NoTAV & co. Comunque ottima intervista da parte di Shy ed interessanti le diverse visioni del mondo.
"Troppa ideologia e poca pratica". Detto ad una persona che sta dedicando la sua vita alle cause in cui crede. Che ha donato un anno della sua vita a persone che con lei non condividevano nulla se non il fatto di vivere su sta terra. L'ha detto: "Andando là io ho difeso anche voi". Peccato che uno come te non lo merita.
@@Capa26Serj penso che intendesse pratica nella esposizione, nel suffragare i propri argomenti con fatti e ragionamenti. Un tratto decisamente importante per qualcuno che vuol fare politica. Ha difeso anche noi? Molto probabile, ma nessuno glielo aveva chiesto. E' stata una scelta sua che ha fatto per ragioni sue, come ha anche esplicato, non per "proteggerci". Il resto del tuo commento è soltanto livore da internet ed evito di commentarlo.
Questa live mi fa arrabbiare perché pur essendo molto lontano dalla visione del mondo e alcune battaglie di Eddi (sono attivista +Europa ndr) la sua questione giudiziaria è una battaglia trasversale che coinvolge diversi gruppi. Sarebbe bello e un gesto molto forte se potessimo lavorare insieme per migliorare il sistema giuridico italiano affinché ragazzi e ragazze come Maria Edgarda non vengano più trattate come criminali e/o terroristi dalla polizia e dai giudici senza una reale prova.
@@guybrushthreepwood4174 shy era in evidente difficoltà invece, lo è iniziato ad essere quando si è reso conto di aver portato ospite una persona con la personalità rasata a zero da un ideologia che segue, argomentazioni che fanno acqua da tutte le parti (quando ci sono queste argomentazioni) e di un estremismo devastante, un ospite che sono sicuro che shy in realtà non avrebbe voluto e la sua difficoltà era nel "come interagisco con questa persona creandone un qualcosa di costruttivo" cosa che non è infatti successa.
La chiacchierata è stata davvero interessante! Marcucci ha mostrato il vero volto dell'ideologia nel bene e nel male. Le va riconosciuta la sincerità nel dichiararsi apertamente. Lei vede come nemico lo Stato (gli Stati).
Canale, puntate, format assolutamente splendidi. Complimenti! Una piccola unica critica, minuscola, che in tanti avranno già avanzato: gli "eeeeeh" interrompono tanto il flusso delle domande e dell'intero dialogo. Lo dico perché io stesso, per lavoro, ho dovuto sforzarmi per toglierli del tutto e assicuro che...si possa fare! Ancora complimenti e congratulazioni per lo splendido lavoro
1:57:10 top SHY! Ecco ome si risponde alle provocazioni di chi sta dall'altra parte... A ovviamente sono felice dei questa intevista, e ringrazio Maria per aver partecipato.
Devo ammetterlo: la distanza tra le opinioni dell’ospite ed il mio modo di vedere il mondo hanno fatto si che gli ultimi 20 minuti siano stati parecchio difficili da seguire, ho faticato a non chiudere e passare oltre, ed è la prima volta che mi capita su breaking italy. Sta di fatto che mi ha fatto conoscere qualcosa che ignoravo, per questo sono comunque contento ed il mio plauso va comunque ad entrambi
Puntata interessantissima! L'unica delusione p che mi aspettavo qualcosa di più "valido" dalla ospite in termini di argomentazioni. In particolare: 1) Sul tema del confederalismo democratico che lei presenta come la soluzione ai mali del mondo e dello stato nazione. Praticamente è il medioevo dei comuni italiani (e non solo). Bella idea quando viene da un periodo di caos e di amministrazione centralizzata decadente, un po' meno se parti da organizzazioni più strutturate come lo stato. 2) Sull'Ucraina ha fatto un lunghissimo giro di parole per dire che sostanzialmente siccome gli Ucraini sono fascisti (secondo lei ) va bene che si ammazzino a vicenda con gli i russi che sono più fascisti. Il che almeno è più sincero delle posizioni che vengono espresse in tv e sui giornali
Più che ai comuni italiani, assomigliano ai consigli dei soviet durante la prima guerra mondiale. Anche loro esistevano parallelamente alle istituzioni dello stato, ma alla fine avevano più potere dello stato, perché organizzando i lavoratori risolvevano i problemi ( quindi la popolazione si affidava a loro e non alla duma)
@@diclo383 Io non l'ho scritto intendendo che i soviet fossero una cosa negativa 😬 Comunque alcune cose come le posizioni No Tav sono completamente campate per aria. "Esiste già l'alta velocità torino-lione", ma dove. Io l'ho fatta in treno e l'unica cosa alta lì è lo stress
@@forzatoro89 Non sono esperto di soviet, comunque anche nel medioevo i comuni erano entità parallele, formalemnte vassalle dell'impero, praticamente andavano per contro proprio (battevano moneta, facevano le loro leggi, riscuotevano tributi ecc.). Mi fa anche un po' strano che la marcucci si appelli alla legge italiana perdefinire ingiusta la misura preventiva che l'ha colpita (giusto) ma non so come andrebbe a finire se Torino fosse stata una "comune" che decideva democraticamente che la Marcucci gli stava sulle palle e votavano per limitarle la libertà... Proverò a capire di più di questo presunto terzo sistema (che terzo sistema non è, visto che una comune potrebbe tranquillamente scegliere di avere un'economia di mercato o socialista)
I comuni italiani non si riconoscevano come parti staccate di una medesima comunità, libere di stringersi le une alle altre e di separarsi di volta in volta in base alla volontà della base. Erano città stato o stati regionali che si alleano o si facevano la guerra con le medesime dinamiche degli Stati più grandi. Non c'era il "volemose bene" che lei individua nella forma della confederazione democratica. La differenza tra stati nazionali e confederazioni di cui lei parla non sta solo nella dimensione delle entità politiche, ma anche e soprattutto nella possibilità delle comunità di aggregarsi e disgregarsi fluidamente, senza l'opposizione di un potere centrale. Almeno mi sembra di aver capito questo.
Potrebbe diventare un meme ormai: Iniziamo piano, mettiamo a suo agio l'ospite. Ale: com'è la situazione in Kurdistan? E anche oggi si inizia con un ospite a suo agio settimana prossima 😂
L’unica volta in cui l’ho visto in difficoltà è stato con i Jackal perché erano ospiti che non hanno minimamente risposto alle sue domande realizzando due ore di podcast abbastanza sterile.
@@guybrushthreepwood4174 in difficoltà nel senso che è palese come abbia soppesato alcune parole e concetti per far sì che tra lui ed Eddy non si creasse conflitto. Aveva già annunciato come le loro idee divergano molto, quindi ci sta che sia stato particolarmente concentrato. Era una cosa positiva eh!
Sono in disaccordo con molti punti, soprattutto con quelli un po' mal giustificati, però ho apprezzato molto gli stimoli e la discussione tenuta in modo sereno e aperto
Puntata che personalmente non mi ha lasciato niente. Appena si cerca di scendere un po' nello specifico l'ospite o non risponde, o risponde in maniera vaga, o risponde ripetendo una cosa che ha già detto 15 volte. Poi va bene, bello vedere due persone con opinioni opposte discutere civilmente, evviva, ma ho fatto una fatica assurda ad arrivare in fondo.
Sono d'accordo.. Tra l'altro andando avanti con la puntata si avverte sempre di più questa sensazione di distacco dalla realtà, sembra quasi di assistere al classico confronto tra scienzati pro e no vax, a una certa quest'ultimo inizierà a sviare le domande e a citare "ci sono molti studi che dimostrano bla bla bla".. L'unica parte interessante del discorso è quella sulle restrizioni precauzionali di cui è stata "vittima", penso che mi informerò a riguardo perché sono curioso di sapere come funziona
È incredibile come lei abbia poche idee e soprattutto confuse…detto questo Shy come sempre molto professionale nonostante la difficoltà a gestire l’intervista visto l’ospite a dir poco reticente
Idee confuse? Detto di una donna che ha votato la sua vita ai diritti civili e che ne paga le consequenze sulla sua pelle mi sembra davvero fuori luogo.
Bella puntata che però mi ha lasciato un po' di vuoto: avrei voluto capire meglio come si svolgesse la vita lì, come i 3 pilastri del confederalsimo si traducessero poi nella quotidianità. Shy ci ha provato a farglielo dire ma mi è parso che lei si ritraesse.
in ogni sistema se c'è un vuoto di potere ci sara qualcuno pronto a prenderselo e questo rende questa visione del mondo utopica ed è questo a impedire alla tipa di rispondere, non certo la timideza o timore
Ma guarda che aveva shy aveva chiesto riguardo la guerra non riguardo la quotidianità. Lei ha risposto che se vuoi saperene qualcosa ci son tante fonti da cui attingere. Non é che puó spiegare come funziona uno stato in 5min
@@igolark certo però è anche difficile pensare di capire come funzioni uno stato dalle fonti scritte, specie se inevitabilmente non sono fonti che puoi ritenere "super partes"
Ad esclusione del discorso No Tav dell'ospite, per il quale la vedo abbastanza come Shy in un'ottica di green, invece mi rivedo moltissimo nel resto. Molto brava lei ad esprimere certi concetti e molto interessante vedere il dibattito crescere e andare più in alto in maniera molto naturale. Il fatto che io la veda come Marcucci, ma cerchi comunque anche il parere di Shy per costruire il mio pensiero da moltissimi anni, la dice lunga sulla stima che ho per il lavoro che fa. Questa stagione è stata davvero importante per le tematiche trattate. Per qualche motivo questa puntata l'ho saltata e la vedo solo ora. Posso dire finora una delle migliori. Altri ospiti così!
1:56:00 "Il meno fascista tra i fascisti è comunque fascista." Ragionando così sembra che siano tutti fascisti tranne lei praticamente. Parla sempre di complessità ma poi riesce sempre a tirare fuori slogan banali come questo. E di tempo ce ne sarebbe stato per approfondire, almeno in parte, alcuni temi complessi, ma venivano sempre in qualche modo evitati. Venerdì scorso ho sentito Ilaria Cucchi parlare a Propaganda Live. Quindi vorrei mettere a confronto due donne che parlano delle loro battaglie, ma devo già dire che la differenza è abissale. Da un lato, una si è veramente scontrata con la complessità del sistema giudiziario italiano, con alcuni membri dell'Arma dei Carabinieri che hanno prodotto depistaggi, con esponenti di partiti politici che la denigravano. Tutto questo per 13 anni. Ma nonostante ciò, non ho sentito Ilaria Cucchi chiamare gli esponenti delle forze dell'ordine "sbirri" o "guardie". Non l'ho neanche sentita dire che lo Stato Nazione dovesse essere abbattuto o sostituito da una qualche utopia dove la giustizia funziona perfettamente. Ma se ora i Carabinieri ci pensano 10 volte prima di pestare un detenuto o di inventarsi depistaggi, se il sistema giuridico italiano è anche solo un po' migliore, se la nostra democrazia liberale non sprofonda in uno stato di polizia, in questo momento mi sento di doverlo a Ilaria Cucchi. Dall'altro lato, vedo solo l'insofferenza di Maria Edgarda Marcucci nel dover fornire le sue generalità all'agente di turno per un provvedimento che sì, ritengo ingiusto, ma neanche lontanamente paragonabile a quello che ha passato Ilaria Cucchi. Due donne, due modi diametralmente opposti di rapportarsi con la realtà. E il paragone che ho fatto per la giustizia penso si possa benissimo applicare anche alla visione politica e sociale che Maria Edgarda Marcucci ha del mondo. Detto ciò, Ilaria Cucchi potrebbe essere un buon ospite per la prossima stagione. :)
Un bel commento, complimenti. Andrò a sentire, quando avrò tempo, l'intervista di cui parla. Scrivo solo per dirle che non credo che con quella frase citata all'inizio del suo commento volesse intendere che la guerra in Ucraina sia giusta. Questa donna deve aver approfondito delle tematiche particolari nella sua vita per cui riesce a dire con chiarezza e in termini che gli italiani comprendo, ma spesso fraintendono, che gli stati nazione, così come sono strutturati, sono intrinsecamente governati da un gruppo ristretto di persone che usano la demagogia (e la democrazia) per arrivare al potere. Inoltre, gli stati nazione come tali vivono di identità propria che sempre più spesso prescinde dalla popolazione (ancora più grave sono i casi in cui la propaganda politica è tale da indirizzare radicalmente il pensiero dei più: vedasi Brexit o l'elezione di Trump, per l'occidente; casi invece in cui la popolazione è succube delle decisioni dello stato sono: la questione Palestinese o,,appunto, quella Curda; la coercizione cinese, le guerre di potere e corruzione di Africa...). Gli esempi che ho proposto sono tutti legati alle decisioni prese dall'alto e all'interno di uno stato nazione. Questo intende: gli stati democratici quando ci sono (democrazie che sono comunque un surrogato mal funzionante dell'ideale) sostengono/dipendono economicamente da stati non democratici. Questo non è etico e contraddice tutti i principi e i presupposti Europei. Per cui, dice, non vale la pena di combattere per uno Stato, in questo caso l'Ucraina. Senz'altro crede nel diritto della vita e della libertà. E per giunta non credo sia pressapochismo il suo: è un'attivista e dunque una persona senz'altro molto pratica e soprattutto giovane e con ancora tanto da imparare, come tutti. Ilaria Cucchi ha vissuto una tragedia familiare che le è piombata addosso come un'incudine da un quintale. La nostra intervistata, invece, sta facendo un percorso di vita ben diverso: cerca risposte, prova a rendersi utile, combatte per le ingiustizie che vede.
In realtà mi pare che tu (come molti altri e shy compreso) abbiate frainteso il senso di quella affermazione. Eddie fa un parallelo per dire che per quanto gli stati siano fra loro diversi, lo stato nazione di per sé è un concetto che ritiene sbagliato, e che quindi per lei non ha senso combattere in nome di uno stato nazione anche se è fra quelli "buoni". Quindi, come il meno fascista è comunque fascista, anche il miglior stato nazione è comunque uno stato nazione, e quindi per Eddie intrinsecamente sbagliato e "superato".
Mi è piaciuta un sacco sia la puntata che lei, dai commenti avevo il terrore avesse chissà quali idee invece ho trovato tutto molto condivisibile. Dal lato di entrambi
Comunque anche io ho avuto l'impressione che ci fosse un po' di reticenza da parte sua nel raccontare nel dettaglio ciò che è successo e che ha visto lì, il suo primo impatto con quel mondo, ecc. È sempre rimasta molto vaga, e si è limitata a elogiare la Confederazione curda come un qualcosa di etereo (tranne per il fatto che ha ammesso l'esistenza di contraddizioni al suo interno). Devo dire che dalla sua descrizione faccio fatica a immaginarmi con un minimo di concretezza questa "impresa", come la chiama lei
@quandocapita in realtà lo lessi qualche anno fa, e mi piacque pure molto, ma il ricordo che ne ho a tal proposito (poi dovrei riprenderlo in mano per esserne sicuro) è che descriveva certamente molto più nel concreto quella società, ma anche in maniera molto acritica e (ovviamente visto che il mezzo fumetto non consente facilmente grosse trattazioni) non si capivano molte cose, rimaneva troppo poco tridimensionale. Ovviamente per saperne di più sta a me cercare informazioni, volevo solo evidenziare come l'impressione di Shy sia corrisposta alla mia
P.S. ricordo anche di aver trovato strano in Kobane Calling il fatto che Zerocalcare definiva una società che si potrebbe dire (stando alla sua stessa rappresentazione) matriarcale, come più avanzata rispetto alla nostra per il fatto stesso di essere matriarcale, società nella quale peraltro si lasciava intuire che si adottasse una sorta di giustizia privata nei confronti di chi commettesse crimini di natura sessuale (non si capiva necessariamente quanto fossero gravi i reati puniti in quel modo, e cioè se fossero solo stupri o anche solo molestie "meno gravi"). Ebbene, quanto a ciò avrei da dire che: 1) Una società matriarcale non è per natura più avanzata di una patriarcale, bensì la sua immagine speculare. Personalmente definirei più avanzata una società che miri a tendere il più ragionevolmente possibile alle pari opportunità di genere, anche negli organi di potere (e quindi idealmente che sia uomini che donne, non necessariamente in preciso egual numero, facciano parte di essi); 2) Quella roba della giustizia privata veniva presentata con una luce che oserei definire positiva, mentre a me pare una roba abominevole, altro che progressista (anche se pure io di fronte a certi reati di istinto sarei portato talvolta a volere tali cose abominevoli, ma parte della civilizzazione consta nel saper reprimere tali istinti). Poi ripeto, magari mi ricordo male io o ho colto in maniera distorta quanto veniva narrato
@@emanulevillafoglia3059 più divento vecchio e più mi convinco che l'unica differenza a separare comunisti da fascisti sia una mano di vernice di colore diverso.
Ho il sospetto che Shy non sia andato a pungere su certe cose, che lei accuratamente evitava, per evitare di dare elementi alla procura. È pur sempre una persona sotto scrutinio.
Bello il confronto tra ideologie molto diverse instaurato con rispetto e bravura nel non calcare troppo la mano quando una risposta di lei rischia di portare il discorso in territori ideologici un po' più scuri. Però a me la sensazione che ha dato la Marcucci è proprio la possibilità che incarni con troppa forza quei pensieri scuri di cui si ha solo sfiorato la superficie,.. e di aver visto quindi in questo podcast (grazie all'equilibrismo di shy (ecco il motivo della sua difficoltà nel pesare le parole) solo il lato migliore di lei,.. e che tutto il suo "non detto" possa essere proprio ciò che non avrei apprezzato sentire (almeno nella mia testa avevo bisogno di capire perchè fosse importante tenerla d'occhio per l'Italia per quanto non avesse fatto nulla e, basandomi tutto il tempo sul superare questo pregiudizio, non mi ha convinto nel modo in cui ha esposto le sue ragioni e le parole che ha deciso di usare,- per quanto i provvedimenti possano essere esagerati la magistratura avrà avuto dei motivi più ragionati per controllarla, rispetto a quelli che ha esposto, dipingendoli solo come folli). -- In generale dire No agli stati nazione come se ad oggi fossero tutti uguali, e dire che non è la stessa cosa andare ad aiutare l'ucraina credendo nella democrazia, di quello che ha fatto lei, poichè lei ha abbracciato un movimento forte nella sua idea e noi ci affiancheremmo ad uno stato che chiama fascista.. non mi è piaciuto. L'ucraina ha mille sfumature come tutti ma incarna principalmente l'autodeterminismo e la democrazia punto. -- per quanto stesse dalla parte dei buoni il suo modo di ragionare radicale derivato da una preparazione militare in un territorio cosi particolare figlio di un anfratto di ideologie così diverse dal comune e difficili da incasellare, è giusto darci un'attenzione in più. (poi bisognerebbe sapere meglio la storia perchè non me l'ha fatta capire bene e non ho capito bene effettivamente cosa abbia fatto mentre era la...) --, spiegare i difetti dell'uomo e del capitalismo parlando di 1000 anni fa e dei sumeri e che il nostro sistema europeo non funziona perchè ci sono comunque morti neanche mi è piaciuto. Anche perchè poi ha parlato invece del sistema che ha visto lei rivolgendosi però solo al futuro (senza contare che non funzionerebbe oggi e butterebbe via molto progresso e lotte che stanno già migliorando i lati peggiori della nostra società democratica....ma non sono troppo informato su questo). -- in generale apprezzo la sua cultura e attenzione ai problemi sociali e ideologie che migliorerebbero il mondo. Ma voler cambiare il mondo facendo tabula rasa e raggruppandosi in tribu tutte uguali per ricominciare con un sistema nuovo che non rende conto minimanente dei progressi positivi e del buono che si è costruito marginalmente con il concetto di stato e di nascita della democrazia è pericoloso. Infatti il succo del podcast stà che Shy è riuscito a farle esprimere le sue opinioni sapendo che loro due raggiungerebbero la pace in due modi molto diversi, e che shy arriverebbe prima senza distruggere il passato e prendendo l'alta velocità (e quindi il progresso) è stata non solo una battuta, ma il fuoco e l'anima del pensiero di shy e il motivo per cui lo stimo veramente tantissimo. Se il mondo fosse fatto di Shy saremmo probabilmente in pace, se fosse fatto di un qualsiasi estremista ideologico che non rende conto del passato?? mmmh Prendete il mio pensiero con le pinze, l'ho buttato giù di getto e sono ancora molto ignorante in materia. Però questo è quello che mi ha trasmesso. Lei una bronsa coerta e shy il solito idolo !!!
Puntata molto interessante, è particolare sentire un punto di vista così diverso. La questione del confederalismo democratico mi ricorda molto l'idea della democrazia consiliare, ossia un tipo di democrazia molto più diretto rispetto alla democrazia liberale, che storicamente è stata tentata in vari modi (un esempio è la Comune di Parigi) e spesso repressa violentemente. Secondo me è inevitabile che questo modello si ripresenti ciclicamente, infatti, in un contesto storico in cui buona parte del mondo sta diventando sempre più autoritaria, è naturale che riemergano con forza queste idee.
Bellissima puntata, l'ho trovata molto interessante e credo sia positivo per il podcast avere una varietà così grande di ospiti: dal politico al rapper, dalla rivoluzionaria ai giornalisti specializzati in un determinato argomento, passando per i content creator! Ps: non ti facevo strenuo sostenitore del capitalismo: la ritengo un po' un'utopia, però sarebbe interessante esplorare un'alternativa, per far fronte alle disuguaglianze sociali, carenza di istruzione e guerre.
Piú che alternative utopistiche parlerei di misure realistiche con cui applicare il capitalismo. Vedi le differenze tra europa e usa dove il benessere sociale e l'eguaglianza di matrice socialista hanno presenze nettamente diverse
@@VIVALARAZABIANCONERA assolutamente, per questo il nostro modello, benché capitalista, é ben difeso da shy. Certo sempre in miglioramento, ma decisamente già il migliore
@@yurimrt Hai ragione, però nonostante sia il migliore (o il meno peggio :p), secondo me il "nostro" capitalismo è afflitto da grossi problemi che vanno risolti, perché con tutte le risorse che abbiamo è assurdo che ci siano persone che fatichino a riuscire a mangiare e ad avere un tetto sopra la testa, mentre altre possono avere più risorse di quelle che potrebbero consumare in svariate vite. Comprendo che, spesso, alla differenza di ricchezza c'è una differenza di capacità, abilità, ecc, però un minimo standard di vita dovrebbe essere garantito a tutti. Inoltre, certi lavori che beneficiano di più alla società sono sottopagati: infermieri, insegnanti e operatori ecologici, tanto per citarne alcuni. In ultimo, ma non per ordine d'importanza, il capitalismo sta danneggiando l'ambiente: per i profitti si distruggono foreste, si inquina l'ambiente, ecc. Per ogni imprenditore come shy che, immagino, tiene alla salute dell'ambiente e dei propri dipendenti, ce ne sono a migliaia che fanno l'esatto contrario, su una scala molto più grande.
@@VIVALARAZABIANCONERA pienamente d'accordo. Credo che il punto non sia essere contro il capitalismo peró, ma cercare di migliorarlo con leggi che incentivino la sostenibilitá e distribuzione della ricchezza, e allo stesso tempo disincentivino la disuguaglianza sociale dando anche una mano ai piccoli imprenditori. Siamo sulla strada giusta, ma non é facile né veloce. Per questo mi sento di difendere il modello europeo nonostante i suoi difetti
La corte costituzionale ha comunque dichiarato illegittima la parte di articolo sul codice antimafia che parla del "vivere onestamente" nel 2019, perchè appunto troppo vaga. Sentenza 24 gennaio - 27 febbraio 2019, n. 25.
La cosa bella di questa puntata è che offre un punto di vista alternativo e si può essere d'accordo o meno con la sua posizione. Ed è una cosa preziosissima
Date sette kg di maria a Boldrin e sentiamo che dicono i suoi dati sulla faccenda capitalismo VS sapone: fossi uno a cui preme questa contrapposizione ne farei una questione da approfondire.
Oh NO il modo in cui ha toccato l'Ucraina. Grandissima stima sul combattere per le proprie idee, ma ideologie forti hanno il rischio di mettere la teoria politica sopra il benessere concreto delle persone. Dal momento in cui avete toccato l'Ucraina in poi la mia opinione sulla Marcucci è un po' calata a picco.
Concordo. Ero molto curiosa di sentire la sua opinione in merito pur sospettandone le idee, ma mi è sembrato comunque che venisse affrontato in maniera un discorso molto superficiale. E generalmente avrei voluto uno Shy che riuscisse a incalzarla di più e a mettere in discussione i suoi punti di vista.
tutti i commie, non solo in italia, hanno dato la colpa dell'aggressione non all'aggressore ma a un vago sistema geopolitico, o peggio a idee complottiste e dietrologiche e non corroborate né dai fatti né dalla storia dell'Ucraina e della Russia. o peggio che mai tesi vicine al rusky mir di Putin. roba da metternick o da mussolini, ma i commie ci sono cascati con tutte le scarpe tutto questo perché chiunque sfidi il sistema a guida statunitense ha già le sue ragioni aprioristicamente, anche se ha torto marcio. applicano a oggi schemi vecchi di decenni, senza conoscere l'Ucraina. e senza ascoltare Putin e i russi, che i motivi della guerra ce li dicono esplicitamente da anni, cioè rifondare l'impero sovietico/zarista
Devo dire che non mi son piaciuti proprio alcuni termini usati dall'ospite, sarà l'ideologia che considero estremista, ma termini come "guardie", "sbirri", "la gente mia", "non ho mai tradito", li ho trovati pure a volte offensivi perchè percepiti come intrinsi di odio. E non è una questione di coda di paglia, ma proprio di umanità
È una persona, e da tale si esprime, con le proprie opinioni, esperienze, con i propri pregi e difetti. Ciò che è fastidioso è pretendere che tutti siano politically correct e neutrali.
felice che sia venuta Lei a parlare perché viva la pluralità del pensiero, ma ho avuto la netta impressione che Marcucci faccia fatica a confrontarsi apertamente sulle sue tematiche con un contraddittorio davanti (shy in questo caso) e per questo l'imbarazzo sia palpabile per entrambi.
Beh oh se non è sinistra combattere per l'autoaffermazione di un popolo, voler superare il capitalismo e lo stato nazione, protestare per un migliore trattamento dei dipendenti, allora non so cosa possa esserlo
@Federico Rios le virgolette sono perché LA sinistra è ormai un concetto molto astratto in un mondo di relativismo. Non mi fraintendere. Il fatto di idealizzare ancora LA sinistra con questi discorsi su capitalismo, classe... Etc.. È anacronistico e irrealistico.
se avere una addestramento militare fosse sufficiente a essere considerato pericoloso per lo stato italiano, non dovremmo vigilare su tutti i militari o gli exmilitari di altre nazioni che vivono o soggiornano in italia?
Penso che il discorso sulla legittimità delle misure restrittive sia stato condotto su questioni che le riguardano poco. Premettendo che so poco e nulla del suo caso giuridico, mi permetto di dire che secondo me le misure restrittive non sono derivate tanto dalla sua esperienza in kurdistan,ma più dalla seguente esperienza politica fatta con l’askatasuna. Quindi per chi non lo sappia il Csoa askatasuna è nato nel 96, da li si è mobilitato come parte dei No Tav ricorrendo a sabotaggi e “provocazioni violente contro le forze dell’ordine” denunciate dal tribunale di Torino, hanno istituito ronde anti spaccio nel loro quartiere (come i fascisti che tanto odiano) e ho testimonianze dirette di membri che incitano ragazzini delle superiori a “cercare vendetta” alle manifestazioni di qualche mese fa contro la morte di un ragazzo durante l’alternanza scuola-lavoro. Altro dettaglio importante: Askatasuna significa “libertà” in lingua basca,per un serie di ragioni mi sembra abbastanza evidente il riferimento a Euskadi ta askatasuna (abbreviato ETA) magari vi dice qualcosa. Capite bene che un processo alle intenzioni in caso di questo tipo abbia fondamenta quantomeno valide, penso concorderete che un tribunale e le forze dell’ordine non possano rimanere indifferenti difronte a una persona che ha ricevuto un addestramento alla guerriglia e conseguentemente si unisce ad un associazione così violenta e caratterizzata da chiari riferimenti ad un gruppo terroristico.
Molto interessante, non lo sapevo. Tuttavia il nocciolo della questione credo sia un altro. In democrazia ho il diritto di avere le idee e seguire le persone che preferisco; lo stato dovrebbe intervenire solo in caso di azioni dannose, ma per quanto violenta un'idea è un'idea e non andrebbe punita. Poi é ovvio che questo discorso va in conflitto con la praticità, ma credo che per proteggere la libertà sia necessario correre qualche rischio in più. È ovvio che se venissero fuori precedenti violenti della Marcucci sarei propenso a cambiare idea, ma stando così le cose non posso tollerare che un cittadino sia trattato in questo modo
@@serse8455 Certo,io non volevo alludere al fatto che fossero giuste o meno,ma più che altro evidenziare che ci si è concentrati molto sull’individuare la causa nell’esperienza in kurdistan. Infatti Alex Pineschi (fa video su RUclips se ti vuoi informare meglio), che ha vissuto la stessa esperienza di foreing-fighter da parte kurda, non mi risulta sia stato soggetto a questo tipo di misure,ma solo ad un processo. Inoltre mi premeva evidenziare cosa fosse realmente quel centro sociale,perché a mio parere si è trascurata un po troppo quella parte. Insomma mi sembra che sia stata fatta passare come una perseguitata senza fondamento. Per il resto non spetta a me dire se siano giuste o meno, lascio chiaramente aperta la discussione, ma almeno volevo lo si facesse conoscendo entrambe le facce della medaglia.
@@davyjonesjonesdavy erano un gruppo terroristico, o meglio, facevano parte di quello che chiamavano lotta armata. Su internet trovi di tutto ovviamente. Sostanzialmente comunisti di fede leninista favorevoli all' instaurazione di un regime socialista di tipo più o meno sovietico
Avevo un amico/collega che frequentava gli stessi ambienti (askatasuna) e combatteva attivamente le stesse battaglie. Tante volte ho tentato di iniziare un dibattito con lui per capire cosa muovesse una persona così vicina a me a sentire questo drive fortissimo e a sposare queste cause. Ma ogni volta sono rimasto un po' deluso. Ti aspetteresti che proprio queste persone avessero l'interesse di raccontarsi, il desiderio di instillare negli interlocutori le stesse convinzioni, ma invece trovi un muro di opacità. Mi chiedo da dove parta questo atteggiamento, e quale sia lo scopo.
Nella mia esperienza personale, l'opacità nasconde delle opinioni che non sei a tuo agio ad esprimere ad alta voce. Questo vale per entrambi i lati dello spettro politico, ma, come quando è stata fatta la domanda sull'Ucraina e si è cominciato a toccare l'argomento in punta di fioretto e girarci attorno, è normale le risposte sembrino evasive o opache quando la tua opinione è "Guerra fra fascisti, non mi interessa". Personalmente mi sono posto molte domande sull'essere "moderati", chiedendomi anche se non fosse un atteggiamento un po' codardo di non schierarsi completamente o di non affrontare le conseguenze di certe posizioni, però allo stesso tempo fatico ad accettare la semplificazione che certe opinioni più "estreme" ti concedono: chi è più a destra di te è un fascista, chi è più a sinistra di te è un comunista, è facile categorizzare così e ignorare, ma non credo sia quello il modello di società a cui aspirare.
Io sono un indipendentista sardo e per quanto le tematiche siano leggermente diverse da quelle delle battaglie di uno di un centro sociale, ti posso garantire che alla fine ti passa la voglia perchè chi ti ascolta in realtà ti sminuisce, non da valore a ciò che dici, lo ritiene utopistico o fanciullesco, nella peggiore delle ipotesi si trincera per difendere uno status quo che gli da sicurezza. Quindi boh alla fine molli la presa, sorridi e ciao.
Come ha detto Gianluca, molto spesso chi fa domande non lo fa con l'intento di ascoltarti e (potenzialmente) di mettere in dubbio le proprie convinzioni, bensì ti giudica. Io condivido le stesse battaglie di Eddi e sono anni che mi ritrovo sui social, ma anche di persona, a dover rispondere a sconosciuti che cercano di capire quanto ne so di argomento X, quanto sono coerente con il mio pensiero (un classico esempio è: "sei anticapitalista ma hai uno smartphone, sei incoerente"), quanto sono brava ad argomentare etc etc. A qualcuno sembrerà una sciocchezza, ma non lo è. O almeno, non lo è per me. Ho degli ideali, forse diversi da quelli di buona parte dei miei coetanei, ma non per questo sono tenuta a parlarne con chiunque, soprattutto se le intenzioni sono quelle di screditarmi a priori. Detto ciò, ovviamente ogni persona è diversa e non tutti evitano il dialogo come faccio io. Anzi, conosco persone che si mettono a spiegare con buona volontà anche a chi reputa giusto far morire in mare gli immigrati africani 😅
Grazie per le risposte! Penso di capire cosa intendete. Un po' per deformazione professionale, spesso mi trovo ad essere troppo scettico e critico per riuscire ad identificarmi davvero in una causa di questo tipo. Ciò che mi spinge a ricercare questa dialettica è forse un fascino verso chi riesce ad essere profondamente convinto della bontà di un'idea o dell'importanza di una battaglia. Certamente un atteggiamento migliore dell'immobilismo o del disfattismo. Dietro alle tante domande, che saranno sempre le stesse, lo so, almeno nel mio caso c'è un onesto interesse a trovare una risposta ai paradossi (forse solo percepiti) che mi portano a stare a guardare, a non partecipare.
Una domanda alla quale avrei voluto risposta più approfondita è la gestione del contrasto con lo stato. Quando shy ha velatamente tirato fuori la criminalità organizzata ha materializzato un mio dubbio, che però è rimasto sospeso.
È rimasto volutamente sospeso perché la ragazza ha precedenti penali di lesione e violenza a pubblico ufficiale avvalendosi tra l'altro di esplosivi e armi improprie in concorso con altre persone, oltre ad essere scappata deliberatamente dagli arresti domiciliari. La sorveglianza speciale in Italia si può dare solo a chi ha legami con criminalità organizzata.
Puntata molto bella e interessante, molto divertenti le frecciatine nella parte finale, probabilmente però essere approfonditi meglio alcuni punti che sono stati lasciati in sospeso, riguardo la sua esperienza lì. Sì esatto sto flexando il fatto di averla vista a teatro
@@TonnoNinja Io mi riferivo a quelle di Shy. Quelle di Edgarda sulla polizia e i pm non sono proprio frecciatine ahhahah, comunque alla fine sono comprensibili, anche se non condivisibili in tutti i casi
Abbastanza incredibile, penso di essere al suo opposto su quasi qualsiasi argomento, eppure devo ammettere che mi sta abbastanza simpatica. Quello che ha subito poi è disgustoso e non degno di una democrazia liberale. Devo dire sul finale abbastanza una scivolata di stile, la frase "il meno fascista tra i fascisti è comunque fascista" detto nel contesto della guerra ucraina abbastanza inascoltabile.
Non credo che intendesse che l'Ucraina é meno fascista della Russia ma è comunque fascista ma che tutti gli stati sono fascisti dal suo punto di vista. In fondo un pochino ha ragione gli stati esercitano potere sulle persone chi più chi meno.
@@damianocremonesi Appunto, il solito discorsone "siamo tutti un po' stronzi quindi non possiamo dare agli altri degli stronzi fino a che noi siamo al 100% puri" che va tanto nei salotti italiani di oggi. Va bene tutto ma non possiamo permettere che il termine fascista venga usato su chiunque a prescindere dalla politica dello stato. Toglie al termine qualsiasi valore. Poi se tanto mi dà tanto l'Ucraina in quanto stato è fascista pure lei, quindi in fondo Putin un po' ha ragione a denazificarla.
il grandissimo merito di questo podcast è che pur non essendo d'accordo su molti punti i due interlocutori s'è mantenuto un altissimo livello di civiltà: domande puntuali, pochissime interruzioni (non pretestuose o incalzanti, ma genuinamente nate da spunti del momento), ampio spazio dato alle risposte.
il risultato è che pure io spettatore mi sono trovato spesso in disaccordo con le cose dette, ma ho seguito fino alla fine e senza fatica, proprio perché è con questa civiltà e questa pacatezza che si creano i presupposti per un dialogo vero.
L'ospite è lontana anni luce dal mio sentire, ma proprio per questo ho trovato la puntata super interessante e ricca di spunti di riflessione.
Penso che proprio per questo sia la miglior puntata vista finora. Bravi tutti!
Certi commenti non si possono vedere. Lei sarà quel che volete ma Shy fa bene a invitare ospiti con opinioni molto diverse dalla sua e di chi lo supporta. Un podcast serio e interessante deve essere vario e BreakingItaly si fa un mazzo cosí per renderlo tale, e fanno bene perché dalla cameretta al teatro non ci si arriva solo propagandando la propria opinione
@Il Cavalluccio Marino credo che non lo inviterebbe per il semplice fatto che è praticamente impossibile fare dei discorsi che vadano oltre il comizio elettorale
@Il Cavalluccio Marino invita personaggi politici fin quando può esserci una conversazione ,pillon direbbe le stesse 3 cose all’infinito , prova a vedere l’agora con pillon e boldrin , pillon ha detto le stesse cose per 2 ore senza dire mai niente
Edit: avevo omesso ore 🥴
@Il Cavalluccio Marino Pillon sta a Pechino Express ora, magari se ci mettesse una buona Barbascura forse verrà al podcast 😂
@Il Cavalluccio Marino non e’ questo il punto , bisogna avere un minimo di onestà intellettuale per cercare di avere una conversazione civile e gente come pillon non ne ha
Non si contestano le opinioni in sé, ma il modo di esprimerle. Per stare sopra un palco e parlare secondo me devi avere qualcosa da raccontare e sapere come raccontarlo: l'ospite aveva sicuramente qualcosa da raccontare, ma riguardo al modo sono rimasto abbastanza deluso
Grazie Zerocalcare per avermi permesso di capire bene già in anticipo le spiegazioni di Maria
Questa stagione è fortissima, grazie mille Shy
Bellissima puntata. Che mi conforta in una profonda convinzione: solo quando posizioni diverse saranno comunque rappresentate da persone perbene, avremo qualche speranza
è confortante si ma più che altro è palese l'impegno (e l'intelligenza) di entrambi nel non cercare di prevalere anche se è visibile che entrambi sono molto radicati nei loro ideali/convinzioni..probabilmente fuori dal palco il freno verrebbe meno..ma per lo meno, per il rispetto anche del pubblico viene esposta la visione di entrambi senza creare un teatrino a modi tv. lei si basa su ideali sani ma li giustifica tramite tecnicismi mentre Shy è (per lo meno per me) palesemente realista e parte dalla base odierna per capire come migliorarla senza radicalmente smantellarla.
@@luca.ramble concordo su tutto ma nella diversità si può essere, come in questo caso, non solo educati ma anche intellettualmente onesti. Io sono tendenzialmente no TAV, anche se tiepido e con qualche concessione al dubbio, ma in democrazia alla fine una delle opinioni, con tutte le mediazioni del caso, deve prevalere. Poter presumere l'onestà della controparte aiuta ad accettarlo
Shy peraltro mostra genuino interesse per le opinioni contrarie alle sue, unico modo per fare evolvere il pensiero proprio e altrui
quando prendi due persone e le metti in un teatro questo è il risultato, se quelle persone le metti in tv e con tempi stretti già è diverso, se le metti in piazza e invece di essere due persone sono 100 da una parte e 100 dall'altra volano le mazzate.
@@guybrushthreepwood4174senz'altro il contesto influisce, concordo soprattutto sull'effetto branco, per quanto riguarda la TV, a cui ho ormai rinunciato, temo che il problema sia soprattutto a monte, nelle intenzioni che animano certi programmi, ormai votati a enfatizzare ogni contrapposizione pur di fare spettacolo. A questo punto evviva RUclips che, se li cerchi, offre ancora spazi dove si privilegiano informazione e approfondimento
mai visto shy così tanto in difficoltà e fuori dalla sua confort zone! per questo lo ammiro! grazie per questa puntata!
shy top intervistatore, si mostra giocoso e simpatico ma di fatto le domande vanno sempre a parare in luoghi centrali
Semplicemente Shy ha fatto un intervista difficile nel massimo rispetto della situazione in cui si trova l’Ospite. Dubito che in Italia ci sia “Un vero giornalista” con questa sensibilità soprattutto verso una persona con la quale non si condividono tutte le idee. Per me è stato all’altezza e lo ringrazio per questo Podcast.
@@lescarpecomedimora7758 piu di quello che dici non credo tanto per la situazione in cui si trova lei in senso stretto, quanto per la personalità e il mondo da cui proviene lei e per la sensibilita di shy in generale e la professionalita che mostra verso i suoi ospiti che scelgono comunque di andare da lui
@@brrprosavida concordo con entrambi.
Per questo è interessante che succeda di più: la risposta sul sapone *per me* Shy l'ha incassata senza argomentare perché si rendeva conto di non avere dati a supporto: e da persona corretta non ha sparato cazzate. In TV tornerà questa correttezza nel giorno del mai
@@GiulioFornasar per me è l'esatto contrario, non ha risposto perché con certi tipi di argomentazioni e persone non ci può essere un dialogo e lui lo ha ben visto quindi ad un certo punto ha lasciato dire di tutto per quieto vivere
Profondamente empatizzo e mi unisco alla stessa rete di pensiero perché la penso ugualmente ed ammiro e "ringrazio" la sua militanza. 🙏🏼🏵️
Puntata fantastica. Sono molto vicino alle posizioni di Eddie, ma alcune delle domande di Shy erano dubbi/confusioni che avevo anche io. Grande discussione. Ne ascolterei ancora
Episodio potentissimo. Ospite con cui mi trovo quasi interamente in disaccordo, ma la conduzione di Shy mi ha fatto arrivare fino alla fine. Notevole.
In disaccordo con cosa? Ha descritto la sua esperienza, come si può essere in disaccordo?
@@yuriserasini62 Ha parlato anche del fatto che per lei lo stato andrebbe abolito.
@@gianlucalombardi2254È giusto.
Ho faticato a tenere alto il livello d’attenzione, stavolta. Per 3/4 del tempo sono stata in disaccordo con le opinioni dell’ospite, mi è sembrata un’idealista con scarsissima aderenza alla realtà. Poi sono andata a cercarla su Instagram, per verificare se mi fossi sbagliata e le sue posizioni non fossero così distanti dalle mie. Niente, “peggio mi sento”. Ho visto come prima cosa un bel post contro “Leonardo” che “fornisce le armi con cui si combattono le guerre nel mondo”.
L’idealismo a livelli così estremi mi fa paura (e anche un po’ di compassione).
Bravo Ale.
Cosa fa invece Leonardo?
Marxismo =/= idealismo mettetevelo in testa
Grazie davvero. Una delle cose più interessanti che abbia ascoltato negli ultimi tempi e un esempio per come vadano affrontati i dibattiti, idee diverse, ironia e assoluta competenza di entrambi.
Puntatona! Che bello vedere il dialogo civile e ironico nonostante tutti e due fossero su due piani di ideali totalmente diversi ❤️
La testimonianza di Marcucci è molto preziosa e interessante. Trovo però che molte delle sue risposte e spiegazioni siano rimaste sull'ideologico e l'evasivo, con un risultato a tratti frustrante rispetto a quello che era il nocciolo delle domande.
Io invece ho avuto l'impressione che, nel momento in cui lei avrebbe voluto entrare nel merito dell'ideologia, Shy 'banalizzasse' tornando al 'furgoncino' e al 'racconto di viaggio', quasi avesse paura del potere di quell'idea stessa.
@@mammaditobia 😂🤡
che ti sapeti da una feminista che imbraccia il fucile?
Sono d’accordo. I riferimenti al furgoncino erano un tentativo di farla andare sul concreto. Lei mi ricordava il “faccio cose, vedo ggente” di Morettiana memoria
Una testimonianza un po' depotenziata rispetto a quello che avrebbe potuto essere.
Io non vorrei essere irrispettoso, ma cionondimeno vorrei essere sincero.
Parto dal presupposto che io sono d'accordo sui metodi, per quanto forti ed in un certo senso presuntuosi (stabilire che un'idea valga l'essere difesa con le armi, presuppone che sei disposto a togliere il diritto alla vita a qualcuno per quella idea, ed io lo trovo non per forza illecito, ma mai veramente puro), ed ero avido di conoscere le idee.
Perché io ad andare in Ucraina per un processo mentale similare ci ho pensato: ognuno ha diritto a vivere come vuole nel rispetto degli altri, per me, e mi sono stancato di vedere principi, re, sultani, presidenti, e dittatori calpestare persone come fossero meri asset di un paese e non il punto stesso della società e del vivere umano. Viviamo per gli altri e perché ci sono gli altri, da soli siamo vermi patetici ed impotenti.
Ecco, fatte queste 2 premesse, mi aspettavo, desideravo, una migliore esposizione delle idee della donna in questione. È venuto fuori molto poco di come la pensa, nel dettaglio, e più un canovaccio generale che, a mio avviso, mostra il fianco a parecchi errori logici.
Non voglio credere che sia stato dovuto al fatto che queste idee siano "poche e confuse", come direbbe qualcuno, ma, suppongo, sia colpa di un imbarazzo da palcoscenico, e/o deficitaria capacità comunicativa.
Ma, da quel che ho visto e sentito, si evince l'idea che lo stato nazione debba cedere il passo a qualcosa di meno strutturato, più comunitario (per non dire comunista, che non avrebbe comunque nulla di male) poiché esso, figlio ed insieme al capitalismo, sarebbero la radice di ogni male, persino dell'oppressione sulle donne.
Ecco...io questa idea la farei scontrare col fatto che i paesi più capitalisti in assoluto, gli occidentali, siano anche quelli dove la condizione della donna e delle minoranze sono migliori (con tutta la strada ancora da fare).
Mi chiedo quanto quel sistema proposto regga la prova della massa, non tanto del tempo.
Perché lo stato come lo abbiamo oggi è anche frutto dell'immenso pluralismo di realtà culturali, identitarie, e di comunità.
Ad un certo punto, l'idea, per esempio, proposta che "basti dare meno ferie, ma ce le gestiamo tra noi, in comunità" si scontrerebbe inevitabilmente col pluralismo di comunità e valoriale.
Perché presuppone che vi sia sempre generale armonia nella comunità e che si raggiunga sempre un accordo largamente appoggiato.
Lo vediamo in Italia, questa è pura utopia.
Più persone si raggruppano nello stessa comunità, più questa diventa caotica.
Vi sono persone con le quali non sarei d'accordo su niente, eppure sono italiani come me, quindi devo andarci d'accordo, per beneficiarne tutti.
Ed il sistema di leggi e regole, e poteri di uno stato è ciò che storicamente, a mio avviso, ha funto da mediatore di questi piccoli conflitti fra singoli e piccoli gruppi che altrimenti imperverserebbero e spaccherebbero l'intero pianeta in comunità così piccole da costituire delle nuove tribù.
Ecco...a me è passata un'idea un po' tribale di società, che, più che unione, sul lungo periodo, porterebbe ancor più caos e conflitto di ora poiché punto di partenza dal quale abbiamo sviluppato il sistema attuale
Ecco, mi pare un resettare il ciclo e nulla più, detta così.
Ed è quello che ho capito io dalla conversazione, eh.
Ritengo d'aver quasi sicuramente capito male.
Avrei davvero desiderato maggiori dettagli per fugare i miei dubbi.
Ad occhio, non credo che mi piacerebbe, o che lo approverei, ma senza conoscerlo appieno si perde l'opportunità di trarvi degli insegnamenti che potrebbero anche essere utili migliorare il sistema attuale, che non è il migliore possibile, sicuramente.
Insomma...non so che pensare.
Concordo pienamente con te, meno la parte riguardante il difendere le proprie idee con le armi.
La parola d'ordine é difesa. Contro alcune entità (quali lo stato islamico o forze turche con ideologie affini, come in questo caso) si è posti davanti ad una scelta: abbandonare le proprie idee per quelle degli oppressori o combattere.
Ritengo l'uso della forza a fini ideologici non abbia alcun aspetto controverso in questo contesto (e SOLO in questo).
Sulla questione dell'oppressione femminile lei ha detto (esplicitandolo, perche' anche Shy non aveva capito) che non e' stato il capitalismo a opprimere le donne, ma che l'oppressione delle donne (e altre oppressioni) siano state le condizioni di nascita del capitalismo. Insomma, che il capitalismo ha trovato terreno fertile per nascere proprio perche' alcune classi di persone erano oppresse, e per questo l'oppressione non puo' essere scissa dal capitalismo stesso. Manca poi anche a me qualche passaggio, nel senso che avrei voluto molto piu' approfondita questa parte perche' la trovo molto interessante - ma non ho gli stumenti per dire se sono d'accordo o meno.
@@elisarasello6015 se ne parla anche nel libro di Silvia Federici "Calibano e la strega", in cui si fa un excursus storico su come il cambiamento sociale in senso capitalista (che viene datato a partire dal medioevo) abbia ostacolato i tentativi di autonomia da parte delle donne
@@Artaudette si ma raga, fatto sta che solo in UE e USA le donne possono "vantare", passatemi il termine, certi ""privilegi"", che in qualunque altra parte non possono nemmeno sognare. Come col comunismo, l'idea di base del capitalismo non è male:"fai qualcosa, se questa incontra l'interesse di un numero sufficiente di persone, allora fai la grana". Purtroppo abbiamo visto come questo abbia portato grandi società ad avere all'atto pratico più potere di una nazione. Se una donna fondasse una attività, e questa andasse bene, il capitalismo non vedrebbe un attacco, ma un plauso, infatti ciò che è da biasimare al massimo è la cultura che il capitalismo non è riuscito a scollarsi di dosso, che questo sia un bene, e.g. artigianato e mantenimento di tradizioni millenarie anche a scapito del profitto, o un male, e.g. discriminazione sul luogo di lavoro. Ciò che dà alle persone la possibilità di scalare le classi sociali, e ciò che spinge, dal mio punto di vista, le persone a migliorarsi sempre, è anche la meritocrazia che sta dietro ad un buon capitalismo. Io sarei il primo a desistere dal richiamare all'appello un datore di lavoro che assume solo uomini, semplicemente sperando che chi non agisce in tal modo trovi più profitto, ergo sia più premiato, nel suo settore, dimostrando che una logica antiquata sia deleteria per una azienda, contribuendo così anche a migliorare la società. È forse un discorso troppo lungo per essere eviscerato adeguatamente in un commento, tuttavia posso dire che percepisco in chi vede il male nella società di oggi tanto da volerla abbattere, poco ragionamento e tanto desiderio di accodarsi ad una ideologia che promette l'Eden una volta messa in pratica. Per questo non mi posso dire d'accordo con Marcucci, tuttavia mi rendo conto di essere estremamente di parte nel riconoscere la "Verità" nel mio pensiero, probabilmente tanto utopistico quanto quello della ospite dell'intervista. Spero di aver fornito uno spunto di riflessione, come lo sono stati tanti altri commenti per me.
@@AZ092938 Tu descrivi il "capitalismo perfetto", utopico quanto l'anarchismo collettivo, nella realtà dei fatti. Infatti il capitalismo ha prodotto diseguaglianze, oppressioni, violenze di ogni tipo e non certo per demerito delle vittime. Già nel nostro piccolo paese è impossibile scalare le classi sociali, la meritocrazia è un miraggio, lobbies e speculazioni sono la regola. Se sei una donna poi, è tutto oggettivametne più difficile. E noi due con tutti gli spettatori del podcast siamo nel 2% più fortunato e privilegiato del pianeta... figuarmoci il resto della popolazione mondiale!
Sto riguardando questa intervista dopo un sacco di tempo e soprattutto dopo aver letto Rabbia proteggimi.
Io sinceramente non lo so ancora cosa ne penso davvero sulle singole posizioni di Eddi e dei movimenti in cui si riconosce, fino a poco più di 5 anni fa difendevo il sistema capitalista a spada tratta - altro che mio zio, lo difendevo come fosse mio fratello - e per come sono fatta ho bisogno ancora di leggere, conoscere e indagare molto più a fondo le forme alternative di organizzazione (politica ed economica) prima di poter dire di crederci e di riconoscermici.
Quello che mi ha stupito di Eddi, già più di un anno fa e ancora oggi riascoltandola, è la chiarezza nei sentimenti che muovono lei e le sue compagne e compagni di lotta. Sento fortissimo, nelle sue interviste e nei suoi scritti, un profondo senso di giustizia che ogni giorno si scontra con l'oppressione e la disuguaglianza che è sotto gli occhi di tutti nel nostro quotidiano. Sento il conseguente sentimento di rabbia, che credo derivi dalla frustrazione che certe situazioni provocano e dal senso di impotenza di fronte a queste situazioni. Sento la solidarietà, l'affetto e la fiducia che prova nei confronti di quelle persone che come lei percepiscono le ingiustizie del mondo, e l'impegno che tutte queste persone mettono nella cura del dolore, delle difficoltà e della rabbia altrui. A me tutto questo arriva chiarissimo e, da mera osservatrice esterna, mi fa andare in mille pezzi e poi mi scalda il cuore, mi fa pensare che è bellissimo che ci siano alcune realtà che - anche se non le capisco ancora del tutto e sicuramente sono piene di contraddizioni - parlano e si occupano della giusitizia per tutti, anche per me, e lo fanno stringendosi forte e mettendoci una cura infinita, probabilmente perché consapevoli che se le ingiustizie le affronti da solo potrebbero finire per spezzarti.
Grazie a Eddi e a tutte quelle persone che, come lei, sono state capaci in questi anni di trasmettermi tutto questo, con il tempo ho - a parer mio, fortunamente - anche un po' smesso di ricercare sempre l'argomentazione migliore o la risposta più convincente. Provo invece a partire proprio dalle emozioni che muovono le persone, prima di tutte proprio la rabbia - forse mi viene facile perché anche io l'ho sempre provata, ma prima di ascoltare gli altri non me ne ero resa conto e ora é un sollievo riconoscerla in me e sapere che ha la stessa matrice di quella di tante persone che mi stanno attorno. E ad oggi mi riesce proprio difficile giudicare (a priori) le argomentazioni opache o i modi invadenti (a volte violenti? non lo so - qui cito anche in modo vago Zerocalcare quando dice che forse dovremmo smettere di dividere chi manifesta dissenso tra buoni e cattivi) di certo gruppi, perché i sentimenti e le emozioni dietro alle loro azioni mi arrivano charissimi, e con questi la voglia di ascoltare e accogliere queste emozioni prima di tutto.
Questo pippone probabilmente confuso e incomprensibile per ringraziare Eddi per aver partecipato a questo podcast e avermi permesso di capire meglio il suo mondo e incuriosirmi, e Shy per la grazia con cui ha condotto quest'intervista. Ho avuto la sensazione che la bellezza, la sincerità e la fragilità delle parole di Eddi non sia mai stata intaccata in tutta la puntata e immagino che non sia stato sempre facilissimo, viste anche le chiare divergenze di pensiero. Ma è bellissimo da vedere, questa punatata me la guarderei altre 100 volte.
A me e' piaciuta molto, ma ne avrei voluto tanto di piu'. E soprattutto la devo riascoltare, perche' sono cose piuttosto nuove per me. In ogni caso davvero interessantissimo!
Non capisco chi parli di "shy in difficolta". Domande puntuali, risposte interessanti e vaghe. Shy era li' a intervistare, non a dibattere e portare la sua opinione. Bella puntata, bella testimonianza. Testimonianza anche dell'ingenuita' di certi movimenti e dell'impegno di certe persone
Ho la stessa opinione, non è un confronto, non si valutano le posizioni ma si cerca di capire i punti di vista.
Saranno i soliti troll
ti capisco, anche a me da fastidio l'ingenuitá di chi pensa che il capitalismo sia il migliore dei mondi possibili
@@gabrielegrosso6378 🤷♂️
@@gabrielegrosso6378 nessuno pensa sia il migliore dei mondi possibili, solo i commie continuano a ripetere questa frase spot.
il capitalismo è un sistema temporaneo che verrà superato/riformato.
a cui però costoro, i compagni, non propongono mai un alternativa cioè un modello economico concreto, fattibile, ma propongono ideali.
ideali che io condivido, tra l'altro, ma quindi? come si concretizzano questi ideali? con la rivoluzione armata?
con la socializzazione dei mezzi di produzione di massa?
se sì, in che modo?
La puntata è stata molto interessante. Come Shy non sono d'accordo su alcune delle posizioni ideologiche dell'ospite, ma mi è piaciuto il livello dello scontro verbale, che si è mantenuto su toni civili.
che donna! Una vera forza della natura
@@thomassankara5993 una vera forza della natura hai ragione, poi apre bocca.....
@@diclo383 a me fanno paura solo i fasci di estrema destra (Lega, FDI) che sono al potere. Non una donna senza nessun potere ma con i propri ideali. Non ha commesso nessun crimine, nè rubato 49m allo stato, nè lasciato morire in mare migliaia di disperati, nè commesso apologia di fascismo.
@@davidepadova2278 hahahah
@@diclo383 che cosa ci sarebbe di civile nel modo di operare del nostro stato? Ti sembrano civili le morti e le disuguaglianze provocate dai governi? Il fatto che sono anni che i governi vanno avanti senza un nostro voto? Che boccino due referendum eticamente necessari? Perché noi dobbiamo mantenere dei toni civili mentre le loro condotte sono spregevolmente AMORALI?!
Lo stato è protetto da un ordine giudiziario e dalle forze dell'ordine, io vedo solo la paura di modificare gli equilibri di status Quo attuali nelle mosse che la magistratura ha preso nei confronti di Eddi.
Molto interessante, questo podcast mi ha incuriosito sul nuovo sistema stabilito in Kurdistan (ammetto di essere molto ignorante su tutte le lotte politiche della regione), andrò a cercare altro materiale. Come al solito, grazie mille Shy per aver creato una piattaforma dove inviti sempre gente diversa e dove approfondisci da spunti diversi e meno banali dei media convenzionali. Vai alla grande, in bocca al lupo con questa stagione
Quel “è che non ho mai tradito la gente mia” finale è stato struggente. Gran puntata!
Questo podcast e tutto il mondo BreakingItaly mi rendono felice. Felice perchè da sempre sono stato curioso, sul mondo, su come funziona e come funzionano le persone. Una curiosità che non sono mai riuscito ad incanalare. Insomma tutto ciò mi mostra quanto non sia informato e appaga la mia curiosità. Grazie.
Quanto ho appreso da questo podcast:
Il mondo è diviso tra Maria e i suoi amici e le Guardie.
Allora riguardatelo
Sto facendo una tesi sulle misure di prevenzione e cerco chiunque abbia letto la sentenza con le motivazioni dell'applicazione della misura alla Marcucci per discuterne assieme. Vi ringrazio
Super interessante! Non mi trovo d’accordo con Eddi su molte questioni, alcune sì, ma ho apprezzato tantissimo la dialettica e il dibattito. Grazie Shy per esserti messo in gioco così e averci regalato queste due interessantissime ore! ♥️
Bellissimo episodio, domande mai scontate e nonostante fossero ben spinose per l'ospite avete mantenuto un bellissimo dialogo!!! Complimentoni a entrambi!
Finalmente il podcast, sono super in hype
uno dei più bei episodi del podcast, perchè effettivamente si è parlato di tante questioni che riguardano l'Italia, che si possono notare solo guardandole da fuori
Secondo me il segreto di un confronto così "funzionale" e piacevole tra parti così distanti non è soltanto l'umiltà/l'educazione di entrambi ma anche una buona dose di senso dell'umorismo, di capacità di non prendersi troppo sul serio. A parte lo humour di Shy, che ci è familiare; ho trovato Eddy simpatica e ironica. Quando lui le ha chiesto "perché hai deciso di fare questa cosa" e lei ha detto "ho perso una scommessa" ho riso parecchio :')
Grazie Shy, molto interessante come sempre.
il racconto di Marcucci è molto interessante anche se a suo modo grezzo ( che non per forza è un male ) Se volete approfondire le tematiche del confederalismo vi consiglio di seguire anche Davide Grasso , un altro ragazzo Italiano che ha combattuto in Siria contro Daesh e ha scritto anche interessanti libri in merito .
Ma quanto si è sciolto shy rispetto agli inizi, sono contento.
Bellissima puntata, la migliore di tutte le stagioni del podcast. Marcucci ha idee molto radicali e a volte, come dice Shy, non condivisibili nei metodi ma condivisibili negli obiettivi. Se fossi stato sul palco li avrei abbracciati entrambi.
Shy è stato un signore in questa puntata, condivido ovunque.
Wow è stato un bellissimo confronto, ho amato l’incontro/scontro costruttivo comunque, bellissimo!
Ecco perché seguo questo canale , perché, da sempre qualcosa in più, che da un popolo ,a cui non so per che motivi è stato negato oppure non ha sviluppato uno stato di appartenenza sviluppi un ideologia che mette in dubbio l utilità degli stati stessi , è meraviglioso , ed è meraviglioso anche l esigenza di trasmissione di quest' ideale , che dire , comunismo ......spostati ...sei vecchio desueto , vabbè io al contrario di lei bevo , credo che ci scriverò una canzone su di lei ....
Puntata migliore di questa stagione, non per qualità, assolutamente ma credo che il carisma di quest'ospite sia nuovo. Grazie Breaking Italy.
Comunque questa cosa che alla fine di ogni singolo episodio del podcast gli ospiti non sappiano cosa devono fare mentre saluti mi fa troppo ridere, possibile che non abbiate ancora trovato un modo elegante di farli uscire? 😂
bellissima puntata!!! grazie shy, super confronto
Bella puntata, molto molto interessante. Anche al di fuori delle tematiche principali della puntata mi ha lasciato degli spunti personali di riflessione e quindi grazie a tutti e due!
Bellissimo il finale, il confronto. Quello di cui avremmo veramente bisogno
Puntata del podcast stupefacente, forse dopo la guardo
L’ultima frase mi ha dato i brividi. Personaggio incredibilmente interessante, una donna profonda e con le idee molto chiare, ho adorato questa puntata a dispetto delle tematiche e del tono generale “più serio” rispetto al solito. Letteralmente divorata. Grazie Shy
Non mi è sembrata una persona dalle idee "molto chiare", soprattutto quanto ha parlato degli Stati-nazione.
Live tostissima e con livelli di civiltà, rispetto e dibattito da far invidia a tutta twitch, youtube e televisione. Sei forte ❤❤
bellissima puntata.. forse la mia preferita... e auguri a Maria Edgarda per la fine della sorveglianza speciale
Parere: ci sono opinioni condivisibili o meno, ma non riesco a capire l'impermeabilità dei no tav verso qualsiasi spiegazione. Ogni volta che ho visto (provare a) spiegare che da un punto di vista ecologico sarebbe necessario per evitare una quantità sproporzionata di commerci su gomma (che si ripercuoterebbe pure sul traffico diminuito con ulteriore calo delle emissioni) cambiano discorso.
Un po' come i "no nucleare" che piuttosto tornerebbero al carbone mentre aspettiamo le rinnovabili
IO ho visto molta impermeabilità nel suo estremismo
@@TonnoNinja invasione 24 febbraio podcast 14 marzo. Cos'altro è accaduto oltre che una superpotenza invade un Paese democratico trascinandolo in una guerra? Che i russi distrubissero lecca-lecca?
SHY fa chiacchierate con gli ospiti, non incalza. Se lei non si è voluta sbilanciare perché ideologicamente non vuole non puoi farne una colpa a SHY.
Mi pare che i suoi non detti siano comunque abbastanza chiari.
@@nurgiachi9211 Ma io non do la colpa a nessuno eh, magari hai frainteso. Sicuramente se il podcast fosse stato girato oggi entrambi avrebbero sentito alcune questioni più preponderanti nelle dinamiche mondiali, come le ultime foto dei civili morti ecc.
@@TonnoNinja nel suo assolutamente, ma dell'argomento hanno parlato pure poco e shy non si è dilungato in motivazioni e analisi, quindi non posso sbilanciarmi (sul resto non condivido la maggior parte delle cose dette ma appunto si torna alle opinioni). È qualcosa che ho visto molto in generale
Al di là degli estremismi che il movimento no Tav raccoglie (immagino anche come risposta a certi estremismi repressivi di Stato) io condivido la lotta a questa opera inutile che ne doppia una già esistente e sotto sfruttata poiché non rispondente alle necessità di trasporti commerciali su treno per quella tratta.
Un ospite sicuramente molto al di là di quello che ci si aspetterebbe da Shy, eppure è uscita una brillante puntata. Complimenti a tutti in Breaking Italy!
Grazie mille shy dello scetticismo su certe cose 🙏
La stavo pensando uguale a te
(Sono ancora prima dell'ora)
Gli ultimi 20 minuti sono oro puro, shy on fire grandissimo
Per ora è di stralunga la mia puntata preferita. Non condivido la posizione di certi argomenti con entrambi, ma sinceramente credo che sia stato uno dei dialoghi più interessanti a cui ho assistito in vita mia.
PS: credo di essermi innamorato di Maria Ed, di cui ho apprezzato la visione attivista, la simpatia e la propensione alla comprensione delle varie realtà, che per quanto ci piaccia semplificare, restano comunque molto diverse tra loro.
"- Siete entrati... Con la forza... ciè come siete entrati?
- Dalla porta. "
😂😂😂❤
Argomentazioni molto vaghe ed imprecise, troppa ideologia e poca pratica. Quando Shy pone domande precise, improvvisamente il vuoto, come spesso mi è capitato con sostenitori NoTAV & co. Comunque ottima intervista da parte di Shy ed interessanti le diverse visioni del mondo.
Il vuoto a me sembra ce l'abbia Shy
@@fackarov9412 Pregiudizi ne abbiamo?
"Troppa ideologia e poca pratica". Detto ad una persona che sta dedicando la sua vita alle cause in cui crede. Che ha donato un anno della sua vita a persone che con lei non condividevano nulla se non il fatto di vivere su sta terra.
L'ha detto: "Andando là io ho difeso anche voi". Peccato che uno come te non lo merita.
@@Capa26Serj penso che intendesse pratica nella esposizione, nel suffragare i propri argomenti con fatti e ragionamenti. Un tratto decisamente importante per qualcuno che vuol fare politica. Ha difeso anche noi? Molto probabile, ma nessuno glielo aveva chiesto. E' stata una scelta sua che ha fatto per ragioni sue, come ha anche esplicato, non per "proteggerci". Il resto del tuo commento è soltanto livore da internet ed evito di commentarlo.
@@Alqueen95 Shy a me sembra abbia provato ad approndire certe tematiche per quanto possibile
Questa live mi fa arrabbiare perché pur essendo molto lontano dalla visione del mondo e alcune battaglie di Eddi (sono attivista +Europa ndr) la sua questione giudiziaria è una battaglia trasversale che coinvolge diversi gruppi.
Sarebbe bello e un gesto molto forte se potessimo lavorare insieme per migliorare il sistema giuridico italiano affinché ragazzi e ragazze come Maria Edgarda non vengano più trattate come criminali e/o terroristi dalla polizia e dai giudici senza una reale prova.
Complimenti ad entrambi per la puntata, vedere SHY così in difficoltà è stato bellissimo
ma in difficoltà cosa? dove??
@@guybrushthreepwood4174 shy era in evidente difficoltà invece, lo è iniziato ad essere quando si è reso conto di aver portato ospite una persona con la personalità rasata a zero da un ideologia che segue, argomentazioni che fanno acqua da tutte le parti (quando ci sono queste argomentazioni) e di un estremismo devastante, un ospite che sono sicuro che shy in realtà non avrebbe voluto e la sua difficoltà era nel "come interagisco con questa persona creandone un qualcosa di costruttivo" cosa che non è infatti successa.
La chiacchierata è stata davvero interessante! Marcucci ha mostrato il vero volto dell'ideologia nel bene e nel male. Le va riconosciuta la sincerità nel dichiararsi apertamente. Lei vede come nemico lo Stato (gli Stati).
A prescindere dalla posizione personale è stato molto interessante. Mi piace che vengano scelti ospiti fuori dalla propria confort zone.
Canale, puntate, format assolutamente splendidi. Complimenti!
Una piccola unica critica, minuscola, che in tanti avranno già avanzato: gli "eeeeeh" interrompono tanto il flusso delle domande e dell'intero dialogo. Lo dico perché io stesso, per lavoro, ho dovuto sforzarmi per toglierli del tutto e assicuro che...si possa fare!
Ancora complimenti e congratulazioni per lo splendido lavoro
Oh, grazie a Dio..
Questa è una cazzo di puntata alla Breaking Italy Podcast!
Grande Shy
1:57:10 top SHY!
Ecco ome si risponde alle provocazioni di chi sta dall'altra parte...
A ovviamente sono felice dei questa intevista, e ringrazio Maria per aver partecipato.
Riassunto
Shy: questa cosa non è fattibile perché...
Eddy: invece è possibile io l'ho vista!
Shy: ti va di parlarne?
Eddy: no
Ma ti ha anche detto dove trovare tutto quello che ti serve per capire, se ti interessa veramente.
@@march1752 Si, ma è lei ad essere stata intervistata; inoltre c'é enorme differenza tra leggere qualcosa e parlarne con gente che l'ha vissuta
@@serse8455 é la differenza tra un podcast e un intervista scritta qual'è?
Abbiamo visto due podcast diversi.
Devo ammetterlo: la distanza tra le opinioni dell’ospite ed il mio modo di vedere il mondo hanno fatto si che gli ultimi 20 minuti siano stati parecchio difficili da seguire, ho faticato a non chiudere e passare oltre, ed è la prima volta che mi capita su breaking italy.
Sta di fatto che mi ha fatto conoscere qualcosa che ignoravo, per questo sono comunque contento ed il mio plauso va comunque ad entrambi
Puntata interessantissima! L'unica delusione p che mi aspettavo qualcosa di più "valido" dalla ospite in termini di argomentazioni. In particolare:
1) Sul tema del confederalismo democratico che lei presenta come la soluzione ai mali del mondo e dello stato nazione. Praticamente è il medioevo dei comuni italiani (e non solo). Bella idea quando viene da un periodo di caos e di amministrazione centralizzata decadente, un po' meno se parti da organizzazioni più strutturate come lo stato.
2) Sull'Ucraina ha fatto un lunghissimo giro di parole per dire che sostanzialmente siccome gli Ucraini sono fascisti (secondo lei ) va bene che si ammazzino a vicenda con gli i russi che sono più fascisti. Il che almeno è più sincero delle posizioni che vengono espresse in tv e sui giornali
Totalmente d'accordo con te!
Più che ai comuni italiani, assomigliano ai consigli dei soviet durante la prima guerra mondiale.
Anche loro esistevano parallelamente alle istituzioni dello stato, ma alla fine avevano più potere dello stato, perché organizzando i lavoratori risolvevano i problemi ( quindi la popolazione si affidava a loro e non alla duma)
@@diclo383 Io non l'ho scritto intendendo che i soviet fossero una cosa negativa 😬
Comunque alcune cose come le posizioni No Tav sono completamente campate per aria. "Esiste già l'alta velocità torino-lione", ma dove. Io l'ho fatta in treno e l'unica cosa alta lì è lo stress
@@forzatoro89 Non sono esperto di soviet, comunque anche nel medioevo i comuni erano entità parallele, formalemnte vassalle dell'impero, praticamente andavano per contro proprio (battevano moneta, facevano le loro leggi, riscuotevano tributi ecc.).
Mi fa anche un po' strano che la marcucci si appelli alla legge italiana perdefinire ingiusta la misura preventiva che l'ha colpita (giusto) ma non so come andrebbe a finire se Torino fosse stata una "comune" che decideva democraticamente che la Marcucci gli stava sulle palle e votavano per limitarle la libertà... Proverò a capire di più di questo presunto terzo sistema (che terzo sistema non è, visto che una comune potrebbe tranquillamente scegliere di avere un'economia di mercato o socialista)
I comuni italiani non si riconoscevano come parti staccate di una medesima comunità, libere di stringersi le une alle altre e di separarsi di volta in volta in base alla volontà della base. Erano città stato o stati regionali che si alleano o si facevano la guerra con le medesime dinamiche degli Stati più grandi. Non c'era il "volemose bene" che lei individua nella forma della confederazione democratica. La differenza tra stati nazionali e confederazioni di cui lei parla non sta solo nella dimensione delle entità politiche, ma anche e soprattutto nella possibilità delle comunità di aggregarsi e disgregarsi fluidamente, senza l'opposizione di un potere centrale. Almeno mi sembra di aver capito questo.
Potrebbe diventare un meme ormai:
Iniziamo piano, mettiamo a suo agio l'ospite.
Ale: com'è la situazione in Kurdistan?
E anche oggi si inizia con un ospite a suo agio settimana prossima 😂
Prima volta da tempo che vedo Ale in difficoltà, ma è la sana difficoltà di chi entra in ambiti “nuovi” e si mette alla prova. Grande Shy💚
L’unica volta in cui l’ho visto in difficoltà è stato con i Jackal perché erano ospiti che non hanno minimamente risposto alle sue domande realizzando due ore di podcast abbastanza sterile.
ma dove l'avete visto in difficoltà?? mah
@@guybrushthreepwood4174 in difficoltà nel senso che è palese come abbia soppesato alcune parole e concetti per far sì che tra lui ed Eddy non si creasse conflitto. Aveva già annunciato come le loro idee divergano molto, quindi ci sta che sia stato particolarmente concentrato. Era una cosa positiva eh!
Sono in disaccordo con molti punti, soprattutto con quelli un po' mal giustificati, però ho apprezzato molto gli stimoli e la discussione tenuta in modo sereno e aperto
Puntata che personalmente non mi ha lasciato niente. Appena si cerca di scendere un po' nello specifico l'ospite o non risponde, o risponde in maniera vaga, o risponde ripetendo una cosa che ha già detto 15 volte. Poi va bene, bello vedere due persone con opinioni opposte discutere civilmente, evviva, ma ho fatto una fatica assurda ad arrivare in fondo.
Sono d'accordo.. Tra l'altro andando avanti con la puntata si avverte sempre di più questa sensazione di distacco dalla realtà, sembra quasi di assistere al classico confronto tra scienzati pro e no vax, a una certa quest'ultimo inizierà a sviare le domande e a citare "ci sono molti studi che dimostrano bla bla bla"..
L'unica parte interessante del discorso è quella sulle restrizioni precauzionali di cui è stata "vittima", penso che mi informerò a riguardo perché sono curioso di sapere come funziona
È incredibile come lei abbia poche idee e soprattutto confuse…detto questo Shy come sempre molto professionale nonostante la difficoltà a gestire l’intervista visto l’ospite a dir poco reticente
Idee confuse?
Detto di una donna che ha votato la sua vita ai diritti civili e che ne paga le consequenze sulla sua pelle mi sembra davvero fuori luogo.
Bella puntata che però mi ha lasciato un po' di vuoto: avrei voluto capire meglio come si svolgesse la vita lì, come i 3 pilastri del confederalsimo si traducessero poi nella quotidianità. Shy ci ha provato a farglielo dire ma mi è parso che lei si ritraesse.
in ogni sistema se c'è un vuoto di potere ci sara qualcuno pronto a prenderselo e questo rende questa visione del mondo utopica ed è questo a impedire alla tipa di rispondere, non certo la timideza o timore
Ma guarda che aveva shy aveva chiesto riguardo la guerra non riguardo la quotidianità. Lei ha risposto che se vuoi saperene qualcosa ci son tante fonti da cui attingere. Non é che puó spiegare come funziona uno stato in 5min
@@igolark certo però è anche difficile pensare di capire come funzioni uno stato dalle fonti scritte, specie se inevitabilmente non sono fonti che puoi ritenere "super partes"
@@igolark in realtà si
Anche io ho avuto l'impressione che non volesse parlare di cosa facesse nel concreto. Avrà le sue ragioni.
Ad esclusione del discorso No Tav dell'ospite, per il quale la vedo abbastanza come Shy in un'ottica di green, invece mi rivedo moltissimo nel resto. Molto brava lei ad esprimere certi concetti e molto interessante vedere il dibattito crescere e andare più in alto in maniera molto naturale. Il fatto che io la veda come Marcucci, ma cerchi comunque anche il parere di Shy per costruire il mio pensiero da moltissimi anni, la dice lunga sulla stima che ho per il lavoro che fa.
Questa stagione è stata davvero importante per le tematiche trattate. Per qualche motivo questa puntata l'ho saltata e la vedo solo ora. Posso dire finora una delle migliori.
Altri ospiti così!
1:56:00 "Il meno fascista tra i fascisti è comunque fascista." Ragionando così sembra che siano tutti fascisti tranne lei praticamente. Parla sempre di complessità ma poi riesce sempre a tirare fuori slogan banali come questo. E di tempo ce ne sarebbe stato per approfondire, almeno in parte, alcuni temi complessi, ma venivano sempre in qualche modo evitati.
Venerdì scorso ho sentito Ilaria Cucchi parlare a Propaganda Live. Quindi vorrei mettere a confronto due donne che parlano delle loro battaglie, ma devo già dire che la differenza è abissale.
Da un lato, una si è veramente scontrata con la complessità del sistema giudiziario italiano, con alcuni membri dell'Arma dei Carabinieri che hanno prodotto depistaggi, con esponenti di partiti politici che la denigravano. Tutto questo per 13 anni. Ma nonostante ciò, non ho sentito Ilaria Cucchi chiamare gli esponenti delle forze dell'ordine "sbirri" o "guardie". Non l'ho neanche sentita dire che lo Stato Nazione dovesse essere abbattuto o sostituito da una qualche utopia dove la giustizia funziona perfettamente.
Ma se ora i Carabinieri ci pensano 10 volte prima di pestare un detenuto o di inventarsi depistaggi, se il sistema giuridico italiano è anche solo un po' migliore, se la nostra democrazia liberale non sprofonda in uno stato di polizia, in questo momento mi sento di doverlo a Ilaria Cucchi.
Dall'altro lato, vedo solo l'insofferenza di Maria Edgarda Marcucci nel dover fornire le sue generalità all'agente di turno per un provvedimento che sì, ritengo ingiusto, ma neanche lontanamente paragonabile a quello che ha passato Ilaria Cucchi.
Due donne, due modi diametralmente opposti di rapportarsi con la realtà. E il paragone che ho fatto per la giustizia penso si possa benissimo applicare anche alla visione politica e sociale che Maria Edgarda Marcucci ha del mondo.
Detto ciò, Ilaria Cucchi potrebbe essere un buon ospite per la prossima stagione. :)
Un bel commento, complimenti. Andrò a sentire, quando avrò tempo, l'intervista di cui parla.
Scrivo solo per dirle che non credo che con quella frase citata all'inizio del suo commento volesse intendere che la guerra in Ucraina sia giusta.
Questa donna deve aver approfondito delle tematiche particolari nella sua vita per cui riesce a dire con chiarezza e in termini che gli italiani comprendo, ma spesso fraintendono, che gli stati nazione, così come sono strutturati, sono intrinsecamente governati da un gruppo ristretto di persone che usano la demagogia (e la democrazia) per arrivare al potere. Inoltre, gli stati nazione come tali vivono di identità propria che sempre più spesso prescinde dalla popolazione (ancora più grave sono i casi in cui la propaganda politica è tale da indirizzare radicalmente il pensiero dei più: vedasi Brexit o l'elezione di Trump, per l'occidente; casi invece in cui la popolazione è succube delle decisioni dello stato sono: la questione Palestinese o,,appunto, quella Curda; la coercizione cinese, le guerre di potere e corruzione di Africa...). Gli esempi che ho proposto sono tutti legati alle decisioni prese dall'alto e all'interno di uno stato nazione. Questo intende: gli stati democratici quando ci sono (democrazie che sono comunque un surrogato mal funzionante dell'ideale) sostengono/dipendono economicamente da stati non democratici. Questo non è etico e contraddice tutti i principi e i presupposti Europei. Per cui, dice, non vale la pena di combattere per uno Stato, in questo caso l'Ucraina.
Senz'altro crede nel diritto della vita e della libertà. E per giunta non credo sia pressapochismo il suo: è un'attivista e dunque una persona senz'altro molto pratica e soprattutto giovane e con ancora tanto da imparare, come tutti.
Ilaria Cucchi ha vissuto una tragedia familiare che le è piombata addosso come un'incudine da un quintale.
La nostra intervistata, invece, sta facendo un percorso di vita ben diverso: cerca risposte, prova a rendersi utile, combatte per le ingiustizie che vede.
In realtà mi pare che tu (come molti altri e shy compreso) abbiate frainteso il senso di quella affermazione. Eddie fa un parallelo per dire che per quanto gli stati siano fra loro diversi, lo stato nazione di per sé è un concetto che ritiene sbagliato, e che quindi per lei non ha senso combattere in nome di uno stato nazione anche se è fra quelli "buoni". Quindi, come il meno fascista è comunque fascista, anche il miglior stato nazione è comunque uno stato nazione, e quindi per Eddie intrinsecamente sbagliato e "superato".
Mi è piaciuta un sacco sia la puntata che lei, dai commenti avevo il terrore avesse chissà quali idee invece ho trovato tutto molto condivisibile. Dal lato di entrambi
Comunque anche io ho avuto l'impressione che ci fosse un po' di reticenza da parte sua nel raccontare nel dettaglio ciò che è successo e che ha visto lì, il suo primo impatto con quel mondo, ecc. È sempre rimasta molto vaga, e si è limitata a elogiare la Confederazione curda come un qualcosa di etereo (tranne per il fatto che ha ammesso l'esistenza di contraddizioni al suo interno). Devo dire che dalla sua descrizione faccio fatica a immaginarmi con un minimo di concretezza questa "impresa", come la chiama lei
@quandocapita in realtà lo lessi qualche anno fa, e mi piacque pure molto, ma il ricordo che ne ho a tal proposito (poi dovrei riprenderlo in mano per esserne sicuro) è che descriveva certamente molto più nel concreto quella società, ma anche in maniera molto acritica e (ovviamente visto che il mezzo fumetto non consente facilmente grosse trattazioni) non si capivano molte cose, rimaneva troppo poco tridimensionale. Ovviamente per saperne di più sta a me cercare informazioni, volevo solo evidenziare come l'impressione di Shy sia corrisposta alla mia
P.S. ricordo anche di aver trovato strano in Kobane Calling il fatto che Zerocalcare definiva una società che si potrebbe dire (stando alla sua stessa rappresentazione) matriarcale, come più avanzata rispetto alla nostra per il fatto stesso di essere matriarcale, società nella quale peraltro si lasciava intuire che si adottasse una sorta di giustizia privata nei confronti di chi commettesse crimini di natura sessuale (non si capiva necessariamente quanto fossero gravi i reati puniti in quel modo, e cioè se fossero solo stupri o anche solo molestie "meno gravi").
Ebbene, quanto a ciò avrei da dire che:
1) Una società matriarcale non è per natura più avanzata di una patriarcale, bensì la sua immagine speculare. Personalmente definirei più avanzata una società che miri a tendere il più ragionevolmente possibile alle pari opportunità di genere, anche negli organi di potere (e quindi idealmente che sia uomini che donne, non necessariamente in preciso egual numero, facciano parte di essi);
2) Quella roba della giustizia privata veniva presentata con una luce che oserei definire positiva, mentre a me pare una roba abominevole, altro che progressista (anche se pure io di fronte a certi reati di istinto sarei portato talvolta a volere tali cose abominevoli, ma parte della civilizzazione consta nel saper reprimere tali istinti). Poi ripeto, magari mi ricordo male io o ho colto in maniera distorta quanto veniva narrato
@@emanulevillafoglia3059 più divento vecchio e più mi convinco che l'unica differenza a separare comunisti da fascisti sia una mano di vernice di colore diverso.
@@merlottoverticale5304 non lo direi di Zerocalcare ma in generale sì, anche a me pare così nella maggior parte dei casi
@@merlottoverticale5304 più sento parlare gente di sinistra e di destra e più concordo, ormai sono tifoserie.
Grazie Shy! Stai facendo un lavoro eccezionale! Go ahead, bro! 👍
Con tutto il rispetto mi aspettavo qualche domanda "migliore". Comunque sempre grazie Shy per questi contenuti.
Ho il sospetto che Shy non sia andato a pungere su certe cose, che lei accuratamente evitava, per evitare di dare elementi alla procura. È pur sempre una persona sotto scrutinio.
@@DocSineBell Penso fosse principalemente cortesia: se è chiaro tu non voglia toccare un argomento, proviamo a cercare altro di cui tu voglia parlare
@@serse8455 Shy ci ha provato un paio di volte. Poi ha capito che non era cosa ed è giustamente andato oltre. Lei avrà le sue ragioni.
Bello il confronto tra ideologie molto diverse instaurato con rispetto e bravura nel non calcare troppo la mano quando una risposta di lei rischia di portare il discorso in territori ideologici un po' più scuri.
Però a me la sensazione che ha dato la Marcucci è proprio la possibilità che incarni con troppa forza quei pensieri scuri di cui si ha solo sfiorato la superficie,.. e di aver visto quindi in questo podcast (grazie all'equilibrismo di shy (ecco il motivo della sua difficoltà nel pesare le parole) solo il lato migliore di lei,.. e che tutto il suo "non detto" possa essere proprio ciò che non avrei apprezzato sentire (almeno nella mia testa avevo bisogno di capire perchè fosse importante tenerla d'occhio per l'Italia per quanto non avesse fatto nulla e, basandomi tutto il tempo sul superare questo pregiudizio, non mi ha convinto nel modo in cui ha esposto le sue ragioni e le parole che ha deciso di usare,- per quanto i provvedimenti possano essere esagerati la magistratura avrà avuto dei motivi più ragionati per controllarla, rispetto a quelli che ha esposto, dipingendoli solo come folli).
-- In generale dire No agli stati nazione come se ad oggi fossero tutti uguali, e dire che non è la stessa cosa andare ad aiutare l'ucraina credendo nella democrazia, di quello che ha fatto lei, poichè lei ha abbracciato un movimento forte nella sua idea e noi ci affiancheremmo ad uno stato che chiama fascista.. non mi è piaciuto. L'ucraina ha mille sfumature come tutti ma incarna principalmente l'autodeterminismo e la democrazia punto.
-- per quanto stesse dalla parte dei buoni il suo modo di ragionare radicale derivato da una preparazione militare in un territorio cosi particolare figlio di un anfratto di ideologie così diverse dal comune e difficili da incasellare, è giusto darci un'attenzione in più. (poi bisognerebbe sapere meglio la storia perchè non me l'ha fatta capire bene e non ho capito bene effettivamente cosa abbia fatto mentre era la...)
--, spiegare i difetti dell'uomo e del capitalismo parlando di 1000 anni fa e dei sumeri e che il nostro sistema europeo non funziona perchè ci sono comunque morti neanche mi è piaciuto. Anche perchè poi ha parlato invece del sistema che ha visto lei rivolgendosi però solo al futuro (senza contare che non funzionerebbe oggi e butterebbe via molto progresso e lotte che stanno già migliorando i lati peggiori della nostra società democratica....ma non sono troppo informato su questo).
-- in generale apprezzo la sua cultura e attenzione ai problemi sociali e ideologie che migliorerebbero il mondo. Ma voler cambiare il mondo facendo tabula rasa e raggruppandosi in tribu tutte uguali per ricominciare con un sistema nuovo che non rende conto minimanente dei progressi positivi e del buono che si è costruito marginalmente con il concetto di stato e di nascita della democrazia è pericoloso.
Infatti il succo del podcast stà che Shy è riuscito a farle esprimere le sue opinioni sapendo che loro due raggiungerebbero la pace in due modi molto diversi, e che shy arriverebbe prima senza distruggere il passato e prendendo l'alta velocità (e quindi il progresso) è stata non solo una battuta, ma il fuoco e l'anima del pensiero di shy e il motivo per cui lo stimo veramente tantissimo. Se il mondo fosse fatto di Shy saremmo probabilmente in pace, se fosse fatto di un qualsiasi estremista ideologico che non rende conto del passato?? mmmh
Prendete il mio pensiero con le pinze, l'ho buttato giù di getto e sono ancora molto ignorante in materia. Però questo è quello che mi ha trasmesso. Lei una bronsa coerta e shy il solito idolo !!!
Puntata molto interessante, è particolare sentire un punto di vista così diverso.
La questione del confederalismo democratico mi ricorda molto l'idea della democrazia consiliare, ossia un tipo di democrazia molto più diretto rispetto alla democrazia liberale, che storicamente è stata tentata in vari modi (un esempio è la Comune di Parigi) e spesso repressa violentemente.
Secondo me è inevitabile che questo modello si ripresenti ciclicamente, infatti, in un contesto storico in cui buona parte del mondo sta diventando sempre più autoritaria, è naturale che riemergano con forza queste idee.
Noooo hai tradito la tradizione di invitare donne che hanno il nome che incomincia con G e il cognome con P
@Dredd Johnson con Giorgia Pmeloni
Non ci avevo mai fatto caso ahaha grazie
Ma sai che non ci avevo mai fatto caso ahahahaha
oh no
Gaurora Pleone dei The Jackal pure
Bellissima puntata, l'ho trovata molto interessante e credo sia positivo per il podcast avere una varietà così grande di ospiti: dal politico al rapper, dalla rivoluzionaria ai giornalisti specializzati in un determinato argomento, passando per i content creator!
Ps: non ti facevo strenuo sostenitore del capitalismo: la ritengo un po' un'utopia, però sarebbe interessante esplorare un'alternativa, per far fronte alle disuguaglianze sociali, carenza di istruzione e guerre.
Piú che alternative utopistiche parlerei di misure realistiche con cui applicare il capitalismo. Vedi le differenze tra europa e usa dove il benessere sociale e l'eguaglianza di matrice socialista hanno presenze nettamente diverse
@@yurimrt Un primo passo sarebbe meglio di niente, credo! Negli USA accadono cose assurde per una società avanzata, secondo me
@@VIVALARAZABIANCONERA assolutamente, per questo il nostro modello, benché capitalista, é ben difeso da shy. Certo sempre in miglioramento, ma decisamente già il migliore
@@yurimrt Hai ragione, però nonostante sia il migliore (o il meno peggio :p), secondo me il "nostro" capitalismo è afflitto da grossi problemi che vanno risolti, perché con tutte le risorse che abbiamo è assurdo che ci siano persone che fatichino a riuscire a mangiare e ad avere un tetto sopra la testa, mentre altre possono avere più risorse di quelle che potrebbero consumare in svariate vite.
Comprendo che, spesso, alla differenza di ricchezza c'è una differenza di capacità, abilità, ecc, però un minimo standard di vita dovrebbe essere garantito a tutti.
Inoltre, certi lavori che beneficiano di più alla società sono sottopagati: infermieri, insegnanti e operatori ecologici, tanto per citarne alcuni.
In ultimo, ma non per ordine d'importanza, il capitalismo sta danneggiando l'ambiente: per i profitti si distruggono foreste, si inquina l'ambiente, ecc.
Per ogni imprenditore come shy che, immagino, tiene alla salute dell'ambiente e dei propri dipendenti, ce ne sono a migliaia che fanno l'esatto contrario, su una scala molto più grande.
@@VIVALARAZABIANCONERA pienamente d'accordo. Credo che il punto non sia essere contro il capitalismo peró, ma cercare di migliorarlo con leggi che incentivino la sostenibilitá e distribuzione della ricchezza, e allo stesso tempo disincentivino la disuguaglianza sociale dando anche una mano ai piccoli imprenditori. Siamo sulla strada giusta, ma non é facile né veloce. Per questo mi sento di difendere il modello europeo nonostante i suoi difetti
Sono fiero di te Shy complimenti è stato una puntata fantastica, soprattutto grazie a te
La corte costituzionale ha comunque dichiarato illegittima la parte di articolo sul codice antimafia che parla del "vivere onestamente" nel 2019, perchè appunto troppo vaga. Sentenza 24 gennaio - 27 febbraio 2019, n. 25.
La cosa bella di questa puntata è che offre un punto di vista alternativo e si può essere d'accordo o meno con la sua posizione.
Ed è una cosa preziosissima
Bella Elia
Grandissima ospite e grande Shy.
Date sette kg di maria a Boldrin e sentiamo che dicono i suoi dati sulla faccenda capitalismo VS sapone: fossi uno a cui preme questa contrapposizione ne farei una questione da approfondire.
Con Boldrin volerebbero madonne già dopo 3 secondi netti di confronto, non importa il quantitativo di calmanti che gli si dà
Questo si chiama DIBATTITO!! Bravissimi entrambi
Oh NO il modo in cui ha toccato l'Ucraina. Grandissima stima sul combattere per le proprie idee, ma ideologie forti hanno il rischio di mettere la teoria politica sopra il benessere concreto delle persone.
Dal momento in cui avete toccato l'Ucraina in poi la mia opinione sulla Marcucci è un po' calata a picco.
Concordo. Ero molto curiosa di sentire la sua opinione in merito pur sospettandone le idee, ma mi è sembrato comunque che venisse affrontato in maniera un discorso molto superficiale.
E generalmente avrei voluto uno Shy che riuscisse a incalzarla di più e a mettere in discussione i suoi punti di vista.
tutti i commie, non solo in italia, hanno dato la colpa dell'aggressione non all'aggressore ma a un vago sistema geopolitico, o peggio a idee complottiste e dietrologiche e non corroborate né dai fatti né dalla storia dell'Ucraina e della Russia.
o peggio che mai tesi vicine al rusky mir di Putin.
roba da metternick o da mussolini, ma i commie ci sono cascati con tutte le scarpe
tutto questo perché chiunque sfidi il sistema a guida statunitense ha già le sue ragioni aprioristicamente, anche se ha torto marcio.
applicano a oggi schemi vecchi di decenni, senza conoscere l'Ucraina.
e senza ascoltare Putin e i russi, che i motivi della guerra ce li dicono esplicitamente da anni, cioè rifondare l'impero sovietico/zarista
Di gran lunga il miglior episodio del podcast fino ad ora ...
Voglio immediatamente GioPizzi al Breaking Italy podcast
Grazie Shy, grazie per averci dato l'opportunità di ascoltare questa stupenda discussione.
Devo dire che non mi son piaciuti proprio alcuni termini usati dall'ospite, sarà l'ideologia che considero estremista, ma termini come "guardie", "sbirri", "la gente mia", "non ho mai tradito", li ho trovati pure a volte offensivi perchè percepiti come intrinsi di odio. E non è una questione di coda di paglia, ma proprio di umanità
Assolutamente concordo, ho pensato la stessa cosa
È una persona, e da tale si esprime, con le proprie opinioni, esperienze, con i propri pregi e difetti. Ciò che è fastidioso è pretendere che tutti siano politically correct e neutrali.
Nono è tutta coda di paglia
@@autoctonstudio può esprimere la sua opinione? E sopratutto cosa c’entra il politcaly correct?
Beh visto il suo modo di vedere il mondo ha senso che parli in maniera simile a qualcuno che fa parte di un clan( mafioso o meno)
Molta umanità in questo incontro/confronto.
Bello! Bravo Shy e tutta la redazione!
felice che sia venuta Lei a parlare perché viva la pluralità del pensiero, ma ho avuto la netta impressione che Marcucci faccia fatica a confrontarsi apertamente sulle sue tematiche con un contraddittorio davanti (shy in questo caso) e per questo l'imbarazzo sia palpabile per entrambi.
Conosciute tante persone di estrema sinistra, identico atteggiamento. Sono di sinistra.
Bello, mi è piaciuto molto. Fa piacere sentire qualcosa di sinistra ogni tanto.
"sinistra".
Beh oh se non è sinistra combattere per l'autoaffermazione di un popolo, voler superare il capitalismo e lo stato nazione, protestare per un migliore trattamento dei dipendenti, allora non so cosa possa esserlo
@@federicorios1140 Sicuramente Salvatore vota PD o +Europa
@@TheSpartanS196 nope. PD non è manco sinistra: è un centro-sx più centro e quasi democristiano.
@Federico Rios le virgolette sono perché LA sinistra è ormai un concetto molto astratto in un mondo di relativismo. Non mi fraintendere. Il fatto di idealizzare ancora LA sinistra con questi discorsi su capitalismo, classe... Etc.. È anacronistico e irrealistico.
se avere una addestramento militare fosse sufficiente a essere considerato pericoloso per lo stato italiano, non dovremmo vigilare su tutti i militari o gli exmilitari di altre nazioni che vivono o soggiornano in italia?
Penso che il discorso sulla legittimità delle misure restrittive sia stato condotto su questioni che le riguardano poco. Premettendo che so poco e nulla del suo caso giuridico, mi permetto di dire che secondo me le misure restrittive non sono derivate tanto dalla sua esperienza in kurdistan,ma più dalla seguente esperienza politica fatta con l’askatasuna.
Quindi per chi non lo sappia il Csoa askatasuna è nato nel 96, da li si è mobilitato come parte dei No Tav ricorrendo a sabotaggi e “provocazioni violente contro le forze dell’ordine” denunciate dal tribunale di Torino, hanno istituito ronde anti spaccio nel loro quartiere (come i fascisti che tanto odiano) e ho testimonianze dirette di membri che incitano ragazzini delle superiori a “cercare vendetta” alle manifestazioni di qualche mese fa contro la morte di un ragazzo durante l’alternanza scuola-lavoro.
Altro dettaglio importante: Askatasuna significa “libertà” in lingua basca,per un serie di ragioni mi sembra abbastanza evidente il riferimento a Euskadi ta askatasuna (abbreviato ETA) magari vi dice qualcosa. Capite bene che un processo alle intenzioni in caso di questo tipo abbia fondamenta quantomeno valide, penso concorderete che un tribunale e le forze dell’ordine non possano rimanere indifferenti difronte a una persona che ha ricevuto un addestramento alla guerriglia e conseguentemente si unisce ad un associazione così violenta e caratterizzata da chiari riferimenti ad un gruppo terroristico.
Molto interessante, non lo sapevo. Tuttavia il nocciolo della questione credo sia un altro. In democrazia ho il diritto di avere le idee e seguire le persone che preferisco; lo stato dovrebbe intervenire solo in caso di azioni dannose, ma per quanto violenta un'idea è un'idea e non andrebbe punita.
Poi é ovvio che questo discorso va in conflitto con la praticità, ma credo che per proteggere la libertà sia necessario correre qualche rischio in più.
È ovvio che se venissero fuori precedenti violenti della Marcucci sarei propenso a cambiare idea, ma stando così le cose non posso tollerare che un cittadino sia trattato in questo modo
@@serse8455 Certo,io non volevo alludere al fatto che fossero giuste o meno,ma più che altro evidenziare che ci si è concentrati molto sull’individuare la causa nell’esperienza in kurdistan. Infatti Alex Pineschi (fa video su RUclips se ti vuoi informare meglio), che ha vissuto la stessa esperienza di foreing-fighter da parte kurda, non mi risulta sia stato soggetto a questo tipo di misure,ma solo ad un processo. Inoltre mi premeva evidenziare cosa fosse realmente quel centro sociale,perché a mio parere si è trascurata un po troppo quella parte.
Insomma mi sembra che sia stata fatta passare come una perseguitata senza fondamento.
Per il resto non spetta a me dire se siano giuste o meno, lascio chiaramente aperta la discussione, ma almeno volevo lo si facesse conoscendo entrambe le facce della medaglia.
Per poche cose sono d'accordo con lei, per molte altre no.
Se avesse vissuto l'epoca delle brigate Rosse ne avrebbe fatto parte.
Per quanto è dato sapere, contro (e a favore) di chi e cosa erano le Brigate Rosse?
@@davyjonesjonesdavy erano un gruppo terroristico, o meglio, facevano parte di quello che chiamavano lotta armata. Su internet trovi di tutto ovviamente. Sostanzialmente comunisti di fede leninista favorevoli all' instaurazione di un regime socialista di tipo più o meno sovietico
No. Forse nell' area dell' autonomia
ma ha anche dei difetti
@@TheSpartanS196 onore a lei per quello che ha fatto in Kurdistan. Il resto ....
Avevo un amico/collega che frequentava gli stessi ambienti (askatasuna) e combatteva attivamente le stesse battaglie. Tante volte ho tentato di iniziare un dibattito con lui per capire cosa muovesse una persona così vicina a me a sentire questo drive fortissimo e a sposare queste cause.
Ma ogni volta sono rimasto un po' deluso. Ti aspetteresti che proprio queste persone avessero l'interesse di raccontarsi, il desiderio di instillare negli interlocutori le stesse convinzioni, ma invece trovi un muro di opacità.
Mi chiedo da dove parta questo atteggiamento, e quale sia lo scopo.
Nella mia esperienza personale, l'opacità nasconde delle opinioni che non sei a tuo agio ad esprimere ad alta voce. Questo vale per entrambi i lati dello spettro politico, ma, come quando è stata fatta la domanda sull'Ucraina e si è cominciato a toccare l'argomento in punta di fioretto e girarci attorno, è normale le risposte sembrino evasive o opache quando la tua opinione è "Guerra fra fascisti, non mi interessa".
Personalmente mi sono posto molte domande sull'essere "moderati", chiedendomi anche se non fosse un atteggiamento un po' codardo di non schierarsi completamente o di non affrontare le conseguenze di certe posizioni, però allo stesso tempo fatico ad accettare la semplificazione che certe opinioni più "estreme" ti concedono: chi è più a destra di te è un fascista, chi è più a sinistra di te è un comunista, è facile categorizzare così e ignorare, ma non credo sia quello il modello di società a cui aspirare.
Io sono un indipendentista sardo e per quanto le tematiche siano leggermente diverse da quelle delle battaglie di uno di un centro sociale, ti posso garantire che alla fine ti passa la voglia perchè chi ti ascolta in realtà ti sminuisce, non da valore a ciò che dici, lo ritiene utopistico o fanciullesco, nella peggiore delle ipotesi si trincera per difendere uno status quo che gli da sicurezza. Quindi boh alla fine molli la presa, sorridi e ciao.
Come ha detto Gianluca, molto spesso chi fa domande non lo fa con l'intento di ascoltarti e (potenzialmente) di mettere in dubbio le proprie convinzioni, bensì ti giudica. Io condivido le stesse battaglie di Eddi e sono anni che mi ritrovo sui social, ma anche di persona, a dover rispondere a sconosciuti che cercano di capire quanto ne so di argomento X, quanto sono coerente con il mio pensiero (un classico esempio è: "sei anticapitalista ma hai uno smartphone, sei incoerente"), quanto sono brava ad argomentare etc etc. A qualcuno sembrerà una sciocchezza, ma non lo è. O almeno, non lo è per me. Ho degli ideali, forse diversi da quelli di buona parte dei miei coetanei, ma non per questo sono tenuta a parlarne con chiunque, soprattutto se le intenzioni sono quelle di screditarmi a priori. Detto ciò, ovviamente ogni persona è diversa e non tutti evitano il dialogo come faccio io. Anzi, conosco persone che si mettono a spiegare con buona volontà anche a chi reputa giusto far morire in mare gli immigrati africani 😅
Grazie per le risposte! Penso di capire cosa intendete.
Un po' per deformazione professionale, spesso mi trovo ad essere troppo scettico e critico per riuscire ad identificarmi davvero in una causa di questo tipo. Ciò che mi spinge a ricercare questa dialettica è forse un fascino verso chi riesce ad essere profondamente convinto della bontà di un'idea o dell'importanza di una battaglia. Certamente un atteggiamento migliore dell'immobilismo o del disfattismo.
Dietro alle tante domande, che saranno sempre le stesse, lo so, almeno nel mio caso c'è un onesto interesse a trovare una risposta ai paradossi (forse solo percepiti) che mi portano a stare a guardare, a non partecipare.
Ragazzi i vostri i più bei commenti della sezione. Cuore e condivisione
Una domanda alla quale avrei voluto risposta più approfondita è la gestione del contrasto con lo stato.
Quando shy ha velatamente tirato fuori la criminalità organizzata ha materializzato un mio dubbio, che però è rimasto sospeso.
È rimasto volutamente sospeso perché la ragazza ha precedenti penali di lesione e violenza a pubblico ufficiale avvalendosi tra l'altro di esplosivi e armi improprie in concorso con altre persone, oltre ad essere scappata deliberatamente dagli arresti domiciliari. La sorveglianza speciale in Italia si può dare solo a chi ha legami con criminalità organizzata.
3:49 Briking mi fa rabbrividire
Puntata molto bella e interessante, molto divertenti le frecciatine nella parte finale, probabilmente però essere approfonditi meglio alcuni punti che sono stati lasciati in sospeso, riguardo la sua esperienza lì.
Sì esatto sto flexando il fatto di averla vista a teatro
Ma sei un fra
@@gian2kk ncesco
Non le hai trovate un po'... aggressive? Intendo le frecciaitne, a me hanno dato proprio un idea di aggressività o comunque astio
@quandocapita Vero, però devi anche comunque capire che non tutti sono così
@@TonnoNinja Io mi riferivo a quelle di Shy. Quelle di Edgarda sulla polizia e i pm non sono proprio frecciatine ahhahah, comunque alla fine sono comprensibili, anche se non condivisibili in tutti i casi
Messo like per l'ottimo lavoro svolto, per quanto riguarda l ospite mi sono espresso in altri commenti
Abbastanza incredibile, penso di essere al suo opposto su quasi qualsiasi argomento, eppure devo ammettere che mi sta abbastanza simpatica. Quello che ha subito poi è disgustoso e non degno di una democrazia liberale.
Devo dire sul finale abbastanza una scivolata di stile, la frase "il meno fascista tra i fascisti è comunque fascista" detto nel contesto della guerra ucraina abbastanza inascoltabile.
Son d'accordo, ma proprio alcuni termini dispregiativi come "sbirri", "fascisti" ecc. Secondo me davvero troppo estremista e anche generalista
@@TonnoNinja poteva fare l'americana e dire Piedipiatti a che c'era
@@Dr.Sortospino Proprio a denigrare
Non credo che intendesse che l'Ucraina é meno fascista della Russia ma è comunque fascista ma che tutti gli stati sono fascisti dal suo punto di vista. In fondo un pochino ha ragione gli stati esercitano potere sulle persone chi più chi meno.
@@damianocremonesi Appunto, il solito discorsone "siamo tutti un po' stronzi quindi non possiamo dare agli altri degli stronzi fino a che noi siamo al 100% puri" che va tanto nei salotti italiani di oggi.
Va bene tutto ma non possiamo permettere che il termine fascista venga usato su chiunque a prescindere dalla politica dello stato. Toglie al termine qualsiasi valore.
Poi se tanto mi dà tanto l'Ucraina in quanto stato è fascista pure lei, quindi in fondo Putin un po' ha ragione a denazificarla.