Emicrania - Cause, sintomi e terapie
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- Опубликовано: 17 ноя 2024
- Il dott. Alberto Lerario, neurologo del Santagostino, ci spiega quali sono le cause e le terapie principali per uno dei problemi più frequenti tra la popolazione: l’emicrania.
L’emicrania (o mal di testa) è considerata la seconda causa invalidante globalmente, la prima addirittura nelle donne sotto i 50 anni.
L’emicrania fa parte di quelle che vengono definite cefalee primarie ed è la più comune tra queste: non dipende da nessun danno al cervello ma è legata ad alcuni fattori che scatenano una sorta di corto circuito che evoca il classico dolore che identifichiamo come mal di testa.
Tra i fattori scatenanti troviamo
• Lo stress
• L’insonnia
• Gli ormoni (da qui un impatto più frequente sulle donne)
• Uno stile di vita poco regolato, inclusa alimentazione non equilibrata
• Particolari condizioni atmosferiche
RICONOSCERE L’EMICRANIA
L’emicrania è un dolore tipico che coinvolge una parte, solitamente identificabile come metà, della testa con un dolore pulsante e martellante associato anche ad altri sintomi come:
• Disturbo della luce
• Disturbo dei rumori e degli odori
• Nausea e vomito
COME SI DIAGNOSTICA E COME SI CURA L’EMICRANIA?
L’emicrania si può trattare in due modi: da punto divista non farmacologico, con terapie di supporto ma efficaci come l’agopuntura e la mindfulness.
Dal punto di vista farmacologico invece abbiamo un’ampia platea di farmaci. Si usano terapie che vanno usate subito dall’inizio dell’attacco emicranico perché, come una cascata, se si agisce alla fonte, è più facile bloccare il tutto. Queste terapie “dell’attacco” possono prevedere l’uso di
• Antidolorifici
• Paracetamolo
• Triptani
Se la frequenza degli attacchi emicranici supera i quattro o più giorni al mese, per almeno tre mesi di fila, occorre agire con una terapia preventiva per ridurre questa frequenza e l’utilizzo dei farmaci antidolorifici, migliorando la qualità di vita.
I farmaci per una terapia preventiva sono
• Antiepilettici
• Betabloccanti
• Calcioantagonisti
• Alcuni antidepressivi
• Tossina botulinica (per forme croniche)
Questi farmaci nascono per curare altre malattie ma è stato scoperto, anche in parte casualmente, che hanno un effetto nell’agire sui meccanismi coinvolti nelle emicranie.
QUALI SONO LE TERAPIE INNOVATIVE USATE NEGLI ULTIMI ANNI?
Negli ultimi anni è in corso una vera e propria rivoluzione nel trattamento dell’emicrania con farmaci che agiscono specificatamente contro alcune molecole, in particolare per esempio con farmaci anti-CGRP.
Il CGRP è un neuropeptide correlato al gene della calcitonina che svolge un ruolo fondamentale nei circuiti centrali e periferici dell’emicrania. I farmaci capaci di bloccare l’azione del CGRP agiscono su questo peptide pro-infiammazione direttamente oppure su i suoi recettori.
Queste molecole hanno il vantaggio di avere pochissimi effetti collaterali con un’efficacia pari se non superiore a quella dei farmaci preventivi classici.
I farmaci per una terapia innovativa sono
• Anticorpi monoclonali (da iniettare sottocute 1 volta al mese)
• Farmaci gepanti (assunti per via orale)
• Farmaci ditani (assunti per via orale), che riducono la vasodilatazione che si crea durante l’attacco emicranico
È bene ricordare che è sempre utile un consulto neurologico per chi soffre di mal di testa in modo ricorrente e continuo.
Ci si può affidare a un neurologo specialista nelle cefalee, sia per la diagnosi che per la prescrizione dei farmaci perché ogni tipo di trattamento deve essere valutato sul paziente e ha un’indicazione ben precisa profilata sul caso clinico. Più si è precisi più si è tempestivi, migliori saranno i risultati.