Quentin Metsys - Il cambiavalute e sua moglie. Commento iconografico a cura di Alessio Fucile

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  • Опубликовано: 28 авг 2024
  • Ti presento «Il cambiavalute e sua moglie», dipinto di Quentin Metsys nel 1514 oggi custodito al Louvre di Parigi.
    La pittura fiamminga del ‘500 sviluppò un filone in cui il tema della religiosità sembrava abbandonato: generalmente, le scene sono ambientate in luoghi mondani e i protagonisti sono ripresi intenti nelle loro attività quotidiane. In realtà, queste opere nascono un messaggio strettamente religioso, espresso attraverso una ricca serie di particolari meticolosamente riportati.
    In questo caso, siamo all’interno di un ambiente dipinto con la tipica minuzia fiamminga. Un uomo e una donna, sontuosamente vestiti con abiti borghesi, siedono ad un tavolo, occupati in attività diverse e opposte tra di loro: l’uomo è un cambiavalute, intento a pesare delle monete con il bilancino; sul tappeto verde del tavolo ci sono tutta una serie di oggetti preziosi e di valore: anelli, perle ed un cumulo di monete. La moglie lo osserva lavorare mentre con la mano sinistra abbassa una pagina di un libro e con la destra gira un foglio rivelando l’immagine sacra della Madonna con il bambino. L’unico segno esplicitamente religioso è proprio quel libro che forse potrebbe essere una Bibbia, Parola che Dio ha rivolto agli uomini per rivelare il suo amore verso di loro. Ma la moglie si lascia distrarre dalla sua preghiera e rivolge l’attenzione all’attività del marito, apparentemente più allettante. La mela posta sulla mensola dietro alla coppia rimanda al frutto del peccato che Eva prese nel giardino dell’Eden, lasciandosi ingannare dalle lusinghe del serpente e disobbedendo alla volontà di Dio. Si nota una maniacale descrizione di ogni particolare: ad esempio, l’attenta riproduzione delle articolazioni delle dita dell’uomo e della donna rasenta il grottesco.
    L’argomento trattato dal pittore sembra un richiamo al pericolo della cupidigia per i beni materiali: se l’uomo cerca la felicità nell’esclusivo ambito orizzontale, unicamente tra le cose terrene, non solo rischia di non trovarla mai ma si accorgerà anche che le cose conquistate non gli riempiranno il cuore e quindi non lo soddisferanno. Al contrario, se con cuore saggio si lascerà guidare dalla sapienza di Dio, si arricchirà realmente di ciò di cui ha veramente bisogno e raggiungerà una felicità appagante.
    Sulla parete di fondo dietro ai due coniugi alcuni oggetti di uso comune e professionali sono disposti sulle due mensole, come se fossero piccole nature morte isolate, disposte in modo attento e misurato per non lasciare spazio a vuoti. Si noti la candela, simbolo dell’interiorità e della ricerca della verità: il pittore la rappresenta spenta.
    Un altro particolare rivela ciò che realmente sta facendo la coppia. Si tratta di un piccolo specchio, simbolo della verità, posto sul tavolo: il vetro rimanda una serie di particolari che fanno interpretare in modo totalmente diverso la scena. Innanzitutto si vede riflesso un altro uomo presente nella stanza: è il pittore, intento nel suo lavoro, che rappresenta l’uomo in generale. È lui che ha consegnato al banchiere le monete da pesare e forse anche tutto ciò che si vede sul tavolo. Sempre riflessa nello specchio si intravede una grande finestra che, oltre ad illuminare la scena, permette di avere un’idea dell’esterno.
    Allora ecco il vero messaggio: l’interno così prezioso e reso nei minimi dettagli rappresenta la nostra coscienza, sacrario inviolabile dove avvengono le nostre scelte esistenziali. Il resto del mondo è altro da noi. Il pittore ha reso evidente questo particolare con l’uscio disegnato in alto a destra: è accostato e fuori si notano due persone che stanno chiacchierando. Ma è dentro, in quella stanza, che avviene la cosa più importante! La scelta esistenziale tra una vita vissuta unicamente con la bramosia delle cose terrene e connotata da una felicità instabile, non duratura e mai totalmente appagante o una vita vissuta al cospetto di Dio, alla ricerca dei veri valori, unica strada per la felicità vera, capace di appagare nel profondo ogni anelito del tuo cuore! Le perle poste sul tavolo in primo piano sono allora un invito a ritrovare quei valori che rimandano alla primitiva purezza e a guardarsi bene dall’avidità che ha il potere di corrompere e distruggere irrimediabilmente ogni uomo che ne cade vittima.
    Grazie per la tua attenzione.

Комментарии • 2

  • @antoniomassa866
    @antoniomassa866 2 года назад

    Grazie Don Alessio

  • @danlupan670
    @danlupan670 2 года назад

    Mille grazie! Rimarrebbe da sostituire ''1964'' con ''1514'... (0':04')