Per me non è una sorpresa che la buona corrente in ingresso migliori le prestazioni del nostro impianto dato che da pochi mesi dispongo di un PC2 di Gigawatt che ha portato il mio impianto ad un altro livello fin dal primo ascolto. Sono davvero soddisfatto e un grazie al Sig. Germano per le sue competenze che ci mette a disposizione.
Carissimo, ottimo video. B.Aloia scriveva decine di anni fa che potrei ascoltare la musica del condominio analizzando la rete elettrica. Scherzava ma diceva cose che nessuno capiva. Io ho fatto le stesse misure e la situazione é ancora piú seria perché le alterazione prodotte alimentano a loro volta gli altri appari che a loro volta generano disturbi. Una sorta di cross influenza disastrosa. Ecco perché é importante che il condizionatore di rete abbia canali e filtri dedicati per ogni dispositivo. Un saluto.
Buonasera Germano bel video come sempre. Sarebbe stato interessante fare le stesse misure anche con un condizionatore gigawatt per vedere la differenza. Grazie e buona serata
Complimenti per la sua spiegazione. tengo a dire solo che è giustissimo fare tutto quello che si può per massimizzare la pulizia della corrente a disposizione ma purtroppo siamo dipendenti dalla fornitura energetica quindi quando loro mandano corrente sporca non ci possiamo fare niente.
Bell' analisi , complimenti per i video sempre ben comprensibili . Sarebbe interessante provare a vedere cosa succede sia lato alimentazione che lato segnale , facendo amplificare un segnale in ingresso di 50 Hz in varie modalità di fase , ovvero , in fase con i 50 Hz della rete e sfasata di 90 Gradi , per vedere come cambia in uscita maggiormente ma anche il resto . Sì può vedere anche sulle frequenze doppie e mezze , per curiosare sul comportamento dei transitori di assorbimento quando coincidono o meno con i transitori della sinusoide di ingresso .
@@SilvioGermanoRicci servirebbe un generatore di funzione con trigger esterno da sincronizzare con il fronte della sinusoide di rete , ovviamente tramite trasformatore.
@@sterock77 sì, non è un problema di strumenti, posso tranquillamente sincronizzare l'alimentatore AC col generatore di segnale direttamente e si fa più in fretta...
@@SilvioGermanoRicci spettacolo. Magari non dirà molto ma serie curioso di vedere sotto carico se cambia qualcosa a tirare corrente dall ' alimentazione quando i condensatori sono in fase di carica , cioè quando sono in fase e quando sono già caricati , cioe' sfasato di 90 gradi .
attualmente,almeno per me,e uno dei pochi canali,che si contano sulle dita che trovo rimane nel suo limite ben preciso e non strafora come altri fanno!
Ottima misura. Questi concetti li ha sempre predicati il grande progettista Bartolomeo Aloia. Come si attenua il fenomeno? Con l'alimentazione induttiva. Sarebbe interessante una misura che confronti i due tipi di alimentazione. Grazie per il video.
Io però ho un dubbio, tutte queste cose, all'atto pratico, come si traducono sul risultato? Cerco di spiegarmi meglio, se io prendo e attacco il mio sistema diretto alla mia presa di casa senza far nulla, uso i cavi forniti con gli apparecchi, ciabatte del brico da pochi euro e diciamo che ho una situazione mediamente schifosa di rete o anche schifosa ma che quanto meno non mi faccia spegnere gli apparecchi, diciamo al limite inferiore del range di funzionamento, e ascolto, poi alimento il tutto con un apparecchio magico che mi rende la corrente perfetta e anzi, è così magico che mi rende pure tutti i componenti dei device del mio sistema ideali, se ascolto in questo scenario cosa cambia? O meglio riformulo in maniera forse più corretta: in che misura cambia il risultato? Abbiamo metriche per definire questo oppure è solo il nostro orecchio a potercelo dire?
@@SilvioGermanoRicci no ok, quello è un risultato sperimentale incontestabile, siamo d'accordo ma all'atto pratico sul messaggio audio cosa cambia? Ad esempio, io posso percepire più dettaglio o qualsiasi altra caratteristica tipica del mondo audiofilo (che però solitamente non sono esattamente parametri fisici)oppure no, posso essere "sordo" e non capire cosa cambia. Se però prendo un microfono da misurazione e faccio le 2 riprese mi aspetterei che in qualche modo possa trovare differenze misurabili sul messaggio, è effettivamente così? Tolto il non trascurabile fatto che meglio tratto le mie apparecchiature più andranno bene e mi dureranno nel tempo, ho un effettivo miglioramento oggettivo da poter portare come "prova"? Premesso che personalmente potendomelo permettere io un bel pc4 e tutta la cavetteria top vista nei vari video la comprerei subito, perchè comunque la validità tecnica mi pare innegabile, quindi non è che pensi che non serva a nulla ecc ecc però se ragiono in maniera distaccata (e da povero) mi viene da chiedermi: ok ma ne vale la pena? So che è tecnicamente meglio ma ne percepisco il risultato? e già qui temo che la maggior parte della gente (io in primis eh!) non percepirebbe gran che ma ribadisco non perchè non ci sia realmente ma perchè la "risoluzione" degli strumenti non è poi così elevata checchè la gente pensi delle proprie orecchie d'oro... Fin qui però è un problema fisiologico diciamo, io lo sento e tu no o viceversa, poco ci possiamo fare...però se chi non sente da del matto all'altro che parametri oggettivi possiamo avere per dimostrare che sia effettivamente così? Esempio ho giocato con i cavi di potenza, mi sono fatto una coppia di cavi con banalissimo cavo 4x2,5 mmq preso al brico, risultato uno schifo...cupo, ovattato, inascoltabile, poi ho fatta una coppia facendo una treccia di 3 cat 7, risultato uno schifo...tanto per cambiare...bassi zero tutto alti e medio alti inascoltabile di nuovo...sono abbastanza convinto che se prendessi una persona a cui non frega nulla di hi-fi non capirebbe la differenza tra i vari cavi nemmeno a questi due estremi mentre chi è un po' più "allenato" in pochi secondi direbbe "togli sto schifo!". Probabilmente qui l'analisi del messaggio sonoro darebbe evidenze a riprova della tesi sostenuta anche se non sono così convinto che tali differenze all'udito macroscopiche lo siano anche sulla carta... Se invece che questi parametri diciamo macroscopici ce ne fossero altri del tipo "allargamento del palcoscenico" "immagine più nitida" "suono più arioso" "maggior dettaglio" e altre vaccate del genere del mondo audiofilo, la cosa bella è che rendono bene l'idea alla fine se si parla tra audiofili mentre se l'audiofilo parla con una persona normale questa è tentata di chiamare al volo la neuro...quindi in sostanza tutto il pippone è per dire: ma queste cose come diavolo si misurano? Ammesso e non concesso che esistano davvero, io come credo la maggior parte di chi segue il canale le percepisco + o - marcatamente ecc ecc, ovviamente l'ipotesi che siamo pazzi non è da escludere a priori...diciamo che poterle misurare ci scagionerebbe (in parte...la gente normale quando poi vede i costi degli apparecchi richiama la neuro comunque....). Non so se così mi sia spiegato meglio oppure ho peggiorato le cose :)
@@maxclerici ok, spero non ti dispiaccia se trarrò spunto dal tuo commento per la live di domani sera (spoiler). Cercherò di rispondere a tutto ( se non hai già visto il video del link)...
@@SilvioGermanoRicci Fantastico! Di solito me le guardo in differita ma domani spero di riuscire a seguirla in diretta. Si si visto tutto un paio di volte, la prima + che altro ascoltato e la seconda seguito con più attenzione e i concetti direi che sono chiari ma solleticano la mia curiosità sugli effetti rognosi da spiegare e capire. Del tipo se prendo una lampadina e la attacco alla 220 della presa si illumina, se la attacco ad un generatore da 220 in continua si illumina lo stesso, ovviamente se vado ad attaccare un oscilloscopio all'alimentazione vedo cose totalmente diverse ma se guardo la lampadina senza pormi troppe domande il risultato mi appare identico, se poi vado a indagare per bene magari noto che in continua mi risulta + luminosa e magari se la riprendo ad altissimo framerate "vedo la luce che si accende e si spegne" oppure noto che se sto varie ore al giorno esposto alla luce di tale lampadina ma da più o meno fastidio se la alimento nell'uno o nell'altro modo ecc ecc però devo pormi il problema e indagare, ovvio con la lampadina è più facile e le nozioni sono ben note (fermandosi sulle cose macroscopiche), con l'audio di per se e con gli effetti dell'elettronica sull'audio secondo me ci mancano ancora un po' di concetti da scoprire e comprendere, per quello spesso in questo mondo ci si "scanna" su tematiche di questo tipo, vuoi fisiologia differente vuoi psicologia differente si sentono davvero cose diverse ed è ovviamente impossibile convincere qualcuno del contrario (ma solo perchè all'atto pratico è la sua realtà!). L'unico modo sensato è come si fa nei vari video di questo canale misurare, le misure non mentono, il problema è che temo che alcune misure non si possano fare per varie ragioni come ad esempio non abbiamo idea di cosa misurare.
@@SilvioGermanoRicci ops mi sa che c'era il link sbagliato ho visto ora che c'è un nuovo video e immagino si faccia riferimento a quello, lo sto vedendo ora quindi rettifico no quello non l'avevo visto quello che mi ero rivisto un paio di volta era questo, in effetti mi faceva strano la cosa :D
Tutto chiaro, una competenza ineccepibile come sempre, quello che mi chiedo è: alla fine il suono che esce dai diffusori quanti è influenzato? Quelle armoniche escono dai diffusori? In una prova concreta qualcuno riesce a sentire quelle armoniche?
Interessante video come sempre però a mio avviso la vera dirimente non e' provare che ci sia una correlazione tra alimentazione ed alimentatore ma quanto ascoltare in che misura influisce. Finché son numeri e grafici resta una cosa molto teorica, a livello di ascolto si percepisce la differenza? La percepiscono tutti o solo chi ha l'orecchio assoluto? Ecco secondo me sta lì la vera differenza che l'utente medio come il sottoscritto potrebbe apprezzare maggiormente. Solo il mio parere...
L’unica mia convinzione, per avere il meglio dal mio futuro amplificatore auto-costruito, rimane quella di usare una bella batteria come fonte d’alimentazione, eliminando oltremodo tutta la parte di raddrizzamento/livellamento. Chiede troppi vincoli la 220V casalinga per affidarle la speranza di un buon suono in uscita.
Germano, stavolta, forse per la prima volta, non ho capito molto da questo video. Mettendo una ciabatta o condizionatore, cosa succede? ( lo so che ci sono altri video in merito, ma questo di oggi non mi è molto chiaro purtroppo...)
Buongiorno Purtroppo l’impianto elettrico di casa e’ molto vecchio e da un controllo elettrico e’ emerso che c’è della corrente continua , filtro il tutto con gigawatt pf1 , chiedo : la corrente continua potrebbe causare problemi alle elettroniche ? Grazie
in effetti il ronzio è solo il sintomo di quello che è il reale problema: il nucleo, soprattutto dei trasformatori toroidali, tende a saturarsi in presenza di tensione continua. Un nucleo saturo non "rende" e il trasformatore funziona male. Il ronzio è caausato dalla magnetostrizione del nucleo in condizione di saturazione.
Immaginiamo cosa succede al contenuto armonico quando ad essere amplificato non è un tono sinusoidale ma un segnale decisamente più complesso come quello musicale.
È per questo motivo che Spectral aveva fatto l'amplificatore con alimentazione a batteria? Se fosse così, i campi di recupero sarebbero invasi da audiofili in cerca di tesla usate per usare le batterie per alimentare l'impianto hi-fi
Ne ero convinto da tempo, forse curare l'alimentazione dei nostri impianti e più importante che curare il suono tramite cavi di segnale e potenza da costi elevati. Ad ognuno il suo pensiero.
Per me non è una sorpresa che la buona corrente in ingresso migliori le prestazioni del nostro impianto dato che da pochi mesi dispongo di un PC2 di Gigawatt che ha portato il mio impianto ad un altro livello fin dal primo ascolto. Sono davvero soddisfatto e un grazie al Sig. Germano per le sue competenze che ci mette a disposizione.
Prego!
Grazie,come sempre,per le informazioni chiare e comprensibili anche per chi tecnico non è!!!
ci si prova!
Carissimo, ottimo video. B.Aloia scriveva decine di anni fa che potrei ascoltare la musica del condominio analizzando la rete elettrica. Scherzava ma diceva cose che nessuno capiva. Io ho fatto le stesse misure e la situazione é ancora piú seria perché le alterazione prodotte alimentano a loro volta gli altri appari che a loro volta generano disturbi. Una sorta di cross influenza disastrosa. Ecco perché é importante che il condizionatore di rete abbia canali e filtri dedicati per ogni dispositivo. Un saluto.
Eh, però stavo parlando di corrente e i filtri non servono proprio a nulla in questo caso...
Video definitivo… bravissimo 👏🏼
Grazie, sono contento che possa essere utile!
Siamo al top... Grazie... Tecnica e sempre più tecnica
Troppo buono...
Finalmente un altro video tecnico!
eh dai, già due di seguito! :D
Buonasera Germano bel video come sempre. Sarebbe stato interessante fare le stesse misure anche con un condizionatore gigawatt per vedere la differenza. Grazie e buona serata
Non er proprio quello il fine del video che vuole essere un po' più generale, ma magari lo farò se le misure sono abbastanza facilmente interpretabili
Complimenti per la sua spiegazione. tengo a dire solo che è giustissimo fare tutto quello che si può per massimizzare la pulizia della corrente a disposizione ma purtroppo siamo dipendenti dalla fornitura energetica quindi quando loro mandano corrente sporca non ci possiamo fare niente.
Ciao germano , per la copertina del video mi usi uno dei miei personaggi manga preferiti ... koro-sensei di assassination classroom spettacolo !!!
E' stato amore a prima vista! :)
Bell' analisi , complimenti per i video sempre ben comprensibili . Sarebbe interessante provare a vedere cosa succede sia lato alimentazione che lato segnale , facendo amplificare un segnale in ingresso di 50 Hz in varie modalità di fase , ovvero , in fase con i 50 Hz della rete e sfasata di 90 Gradi , per vedere come cambia in uscita maggiormente ma anche il resto . Sì può vedere anche sulle frequenze doppie e mezze , per curiosare sul comportamento dei transitori di assorbimento quando coincidono o meno con i transitori della sinusoide di ingresso .
Interessante, un po' più complicato, ma interessante. Tuttavia non aggiungerebbe molto all'analisi già fatta...
@@SilvioGermanoRicci servirebbe un generatore di funzione con trigger esterno da sincronizzare con il fronte della sinusoide di rete , ovviamente tramite trasformatore.
@@sterock77 sì, non è un problema di strumenti, posso tranquillamente sincronizzare l'alimentatore AC col generatore di segnale direttamente e si fa più in fretta...
@@SilvioGermanoRicci spettacolo. Magari non dirà molto ma serie curioso di vedere sotto carico se cambia qualcosa a tirare corrente dall ' alimentazione quando i condensatori sono in fase di carica , cioè quando sono in fase e quando sono già caricati , cioe' sfasato di 90 gradi .
@@sterock77 risposta nella live del 17/2/23
Bravo come sempre, un riferimento, ne ero pienamente convinto.......
graaaaazieee.... :)
attualmente,almeno per me,e uno dei pochi canali,che si contano sulle dita che trovo rimane nel suo limite ben preciso e non strafora come altri fanno!
Grazie per averlo notato!
Ottima misura. Questi concetti li ha sempre predicati il grande progettista Bartolomeo Aloia. Come si attenua il fenomeno? Con l'alimentazione induttiva. Sarebbe interessante una misura che confronti i due tipi di alimentazione. Grazie per il video.
Per noi che guardiamo questo video... è oro colato. Grazie per averlo fatto
Grazie per averlo guardato!
Complimenti Germano anche per l'opera divulgativa, ma balio o la pancia cresce :-) (si scherza)
Grazie per i complimenti e... hai ragione ! :D
Io però ho un dubbio, tutte queste cose, all'atto pratico, come si traducono sul risultato?
Cerco di spiegarmi meglio, se io prendo e attacco il mio sistema diretto alla mia presa di casa senza far nulla, uso i cavi forniti con gli apparecchi, ciabatte del brico da pochi euro e diciamo che ho una situazione mediamente schifosa di rete o anche schifosa ma che quanto meno non mi faccia spegnere gli apparecchi, diciamo al limite inferiore del range di funzionamento, e ascolto, poi alimento il tutto con un apparecchio magico che mi rende la corrente perfetta e anzi, è così magico che mi rende pure tutti i componenti dei device del mio sistema ideali, se ascolto in questo scenario cosa cambia?
O meglio riformulo in maniera forse più corretta: in che misura cambia il risultato? Abbiamo metriche per definire questo oppure è solo il nostro orecchio a potercelo dire?
ruclips.net/video/DPVhm0gdWc4/видео.html
@@SilvioGermanoRicci no ok, quello è un risultato sperimentale incontestabile, siamo d'accordo ma all'atto pratico sul messaggio audio cosa cambia?
Ad esempio, io posso percepire più dettaglio o qualsiasi altra caratteristica tipica del mondo audiofilo (che però solitamente non sono esattamente parametri fisici)oppure no, posso essere "sordo" e non capire cosa cambia.
Se però prendo un microfono da misurazione e faccio le 2 riprese mi aspetterei che in qualche modo possa trovare differenze misurabili sul messaggio, è effettivamente così?
Tolto il non trascurabile fatto che meglio tratto le mie apparecchiature più andranno bene e mi dureranno nel tempo, ho un effettivo miglioramento oggettivo da poter portare come "prova"?
Premesso che personalmente potendomelo permettere io un bel pc4 e tutta la cavetteria top vista nei vari video la comprerei subito, perchè comunque la validità tecnica mi pare innegabile, quindi non è che pensi che non serva a nulla ecc ecc però se ragiono in maniera distaccata (e da povero) mi viene da chiedermi: ok ma ne vale la pena?
So che è tecnicamente meglio ma ne percepisco il risultato? e già qui temo che la maggior parte della gente (io in primis eh!) non percepirebbe gran che ma ribadisco non perchè non ci sia realmente ma perchè la "risoluzione" degli strumenti non è poi così elevata checchè la gente pensi delle proprie orecchie d'oro...
Fin qui però è un problema fisiologico diciamo, io lo sento e tu no o viceversa, poco ci possiamo fare...però se chi non sente da del matto all'altro che parametri oggettivi possiamo avere per dimostrare che sia effettivamente così?
Esempio ho giocato con i cavi di potenza, mi sono fatto una coppia di cavi con banalissimo cavo 4x2,5 mmq preso al brico, risultato uno schifo...cupo, ovattato, inascoltabile, poi ho fatta una coppia facendo una treccia di 3 cat 7, risultato uno schifo...tanto per cambiare...bassi zero tutto alti e medio alti inascoltabile di nuovo...sono abbastanza convinto che se prendessi una persona a cui non frega nulla di hi-fi non capirebbe la differenza tra i vari cavi nemmeno a questi due estremi mentre chi è un po' più "allenato" in pochi secondi direbbe "togli sto schifo!".
Probabilmente qui l'analisi del messaggio sonoro darebbe evidenze a riprova della tesi sostenuta anche se non sono così convinto che tali differenze all'udito macroscopiche lo siano anche sulla carta...
Se invece che questi parametri diciamo macroscopici ce ne fossero altri del tipo "allargamento del palcoscenico" "immagine più nitida" "suono più arioso" "maggior dettaglio" e altre vaccate del genere del mondo audiofilo, la cosa bella è che rendono bene l'idea alla fine se si parla tra audiofili mentre se l'audiofilo parla con una persona normale questa è tentata di chiamare al volo la neuro...quindi in sostanza tutto il pippone è per dire: ma queste cose come diavolo si misurano? Ammesso e non concesso che esistano davvero, io come credo la maggior parte di chi segue il canale le percepisco + o - marcatamente ecc ecc, ovviamente l'ipotesi che siamo pazzi non è da escludere a priori...diciamo che poterle misurare ci scagionerebbe (in parte...la gente normale quando poi vede i costi degli apparecchi richiama la neuro comunque....).
Non so se così mi sia spiegato meglio oppure ho peggiorato le cose :)
@@maxclerici ok, spero non ti dispiaccia se trarrò spunto dal tuo commento per la live di domani sera (spoiler). Cercherò di rispondere a tutto ( se non hai già visto il video del link)...
@@SilvioGermanoRicci Fantastico! Di solito me le guardo in differita ma domani spero di riuscire a seguirla in diretta.
Si si visto tutto un paio di volte, la prima + che altro ascoltato e la seconda seguito con più attenzione e i concetti direi che sono chiari ma solleticano la mia curiosità sugli effetti rognosi da spiegare e capire. Del tipo se prendo una lampadina e la attacco alla 220 della presa si illumina, se la attacco ad un generatore da 220 in continua si illumina lo stesso, ovviamente se vado ad attaccare un oscilloscopio all'alimentazione vedo cose totalmente diverse ma se guardo la lampadina senza pormi troppe domande il risultato mi appare identico, se poi vado a indagare per bene magari noto che in continua mi risulta + luminosa e magari se la riprendo ad altissimo framerate "vedo la luce che si accende e si spegne" oppure noto che se sto varie ore al giorno esposto alla luce di tale lampadina ma da più o meno fastidio se la alimento nell'uno o nell'altro modo ecc ecc però devo pormi il problema e indagare, ovvio con la lampadina è più facile e le nozioni sono ben note (fermandosi sulle cose macroscopiche), con l'audio di per se e con gli effetti dell'elettronica sull'audio secondo me ci mancano ancora un po' di concetti da scoprire e comprendere, per quello spesso in questo mondo ci si "scanna" su tematiche di questo tipo, vuoi fisiologia differente vuoi psicologia differente si sentono davvero cose diverse ed è ovviamente impossibile convincere qualcuno del contrario (ma solo perchè all'atto pratico è la sua realtà!). L'unico modo sensato è come si fa nei vari video di questo canale misurare, le misure non mentono, il problema è che temo che alcune misure non si possano fare per varie ragioni come ad esempio non abbiamo idea di cosa misurare.
@@SilvioGermanoRicci ops mi sa che c'era il link sbagliato ho visto ora che c'è un nuovo video e immagino si faccia riferimento a quello, lo sto vedendo ora quindi rettifico no quello non l'avevo visto quello che mi ero rivisto un paio di volta era questo, in effetti mi faceva strano la cosa :D
molto interessante
ne sono contento!
Tutto chiaro, una competenza ineccepibile come sempre, quello che mi chiedo è: alla fine il suono che esce dai diffusori quanti è influenzato? Quelle armoniche escono dai diffusori? In una prova concreta qualcuno riesce a sentire quelle armoniche?
ruclips.net/video/DPVhm0gdWc4/видео.html
risposta nella live del 17/2/23
Interessante video come sempre però a mio avviso la vera dirimente non e' provare che ci sia una correlazione tra alimentazione ed alimentatore ma quanto ascoltare in che misura influisce. Finché son numeri e grafici resta una cosa molto teorica, a livello di ascolto si percepisce la differenza? La percepiscono tutti o solo chi ha l'orecchio assoluto? Ecco secondo me sta lì la vera differenza che l'utente medio come il sottoscritto potrebbe apprezzare maggiormente.
Solo il mio parere...
ruclips.net/video/DPVhm0gdWc4/видео.html
risposta nella live del 17/2/23
Mi piace.
mi fa piacere che ti piaccia :D
L’unica mia convinzione, per avere il meglio dal mio futuro amplificatore auto-costruito, rimane quella di usare una bella batteria come fonte d’alimentazione, eliminando oltremodo tutta la parte di raddrizzamento/livellamento. Chiede troppi vincoli la 220V casalinga per affidarle la speranza di un buon suono in uscita.
Germano, stavolta, forse per la prima volta, non ho capito molto da questo video. Mettendo una ciabatta o condizionatore, cosa succede? ( lo so che ci sono altri video in merito, ma questo di oggi non mi è molto chiaro purtroppo...)
ruclips.net/video/DPVhm0gdWc4/видео.html
Nemmeno io purtroppo ci ho capito molto ma l'elettricità non è il mio campo...
Buonasera a tutti👍
Buonaseraaaa...
Buongiorno
Purtroppo l’impianto elettrico di casa e’ molto vecchio e da un controllo elettrico e’ emerso che c’è della corrente continua , filtro il tutto con gigawatt pf1 , chiedo : la corrente continua potrebbe causare problemi alle elettroniche ?
Grazie
Potrebbe far ronzare un po' il trasformatore, piuttosto come è stata rilevata?
in effetti il ronzio è solo il sintomo di quello che è il reale problema: il nucleo, soprattutto dei trasformatori toroidali, tende a saturarsi in presenza di tensione continua. Un nucleo saturo non "rende" e il trasformatore funziona male. Il ronzio è caausato dalla magnetostrizione del nucleo in condizione di saturazione.
Immaginiamo cosa succede al contenuto armonico quando ad essere amplificato non è un tono sinusoidale ma un segnale decisamente più complesso come quello musicale.
Già, appunto!
risposta nella live del 17/2/23
Pensavo fosse un video sulla dieta!
In effetti no, ma forse ne avrei bisogno :D
@@SilvioGermanoRicci e io no? 😄
Ok, l'alimentazione è importante secondo dati e misure. Lo è davvero per la maggior parte delle orecchie e dei set up...?
ruclips.net/video/DPVhm0gdWc4/видео.html
risposta nella live del 17/2/23
buona serata
altrettanto!
La scritta PAPPA all'alimentazione non ha prezzo , ahahah
:D
È per questo motivo che Spectral aveva fatto l'amplificatore con alimentazione a batteria? Se fosse così, i campi di recupero sarebbero invasi da audiofili in cerca di tesla usate per usare le batterie per alimentare l'impianto hi-fi
Ne ero convinto da tempo, forse curare l'alimentazione dei nostri impianti e più importante che curare il suono tramite cavi di segnale e potenza da costi elevati.
Ad ognuno il suo pensiero.
Diciamo che un impianto ben "curato" in generale può dare quello che è il suo potenziale...
E da tempi così mi realizzo e sperimento cavi di ogni genere.
Comunque ho i miei preferiti, economici e neutrali e ben suonanti.
Perchè ti chiamo Prof.
Hahahaha! troppa grazia!
Aggiungi Sant' Anto'
Troppa grazia sant'Anto' 😀
Non ho capito cosa dire a chi non crede nei cavi e in tutto il resto...
Di guardarsi con pazienza i miei video... ormai ce ne sono parecchi.
risposta nella live del 17/2/23